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Zedda incasinato e il Pd lo avverte: “Primarie, perché no?”. E nel partito c’è già chi pensa a…

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E dire che da subito il Pd aveva preso le distanze dal sindaco Zedda, contestando pubblicamente la sua decisione di nominare alla guida del Teatro Lirico di Cagliari Marcella Crivellenti (“È una scelta inadeguata”). Il sindaco fece rispondere dai suoi schiavetti che “non si faceva dettare l’agenda da nessuno”. E infatti adesso l’agenda di Zedda la detta la magistratura: appuntamento in piazza Repubblica il 27 marzo 2015 per un processo che, se non altro per la tempistica, mette in difficoltà tutto il centrosinistra cittadino in vista delle elezioni comunali della primavera del 2016.

Il caso è clamoroso ma l’ordine esplicito è quello di minimizzare. Minimizza il sindaco e il suo partito, vincitori nel 2011 a furor di popolo al grido di “legalità!” ed ora impantanati in un processo generato da decisioni a dir poco incomprensibili; minimizzano i pochi “mili-tonti” di Sel ancora disposti a perdere la faccia per Zedda, affermando che “un conto è l’abuso d’ufficio, un altro il peculato” (e in effetti è Luciano Uras ad essere sotto inchiesta per peculato); minimizzano i giornali, incapaci (o non disposti) a raccontare il prima e il dopo, il sopra e sotto di questa notizia; e paradossalmente minimizza anche il Pd, che preferisce procedere a fari spenti per poter eventualmente servire al momento buono una candidatura alternativa bella che pronta.

Perché il Pd avrebbe delle ottime ragioni per scaricare Zedda, se non altro per averlo messo in guardia in tempi non sospetti sulla pericolosità delle decisioni da lui prese riguardo il Teatro Lirico. E in effetti le dichiarazioni rilasciate a Sardinia Post dal capogruppo Davide Carta (“Il Pd sta col sindaco, ma non esclude le primarie”) suonano come un chiaro avvertimento.

Parole perfette per chi volesse cimentarsi nella nobile arte della traduzione dal politichese all’italiano e che contengono questo messaggio neanche tanto nascosto: “Caro Massimo, vista la cazzata che hai combinato siamo costretti a pensare ad un candidato alternativo. Tuttavia, se liberi in giunta posti pesanti, potremmo provare a non far precipitare la situazione e ad aspettare almeno sei mesi prima di prendere una decisione definitiva”.

Perché questo vogliono dire le frasi “Zedda è il candidato naturale della coalizione per le comunali 2016, sebbene previa una indispensabile verifica dei risultati a fine consiliatura e l’impostazione di un nuovo programma e della struttura di governo” e “con il congresso abbiamo un nuovo slancio per svolgere un ruolo di primo piano nella guida dei processi politici ‎dell’amministrazione, con un approccio più orientato ai problemi della città, mettendo in campo una maggiore capacità di ascolto dei cittadini e delle rappresentanze sociali”.

Visti i risultati, il Pd non vuole più lasciare nelle mani di Zedda l’intera responsabilità del governo della città e pensa ora di poter gestire finalmente in prima persona (cioè con assessori fidati) alcune partite importanti. E questo sia per sterilizzare il caso giudiziario che vede coinvolto il sindaco, sia per recuperare un po’ di consenso in ambiti strategici e oggi fonte di polemiche e casini, come la cultura e l’urbanistica.

È disposto il sindaco Zedda a “sacrificare” gli assessori Puggioni e Frau (e forse anche Marras) per tentare di riavere la candidatura? È disposto ad accettare la decisione del Pd di confermare alla guida del Teatro Lirico Mauro Meli?

In caso contrario, se il Pd pensa alle primarie vuol dire che ha già in testa un candidato. E al momento il nome più accreditato (e che circola da settimane, ben prima del rinvio a giudizio del sindaco) è quello del consigliere regionale Piero Comandini, che in via Roma (lato Comune) c’è già stato da consigliere, per poi passare alla provincia dove ha anche ricoperto l’incarico di assessore. Comandini ha una buona immagine pubblica, non è mai associato a nessuno scandalo, però non vuole fare mosse azzardate e attende lo sviluppo degli eventi.

Questa è la partita che si sta giocando nel silenzio più assoluto, della politica e dei giornali.

Ma vista la situazione in cui si è ficcato il sindaco, in nome dei tanto invocati concetti di  “trasparenza” e “partecipazione”, non sarebbe più giusto affermare fin da ora che il prossimo candidato sindaco del centrosinistra lo si dovrebbe scegliere attraverso elezioni primarie?

 

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23 Comments

  1. Balzac says:

    E dire che da giovane eri così intelligente… Bella fine chi as fattu

  2. Da ex Zedda Boys (non di sel, per carità, tutta farina della mia tontesa), alla luce di questi eventi e di questi 3 anni, dico che la differenza tra zedda e i suoi predecessori c’è, ma mi aspettavo di più o meglio, mi aspettavo una cosa diversa. L’impressione è che prima si favorivano gli amichetti di destra, ora gli amichetti di sinistra e la tanto decantata trasparenza è finita il giorno dopo le elezioni.
    L’impressione è che Zedda non abbia lo spessore politico per gestire la città e la politica secondo i canoni della vecchia politica di cui probabilmente lui è intriso.
    Devo dire però che per molte cose sono soddisfatto ma mi chiedo quanto ci sia di Zedda in certi successi e quanto non sia frutto del lavoro di alcuni assessori (penso a Coni per esempio).
    Ad ogni modo ritengo il suo operato comunque migliore di quello dei predecessori, ma se fossi uno dei capoccia del centro sinistra, penserei a candidare uno diverso da Zedda a sindaco di Cagliari.

  3. enrico says:

    Per me è inspiegabile come Zedda possa aver combinato tutto quel casino per il teatro. Come mai a nessuno è venuto in mente di affiancargli un legale pronto a tirargli un calcio sotto il tavolo ogni volta che usciva dal seminato? Adesso c’è il D.G. che lo marca stretto a tutti gli incontri ma ormai è troppo tardi.

    • su bixinu says:

      Dimentichi che aveva in giunta la Piras, amministrativista di rango. Ma siamo sicuri che gli eventuali consigli li abbia voluti ascoltare?
      A me sembra un caso classico di cieca e stupida obbedienza a ordini impartiti dall’alto (per lui).

  4. Pirro mi sembra l’unica alternativa.

  5. fabrizio says:

    Sinistra Ipocrisia e Libertà. I depositari della legalità a carico degli altri e del garantismo a vantaggio proprio. Provate a leggervi la sentenza del tar che ha annullato la nomina della crivellenti e forse capite perché zedda è stato rinviato a giudizio. Un tale concentato di arroganza che il pd avrebbe dovuto reagire come ha fatto qualche coraggioso sindacalista. E invece quei pochi sussulti critici del pd si sono liquefatti nelle mini trattative su qualche incarico. Peccato che zedda in queste trattative sia più scafato di tutti. Quindi non c’è storia

  6. Gattero says:

    Ma se c’é il silenzio piú assoluto dei politici e dei giornali non le viene ogni tanto il dubbio che certe visioni sono tutte sue?
    Altrimenti i giornali avrebbero dovuto seguire il suo scoop e pubblicare quasi 2 anni fa che per Zedda era imminente il passaggio al PD, parola di Antonello Cabras!!!!
    Non tutti sono disposti, anche nel giornalismo, a perdere credibilitâ e passare per fanfaroni

    • Dei “giornali” ho scritto, non dei “giornali on line”! Voi di Sel non andate su internet? Sempre in giro nei locali, ragazzacci!

    • giancarlo says:

      Ma credi davvero che il PD farà ancora il portavoti di Zedda ? Gratis ? Forse Vito ha solo visto un pò troppo in anticipo, il cambio bici durante la corsa va fatto con prudenza, pena le cadute. Quindi prima bisogna rallentare, poi farsi aiutare dai gregari (Puggioni), infine si cambia bici. Tutto al momento giusto, solo che ora la corsa rischia di trovare ostacoli , che erano del resto prevedibili.

  7. su barista says:

    dal libro dei cocktail:

    BIOLCHINI DREAM

    50% Bile
    50% Malvasia

    mescolare la bile con l’alcool, agitare aggiungendo gradualmente paranoia quanto basta.
    Servire freddo con una scorza di limone.

    • Ma allora è vero che voi di Sel non siete del tutto astemi! E io che pensavo che fosse una leggenda metropolitana!
      Bevete di meno che vi fa male, che poi la mattina arrivate tardi al lavoro!

      • Matteo says:

        Toh Vito, un Mili-Tonto, esistono ancora!

      • Lantanio says:

        Mi è capitato di passare davanti al circolo di via Puccini…BIRRE CALDE e spumante tosti…… Qualunque attività antiestetica può essere espressa dopo tale POTAGE…
        Disgustato… Molto meglio la malvasia…. Indice di buon gusto.

      • su bixinu says:

        Mili-tonto è bellissimo! 😀

      • Beppe Grillo Forever says:

        Ma quale lavoro? Questi non hanno mai verament lavorato un solo giorno in vita loro. Come del resto Zedda …

      • non ci sono tanti politici che hanno lavorato nella loro vita di solito si riciclano perche’ non hanno un vero mestiere .

      • Lantanio says:

        Per esempio Zedda, il suo staff ecc. che facevano prima di entrare in politica ? I fuoricorso in sede ?

  8. Matteo says:

    Ma Sel in Via Puccini esiste ancora? O è stata trasformata in un vecchio circolo AICS? (anche se non si noterebbe la differenza)

    • Lantanio says:

      Si è trasferita al bar di fronte all’angolo con v Cimarosa ? Spesso la serranda verde è chiusa, peccato una vera e propria fucina di cervelli, ora maramaldeggiati dai Piddini…Renzi versus Letta docet….

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