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“Ecco come funziona il voto disgiunto”: l’ultimo imbarazzante azzardo di Renato Soru

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Venerdì scorso, alle 19.43, un amico sulcitano mi manda una foto: “Guarda questi volantini. È un invito al voto disgiunto”. L’immagine è, effettivamente, incredibile. Si vede un fac simile con su scritto “Ecco come funziona il voto disgiunto” e mostra a destra una grande croce sul nome di Renato Soru e a sinistra un’altra sul simbolo del Pd. Più in basso, il simbolo barrato è quello dei Riformatori. Dalla foto si capisce che il volantino è ancora in stampa e dunque non si comprende chi lo abbia commissionato. Chiedo una foto più esaustiva, ma il mio amico non riesce ad averla. Non avendo conferme, la foto rimane sul mio Iphone e io rimango col dubbio: “Ma vuoi vedere che veramente Soru ha fatto stampare un fac simile in cui invita al voto disgiunto? Incredibile”.

Il dubbio mi è rimasto fino a stamattina, quando ho visto le stesse immagini del fac simile a corredo di un post scritto da Paolo Maninchedda dal titolo “Il voto disgiunto alle elezioni regionali: cos’è e come si fa”. Sì, il candidato della Coalizione Sarda invita esplicitamente al voto disgiunto. Ma perché una operazione così azzardata, al limite quasi della scorrettezza? Opportunamente modificato, il fac simile potrebbe infatti far credere ad elettori poco avveduti che il Pd o i Riformatori sostengono la candidatura di Soru.

E allo stesso tempo, perché Soru non impegna le sue risorse per promuovere le sue di liste (già abbastanza deboli), invece di andare a cercare consensi in schieramenti che non lo sostengono? Fossi un candidato di una delle cinque liste della Coalizione Sarda resterei interdetto (diciamo così) davanti al una mossa del genere. Perché il messaggio lanciato dal far simile potrebbe essere anche interpretato in un altro modo: “Per Soru il voto importante è quello dato a lui, non quello dato alle liste che lo sostengono”.

Oggi intervistato dalla Tgr Sardegna, Soru ha mostrato tutta la sua acrimonia verso l’alleanza Pd-Cinquestelle, verso cui ha toni molto più duri di quelli rivolti alla destra di Meloni e Truzzu, e ha affermato di avere in mano sondaggi a lui favorevoli (che chiaramente in queste settimane si è ben guardato dal divulgare). 

Detto questo, il senso di questa mossa propagandistica così discutibile lo capiremo dunque solo all’apertura delle urne.

Se Soru supererà il 25 per cento, allora un invito al voto disgiunto a dieci giorni dal voto lo si potrebbe a posteriori giustificare: davanti anche ad una sola possibilità di vittoria, il candidato è legittimato a giocarsi tutte le sue carte.

Ma se invece Soru dovesse raccogliere una percentuale ben più modesta (diciamo intorno al 15 per cento) allora sarebbe chiaro che l’intento di questo appello al voto disgiunto era solo un altro: far perdere Alessandra Todde.

Per Soru, l’unico sondaggio finora diffuso con tutti i crismi (e che lo dà all’11 per cento) è una truffa. Ma d’altra parte, Soru e i suoi sostenitori cercano in tutti i modi di accreditarsi come i veri competitor di Paolo Truzzu e di far credere che Alessandra Todde sia destinata ad arrivare terza. Ma si sa che in campagna elettorale i candidati sono come gli imputati in un processo: sono liberi di mentire.

Considerazione finale: “Fingendo di provare a vincere, provo a far perdere”: Tradotta in latino, questa frase sarebbe un bel motto per la campagna elettorale di Renato Soru.

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29 Comments

  1. Leggendo i commenti si ha la conferma che Biolchini ha ragione.
    E lo si nota soprattutto quando, nelle risposte, si attacca l’autore e non l’opinione.
    Beata incoscienza.

  2. 4AmiciAlBar says:

    Azione abbastanza scontata, una sorta di all-in sapendo di avere come sua più grande debolezza la mancanza di liste di spessore a sostenerlo. Leggibile sia come una furbata mascherata da informazione che come l’ennesimo sgarro, mascherato da favore, al PD ed ai Riformatori (vedi le crocette del disgiunto) rei di avergli voltato le spalle. In generale quello che permane è come sempre il concetto del “Io sono io e voi non siete un…..” di Sordiana ( a volte le assonanze..:-D) memoria. Difficile (ed onesto da parte di chi ci ospita) non leggervi una evidente percezione di difficoltà.

  3. Supresidenti says:

    Mi capita sempre più spesso di commentare un tuo post per poi cancellarlo. Forse sto finalmente diventando saggio. Se ti sei venduto alla Todde facci vedere l’aprì scatole..

    • Venduto? Il voto è libero! Avevo dubbi se votare e chi votare . Ho sentito più volte la Todde, e mi ha convinto con la sua competenza, trasparenza, chiarezza con le sue idee di progetto per la Sardegna. Poi perché è una donna preparata, colta e onesta che come tutti le donne forti non cede alle pressioni, ai poteri forti, ai ricatti. Le donne lavorano in trasparenza. Lei è una donna forte.

  4. Il Medievista says:

    Perché è incredibile che Soru o altri invitino al voto disgiunto? Quando si vuol vincere si utilizzano tutte le armi a disposizione.
    Ad esempio la Todde qualche giorno fa ha tirato fuori quelle falsità su Romina Mura e Cucca, che avrebbero votato… un decreto legislativo durante il governo Draghi.
    Che sia gettare fango o non conoscere il funzionamento di un iter legislativo, fa rabbrividire allo stesso tempo.
    Per me i tre candidati principali sono lì più o meno sulle stesse percentuali. Che un Maninchedda da una parte o un Biolchini dall’altra stiano lì pronti a consumare le loro vendette in caso di vittoria, fa parte del gioco. Intanto Truzzu non parla, non si muove e rischia di vincere lui.
    Brutta aria, è proprio una contesa a chi scende più in basso. Mi dispiace che la politica peggiori le persone, anche quelle che ho sempre stimato

    • No guarda, io non ho nessuna vendetta da consumare. Io non sono impegnato in questa campagna elettorale, non ho fatto alcuna iniziativa con i candidati e soprattutto credo di essermi tenuto lontano da qualunque tono propagandistico. Ho provato ad argomentare le mie ragioni, ho tenuto un approccio argomentativo e, nonostante questo, sono stato insultato dai sostenitori di Soru, per i quali sono un giornalista che si è venduto alla Todde. Chi ha abbassato, e di tanto, il livello del confronto è stato Soru con i suoi seguaci. Io non penso di avere abbassato il livello di niente. Comunque sì, tira una brutta aria. E il 26 capiremo molte cose.

      • Il Medievista says:

        Ti ringrazio Vito. Sono comunque molto disorientato da quello che leggo. Non solo qui ma anche da altre parti pro o contro Soru e Todde. Invece non vedo una focalizzazione come si deve – (sempre di qua e di là) nei confronti di Truzzu. Che rischia seriamente di vincere, anche restando fermo come un palo

  5. Francu says:

    E magari chiedono il voto disgiunto Soru-soru. Così la figlia fashonista magari non piagnucola più e babbo è contento

    • Enrico says:

      Che meraviglia di commento sessista…
      La figlia “fashionista” ha avuto il coraggio di tenere testa a un padre ingombrante pur di sostenere le proprie idee. Ad avercene di figli e figlie così (e di genitori, come Renato Soru, che li educhino allo spirito critico)!

      • Francu says:

        Ti sei.dimenticato patriarcato e scrivere figl* al fine di invludere i non binari.Altrimenti la sinistra fashonista si confonde. Comunque il mio era invito a voto disgiunto proprio per metter pace in famiglia. Secondo me sarebbero felici entrambi.

  6. Luca Carta Exana says:

    Due ovvietà: 1) causa un’antidemocratica legge elettorale, capita di aver un riconoscibilissimo personaggio candidato alla Presidenza: ciò comporta un notevole esborso da parte di quest’ultimo, il quale non ci sta a perdere l’investimento fatto – costi quel che costi. 2) dinnanzi alle facoltà – est a naer, su dinari – del suddetto, gli altri stanno bene attenti a non irritarlo o a contraddirlo, annacquando il proprio messaggio e presentando programmi separati – una cosa assurda per una coalizione (senza disdegnare qualche post sui social a mo’ di aggiunta, a scoppio ritardato). Questo appare CA, dove A sta per ”Autonomi(st)a”. Aveva ragione Bustianu Cumpostu: nemmeno il coraggio di esprimere chiaramente le proprie idee; piuttosto, dipendentismo e sardismo deteriore. Per molto meno, in Corsica Scozia Catalogna Galles Paesi Baschi, ci riderebbero in faccia. ‘ta bregungia.

  7. Ho i miei dubbi che soru possa vincere con il voto disgiunto , una strategia simile a quella utilizzata da Bandecchi sindaco di terni (candidato fuori dai poli) ma realizzabile solo in un elezione con doppio turno dove il ballotaggio consente di giocarsi la vittoria

  8. Pigmalione says:

    Non capisco questo focalizzarsi sulla supposta velleità di contendersi la vittoria da parte di Soru, quando abbiamo il campo non più largo che pensa di giocarsi le elezioni voto a voto contro la destra. Come si era convinto forse Massi nel 2019 e poi è finito a più di centomila voti di distacco.
    Aspettiamo il 26 Febbraio e la sbruncata dei tanti cantori del “non fare vincere le destre”, ma non saranno neanche in grado di fare autocritica e di capire che sono stati dei faulangius. Daranno la colpa a Soru e chi si è visto si è visto. Sempre se vince Truzzu, perché con così pochi votanti bastano poche decine di migliaia di voti a determinare le elezioni e Soru non è il favorito, ma il risultato si vede alla fine.

    • Amadeo says:

      Ci avrei scommesso. È giunto il momento di addossare le colpe a tutti quelli che hanno pensato che l’obbiettivo prioritario fosse coalizzarsi per impedire alle destre altri cinque anni di martirio. Colpe di che, diranno i miei piccoli lettori? Di non aver seguito Soru nella sua secessione e di non averlo acclamato paladino della libertà, della democrazia, dei principi e dell’ideale !
      E ne vedremo delle belle, da qui al 15 febbraio e oltre.
      Inventeranno mille trucchi, mille narrazioni, mille distinguo, mille arzigogoli per affermare che loro era la ragione, e degli altri il torto.

  9. PIOLO60 says:

    A Cagliari anche le pietre sanno che esiste un sondaggio di un nota nota società, che non viene pubblicato, perché? Secondo questo sondaggio in testa ci sarebbe una donna, chi delle due ? boh. Avere degli amici che lavorano nel posto giusto a volte serve. Qualcuno di voi ha avuto la stessa notizia?

    • Pigmalione says:

      Ti stai riferendo ad un sondaggio che è stato falsificato, non esistono sondaggi con la Todde in testa.

  10. Biolchini,lascia perdere ciò che pensano i candidati,anche Todde pensa di vincere le elezioni con la sua coalizione,ma è solo un pio desiderio e tale resta.
    Tu prendi per buono ciò che pensano o ciò che desiderano i candidati.
    Non ti riconosco più.

  11. In realtà Maninchedda nel suo articolo invita gli elettori del Psd’Az e dei Riformatori.
    Anche dal sondaggio Bidimedia si evince che Soru toglie al centro 60% (che normalmente si butta a destra) e 10-15% sia a destra che a sinistra.

  12. Stefano reloaded says:

    Strategia comprensibile se si vuole tentare di vincere in una competizione elettorale regolata da una legge purescia come quella che abbiamo. Vince il candidato presidente (e, con lui, la coalizione) che prende un solo voto più degli altri. Credo che le liste collegate a Soru sarebbero più che felici della sua vittoria, anche se ottenuta con simili mezzi. Saranno anche sognatori, i candidati con Soru, ma non credo siano talmente fuori dalla realtà da non rendersi conto di non poter essere loro, coi loro voti, a trascinare la coalizione alla vittoria.
    Invece trovo molto più avvilente la campagna dei singoli candidati. Dei “santini” che mi sono capitati tra le mani (di destra, di sinistra, di sopra e di sotto) ce ne fosse stato uno che indicava il collegamento col proprio candidato presidente… o, meglio ancora, quando sono stato avvicinato e mi è stato detto: vota il presidente che vuoi ma la preferenza dalla a me.
    Bell’abettu, teneus… in is manus de una surra de improdderis chenz’e arti e nè parti.

    • Franco Meloni says:

      Molti commentatori sono concordi nel prevedere che Soru non sia in grado di inserirsi nella contesa dei primi due posti tra centro sinistra e centro destra. Arriva quindi terzo e sta inesorabilmente fuori dal Consiglio regionale. Le sue liste (e parliamo praticamente delle due reali, Progetto Sardegna e Azione+Europa) potrebbero realisticamente superare il fatidico 10% e piazzare una manciata di consiglieri. A questo punto più realisticamente il voto disgiunto opererebbe in favore dei candidati delle grandi coalizioni, più per Alessandra Todde che per Paolo Truzzu. I candidati consiglieri delle due liste, significativamente di quella Azione +Europa andrebbero a cercare il massimo dei consensi con questo messaggio: vota me nella mia lista e chi vuoi come presidente, tanto il voto per Soru sarebbe del tutto ininfluente.

  13. Giovanni says:

    Questa mossa è stata il vero sondaggio. Una mossa disperata di chi sa benissimo che negli ultimi dieci giorni, il voto si tende a polarizzare e, come è accaduto con Michela Murgia nel 2014, si rischia di perdere da 5 a 10 punti percentuali. E allora le si tentano tutte, ma proprio tutte.

    • Francesco says:

      A me i disperati sembrano i sostenitori della Todde, a cui si legge in faccia la fine della corsa

  14. Fausto says:

    Cioè, adesso fare informazione sulla Legge che disciplina le varie e legittime modalità di espressione del voto, diventa quasi un reato ? Mah…Quando alle azioni altrui si da una, pur legittima, interpretazione di parte

    • Quasi un reato? E dove è scritto?

      • Fausto says:

        E ci mancherebbe che lo avessi scritto ‍♂️ il fatto reale è che molti elettori affermano di utilizzare il voto disgiunto….e questo lo sanno bene sia la Todde che Truzzu

      • Biolchini,Io a Soru non l’ho mai votato ,ma tu hai davvero perso la tramontana. In questa campagna elettorale.
        Il voto disgiunto è previsto dalla legge elettorale.
        Non ti sarà sfuggito che molti candidati,in passato, di diverse coalizioni ,hanno raggiunto accordi sul voto disgiunto(diventare consigliere regionale è diventrato un investimento)
        Torniamo a Soru …Soru spera ,con la sua coalizione,di raggiungere una percentuale tale che gli consenta di prendersi una buona pattuglia di consiglieri regionali ,e giocherà tutte le sue carte per raggiungere l’obiettivo,anche quella del voto disgiunto… E se fosse quale sarebbe il reato?
        Mi meraviglio della tua meraviglia.

      • “Soru spera ,con la sua coalizione, di raggiungere una percentuale tale che gli consenta di prendersi una buona pattuglia di consiglieri regionali ,e giocherà tutte le sue carte per raggiungere l’obiettivo, anche quella del voto disgiunto”: eh no, col voto disgiunto punta solo a vincere o ad arrivare secondo. Per piazzare consiglieri, le sue liste devono raggiungere il 10 per cento. mi meraviglio della tua scarsa conoscenza della legge elettorale.

      • Antonio says:

        Sorprendente! Il vero reato è la legge elettorale con cui si elegono i consiglieri regionali in Sardegna. E si fa finta di indignarsi se qualche elettore, pur di vincere la naturale repulsione a servirsi di questo meccanismo elettorale perverso, ricorre al voto disgiunto.

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