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Comunali a Cagliari: Gianni Loy pronto a sfidare Cabras alle primarie! Il Pd trema, ma tutto dipende dai Comunisti Italiani…

Su mundu a fundu in susu: il centrodestra lavora per fare le primarie a Cagliari, il centrosinistra si impegna per non farle. Sempre che qualcuno non ci metta lo zampino e allora per il Pd e per il candidato unico alla carica di sindaco, Antonello Cabras, le cose potrebbero mettersi in salita. E come? Con la presentazione alle primarie di Gianni Loy, già candidato sindaco nel 2001, quando da indipendente strappò un onorevolissimo sette per cento.

Loy, docente di Diritto del Lavoro all’Università di Cagliari, potrebbe essere proposto dai Comunisti Italiani. Il segretario regionale del partito, Claudio Giorgi, gli aveva prospettato una candidatura prima che il Pd scegliesse Cabras. Adesso, visto il tentativo abbastanza palese di non convocare le primarie, a Loy è saltata la mosca al naso e così ha accettato l’offerta del Pdci, offrendo la sua disponibilità, a patto però di essere considerato soprattutto un esponente dei movimenti e della società civile.

Ora si tratta di capire se i Comunisti Italiani resisteranno alle pressioni del Pd (che sta cercando di convincere con argomenti molto concreti tutti i partiti dell’alleanza a non candidare nessuno) o se andranno dritti per la loro strada.

Tutto si deciderà in questo fine settimana. Loy sembra essere l’unico che veramente vuole competere. Senza avere velleità di vittoria, ma per il gusto di fare politica e ribadire la necessità di introdurre sistemi di selezione democratica all’interno dello schieramento di centrosinistra.

Per gli amanti delle primarie l’unica speranza è dunque solo nei Comunisti Italiani, perché il regolamento delle consultazioni prevede che ogni candidato sia presentato da un partito della coalizione: un pinco pallo qualunque, senza l’appoggio di uno dei dieci-partiti-dieci, non sarebbe infatti ammesso alla competizione.

A dir la verità, anche Claudia Zuncheddu dei Rossomori sta valutando l’opportunità di sfidare Antonello Cabras. Ma il suo partito è spaccato e anche lei (che è sia consigliere regionale che comunale), nonostante le sollecitazioni che le giungono da tantissime parti, non sembra essere particolarmente eccitata all’idea di andare da sola allo scontro frontale.

E gli altri partiti di centrosinistra? A parole si lamentano del Pd, nei fatti stanno cercando di alzare il prezzo. Il loro intento segreto è quello di non candidare nessuno ma incassare in vari modi la riconoscenza del senatore e di chi lo vuole candidare.

In pratica, girano a vuoto. Nomi però se ne fanno. Siete pronti?

Sinistra e Libertà pensa alla sociologa Lilli Pruna (già nel listino di Soru alle ultime regionali) e al giornalista Rai, Ottavio Olita. L’Italia dei Valori ha sondato un altro giornalista, Giancarlo Ghirra dell’Unione Sarda, già consigliere regionale negli anni di Palomba presidente. L’Idv pensa anche al presidente del Gruppo di Intervento Giuridico, l’ambientalista Stefano Deliperi.

Intanto il Pd continua nella sua occulta opera di “convincimento” degli alleati a non fare scherzi: il caso Milano brucia troppo, meglio evitare sorprese. Anche perché se si dovesse arrivare alle primarie, Cabras potrebbe ritirare la sua disponibilità. E a quel punto il centrosinistra chi candiderebbe, Massimo Fantola?

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26 Comments

  1. Cabras continuo a non vederlo proprio… LOY? Mi piace!

  2. Pierandrea Costa says:

    però bisognerebbe anche dire che il PD (solo il PD) ha votato un regolamento per le primarie e stabilito le date, per cui basta solo raccogliere 1600 firme e presentarsi (a mio giudizio tutti i candidati dovrebbero raccoglierle, perchè se non sono in grado di mettere insieme 1600 elettori cagliaritani…. che candidati sono).

  3. Carlo C. says:

    Il sindaco di sassari Ganau è una persona in gamba..possibile che cagliari non trovi nessuno del genere da proporre?

  4. simone says:

    Mmm…non mi pare che le discese in campo contro Cabras di cui si parla, compresa quella di Gianni Loy patrocinato da Giorgi (ma Giorgi chi?), stiano proprio scaldando i cuori…

  5. poncho says:

    Deliperi? ma se non riesce nemmeno a conquistarsi i voti per entrare in consiglio comunale!
    Gianni Loy, Ottavio Olita, Giancarlo Ghirra hanno le qualità per fare il sindaco ma perderebbero le primarie.
    Forse la Zuncheddu (così come la Pruna, il fattore donna alle primarie può essere determinante) avrebbe qualche chanches in più… ma non penso poi sia in grado di svolgere il compito.

    Vabbè, sarà per la prossima volta. Dopotutto con il consiglio comunale che abbiamo che vi aspettavate?

    Ovviamente nulla è ancora perduto:
    Cabras è candidato,
    dagli altri partiti qualcosa arriverà (Loy? Ghirra? Olita?)
    Si candida anche Vito, così per gradire… e almeno si spassiausu

    • Ottavio Olita e Claudia Zuncheddu, potrebbero essere due ottimi candidati e forse potrebbero invogliari monti cittadioni a uscire di casa per partecipare alle primarie perchè non provarci…..anzichè aspettare una sconfitta certa con Cabras…..

  6. davide says:

    Leggo nel sito dell’Associazione Sardegna Democratica.
    “Organismi. Presidente: Renato Soru. Revisore: Sandro Broccia
    Direttivo: Gianmauro Corda; Carlo Dore; Gianni Loy; Marta Maiorca; Giuseppe Maciotta; Maria Antonietta Mongiu; Stefano Pinna; Matteo Porcu; Albina Putzu; Bruno Saba; Francesco Soddu; Alessandra Zidda”.
    Sardegna Democratica fa capo alla corrente del Presidente Soru. Con tutto il rispetto, quindi, non è che il professor Loy sia del tutto al di fuori dagli schieramenti interni al PD, pur non essendovi formalmente iscritto. Va da sè che il professor Loy può legittimamente dire che si candida alle primarie in dissenso dal Presidente Soru, il quale ha dato il via libera alla candidatura dell’on. Cabras; può quindi sfidare l’on. Cabras alle primarie e persino vincerle, per effetto dei giochi incrociati delle faide interne che straziano il PD. Altro conto è pensare che potrà poi essere considerato unitariamente da tutto l’elettorato di sinistra, compreso quello che non apprezza la candidatura di Cabras, una candidatura convincente e vincente alle elezioni per sindaco di Cagliari. Questo vale per tutti i nomi che finora sono stati evocati, nessuno dei quali, onestamente, per la propria lunga storia militante (poco conta se interna o esterna alle formazioni politiche organizzate) o per la attuale collocazione politica e istituzionale, può accampare la pretesa di rappresentare la cosiddetta società civile.

  7. antonio says:

    cagliari nonè una città di destra, c’è sempre posto per le persone per bene in qualsiasi luogo. non sono d’accordo su:prima il programma e poi la persona, fare il sindaco nonè fare l’attore. pensiamo invece ad una persona che abbia carisma che se dice parole come etica, solidarietà giustizia , senso civico,queste parole non sembrino uscire a fatica dai baffi ,non sembrino incongruenti con il volto di certuni, non si svuotino di senso… abbiamo sofferto abbastanza non danneggiamoci a manu nostra… ci sono le condizioni per un cambiamento crediamoci

  8. ohi ohi che mi tocca leggere…
    Cagliari non è una città di destra ma una città che sceglie, esattamente come le altre. E sinora ha scelto destra.

    Leggo sull’ansa di stamattina:

    Cabras candidato sindaco di Cagliari…ohi ohi ohi

    prevedo sconfitta, una sconfitta di sinistra: piagnucolosa e proiettiva.

    Vabbè continuerò a stare nel mio cantuccio d’africa, non torno per votare, mi iscrivo all’aire.

  9. matteo murgia says:

    cagliari è una citta di destra fa il paio con l’università è dei ciellini.. più diligenti che dirigenti..

  10. Carlo C. says:

    tutti questi citati sono meglio di cabras

  11. Su cooperadori says:

    – Oi Oi, m’incresci su cascialli!
    – Ma non ci viada uno dentista sassaresu meda bravu che fadia passai su dollori!
    – No, no, non c’esti prusu. Se postu a fai su segratariu de su PD!
    – No è possibbili! E itta faidi?
    – Fai benni su dolori e cascialli a tottus is attrus, aicci issu fai su chi olli pro issu e tottu!!

  12. Stefano says:

    Mi sembrerebbe opportuno sparigliare, quindi io -che sono cagliaritano ma non voto a Cagliari- vorrei vedere una Signora a guidare lo schieramento, anche se ciascuno dei possibili candidati elencati ha una propria credibilità, e in primo luogo Gianni Loy. Va bene la Sociologa Lilli Pruna e va benissimo, secondo me, la Dottoressa Claudia Zuncheddu. Sarebbero capaci di mobilitare oltre all’elettorato tipico del centrosinistra aree di opinione ora scettiche e disilluse, necessarie non solo numericamente per dare una svolta alla città.

  13. Anche della Puglia dicevano che era di destra…e guardate cosa è riuscita ad esprimere….
    E se anche noi…da qualche parte…zitto zitto zitta zitta qualcuno o qualcuna avesse il coraggio di farsi avanti? Magari scoprirebbe che sta esprimendo un sentimento diffuso ed una voglia diffusa di qualcosa che va oltre i giochi del potere. Qualcuno o Qualcuna che ha a cuore il bene pubblico, ha desideri da realizzare, progetti, voglia di dare un contributo unico e speciale per portare benessere alle persone.
    Io ci credo. E credo anche che se ci crediamo in tanti riusciremo a dare forza a questa persona.
    :-))

  14. docpretta says:

    speriamo che qualcuno di questi si candidi.. maser-baffo è inguardabile e invotabile..

  15. Massimo says:

    E ora son cazzi! Ma chi glielo dice a Yuri che il giocattolo che gli hanno messo in mano, già bello assemblato, appena l’ha toccato lui si è disfatto? Scedadeddu su pippiu………….

  16. Alessandro Mongili says:

    Senti dire: “Cagliari è difficile”, ma sarà più difficile di, poniamo, Padova? o di Milano? Senti protestare contro il PD (io stesso lo faccio, anche perché sono tesserato a quel partito e parecchio sconfortato) ma poi ti volti e i gruppuscoli vari, le autorigenerantesi cunfrarias della politica sarda, si comportano pure peggio.
    Intanto, l’analisi si ferma a “Cagliari è difficile”. Ma non saranno loro a essere poco avvertiti, o magari non in grado di analizzare come è possibile interpretare, con un po’ di studio e dedizione, una realtà urbana e una regione e i corrispondenti piccoli mondi politici? Magari con poca ideologia e qualche rudimento di lucida sociologia o di altri supporti scientifici, ancorché imperfetti e limitati essi stessi, ma sempre più tarati della matza di questo o di quello.

  17. Ciò che sta accadendo é un film che ho già visto e rivisto.
    Una città che fonda il proprio governo su interessi trasversali, tacitamente cementati in un’amministrazione conservatrice, attenta al rispetto degli equilibri e al “ristoro” di chi ha fornito le risorse (voti e finanze) perché essa stessa possa perpetuarsi.
    Assistenza sociale; concessione e manutenzione di case popolari; cespiti assegnati fuori mercato; incarichi professionali; concessioni edilizie ed urbanistiche; lauti compensi per i politici e para … politici; assunzioni clientelari periodiche o a tempo indeterminato; tutto gestito con il bilancino del farmacista: una droga soporifera.
    Il colpo finale all’immobilità lo assesteranno le belle giornate che a noi cagliaritani ci fanno andare al Poetto e ci mettono in pace. Basta creare le condizioni di contorno.
    L’Italia, come la Sardegna, come Cagliari, é diventata terra di immigrazione ma, nel contempo, paradossalmente anche di emigrazione. Partono i giovani laureati su cui abbiamo investito i nostri risparmi; arrivano i diseredati con basso grado di cultura che si accontentano di ciò che a noi non basta più.
    E’ come se, chi può, seguisse una freccia migratoria che tende al nord, e noi ci siamo dentro.
    Chi ha il coraggio di reagire? Chi progetterà un futuro e alimenterà lo spunto per farci fare la salita? Chi, se non noi stessi? La nostra classe dirigente? Quale classe dirigente? Quella edonista, impegnata a tenere il passo con gli ultimi modelli di qualsiasi cosa, a rifarsi le tette e sollevarsi gli zigomi? Oppure quella immersa nel passato della lotta di classe, delle differenziazioni, dei pancia piena 8/14; dell’essere comunque “contro” perché é più elegante e mette pure la coscienza a posto? Noi Sardi siamo bravi a farci male da noi stessi: “bogamindi un ogu” concludeva la barzelletta sul sardo invidioso.
    E se, per una volta si tagliassero queste due componenti e si coalizzassero le forze produttive della città, quelle che non vogliono vivere arrancando e sono disposte a mettersi ancora in gioco?
    Se i moderati del PD e quelli con senso civico della PDL, i Liberali d’altri tempi, i Laici non ideologizzati e relativamente liberi (relativamente) dall’interesse precipuo del proprio gruppo, … per una volta si parlassero, si riconoscessero nella cittadinanza, nell’essere isolani; se per una volta si accordassero su un progetto e non su una persona.
    Solo se ci sarà questa “volta”, riusciremmo a fare qualcosa di buono!

    • Stefano says:

      @Aldo. Non ho capito, probabilmente non sono troppo sveglio. In soldoni: Cabras? Fantola? Mommotti? Gegorsamsa? Non dirmi che “non è questione di nomi ma di programmi”. L’ho già sentita un mucchio di volte, quella barzelletta, e non mi ha mai fatto ridere.

  18. Ecco, quella dell’ambientalista Deliperi, per età, competenza e mani pulite mi pare l’unica degna di novità e considerazione, gli altri sono strumenti vecchi in disarmo…peccato che lui si guarderà molto bene dall’accettare, tiene famiglia!!! E’ più facile predicare nel deserto che sporcarsi le mani per cercare di cambiare lo stato delle cose….

  19. Signora Banks says:

    Gianni Loy è una persona di spessore. Un uomo onesto e intelligente. Sarebbe troppo bello se davvero riuscisse a competere nelle primarie. Credo però che ormai il pensiero dominante sia quello dalla praticabilità delle candidature. Se davvero alla base delle primarie ci fosse una reale scelta di ideali politici e di conseguenti programmi di gestione della cosa pubblica avrebbe qualche possibilità, ma essendo ormai vissuta abbastanza, ritengo che nessuno creda più che a Cagliari un sindaco del genere avrebbe possibilità di sopravvivere. E non parlo dei nemici dichiarati. Di fronte ai grandi interessi in gioco non c’è posto per le persone per bene. Ma magari mi sbaglio.

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