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Messaggio sbagliato, registro sbagliato: ecco perché a Cagliari la campagna di Truzzu non piace (quasi) a nessuno. E già fioccano le parodie!

Onore al genio di Daniele Cinus

No, evidentemente qualcosa non è andata per il verso giusto. Troppe proteste, troppe critiche, troppi commenti negativi. Ok, facciamo la tara ed escludiamo i mugugni di chi ce l’ha contro il sindaco qualunque cosa faccia. Niente da fare: lo scontento resta, lo sconcerto pure.

E allora, perché la campagna di comunicazione voluta dal sindaco di Cagliari Paolo Truzzu è sbagliata?

Per me, essenzialmente per due motivi: legati alla natura del messaggio e al suo registro comunicativo.

Primo motivo: è una campagna inutile. Nessuno in città avvertiva la necessità di un messaggio del genere. Dopo le ultime restrizioni, la gente è rimasta a casa, perfino il Poetto si è svuotato. Una campagna così andava bene dieci giorni fa, ora è fuori tempo massimo. Il messaggio che Truzzu lancia quindi crea sconcerto e paura perché riporta l’attenzione su un elemento che invece la cittadinanza ha già metabolizzato.

Secondo motivo: la natura di chi riceve il messaggio e il suo registro comunicativo.
Lo insegnano al primo anno tutti i corsi di Scienze di Comunicazione: ogni messaggio deve essere pensato ed elaborato tenendo conto di chi lo riceve, dei suoi valori sociali e culturali di riferimento. Ora, la campagna di Truzzu è sbagliata perché non tiene conto minimamente (e questo è grave) del carattere dei cagliaritani. Che non amano i toni drammatici e che irridono invece chi si prende troppo sul serio. È giusto? È sbagliato? Noi siamo così, è il nostro genius loci. Se Cagliari esiste da oltre 3000 anni è anche per questo.

Il sindaco Truzzu ha dunque sbagliato totalmente il registro comunicativo del suo messaggio. Che magari in altre città sarebbe stato perfetto, ma non all’ombra della Sella del Diavolo. Perché è troppo cupo, troppo allarmistico, troppo poco cagliaritano.

Perché Cagliari è (usando un parolone) una città antifrastica: dove per dire che una cosa è bella, se ne vanta la bruttezza; al contrario, se una cosa non piace per niente, si dice che è bellissima.

Ecco perché se a un cagliaritano gli dici una cosa seria in modo serio, lui crede che lo stai prendendo in giro e non ti ascolta. Oppure ti ascolta e poi ti prende per il culo. Ed è esattamente quello che sta succedendo ora in città, dove dei manifesti del sindaco Truzzu fioccano gustose ed imperdibili parodie.

Quindi, se il sindaco voleva comunicare comunque qualcosa, poteva mandare un messaggio capace di suscitare sentimenti di condivisione e di solidarietà. Un messaggio positivo.

Se invece voleva realmente rivolgersi a chi non ha capito che si deve stare chiusi in casa, doveva usare un registro comunicativo più leggero, perfino ironico. Perché i cagliaritani sono così: le cose serie gliele devi dire scherzando. Tutto il resto non conta, e diventa parodia.

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Dalla pagina Facebook di Franco Lai Zanda
Dalla pagina Facebook di Franco Lai Zanda
Dalla pagina Facebook di Franco Lai Zanda (la mia preferita)

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10 Comments

  1. Tiziana says:

    Provo a commentare andando fuori regione, con la cartellonistica di un comune lontano:

    https://coscienzeinrete.net/lappello-del-sindaco-di-castel-bolognese/?fbclid=IwAR1Sr7ENM0vnu-FPe89sqRjyh7nJVG5sMrOmj6wV0dYMh_J6e4svk_TCgr4

    un messaggio scritto in maniera da non alimentare l’odio e la rabbia.

    Anche ieri a canale5 il sindaco Truzzu ha descritto i Cagliaritani come degli irresponsabili e scriteriati. Che cittadino poco rappresentativo!
    Ma ci ha pensato che magari quelli che escono per compare due cipolle in un market e poi un detersivo in un altro magari hanno bisogno di risparmiare anche due centesimi? Ma lo sa che la quarantena non è uguale per tutti e che cambia molto a seconda del fatto che in casa entri o no qualche soldo? ..perché ci sono case in cui non entra più nulla e per chissà per quanto tempo non si vedrà un entrata. Cosa pensa che questi possano fare la spesa per tutto il mese in un giorno?
    Già la situazione è complicata….ci manca solo lui.
    Comunque per quanto riguarda Cagliari il mio slogan preferito è “MENO PARLI, MEGLIO E’ “

  2. Candu apu scípiu chi su síndigu iat serrau is camposantus e is machinedhas de papus e bévidas, apu pentzau chi fessit unu concali, jai chi funt duus lògus aundi intrat prus pagu’e gènti chi in butegas obertas, e a marolla si tènnit sa longària de seguresa tanti arregumandada. No concali sceti, ma spreosu puru, ca atressai a bisitai is tumbas est una bregunja’e discreèntis, una cosa chi amostat auséntzia’e acatu po sa piedadi umana.
    Fadhemu.
    No est una cotzina, ne unu trutzu ne unu bistrussu. Candu apu biu is cartellònis, apu cumpréndiu chi est unu marfusu, un’apedhiosu chi aprofetat de custu tempus po adelantai in sa carrera polítiga. Cussus funt diçus de campanja eletorali, e is politighèdhus chi bòllint bènni politigònis no acabbant mai de pentzai a is vòtus. S’assempru de síndigu scerifu gei dhu connosceus bèni (Cito, Gentilini ecetra), e scieus bèni chi a igustus fillus de cani dhis importat de sa gènti fintzas a candu pòdint pigai prus vòtus sceti: po is atrus, si cassat s’impestadòri. Castieus is nivèllus polítigus: is presidèntis de arrejòni tzérriant prus de su gruvennu centrali, e argunus síndigus (èllus no totus) ameletzant castigus prus sevèrus de cantu dhoi at jai. Strategia nodia, manera’e fai comuna in totu s’istória’e su stadu intalianu.

  3. Non saprei scegliere, sono tutti bellissimi, sia quelli politici che quello sul cambio di Maran. Dove si può trovare la raccolta completa? E dove trovare un “generatore” di manifesti?
    Pensavo con nostalgia a una famosa campagna del sindaco di tanto tempo fa: Don Paolo De Magistris che risponde a chi gli offre una sigaretta “Grazie, non fumo” ma con una pronuncia con due emme… sobria, efficace, rimasta nella memoria dei cagliaritani (e dei sardi).

  4. Se Fosse Antani says:

    Secondo il Conte Mascetti, Truzzu ha dato un’occhiata ai social e ha visto che, al netto dei suoi amichetti fascisti che condividono meccanicamente qualsiasi sua nuova trovata con quegli odiosi cuoricini rossoblu che trasformerebbero anche Gigi Riva in un tifoso del Napoli, in giro è pieno di psicopatici di varia gradazione e gravità che volevano il sangue degli untori, manco a dirlo mica identificati nei politici incapaci che hanno ridotto la sanità italiana e sarda nelle condizioni che tutti sappiamo, ma, al netto di un po’ di imbecilli abituati agli assembramenti gratuiti, in chiunque non assecondasse la loro paranoia, astenendosi anche da attività perfettamente lecite secondo le pur rigide normative nazionali. Forse ha pensato di poter cavalcare una facile popolarità emergenziale, ma il gioco è bello finché dura poco, e stavolta la levata di scudi è stata pesantissima anche da parte di molti elettori della loro parrocchia. Brutto segno per chi è di quella parte politica, ricorda un po’ quando Mussolini si disfò di Starace perché si era stufato di farsi ridere dietro a causa delle sue trovate. Purtroppo per noi. Truzzu dovremmo tenercelo per altri quattro anni, a meno che il Consiglio di Stato, che il 14 luglio terrà udienza sul ricorso in appello presentato da alcuni esponenti del centrosinistra, non ci faccia la grazia di far ripetere il ballottaggio. E allora anche chi ha sempre detestato quella parte politica voterà, turandosi il naso e rassegnandosi, per la Ghirra. Il male minore, in una democrazia un po’ così che ci fa sempre scegliere tra mali minori di cui qualcuno, però, a volte si rivela male maggiore.

  5. Huitzilopochtli says:

    Niente di nuovo all’orizzonte, è la solita strategia di chi, attratto da mimetica, anfibi, elmetto e fez, è costretto ogni giorno a cercare prede da dare in pasto ai suoi “prodi”. Costi quel che costi.
    E’ la stessa tecnica utilizzata in campagna elettorale dove, inizialmente ha speculato sul tema della differenziata ed ha proseguito, successivamente, con le accuse a fantomatici “caddozzi” provenienti dai paesi limitrofi che, a suo dire, sversavano montagne di rifiuti nel Capoluogo.
    Trucchi, attraverso i quali tenta di divincolarsi sottraendosi alle proprie responsabilità che, mano a mano, gli si parano davanti dopo la sua ascesa a Palazzo Civico.
    Questa volta inciampa pure nell’esprimersi correttamente in italiano scrivendo “che dovevo” al posto di “che avrei dovuto”.
    Ma i suoi “intrepidi” ne leggono ne ascoltano. A loro interessa solo immaginare il nemico!

  6. Giancarlo says:

    Che cosa non è chiaro nel messaggio delle tante bare accastate con i morti del Nord Italia? In Sardegna a causa di impreparazione alla gestione di situazioni di Crisi, oggi una epidemia prevista in arrivo fin dal 9 gennaio, ha portato al collasso della assistenza ospedaliera nelle province di Sassari ed Olbia. Ho vissuto da bambino le case con la scritta infetta da TBC vietato ingresso con quarantena, così come intere aule scolastiche, che ricordo vuol dire 40 giorni; ho vissuto la crisi e morti del Colera nel1973 e durò solo un mese di emergenza. Adesso è diverso a causa come dai più detto della pesante compromissione respiratoria. I posti letto di Terapia Intensiva e del personale specializzato in Sardegna è previsto sulle normali statistiche di interventi chirurgici e di emergenza urgenza quali sono anche gli innumerevoli incidenti stradali o sul lavoro. Nel momento in cui si va a saturare queste Rianimazioni, non sarà possibile salvare le vite umane che arriveranno. Ogni giorno si accertano sempre più casi positivi ed è sperabile, dato che non si può fare diversamente che non occorra il ricovero in terapia intensiva. E ripeto che Cosa non è chiaro nel messaggio. Nella patria della Rivoluzione nel giro di una settimana e non in 2 mesi nella Costa Azzurra hanno dichiarato il coprifuoco notturno che significa sparare a chi verrà trovato nelle strade, E noi discutiamo di manifesti.

  7. Rokko Smitherson says:

    Stavo per commentare, ma poi non ci sono cascato: i cartelli comparsi a Cagliari li hanno messi le opposizioni, in uno sforzo creativo. E, secondo me, c’entra pure qualche sassarese in trasferta notturna, che ha voluto dimostrare che, quanto a livello dei sindichi, ce la giochiamo: se Sassari piange, Cagliari non ride… Complimenti vivissimi!

    • Spero e penso sia ironico, dico bene?

      • Rokko Smitherson says:

        Certo, ironia amara, però. Sono convinto – a corso di sembrare poco sensibile – che in questa fase l’ironia sia fondamentale e salvi le coronarie contro le innumerevoli, incommensurabili, inimmaginabili, indescrivibili, solennissime minchiate che alcune delle persone che ci dovrebbero guidare stanno facendo. Per non parlare della reticenza e delle balle che ci vengono contate. Però la colpa è di quelli che non stanno a casa (dagli all’untore!), nonostante di persone in giro ormai io ne veda davvero poche. Questo coronavirus – fra le tante altre cose – sta mettendo a nudo l’incapacità di numerosi politici.
        Detto questo: a Cagliari chi li paga quei manifesti osceni?

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