Politica / Sardegna

“Assunzioni discrezionali a carico della Regione: ecco chi ci riprova”, di Andrea Murru

consiglio-reg

Andrea Murru ha anche sottoscritto la nota che  le associazioni Sardegna Pulita, Sardigna Libera e Sardegna Sostenibile e Sovrana hanno diffuso su questa penosa vicenda: ecco il comunicato.

***

Fra tanti silenzi ed alcune maldestre prese di posizione, si discute della proposta di legge (la n. 114 del 25/09/2014) avanzata da sedici consiglieri regionali (*), volta al ripristino della possibilità di chiamate dirette inerenti “contratti di lavoro autonomo per prestazioni d’opera intellettuale aventi per oggetto consulenze, ricerche, attività di comunicazione”. L’attuale disciplina, contenuta nella legge regionale 9 gennaio 2014 n. 2 ha previsto all’art. 9 co. 1 che

“Ciascun gruppo consiliare […] sceglie il personale […] occorrente per lo svolgimento delle proprie attività istituzionali tra i dipendenti di ruolo dell’Amministrazione regionale o di altri enti pubblici”.

Il personale in comando riceve l’equivalente stipendio che percepiva nell’ente da cui proviene con la sola differenza che è posto a carico del Consiglio regionale. Sempre la medesima legge aveva eliminato la possibilità che si potesse ricorrere alle cosiddette “chiamate dirette”, al di fuori dei dipendenti di ruolo della Regione, il cui costo ricadeva nel bilancio regionale. Dalla lettura della normativa attualmente in vigore non emerge in alcun modo il divieto, per i consiglieri di assumere ulteriore personale. Si risolverebbe quindi l’annoso problema, richiamato da uno dei firmatari, di “dare risposta a chi è senza occupazione”.

Ma, perché c’è sempre un “ma”, l’ulteriore personale, a normativa invariata, dovrebbe essere pagato dal consigliere stesso. E qui sta forse il primo problema, per gli onorevoli! Infatti con la proposta di legge presentata il 25 settembre scorso, costoro vorrebbero far ricadere il costo delle chiamate discrezionali sulle spalle della collettività, non sulle loro. Alcuni dei firmatari sostengono che già ora la chiamata del collaboratore è diretta e, quindi, discrezionale, ma (figlio del primo “ma”) si tratta di dipendenti pubblici, già pagati dai rispettivi enti di provenienza e, quindi, non costituiscono un ulteriore costo che si avrebbe, invece, ove gli assunti non fossero dei dipendenti pubblici.

Prima considerazione: se volete assumere ulteriore personale e contribuire a risolvere le sorti dei disoccupati, cari consiglieri, potete farlo già ora. Nella relazione dei proponenti della proposta di legge n. 114 emerge che

“la presente proposta di legge precisa l’obbligo a carico dei gruppi di presentare il rendiconto – che avrà a oggetto esclusivamente il costo del personale”.

Quell’”esclusivamente”, sinonimo di “solo” (maschile di “sola”) lascia esterrefatti. Le ultime vicende giudiziarie che vedono coinvolti una novantina tra consiglieri ed ex nella famosa vicenda che riguarda i fondi dei gruppi regionali, trovano la loro ragion d’essere proprio nella contestazione, avanzata dal pm Marco Cocco, di una carenza/assenza di rendicontazione dei fondi pubblici messi a loro disposizione. Che segnale si vuole dare all’esterno del Palazzo? Volete forse escludere (come pare dalla norma da voi proposta) dall’obbligo di rendicontazione le spese per “consulenze, ricerche, attività di comunicazione” oggetto dei contratti a chiamata diretta?

Seconda considerazione: mostrare rispetto per una istituzione, quale è la magistratura, significa anche non mortificarne l’operato con scelte legislative che si pongono in netto contrasto con la stessa.

Infine un suggerimento: visto che vi stanno a cuore le sorti dei tanti disoccupati presenti nella nostra regione potete sempre decidere di chiamare a collaborare con voi alcuni degli operai licenziati nel Sulcis e nel Nuorese, i prossimi esuberi di Meridiana, ecc. Sono certo che non disdegneranno un lavoro ben pagato, visto che va da un minimo di 1992 euro mensili sino ad un massimo di 4669 euro (**).

I denari li avete e dovete farveli bastare o vi siete dimenticati di precedenti battaglie da alcuni di voi condotte, anche manifestando sotto il Consiglio regionale, nelle quali si chiedeva che lo stipendio del consigliere regionale si attestasse in 3000 euro mensili?

Primo auspicio: spero che la mia nota, scritta in italiano, sia capita anche da coloro che nelle manifestazioni ed in aula usano intercalare in sardo.

Secondo auspicio: visto che questa scempiaggine di proposta di legge è stata presentata dai cosiddetti “partiti minori”, sono certo che Pd e Forza Italia si guarderanno bene dal votarla. 

A causa vostra mi tocca citare pure D’Alema per cui ti dico “caro consigliere, devi pensare anche a quelli che le cose le sanno…”.

Andrea Murru

 

(*) Eugenio Lai, Roberto Desini, Daniele Secondo Cocco, Luca Pizzuto, Francesco Agus, Alessandro Unali, Paolo Flavio Zedda, Pier Mario Manca, Augusto Cherchi, Efisio Arbau, Michele Azara, Mondo Perra, Giorgio Oppi, Giuseppino Pinna, Gavino Sale e Gaetano Ledda.

(**) Fonte – La Nuova Sardegna

 

Tags: , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ,

8 Comments

  1. http://www.zinzula.it/consulenze-esterne-sel-e-sovranisti-si-rimangiano-il-domani/
    Tra l’altro Vito c’è da sottolineare la gentile concessione nel precisare che l’importo impiegato non potrà superare i fondi al gruppo. Ci mancherebbe altro!

  2. Ghostwriter says:

    Leggendo commenti, soprattutto, per ora, su altre fonti, ma credo che non tarderanno ad arrivare anche qui, mi accorgo che siamo alla deriva più totale. Quando viene proposto un ragionamento, spuntano fuori ultras da curva, che piuttosto che confutare la tesi proposta, o proporne una propria alternativa, la buttano in caciara spesso portando il discorso sul personale. La pochezza di argomenti e le frasi da copia/incolla spesso riconducibili a un “capo bastone” sono davvero inquietanti.

    Per quanto riguarda il caso specifico il minimo che si può dire è che tale proposta è assolutamente anacronistica per i tempi che corrono. Non saranno poi certo una decina di posti a tempo determinato a risollevare le sorti dell’occupazione sarda. Servirebbe più un piano industriale, ma forse i consiglieri preferiscono usare il tempo per altro…

  3. Saludi,
    deu puru no cumprendu totu custu trèulu de is consilleris arregionalis. Chi a mei, po sa sienda mia, mi serbit un’atru òmini po traballai de prus e mellus, mi ddu scioberu e mi ddu pagu, de busciaca mia, bastat. Nisciunus ddu pagat po mei. No biu poita po sa sienda (curturali e polìtica) de is consilleris arregionalis depat essi diferenti.
    No seu mancu di acòrdiu chi a unu ddu pighint movendiddu de su logu de traballu pùbricu innui est. Chi unu traballat in d-unu logu pùbricu est ca dd’ant apretziau bonu a traballai ingunis e ca serbit a traballai ingunis, no in atru logu. Chi unu consilleri bolit pròpiu cuss’òmini, cuddu si pongat in “aspettativa non retribuita”, chi si dda donant, e agoa fetzat su chi bolit fendisì pagai de chini bolit, ma no de atru dinai pùbricu,
    A si biri

  4. Luca Carta Escana says:

    Soberanìa est consulèntzia (a chiamata diretta e a spese nostre, magari).

  5. campidanesu says:

    E’ incredibile come si fa presto a fare la Morale, soprattutto quando ci si candida con SEL e soprattutto quando nella scorsa legislatura la sig. Claudia Zuncheddu aveva accesso ai fondi dei gruppi. I fondi ai gruppi erano essenziali a chi non ha mai Rubato nulla; per fare attività giuste , per fare formazione. Gavino Sale sicuramente avrà fatto la sua Impopolare scelta ma che abbia mai rubato un centesimo al popolo sardo, questo proprio non lo si puo’ dire. Irs non ha mai preso un solo euro di rimborso elettorale . Oggi un piccolo movimento, che di certo non ha clienti come il Piddi o forza italia , che certo non ha il potere di avere un consulente che Serve per poter Lavorare e portare le giuste istanze dentro il parlamento sardo, dovrebbe rinunciare a poter avere un contributo legittimo? Mi sembra che siamo al mero Populismo con odore di grillismo anche rancido. Il problema non erano i fondi ai gruppi consiliari, il problema è sempre stato la mancanza di verifiche e controlli, il problema sono sempre stati e continuano ad esserlo i LADRI di penne e polli. Che ora si facciano certe illazioni da parte della sig. Zuncheddu che stimiamo beh mi pare veramente deprimente. Però dei sindacati , dei soldi spesi da enti inutili, di soldi letteralmente spariti per le alluvioni e l’elenco puo’ essere molto lungo beh nessuno ne parla. Adiosu e grazie

    • Sarebbe bello che post così duri avessero un nome e un cognome. Ma forse è chiedere troppo ai moralizzatori da tastiera.

    • Personalmente non sono contrario a che i gruppi regionali abbiano a disposizione dei fondi per svolgere le loro funzioni. Detto ciò c’è almeno una inesattezza nel tuo commento :

      “Oggi un piccolo movimento…che certo non ha il potere di avere un consulente…dovrebbe rinunciare a poter avere un contributo legittimo?”

      Ma di cosa stiamo parlando? I gruppi regionali e, quindi, i consiglieri che ne fanno parte hanno a disposizione i comandati, ossia del personale appartenente ad enti pubblici che viene distaccato in Consiglio (e da questo pagato) e che collabora con i consiglieri. Non esiste invece più, dalla fine della scorsa legislatura, la possibilità di assumere (con chiamata diretta e discrezionale) del personale che non appartenga già a PPAA da parte dei gruppi/consiglieri. Ciò non toglie che i singoli consiglieri possano ricorrere a personale esterno ma devono pagarselo di tasca. Quel che si è invece tentato di fare, con la Pdl n° 114 è stato, per c.d. di istituzionalizzare dette assunzioni. Tradotto, “io chiamo chi mi pare e lo paga Mamma Regione”. A ciò si aggiunga che nella proposta si esclude, in sostanza, per dette collaborazioni esterne l’obbligo della rendicontazione (problema per il quale parecchi consiglieri sono oggi a processo). Per cui bando al vittimismo.

      Segnalo, in questo caso a Vito che il Consiglio Delle Autonomie Locali della Sardegna ha approvato un documento, su proposta di Lucia Chessa (sindaca di Austis) di sostanziale indignazione per la proposta di legge presentata dai 16 consiglieri regionali. Sotto riporto i nomi dei sindaci sottoscrittori:

      Lucia Chessa sindaco di Austis , Clara Michelangeli sindaco di Onanì, Pier Paolo Sau sindaco di Tonara, Augusto Pili sindaco di Aritzo, Salvatore Casula sindaco di Ortueri, Laila Dearca sindaco di Teti, Angelo Nocco sindaco di Meana Sardo, Gianluigi Littarru sindaco di Desulo, Vittorio Mocci sindaco di Sorgono, Antonello Secci sindaco di Gadoni, Tonino Ladu sindaco di Olzai, Rinaldo Arangino sindaco di Belvì, Giannino Deplano sindaco di Ussassai, Marisa Careddu sindaco di Luras, Laura Pulga sindaco di Quartucciu, Roberto Marino Marceddu sindaco di Gairo, Paolo Loddo sindaco Ussana, Andrea Santucciu sindaco di Marrubiu, Giovanni Santo Porcu sindaco di Galtellì, Giovanni Porcu sindaco di Irgoli, Stefania Piras sindaco di Oniferi. Francesco Mura sindaco di Nughedu S.V.,Michele Deserra sindaco di Orune, Antonello Rubiu sindaco di Lotzorai, Nicola Sanna sindaco di Sassari, Pierfranco Garau sindaco di Arborea, Giovanni Manca sindaco di Osilo, Gianfranco Satta sindaco di Tergu, Omar Hassan sindaco di Modolo, Luigi Morittu sindaco di Silanus, Franco Cugusi sindaco di Ulassai,Mariano Cogotti sindaco di Piscinas, Pietro Sanna sindaco di Oschiri, Giuseppe Cappai sindacodi Sant Andrea Frius, Daniela Figus sindaco di Villanova Franca, Mario Corongiu sindaco di Sant’Antioco, Mauro Contini sindaco di Quartu, Presidente della provincia di Oristano Desenees, Sisinio Zanda sindaco di Gonnosfanadiga, Annarita Cotza sindaco di Setzu, Lino Zedda Sindaco di Baratili, Silvano Farris sindaco di Buggerru, Franco Pinna sindaco di Orani, guido Tendas sindaco di Oristano. Giuseppe Casti sindaco di Carbonia, Emiliano Deiana sindaco di Bortigiadas, Daniela Satgia sindaco di Onifai, Soddu Roberto sindaco di Genoni

  6. Lantanio says:

    Ha piu’ dignità un pappagallo usato in un reparto ospedaliero.
    E poi non cacciano i soldi per la 162/98 e la legge reg. 20/97 ….Bella roba

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.