Ieri la sezione di Cagliari dell’associazione Articolo 21 ha scritto questa nota.
Dopo oltre sei anni, da lunedì scorso Cagliari si mette quotidianamente in moto, o tenta di farlo, senza che nessuno le auguri “BUONGIORNO”. In un generale assordante silenzio di chi dovrebbe difendere il diritto di informazione tacciono le voci di Vito Biolchini e Elio Turno Arthemalle che dalle frequenze di Radio Press pungolavano il potere svelando agli ascoltatori, con l’arma corrosiva della satira, i giochi, e talvolta anche le miserie, degli uomini che governano i piccoli e i grandi Palazzi cagliaritani e sardi. Ragioni economiche hanno provocato la sospensione della trasmissione che faceva sorridere migliaia di cittadini, invitandoli nello stesso tempo alla riflessione sul modo in cui sono amministrati. Articolo 21, che del diritto all’informazione e all’essere informati fa la sua bandiera, esprime preoccupazione per la scomparsa di una voce libera del panorama informativo e si augura che le difficoltà possano essere al più presto superate. Anche per evitare il sorgere del sospetto che sull’interruzione del programma abbiano avuto un peso altre motivazioni.
***
Prima o poi dovrò spiegare a tutte le persone che mi chiamano, che mi scrivono, che mi fermano per strada, perché da una settimana Buongiorno Cagliari non va più in onda. Ringrazio tutti per l’attenzione, la solidarietà, le belle parole. Ringrazio coloro che senza essere sollecitati e senza ipocrisia hanno pubblicamente fatto notare che c’era qualcosa di nuovo nell’etere: il silenzio. Sono attestazioni che fanno sempre piacere nei momenti nei quali si è in difficoltà. E io sono in difficoltà.
Ma ringrazio anche coloro che non si sono fatti vivi, che hanno fatto finta di niente. Si fa il tagliando alle macchine, grazie a questa situazione io l’ho potuto fare ai miei rapporti personali. Mi piacciono i momenti di verità.
Il motivo per il quale la trasmissione si è bloccata lo ha già bene espresso in una nota affidata a Facebook una settimana fa il direttore di Radio Press, Paola Pilia: “Gentili ascoltatori, come sapete la radio vive un momento di grande difficoltà economica. Vito ed Elio hanno deciso di fermarsi in attesa che la situazione migliori”.
Io ho sempre compreso le difficoltà economiche della radio. Ma adesso la radio ha deciso di non capire più le mie. Così mi son fermato. Con la speranza di tornare in onda. Al più presto.
In questa settimana però la situazione non è migliorata, anzi. L’editore (Alessandro Manunta, tanto per fare nomi e cognomi e togliere a qualcuno la curiosità) ha risposto alla comunicazione del mio stop dicendomi che, se mi fossi fermato, non sarei più tornato in radio. E io mi son fermato lo stesso. Da lunedì 12 poi non ho ricevuto nessun tipo di comunicazione da parte della società editrice. Silenzio totale. Anch’io sono stato in silenzio, proprio per favorire una ripresa dei rapporti.
Ma lo stop di Buongiorno Cagliari è forse un problema per me, per Articolo 21 e per qualche ascoltatore della radio, ma non per il suo editore.
Di questo devo solo prendere atto. Ed è chiaro che per i capricci di qualcuno io non butto a mare anni di duro lavoro. Prima o poi, Buongiorno Cagliari riprenderà. Ovviamente non a Radio Press. A cui auguro di cuore di poter uscire dalla crisi, visto che da oggi i notiziari e molti programmi non andranno più in onda.
Ho contribuito a fondarla, più di tutti ho creduto nel suo rilancio e sono orgoglioso del lavoro che ho fatto. Ma una settimana di silenzio totale dice con estrema evidenza che a Radio Press il programma “Buongiorno Cagliari” non interessa più, che preferisce farne a meno.
Buona fortuna a tutti e a risentirci presto. Statene certi.
Reblogged this on i cittadini prima di tutto.
Reblogged this on Il Sanlurese.
Non so cosa scrivere mi mancate,è sinceramente mi sono rotta di sentire certi discorsi quando una cosa è fatta bene sembra che comunque non basti per mandarla avanti,sono una sognatrice è sogno ancora un mondo libero e una radio con Biolchini e Arthemalle. Non mollate. Tata74
Ciao Tata74,
il tuo nick name mi ha sempre affascinato
Saluti
Tato
Cari Elio e Vito,
che brutta occasione per dirvi che ho per voi un’ammirazione sconfinata! quasi ossequiosa. Perchè non mi può sfuggire che occorrono talento, intelligenza e lavoro eccezionali per fare quei vostri mestieri ingrati, di attore e giornalista, e garbatamente prorompere nella Cagliari desertificata che tutti conosciamo. Siete il fenomeno locale che non ha pari, credo, in tutta Italia. Siete il lusso sfrenato di poter iniziare la giornata ridendo. Siete la meraviglia da condividere con il mondo, tanto che prima dico di ascoltare voi due a Buongiorno Cagliari, poi eventualmente il mio nome. Siete un sacco di belle cose che non sto ad elencare. Potrei vivere di rendita per quanto ci avete donato in questi anni. Ma è chiaro che vi preferisco attivi e sono certa che presto o tardi rimetterete in moto quella rara macchina di allegria e pensiero che siete. And I’ll be there!
Grazie e a presto,
Sister
Colpa della Governance!!! ^_^ Vi aspettiamo, e siamo in tanti !!!
Malleddetti, siete ancora al tasto numero 4 dell’autoradio che attende di essere posseduto dal ritorno di SATTTTANNNNNAAAAA su altre frequenze!
Pingback: IL CASO RADIO PRESS | ArcheoloGGia NuraGGica
http://www.democraziaoggi.it/?p=2401
http://www.sardegnademocratica.it/culture/per-radio-press-1.26578
Se il giorno e la notte si incontrano in un punto, un motivo ci dovrà pur essere!
Eya! e quel punto si chiama Elio Turno Arthemalle, visto che Vito Biolchini in uno dei due articoli non viene neanche citato…
Eeeh! tu vorresti tutto e subito!
Trampoliere goloso! 🙂
Mi era sfuggito il motivo della vostra scomparsa dalle frequenze. Ora che ne so le ragioni mi dispiaccio. Spero troviate presto un luogo che vi ospiti permettendovi di riprendere il magnifico lavoro che ogni giorno mi faceva compagnia nel tragitto per andare al lavoro ed all’intervallo di pranzo.
Quanto alla radio, beh, come diceva qualcuno sopra, ora è una come tutte le altre locali che già non ascoltavo. Per me torna nell’oblio.
A presto
Vi aspettiamo!!! Non fatevi attendere!
Per favore non facciamo scherzi eh… ossigeno per il nostro cervello, vi prego tornate!
marieddu sarrungiosu e culurgionedda ogliastrina.
basta ricordarsi il bene, e il grande lavoro con la diretta il giorno che ci fu’ l’alluvione a capoterra, e stata l’unica radio non ricordo quante ore di diretta, tutto questo grazie a VITO BIOLCHINI E HA CHI LAVORAVA CON LUI. n.b. le altre radio locali ma mandavano in onda musica,e purtoppo e cio’ che ci rimarra’ in futuro ! ciao vito, e auguri di cuore , un ex custode
Perdonatemi, non sono riuscita a capire se il problema economico della radio è stato causato da cattiva gestione o dal fatto che senza finanziamenti esterni una radio non riesce a campare. Nel primo caso la richiesta di lavorare senza stipendio sarebbe inqualificabile, nel secondo potrebbe essere valutabile, ma ovviamente ogni decisione sarebbe legittima e condivisibile, in un senso o nell’altro.
Auguri per il brutto momento, che davvero si risolva presto!
Auguri anche a Radio Press, perchè se dovesse spegnersi sarebbe una voce in meno, e ogni voce è importante!
caro Vito, caro Elio,
l’innovazione e la qualità del vostro lavoro non spariscono, le abbiamo apprezzate in tanti, troppi perchè qualche diatriba le possa cancellare. Auguro che troviate presto l’occasione di combinare la vostra grande creatività con lo spirito imprenditoriale che merita di accompagnarla, possibilmente su scala nazionale: chi ha detto che possano vedervi ed ascoltarvi solo i sardi?
Michele Saba
Le poche volte che sono intervenuto sono sempre stato semplicemente anonimo. Non mi smentisco adesso, perchè tanto probabilmente non sarei riconosciuto. Però, caro Vito, ci conosciamo almeno di vista e tante volte ho avuto il piacere di contribuire alla vostra trasmissione con qualche sms. A volte ci si accorge delle cose importanti quando vengono a mancare, nel vostro caso che foste “una potenza” si è sempre capito. Tanti sinceri auguri, quindi, a voi, perchè nei momenti di crisi si soffre, ma ci si può riprendere meglio di prima. Ed auguri anche alla radio, che stava inizando a diventare simpatica ma che può ancora contare su qualche antenna…
Che Dio vi benedica… e che gli uomini capiscano che ogni tanto si può anche fare retro-front
peccato, avevo messo Radio press al tasto numero 4 della mia autoradio. Ora la cancellero’, con buona pace dell’editore.
In bocca al lupo a voi
era ed è al numero 4 anche della mia autoradio… questo fatto mi preoccupa..
Qualcuno ha scritto che il programma è ‘noiosetto’ ed era già morto!!!!!!!… Stella Bella, a te che hai scritto questa assurdità, ti prego, resuscita, apriti alla gioia, togliti la noia che hai addosso, non aver paura di ridere con tutti noi, su, lasciati andare a questa sana follia, magari poi scopri che ti piace 🙂
Vi bacio amici belli, siete i più toghi di ogni.
.Un altra MIA piccola considerazione…stavolta un pò + pratica. Probabilmente sarà vero che l’editore è in crisi, ma perchè darsi la zappa sui piedi tagliando tutto quello che caratterizzava la radio? Credo che in citta fosse una delle radio + ascoltate proprio per lo stile nel dare le nformazioni e per bc (a proposito, ma ci sono dei dati ufficiali sugli ascolti? mi interesserebbe). Poi mi è venuto in mente che Vito un pò di tempo fa ci parló di fondi che la regione aveva distribuito solo ad alcune radio in modo “singolare”. Naturalmente non c’era radio press, ma altre emittenti, alcune semisconosciute… chissà perché? Io una idea ce l’ho ma non la dico. Mi fermo qua, non voglio essere (troppo) dietrologo, e non posso parlare di cose che non so. Non voglio nemmeno far violare a Vito la consegna del silenzio che si è autoimposto, posso solo dire che la frase in testa al blog “La libertà di stampa è di chi possiede un organo di stampa”
ora sembra tristemente profetica.
Grazie per il vostro lavoro. Abbiamo bisogno di un’informazione di qualità. Tornate presto!
Anche io per quanto scarsamente manifesto e presente in questo 2012, aspetto fiducioso di ritrovarvi al più presto e ascoltare un vostro programma… E magari anche altri programmi presenti nel palinsesto di Radio Press. A presto, f
All Things Must Pass (George Harrison)
ciò constatato: non bisogna rifare, ma fare meglio…
che fare? io, ci sono
http://www.youtube.com/watch?v=lX5tfRdkoY0&feature=related
http://www.facebook.com/events/370403499661030/?notif_t=plan_user_invited
Non voglio parlare di quanto mi manca BC, la genialità di Elio che mi faceva ridere da sola in macchina o la professionalità di Vito, tanti l’hanno già spiegato, e anche bene. Ma per una persona come me che insegna ai ragazzi che non c’è democrazia senza pluralismo oggi c’è un vuoto che fa male, mi sento defraudata e mi preoccupo per lo stato della nostra informazione.
Se ci saranno iniziative di solidarietà farò di tutto per esserci. A presto
K
Viaggiare in auto con Buongiorno Cagliari o con i notiziari di Radio Press era una consuetudine mai noiosa. Mi auguro di poterlo fare ancora.
In bocca al lupo
Andrea
Non voglio scrivere necrologi, sottolineando quanto sia stato utile, divertente, stimolante sentirvi e pensare insieme a voi.
Mi piace immaginare un nuovo Buongiorno Cagliari, più forte, più critico e più divertente di prima. Magari sull’etere o su una nuova web radio.
Importante è non tacere.
Sarebbe una sconfitta per tutti, anche per chi non vi ascolta o per chi ha fatto in modo di non farvi andare in onda.
In bocca al lupo
cessssss… scrivere mentre si fa la fila alle poste fa scrivere veramente bene.
in questo caso un bel 3/4 a me…. Spatapaaaammm
Ciao Vito!
Che dire… è davvero triste. Fin’ora non ho scritto ancora niente nè alla redazione, nè a te, per paura di sembrare egoista, io non ho la mia radio preferita e allora mi lamento. Il problema è altro, è il lavoro non retribuito, è la situazione stessa della radio, il problema sono tante cose importanti di cui non conosco i particolari ed è questo il motivo per cui da ascoltatrice ho preferito non scrivere niente.
Chi lavora nella cultura, nello spettacolo o per l’informazione sembra che debba farlo gratis, e sembra che lo possano fare tutti, delegittimando lo studio, la fatica, le specializzazioni, l’esperienza.
Io spero davvero PER VOI che riusciate a ricollocarvi, a riproporre la vostra esperienza e il vostro lavoro. Per me RadioPress è sempre stata non solo la radio di BC ma anche e soprattutto una radio dove potevo accedere all’informazione, una radio che riusciva a farmi comprendere certe dinamiche politiche e mi aiutava a farmi avere un’idea mia personale, una radio dove potevo ascoltare interviste e pareri di persone autorevoli, una radio in cui potevo apprendere di cultura, di spettacoli ed appuntamenti nella mia città che altrimenti mi sarebbero stati oscuri.
Spero non soltanto di riascoltare BuongiornoCagliari, ma di poter ri usufruire nuovamente di tutto il pacchetto che mi offriva RadioPress.
Mancate a noi e a tutti i faggiani in ascolto. Caro Vito, Caro Elio vi saluto così..
Cosa ascolti quando accendi la tua radio preferita? NIENTE. E chi incontri? NESSUNO. Una radio non può cambiarti la vita ma può aiutarti a vivere meglio.
Bonza
Avvilita e dispiaciuta… ma come sempre orgogliosa di te (voi)!
Vito e Elio, vi faccio un inboccalupo per il vostro nuovo corso, per me come credo per molti però sarà una grande vuoto quello lasciato da Buongiorno Cagliari.
Per questo meritereste un bel 3/4…… Spatapaaaaaaaaaammmm
Cari Elio e Vito, la vostra assenza (momentanea) mi ha costretto a ripiegare sul Ruggito del Coniglio, ma è un pallido succedaneo.
Oramai sono in astinenza assoluta da Toni, e quindi occorre prendere provvedimenti!
Spero di ritrovarvi al più presto, con o senza fagiani.
Un abbraccio
GB
Propongo che questo weekend a Cagliari gli ascoltatori di Vito ed Elio portino con se o indossino qualcosa con la scritta BUONGIORNO CAGLIARI. Perchè ci mancano le loro VOCI. L’evento pubblico gira su facebook con il titolo BUONGIORNO CAGLIARI
Sarebbe interessante che tale Roger si qualificasse più definibilmente, visto che pare esprimere anche quel che pensa l’editore… e se l’editore -come dice- ci crede ancora, perchè non si siede ad un tavolo con tutti coloro che hanno permesso il successo della radio [stipendiati o no, visto che molti programmatori negli anni (ne ho conosciuto diversi) non hanno mai preso un euro e hanno dedicato il proprio tempo solo per passione], senza dare ultimatum dispotici, ma qualche garanzia a lungo termine? E poi, di procurare la pubblicità chi se ne dovrebbe occupare (oltre al fatto che proprio Buongiorno Cagliari mi sa che fosse quella che ne procurava maggiormente) se non l’editore o chi direttamente per lui?
Immagino che nessuno gli chieda di produrre in perdita, ma altrettanto non può pretendere che gli altri lavorino gratis per il suo prestigio.
Tale Roger scrive ciò che ha visto è sentito direttamente dalla persone di cui parla;
Ottima lettura quella di Bonza che spera di poter usufruire dell’intero pacchetto della radio ,
senza lasciar fuori dai meriti nessuno dell’equipe Radio Press .
I programmisti hanno dedicato il proprio tempo solo per passione …. verissimo Giuly ti dirò di più se vuoi, perchè la passione , quella vera ti fa aprire il cuore ….. .
Le persone stipendiate , in questo periodo grigio anzi nerissimo per motivi che tutti conosciamo (Enti pubblici che pagano a 200- 300 giorni quando va bene ) soffrono questi ritardi per effetto domino…
Certo , tutti dobbiamo portare a casa i soldini , sono stati chiesti dei tempi ,altre aziende non potendo dare garanzie hanno licenziato ….
I tempi sono aumentati, ma nello stesso tempo diminuiti se si considera il tempo che rimane da aspettare.
Anche gli imprenditori hanno un limite alle loro risorse , finchè hanno potuto , hanno dato, adesso non potendo attingere oltre si chiede la disponibilità , i tempi di attesa per qualcuno sono scaduti, per qualcun’altro ancora no. Speriamo che ,come hanno annunciato i ragionieri degli enti pubblici , sono partiti i sospirati quattrini.
Radio Press senza progetti regionali ,provinciali, o comunali , non ha altri introiti ,tranne qualche piccolo contratto commerciale fatto più per amicizie personali che riscontri di altro genere.
Se l’imprenditore non avesse avuto nessun interesse non avrebbe un disavanzo di costi che forse è meglio non sapere. Roger sa e scrive ciò che è vero.
Il prestigio è di chi ascolta e si fa ascoltare. Viva la radio
Malgrado spesso non fossi d’accordo con le posizioni prese ed espresse in trasmissione, ritenendole spesso “faziose”, credo che il vostro lavoro costituisca un punto di riferimento per le donne e gli uomini “sapiens” Cagliaritani.
Quotidianamente avete dato voce a quanti di noi desideravano esprimere la propria opinione su quanto succede nella nostra realtà cittadina. La vostra indipendenza, il vostro coraggio, il vostro impegno e la qualità del vostro lavoro, mi ha fatto credere che il malcontento mio e di tanti altri possa costituire una prima fase a cui dar seguito con il proprio impegno civico e politico (nel senso Aristotelico del termine).
All’editore di radio Press vorrei far notare che io e tanti altri abbiamo conosciuto ed iniziato ad ascoltare l’emittente, principalmente per sentire il programma di Biolchini e Arthemalle; adesso che loro non fanno più parte del vostro palinsesto, la vostra ritorna ad essere una piccola radio locale senza niente di speciale, che per quanto mi riguarda ritornerà nell’oblio insieme a tutte le altre radio commerciali.
Per quanto può valere voglio esprimere il mio sincero plauso a quanto fatto finora ed i miei migliori auguri, a voi ma anche a noi che attendiamo il vostro ritorno, affinché possiamo presto risentirvi in onda con il consueto ….. buuuuuuoooooooonnnnnnnngioooooooornoooooooo Cagliari.
Malgrado spesso non fossi d’accordo con le posizioni prese ed espresse in trasmissione, ritenendole spesso “faziose”, credo che il vostro lavoro costituisca un punto di riferimento per le donne e gli uomini “sapiens” Cagliaritani.
Quotidianamente avete dato voce a quanti di noi desideravano esprimere la propria opinione su quanto succede nella nostra realtà cittadina. La vostra indipendenza, il vostro coraggio, il vostro impegno e la qualità del vostro lavoro, mi ha fatto credere che il malcontento mio e di tanti altri possa costituire una prima fase a cui dar seguito con il proprio impegno civico e politico (nel senso Aristotelico del termine).
All’editore di radio Press vorrei far notare che io e tanti altri abbiamo conosciuto ed iniziato ad ascoltare l’emittente, principalmente per sentire il programma di Biolchini e Arthemalle; adesso che loro non fanno più parte del vostro palinsesto, la vostra ritorna ad essere una piccola radio locale senza niente di speciale, che per quanto mi riguarda ritornerà nell’oblio insieme a tutte le altre radio commerciali.
Per quanto può valere voglio esprimere il mio sincero plauso a quanto fatto finora ed i miei migliori auguri, a voi ma anche a noi che attendiamo il vostro ritorno, affinché possiamo presto risentirvi in onda con il consueto ….. buuuuuuoooooooonnnnnnnngioooooooornoooooooo Cagliari.
sirbone70
Ma avete notato come al calare (o allo scomparire di Radio Press) i contatti del blog di Vito e il sito Castedduonline siano letteralmente schizzati alle stelle?
Cosa significa questo? Che la gente ormai ha il bisogno di avere informazioni e di capire come veramente vanno le cose.
Casteddu on line non so, io sono nella media degli ultimi due mesi… 🙂
castedduonline? ma c’è qualcuno che lo legge davvero?
Stando ai dati Alexa Casteddu Online è in posizione 13.000 circa in Italia. Il buon Biolchini è intorno alla 33.000 ma non spamma su Facebook.
Salire in macchina e non sentirvi………..brutto.
Eravate i miei compagni di viaggio.
Mi fermavo al quartiere del sole per messaggiare, poi ancora in Viale la Plaia…
e ridevo…..ridevo…………
Cavolo mi mancate troppo……..
Avete fatto l’unica trasmissione che ha avvicinato un sacco di cagliaritani, abbiamo fatto amicizia, ci siamo incontrati, ci siamo presi in giro a distanza. L’unica trasmissione che con la realtà delle sarfate, ha creato una cosa unica…..Chi mai l’avrebbe pensato!! Radio piazza di chiesa, toni, signora gina, prof.vacca, gessa…sign.tadinanta………tornate…..in qualche altra rete ma TORNATE………..Vi aspettiamo!!
Quello che avete fatto in questi anni per noi ascoltatori è incredibile. Mi è capitato molto spesso parlando di qualche avvenimento capitato a Cagliari “Lo ha detto Buongiorno Cagliari”, e non “Era su giornale”, perchè il commento alla notizia aveva più valore della notizia stessa. Spero che Vito, Elio e tutti gli altri giornalisti, tecnici etc. torniate alla grande, non importa in quale radio, noi vi aspettiamo.
Fischiettando Tirollelle vorrei dare a chi non vi paga una ripassata della Farmacopea Kalaritana, ma sono buono e mi limito a mandare un abbraccio virtuale a voi tre.
ASIBIRI, cun saludi!
🙂
Anch’io vi ascoltavo tutte le mattine mentre lavoravo…ascoltavo pure le repliche…mi mancherete tantissimo…siete dei grandi….speriamo che la situazione si risolva…..in bocca al lupo.
Sandrino su drogau
Ciao Vito, Elio e tutti gli altri! Che brutto al mattino non sentire il buongiorno di Elio e poi tutta la trasmissione :(( Spero che torniate presto, in qualsiasi frequenza… Un abbraccio a tutti, Susi
Che dire Vito? Oltre a quanto già scritto dai compari ascoltatori e l’amarezza e il fastidio che si provano in queste situazioni, quando vedi degli amici in difficoltà (come non considerare amicale un rapporto quotidiano di attese e scambi di sms, risposte argute e osservazioni profonde, condivisione di idee in piena libertà?)…mi basta leggere le ultime 2 righe del tuo post, per capire che buongiorno Cagliari non finisce…immagino la festa e tu che non riuscirai a stare dietro a tutti gli sms, a tutte le sarfate che arriveranno, e ai personaggi di Elio che avranno un sacco di cose da raccontarci! Sarà una grande festa e mi auguro che quel giorno arrivi presto. In bocca a lupo e sappiate che io sono pronto a quotarmi!
armandino pensaci tu………………
per colpa di elio e vito da adesso e per sempre saro’ costretto ogni giovedi ad ascoltarmi della musica napoletana ed il venerdi ad ascoltarmi del jazz ………….per non parlare poi della play list dei gatti neri…………………..meritano una solenne punizione………………devono essere trasferiti tramite il quattro negli scantinati del brotzu………… e poi ci penserai tu insieme a manu quadra………….. dimenticavo avvisate signor giuseppe …………..di sintonizzarsi su radio piazza di chiesa………..comunque la soluzione del problema e facile………..parlatene con il proff.vacca……….lui sa’ !!!!!!!!!!!
grazie …………
Qualche anno fa, in occasione di un compleanno di ‘Buongiorno Cagliari’, ebbi la fortuna di poter intervenire telefonicamente in diretta e dissi che Vito ed Elio, oltre che farci risparmiare due euro e cinquanta di quotidiani, ci insegnavano, fra una risata e l’altra, a leggere i giornali o meglio a leggere fra le righe dei giornali. Ora, spero per poco, la mattina in auto non sarà più la stessa; oltre all’acume e alla sana perfidia di Vito, ci mancheranno gli straordinari personaggi di Elio: l’eterno fuori corso Sig. zuseppe, il mellifluo e inquietante Armandino, il candido Sig. Domenico e l’improbabile mondo di Truncu is Puddas, la proletaria Sig.ra Franca sempre pronta a gesti dimostrativii, la nostalgica Sig.ra Gina con i suoi mezzi parenti e così tutti gli altri. Comunque io non dispero esono sicuro che prima o poi vi risentiremo.
Massimo rispetto e solidarietà per te Vito, Elio, Paola, Alberto, Nicola, Cristiano tanto poi negli elenchi si dimentica sempre qualcuno. Massimo rispetto per tutti i collaboratori che negli anni si sono alternati nella fantastica famiglia di Radio Press (che ho avuto la fortuna di frequentare da vicino, dentro la radio) Massimo rispetto per questa tua e vostra scelta, per questo embargo che tanto poi penalizza gli ascoltatori; ma quando l’unico strumento per intrattenerci, svegliarci e divertirci, la vostra voce, diventa lo stesso per farvi rispettare, ecco, il rispetto per la vostra scelta diventa superlativo.
Son certo tornerete e con più diffusione, magari regionale, e statene certi che qualcuno, a noi ignoto, si morderà la ditina e probabilmente dirà: quelli li ho scoperti io….
un abbraccio,
Giuseppe (quelli di popeye)
Vito ed Elio, in attesa di ritrovarvi da qualche parte nell’etere: grazie
ad maiora!
Quanto buonumore di primo mattino, quanti LIVE in totale allegria, dove non ho potuto che ammirare la perfetta simbiosi tra Vito ed Elio e gli aficionados…
Mi spiace tanto, nessuna notte è così lunga da non permettere il sorgere del sole l’indomani. Coraggio ragazzi.
Non credo alle coincidenze. Non credo al destino cinico e baro. Credo che sia nelle strumentazioni di bordo di tutti noi rilevare le turbolenze e decidere cosa fare in base alla propria esperienza. Sono sicura, Vito, che tu ed Elio creerete qualcosa di nuovo approfittando della attuale situazione di crisi, grazie alla quale avete potuto verificare quante persone fanno parte della vostra vita, professionale e non, persone che vi apprezzano e vi stimano. Questo è il vostro potere contrattuale. Questo è il nostro potere contrattuale.
La manopola delle frequenze, nella mia radio, gira che è una bellezza. Come la vita.
Mi mancate troppo…. E pensare che non ho mai avuto il coraggio di scrivere un sms!
Cosa possiamo fare per aiutarvi?
Ma perchè le cose belle e intelligenti a Cagliari sono le prime a finire?
Est una làstima a beru custa ammudada de “Buongiorno Cagliari”. L’aia scuberta dae cando fia studente universitàriu in Casteddu, e l’apo sighida a ascurtare dae disterradu in streaming. Non si podet inghitzare bene su mangianu sena una trasmissione chi, chene esagerare, si podet paragonare a “Il Ruggito del Coniglio”, pro sos sardos.
Bos auguro de otènnere una bona concruida de sa chistione e a mengius intèndere, ue siat chi siaes.
sono sinceramente scosso da questa situazione e dalle difficoltà di una radio alla quale sono molto affezionato e dove mi sono sempre sentito a casa perchè là ho mosso i miei primi passi professionali. faccio il tifo perché si trovi una soluzione e tutti possano tornare a fare il loro splendido mestiere.
Sono uno dei tanti radioascoltatori orfani di Buongiorno Cagliari; senza la vostra trasmissione, Radio Press perde di valore. Non capisco niente di politiche economiche ma il rinunciarvi mi sembra un clamoroso autogol.
Spero di risentire le vostre voci nell’etere, in rete o dal vivo al più presto.
Se neppure un programma con così tanto successo permette fare satira e informazione come professione siamo tutti (tutti i cittadini) in un grosso guaio.
Speriamo che torniate presto in onda, quale che sia l’emittente, e con una retribuzione vera e puntuale.
Vi aspetto anche io presto. E non vedo l’ora di ordinare una sarfata. Grazie per averci chiarito i motivi del triste black out.
Gianluca Serra
Signor Corrias… non “binticciathe”
Caro Vito,
come sai non sono un grande frequentatore della rete e mi muovo male tra blog e social network. In attesa di impratichirmi, ti chiedo ospitalità sul blog per ringraziare con tutto il cuore tutte le persone che ci stanno manifestando affetto e solidarietà. E’ sempre difficile trovare le parole giuste in questi casi, e si rischiano i paroloni e la retorica. Che dirvi, amici miei? Ogni tanto, facendo questo mestiere, capitano delle cose molto sgradevoli. E’ già successo altre volte: in altri anni, in altri contesti, in altre occasioni e con altre persone. Travisamenti, tentativi di screditamento, di delegittimazione, assedi economici e psicologici.
Fino ad ora non ci siamo mai spaventati troppo.
La nostra fortuna consiste nel fatto che il nostro “posto di lavoro” non è la struttura in cui operiamo. Il nostro posto di lavoro siamo noi, compresi di pregi e difetti.
La nostra fortuna è che i “datori di lavoro” veri, sono le persone che ci ascoltano, che ci leggono, che ci vengono a vedere a teatro.
Il patto è con loro: se si incrinasse la fiducia che da anni mi lega agli spettatori e agli ascoltatori per cui ho avuto il privilegio di darmi da fare, allora sì che mi sentirei in mobilità.
Grazie mille a tutti, deus si ddu paghit.
Cari Vito ed Elio,
E’ bello sentire nuovamente le vostre voci. Perché è proprio questo che mi è successo leggendo le vostre parole.
Sappiate però che oltre che l’incondizionata solidarietà e fedeltà del vostro pubblico potete contare su qualcosa di più. Qualcos’altro che non si acquista, che non ha prezzo né mercato: la disponibilità ad esservi in qualche modo d’aiuto.
Infatti, nonostante l’assordante silenzio radio gli ascoltatori non hanno “chiuso le trasmissioni” anzi, forse anche più di prima, si sono agitati, hanno organizzato gruppi e discussioni sui social network, scritto sui blog, un tam tam che ha corso sopra e sotto la rete. Tutte voci che chiedono di sapere in quale modo possono rendersi utili alla vostra causa.
Le idee sono tante, da quelle più strampalate a quelle più serie, da quelle più conservatrici a quelle più rivoluzionarie, da chi chiede silenzio e chi invoca baccano… insomma, nulla di nuovo per voi perché più o meno quello che succedeva in quei mediamente-200 sms che vi sorbivate giornalmente.
In qualche modo a questo pubblico gli appartenete e giustamente, come il sottoscritto, vuole prendersi cura di voi.
Cari Vito ed Elio, è inutile che vi confermi l’infinito affetto ed ammirazione che provo per voi e per tutto lo staff di Radio Press. Ringrazio Batmanunza di aver trovato le parole che hanno espresso il pensiero che io non sarei riuscita a descrivere meglio!
Coraggio amici, siamo con voi, ma non fateci aspettare troppo, perchè senza di voi iniziare la giornata è molto difficile! Tornatene presto FAGGGIANI DI VENEZIA!
Deus di ddu paghit a bosatrusu, Caro Elio. Noi in tutta questa vicenda siamo solo spettatori, forse un tantino tifosi. Gli attori, in tutti i sensi, siete solo voi. E siete grandi! 🙂
Elio, non solo abbiamo fiducia in voi, ma vi vogliamo bene, davvero. Basireddus
il silenzio è assordante.. spero finisca presto!
E da quando e nato “buongiorno Cagliari ” che ascolto radio press da allora ho imparato a conoscere biolchini arthemalle e gli altri che hanno collaborato alla crescita di radio press come si fa a non dimenticare i puntuali collegamenti via telefono di Urgu dalle zone piu calde della citta’ ed in mezzo ai fatti piu difficili che hanno coinvolto cagliari….con sempre al timone di radio press sentivamo vito biolchini che con mano ferma e decisa gestiva i collegamenti facendo in modo che per la prima volta cagliari conoscesse la ” real Radio ” una radio fatta di voci in diretta dalle strade e non la solita emissione radio fatta di canzonette e commenti dei soliti dj casuali.
Ci si rende conto che la crisi coinvolge un po tutti….. Ma l editore della radio aveva in mano una carta che pochi anno……. quella di una trasmissione “Buongiornoooooooooo Cagliariiiiiii” seguitissima e che avrebbe potuto rilanciare l emitente facendone un ariete per sfondare il muro della crisi e aumentare gli introiti publicitari.
Ma tutto questo non e’ avvenuto… mi e ci dispiace…
Cosa dire………..gente come me che passa molte ore in macchina ascoltando la radio si sentira orfana …………….ringrazio Vito Biolchini ed il Signor ( non esti una pigara po gulu….. arthemalle e’ un grandissimo attore ) Elio Arthemalle della bellissima compagnia che avete fatto con le notizie e i personaggi creati vi auguro tanti successi e soddisfazioni.
ASIBIRI…………….
Senza di voi Cagliari non riesce a svegliarsi…Tornate presto vi prego…
Semplicemente inaccettabile.
Certo che lasciare in bacheca solo i messaggi di comodo ed eliminare quelli che possono dar fastidio, non è corretto , e tu da giornalista professionista questo non devi farlo, non è corretto amico Vito, è giusto è corretto dare delle informazioni precise ….
Non giocare sporco con me Roger, da questa discussione non è stato eliminato nessun commento. Di nessun genere.
Chiedo scusa …indispettito dal fatto che non vedevo più il post pecedente.
…nulla, niente di sporco ,solo rabbia , e tu sai perchè ……
Carissimo Vito e … per estensione naturale, altrettanto caro Elio, grazie per le vostre spiegazioni …. che non bastano davvero a rispondere ad un bisogno: di indipendenza, di coraggio, di impegno e dell’esercizio massimo dell’intelletto, l’ironia. Questi sono gli ingredienti della libertà. Quelli che mi piacciono, che assaporo e vorrò assaporare sempre. Sono distratto, in questi giorni, dall’aver accompagnato mio padre nel suo ultimo viaggio (quello più triste), ma a mia volta accompagnato e spinto dal suo esempio. Una voglia assoluta di cambiare da peggio in meglio questa terra, lui col movimento di Sant’Eulalia degli anni ’50 ed il sardismo d’azione (quello vero di un tempo), quello di impegnarsi sempre in tutto e nella maniera più intensa. Ci sarò e ci saremo in molti al vostro fianco e dello spirito che ha distinto Radio Press rispetto ad un monocorde nulla informativo generalizzato. Da uomo di marketing, reputo sciocco sia personalmente che professionalmente “mollare” un movimento con molti ascoltatori, con una presenza costante “on time” ed una copertura dei fatti della Sardegna di questi ultimi anni gradita, apprezzata e unica indipendente. All’editore suggerirei un sano ritorno ai banchi di scuola/università o per lo meno al buon senso: ha un pezzo pregiato per le mani e ne fa cartaccia.
Ci rivedremo e risentiremo assai presto. Vostro devoto, RM
Non ho letto nulla su FB perchè non lo uso e in genere quando lavoro molto non navigo un granchè, ho letto questo post sul blog,che continuo a seguire regolarmente, cosi pure come seguivo la trasmissione anche se da un pò non mandavo sms…
che dire? non ho ben capito quali siano tutti i retroscena ma mi sembra che alla fine “su meri” abbia fatto ne più ne meno quello che fanno i suoi simili…
.non posso che esprimervi la mia solidarietà e aggiungere la mia voce al coro di quanti già si dicono pronti a sostenere eventuali vostre scelte future per continuare ad aiutarci a conoscere e capire quelo che accade a cagliari e in sardegna.
grazie per la vostre scelte passate e future, siamo con voi!
Il programma era già morto di suo, ripetitivo e noiosetto assai…pariara La Pola bis, il ritorno.
Comunque auguri di buon altro lavoro.
grande capo ESTIGATZI dice che se non apprezzare può sempre cambiare canale di radio. grande capo ESTIGATZI dice anche che se non apprezzare perchè tu commentare in questo blog? ESTIGATZI apprezza cmq opinione fuori luogo
Guarda che il cazzeggio è un’arte, oramai decadente. E tu mi citi quell’orrenda trasmissione al cui confronto B.C. può addiritura essere considerata “piacevole”?
Max Vinella lo ascoltavo negli anni settanta e già alla fine del decennio ne avevo le palle piene.
Bonu pro’.
Oh Ragazzi, ma siamo dentro una camera ardente oppure siamo qui a dire che Buongiorno Cagliari e la Radio devono vivere anche in altri luoghi (e in altri laghi)?
Se siamo qui dobbiamo dare la spinta a Vito, Elio, Paola, Albero, Nicola, Cristiano, Monica e tutti gli altri professionisti che ci lavoraravano, e dire CHE SI DEVE RICOMINCIARE!
Ragazzi, questo di Radio Press è un CLAMOROSO vuoto d’informazione, di opinione e di comunicazione che, oggi come oggi, non deve e non sarà lasciato in questo stato.
Nessuno di noi si accontenterà più della solita stringa Flash delle altre 2 radio private o dei quotidiani. Radio Press in questi anni è entrata nel dna di tanti cagliaritani e lo ha modificato.
In questi anni ci siamo svegliati, siamo cresciuti, le opinioni ce le siamo fatte da noi e abbiamo visto le cose in maniera totalmente diversa e di certo più completa.
La Radio, in ogni caso, ha contribuito a far cambiare la mentalità di tutti: dall’estrema sinistra all’estrema destra, passando per quelli senza fede politica, per gli scontenti, per i menefreghisti e per quelli che dicevano: “In ogni caso a Cagliari….non cambierà mai nulla” oppure per quelli che dicevano: “A Cagliari va tutto bene”.
Questa radio, con i suoi professionisti, c’è stata SEMPRE! C’è stata nell’alluvione di Capoterra, alle regionali del 2009, alle comunali di Cagliari dell’anno scorso, nella rapina a Pula, alle primarie del PD, nella visita di Napolitano, alla BIT di Milano…..
Se Radio Press è sbocciata, se è cresciuta e se è diventata quella voce libera che tutti conosciamo, lo dobbiamo anche e soprattutto ai professionisti che hanno speso tutte le loro energie: dentro e fuori l’orario di lavoro, dentro e fuori la Redazione.
Tutti professionisti che hanno lavorato senza alcun “guinzaglio” politico, che hanno dato il diritto di parola a tutti, che hanno portato avanti il loro impegno in maniera impeccabile, in modo onesto e libero, che ci sono stati quando le altre testate radiotelevisive non c’erano.
Tante volte ho pensato e ripensato a come sarebbe potuta essera la giornata mia e di tanti altri senza Buongiorno Cagliari e Radio Press. Ci pensavo perchè dicevo sempre: “Cessss, ma ti immagini come sarebbe brutto? Meno male che ci sono questi disgraziati a farci sapere e capire cosa succede anche dietro le quinte”.
E invece…è successo! E’ successo e questo silenzio mi manca, mi manca troppo!
Mi manca una radio per la quale arrivavo almeno 10 minuti prima al lavoro, mi manca una radio di cui potevo parlare fino alla sera, mi manca una radio che mi aggiornava e una radio che mi diceva che ero libero di sentire le opinioni dei colleghi oppure mi faceva sentire libero di farmi la mia, di opinione.
Conoscendo Vito e condividendo con lui la “passione” 😉 per Larrivey noi diciamo che non lascerà la presa; anzi….al cazzotto ricevuto risponderà “a tipo” Rocky durante il mitico incontro: ” NON FA MALE, NON FA MALE”.
Vito, tutti noi siamo con te e andremo avanti insieme! E non credere che ti lasceremo andare da solo!
Federico e Nuvoletta
per l’editore…3,2,1…. spatapaaammm!!!
Donna Cicoria, purtroppo mantenere un’emittente radio è complicato e costoso, lo è sempre stato ma oggi con la crisi più che mai. Anche aquistandola poi bisogna anche avere un buon piano imprenditoriale per mantenerla. Poiché l’editore ha le sue colpe per quel che riguarda la trasmissione in questione e sicuramente ne ha anche altre ma non ne ha nessuna per la crisi (basta vedere a Cagliari ogni settimana quanti negozi chiudono). Cosa c’entra questo discorso con i negozi? Facile: i principali inserzionisti di una radio locale sono le pmi (una buona fetta i piccoli e medi negozi). Gli ascoltatori si comprano la radio? Poi chi la mantiene? Donazioni? Canone di abbonamento annuale in cambio di servizi aggiunti? Fattibile ma quanti poi sono disposti ad aderire?
E’ molto facile criticare senza sapere i problemi veri che sono all’interno di una società senza avere elementi in mano per poterlo fare, qualcuno in modo intelligente da un cenno dei conti dare e avere , se l’editore darebbe in mano A CHI SCRIVE CONTRO ,una copia del bilancio della radio al 31-12-2011, cambierebbe completamente opinione.
Senza togliere meriti a Vito ed Elio , Radio Press è tanto altro ,o meglio pensate a radio press solo con buongiorno Cagliari….
Vi siete mai chiesti perchè nelle radio più importanti di Cagliari sono c’è tanta , troppa pubblicità ?
Perchè a radio Press c’è poco o niente pubblicità ?
Qualcuno si è mai interessato di creare un gruppo di agenti commerciali che lavorano tutti i giorni per poter mandare avanti la RADIO LIBERA ?
Senza la pubblicità una radio è destinata a morire tenendo conto che a stento riesce anche a chi ne ha troppo…….
Nonostante tutto l’editore ci credeva , e ci crede ancora….
Radio Press non chiuderà…andrà avanti le difficoltà ci sono per tutti ..in questi tempi.
Meditate gente ……
Ma lei ha idea di quanto costino degli agenti di commercio professionisti solo di contributi Enasarco, per non parlare dei minimi garantiti e di altre gabbole previste nei loro contratti? A meno di non mandare in giro allo sbaraglio dei procacciatori d’affari. Ma soprattutto: come pensa l’editore di promuovere la pubblicità su Radio Press senza più il programma di punta? Le rubriche musicali di Radio Press sono pregevoli, ma la musica la trasmettono tutte le radio, anche la programmazione di Sintony non fa così schifo … e quale resterebbe la differenza che spinge un inserzionista a preferire Radio Press? Peraltro, non è che una programmazione musicale ben fatta si possa fare sempre a gratis …
Quindi la causa della mancata crescita di Radio Press è Vito Biolchini?
Bene. Da fine anno Biolchini non è più direttore. Quali azioni ha intrapreso l’editore per rimediare alla situazione, a parte continuare a non pagare i collaboratori e continuare a lasciare andare in malora gli apparati tecnici? Ha dotato la radio di una struttura commerciale? Cosa ha fatto?
Che dire, una società civile non permetterebbe ciò, ma noi non siamo una società civile da tempo.
BC è un rarissimo esempio di giornalismo al servizio del lettore o, come in questo caso dell’uditore.
Un servizio pubblico reso da Radio Press in varie occasioni, meriterebbe di più.
A sa prossima
Massimo Melis
e se il metodo Santoro lo ripercorressi tu? una sottoscrizione per una voce libera, una radio on demand che ti chiedono le tue ascoltatrici e i tuoi ascoltatori. Noi non siamo affezionati ad un editore, siamo affezionati all’intelligenza e alla libertà e molti di noi, ne sono sicura, sono pronti a sostenerti.
A presto.
La scomunicatrice
volevo anche io sostenere Vito ed Elio: ci conosciamo da molto tempo e per un periodo della nostra fanciullezza, abbiamo condiviso delle cose, risentirli in radio è stato, per me , un ritrovarli; anche io come molti di voi, mi sono avvicinata a Radio Press grazie a Buongiorno Cagliari, apprezzando, via via, anche tutto il resto dei programmi, Cagliari in diretta, Imparisi cub Elio, eccetera. Approvo e condivido la loro scelta ,anche se mi mancano, soprattutto perchè non si può sempre lavorare gratuitamente, solamente perchè ciò che si fa ci piace molto, è comunque il nostro lavoro, e mi stupisce poi che il sig. Editore si sia rivelato quantomeno poco accorto non preservando una cosa che è stata la fortuna della sua radio. Perciò io vi seguirò anche in altri lidi e con me , penso, lo faranno tanti altri. In bocca al lupo e baci caldi da Diana – Donna Estiva
Un paio di domande:
-L’editore quindi ha deciso di “soffocare” Radio Press? Ho provato a seguire la programmazione ma oltre alla musica nessun radiogiornale, l’unico segno di vita: la pubblicità. Gli inserzionisti saranno disposti a pagare per una radio (senza offesa per chi ancora ci lavora) “morta”?
-Radio Press, ancora radio libera?
Cari tutti,
in fabbrica qualche volta gli operai si comprano la fabbrica e la salvano dalla chiusura.
Si chiama workers buy out e non è uno scherzo.
E se a Cagliari gli ascoltatori si comprassero la radio?
Neanche questo lo dico per scherzo.
Maria Bonaria
Ci mancate moltissimo spero possiate ripartire al più presto se non in radio press, in altra radio. A presto!
Caro Vito,
chi assume una posizione eccentrica rispetto ai luoghi del potere (quale che sia il potere che è miope per definizione e sgraziato anche quando si fa ammiccante) deve mettere in conto di pagare un prezzo. So bene, per amicizia più che trentennale (una vita!), che questo l’hai avuto presente anche nei momenti di soddisfazione, quando anzi si prospettavano un buon futuro e nuovi e più ambiziosi obiettivi.
Quando si scriverà la storia del giornalismo civile sardo e cagliaritano di questi anni non mancheranno i materiali per dare a te e ai generosi che ti hanno affiancato, ognuno con il suo talento, i riconoscimenti che saranno poi, credo, abbastanza ecumenici. Perché, tanto più nella dialettica pubblica, è importante non tanto trovare consenso alle proprie idee ma intelligenza di interlocuzione e nobiltà di spirito.
Si è detto, tempo fa, prendendone spunto per le vicende trascorse della Marina e di Sant’Eulalia, che tutti ricordano i nomi di don Milani e di don Enzo Mazzi, nessuno quello del cardinale che li punì. E noi ricordiamo i nomi di Cesare Pintus ricostruttore di Cagliari pur carico di tubercolosi e di Francesco Fancello, per tredici anni rinchiuso fra cella e confino per ottenere alle nostre generazioni libertà e democrazia, non quelli dei loro giudici fascisti.
Direi anche che c’è da tremare per i figli e i nipoti di chi oggi governa (a tasche piene) le istituzioni, anche le nostre, perché ben poco potranno godere da quanto la storia dirà dei loro avi dissipatori del bene pubblico.
Tempo al tempo dunque, la schiena dritta è prova d’un cervello che lavora in associazione perfetta con una coscienza esigente.
Pensando positivo, e fatti più maturi dalle esperienze più deludenti e sinceri da un ripasso autocritico, dalle ceneri del nostro lavoro nasceranno nuovi progetti.
La forza aggregante delle minoranze può essere straordinaria, se non smettiamo di amare le cause migliori che non ci danno un vile tornaconto.
E per intanto sono a disposizione. Abbracci, anche a Elio artista geniale. gianfranco murtas
Cari Vito ed Elio
Pur avendovi conosciuto tramite la vs. trasmissione relativamente recentemente mi ero affezionato sentendovi ogni giorno ed apprezzando, sopratutto, la volontà di fare informazione in modo diverso, apparentemente scanzonato, ma molto più serio e scevro da connotazioni di parte che sono ormai la cifra stilistica dell’informazione non solo in Sardegna ma ahimé anche nel resto della penisola. Come molti mi sono informato sulle ragioni per le quali non andaste più in onda ed ho scoperto, non tramite il comunicato rilasciato su Facebook (non frequento Facebook e me ne tengo alla larga), ma da altre fonti le ragioni dell’interruzione. Aspettavo questo momento nel tuo blog in cui tu avresti preso l’argomento in mano per parlarne e mi sembrava questa l’occasione per manifestarti tutto il mio dispiacere. Mi auguro che riusciate a riandare in onda quanto prima perchè, com direbbe qualcuno, il vostro silenzio è assordante.
Non puo’ finire cosi! Non possiamo accettare questa cosa, non per una singola trasmissione che chiude ma perche’ voci davvero libere vengono spente. Bisogna fare qualcosa.
Disgraziati… cosa non si fa per evitare di esser fotografati in diretta!
Spero che tutto si risolva per il meglio, il meglio di chi lavora alla radio per informarci, intrattenerci e rendere le giornate più leggere e meno scure.
C’è un ulteriore inquietante elemento che finora tutti quanti avevamo dimenticato:
Senza più sarfate il destino del Cagliari è segnato…
a proposito: a me manca molto anche Curva Nord.
e a sproposito, anche Notte Dolenti
Cosa aggiungere? I post arrivati sino ad ora parlano, anzi urlano da soli.
Ma c’è un aspetto trascurato: di chi è la colpa dell’interruzione?
Qualche anno fa andò in redazione un uomo, recava sarfatta e pl. Puro metallo, per il quale il giorno dopo, l’ultimo venerdì di un infausto mese di marzo, venimmo sturrati col jazz di vari cinghiali sul gennargentu. Poi sempre quell’uomo inviò sms con battuta sul calore di un papa. Venne giù l’antenna.
E di chi è stata l’ultima pl dell’ascoltatore prima del black out? Infausto Battisti…
Tre indizi costituiscono ancora una prova?
Caro A(mico), ti vogliamo bene ma….
Cari Vito, Elio & co., a presto da una frequenza calisisiada.
L’esperienza di BC non può andare perduta.
Io invece mi rammarico di non essere mai venuto a trovarvi in trasmisione.
Sarcopos
O Sarcopos, il titolo di “Goppai” che Elio ti conferì il giorno che portasti in studio panini con mortadella e birra, sta lì a dimostrare chi sesi unu faulargiu!
Meno male, ché mi stavo già preoccupando 🙂
cessumammiattaddannu…..ma che cavolo di memoria avete?
uno non può sparare una fesseria che qui lo sbiccano subitissimo….
Già, panini con mortadella (offerti dalla signora Ines) e birra…
ma dimmi, caro anonimo: cosa ti stava già preoccupando?
Mi incuriosisci
Ps: caro Vito, ci sono novità in vista?
Sarcopos
Mi stava preoccupando il fatto di poter essere una cugurra. 🙂
Cari Vito ed Elio, distratto dalle questioni quotidiane e di ordine pratico (superare questo momento davvero complicato) pensavo ad una pausa tecnica … poi ho chiesto, mi sono informato. Ho ricollegato il cambio di ruolo, il nuovo direttore. Grazie per la condivisione della tua posizione sul blog. Una parola per l’editore: decisone dovuta alla difficoltà di tenere in equilibrio costi e ricavi o difficoltà estrema dovuta ad essere il proprietario di una voce scomoda? Non so e tutto sommato nutro poco interesse alla risposta, se non per desiderio di curiosità e conoscenza, perché rispetto al diritto/dovere di proseguire l’esperienza in questo caso “sapere” non rileva troppo.
Per quanto mi riguarda posso dirvi una sola cosa: incontrarci mi sembra il modo migliore per parlare della questione e ipotizzare percorsi possibili. Se volete possiamo utilizzare uno degli Spazi al momento disponibili. Personalmente disposto a mettere a disposizione progettualità ed esperienza… per quello che valgono. Amata o odiata RP e BC ha certamente un valore: essere voce altra … di cui anche io sento la mancanza. Un caro saluto.
Fabrizio Frongia
mi dispiace immensamente! quando vengo a Cagliari e` l’unica radio che ascolto
….che ascoltavo!
in bocca al lupo per tutto, Vito! seguo il tuo blog da oltreoceano!
Lu
Sono un ascoltatore di Radio Press, anzi, per la precisione, sono un “Fauno”.
Per chi non lo sapesse i “Fauni” e le “Ninfe” sono ascoltatori e ascoltatrici “attivi” di Buongiorno Cagliari che con un loro nick intervengono durante la trasmissione con degli sms. Faune e Ninfe sono parte integrante della trasmissione. Fauni e Ninfe fanno parte della famiglia di Radio Press.
Con il mio nick ho sempre scritto commenti su articoli del blog di Vito. Oggi scrivo con nome e cognome perché questo argomento mi tocca personalmente e profondamente perché riguarda “la mia famiglia”, e voglio affrontarlo a “viso scoperto”!
Sostengo al cento per cento la difficile e sofferta scelta di Vito ed Elio.
Considero Radio Press una delle poche radio libere dello scenario di Cagliari.
Considero Radio Press una radio “intelligente”, fatta da persone intelligenti.
Considero Radio Press una radio culturalmente elevata, ricca di contenuti, fatta da gente che ci crede e che ogni giorno si sforza di migliorarla e migliorarsi. Considero Radio Press una radio “vera”, fatta da gente “vera”.
Fino a una settimana fa ero convinto che una radio fosse lo specchio anche del suo editore.
Evidentemente mi sbagliavo!
Alessandro Manunta, sta dimostrando di non essere una persona intelligente.
Io, personalmente, mi sono avvicinato a Radio Press grazie e Buongiorno Cagliari.
Buongiorno Cagliari è una trasmissione geniale. È una finestra su Cagliari dalla quale due professionisti, un bravissimo giornalista e un poliedrico attore, entrambi ottimi improvvisatori, ti mostrano, tra il serio ed il faceto, pregi e difetti della nostra città, attraverso la lettura dei principali giornali sardi e i vari commenti sui disparati argomenti trattati LIBERAMENTE, dando spazio a TUTTI gli ascoltatori che dicono la propria. Non ci sono censure (se non si è volgari), non ci sono padroni! Si sbeffeggiano i politici di qualsiasi partito, si trattano gli argomenti delicati con rispetto e con la giusta dose di rabbia ma sempre con una lettura scherzosa per non appesantire troppo un argomento già pesante.
Buongiorno Cagliari mi ha fatto scoprire Radio Press, una radio diversa dalle altre, una radio che ha fatto dell’informazione LIBERA il suo cavallo di battaglia, una radio carica di contenuti e pregna di buona musica: mi sono avvicinato al Jazz grazie a Stefano Fratta, ho smesso di fare lo snob su cantautori che ritenevo minori grazie a Mauro Onano, ho scoperto “grandi realtà dentro piccoli mondi” grazie a Gerardo Gerry Ferrara, mi sono “seduto” con Massimo, Davide e Lorenzo nel loro piacevolissimo Music Club, mi sono fatto carezzare dalle voci di Gianluca Medas e della sua compagnia ne Il vaso di pandora, ecc. Sono entrato in un nuovo mondo, mi sono sentito come Alice nel paese delle meraviglie.
Se Radio Press si lasciasse sfuggire Buongiorno Cagliari sarebbe un insulto alla LIBERTÀ!
Se Radio Press chiudesse sarebbe il fallimento della LIBERTÀ!!!
C’è un altro aspetto di Buongiorno Cagliari: il pubblico di Buongiorno Cagliari è fatto di brave persone, l’ho riscontrato nel gruppo “Fauni e Ninfe di Radio Press” su facebook, persone solidali tra loro, che se hai un problema fanno di tutto per risolvertelo… forse, a parte con gli amici più
stretti, nella mia vita non mi era mai capitata una cosa del genere, anche perché la maggior parte non si conoscono, non conoscono neanche il mio vero nome (sono iscritto con il mio nick),non gliene frega niente, loro mi hanno letto l’anima ed è con essa che interagiscono, tutti ci leggiamo nell’anima… è un bellissimo gruppo, sono bellissime persone, accomunate da due altrettanto splendide persone: Vito Biolchini ed Elio Turno Arthemalle.
Ed ora?! Questo gruppo… questo mondo… rischiano di perdere la loro linfa vitale?! 🙁
Alessandro Manunta ti invito a riflettere su tutto questo, io penso che il gioco valga la candela.
Rifletti su quel tuo ultimatum: “Se oltrepassi quella porta non prenderti il disturbo di tornare” che, sinceramente, a me sa di comediotta americana di serie C! Vito non è un bambino che sta facendo i capricci perché vuole di più, Vito sta chiedendo solamente che il suo lavoro e quello di tutti i dipendenti di Radio Press siano GIUSTAMENTE remunerati!
Infine Vito, mi rivolgo a te: non si tratta di “qualche” ascoltatore che ha preso a cuore il tuo problema e quello della Radio, ti assicuro che siamo in TANTI e siamo INCAZZATI per la situazione e non ci fermeremo qui!
Veramente in Sardegna non c’è solo un problema di editoria. In Sardegna c’è sopratutto un problema di imprenditoria e le imprese editrici sono anch’esse imprese prima di tutto economiche. Ma il problema più grave non è questo. Il problema più grave è forse dato da una piccola nota “stonata”: se sospendete la trasmissione avete chiuso! Di fronte ad una minaccia del genere solo una soluzione: sospendere la trasmissione. Si può capire la crisi, si può capire le difficoltà ad avere liquidi in un periodo in cui le tasche nostre (dei Sardi) sono più asciutte di liquido (denaro) di quanto non lo sia il deserto del Sahara di acqua. Si può anche capire e valutare un discorso del tipo: la situazione è drammatica, volete stare dalla nostra parte e continuare? Non si può comprendere una minaccia come quella. Nessuno ha il diritto di minacciare un lavoratore che non viene pagato perchè ha deciso di non aggravare la situazione. A conferma di ciò si può dire che la mentalità dell’editore rispecchia la tipica mentalità di coloro che si sono fatti da se in maniera scorretta. E questo nè è l’esempio. Quindi di fronte a queste condizioni, sopratutto nei confronti di una colonna portante come il programma in questione che tanto ha dato sotto tutti i punti di vista, se questo è il ringraziamento… Sono sicuro che presto torneranno on air. Oggi non è un problema di mezzi, è un problema di contenuti. Per fortuna (loro) gli autori di Buongiorno Cagliari non hanno il problema dei contenuti!
siamo con voi ci mancate
Cari Vito, Elio e compagnia, forse sbaglio, da positivista pigro quale sono, ma vedo nella vostra scelta e in quanto ha prodotto un passo avanti per l’umanità. Penso di non sbagliare se vi ritengo più solidi degli imprenditori che attualmente vi circondano. Comunque, in attesa di contrordine, io tengo la memoria quattro a disposizione. Da lunedì sono su radio tre, che tolte le telefonate è anche interessante, fatto sta che da lunedì neanche un sorriso. Non impigritevi in questi giorno di riposo e a presto.
Buona fortuna Vito! Per me è una scena già vista questa, è accaduto anche a noi Rurales. Dopo 19 anni di pubblicazioni ininterrotte, un Editore improvvisamente impazzito ci nomina condirettori. Un premio meritato che ci ripagava di anni di fatica pensammo…Si si! Firmiamo il giornale per tre mesi, contenti e gaudenti. Al quarto mese, senza se e senza ma e soprattutto senza un perchè, due calci in culo e pubblicazioni sospese! Per fortuna avevo un altro lavoro che mai ho abbandonato seguendo i consigli di mamma (“fillu miu, abbarr’a akantu sesi! Là ka prima o poi andasa a boddì cocciusa, cun kustu giornali”!). Detto fatto! Mi spiace solo per il mio condirettore, ancora oggi giornalista precario.E di questi tempi, non è facile di certo! Ora sto cercando di mettere su una web Tv innovativa tutta Sarda abbinata alla pubblicazione di un bimestrale (per ora!). E’ difficile, ma è obbligo provarci. Questo vale anche per te. Ancora in bocca al lupo!
Hasta la vista all’Editore!!!
Ogni mattina controllo se ci siete, ma niente…. Per colpa di quella carrogna carrogna,controllerò anche domani, la speranza e’ l’ultima a morire
Radiopress non morirà!!!
Ma… sbaglio o in Sardegna abbiamo un serio problema che riguarda più in generale l’editoria dell’informazione?
Come si può ora non pensare alle vicende di E Polis e Sardegna 24? Casi diversi? Certamente, ma forse c’è qualche elemento che andrebbe messo a fattor comune.
Quando ho cominciato ad andare a Cagliari per l’università, ogni mattina mi ascoltavo Buongiorno Cagliari. Ricordo che quando mi spostarono le lezioni alle 8.30 non fui particolamente felice di questo, ma mi rifacevo con la replica che ascoltavo con piacere al ritorno in treno.
A gennaio poi ho avuto una bella occasione: quella di iniziare a collaborare con Radio Press ed entrare in contatto con te, Elio, Paola, Nicola, Monica, Lorenzo e tutti gli altri. Una bella esperienza che mi va di continuare, per il rapporto umano instauratosi e per le tante cose che ho potuto imparare. So che non abbiamo avuto mai modo di parlare, confrontarci, ma la mia stima rimane intatta dal primo giorno in cui ti ho sentito all’ultimo in cui ti ho visto. Spero che Buongiorno Cagliari torni in onda (non so se a RP o meno, ma comunque in onda) a deliziare le mattine di tantissimi cagliaritani e di quei “provinciali” che hanno l’occasione di scendere a Cagliari ogni settimana portandosi dietro la radiolina.
Un abbraccio e un sentito ringraziamento
Simone
Lo sgomento mi paralizza e non so cosa dire.
Una bellissima trasmissione che a me (non solo a me credo proprio) ha dato informazione, risate e speranza.
Una bellissima trasmissione in una splendida radio, dove tanti – praticamente tutti – erano capaci di stare sul pezzo, come dice il compagno Soviet, e fare giornalismo, semplicemente.
Una bellissima trasmissione fatta da amici (vi considero così, sia te che Elio) in una radio dove ho amici, alcuni vecchi ed altri no.
E dovrei rinunciare a tutto ciò? Non credo proprio.
Coraggio, da dove si può ripartire?
Rosso Antico
Mi sembra di arrivare troppo tardi, che tutto sia già stato detto..anch’io, non cagliaritano ma residente da 31 anni, ho imparato moltissimo da tutti voi di RP su questa città che mi attira e mi respinge allo stesso modo. Dissipando, in modo leggero ma sapiente, le sue nebbie mi avete insegnato ad apprezzarla per quella che è. Ma senza di voi, senza le voci di tutti voi, non credo sarà lo stesso….Grazie Paola, Monica, Vito, Elio, Alberto, Nicola, Lorenzo, Claudio, Stefano e tutti quanti. Mi mancheranno anche le selezioni musicali, diverse da tutte le altre, che accompagnavano le mie camminate a Monte Urpinu…
Caro Vito,
hanno già scritto molte cose che ho smesso di leggere per non farmi prendere dall’«hanno già detto tutto». Sicuramente hanno già detto tutto, ma lo dico anche io: grandissimo il dispiacere per la chiusura della trasmissione, e della radio così come era e come l’abbiamo conosciuta e amata. Non solo Buongiorno Cagliari (che mi ha accompagnata a Iglesias per anni, che ha salutato la nascita di Piero, che mi ha fatto divertire moltissimo e imparare molte cose della mia città – e isola) ma anche – ai miei orari – i GR, Cagliari in diretta, Mediterradio.
Se finora ho taciuto è perchè si sperava in una contromanovra, che avendo intuito e orecchiato infauste notizie dovevo ben aspettarmi non potesse arrivare.
Amarezza, fastidio, vuoto e un po’ di paura per le notizie che non arriveranno, i commenti che non sentirò, le risate che non alleggeriranno certe cattive mattine di viaggio.
Fateci sapere dove vi riascolteremo, tu, Elio, Paola e tutti. E fatelo de pressi.
….. intendevo dire “professionalità”….. la mia tastiera è farlocca…… comunque FORZA FORZA FORZA!!!
Vito, carissimo amico mio,
sostengo la tua scelta con tutto il cuore.
Certo, mi manca sentire le vostre voci alla radio, ma la dignità della propria persona e della propria personalità non ha prezzo.
Ci sono cose che non sono in vendita!
Siamo con voi e aspettiamo fiduciosi, e possibilmente con la speranza di potere in qualche modo contribuire, che Buongiorno Cagliari torni presto ad allietare noi tutti!
Un grande abbraccio
Mi unisco al coro di solidarietà e affetto verso Radiopress, con la speranza di risentirvi presto (via radio, live, webradio, telegrafo o filodiffusione che sia!)
Intanto immagino il signor Zuseppe che organizza la resistenza… via facebook.
Quanti erano stipendiati a Radio Press? Forse pochi o nessuno o uno solo. Posti di lavoro perduti? Quanti? Quali tutele e per chi tra i dipendenti? Chi ha discusso la fine della radio? Queste sono domande elementari e i necrologi, per quanto numerosi, per quanto augurino la resuscitazione, per quanto confortanti, non fanno domande.
Non credo che le risposte arriveranno da questo blog. Saluti e auguri a tutti, proprio tutti quelli che lavoravano a Radio Press. Chi è già tutelato non ne ha bisogno.
Mi sono già espresso altrove (pagina FB di RP e delle Ninfe e Fauni) e non voglio ripetermi.
Aver letto sull’editore di RP (http://www.sardinews.it/pdf/sardi%205_2008.pdf) getta nuova luce sulla questione o, meglio, nuove ombre. La crisi economica probabilmente perde rilevanza tra le cause del ridimensionamento di Radio Press e la chiusura di BC a questo punto ne è solo l’effetto.
Ipotizzabile un riposizionamento ideologico (o si dovrebbe dire “nuova linea editoriale”?) della radio voluta dal suo padrone-editore? Credo di sì. L’autonomia che tu, Vito (con Elio), hai dimostrato mal si concilierebbe con certe riorganizzazioni.
Sono preoccupato per le sorti della radio (e di alcuni programmisti), ma son sicuro che alla fine farai/farete la scelta giusta.
Si dice che viviamo in una società liquida: il mio augurio è quello che possiate riprendere a navigare in quel bel mare che ancora non abbiamo navigato!!!
Al
Inviterei tutti a riflettere un attimo leggendo queste poche righe scritte da GAS 1973 ,…
Sarebbe interessante anche sentire l’altra campana, e parlo dell’editore.
Avrà anche lui avuto delle motivazioni valide per fare quello che ha fatto oppure dobbiamo dare per scontato che sia una persona cattiva e di conseguenza fare dei riti voodoo nei suoi confronti?
In attesa di saperne di più vi faccio i miei migliori auguri.
Aggiungo che l’editore aveva ereditato una disperata situazione economica ……
Beh, non è che abbiano brillato per trasparenza, hanno fatto pubblicare su Facebook alla direttrice noterelle evasive in cui non credeva nessuno, ciò che si comprendeva tra le righe è che forse Biolchini e Arthemalle hanno sospeso “Buongiorno Cagliari” per aiutare la radio nel senso che non c’era più modo di retribuire le loro prestazioni. Se non è così ovviamente sarò smentito dall’interessato. La vera tragedia di fondo è che ormai, se mettiamo nel mazzo anche la chiusura di Sardegna 24 (per quanto si potesse criticare l’impostazione dello sfortunato quotidiano), la clandestinità nelle edicole di Sardegna Quotidiano (scemato di brutto soprattutto nelle collaborazioni esterne) e il netto e palpabile calo di qualità di MetroNews, nel quale non so se lavori ancora Jacopo Norfo ex La Nuova ed ex Giornale di Sardegna, rimangono nell’informazione locale solo le voci zuncheddiane e quelle poco incisive di emittenti innocue tipo Sintony, M2O etc.. Sarà poi casuale che Zunk, con la furbata di prendersi l’ospitalità di “Servizio Pubblico” di Santoro, stranamente a fianco di emittenti da tempo antiberlusconiane come Telenorba, si è pappato ancora di più in termini di raccolta pubblicitaria? Bah …
Penso che in tanti saranno d’accordo su una cosa: finora non si è “rumoreggiato” molto sulla situazione di Radio Press, credo (almeno per me è stato così) per rispetto alla possibile necessità di riservatezza professionale di Vito Biolchini e di chi collaborava con lui. Ora sappiamo che Radio Press non intende investire su “Buongiorno Cagliari”. “Noi”, intesi come “pubblico” ovviamente ci rammarichiamo, ma c’è uno spiraglio di speranza: restiamo in fiduciosa attesa che Biolchini, a cui le idee non mancano, riesca ad elaborare un progetto su come riportare on air “Buongiorno Cagliari”; se ci sarà da contribuire, anche economicamente, potremmo vedere di fare la nostra parte, per dimostrare che apprezzamenti e solidarietà non sono solo parole.
In coda però mi resta un rammarico: seguivo le trasmissioni di Radio Press, quelle in sardo, anche diversi anni fa; se la radio dovesse chiudere, è un passo indietro di molti anni, per tutta la città. Dato che anche altre radio un tempo più vivaci sembrano essersi assopite, vedasi Sintony.
— se ci sarà da contribuire, anche economicamente, potremmo vedere di fare la nostra parte, per dimostrare che apprezzamenti e solidarietà non sono solo parole.–
L’esperienza di Radio Press, partendo da Buongiorno Cagliari, per continuare con l’informazione, esattamente cosi’ come è stata fatta, sempre presente e (questo è il vero merito) autorevole, non cazzeggiona ne occhiolineggiante, non ha bisogno di petizioni, sottoscrizioni, etc etc. Quelle servono per altre cose, meritevoli sicuramente, ma con meno mercato.
L’esperienza di Radio Press, il binomio di intrattenimento e informazione cosi’ come l’hanno saputo creare Vito e soci, ha bisogno di una frequenza funzionante, con tecnologie allo stato dell’arte, di un editore normodotato (non un illuminato), e la pubblicità c’è già, perchè l’investimento (ovviamente di prossimità, ma non solo) è economicamente vantaggioso.
Il problema vero, lo immagino perche’ purtroppo l’andazzo è sempre stato questo, è che c’è chi pensa che chi fa il giornalista, o si occupa della programmazione, si possa occupare anche della pubblicità, magari di scrivere i bandi pubblici che finanziano certe trasmissioni, oltre che dei conti. Quello spetta all’editore, e solo a lui, ed è molto importante che i ruoli siano distinti. Altrimenti la qualità va a farsi fottere, e non e’ minimamente detto che chi sa fare di conto, o che chi è bravo a cercare la pubblicità piuttosto che a scrivere i bandi, sappia fare bene il giornalista o l’intrattenimento. E’ come se il compito di portare le persone in un locale spettasse al gruppo rock pagato dai gestori del locale per suonare. Non funziona, o meglio, può funzionare, ma alla fine credo che i nodi vengano sempre al pettine.
Ecco, trovato: Radio Sintony!
E’ solo un piano sotto Radio Press. Un manipolo di temerari Arditi del Popolo di Fauni e Ninfe potrebbe shfondare e trasferirci armi, bagagli, non-vetro e “colonna infame”.
Se invece Biolchini avesse ancora voglia e dal punto di vista finanziario si riuscisse a fare una cosa tipo Radio Popolare o giù di lì, avrebbe sicuramente le capacità per poter reinventare una radio come quella che abbiamo conosciuto.
Magari partendo da una radio più piccola e abbastanza vergine.
Delle dimensioni tipo, che so… Radio Master
Eh infatti lunedi pare che su Radio Master…….. 😉
Caro Vito,
mi dispiace moltissimo per quanto è successo. Concordo con tanti altri nel sostenere che era una bella radio, originale e molto più libera delle realtà locali e non solo che si sentono in giro. Niente plastica e precotto, solo grande talento e colpi di genio in Buongiorno Cagliari. Bravissimi tu e Elio. Molto interessante e unico nel panorama dei programmi delle radio locali il filo diretto di Paola Pilia e Nicola Muscas con i problemi dei quartieri di Cagliari. Purtroppo non ho fatto in tempo ad ascoltare gli altri programmi. Voglio esprimere tutta la mia solidarietà a tutti i giornalisti e i tecnici di Radio Press. Attraverso Radio Press si respirava la voce vera di Cagliari, come il nostro vento che viene dal mare e vivifica la città. Quanti cagliaritani si sono sentiti riconosciuti grazie alla radio.. E non si può dire che noi sardi e cagliaritani non abbiamo bisogno di narrazioni che ci raccontino, che ci rappresentino, nel deserto dei media italiani. Sono sollevata nel leggere che tu hai la ferma intenzione di riprendere in futuro la programmazione. Così si fa, niente resa!
Permettimi, ho qualche dubbio sul fatto che si tratti solo di mere questioni economiche…Mi è difficile credere che Manunta sia proprio sul lastrico, inoltre mi sembra traspaia da quanto hai scritto che non vedesse l’ora di smantellare. Non sarà anche che la radio incomincia a dar fastidio a qualcuno, vista la piega che sta prendendo la nostra vita democratica isolana e italiana con l’insediamento del “governo” Monti?
Un abbraccio
Vito ed Elio non esprimo solidarietà perché mi parrebbe di scrivere un necrologio. Non posso che augurare a voi e alla città una ripresa delle trasmissioni quanto prima possibile.
la prima volta che vidi VITO, era al centro giovani di via dante. io ci lavoravo, lui presentava dei libri mi presentai e dall’ emozione non riusci a parlare che dire, per ben 6 anni siete stati i miei nuovi amici della radio, la mia curiosita’ era talmente forte che vi ho voluto conoscere di persona , sempre presente ai vostri live e ne valsa la pena, N,B, SE OGGI MASSMO ZEDDA E SINDACO DI CAGLIARI, E’ GRAZIE ANCHE A QUESTI SIGNORI DELLA RADIO PERCHE’ SONO STATI CAPACI DI DARE LA SVEGLIA A QUASTA CITTA’, SPERO DI RIASCOLTARVI IL PRESTO POSSIBILE. CIAO VITO, E CIAO ELIO , UN EX CUSTODE
Prima di tutto: UFFA!.
Ho aspettato in silenzio di avere notizie (ovviamente buone). E invece…
Ergo sento il bisogno, prima di tutto, di dirvi grazie, per la trasmissione che mi ha fatto compagnia per tanto tempo, che mi ha fatto ridere mentre attraversavo il periodo più difficile della mia vita, tra flebo e tubi vari… In quel periodo i immobilità totale vi ascoltavo anche in replica …
E poi grazie, per avermi fatto scoprire (e amare) una città in cui vivo da più della metà della mia vita ma che, tutto sommato, conoscevo poco.
E ancora per il vostro affetto e la vostra amicizia, e per il fatto che grazie alla trasmissione ho trovato l’affetto e l’amicizia di tante persone splendide, con cui condivido qualche interesse, qualche sazzata in ristorante o in pizzeria, una sana dose di machiori.
La cosa più divertente? come nelle commedie greche: l’agnizione. Scoprire che il mio vicino di casa è l’Ernesto, o che Unu mersanu lo conoscevo da anni, o il mio collega che mi ha scoperto per via della suoneria del telefono (ebbene sì: le chiamate di mio marito avevano come suoneria Carogna!!) : mitico.
E vogliamo per caso dimenticarci degli alberi di piazza Sorcinelli? Com’è che i fuonzionari della sovrintendenza e qualche consigliere comunale e alcuni cittadini si son presentati lì a cercare di fermare lo scempio? Perché tu, Vito, l’hai detto in trasmissione.
Quindi grazie, anche a nome del mio nipotino che ogni tanto fa la passeggiata lì…
Buongiorno Cagliari non è solo una trasmissione radiofonica: è una rete di persone che si informano, si arrabbiano, ridono e talvolta diventano amiche.
Aspetto quindi che riprenda, presto, anche se non più su RP.
Basireddus
Arrennegadedda
Le scelte editoriali di Radio Press mi indignano profondamente. Anche io spero che questa radio possa superare la crisi che sta attraversando, ma le crisi si superano con nuove idee e nuovi progetti, non togliendo o bloccando gli stipendi ai lavoratori. Radio Press è un ottima radio con delle giornaliste e dei giornalisti bravi e coraggiosi. Mi piacerebbe incontrare editori altrettanto coraggiosi nelle iniziative editoriali che mettono in campo. Vito, hai tutta la mia solidarietà e il mio sostegno.
Avevo paura di questo tuo articolo a proposito di Buongiorno Cagliari, perchè è la conferma della chiusura della trasmissione.
Tu , Elio, gli sms di tutti i fauni e le ninfe siete diventati parte della mia famiglia. Mi divertivo ma mi informavo e , non esagero nel dire anche …formavo!
E non mi vergogno nel dire che ho vissuto la chiusura della trasmissione come un lutto!
VI ringrazio per il coraggio che avete sempre avuto di rimanere liberi e coerenti, fedeli ai fatti!
Ma spero che questo sia anche un trampolino per raggiungere vette più alte, in cui tu, giornalista, uomo libero, uomo pensante , ci fai conoscere la realtà così com’è: gli occhi, le orecchie , la voce, di noi piccoli…fagiani!!
scrabionara
Tanti anni fa, incontrai Vito per strada e gli dissi che in generale non ascoltavo la radio e che cos’era questa trasmissione di cui tutti parlavano. Era Buongiorno Cagliari! Infatti, mi comprai un apparecchio solo per seguirli, per seguire un fenomeno così interessante che forse ha cambiato parecchio la città.
Mi dispiace molto questo intoppo, è un impoverimento per tutti noi, in un posto dove c’è già così poca informazione e troppo conformismo.
… è molto triste accendere la radio e non sentire più, nella quotidianeità delle cose, le vostre voci.
Tutte le cose iniziano e finiscono, qualche volta rinascono, questo spero sia il destino di Paola, Stefano, Elio, Claudio, Vito e di tutti coloro che hanno dato voce a questa radio. Facciamo presto, diversamente Rombodituorlo con chi se la può prendere?
Una situazione che ho già visto in passato ed in altre parti. Non è cambiato nulla….
Cari Vito ed Elio, sono uno dei tanti vostri tanti ascoltatori abituali. Non riuscivo a capire come mai, la mattina alle 8.00, non trovavo il MIO solito programma radiofonico e così ho fatto una breve ricerca sul web per sapere il perchè del vostro silenzio apprendendo quanto hai spiegato. Mi dispiace che l’editore di Radio Press abbia fatto una scelta così drastica, francamente incomprensibile.
Vi faccio tantissimi auguri, spero di poter sentire presto le voce voci (e con me lo sperano le mie bambine che vi ascoltavano mentre le portavo a scuola).
Un abbraccio
Giovanni
Pur non essendo cagliaritano non posso dire di esser stato un grande utente della Radio ma dispiace veramente non poter più sentire online alcune interviste e la tua professionalità. Purtroppo è caduto un’altro pezzo dell’informazione libera di Sardegna.
Mi dispiace molto per la sospensione, diciamo così, di una trasmissione che seguivo, quando possibile, con molto piacere. A presto.
Emanuele Melis
forever with you!!
Non c’è molto da aggiungere. Sottoscrivo le parole di Walter Falgio, ma anche quelle di Luca Vadilonga e di Michiko. Mi pare di poter dire che loro, molto più degli altri, abbiamo commentato al meglio l’accaduto e spiegato il tuo comportamento, ma soprattutto colto il senso di quello che hai voluto raccontarci, oggi. Ed oggi, che hai rotto il silenzio che ti eri imposto, che ho capito finalmente quello che che solo fino a ieri sospettavo, ti manifesto fraternamente la stessa solidarietà di cui mi hai onorato nei mesi scorsi, per le mie vicende. Diceva Gandhi: “Meglio un milione di volte sembrare infedeli agli occhi del mondo che esserlo verso noi stessi”. Forza Vito, hai dimostrato, ancora una volta, di essere te stesso, ed un professionista. Di questi tempi, in questo nostro mestiere, non è poca cosa.
Buongiorno Cagliari è alta qualità, libertà, indipendenza. Cose rare dalle nostre parti e quindi preziose. Non so cosa possa fare un fedele ascoltatore per garantirsi di poterla ascoltare ancora e a lungo, ma nel caso qui sono (siamo, immagino).
Ciao Vito..e Elio, il risveglio quotidiano non è più lo stesso senza di voi! Tornate presto, su qualunque frequenza…intanto prego il Dio della Radio, con promessa di sarfata di ringraziamento e voto di fedeltà perpetua ai conduttori se mi ascolterà! Pistis (p.s. ma perchè non mi avete passato il post precedente…pessimismo e fastidio…)
Cari Elio e Vito. Ho acceso la radio, c’era della musica, ma non sentivo nulla. Solo silenzio. Il vuoto. Tornate presto!
sono rimasto a bocca aperta. Immaginavo che il tuo “avvicendamento” da direttore di Radio Press avesse anche qualche altro motivo in più di quelli detti, ma mai avrei immaginato che un editore di una delle poche radio “che funzionano davvero” fosse così autolesionista da voler sbaraccare.
Professionalità, coraggio, fantasia, sacrifici vanno a farsi benedire in queste occasioni.
Purtroppo mi sono “goduto” troppo poco “Buongiorno Cagliari” per ragioni di lavoro, ma una come Radio Press non s’inventa su due piedi e qui a Kasteddu solo voi l’avete saputa creare, Vito, Paola, Elio & Co.
Spero proprio che sia possibile riprendere l’esperienza con ancor più entusiasmo altrove.
Contate su di me e sul GrIG per qualsiasi cosa possa esserti/vi utile.
Un abbraccio, Vito.
Stefano Deliperi
Era ora che qualcuno parlasse! Caro Vito, mi dispiace tantissimo che le cose siano andate in malora. Vi aspetto, e in qualsiasi emittente scegliate di andare, sarò con voi! A presto.
Sarebbe interessante anche sentire l’altra campana, e parlo dell’editore.
Avrà anche lui avuto delle motivazioni valide per fare quello che ha fatto oppure dobbiamo dare per scontato che sia una persona cattiva e di conseguenza fare dei riti voodoo nei suoi confronti?
In attesa di saperne di più vi faccio i miei migliori auguri.
Vito, ti stimo, ti ammiro e ti sono amico più di prima. Bisognerebbe costruire su di te un giornale o qualcosa di simile. Ma perché non ci convochi tutti in un piccolo teatro e parliamo? Dalle cose spontanee e vere sono nati i cambiamenti più profondi. Un abbraccio.
Condivido la proposta di Paolo Manichedda. Pensaci Vito con Elio avete colorato tanti giorni di risate. Un abbraccio
Totale solidarietà con Vito ed Elio
Jollin
Le ultime due parole fanno brillare tutto il resto del pezzo. Brillare come si fa con le mine, eh! Vai Vito!
Ciao Vito, Ciao Elio
Mi dispiace tantissimo, e mi mancate tantissimo… Scruto l’etere aspettando il vostro ritorno!
Un Abbraccio Kronos
D’accordo, completamente, con Zunkbuster. Pronto a fare iniziative e mettere le mani al portafogli per quel poco che si può. Ma se siamo tanti…
Esprimo la mia solidarietà ai Cittadini di Cagliari
Sono solidale con voi, cari Vito e Elio
moderni cantastorie del potere….
ma per favore non tiriamo in ballo la libertà di stampa, non facciamo la solita retorica….
parliamo di piano d’impresa con costi e ricavi….
quale è oggi il mercati dell’informazione chi lo deve finanziare???
Lo stato, i privati mettiamoci d’accordo..
Radio Press ha avuto in tante occasioni il contorno di servizio pubblico, questo è merito di chi la dirigeva…. questo amareggia molto
In bocca al lupo!!!
Questo è quello che io considero un vero uomo. Costi quel che costi. E di questi tempi è molto dura essere coraggiosi e non svendere la propria dignità di esseri umani pensanti. Grande Vito!!! Con l’ammirazione di – e più di – sempre!
Questa mattina, come spesso mi capita ultimamente, il mio rientro in città dalla bidda è stato più triste del solito. All’altezza della diga di bau pressiu non c’è stato più il passaggio improvviso (a cui mi ero proprio affezionato) dallo speaker tunisino alle belle e simpatiche voci di Vito e Elio. No, musica al posto del miglior programma di informazione che abbia mai avuto la fortuna di ascoltare. Allora ho spento la radio ed ho proseguito il mio viaggio in silenzio. Se penso all’aiuto, al sostegno e agli insegnamenti che noi Don Chisciotte abbiamo avuto da tutti i compagni di Radio Press (si compagni, nel vero senso della parola) mi commuovo e penso a cosa posso fare per dimostrar loro la mia gratitudine. Alcune settimane fa Vito ti proposi di vederci in sede, insieme ai frequentatori assidui di questo blog, per scambiare due chiacchere di persona. ce li vedo già, soviet, zunk buster, neo e banana, piuttosto che il mio stimato professore Campus (eh eh, da assessore l’ho stimata un pò meno) o Stefano Deliperi ed altri ancora discutere con te di quello di cui si discute in questo tuo bel blog. Io sto volentieri ad ascoltare, come faccio molto spesso su queste pagine. ora mi sembra che ce ne sia ancor di più la necessita, almeno per poterti far sentire quel calore che dalla tastiera solo in pochi riescono a trasmettere. in ogni caso, a te ed Elio voglio ribadire la mia ammirazione per quello che avete fatto fino ad ora consapevole del fatto che due persone come voi, che raccontano il disagio della nostra società quotidianamente, in trincea non ci si siano trovati per caso oggi, ma lo sono già da tempo per libera scelta. nella stessa trincea in cui siamo in tanti.
Sempri a innantis
belle parole.
“Allora ho spento la radio ed ho proseguito il mio viaggio in silenzio. “
Ci mancate!!! e quanto ruggisce poco il coniglio dopo aver conosciuto voi. Arrivo al lavoro meno informata, con la sensazione di aver perso qualcosa!! Anche mia figlia (11 anni) non si rassegna, tutti i giorni mi dice: “Dai mamma, controlla se ci sono”.
A presto
Simo
purtroppo… manca del testo…
mi mancate tutti i giorni tranne il giovedì…
Pessimismo e fastidio! Get Up Stand Up! Stand up for your Rights! Pistis,orfano disperato, si genuflette al dio della radio e promette safatta ex-voto in cambio di rinascita come fenice della splendida e rara creatura…Tornate, vi prego!
Lo sa solo la Wind quanto sia affezionato a te a Elio e a Buongiorno Cagliari.
Hai tutte le ragioni, e i commenti qui e altrove te ne danno conferma, per essere orgoglioso del lavoro fatto in questi anni per costruire la Radio così com’era.
Avete lasciato un’impronta che non si può cancellare.
http://www.youtube.com/watch?v=qcT-4XeVyPY
Ceee! troppo tragica la canzone.
In fondo hai promesso che vi risentiremo presto.
Quindi: niente adios.
ASIBIRI! ehm… no, cioè… non nel senso… non come… ceesss!!! (su le mani!)
Un abbraccio
Amarettu
Senza nulla togliere a Vito e a Elio .. Amarettu come faccio senza i tuoi commenti?
Ceeee! troppo bella questa canzone, od Amarettu!
“nella Spagna c’è un torero…”
a parte is catzadas, ti ssshtimo come a Vito, ad Elio e a Pingu.
ti ho sempre considerato il 4º autore della trasmissione
Per i morti ammazzati scomodi, un tempo si diceva che erano stati suicidati.
Per certe voci scomode, ma che si prendevano il diritto di critica anche per noi e per tutte le volte che noi non osavamo, oggi diciamo che sono stati dimessi…
Vito, Elio, sapete quanto vi stimo.
A presto, a prestissimo, spero.
pessimismo e fastidio! Get Up Stand Up! Stand up for your Rights! Pistis,orfano disperato, si genuflette al dio della radio e promette safatta ex-voto in cambio di rinascita come fenice della splendida e rara creatura…Tornate
Vito ed Elio spero presto si apra per voi un’altro spazio (che potrebbe essere non l’etere) per andare in onda con una trasmissione giornalistica di alto livello…un abbraccio gian luigi nieddu.il silenzio non mi è mai piaciuto…
Carissimi Vito ed Elio hombres vertical liberi come pochi, a voi tutta la mia solidarietà
Siamo sempre con Voi ! Fateci sapere dove andate e vi seguiremo. Non per fare dietrologia, ma a chi giova tutto questo?
Carissimo Vito, che tristezza! Capisco e condivido le tue ragioni ed esprimo la mia solidarietà a tutti voi.Non capisco,invece,come un editore possa deliberatamente distruggere un gioiello come Radio Press,unico nel panorama dell’informazione. Siete stati in questi anni i soli a offrire vero servizio pubblico; grazie ai vostri splendidi collaboratori e ai vostri programmi intelligenti,interessanti e divertenti avete scosso dal torpore questa città e contribuito a creare una nuova coscienza civile.Sono sicura che la competenza professionale, l’onestà intellettuale e la genialità pura che hanno animato trasmissioni come Buongiorno Cagliari,tanto per citare la più popolare,troveranno presto chi sarà in grado di apprezzarne il grande valore. Vito, Elio, amici carissimi, vi abbraccio con tanto affetto, anche a nome della mia famiglia,e aspetto con fiducia che torniate a rendere più felici e colorate le nostre giornate !
Vito Biolchini è un bravo professionista, che conosce il mestiere, che sa trattare una notizia. Ricordo bene il suo lavoro alla Nuova Sardegna, a Tiscali, alla Rai, per non parlare di Radio Press. Ritrovarsi dopo 20 anni di esperienza senza garanzie non è accettabile in nessun Paese civile. Non è accettabile da nessuno. Scrivo questo post soprattutto perché sono suo coetaneo e suo collega e in parte testimone della sua carriera e del suo impegno (cito solo Monumenti Aperti, che lui, assieme a un gruppo di appassionati, ha inventato) e perché ritego profondamente ingiusto commisurare il valore professionale e le competenze di un giornalista con parametri che nulla hanno a che fare con il nostro mestiere. In molti altri luoghi d’Europa e del mondo, ne sono certo, tutto quello che Vito descrive in questo post, non sarebbe successo. E lo dico con profonda cognizione di causa. Il fatto che invece tutto questo capiti proprio a Cagliari, nella mia città, mi addolora e mi preoccupa. E mi preoccupa ancor di più sentir dire in giro che, l’amico Vito, questa situazione “se l’è cercata”.
:-(((
Ragazzi, da semplice ascoltatore (e da neodisoccupato) vi esprimo tutta la mia solidarietà. Sono convinto che una soluzione in tempi brevi verrà trovata. La vostra professionalità, la capacità di denunciare le cose che non vanno bene in questa città, l’ironia con la quale affrontate i temi della cronaca e non solo, sono un patrimonio che Cagliari non può permettersi di perdere. In questi anni avete coperto uno spazio che nessuno, allo stato attuale, è in grado di ricoprire con la stessa incisività. Vito, purtroppo nel panorama dell’informazione isolana sono pochi gli esempi di coraggio, da questo punto di vista tu ed Elio potete girare a testa alta.
Se ci fosse qualche iniziativa, anche tra gli ascoltatori, che permetta la ripresa di Buongiorno Cagliari datene risalto…..Il mio piccolo contributo ci sarà!
A presto!
solo brutto…
un abbraccio
Ah, ecco, ora si spiega tutto: si parte dalle dimissioni del direttore, qualche mese fa (e non ho mai creduto alle motivazioni ufficiali) per arrivare alla chiusura di Buongiorno Cagliari. Tutto ciò è estremamente triste e molto sardo, quindi non mi stupisco più di niente.
Certo che non investire nel futuro è il primo passo per finire come tante altre radio o tv nostrane (mi viene da pensare a Sardegna 1, ma non solo a lei).
Cambio di direttore (quella attuale non mi ispira alcuna empatia, pazienza), taglio di alcuni programmi, diaspora di altri conducenti e infine la rinuncia al gioiello di famiglia di “Buongiorno Cagliari”. Non ho più alcun motivo di ascoltare Radio Press, mi dispiace per chi ancora ci lavora con passione ma credo che ora la picchiata sarà fulminea, perché la fortuna della radio la facevano programmi e condutori di un certo tipo. Ora sta diventando una radio come le altre, casuale.
Amen
Ah, ecco ora tutto si spiega. si parte dalle dimissioni di qualche mese fa e si arriva al silenzio del programma. Mi dispiace, tutto ciò è molto sardo. Di quella Sardegna della quale ho sinceramente piene le balle. Buona fortuna a te e a Elio, ora sappiamo che non è più rimasto un motivo valido per ascoltare anocra Radio Press, dopo, il cambio del direttore (questa non mi ispira empatia, pazienza), la diaspora di altri conduttori e il taglio di qualche programma.
Non investire nel futuro è il primo passo per fare la fine di tante altre radio e tv (mi viene in mente giusto Sardegna 1)…
Amen
EDITORE NANO DI VENESSIA!!!
solidarietà a tutti voi, speriamo di risentirci prestissimo e grazie di tutto!!!
il giullare
Amareggiamento. Solidarietà a tutti voi. Ma soprattutto: fateci sapere se noi ascoltatori possiamo fare qualcosa: quotarci, organizzare serate per raccogliere fondi.. certo non basterà a sostenere la radio, ma almeno a far sentire la nostra vicinanza, la nostra voce forte e magari esercitare pressione sui vertici editoriali, e indurlo a cambiar rotta, chissà !
Pensavo foste i padroni di voi stessi. Lo siete e lo sarete sempre, ma nell’ambito lavorativo si fanno brutti incontri. Che spengono l’ottimismo. Mi aspetto una riapparizione sotto altra frequenza. La vostra assenza è una perdita di informazione, e anche di intelligenza. Con l’augurio di un futuro commento di soddisfazione, ciao.
Non ti dico -di nuovo- coraggio perché so che ne hai, e magari ce ne fosse tanto in giro.
Andare avanti è il solo modo di non retrocedere, perché fermi non si sta, non si può stare.
Forza allora, so che quello che hai fatto è già un mezzo miracolo -rianimare una radio morta, aggregare collaboratori di vaglia, produrre una radio di qualità esemplare e valorizzare il Genio di Elio- e a nessuno si può chiedere di compiere anche l’altra metà, senza la bacchetta magica de su dinai.
Un abbraccio, ancora.
Mi dispiace molto che Radio Press, così come la conoscevamo e apprezzavamo, non possa continuare. Mi dispiace che l’editore gestisca così male il patrimonio di competenze e talenti che aveva a disposizione.
Spero che troviate tutti, al più presto una nuova collocazione che vi valorizzi, e, se posso tirare acqua al mio mulino, magari un’emittente che si senta pure a Sassari, dove mi sono trasferita per lavoro e dove mi mancavate già tanto
in bocca al lupo!
Elena aka piriccocco mannaro
Solidarietà e un abbraccio grande.
C’è stato un tempo nel quale, una trasmissione bella, intrigante e impegnata ( di questi tempi bui e incerti) se si fermava, ci si mobilitava (termine desueto) però che Vito ed Elio, facciano sentire le loro voci in altra radio, mi può star bene. Dunque, perché non incontrarci insieme alle loro proposte, per mettere su una iniziativa valida economicamente. Creare opportunità, dunque occorrono imprenditori. e/o tanti amici sicuri della operazione. Parrebbe un percorso arduo, ma è meglio che parlarsi addosso nel web, presentiamo proposte di lavoro per metterli nella condizione di farli lavorare di nuovo in radio. A si biri tottus in pari e in Paxi
Vito bypassando tutti i problemi che possono essere sorti a Radio Press che poi hanno portato al taglio (o autotaglio) di alcune trasmissioni tra le quali Buongiorno Cagliari Ti faccio una domanda terra terra:
Sarebbe molto complesso e costoso per la redazione in blocco realizzare in autogestione una Web Radio?
Considerato che avete uno zoccolo duro di ascoltatori che sarebbe un delitto disperdere, se i costi non fossero elevati, al Vs posto ci penserei!
Un’ipotetica fine di Buongiorno Cagliari e della Radio Press che le stava intorno vorrebbe dire la fine di una voce libera e qualificata (una delle non molte) ed un impoverimento gravissimo di tutta l’informazione in Sardegna. Sono solidale con partecipazione ed affetto con Elio, Vito e tutti/e coloro che lavorano in radio, disponibile anche ad altri atti pubblici in questo senso. Un abbraccio da Sassari.
(Ma perchè non trasferite qui baracca e burattini? Che c’è un silenzio assordante, e materiale per farne 10 di Buongiorno Sassari…).
Solidarietà a tutti i lavoratori di Radiopress che affrontano questo momento difficile. Difficile e impoverente per tutti: per i dipendenti che non possono contare sulla giusta e doverosa remunerazione e che non possono più svolgere l’ottimo lavoro che fino ad ora ha portato l’emittente a grandi livelli; impoverente anche per tutti gli ascoltatori ai quali mancherà una voce “altra” capace di leggere la realtà del nostro territorio con acume e coraggio.
Ma una notazione a mio avviso va fatta. “La radio appartiene a chi la fa e a chi la ascolta”.
Sarebbe bello, ma non è così. Una radio (così come un giornale o una TV) appartiene al suo editore ed è proprio questo il problema della nostra nazione in questi venti anni. È l’editore a fare le scelte politiche e tecniche, a delegare l’esecutività e il coordinamento, a decidere investimenti e utilizzo di risorse. È l’editore a decidere anche l’indirizzo politico.
Vito, Elio, Paola, Stefano, Nicola, Alberto, Claudio e tutti gli altri dei quali mi dimentico, sono sicuramente un patrimonio di noi tutti, ascoltatori e cittadini che vogliamo essere informati e responsabili nelle scelte.
Ma la radio non è loro, è dell’editore e basta.
Sarebbe migliore un mondo dove così non fosse, ma purtroppo è così e quello che succede ora è frutto di scelte precise da parte del padrone (editore) della radio, delle sue frequenze, delle attrezzature. Non si tratta di calamità o di sciagura, si tratta del frutto di precise scelte della proprietà.
Dobbiamo urgentemente tutti ripensare al ruolo dell’editore di una casa dell’informazione, quale essa sia. Perché, se è vero che l’editore è sempre il padrone, è vero che quello dell’informazione è un ruolo pubblico di rilievo civile. L’informazione è un presidio democratico irrinunciabile e non è giusto che a deciderne modi e indirizzi siano solamente i vari padroni delle ferriere.
La radio è di chi la fa e di chi la ascolta solo se la democrazia ha la forza di vigilare e di denunciare sempre quello che non va.
E quello che è successo a Radiopress, proprio non va.
Buona fortuna ……a tutti noi
Roberto
Che le cose si stessero mettendo male si intuiva pure dalla debolezza del segnale di Radio Press.
Spero di risentirvi presto con una emittente più forte, in tutti i sensi.
Ciao Vito, non ci sarebbe bisogno che io scriva sul tuo Blog, visto che questi giorni ci siamo sentiti ripetutamente.
Sai quindi anche come la penso : un editore volutamente distratto e al momento privo di liquidita’ decide di sacrificare il suo investimento a spese della sopravvivenza dei collaboratori della Radio. Prime ” Vittime Volontarie” Tu ed Elio. Dico Volontarie perche’ avete deciso di ribellarvi e alzare la posta in gioco. Ben fatto: se chi dovrebbe sostenervi esiste batta un colpo adesso, altrimenti arrivederci e grazie.
Meglio una vita da precario ma con la testa libera che tre giorni da schiavo di logiche inaccettabili.
Sai che per anni, finche’ gli impegni di lavoro me lo hanno consentito, vi ho ascoltato e ho riso con Voi.
Scimmiottando l’Elio multiforme ho assunto molti nickname contribuendo, talora con intelligenza talora no, ai vostri giochi satirici.
Sono certo che Buon giorno Cagliari riprendera’, altrove se Radiopress dovesse soccombere, magari diventando Buonanotte Casteddu…ma l’arguzie che lega te ed Elio non scemera’ certo solo per una crisetta del Menga.
E allorra Sursum Corda e come sigillava le sue lettere amicali Cicerone….
S.V.B.E.E.V. Si Vales Bene Est Ego Valeo
Ho sperato fino a oggi che le cose potessero andare in maniera totalmente differente. In tutti questi anni non sono stata soltanto una ascoltatrice assidua e passiva di una radio e delle sue trasmissioni, ma sono anche entrata a far parte di un mondo di relazioni interpersonali che mi ha arricchito notevolmente, e non sto parlando di soldi. Ho una grande stima delle persone che hanno contribuito a rendere Radio Press quello che e` stata fino a poco tempo fa e un grande affetto per le persone che ho conosciuto personalmente, Vito e Elio in primis. Per quello che tutta la redazione e tutti i collaboratori hanno fatto nel campo dell’ informazione e della cultura ( musicale e non solo) avrebbero meritato ben altra considerazione e ben altro trattamento. Radio Press e` stata un gioiello di una ricchezza inestimabile per lo spessore delle persone che ci hanno lavorato e per la qualita` delle trasmissioni e trovo tristissimo che tutto questo debba finire perche` la cultura non rende in termini monetari quanto dovrebbe. Sono molto triste, e abbraccio virtualmente Vito, Elio e tutti quelli che hanno reso le mie giornate migliori grazie a una radio. Ad maiora e a risentirvi presto.
Esprimo la mia solidarietà a Vito e a Elio, sono con voi e sono certo che prima o poi vi risentiremo con il vostro programma che reputo unico e insostituibile.
Ancor di più voglio esprimere il mio disappunto per la situazione critica che stà attraversando
Radio Press, organo di comunicazione indipendente.
Pensavo fosse l’ultimo baluardo, voce della libertà di espressione…ma evidentemente questo non importa a chi deve finanziare l’emittente.
Solidarietà infinita a Paola Pilia e agli altri giornalisti e lavoratori della radio.
Giampaolo
Sono amareggiato per questo stato delle cose, vi auguro di poter riprendere al più presto e con ancora più determinazione, sapendo che ci sono persone che valgono ogni minuto speso ad ascoltarle.in bocca al lupo.ignazio
cari Vito e Elio ci mancate tantissimo! Le mattine sono molto tristi senza di voi. Aspettiamo comunque la ripresa della trasmissione! a presto Tiz
La gente spesso definisce impossibili cose che semplicemente non ha mai visto.
Poi invece arrivano le conferme che esistono. Tu sei una di quelle.
Va bene. Cioè male. in bocca al lupo. Fatteci sapere.
Vito… cambiare per cambiare… scegliete una radio che non ci cada di frequenza dopo due gocce d’acqua! :-))
Fagiani fagiani fagiani…..speriamo di risentirvi presto
svegliamoci! senza Buongiorno Cagliari, senza informazione libera non si può stare. una sana mobilitazione fa sempre bene.. SCIRA SU SONNU..CAGLIARI!
Il silenzio è assordante. Non si capisce che pensi la Direzione ed i proprietari della Radio piu’ Press che c’era. date un cenno. Buongiorno Chiagliariiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii
La Tua grandezza in questo momento non è quella professionale, nota indiscussa e fonte di un contraddittorio stimolante e mai scontato, ma quella UMANA di chi auspica i miglioramenti di una società partendo da sè stessi e non dagli altri..
sei un UOMO CORAGGIOSO
A presto
Ci mancate… aspettavamo con timore questo post…. vi aspettiamo ovunque vi porterà questa situazione…
Giorgia, Sara e Sberla
GRANDE VITO, GRANDE ELIO E GRANDI TUTTI I RAGAZZI DELLA REDAZIONE!!!
Noi siamo quà, un po’ tristi per non potervi sentire, ma pronti a ricominciare a riflettere tutti insieme.
Sono con Voi!!
Un abbraccio,
Matteo (l’elettricista)
Ci mancate moltissimo. Era un appuntamento fisso ogni mattina mentre portavo a scuola i bambini. Mi spiace molto. Spero di risentirvi al più presto. Che cosa possiamo fare noi ascoltatori per voi?
Vito, grazie per averci spiegato le tue motivazioni ed aver condiviso con noi, ancora una volta, il tuo pensiero.
Qualsiasi cosa farai in futuro, noi ti seguiremo, e anche questa è una promessa!
A presto, Ninfa Karruba e Fauno Arruaxiu
Eeh come capisco il momento che state vivendo, questa crisi è un mal comune ma non c’è niente di cui gaudire.. anzi, proprio come successo nella mia azienda (ma credo in diverse realtà isolane e non), quello che amareggia è che ad essere tagliati in un momento di difficoltà non sono i rami secchi (come si farebbe su di una pianta malata), ma proprio quelli più produttivi, cosa che sul piano personale porta uno sconforto enorme che non fa tanto bene alla salute.
Ma poi il tempo spiega tante cose e…generalmente, dopo che la pianta muore, le si capisce.
Perché se Radiopress è in difficoltà, chiudere Buongiorno Cagliari è l’ultima mossa da fare a meno che non la si voglia far morire…..
Con le ossa rotte stiamo uscendo da questa crisi, ma l’auspicio e la speranza è che i cambiamenti che essa indurrà diventino delle opportunità per chi ha voglia di fare e di agire con intelligenza e onestà che sono gli ingredienti di cui si sono nutriti e hanno salvato quei paesi a noi non tanto lontani che oggi dalla crisi vengono appena sfiorati.
In bocca al lupo a voi, a noi e a Buongiorno Cagliari, insostituibile voce di libertà che ci aveva dato la forza per sorridere, andare avanti e guardare il sole di questa città come un dono splendido e non come un maledetto ostacolo alle nostre fortune…..
efix
Il tragitto casa lavoro senza le vostre voci è diventato più triste e monotono. Vi esprimo la mia solidarietà e vi auguro al più presto di poter continuare il vostro prezioso lavoro. Anche se non vi conosco di persona sento di potervi dire Buona Fortuna Amici.
Ti assicuro che non è stato semplice dover spiegare a mio figlio di 10 anni perchè durante il tragitto per la scuola adesso si ascolta il ruggito…. Vi aspettiamo presto
Cari Elio e Vito, oggi sono tornata dalle ferie e, come tutte le mattine, ho acceso la radio (sempre sintonizzata su Radio Press) per sentire Buongiorno Cagliari. Immaginate la mia meraviglia! Ho anche pensato di aver sbagliati giorno, città, canale…
Io vi aspetto, una trasmissione utile, intelligente, fortunata e partecipata come la vostra – non sempre ero d’accordo, ma che importa questo? – non può sparire così.
Paola
Mi spiace, ne ho avuto il sentore in tempi meno sospetti. Ma anche le cose meno belle portano delle buone opportunità. Vedrai. Un abbraccio.
Grazie Vito per averci spiegato le tue motivazioni ed averci così reso partecipi, ancora una volta. Noi ti seguiremo qualunque cosa farai in futuro: e anche questa è una promessa! In bocca al lupo, Ninfa Karruba e Fauno Arruaxiu
Io sono un ascoltatore di Buon Giorno Cagliari e di Radio Press. BG era certo il fiore all’occhiello della radio, ma non l’unica interessante e forse neppure quella più importante. Radio Press, col suo servizio informazione, coi suoi bravissimi giornalisti (Vito in testa) ha fatto vero servizio pubblico. Basta citare gli esempi del disastro di Capoterra e delle elezioni politiche amministrative a Cagliari: se i cittadini sono stati informati con correttezza e costanza lo si deve all’impegno di queste persone. Perché una radio è di chi la fa e di chi l’ascolta.
Per quanto piacere possa farmi sapere che prima o poi tornerà BG (che è vero, così come è costruita può vivere benissimo su qualsiasi emittente), mi piacerebbe anche che tornasse un’informazione sempre sul pezzo e al servizio dei cittadini.
In bocca al lupo a tutti!
Sono veramente dispiaciuto… Non ho letto la nota di Paola Pilia e pensavo che lo stop fosse una breve sosta. Spero con tutto il cuore che riprendiate al più presto, perchè condivido pienamente tutto ciò che in questi anni avete fatto, dando anche a noi la possibilità di partecipare a una grande esperienza di libertà.
Un abbraccio fortissimo.
Nanni Pintori
È la fine di Radio Press per come l’abbiamo conosciuta e amata in questi anni, con ogni probabilità.
Mi dispiace moltissimo, temo proprio che una parte di quel patrimonio di esperienze e conoscenze che hanno fatto vivere Radio Press vada a disperdersi definitivamente, non riesco a capire quale logica, anche solo sotto il profilo economico, possa giustificare lo sperpero di un patrimonio di valore altissimo, costruito giorno dopo giorno in anni di lavoro di qualità e rappresentato proprio dall’insieme della radio e dei suoi ascoltatori, un mosaico prezioso che nelle trasmissioni di Buongiorno Cagliari ha avuto le sue tessere centrali.
Staremo a vedere, o meglio ad ascoltare, e non sarà la stessa cosa.
Stefano Fratta tu fai parte di questo patrimonio.
Con te mi sono avvicinato al Jazz, a quello vero.
E ti posso assicurare che non è stata un’impresa da poco.
Io mai mi sarei sognato di ascoltare Jazz.
Poi è arrivato Buongiorno Cagliari, il venerdì…
“Che palle” di qua, “Che palle” di là, ascolta bene, ascolta meglio…
ma vuoi vedere che…
Selezioni di Stefano “Birdland” Fratta…
ma Birdland è anche il nome di un’altra trasmissione di Radio Press…
sarà un caso? una coincidenza?!
Ascoltiamo…
Questo jazz non è poi così male…
ASCOLTIAMO!
Vorrei capire anche io con quale logica si voglia “buttare via” tutto questo!
Ogni parola sarebbe retorica, ma se per riascoltare “Buongiorno Cagliari” ci fosse da aderire a qualche sottoscrizione pubblica del genere sperimentato da Santoro per “Servizio Pubblico”, prometto che non mi tirerò indietro. Preferisco rischiare di incazzarmi ogni tanto quando non condivido quel che scrive Vito Biolchini piuttosto che leggere e ascoltare cose scontate dalla solita informazione cammellata, di destra o di sinistra che sia.
Ok:
a questo punto, dopo quel che ci hai detto, sarà boicottaggio totale.
Con grande dispiacere per Stefano Fratta, per Daniela Boi e per gli altri che fanno splendidi programmi e che speriamo di ritrovare insieme a te ed Elio presto da qualche altra parte, ma una tale miopia va punita.
p.s.: Vito, non capisco bene cosa intendi per “fare il tagliando ai rapporti personali”, ma non prendertela con quelli che secondo te “hanno fatto finta di niente”:
siete voi per primi che avete chiesto rispetto del vostro silenzio e attesa di comunicazioni … 😉
Vito non ha chiesto rispetto del suo silenzio
Vito non ha chiesto di restare in attesa di comunicazioni
Vito non ha neanche chiesto di dimostrare solidarietà
non ha chiesto di divulgare la notizia
Vito ha solamente staccato la spina del microfono!
Ognuno ha fatto quello che si è sentito di fare!
Io, dal canto mio, condivido e divulgo la notizia della chiusura di Buongiorno Cagliari ad ampio spettro! LO VOGLIO URLARE!! Perché “limitare la libertà” per qualsiasi ragione, e soprattutto per ragioni di “interesse economico”, è un fallimento della nostra società.
Io auspico che Radio Press risorga, che continui ad essere la grande radio che è sempre stata, che Vito, Elio e gli altri hanno creato, modellato e fatto diventare una radio che fa la differenza. Sarebbe un vero peccato che Vito, Elio, Stefano Fratta, Mauro Onano, Gerry Ferrara, Paola Pilia, Nicola Muscas, ecc. si dividessero in altre radio. Radio Press è “grande” perché loro l’hanno resa tale, perché loro stessi sono “grandi” professionisti.
Io auspico che Alessandro Manunta faccia marcia indietro e dimostri di essere una persona intelligente.
Io auspico che Buongiorno Cagliari, figlia di Radio Press, TORNI si, ma torni su Radio Press stessa!
Per me siete come il caffè.
Se non vi sento la mattina, passo il resto della giornata con il mal di testa 🙂
…e il ruggito del coniglio, come rimedio, è peggio del caffè d’orzo.
Andrea
un abbraccio a te e Elio
a presto
michele mossa
Condivido la vostra scelta, da ascoltatrice e “collega” che ogni anno paga il suo obolo all’ordine ma per vivere fa tutt’altro che la giornalista.
Sostengo da anni l’idea che i giornalisti debbano smettere di scendere a compromessi di ogni tipo, per la propria dignità umana, per la qualità del proprio lavoro e per rispetto verso chi legge e ascolta. C’è chi vende le proprie idee per la pagnotta, e c’è chi, come te, rinuncia alla pagnotta per le proprie idee: tertium non datur, sembrerebbe al momento attuale. Dire basta – per quanto doloroso e faticoso possa essere – ogni tanto serve a riportare nei giusti binari la professione, restituendole la dignità che merita. Se tutti riuscissero a fare come te il vuoto diventerebbe ancora più ingombrante e forse, chissà, crisi o non crisi, qualcosa nel mondo dell’informazione cambierebbe davvero.
Un abbraccio solidale, con profonda stima per te e per i tuoi colleghi di Radio Press.
E’ da una settimana che tutte le mattine appena salito in macchina per recarmi al lavoro mi sintonizzavo su Radio Press per ascoltare “Buongorno Cagliari”. Ogni volta sentivo musica e aspettavo le voci di Vito ed Elio. Niente da fare. Devo dire che la delusione è stata forte ma pensavo a qualcosa d momentaneo, non riuscivo ad accettare l’idea che la radio potesse rinunciare a mandare in onda la trasimissione. Ora so e nell’esprimere la solidarietà a Paola Pilia e a tutti i lavoratori di Radio press auguro a Vito ed Elio di riuscire a tornare in onda quanto prima.
aspettiamo con ansia “buone” nuove 🙂
I quadri mutano, e probabilmente (è una speranza) sia ha il tempo e la possibilità di riflettere sui motivi che hanno accompagnato le chiusure di altri punti altrettanto importanti di informazione sui quali forse si sono spese anche delle indebite gratuità. Non provo nessun piacere quando una voce si spegne, sia essa cartacea, on-line o radiofonica, non gioisco quindi oggi ma anzi mi sento ancora più menomato di ieri, e gli auguri che Vi faccio sono gli stessi che feci a tutti gli altri che si sono trovati nelle stessse condizioni di rinuncia e di abbandono di spazi che sono invece vitali per tutti noi, comunque la si pensi. Buon Vento
Che dire Vito? Radio Press è solo un contenitore in fondo, il cui contenuto, Buongiorno Cagliari e le tante altre trasmissioni, gli hanno conferito in questi anni tanta qualità. Nella scala dei valori chi ci perderà davvero alla fine sarà l’editore, tu e gli altri di Radio Press, la tua trasmissione, lo spessore della vostra qualità, risorgerete altrove. Ti auguro le migliori fortune, con la speranza di risentirvi al più presto, temo, o forse per fortuna, non più a Radio Press. ICAB!
Pierfranco
Ciao Vito,
ho letto il tuo post con molta amarezza. Amarezza nel constatare che, come al solito, i progetti che valgono, quelli che aiutano a crescere, quelli che offrono servizi importantissimi alla comunità spesso danno fastidio.
Sono certo che torneremo a sentire le vostre voci ad augurarci il buongiorno, ma fino a quel momento ci mancherete.
Vi porgo tutta la mia (e quella di Itzokor) solidarietà!
Matteo
La forza di una emittente sta nelle persone che ci lavorano.
L’editore forse la pensa diversamente… potremmo scrivergli (noi ascoltatori di radio press) per fargli sapere come la pensiamo in proposito.
Nel frattempo oh Vito, se metti un po di pubblicità nel blog non ti sgrida nessuno. Non c’è niente di male.
se non ho dato la mia solidarietà finora e perchè distratto dai miei problemi, non ho seguito il programma per diverso tempo e non mi ero accorto dello stop e quindi in ritardo ma col cuore sono solidale con gli amici Vito ed Elio e la radio tutta
Alessandro Valentini
intanto: solidarietà a tutti i lavoratori di radio Press. Poi, certo, un dispiacere non sentirvi più ogni mattina..però decisioni come la tua, la vostra, sono necessarie non solo a livello personale, ma credo anche come “messaggio” (perdona il parolone): basta accettare qualunque cosa, la pazienza deve avere un limite, tanto più se abbiamo bisogno, se ci piace quello che facciamo, eccetera. Quindi capisco e solidarizzo in pieno, e a prestissimo 🙂
Una ulteriore dimostrazione del fatto che le aziende sono fatte da chi ci lavora e non da chi le possiede.
Buona fortuina!
Caro Vito, hai fatto un lavoro grandioso: quel gioiellino di trasmissione radiofonica ci faceva sentire tutti una famiglia e ci aiutava tutti a far iniziare la giornata col sorriso. E’questo che mi manca maggiormente…e noi, siamo davvero tutti orfani senza di voi….
In quanto disoccupata ti capisco fin troppo bene: siamo in un mondo molto particolare, nella regione più alla deriva d’Italia, dove i cittadini sono abbandonati totalmente a se stessi e trovare le forze dentro se stessi da disoccupati, precari, lavoratori in mobilità, inoccupati è un’impresa titanica.
Tanti auguri e spero davvero di risentirvi presto.
Gli ascoltatori pare siano anche pronti a pagare per supportare la trasmissione, se l’editore non capisce a che punto sono fidelizzati gli ascoltatori per cui le aziende pubblicitarie pagano allora è meglio che cambi mestiere
Caro Vito,
grazie per questo chiarimento pubblico. Ancora una volta hai dimostrato la tua serietà umana e professionale. Purtroppo è nei momenti di crisi in cui ci sarebbe più bisogno di intelligenza che invece trovano sfogo le peggiori miserie umane. In questo momento hai tutta la mia solidarietà e quella dei radioascoltatori di Radio Press e dei lettori del tuo blog.
Sono certo che a breve ti risentiremo dalle frequenze ostinate e contrarie di qualche altra radio .. magari la tua e quella di chi come te vuole intraprendere una nuova avventura.
A presto
Grande Vito e grande Elio.
Io sono con voi. Il vostro silenzio è assordante e da quando non andate più in onda non ascolto più la radio neanche per errore. Ci mancate.
Forza e coraggio. Spero di ritrovarvi al più presto.
Sky