Politica

Al Bar dello Sport: la mia modesta proposta per battere Salvini alle prossime elezioni

D’altra parte, qual è il momento migliore per colpire un avversario se non in quello della sua maggiore debolezza? E così ha fatto Matteo Salvini. Coglionati i senatori grillini e portato a casa l’ignobile Decreto Sicurezza bis, messo clamorosamente in minoranza in parlamento il Movimento 5 Stelle sulla Tav, preso atto delle perenni divisioni nel Pd e della dissoluzione di Forza Italia, ha capito che il momento era imperdibile e ha fatto ciò che era da mesi nelle cose: concludere questa esperienza di governo e riportare il paese alle urne, candidandosi a premier con la fondata speranza di stravincere le prossime elezioni.

Giù il cappello davanti a tanto lucido tempismo, facilitato dalla pochezza degli avversari. In politica rubare le caramelle ai bambini non è reato.

Perché il Pd è ancora dilaniato dal post Renzi, e il precipitare della crisi impedirà all’ex segretario e presidente del Consiglio di farsi un partitino tutto suo. Chi il Partito Democratico possa candidare contro Salvini nemmeno si intuisce.

La crisi di Forza Italia è certificata e irreversibile.

Il Movimento 5 Stelle esce a pezzi da questi 17 mesi di esperienza governativa. Il vero fallimento della gestione Di Maio (capo politico, vice presidente del Consiglio, Ministro delle Sviluppo economico e del Lavoro, ormai di casa nelle pagine di Diva e Donna e gossipblog) è nella assoluta assenza di alternative alla sua leadership (ormai al capolinea), frutto di una non-gestione del non-partito. Dietro di lui, il nulla.

Cosa fare dunque per provare a contenere Salvini sul piano dei programmi e non su quello delle emozioni?

La situazione appare disperata.

Escluse le Grandi Coalizioni contro il Grande Nemico (che non servono mai a niente e peggiorano la situazione), vista questa legge elettorale e confidando in qualche miracolo che possa frenare la marcia trionfale di Salvini, anch’io partecipo alla discussione da Bar dello Sport e dico la mia.

Il Movimento 5 Stelle congedi cordialmente Di Maio, Di Battista e compagnia cantante e si affidi a Giuseppe Conte, sperando contemporaneamente che il Pd trovi un candidato credibile, che la sinistra delle Michele Murgia e dei Roberti Saviano eviti di peggiorare la situazione (cosa che finora ha fatto abbastanza bene), e tutto questo nella speranza che Matteo Salvini (alleato con Fratelli d’Italia) non superi il quaranta per cento.

A quel punto le urne potrebbero restituire una situazione simile a quella del marzo del 2018, con il Movimento e il Pd in grado di fare assieme un governo di coalizione. Quello che doveva nascere diciassette mesi fa ma che l’insipienza di Renzi (ma anche dei grillini) ha impedito.

Altre soluzioni secondo me non ce ne sono.

Voi che ne pensate?

Per me comunque un’orzata, grazie.

Tags: , , , , , , , ,

14 Comments

  1. Efisio says:

    C’è ancora tra i tuoi lettori qualcuno che dice che il M5S doveva rifondare una sinistra ormai morta?

  2. Il M5S è l’unico partito di sinistra rimasto in Italia, se governasse con il PD e lo facesse di nuovo pendere (un po’) a sinistra, che male ci sarebbe?

  3. Alfio Uda says:

    Un governo PD e 5 Stelle sarebbe un abominio così come i pieni poteri a Salvini.

  4. Santino says:

    La Lega non è un partito “sovranista”, è semplicemente una forza politica iper-liberista che porta avanti le istanze dell’imprenditoria del nord Italia e che utilizza la sicurezza e la questione migranti per fare il pienone di voti, anche a costo di far emergere quanto di peggio possa esservi nell’essere umano.
    Se riesce a passare per “sovranista” è solo perché il PD, erede di una tradizione politica di sinistra, è oramai un partito succube dei diktat di Bruxelles e di Berlino, convinto che la nostra sovranità debba essere delegata al volere dei mercati finanziari, anche a costo di distruggere i diritti sociali.
    Credo anch’io, pertanto, che l’unica possibilità di frenare l’avanzata di Salvini, impedendogli di raggiungere la maggioranza assoluta nei due rami del parlamento, sia quella di porre Giuseppe Conte alla guida del M5S.
    Tuttavia, visto che stiamo facendo discorsi da Bar dello Sport, propongo anche una possibile alternativa alle elezioni anticipate: prosecuzione dell’esperienza del governo Conte, che potrebbe reggersi numericamente col voto favorevole del M5S e con l’astensione del Pd e di LiU.
    In questo modo il PD avrebbe il tempo per liberarsi di Renzi e dei renziani, facendo pubblica ammenda per la “buona scuola”, per il Jobs Act, per il tentativo di riforma costituzionale e per il servilismo mostrato nei confronti della Troika, avviando così un nuovo percorso assieme al M5S a guida Conte.
    Fantapolitica? Mai dire mai.

  5. Tiziana says:

    Nuocerebbe a Salvini essere costretto a fare la legge di bilancio. Non può inserire la flat tax, la quota 100 è a rischio, l’aumento dell’Iva è automatico, se non si trovano 23 miliardi e così via.
    Il tempismo è straordinario: appena chiuse le Camere, così è necessario riconvocarle, anziché fissare una seduta. Quindi, ci vorrà la riunione dei capigruppo e, tra una cosa e l’altra le elezioni si terranno almeno a metà novembre.
    Quindi, la manovra finanziaria lacrime e sangue non sarà opera di Salvini.
    Ciò potrà solo gioviargli per la campagna elettore.
    Complimenti, ma ha avuto gioco facile con una opposizione inconsistente, che ha rimarcato le divisioni e fatto un favore alla Lega. Questo perché Di Maio e i M5S sono talmente sprovveduti da fare tenerezza, se non si trattasse di una faccenda molto molto seria.

  6. Monica Murgia says:

    Penso che è quello che si auspica Salvini. Anzi, auspica un governo tecnico cui dare la responsabilità della manovra da economica lacrime e sangue, e fette di culo, che un eventuale governo tecnico o comunque di coalizione uscente da elezioni. Così lui dall’opposizione potrà dire che lui le mani in tasca agli italiani non le ha messe, anche se la manovra servirà per coprire le inchieste approvate finora. Gli 80 euro persi dalla busta paga, l’aumento dell’Iva, le minori detrazioni fiscali avverrebbero con lui all’opposizione. Questo farà calare ulteriormente i voti per 5 stelle e Pd preparando a Salvini, tra 4 anni quando le
    elezioni dovranno essere fatte per forza, di avere la maggioranza assoluta senza il bisogno dell’appoggio di Fratelli d’Italia. A malincuore invece penso che si dovrebbe andare a elezioni, che vincerebbe ma senza maggioranza assoluta (e meno male che la riforma Costituzionale di Renzi è stata affossata altrimenti la maggioranza assoluta gli sarebbe stata regalata subito) e a quel punto la responsabilità di tutte le manovre, correttive e non, sarebbe sua e soltanto sua. Deve essere costretto a governare ora, prima che ne facciano un martire lasciandolo all’opposizione. Vivremo un periodo di merda, probabilmente finiremo come la Grecia qualche anno fa e pagheremo anche noi cittadini sulla nostra pelle le nostre scelte scriteriate

    • Ilaria Lochi says:

      Purtroppo vedo lo stesso futuro per noi italiani, perché
      una coalizione Pd-5s non può portare a nulla, entrambi troppo poveri di qualità tra i rappresentanti pubblici, ma non vedo bene neppure un’accozzaglia comprendente anche Fi, oltre Pd-5s. Meglio farlo governare subito Salvini, anche affidandogli la responsabilità di un governo tecnico, sperando siano il mondo e l’economia a risolverci il problema. Nel frattempo spero di poter espatriare!

  7. Francesca says:

    Vincerà il partito dei non votanti

  8. Situazione difficile.
    Come dici tu il Capitano ha scelto il momento di maggiore debolezza dei propri avversari, togliendosi in questo modo anche la grana della legge di bilancio che non sarebbe sicuramente riuscito a portare a casa, insomma due piccioni con una crisi.
    Il Capitano sa che qualsiasi cosa succede ora è a suo favore: se si vota subito prende un sacco di voti, se non si vota subito si rischia un governo “tecnico” che avrà la grossissima responsabilità di governare bene (bene = pensando più alla gente che ai mercati) altrimenti Salvini prenderà il 60% alle successive elezioni.

    Se un M5S a guida Conte è più che auspicabile per far recuperare al movimento un minimo di consenso (anche una guida Fico in ottica allenza col PD) non credo che questo basti per scalfire la forza di Salvini. Stesso discorso vale per il PD, Renzi ha quasi completato la sua opera di distruzione del partito e non credo vorrà fermarsi adesso, se poi la Murgia o il Saviano di turno continuano con un linguaggio e un’arroganza indisponente, il gioco è fatto.

    Per me la grande incognita per il Capitano e la grande opportunità degli altri partiti sono il 45% degli italiani che non ha votato alle europee. La lega ha stravinto con il 55% degli elettori, quasi la metà della gente è rimasta a casa. Se io fossi un segretario di partito serio e volessi vincere le elezioni dovrei andare a casa di questo 45% e cercare di prendere quei voti, cercando le persone una a una… ma purtroppo segretari di partito seri non ne vedo molti in giro.

  9. pinjara po koi says:

    no comment

  10. Aldo Borghesi says:

    Insomma, siamo riusciti a non morire democristiani (almeno noi che abbiamo una certa età e abbiamo conosciuto quella che non era certo una Golden Age), siamo riusciti a non morire berlusconiani, siamo di fronte alla nobile scelta se morire pentastellati e morire piddini. L’unica certezza di tutto questo direi che è il morire (astenersi da commenti che evochino lo spettro del Babau di nome Matteo, prego: conosciamo da decenni il copione e l’immancabile epilogo).

  11. Paolo Porcina says:

    la mia soluzione è invece quella di avere una bacchetta magica e rendere informati, consapevoli e coscienti moltissimi gli italiani di ciò che accade realmente in Italia e non solo perché creino nuove sinapsi in quanto incapaci di formulare un pensiero che nasca da riflessioni serie ed approfondite e sopratutto libere. Ora vado alla ricerca della bacchetta.

  12. Concordo pienamente. Anche se, allo stato attuale, (come è stato fatto notare da alcuni commentatori) andare alle urne con un Ministro dell’interno (che M maiuscola non si merita manco per idea) candidato al Senato e potenziale Presidente del Consiglio (a chi mai potrebbe il buon Mattarella dare l’incarico se la Lega Salvini Premier fosse il partito di maggioranza relativa?) è almeno pericoloso per la validità delle elezioni stesse delle quali il Viminale dovrebbe essere garante (e abbiamo visto come i funzionari ministeriali e le forze dell’ordine sanno essere più realisti del re). Quindi in una fantapolitica se il Presidente della Repubblica desse l’incarico esplorativo a Conte e si formasse una maggioranza M5S PD per arrivare a una legge di bilancio e alle elezioni in primavera, si potrebbe salvare dall’onda verde il paese. Ma chi vive sperando, muore… Troppi “se”

  13. Picciocchedda says:

    Ma quali elezioni, ha una paura matta della legge di bilancio…

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.