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Il Reddito di Cittadinanza ha salvato dalla povertà 47 mila famiglie sarde: perché Solinas ne chiede l’abolizione?

Il presidente della Regione Solinas (foto NextQuotidiano)

Tra il 2018 e il 2019 l’incidenza della povertà relativa in Sardegna è scesa dal 19,3 al 12,8 per cento (dati Istat), e questo (dice sempre l’Istituto nazionale di statistica, ripreso dal Dossier Caritas 2020 sulla povertà ed esclusione sociale nell’isola), grazie al 

“significativo miglioramento dei livelli di spesa delle famiglie meno abbienti nel corso del 2019, in concomitanza con l’introduzione delle due misure di sostegno economico a livello nazionale (sostitutive del cosiddetto Reddito di inclusione), vale a dire il Reddito di cittadinanza e la Pensione di cittadinanza”.

In appena dodici mesi l’introduzione del Reddito di cittadinanza ha dunque riportato l’incidenza della povertà relativa in Sardegna sui dati di dieci anni fa. Un risultato straordinario.

Sempre per il Dossier della Caritas Sardegna, che riprende i dati Istat 

“nel 2019, si trovavano in condizioni di povertà relativa circa 94.000 famiglie sarde (erano circa 141.000 nel 2018 e 125.600 nel 2017, con una diminuzione di circa 47.000 nuclei familiari tra il 2018 e il 2019). All’interno di tali famiglie vivono non solo i “poveri cronici”, con pluriennali e radicate “carriere di povertà”, ma anche i “poveri inattesi”: giovani, lavoratori in cassa integrazione o in mobilità, lavoratori precari, sottopagati o espunti improvvisamente dal mercato del lavoro, pensionati, impiegati, commercianti, imprenditori e single separati (spesso con figli minori a carico); persone trovatesi senza protezione perché culturalmente impreparate nel chiedere aiuto o perché non rientranti nelle misure di tutela sociale e sanitaria previste dalla normativa; persone sole, impoverite di legami familiari e reti relazionali di sostegno, a cominciare dall’ascolto e da una prima conseguente presa in carico”.

Grazie al Reddito di cittadinanza, in un solo anno, 47 mila famiglie sarde sono dunque uscite dalla povertà.

Ieri il presidente della Regione Christian Solinas ha chiesto l’abolizione del Reddito di cittadinanza.

Solo una domanda: Solinas fa gli interessi della Sardegna o quelli della Lega, che ha chiesto a tutti i suoi presidenti di Regione (dunque anche a Solinas) di scagliarsi contro una misura di intervento che in piena pandemia è stata di fondamentale aiuto per l’isola?

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7 Comments

  1. Ugo Azzena says:

    Domanda oziosa: Solinas fa prima di tutto i suoi interessi, poi quelli del suo capo, poi quelli degli amici, poi quelli degli amici degli amici. Vuoi che gli avanzi del tempo per fare gli interessi della regione che gli paga lo stipendio?

  2. 750 (quando ci sono) euro “salvano” dalla povertà? non una persona ma famiglie?

  3. Marianna says:

    Solinas obbedisce al capo Salvini. Niente gli importa della Sardegna ma si occupa solo dei suoi affari. Che gli importa a lui. Salvini detta legge e cerca voti con questi temi

  4. Walter says:

    Dovrebbe il signor Solinas vivere la situazione di quelle famiglie non il tempo di un grande fratello televiso ma per un periodo di 5 anni, stessa condizione senza nessun aiuto economico.E’ben evidente che non è sua decisione, segue ed obbedisce alla linea dettata dai capi bastone invece di occuparsi seriamente delle gravi tematiche della nostra isola.Di male in peggio.

  5. anonimo says:

    come tanti in città, conosco una persona che sbarca il lunario girando con una borsa piena di cose che vende agli amici e ogni tanto riesce a organizzare qualcosa grazie agli “sponsor”. A seguito di patologia, non sarebbe in grado di svolgere lavori se non cose tipo custode, attività lavorativa che non viene mai offerta da nessuno… tempo fa (prima della pandemia) lo incontrai per strada e dopo aver acquistato qualcosa, gli chiesi se mi aiutava a svuotare il cofano della macchina dall’ultima raccolta pasta che feci. Accettò di buon grado. Mi disse anche che il reddito di cittadinanza lo aveva salvato… Ecco, penso che se una misura di questo tipo possa contribuire a rendere meno grama la vita di alcune persone, debba essere rinnovata e moltiplicata, senza guardare chi l’ha proposta… come fanno in altri paesi europei…

  6. La risposta sta tutta nella domanda

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