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“Biolchini assunto dall’Unione Sarda!”, il più grande scherzo radiofonico dai tempi di Orson Welles! Però, a pensarci bene…

 

“Ma perché non dici che ti assume l’Unione Sarda? Dai, facciamoli uscire di testa!”. Non sono neanche le sette, fuori è ancora buio ma io sono già andato in edicola. Siamo in cucina io e Adorella, abbiamo tra le mani la copia del quotidiano che a pagina due pubblica un mio articolo (me lo ha chiesto ieri il direttore Muroni, in realtà è una parte di un post già pubblicato sul blog e che parla della legge elettorale). Sul giornale c’è pure la mia foto (io ne avrei mandata un’altra, ma certe femmine non bisogna contraddirle su cose così, e Adorella ricade in quella categoria).

Che effetto fa? Boh. Faccio il giornalista da quasi 25 anni e mai il giornale della mia città aveva pubblicato prima di oggi un pezzo a mia firma: io non ho mai scritto per l’Unione Sarda, la mia carriera ha preso strade diverse. Ci penso un po’ e dico: “Hai ragione, bisogna festeggiare!”.

Esco di casa, arrivo in radio, la solita routine giornaliera (sono un abitudinario), guardo il giornale e mi ricordo di quando per un giornale scrivevo davvero, e mi ricordo con quanta emozione attendevo il momento di andare in edicola, aprire le pagine, vedere il titolo e la firma. “Tanti anni fa”, penso. “E comunque stasera questo pezzo non interesserà più nessuno”. Si chiama “giornalismo”, funziona così.

Per chi non lo sapesse da otto anni conduco una trasmissione che si chiama “Buongiorno Cagliari”. Va in onda su Radio X dalle 8 alle 10 (in replica dalle 15) e ha una struttura molto semplice. È una rassegna stampa dei giornali locali commentati dal sottoscritto e dall’attore Elio Turno Arthemalle, che interpreta una miriade di personaggi caratteristici che interagiscono con me e con gli ascoltatori, invitati ad intervenire via sms. Sì, la gente ci ascolta. E si diverte.

“Oggi facciamo una puntata memorabile: guarda qua!”. Gli allungo l’Unione, Elio strabuzza gli occhi (“Ma sei tu??”), gli spiego il piano, iniziamo a ridere da soli, non ci prepariamo nulla (come sempre, d’altronde), due minuti e siamo in diretta, un minuto, trenta secondi, parte la trasmissione: “Buongiorno Cagliariiiiii!”.

“Oggi è una puntata speciale… Ma forse è bene che la notizia la dai tu, Elio”. “Sì, perché questa è l’ultima puntata del nostro amico, da domani inizia a lavorare per l’Unione Sarda!”.

Gli ascoltatori ci cascano subito. Incredibile, nessuno che si fa venire un dubbio: sono talmente sconcertati dal vedere la mia firma sull’Unione a pagina due (l’Unione Sarda, lo stesso giornale che fino a non molti anni fa ometteva il mio nome quando annunciava in tre righe la messa in scena di un mio spettacolo…). che ritengono verosimile l’annuncio.

Anche alcuni cari amici mi scrivono subito al mio cellulare, e iniziano a fioccare i complimenti. Gli ascoltatori esprimono però la loro preoccupazione per le sorti delle trasmissione. Ma Arthemalle è un attore incredibile, figuratevi se fa fatica a reggere una situazione del genere.

In due ore non so quanti sms arrivano: di affetto soprattutto, ma anche di preoccupazione, di sconcerto. “Non ci posso credere che vai all’Unione Sarda, incredibile…”.

Qualche ascoltatore viene anche in studio per festeggiare, ma a lui sveliamo subito il gioco. Dopo due ore e dopo aver letto in diretta qualche centinaio di sms, sono stravolto. Ma il meglio deve ancora arrivare.

Da subito una pioggia di telefonate, messaggi, mail. Un diluvio. Complimenti, auguri, congratulazioni. Soprattutto di colleghi precari, che quando svelo loro la verità ci rimangono male: “Peccato, speravo che fosse vero”.

Intorno a mezzogiorno squilla il cellulare, vedo uno 06, rispondo, è la segretaria di un ministero (non sto scherzando) che mi passa un interno: “Ma è vero che vai all’Unione Sarda?”.

La situazione peggiora sensibilmente nel pomeriggio. Casteddu on Line rilancia la “notizia” (che in realtà notizia non è) a caratteri cubitali e si scatena l’inferno. Lascio il cellulare ad Adorella e scappo di casa per qualche ora. Su Facebook succede di tutto: c’è chi mi accusa di essere un venduto, chi si complimenta, chi mi critica ferocemente per avere ceduto alle lusinghe dell’Ugnone, chi non si capacita, chi è sicuro che all’Unione continuerò ad essere il giornalista coraggioso che loro apprezzano. Ce n’è per tutti i gusti.

Ragionamento a parte per i fauni e le ninfe della trasmissione (sono in crisi), per non dire i fagiani (se non capite, qualcuno vi spiegherà chi sono): un delirio. Banana infierisce e annuncia di essere stato assunto anche lui dell’ex grande formato, e ci zacca una prima pagina celebrativa (la trovate in fondo al post), mentre anche Chiasteddu on Lai si scatena (“SCLUSIVVO: Vittobiolchini e Banana all’Ugnone: tutta la verità”).

Agli amici che mi chiamano, dico la verità: “Era uno scherzo: ma secondo voi veramente l’Unione Sarda assume uno come me?”. Alle 20.45 finalmente mi chiamano anche da Casteddu On Line (alla fine qualche dubbio sulla veridicità della notizia è venuto anche a loro).

Ho passato la sera a parlare con politici, giornalisti, amici: tutti contenti del mio passaggio all’Unione Sarda. “In bocca al lupo, in gamba come sempre!”, Ti auguro buon lavoro, spero che tu possa la qualità del tuo nuovo gruppo editoriale”, “Congratulazioni vivissime”. Poi le mie risposte, e le loro reazioni: “Ah, non è vero? Peccato”, “Peccato, mi ero illusa che si stessero rimodernando!”, “Peccato…”.

Mettiamola così: quello di oggi è stato uno straordinario esperimento sociologico. Dal mio punto di vista, registro che chi mi ha sempre voluto bene ha avuto una nuova occasione per manifestarmi il suo affetto, e chi mi ha sempre detestato ha creduto di trovare una ragione in più per farlo. Sappiate che le belle parole mi hanno colpito più degli insulti (sono abbastanza corazzato, questo blog ne è la prova).

È stata una bella giornata, intensa, piena di emozioni e di riconoscimenti. Grazie per la stima che mi avete manifestato, ancora una volta. Forse solo oggi ho capito quanto Buongiorno Cagliari sia seguita e quanto sia ritenuta un’irrinunciabile spazio di libertà.

Come vi dicevo, in quasi 25 anni di professione non avevo mai scritto per l’Unione Sarda, e sono abbastanza fiero di essere diventato uno dei giornalisti più conosciuti di Cagliari senza aver mai potuto lavorare (soprattutto nei miei primi anni di carriera) per le testate cittadine più note. Lo scherzo di oggi passa alla storia della radiofonia cagliaritana: Orson Welles scatenò il panico annunciando lo sbarco dei marziani, io mi sono limitato a dire che l’Unione Sarda mi aveva assunto. La storia dei marziani in effetti era più credibile (e infatti Welles è passato alla storia cun igudda callonara!).

Ma la giornata non può finire così, quello che è successo oggi ha anche dello straordinario e merita una riflessione sul tema della libertà del giornalismo e dei giornalisti. Secondo alcuni commenti letti oggi, andando all’Unione non avrei perso la mia dignità professionale e la mia capacità di affrontare le notizie in maniera diretta e non convenzionale, mentre secondo altri invece l’Unione mi avrebbe inevitabilmente corrotto. Secondo altri ancora, il mio passaggio all’Unione avrebbe comportato sì un buon stipendio ma in cambio avrei dovuto smettere di dire la verità. Insomma, il classico “venduto”, quello che fa la morale a tutti poi alla prima occasione si sistema e giustifica l’ingiustificabile.

Quali sono le condizioni migliori nelle quali un giornalista si deve trovare oggi in Sardegna per esercitare al meglio e con il massimo di libertà possibile la sua professione? Deve essere un cane sciolto, un giornalista free lance (modo elegante per dire “semidisoccupato”), scrivere senza problemi su un blog, senza coperture legali in caso di querele puramente intimidatorie, senza il conforto di una redazione, oppure per lavorare bene deve avere anzitutto uno stipendio decoroso, tutele sindacali, orari di lavoro umani, la possibilità di lavorare con altri colleghi (perché il giornalismo è un lavoro collettivo), una copertura legale?

Stare in un giornale limita la libertà di un professionista dell’informazione oppure la esalta? Tutti i giornalisti sono tenuti al rispetto della verità (intesa come verità sostanziale dei fatti) ma in che misura le condizioni materiali condizionano il loro lavoro?

A questo ho pensato oggi, tra una telefonata e l’altra di amici sinceri che si congratulavano. Grazie amici per il vostro affetto. Lo voglio girare ai colleghi di Sardegna Uno (doppi colleghi, perché io in quella redazione ci ho lavorato e conosco il valore umano e professionale di tuti loro) e alla notizia terribile dei licenziamenti (ben 13) disposti dall’azienda. Tenete duro.

Io sono uno di voi.

 

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54 Comments

  1. MammaTigre says:

    All’inizio mi hai fregata, ci stavo anche credendo e pensavo che lasciare la trasmissione (e abbandondarci) presupponesse un bene più grande, il tuo giornalismo all’Ugnone. Ma già mi pariara stranu, però… Elio, sei un genio del male, Vito, bentornato a Buongiorno Chiagliari! 😀

  2. Azz ero già felice per l’editoriale a firma “VitAntony Banana”. Ma alla fine castedduonline ti ha inviato un piccione viaggiatore per smentire dopo 5 ore?

  3. Ho mandato un messaggio stamattina che diceva testualmente
    S’esempiu se orson welles s’ari fattu mali a bosatrusu ma la pagherete .
    Poi un altro che diceva no fezzasa su spiritosu od elio chi da pagaisi , ponti menti a mei …..
    Poi due per Gianluca floris che non legge i messaggi: nara o floris no fezzasa su spiritosu o da pagasa tuoi puru …..la che conosciamo la gente giusta di via seruci
    Firmato fagiani .
    Pur essendo in polemica politica con te od Vito, ero contenta per una persona che trovava lavoro sicuro ( e te l’ho scritto), ma triste per la trasmissione che finiva….eravamo tutti in lutto per avere perso gli amici immaginari….e ho anche comprato l’ugnone !!!!
    Da pagaisi :chi di scherzo ferisce di scherzo perisce

    • Solo una precisazione sugli sms non letti: abbiamo un sistema che quando arrivano troppi messaggi va in tilt e rende assai difficoltosa la lettura (non distingue tra quelli già letti e quelli da leggere e infila tra quelli già letti quelli dal leggere: un casino!).

  4. Un mio collega che si riempie la bocca di citazioni e solo quando ho iniziato a seguire il tuo blog ho capito che ti scopiazza…ieri ha detto: ” non mi stupisco, Biolchini non mi ha mai convinto”.Ed io, che pure spesso non sono d’accordo con il Vito-pensiero, ho difeso strenuamente la tua onestà intellettuale! Domani quando vedo il mio collega lo sputo in un occhio

  5. Caro Vito,
    ……..”mamarua”!!!!
    Detto questo, non voglio ripetere contenuti già emersi. Tra tante annotazioni simpatiche se non esilaranti, una – triste – mi sembra non sia ancora emersa: nonostante il bel faccione (falsamente?) pacioccone e rassicurante di Muroni, nonostante qualche suo timido tentativo di dare un volto diverso al giornale, L’Unione Sarda resta ben lontana dalla possibilità di dar voce anche ad una Cagliari diversa, più vivace, non ingessata sulle solite posizioni. Questo, per non abboccare allo scherzo, avremmo dovuto tener presente noi “boccaloni” (uso il termine penosamente ripetitivo e noioso di cui il tuo sostituto ha abusato stamattina… e che almeno mi è servito a ricevere un bel 3/4 tutto mio!!!). E avremmo quindi dovuto ritenere che per te non poteva esserci posto (magari uno spazietto ogni tanto sì) all’Unione e che per noi era impossibile poter diventare lettori di quel giornale.
    Insomma chi esce peggio da tutta questa significativa vicenda è Muroni e il giornale che dirige.
    A domani…. hasta sa carira siempre!!!

  6. Luciana says:

    Quando una mia amica mi ha chiamato per dirmi di aver letto la notizia su Castedduonline io, senza averla letta, le ho detto che per me era impossibile per diversi motivi:
    – perché il pezzo sull’unione era una cosa già scritta;
    – perché mi sembrava uno dei soliti tentativi dell’unione sarda di mostrare di dare spazio a tutti (quello che ha scritto il direttore su FB l’ha confermato);
    – perché se andasse oggi all’unione dovrebbe farlo o come editore e/o come direttore;
    – perché, sopratutto, Vito non lascerebbe mai i suoi ascoltatori e i suoi lettori dall’oggi al domani, senza preavviso. Non è nel suo stile.

  7. Callaghan says:

    Non voglio unirmi al coro di chi (oggi) dice di non averci creduto. Io ci ho creduto perchè ho ritenuto la notizia credibile. E dico di più, non mi sorprenderebbe un giornalista come Biolchini all’Ugnone. Perchè ha il senso della notizia, scrive bene ed è intellettualmente onesto. Come tanti giornalisti che lavorano in pianta stabile all’Ugnone, firme poco conosciute che hanno vissuto all’ombra delle gestioni editoriali e direttoriali più o meno discutibili che negli ultimi vent’anni si sono susseguite.

  8. Erano anni che mi ripromettevo di andare in studio durante la puntata di Buongiorno Cagliari, senza mai riuscire a farlo. Ma ieri mi sono detto: Potrebbe essere l’ultimo giorno! Prendo una “sarfata” e vado. Così’ ho fatto! Arrivato lì, ovviamente ho capito subito che si trattava di uno scherzo!!! Sono stato doppiamente contento; ho visto la coppia dal “vivo” ed ho evitato di passare una triste giornata… VIREDDU

  9. Arrennegadedda says:

    Ieri ho sentito i miei soliti due minuti di trasmissione mentre andavo a scuola (‘ccidenti al tragitto breve) e mi sono lievemente azziccata. Al rientro, la replica, altri due minuti , e il mio azzicco trova conferma. Ho passato l’intero pomeriggio a far da bay sitter al mio nipotino, attaccata al cellulare per seguire la novità: i miei amici fagiani intristiti, io ancora di più. Mi è pure balenata l’idea di chiamarti, ma mi trovo meglio davanti alla tastiera, dunque ho aspettato di tornare a casa… Ho sperato in una bufala, anche perché amici “che ne sanno” l’hanno detto subito. L’articolo di Tasinantaonline mi è parso ridicolo, ma non è che gli altri mi avessero suscitato sentimenti diversi, quindi poteva pure essere vero (per un attimo ho pensato al povero Elio deluso e disperato: quello sì che era incredibile, come se fosse venuto a conoscenza del lieto evento lì, in diretta, coram populo: malà ghe non ne capiscono molto! 🙂 ). Se la notizia fosse stata vera, l’Unione Sarda sarebbe un giornale migliore. Ma perché migliorare un giornale quando si conduce già un’ottima trasmissione radio (anzi, più di una!)?. Detto ciò, siccome cerco di trovare il buono in ogni situazione, mi son detta: “per punizione mi faccio invitare il caffé alle Zunk”. Ecco: ho perso un caffè!!! No c’è stato bisogno che ti scrivessi per farti gli auguri, (meno male!!!) così come non c’è bisogno che esprima il mio sollievo nel sapere che sei ancora il mio conduttore radiofonico preferito (insieme a sig. Elliu). Basireddus mannus, Arrennegadedda

  10. maneferru says:

    non uno scerzo ma, un sondaggio per pararsi il culo in anticipo…e capire meglio come comportarsi quando, davvero, succederà!

  11. Andrea Emme says:

    Errata corrige: la replica inizia alle 13, non alle 15 come indicato.
    Poi non dite che non vi avevamo avvisato

  12. Semplicemente fantastico, tu e quel disgraziato (in senso affettuoso) di Elio. Rimuginavo ieri notte “ma che cavolo ci fa Vito all’ugnone?” e parlavo tra me e me e mi rispondevo..boooh , poi pensando ai tuoi articoli mi sono chiesto “ma scriverà sempre allo stesso modo?” la risposta era sempre la stessa “booooh” . Poi leggo della farsa e con estrema sincerità non e’ con ho tirato un sospiro di sollievo, ma mi sono messo a ridere da solo come uno scemo, immaginando Violini ed Elio che se la spassavano. E comunque ho appreso in pieno lo “scherzo sociologico” direi che e’ stata un ottima valutazione.

  13. Supresidenti says:

    C’è mancato poco che mandassi un messaggio a murony facendogli i complimenti.. Devo dirlo arte malle strepitoso :-D..

    • Arrennegadedda says:

      Io mi vedevo già in edicola a comprare l’Ugnone, con le stesse difficoltà a pronunciarne il nome di Fonzie quando doveva dire “mi sono sbaglihmmm”. “Buongiorno, vorrei comprare l’Ugnnnn”… :D. Vito, per colpa tua l’Ugnnn ha un’acquirente in meno!!! Pentiti!

  14. Comunque è meglio lasciar perdere il confronto con Orson Welles. Lui fece quello scherzo radiofonico della presenza dei marziani poco più che ventenne: c’era un’accanita concorrenza con altre radio ed era una gara a chi la sparava più grossa.
    Tra l’altro Welles rischiò di essere incriminato per questioni di ordine pubblico, poiché scatenò il panico fra la popolazione.
    Era il 1938 e l’America stava presagendo che nella lontana Europa le vicende stavano precipitando per via del nazismo. Forse non lo sapete, ma il popolo americano si terrorizza molto più facilmente di quello europeo.
    Sempre poco più che ventenne Welles ideò, diresse e interpretò “Quarto potere”. Un vero genio.
    Io inquadro la battuta scacciapensieri di Vito Biolchini da un altro punto di vista: non lo conosco e non so niente di lui (ho conosciuto un Biolchini tanti anni fa, e si chiama Elvio, ignoro sia un suo parente).
    Vito, che senz’altro ha una grande considerazione di se stesso, aspira veramente ad entrare in un giornale che possa dargli, oltre l’assoluta libertà di espressione, anche un’adeguata corrispondenza economica. Negarlo sarebbe da sciocchi.
    Si entra in una bailemme: possono conciliarsi le due cose? Questo è il problema.
    In Italia e quindi anche in Sardegna tutti i media sono perfettamente in sintonia con la propria ideologizzazione. Non esiste alcuna pubblicazione che non lo sia.
    Quelli che affermano di appartenere ad una stampa indipendente sanno bene che non è vero. E’ orientato anche il giornalino di classe, figuriamoci.
    L’Unione Sarda ai tempi di Loche era di sinistra. Da tanti anni con l’attuale Editore è di destra.
    Normale: non capisco dove sia il problema.
    Questo aspetto si ripercuote sulle vendite: con Internet in Italia stanno crollando, perché noi italiani vediamo come il fumo negli occhi dover spendere soldi per un quotidiano.
    Vedrete che col passare del tempo gli Editori (tutti, nessuno escluso), per vendere di più, saranno costretti ad “aprire” i cordoni ideologici che oggi sono chiusi col lucchetto.
    Succederà quindi che riequilibreranno le voci e i fondi, che oggi sono sempre gli stessi, come nell’Unione Sarda.
    Detto fra noi, faranno benissimo, perché mangiare giornalmente sempre la stessa minestra alla lunga stufa.
    Io, per esempio, comprerei, anzi mi abbonerei ad un giornale quotidiano con voci di diversa ideologia.
    Ed allora Biolchini potrà entrare anche nell’Unione Sarda, dalla porta principale. E non ci sarà nulla di strano.
    E Vito, al quale formulo gli auguri, non avrà bisogno di fare lo scherzo radiofonico dell’altro giorno.
    Anche perché, caro Vito Biolchini, Orson Welles vuole continuare a riposarsi in pace. Non vorrebbe svegliarsi di soprassalto solo perché un umano del terzo millennio sta osando sfidare il suo terrificante scherzo che spaventò l’intera America……..

    • ZEPROF says:

      Avrei bisogno di un piccolo chiarimento: Prima …non conosco vito biolchini, non so niente di lui…. Poi…. vito ha una grande considerazione e aspira… Quindi il biolchini non è così sconosciuto, se si hanno certezze così trancianti sulle sue aspirazioni. Ma forse non capisco bene.

    • Hai mai partecipato ad un campionato di “senso dell’umorismo”? Dovresti farlo, secondo me vinci!

    • oh Vito su santu chi ta fattu che scherzo incredibile , comunque io ho pensato perche no… l unione assume un giornalista indipendente, bravo e stimato,una ragione in piu’ per comprare ogni tanto il quotidiano e invece purtroppo non e cosi’ e comunque se lo prendete a lavorare con voi io compro il giornale piu’ spesso e una promessa.

  15. Sono le 15:03 ! Vito già ti vedevo vendere Almanacchi nella Piazza dei Giornalisti!! Ma il peggio è passato e domani sarà di nuovo BUON GIORNO CAGLIARI!!!

  16. Paolo sanjust says:

    ‘stardo…. Il mio sms di ieri in diretta diceva “tanto lugnone non lo compro lo stesso” e a casa commentavo: dopo tre mesi, al massimo, lo cacciano via. Bravo, bravi, sembra che dormiamo, noi cagliaritani, ma basta poco per mobilitarci. Solidarietà ai giornalisti di Sardegna 1

  17. efisio says:

    E io ieri a chiedermi per tutto il giorno se non fosse in fondo giusto così: essere comunisti a 40 anni è da coglioni, sì vabbé ma allora lo si è anche a 20 (coglioni) se dopo anni stentati a cercare di cambiare il mondo si imbocca la strada imboccata vent’anni prima dai ‘senza cuore’…
    Così, dopo che me n’ero fatto una ragione, la seconda botta.
    E no, non si prendono per il culo gli aficionados … il dio della radio vi punirà, dando lunga vita a Buongiorno Cagliari, RadioX e allo spirito libero e indipendente di cui la categoria dei giornalisti ha sempre tanto bisogno.

  18. Walter Falgio says:

    Caro Vito,
    rispondo al tuo interrogativo con un esempio personale. Ho lavorato all’Unione Sarda e alla sua testata web per anni. Oltre ad aver imparato a fare il giornalista nessuno mi ha mai suggerito all’orecchio cosa scrivere. Casomai mi è stato insegnato “come” scrivere un buon articolo da maestri della professione. Sarebbe stato possibile in altri contesti? Resta però la tristezza perché il tuo esperimento sociologico denuncia quanti, in questa piccola città, pensino (e quindi dimostrano) che non esista futuro senza ricatto.

    • Luigi Alfonso says:

      Walter, devi aggiungere alla tua considerazione un fatto importante: non hai lavorato per la redazione che si occupa di politica ed economia. Un conto è occuparsi di cultura o di cronaca nera, un altro è scrivere di certi argomenti.

  19. su bixinu says:

    😀 Tziarua!! 😀 😀 😀

  20. Ci ho creduto… ed ero contento per te! L’ho visto come un giusto riconoscimento alla tua carriera e alle tue qualità di giornalista.
    Egoisticamente però, sono contento che fosse uno scherzo!!!

  21. Od Vito, ero due giorni nel sarto di amici bidduncoli facendone cose tipo servi della gleba, e non sapevo nulla della faccenda che nel frattempo muoveva il sole e l’altre stelle. Poi mi è arrivato un messaggio dove mi si diceva che Biolchini, accozzato da Pigliaru e Maninchedda, che si dovevano sdebitare con lui per l’aiutino mediatico, mollava tutto per trasferirsi armi e bagagli alle zunk towers. Fine del sodalizio col povero Elio e fine del blog, incompatibile col nuovo alto impegno ugnonistico. Facciamogliela pagare! Traditore del libero pensiero e venduto peggio di Esaù. Anzi peggio di Giuda, lupo travestito da agnello e immondo ciarpame senza dignità! E poi altri sms che mi raccontavano la trasmissione e le minutaglie dell’infame tradimento. O tontus, è stata la mia risposta, ma nel raccontarmi queste cose non lo capite da soli che questo è un’ischerzo carnascialesco al cientoperciento? Non mi sapete più leggere i segni e gli indizi! La buon’anima di Fra Guglielmo di Baskerville è lì che si rivolta nel sepolcro! O voi che ve ne credevate arguti e saggi epigoni! Ma voi solo ve lo immaginate a Biochini che gli fanno una siffatta proposta e non rompe per un mese i maroni ai poveri commentatori blogghisti, discutendo di libertà di stampa e coerenza e scenari futuri? In ogni caso, e ne sono sicuro, sarebbe (per tutti e specie per l’informazione) meglio un’Unione con Vito dentro che con Vito fuori. A cent’annus.

  22. New Entry says:

    Personalmente credo che gli scherzi contengano un’aggressività più o meno nascosta verso chi li subisce, ma è un mio punto di vista e forse un mio limite. Non so, a parte quello di attirare l’attenzione su di se non capisco molto il senso di questo “scherzo”, che oscilla tra il “mi si nota di più” di Moretti e, se vogliamo, alcune manifestazioni dei 5 stelle, di cui però capisco le motivazioni.
    Comunque sempre più di buon gusto di un falso funerale.

  23. Eugenio says:

    Non ci ho dormito la notte!!! ah, dimenticavo, ti faccio un buono acquisto per le 4 ruote squarciate…

  24. ZEPROF says:

    Caro Vito, complimenti per l’ennesimo colpo mediatico, figurativamente degno di un Mattia Pascal della penna. Ho visto molti dei “complimenti” che ti hanno rivolto i feroci commentatori del blog. Che a mio modesto avviso sono per la maggior parte “Unionizzati”. Quindi le loro critiche sono doppiamente ingiustificabili, perché se la notizia fosse stata vera significava che stavi passando “dalla loro parte”. Le critiche dei sostenitori danno invece il senso e la misura di quanto il formidabile assortimento umano e professionale tuoi e di Elio, riescano a calamitare l’attenzione degli ascoltatori sulle notizie che date e soprattutto sui commenti che fate, pur rivestendoli con simpatica e profonda ironia.
    Lo scherzo quindi rappresenta secondo me l’apertura annuale del carnevale 2014, apertura senza dubbio col botto. Si vede che l’arrivo di Meli al Lirico ha dato nuova linfa al mondo culturale Cagliaritano….
    La grande, autentica notizia che però passa in secondo piano è che veramente l’ugnone ti abbia concesso spazio e firma sulla seconda pagina.
    Questa da sola è una notiziona, altroché.

  25. casumarzu says:

    le vostre madri sono delle santissime e onestissime donne, ma cosa siete veramente voi due è inutile specificarlo.
    complimenti

  26. Francesco Utzeri says:

    Egregio Biolchini,
    non la seguo da abbastanza tempo per poter esprimere un commento apprezzabile su questa burla che, dato il periodo carnevalesco, appare molto azzeccata, ben confezionata e, a quanto pare, molto ben riuscita. Posso dirle però che, pur essendo tempi di scarsissima coerenza intellettuale e in considerazione di quel che leggo abitualmente sul suo blog, mi pareva una resa da parte sua; anche in considerazione del fatto (e non si offenda nessuno) che un giornalista può accettare qualsiasi proposta di lavoro ( è un suo diritto ), ma da parte sua sarebbe stato giustificato se L’ugnone fosse un vero giornale.

  27. Non ci ho creduto manco per un attimo, ma concordo con te : occorre fare una seria riflessione su quanto oggi i ‘giornalisti’ della carta stampata siano costretti/invogliati/ispirati/invitati a ‘diluire’ la verità e aumentare la fantasia pur di mantenere il posto di lavoro in una testata che conta. e già che ci siamo, perché non mettere queste considerazioni in relazione al crollo di vendite dei giornali e ai ‘boom’ di certi blog (il tuo certo, ma anche quello di dagospia, o di scanzi o di selvaggia Lucarelli) che oggi (ciascuno a modo proprio, ovviamente) fanno informazione quotidianamente, e passano per quelli che fanno ‘controinformazione’. Onestamente, di recente mi stai sembrando un po’ troppo saccente e sembra che ‘ti piaci’ un po’ troppo, però ti riconosco la impagabile qualità di una ricerca di verità e di onestà che non si vede da nessun altra parte. continua così, con un briciolo di umiltà in più,magari. o anche no. buon lavoro

  28. Monica says:

    Ho iniziato con il pensare che fosse uno scherzo, poi il dubbio si è insinuato sempre più profondamente, e alla fine una sottile angoscia ha fatto capolino:- e se fosse vero? e adesso?-. La preoccupazione non era dovuta a un eventuale salto della quaglia, quanto alla verosimile fine della coppia Elio e Vito che da tanti anni allieta le mie mattinate e che mi offre spunti di riflessione tra il serio e il faceto riferendo in maniera più o meno goliardica le notizie presenti sui quotidiani regionali. Il fatto che un giornalista come te, che ho sempre stimato per la coerenza nel portare avanti le proprie idee, anche se non sempre sono stata d’accordo con quello che scrivi,fosse stato assunto all’Unione all’inizio mi ha sconcertato, ma ho pensato a un potenziale cambiamento della linea editoriale dell’Unione più che a un’eventuale cambiamento di rotta da parte tua. Non ci avrei trovato niente di strano se tu avessi accettato una eventuale proposta di lavoro da parte dell’Unione: il mestiere di giornalista non implica il fare la fame per orgoglio, quanto fare il proprio mestiere in scienza e coscienza a prescindere da dove o per conto di chi si scriva. Un abbraccio sincero da una dei tanti boccaloni di ieri, con l’augurio che nel lavoro come nella vita, tu riesca a ottenere quello che realmente desideri.
    P.S. Però non fatelo più. Non si “shcherza” con i sentimenti delle persone che poi c’è gente che “ne rimane male” davvero 🙂

  29. io l’ugnone non la leggo per pregiudizio.
    leggo il tuo blog quasi tutti i giorni e chi se ne fotte se fossi passato a l’ugnone.
    tanto la verità, in sardegna, ha circa 1.600.000 chiavi di lettura diverse, e quello dell’ugnone è una sola di queste.
    quindi, perchè spendere 1,20 euro?
    a me, quando qualcuno mi chiede la mia opinione su qualcosa, 1,20 euro non me li dà.

  30. muttly says:

    Ceeee niente funerale Jazz stile New Orleans, a casteddu si narada fillusu de mamma bona !

  31. Parlo da molto, molto lontano (Sassari) e quindi non capisco “certe” dinamiche, muri e steccati che qui descrivete. Perchè Vito Biolchini non può scrivere nell’Unione? Che ci sarebbe di male? Troppo a sinistra? Ma l’Unione è così a destra come dite voi? Da qui non è che si capisce. Personalmente non sono d’accordo con quello che scrive Biolchini (almeno nell’ultimo mese) però gridare allo scandalo per un suo, fantomatico, passaggio all’Unione mi sembra roba sovietica, anni ’70.

    • Claudia says:

      Signor Faedda, lei, pur dalla lontana Cap’e Susu, ha capito perfettamente le dinamiche di questa vicenda! Rispondo alla domanda posta da Vito alla fine del suo articolo, e dico che ,per me, la gente preferisce credere che la verità stia esclusivamente da una sola parte, quella a ciascuno più congeniale. Evidentemente i più non sono capaci di esercitare discernimento e spirito critico, e trovano perciò comodo e rassicurante credere che una certa notizia sia vera e affidabile, o un certo giornalista credibile,a seconda della loro provenienza, e non alla prova dei fatti. Sei un giornalista e lavori in una testata di destra? Quello che pubblicherai sarà spazzatura, a prescindere, per tutti coloro che siano orientati a sinistra, e viceversa. O anche : lavori in una testata di sinistra e ti permetti di stigmatizzare eventuali fesserie dette o compiute a sinistra? Sei ambiguo nel migliore dei casi, quando non addirittura venduto al “nemico”… e qui scatta il famigerato ” Ki ti paga??111!!! ” che imperversa sul Web. C’è poi la curiosa convinzione che un giornalista, per essere credibile, debba stare solo in trincea e possibilmente per una paga da fame… negli altri casi l’onestà intellettuale del professionista non viene nemmeno contemplata, neanche il beneficio del dubbio! Che dire, Vito? Prova a cambiare l’intestazione del tuo blog : ” Sigumenti biveusu de poesia… ” 🙂

  32. Ciao Vito, con tutta la pubblicità che gli hai fatto, l’Unione dovrebbe assumerti subito!

  33. Onlain says:

    Per fortuna che CastedduOnLine ha retto il gioco, eh gia’….

  34. Andrea says:

    Burlone! Avevo pensato a una mossa furbissima dell’Unione per neutralizzarti! E ho pensato anche “è incoerente, ma in fondo lo capisco”.
    Ma toglimi una curiosità: Casteddu On Line ti ha retto il gioco o ci ha creduto davvero, senza verificare?

  35. Su Brigungiosu says:

    Ultimamente il mio apprezzamento verso il tuo lavoro di giornalista è diminuito, non è questa la sede per spiegarne i motivi.
    Quel che voglio dire è che ieri, qua dove lavoro, si è presentato un collega (che conosco quale tuo sostenitore) annunciando il tuo passaggio all’ugnone e presentandolo come il salto della quaglia del venduto di turno.
    Io e un altro mio collega invece abbiamo difeso la tua “scelta”, concedendoti almeno il beneficio del dubbio, riservandoci di giudicare i tuoi futuri scritti prima di bollare l’assunzione come atto di tradimento.
    Ebbene ci è stato praticamente impossibile difenderti agli occhi di un tuo, fino a pochi minuti prima, sostenitore.
    C’è una morale? Non lo so, forse è solo il mondo che è strano.
    Buon lavoro, ovunque tu decida di portarlo avanti.
    Su Brigungiosu.

  36. Claudia says:

    Carissimo Vito, io sono tra coloro che hanno gioito per la splendida opportunità di lavoro che ti veniva offerta e che ti avrebbe permesso di dimostrare ad una platea sempre più ampia il tuo valore di giornalista e, pur affranta per la separazione della magnifica coppia Arthemalle-Biolchini , ti ho fatto i miei migliori auguri… Sono felice che Buongiorno Cagliari, la trasmissione splendida che allieta le nostre giornate vada avanti con gli impareggiabili conduttori storici, però, che peccato, Vito Biolchini all’Unione l’avrei proprio voluto vedere! Due cose mi hanno sconcertato : i commenti tra il velenoso e il moralistico di chi ha dato per scontato che, andando all’Unione, ti fossi venduto corpo e anima al dio Assiro-Burcerese SRG ZNKD, e la faciloneria con cui certa stampa diffonda notizie false senza controllare prima le fonti. Complimenti per la burla epocale, siete stati veramente bravissimi, e benimindi Orson Welles…Un abbraccio dalla tua amica pennuta! 😀

  37. Non avrei visto nulla di male in tale evento se avessi continuato a scrivere di cosa e come volevi.

    Il giornale è un contenitore non è esso stesso il contenuto.

    Se Muroni domani decidesse di innovare il suo giornale questo potrebbe diventare una testata attendibile e dovremmo smetterla di fare gli snob che o-mio-Dio-l’ugnone-no.

    Averti in redazione, o anche solo come collaboratore esterno, potrebbe, ad esempio, ampliare l’orizzonte di un giornale decisamente troppo chiuso nelle proprie convinzioni. Le rivoluzioni si fanno a piccoli passi.

  38. Valleyman says:

    Ed io, con un sms, avevo paragonato il tuo passaggio all’Ugnone come il passaggio gi GiggiRiva alla Juventus! Carrogna

  39. Vito io ho oggi ho nell’ordine inviato il primo SMS a Buongiorno Cagliari e acquistato l’Unione per leggere il tuo articolo che già conoscevo. Ero tra quelli che era contento per te anche se non ti conosco personalmente ma sono contento di potervi continuare ad ascolatare.
    Mi dispiaceva anche per Elio, me lo immaginavo lì a pensare cosa fare.

    P.S. Mi devi 1,20 € del giornale.

    • TriplaG says:

      Io, invertendo l’ordine, ho prima acquistato l’Ugnone e poi mandato un SMS che qui ribadisco.
      “Dopo 25 anni ho comprato l’Ugnone, malleddetto! 😉 “

  40. Lellos says:

    sei un genio!!

  41. Non ci ho creduto veramente, ma un pochino speravo che potessi diventare il granello di sabbia che fa saltare l’ingranaggio. Magari un giorno succederà davvero.

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