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Ci scrive un Vecchio Giornalista: “La stampa che piace a Solinas? Quella a cui lui impedisce di fare domande”

Toc toc. Chi è? Aprite, polizia!

La nuova frontiera della comunicazione regionale? Sparare scuse assurde come quelle che si dicevano a scuola. Oppure, in casi estremi, spegnere i microfoni ai giornalisti: tanto Ordine e sindacato non reagiscono.

Se c’è una cosa che la Giunta Solinas non ha mai saputo amministrare bene è la comunicazione. Tipo tenere una conferenza stampa alle 11 del mattino in cui si afferma “La situazione è sotto controllo” e poi dopo poche ore diffondere un bollettino con 613 positivi, 15 decessi e 48 nuovi ricoveri in un giorno. Senza vergogna.

Oppure convocare una conferenza la stampa per poi annullarla 23 minuti dopo. 

Oppure chiedere ai giornalisti accreditati a una conferenza stampa che si sta per tenere di inviare le domande destinate al presidente o all’assessore, sapendo benissimo che quelle domande ai destinatari non verranno mai poste.

Ma il top si è raggiunto a proposito del famigerato parere negativo del Comitato tecnico scientifico per l’apertura delle discoteche. Il presidente Solinas si è giustificato dicendo “Non lo sapevo”: una scusa che non veniva creduta nemmeno all’asilo. Avrebbe potuto dire, che ne so, che gli avevano messo qualcosa nel caffè, magari facendo gli occhi in bianco e simulando confusione mentale. Allora sarebbe stato più credibile.

Certo non avrebbe potuto dire “A mia insaputa”. Difficile se firmi un’ordinanza di tuo pugno dire che è stata firmata a tua insaputa.

Forse poteva funzionare “Quel giorno mi è morto il nonno” (del resto di questi tempi capita spesso), ma poi non sarebbero tornati i conti col bollettino dell’Unità di crisi. E invece è arrivato il colpo da maestro: “È stato Massimo Zedda, è lui che mi ha fatto venire il pensiero dell’ordine pubblico”. Che soddisfazione dare le colpe a uno che ti sta antipatico! Come all’asilo, ancora una volta!

Insomma, alla fine questa storia del parere del Comitato tecnico scientifico non si è capita. Arrivati a questo punto Solinas poteva anche dire: “Il parere del Comitato tecnico scientifico? Non ce l’ho, l’ha mangiato il cane”. Questa sì, si poteva anche credere. Del resto lo stesso Stefano Vella, il professore del Comitato, al telefono col giornalista di Report in una intervista che ora sta girando furiosamente su whatsapp e che vedremo integralmente lunedì prossimo, si dimostra cintura nera di arrampicata sugli specchi.

Come si dice: la realtà supera la fantasia. E d’altra parte, come sarebbe possibile chiedere spiegazioni se all’indomani del fattaccio il presidente Solinas convoca la stampa ma i microfoni dei giornalisti vengono bloccati e nessuno può fare domande?

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8 Comments

  1. Radio Pirri says:

    Comunque, come dicevano i nonni, ricordiamoci tutti che bisogna sempre stare molto attenti all’uomo nero.
    Soprattutto all’uomo nero che, attratto dai bassissimi costi per l’ingresso e le consumazioni, passa sempre di più le sue ore nelle discoteche della Costa Smeralda.
    A dire il vero, anche al lupo cattivo.
    Un po’ meno, ma non tanto, alla donna nera.

  2. Il Medievista says:

    Vito, una domanda te la pongo io, perché la questione si riproporrà in futuro: secondo te perché i Sardi (“ma noi siamo Sardi e ce la faremo e bla bla bla…) hanno votato in massa per questo individuo, CHE NON FA NEMMENO FINTA DI GOVERNARE? E perché hanno confermato la fiducia alla sua coalizione nelle elezioni suppletive per il senato?
    QUESTA è la domanda delle domande…

    • Pietro says:

      Provo a darti io una interpretazione:

      Questi, sulle cose fondamentali sono uniti come un sol uomo.
      Ciò che appare come opposizione non lo è! …. nei fatti è lo stesso partito che governa da anni a targhe alterne ora di destra ora di sinistra.
      Votare; per chi non ha interessi specifici non ha senso, (è come in Corea del Nord il partito è unico, e uniche sono le idee)

      Chi ha votato alle suppletive per i Solinas Boys, se alla regione vi fosse stato Zedda avrebbe votato per quelli di Zedda.
      È solo un …operoso… accodarsi al potere.
      Ma ricordi i 5 anni devastanti della giunta Pigliaru?;
      in cosa mutavano ,(se non per poche cose) dalla giunta terribile di Cappellacci?
      Ma ha un senso votare se le alternative sono queste ?

      • Il Medievista says:

        Appunto: mi confermi che il problema è proprio quello. Apparentemente non c’è soluzione

      • Il Medievista says:

        Appunto, mi confermi che il problema è quello.
        Apparentemente non c’è soluzione

  3. Maria Ignazia Massa says:

    Sul tema della comunicazione la giunta Solinas è coerente: nella prima fase aveva tassativamente vietato al personale sanitario di parlare della mancanza dei presidi più elementari e dell’alto rischio di contagio all’interno degli ospedali. Solo il presidente aveva il potere di fornire le informazioni. Ora la censura è applicata ai giornalisti.
    Mussolini faceva i “comunicati” per radio, sulle pubbliche piazze. I nomi cambiano, la sostanza resta uguale.

    • Mussolini? ma dai!! Questo è un incapace!

      • Pietro says:

        No io non lo credo… Non è un incapace …e pur se lo fosse è poco importante.
        Bisogna comprender bene a fondo il mostro con cui abbiamo a che fare …che esula da Solinas…
        Il blocco di potere che ha trascinato l’ex sindaco di Cagliari adoperandolo come utile idiota, aveve come unico scopo quello di bloccare qualsiasi esperienza di discontinuità (pur velleitaria o confusa) un errore nel sistema che andava evitato in ogni modo … persino usando la magistratura come nel caso del partito dei sardi, o dei sondaggi falsi per il M5s e Company.
        Solinas è colui che ora fa da garante…ma domani se tornassimo ad elezioni le cose sarebbero immutate.
        E…. l’incapace… se pur con nome diverso sarebbe sempre lì.

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