Politica / Sardegna

Ci scrive un Vecchio Giornalista: “Nuove minacce all’orizzonte: il Consiglio regionale dei (finti) giovani sardi!”

Simpatiche canaglie!

Un giorno, avevo circa quarant’anni, quindi a quanto pare appena appena uscito dalla gioventù secondo i nuovi standard regionali, Doloretta ormai mia ex moglie, mi telefonò con un filo di voce. Se Doloretta parlava così sommessamente era nei guai e mi doveva chiedere qualcosa. Ah, quanto mi piacevano quei momenti!

In effetti, la mia spina nel fianco l’aveva combinata grossa: aveva mentito spudoratamente sulla sua età in una bega tra amiche durante la partita di bridge settimanale. La sciagurata voleva dimostrare di essere la più giovane e aveva affermato di avere trentun anni, ma in realtà sfiorava già i trentacinque. La sua amica Gisella, che io detestavo e chiamavo “Gisegua” in virtù della sua rinomata leggerezza, la sfidò a mostrare la patente.

A quel punto Doloretta, messa alle strette, pensò bene di inventarsi di non averla con sé perché illeggibile, dal momento che era finita inavvertitamente in lavatrice. Ma Gisugua che aveva mangiato la foglia le fece promettere di portarla alla partita di bridge della settimana successiva. Come andò a finire? Che Doloretta la patente in lavatrice ce la mise davvero!

Solo che il diavolo fa le pentole ma non i coperchi e qualche giorno dopo la mia ex moglie venne fermata dai vigili urbani e multata. Così adesso al telefono mi chiedeva se io, tramite le mie conoscenze con le forze dell’ordine potevo intervenire prima che la cosa potesse venire in qualche modo a conoscenza di Gisegua (che tra il corpo dei vigili urbani aveva diversi estimatori).

Fu un piacere del tutto mio risponderle che non era deontologicamente corretto e, per rincarare la dose, le dissi che non c’era alcun bisogno di mentire, che lei a trentacinque anni era ancora giovane. Io volevo ironizzare e invece quanta lungimiranza!

Ma in effetti, esattamente a quanti anni si smette di essere giovani? È vero che la Sardagna è la terra della longevità, ma considerare giovani i trentacinquenni diventa difficile. Soprattutto se questi giovani trentacinquenni percepiranno un rimborso spese per far parte del “Consiglio regionale dei giovani sardi”.

Eh sì, perché udite udite, il Psd’Az ha proposto una legge che suona più come una minaccia che come una bella novità: costituire un’assemblea regionale parallela di ben quaranta membri che restano in carica per tre anni, e con tanto di presidente, ufficio di presidenza, commissioni permanenti, gruppi consiliari e conferenza di capigruppo.

Ai membri del Consiglio dei giovani spetta un rimborso spese relativo a viaggio, vitto e alloggio per un totale di circa 5mila euro annui. La sede, il personale, i mezzi e gli strumenti sono forniti dalla Regione, gli oneri finanziari sono di 250mila euro per il 2021 e 500mila per il 2022 e 2023. Duecentocinquantamila euro per il 2021 che finisce tra meno di un mese?

Ad eleggerli saranno i consiglieri regionali, quelli veri, sulla base di liste di nomi suddivise per fasce d’età: dieci seggi per la lista dei 16-20enni, 10 per i 21-25enni, dieci per i 26-30enni, dieci per i 31-35enni. Ogni onorevole “vecchio” può esprimere una preferenza per ogni lista.

L’obiettivo dichiarato è avvicinare i giovani alla politica. I giovani? A trentacinque anni? Ma quelli del Psd’Az lo sanno che a venticinque si può essere eletti alla Camera?

Ora come si fa a non pensar male?

Che ragione ha il Psd’Az per rifilarci come giovani da avvicinare alla politica, dei trentacinquenni? Non si tratterà mica di un maldestro tentativo di introdurre un meccanismo monarchico di ereditarietà delle poltrone per preparare una castina di consanguinei fatta di nuove piccole simpatiche canaglie?

Avrebbe dovuto fare così anche Doloretta: piuttosto che mentire, avrebbe dovuto tentare disperatamente di sostenere la tesi che a trentacinquenni anni si è giovani, tanto giovani da doversi ancora avvicinare alla politica.

Possiamo solo sperare in una Gisegua che voglia smascherare tutto.

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3 Comments

  1. un ex giovane ma non del tutto vecchio says:

    quando non bastano più i soldi per i portaborse…

  2. Ignazio Carta says:

    L’idea sarebbe interessante se il parlamentino giovani venisse eletto a suffragio universale dai cittadini nati in Sardegna, magari sperimentando il voto online. Un organo parallelo a tutti gli effetti, ne vedremmo delle belle…

  3. Giancarlo Fadda says:

    Se questa vicenda fosse davvero nella “mente” (sic)! degli attuali coniglieri regionali si auspica l’ utilizzo della camicia di forza e il trattamento sanitario obbligatorio.

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