Cagliari

Stadio, Poetto, anfiteatro e Tuvixeddu sono i frutti velenosi del centrodestra. Ma Zedda deve darsi una mossa: ora

La gente non capisce. Non capisce perché i baretti nella spiaggia del Poetto sono chiusi. Glielo spieghi (ed è difficile perché la questione è evidentemente complessa) ma non capisce. Non capisce e soprattutto non si capacita del fatto che i baretti non si possano riaprire in qualche modo, “pagando una multa, facendo una delibera, facendo qualcosa”. Cagliari ha una spiaggia bellissima che quasi sicuramente quest’estate non avrà neanche un punto di ristoro aperto: assurdo. Perché?

Idem per lo stadio. La questione è articolata, ma la gente va al sodo: “Perché il Sant’Elia è chiuso? Perché il Comune non lo riapre? Perché non lo dà a Cellino? È assurdo che il Cagliari giochi a Quartu o a Trieste”. Ha torto la gente a porre la questione in questi termini? In fin dei conti direi di no.

E l’anfiteatro romano? Da due anni non ospita più (e per fortuna) i concerti estivi. Ma quando sarà riaperto alle visite? Perché è sempre chiuso? Perché i crocieristi lo guardano sempre da oltre le sbarre?

E Tuvixeddu? A che punto siamo? Quando sarà aperto il parco?

Queste sono le domande che i cagliaritani si pongono. Così, con grande semplicità. Le risposte sono ovviamente complesse e articolate ed io, per farla breve, riassumo tutto in questo modo: stadio, Poetto, anfiteatro e Tuvixeddu sono i frutti velenosi lasciati in eredità alla giunta Zedda dalle precedenti amministrazioni di centrodestra guidate dai sindaci Delogu e Floris. Soprattutto il primo ha gettato le fondamenta per i disastri attuali, ha piantato l’albero cattivo, mentre il secondo si è limitato a non raccogliere i frutti e a lasciare la patata bollente nelle mani del suo giovane successore.

La questione del Poetto poteva e doveva essere risolta nei diciotto anni nei quali il centrodestra ha governato la città, e invece colpevolmente non è successo nulla; lo stesso valga per il Sant’Elia (con le tribune dentro il Sant’Elia montate addirittura nel 2002!); i disastri all’anfiteatro romano li ha provocati la giunta Delogu e di Tuvixeddu neanche parliamo. Di fatto, oggi Cagliari paga duramente le pessime scelte fatte dai sindaci Delogu e Floris. Solo che oggi c’è Zedda. Che si deve dare una mossa. Perché solo trenta cagliaritani su cento capiscono che tutti questi casini non li ha causati lui. Ma cento su cento sanno che ora tocca a lui risolverli. Adesso.

Che l’attività della giunta Zedda stesse subendo un evidente rallentamento lo si era capito addirittura sette mesi fa. Ricordate quel mega vertice di maggioranza che ai primi dello scorso ottobre saltò per la scomparsa improvvisa dell’esponente Pd Emanuele Sanna? In quella occasione si dovevano gettare le basi per un rilancio dell’attività dell’esecutivo. Quella riunione, annullata in segno di lutto, poi non c’è mai stata. Da allora sono passati sette mesi: sette mesi buttati.

È vero, ci sono state le direzioni del Pd, sfociate poi in un nulla di fatto. Perché dopo agli appelli fatti al sindaco affinché “cambiasse marcia” non è successo nulla. Non è successo nulla neanche dopo i documenti dei Rossomori e della Federazione delle Sinistre, molto critici con il sindaco e la sua giunta. Per un certo periodo si parlava della possibilità di un rimpasto, e poi sapete cos’è successo? Nulla: risposta esatta.

Dal almeno sette mesi il centrosinistra cagliaritano ha la piena consapevolezza che l’amministrazione comunale ha bisogno di un rilancio, ma alle parole non seguono i fatti. Nel frattempo alcune questioni esplodono, i baretti e lo stadio su tutte.

Il sindaco appare immobile. Ripete come un mantra quelle due o tre parole (come “legalità” e “concorso di idee”) che all’inizio meravigliavano i cagliaritani ma che è chiaro ora che sono formule vuote se non sono inserite in una strategia complessiva di intervento sulla città. Che non c’è (e se c’è, non si vede).

In questa primavera l’amministrazione cagliaritana si gioca una buona parte della sua credibilità. Che piaccia o meno, i banchi di prova su cui si deve misurare sono soprattutto due: lo stadio e il Poetto. Sono questi ora le questioni di cui tutti parlano. E che non possono più essere eluse. Quest’estate i baretti non possono restare chiusi e il Sant’Elia in un modo o in un altro deve essere riaperto in tempi certi: questi sono gli obiettivi da raggiungere. In ogni modo possibile. Senza perdere tempo su posizioni insostenibili (per settimane il Comune ha affermato che l’unica soluzione per i baretti era il loro smontaggio!) e senza valutare altre opzioni (ma c’è qualcuno in via Roma che ha studiato seriamente quello che sta succedendo ad Udine? È una strada percorribile anche a Cagliari? Bisogna fare chiarezza al più presto).

Per governare una città servono coraggio, energia, anche un po’ di fantasia. Questo è il momento, i cagliaritani dal centrosinistra che governa al Comune aspettano risposte. Non slogan o, peggio ancora, silenzi. Qualcuno in via Roma si dia una mossa. Altrimenti la punizione degli elettori sarà inevitabile.

 

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37 Comments

  1. All’ Anfiteatro ho visto: Ray Charles, Lou Reed, Patti Smith, Sting,
    De Andrè, Zucchero, Nannini, Andrea Parodi, altri artisti pop nonchè alcune opere e balletti. Meno male che l’hanno chiuso!!!!!!!

  2. Colpito da tante critiche, mosso da indomita volontà di riscossa e deciso a prendere di petto la situazione il compagno Zedda ha promosso un concorso di idee per affrontare i problemi della città!!! che, manco a dirlo, gli hanno lasciato le amministrazioni precedenti.

  3. skyler says:

    bah, la cosa triste e’ che si tende sempre ad accusare i predecessori, senza far niente per risolvere i problemi….2 anni son passati e nn si e’ risolto niente.
    Ancora peggio, parliamo dell’arena S.Elia, che costa un botto montarla e smontarla ogni stagione. Ma se abbiamo la Fiera ma perche’ buttare all’aria i soldi che gia ce ne sono pochi?
    E dal punto di vista della cultura cosa e’ stato fato dalla giunta in questi due anni? Poco o niente.

    Elettore deluso

  4. Le Palmette rispettano nel regole e riaprono… che cosa assurda e strana??? Ma non è di Zedda la colpa della chiusura dei chioschi? e ora?
    Abbiate pazienza altri 3 anni… e poi avrete un uomo di G.F come Sindaco e tutto tornerà come prima per altri 20 anni… complimenti a tutti per la grande capacità di analisi…

  5. Troppo facile e comodo imputare i cosiddetti frutti avvelenati ai sindaci precedenti. La realtà è che Zedda c’è ormai da due anni e si sta dimostrando un disastro a tutto campo, amministrativo e comunicativo. Risultati tangibili zero. La città è ferma, immobile, pietrificata. Inutile fare l’elenco, la desolazione impera, la città è tornata indietro di 20 anni. Per la sinistra vale poi la solita regola del due pesi e due misure: se è lei ad amministrare, gli alibi si sprecano e la colpa è sempre di chi c’era prima. Quando amministrano i suoi nemici, se questi si azzardano a cercare alibi in chi c’era prima, vengono triturati, scannati, demoliti, invitati a dimettersi 24 ore su 24, diffamati sui giornali e, insomma, viene messo su il tradizionale armamentario caro alla sinistra: diffama, infanga, calunnia, qualcosa resterà.

    • Zedda sta solo facendo rispettare le leggi. Leggi che fino ad ora sono state eluse da coloro i quali hanno solo cercato di curari i propri interessi e non quelli della comunità. Dovresti essere fiero di avere un sindaco che fa rispettare le leggi e che forse riuscirà a regolare e legalizzare una situazione di Zona Franca del litorale dove sono stati compiuti abusi edilizi per i quali dovrebbero prevedere la galera !

  6. Don Fabio says:

    …, tra le dita.

  7. Don Fabio says:

    …dato il mio voto.

  8. Zedda, non deve perdere piu’ tempo ormai ha perso per sempre la credibilita’non sa risolvere i seri problemi della citta’e dire che governare peggio di floris, non era cosi difficile, da la sensazione di tenerci ai cagliaritani,per di piu’ non sembra un sindaco di sinistra ma solo uno che si fa i cazzi suoi la citta’ perde pezzi oltre al serio problema che non ci sono case popolari il commercio cittadino in forte declino lui cosa dice che non vuole far costruire a su stangioni , e un sindaco apatico, per il bene di chi vive a cagliari dia le dimissioni, p.s. mi son pentito fortemente di averli datto il mio voto.

  9. Mi dispiace dirlo, ma per come sta gestendo queste problematiche si dovrebbe dimettere. Si vede in maniera lampante che il caro Zedda è sull’orlo di una crisi di nervi, é riuscito a farsi querelare persino da Cellino, il che la dice lunga. In poche parole è inadeguato a fare il sindaco da Cagliari, a sua discolpa solo il fatto che, essendo Cagliari, una città in mano ai compassati ( nel senso di compasso ) per lui di sinistra è praticamente impossibile governare, soppratutto se cerchi lo scontro. Doveva in qualche modo non dico allearsi, ma quantomeno cercare un dialogo.Per i baretti serviva una leggina regionale (ma figuriamoci se la giunta pensa al sindaco di sinistra).
    Per quanto riguarda lo stadio, forse si salva per il fatto che Is Arenas è costruitto in una zona vincolata e probabilmente verrà smontato, altrimenti sarebbe rimasto con il classico cerino acceso, tra le ditta.

  10. Campagna elettorale says:

    Per capire quanto fuorviante non sia l’ opinione pubblica ma il contenuto di questo articolo, basta rivedersi la campagna elettorale pro Poetto del sincaco. Comunque tutti i problemi che oggi l’ amministrazione si trova ad affrontare, erano già noti al tempo della sua candidatura…il fatto è che non gli ha saputi gestire e, anzi, ha fatto di tutto, o meglio non ha mosso un dito, per accentuarli.

  11. robespierre says:

    Poetto, Tuvixeddu, Anfiteatro, fossero solo questi i problemi di Cagliari, basta girare un po’ per rendersi conto che la città è sporca, degradata, ogni piazza sta diventando una piccola corte dei miracoli. Non parlo solo delle periferie sempre trasformate in discariche, fattevi un giro in piazza Matteotti, proprio di fronte al comune, guardate cos’è il Bastione e la piazza Garibaldi, girate per la Marina e vi accorgerete che i rifiuti sono ancora la a mezzogiorno. Zedda non è certo il responsabile di tutti i misfatti che avvengono in questa città moribonda, di sicuro non sta facendo abbastanza per risolvere almeno qualcuno dei problemi presenti. Quest’anno anche gli infopoint turistici sono chiusi, per mancanza di fondi presumo, per lo stesso motivo le strade sono delle trincee e i marciapiedi percorsi ad ostacoli, ma per fortuna Cagliari si è dotata di una buona scorta di transenne. Zedda, come accadde per Soru alla Regione, regalerà Cagliari alla destra perchè non ha capito, e con lui molti compagnetti “de is de nosu”, che la gente ne ha le palle piene.

  12. matteo says:

    Caro Vito,
    ieri mattina, aprendo la porta di casa, mi sono chiesto quale futuro può dare alla città un’ amministrazione comunale, bada bene amministrazione comunale, che nel 2013 si permette di lasciare marcire i rifiuti della sera prima nel centro storico della città. Illuso, rientro la sera, e trovo, insieme allo stesso lerciume, bambini, turisti e tanta altra gente uscita di casa a godersi la giornata di sole.
    Non credi che chiedere a questa giunta di risolvere problemi indubbiamente meno pratici e molto piu’ complessi, poetto ecc ,che preservare e magnificare il centro storico sia solo una pia e ben consapevole illusione ?
    Mi viene facile pensare che il nostro sindaco la domenica non graviti nel suo bar preferito della Marina o se lo fa girerà con i paraocchi come un mulo. Altrimenti credo che l’ equazione sia facilmente risolta: Totale incapacità !

    • New Entry says:

      Con ieri mattina intendi domenica mattina (avendo scritto il tuo post lunedì 15?)? Perchè se a marcire era l’umido la colpa non è dell’amministrazione ma di chi l’ha depositato di sabato sera, cosa che secondo il calendario della raccolta differenziata non si dovrebbe fare. Non so se sia questo il caso, ma ho voluto cogliere l’occasione del tuo commento per sottolineare che la raccolta differenziata a Cagliari, per quanto perfettibile (e credo debba partire in autunno il porta a porta, vedremo con quali risultati) ha nei cagliaritani indisciplinati i peggiori nemici.

      • matteo says:

        no, mi riferivo al fatto che se l ‘orientamento del sindaco é quello di far vivere, giustamente, la movida nel centro storico deve anche tenere conto dell’ inciviltà della gente. T’ invito a fare due passi la domenica per le vie della Marina e p. Yenne per renderti conto di cosa parlo.

  13. Siamo dans la mer says:

    Purtroppo Zedda è rimasto solo come un cane: il Pd l’ha mollato, Sel l’ha mollato, i movimenti l’hanno mollato, i giovani l’hanno mollato, il mondo della cultura l’ha mollato.

    Ormai sono rimasti solo pochi giapponesi a difenderlo… Anche nell’amata piazzetta Savoia il cindaco sembra essere in minoranza. Oh massi, eh svegliati!

  14. Marco 70 says:

    La gente non capisce che, per esempio a Verona, l’anfiteatro è un monumento aperto allo spettacolo (mentre qui per fortuna l’hanno chiuso eh). La gente non capisce che in tutto il mondo, tranne forse in Ucraina, gli stadi sono concepiti senza pista e di retrattile magari ci costruiamo i neuroni. La gente non capisce che il Poetto non è una spiaggia per abusi e fottendosene se ne va a Quartu. Scusa Biolchini ma che diamine deve capire la gente? Ieri ero al Poetto di Cagliari, un immondezzaio e tanta gente ad odorarsi lo scarico delle macchine, degli autobus, e dei cassonetti. Ma per piacere. W la legalità di cui piace tanto riempirsi la bocca.

  15. Carlo Murtas says:

    Sembra emergere con chiarezza che per disinnescare i frutti avvelenati ereditati dalle giunte di Delogu e Floris ci vorrebbero capacità strategiche ed un vigore amministrativo superiori alle effettive possibilità del Sindaco Zedda. Il PD cittadino sembra poi il bell’addormentato nel bosco, nessuno alza la voce per richiamare il Sindaco ad una maggiore lungimiranza ed energia amministrativa, e si ha l’impressione che venga assecondata una certa inerzia del Sindaco, che un pò prende tempo, un pò tira a campare; è un’ inerzia che investe ormai vari settori del governo della città e se, come è evidente, è diversa da quella delle giunte di centrodestra, provocherà ulteriori gravi danni alla vita cittadina, non è gradita proprio da nessuno e verrà pagata a livello di consenso; cerchiamo almeno noi del PD di darci una svegliata!

  16. CARLO RUJU says:

    l’amministrazione (intesa come dirigenti ) avrà le sue colpe, però la politica deve dare un’indirizzo politico chiaro è preciso. Per capirci meglio, perchè a Quartu i baretti aprono in spiaggia, mentre a Cagliari sono chiusi. Zedda forse dovrebbe farsi una chiaccherata con MILIA .

  17. giorgio granara says:

    caro vito, detto che non sono d’accordo con la sua lettura delle responsabilità, segnalo un fenomeno in aumento che mi pare preoccpuante: l’amministrazione di cagliari si sta distinguendo per ul suo modo non di “accompagnare” nel rispetto ovviamente delle leggi, chi fa impresa, il privato, sia esso cellino, i titolari dei chioschi o cualbu o simile, ma pensa di svolgere il suo ruolo andando costantemente e metodicamente in contrapposizione. e siccome l’ammnistrazione è fatta di uomini, uffici, dirigenti, funzionari, direi che il vulnus è lì. l’amministrazione non rispetta essa per prima le leggi (la bassanini pe esempio sulla trasparenza delle pubbliche amministrazioni), i tempi ecc. e questo, ripeto, non lo fa una cosa astratta, lo fa chi da essi è composta: sindaco, assessori, dirigenti, funzionari ecc, che, ricordo, sono dipendenti pubblici.

    • CARLO RUJU says:

      Hai ragione troppi dirigenti fanno il bello è cattivo tempo approfittando dell’incompetenza e/o inerzia degli assessori. Però il sindaco deve intervenire in modo più deciso , Oltretutto con l’elezione diretta ha un arma in mano quella delle dimissioni, che per esempio non ha un capo di governo. In politica bisogna prendere dei rischi anche a costo di sbagliare.

  18. Antonello Gregorini says:

    La realtà è che questa amministrazione è riuscita a incasinare oltre l’immaginabile le questioni che ruotano attorno a Poetto, Stadio e Anfiteatro e Tuvixeddu.
    Al Poetto si è mossa tardivamente, consentendo l’installazione dei baretti dove, invece, se non aveva la soluzione del problema pronta, doveva assolutamente evitare di impegolarsi e creare ulteriori danni.
    Per lo Stadio, Zedda, è riuscito con arroganza a distruggere quelle possibilità che esistevano di generare un processo di riqualificazione urbana ricco e positivo che ruotasse attorno al rudere e alla squadra.
    L’Anfiteatro è chiuso, semplicemente. Non serve dire altro. Dopo due anni è chiuso! Torno alle cronache il sabato per i botellon degli studenti.
    Su Tuvixeddu potrei scrivere un libretto. Anche qui, semplicemente, non è vero che l’accordo di programma era il frutto avvelenato lasciato dal serpente Delogu. L’accordo di programma fu il frutto positivo di anni di trattative pubblico private attorno al contenzioso. L’azione di Soru, e di Zedda in seconda fila, da consigliere, ha determinato la rottura, anche qui per arroganza, di quel lieve equilibrio che tiene in piedi questi accordi. Non si è cercata una soluzione, ma la guerra. Alla fine di questa i risultati sono davanti agli occhi di tutti: un deserto. Quando Zedda aprirà il parco questo sarà un piccolo surrogato del grande parco archeologico, due, tre ettari, contro ventuno + tre, perché nel frattempo si è persa anche la possibilità, già finanziata, di integrare i tre tre ettari della necropoli sul costone di Santa Avendrace.

  19. nicola says:

    …di altri pezzi ne ho condiviso il contenuto, su questo, innanzittutto, aggiungerei la seguente quarta domanda dei cagliaritani: “Perchè (salvo anch’esso abbia bisogno di un profondo ‘restyling’) circa il litorale di Quartu la questione non si pone?” E poi, ricorderei l’intervento su Casteddu on line dell’avv. Francescao Ballero (consigliere del PD) che ha spiegato bene ed in termini giuridici, cos’anche rispetto alla questione il Comune di Cagliari avrebbe potuto fare; semplicisticamente, il pezzo è stato riassunto nel titolo “Imitare Quartu” ma anche chi non è addentro alle questioni giuridiche (espresse con dovizia di particolari dall’avvocato), comprende bene che il principio alla base e che differenzia Quartu e Cagliari, è il concetto di temporaneità delle strutture; la dove Quartu lo lega alla durata della concessione mentre Cagliari l’ha legato, da ultimo, al concetto della stagionalità, mettendo tutti, nel caso di mancato smontaggio delle strutture alla fine della stagione estiva, fuori norma. Si, ma come si può pretendere che un gestore dopo aver rimosso le vecchie (e fattiscenti in alcuni casi) strutture, dopo aver investito denari per tirarne su di nuove, dopo quattro mesi di lavoro, al termine, smonti tutto, spenda denari per tenere il tutto in un garage ‘smontato’ per otto mesi, come fosse una moto o un windsurf o il duetto (per chi se lo può permettere) e tirarlo fuori all’inizio dell’estate…?

    • CARLO RUJU says:

      Scusa la temporaneità delle strutture di Quartu non obbliga lo smontaggio.Non sono un esperto ma credo che i limiti siano legati all’attività che possono svolgere sull’arenile.

  20. Matteo says:

    Cagliari non è più Cagliari

  21. andrea says:

    “La gente non capisce. Non capisce perché i baretti nella spiaggia del Poetto sono chiusi. Glielo spieghi .e non capisce”…. quanto siete presuntuosi e arroganti voi radicalchic da salotto. E già: ci siete voi e poi, sotto, il popolino, noiartri, a cui voi, bontà vostra, cercate di spiegare, ma siccome noi siamo plebe ottusa non arriviamo a capire, a differenza di voi eletti che capite subito tutto.
    Tu vivi nell’800, caro Biolchini, all’epoca della teoria della “moltitudine bambina”, oppure 20 secoli fa, al tempo del “vulgus vult decipit ergo…..”
    Ma i tempi sono cambiati, anche se fate finta di non accorgervene:
    E vedrete che prima che a Cagliari votino per un “sinistro” passeranno duecento anni.
    Perchè forse noi siamo stupidi e ignoranti come pretenderesti tu. Ma non fino a quel punto
    ps.
    Con le tue illazioni non mi hai offeso, perchè la tua opinione della plebaglia io ce l’ho degli intellettuali organici al sistema e dei giornalisti mancati.

    • E’ verissimo andrea.. Si speriamo che questo “sinistro” non venga rieletto, così facciamo spazio al bravo “destro..o”, col suo bel monclair, e magari la sua bella clinica privata, amico del grande palazzinaro ed editore del più importante quotidiano della regione, che andrà avanti a suon di proclami del tipo:”Cagliari capitale del mediterraneo”, “Realizzeremo un lungo mare sul modello di Barcellona o Atlantic City”, “realizzeremo la metropolitana sotterranea” (utilissima per Cagliari, alla modica cifra di 500milioni di euro per 15km.. Un affare insomma),”Cagliari ha bisogno del Tunnel sotto V. Roma”.. Uno che per dieci anni riterrà superflua la realizzazione del PUC, PUL, piano particolareggiato per il centro storico etc. (che palle questa cavolo di Urbanistica. Uff!). Insomma, vogliamo uno che ci faccia sognare con gli slogan…

      • andrea says:

        Ma tu l’hai mai visto il lungomare di Atlantic City? Servizi, locali aperti giorno e notte, attrezzature…
        Del resto per chiuderti la bocca basta Trip advisor:
        http://it-it.facebook.com/pages/Centro-Velico-Marina-Piccola-Cagliari/129206236510
        – ma voi fans del sindachino preferite il (NON) lungomare Poetto di Cagliari, dove i bus sfrecciano a velocità folli (facendosi strada col claxon) e dove non esiste nemmeno il marciapiede. Se vi piace il terzo mondo poi non lamentatevi se siete disoccupati e bussate con la manina a “mamma stato”.
        La verità, se vorrete aprire gli occhi, è che Floris era un vecchio oligarca di regime, ma Zedda &c sono giovani oligarchi, dello stesso regime e peggio degli altri.
        Con la vecchia nomenklatura almeno, lo stadio faceva schifo, ma c’era, l’anfiteatro faceva schifo, ma era aperto, i baretti e i ricciai erano più o meno fuorilegge, macchissenefrega: almeno un quisque de populo qualunque un caxxo di caffè vedendo il mare poteva berselo. Questo disastro di sindaco ci ha tolto pure gli occhi per piangere, ci ha umiliati. Gli auguro che tutto ciò che ha seminato possa raccoglierlo. e con gli interessi.

    • muttly says:

      La spiaggia adibita ad orinatoio dopo i grandi eventi della birra e la sabbia bianca ricoperta di nero i cagliaritani l’hanno capita benissimo

    • LA RIVINCITA DEL NERDS

  22. Di Legno says:

    “Per governare una città servono coraggio, energia, anche un po’ di fantasia.”
    Tutte doti che il sindaco ragazzino ha dimostrato di avere in grande quantità.

  23. l’unico movimento estivo è rimontare l’area eventi di Sant?Elia costo l’anno scorso 660 mila euro (con tribune del comune fuori norma) ed adesso nuovo bando per rimontare il tutto ha senso non doveva definitiva…

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