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“Sardi e Sicuri”, a Cagliari l’ennesimo fallimento del piano di Crisanti e Solinas

Piano Sardi e Sicuri (foto di Cagliari Post)

Disfatta, fallimento, disastro. Spreco colpevole di soldi, di risorse, di energie. Si aspettavano 78 mila persone, ne sono arrivate appena trentamila. Sono i numeri a certificare l’ennesimo insuccesso del piano “Sardi e Sicuri”. La due giorni cagliaritana ha restituito una indicazione inequivocabile. La gente non vuole tamponi antigenici dalla dubbia efficacia: vuole i vaccini.

E infatti la comunicazione del presidente Solinas ora vira abilmente la notizia sui mille utraottantenni che hanno ricevuto la prima dose ma tace su tutto il resto. Andrea Crisanti nel frattempo è scomparso da tutti i radar, forse imbarazzato dai risultati disastrosi del piano da lui concepito che finora è andato malino in Ogliastra, male a Nuoro, benino nel Medio Campidano e malissimo a Cagliari. 

Che senso ha continuare? Che senso ha proseguire in questa operazione che non sta chiaramente dando i frutti sperati? Che senso ha continuare a mobilitare una macchina organizzativa imponente in un momento in cui tutte le energie devono essere centellinate e orientate verso la campagna vaccinale, nella quale la nostra regione brilla per inefficienza?

Un silenzio imbarazzato e imbarazzante cala su questa vicenda. 

No, certe domande è proprio meglio non farle. E infatti nessuno le fa.

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26 Comments

  1. carlo secci says:

    Leggo l’articolo e i commenti a seguire e mi viene da piangere. Davvero c’è ancora gente che crede all’efficacia della suddetta porcheria (sperimentale) e ignora la pericolosità di quella che è una vera e propria terapia genica ? Loretta Bolgan docet.
    Come mai si ignorano ancora le morti “sospette” e gli effetti collaterali post vaccino in tutta Italia e nel mondo (carneficine soprattutto nelle case di riposo) ? Come mai si diventa positivi al Covid e si deve portare la mascherina anche dopo il secondo vaccino ? In Israele un team di avvocati ha denunciato il proprio governo alla Corte penale internazionale per gli effetti della vaccinazione di massa e delle discriminazioni avvenute ai danni chi non si è vaccinato. Gli effetti più deleteri di questo elisir di lunga vita si vedranno nel tempo. Sarà una mattanza……

  2. Giacomo says:

    Adesso bisogna correre con i vaccini e non con i tamponi a scoppio ritardato. Talmente semplice la cosa che è meglio manco parlarne. C’è anche un’ aggravante che è data dagli assembramenti durante i tamponi. Non serve ne fare i test agli ingressi ne fare i tamponi se non accompagnati dalle vaccinazioni. Capisco solo che non l’hanno fatto apposta.

  3. Emanuele Mocci says:

    Forse chi scrive non ha bene chiara una cosa: la regione può acquistare e efettuaree i test ma non può acquistare e somministrare i vaccini.

    • Antonello Murgia says:

      Forse chi fa questo commento non sa che siamo l’ultima regione come utilizzo delle dosi assegnate e che la tempestività delle vaccinazioni è uno degli elementi decisivi. E a parte questo, la Regione potrebbe sollecitare la fornitura delle dosi, interloquendo col Ministero e la Conferenza delle Regioni per trovare la soluzione alle dosi fornite, inferiori a quelle contrattate a livello europeo. Mentre i tamponi in questa fase hanno un’utilità modestissima

    • Franco Serra says:

      Emanuele ha colpito nel segno a quel signore che, critica l’attuale giunta sarda. Si capisce che quella persona, come si evidenzia dal suo commento e di parte, grande pensatore ma con cervello corto, con il suo modo di fare e dire, butta fango sulla giunta Solinas. Se quel signore invece di scrivere o blaterare si faccia un esame di coscienza. Grazie

  4. Tutti a lamentarci, colpa di Solinas, Crisanti che non fa il suo lavoro etc. etc.. Ma nessuno di noi che voglia prendersi le proprie responsabilità… come sempre d’altronde… meglio accusare chiunque tranne noi stessi. Se pensassimo solo per un istante ad essere più responsabili e civili, soprattutto verso chi ci circonda, forse e dico forse, riusciremo a sconfiggere questa pandemia prima del previsto. Meditate gente… meditate.

    • Eh dai Marco, sempre il solito buon vecchio “senso di colpa”. Vabbè che veniamo da duemila anni di cattolicesimo, ma ogni tanto qualche idea nuova no, eh?!

  5. Pietro says:

    Io non capisco una cosa… che magari mi sfugge perché non sono al corrente di ragioni mediche e logistiche che rendono impossibile ciò che ritengo invece semplice.
    Quanti saranno questi anziani ottantenni o più in Sardegna …miliardi, milioni, centinaia di migliaia ?

    Ma organizzarsi per fare i vaccini a domicilio era così difficile….magari con l’aiuto pure dei medici di base che li vedono settimanalmente.

    Ma No!
    … bisognava obbligarli a fare la trasferta con TV al seguito, intervista gaudente e visita imperiale di sua eccellenza Kim Jong Solinas.

  6. Danilo says:

    Quanti di voi hanno la competenze per dire che i tamponi sono poco affidabili, quanti di voi hanno dati alla mano, dati seri non presi da facebook, per giudicare l’efficacia. Quanti di voi sono andati a fare il tampone. Come hanno già scritto se mai si inizia mai si arriva. Ricordiamo che anche il fattore psicologico e molto importante se non si da positività, una speranza concreta giustificata da azioni che portino dei numeri, il percorso sarà sempre più lungo. Dunque iniziamo noi cittadini a fare crescere il numero di tamponi a rispettare quelle regole guida. Non cerchiamo sempre di dare le colpe alle istituzioni o almeno non più di quelle che già hanno, dato che siamo ancora in questa situazione. Facciamo fare gli scienziati agli scienziati e non cerchiamo il complotto dove complotto non c’è. Però noi dobbiamo fare la nostra parte fondamentale, non puntiamo il dito se siamo noi i primi a non rispettare nulla.

  7. Purtroppo non facevano entrare tutti. Io sono andata ad accompagnare mio padre residente a Cagliari e pur abitando nell’area metropolitana hanno detto che non potevo accedere. L’avrei voluto fare

  8. Certo..non sono stati informati i cittadini sulle motivazioni e le ricadute di questi test. Questo lascia perplessi. Non si voleva che tutti o molti andassero a fare il tampone. C è proprio da pensare questo. Perché se si fossero trovati contagiati o asintomatica addio zona bianca. La gente non è stata informata su un atto di civiltà nei confronti di tutti

    • Il 24 marzo si discutera’ la causa contro l’ inaffidabilita’ dei tamponi se dovesse essere vinta ci sara’ da ridere per nn piangere centinaia di ricorsi e richieste de risarcimento danni e tutto finirebbe in nulla la pandemia sparirebbe per magia, e molti la smetterebbero di fare file inutili ,perche’ se siamo cosi’ e’ di chi crede ancora al famoso tampone , sarebbe ora di aprire gli occhi che ci avete scassato abbastanza…in altri paesi la pandemia e’ finita: Russia, usa, india , africa noi ovviamente con il triplo di decessi e punto a capo, fatele due domande e ‘sviluppate di più il pensiero critico che ormai e atrofizzato dai media

  9. Cornelia Hoffmann says:

    siamo sicuri che i test auspicati da Crisanti siano quelli ordinati dalla RAS? e che Crisanti non abbia suggerito di farne due (alle stesse persone) a distanza di 10 giornii?

  10. Roberto says:

    Ormai è arrivata la variante inglese e con la zona bianca si diffonderà senza problemi e manderà all’aria tutta la propaganda del “Dott.” Solimas e C.
    Un anno di pandemia non ha insegnato niente. Siamo punto e a capo!! Un’altra Pasqua chiusi in casa.

    • Maria Dolores Canepa says:

      Concordo pienamente.

    • Francesco says:

      Mi sconforta leggere commenti del genere. Mentre in Italia la pandemia corre, i dati epidemiologici sardi vanno in senso contrario, e parlate di disastro! Ora, capisco che uno possa essere all’opposizione, ma sostenere che la campagna sardi e sicuri sia un insuccesso, quando la Sardegna è zona bianca è assolutamente RIDICOLO.
      Prendetevi un bel maalox per i prossimi anni perché Solinas sarà confermato governatore.

      • Roberto says:

        I tamponi andavano fatti a settembre, ottobre, al più tardi a novembre. Ma non a marzo, quando ormai non serve più. Purtroppo abbiamo un presidente che pensa a produrre poltrone e a fare i piaceri agli amicheti piuttosto che preoccuparsi dei sardi. Anche i tamponi nei porti e aeroporti sono stati organizzati tardi, perché ormai la variante inglese è in Sardegna. Mi dica Lei come posso avere un pensiero positivo, perché io dopo un anno non ce la faccio più. Adesso siamo in zona bianca, ma perché? Ci stiamo giocando la stagione per fare pura propaganda!

      • Roberto says:

        Dimenticavo, quante scuole stanno chiudendo nel Cagliaritano a causa della variante Inglese? E secondo Lei, questi ragazzi, rimarranno a casa?

  11. Sergio says:

    Meglio questo che niente… facile criticare e pretendere se non si inizia non si arriva… siete in troppi a farvi belli speculando su l’epidemia e sulla pelle degli altri.. pronti a criticare.. sinonimo di deficit intellettuale….

  12. Giuseppe Arca says:

    Se il piano è fallito, è colpa di Solinas e Crisanti o dei sardi che non ci sono andati?

  13. Francesco R says:

    Difficile seguirla Sig.ra Lavinio. Un test (per giunta di dubbia efficacia) è un test. Un vaccino è tutta un’altra cosa.
    La campagna fatta in questi ultimi due giorni é uno spreco di mezzi e di risorse che avrebbero dovuto essere meglio impiegati per la vaccinazione. L’intento é palese, cioè quello di mantenere lo status quo e non tutelare la popolazione

  14. Stefano Reloaded says:

    Stavo per scrivere le stesse cose come commento all’articolo sul fallimento nel nuorese. Mi hai anticipato.
    L’unione parla di 600 tra operatori sanitari, informatici e volontari impiegati a Cagliari. A cui bisogna aggiungere il personale messo a disposizione (non certo a gratis) dal Comune di Cagliari.
    Il tutto per testare il 20% circa dei cagliaritani.
    A parte tutte le altre giuste considerazioni su come impiegare meglio le risorse, questo “screening di massa” ha ancora senso dal punto di vista scientifico, visto che la massa preferisce una birretta al Poetto?

    ps. nel numero dei testati ci sono anche quelli che pur arrivando dal contado, sono stati accolti con entusiasmo dal personale presente e ai quali è stato detto, quasi implorato, “ditelo anche ai vostri amici di venire, non lo facciamo solo ai cagliaritani!”

  15. Cristina Lavinio says:

    Il senso della campagna di vaccini antigenici (poco efficaci nell’individuazione di tutti i contagi) sta nell’abbassare la percentuale dei contagi rilevati rispetto ai tamponi (antigenici + molecolari) fatti complessivamente. E a lasciarci in bianco. Anche se, nei giorni in cui gli antigenici non vengono sommati, la percentuale cresce: ieri era del 3,9%. Quando saranno computati gli antigenici fatti a Cagliari, scenderà di nuovo allo 0,… (scommettiamo)? E alla Regione saranno tutti contenti di questo bel trucchetto.

    • Giuseppe Arca says:

      Cara Cristina Lavinio, sto organizzando un corso gratuito su zoom di ripasso della matematica elementare, con brevi elementi di statistica.
      Presto invierò le coordinate per partecipare.

    • Livia Medda says:

      Esattamente quello che penso anch’io e non è la prima volta che lo usano. Infatti oggi crolla la percentuale come previsto. Trucchetto boomerang che alla lunga ci tornerà indietro in piena fronte.

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