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L’Arena Grandi Eventi non serve a una mazza! Jovanotti a Cagliari in concerto alla Fiera! Inoltre…

Ora è ufficiale: l’Arena Grandi Eventi, voluta, pagata e magnificata dalla giunta cagliaritana di centrosinistra guidata dal sindaco Massimo Zedda, non serve a una mazza. La prova provata è il comunicato stampa giunto ieri nelle redazioni e che annuncia la tappa a Cagliari, il prossimo 20 luglio, del tour di Jovanotti: uno dei pochi grandi eventi musicali della prossima estate italiana. Dove si terrà in concerto? Ma alla Fiera, cari amici! Alla Fiera, alla vecchia cara Fiera campionaria, mica all’Arena Grandi Eventi, uno spiazzo in calcestruzzo costato 700 mila euro e che è tutto tranne che quello che pretende di essere.

Perché se Jovanotti si esibirà alla Fiera è proprio perché la sedicente Arena Grandi Eventi… è troppo piccola! È così, è proprio così, fatevene una ragione: troppo piccola! Per la tappa cagliaritana del cantante gli organizzatori puntano ad avere tra i 15 e i 20 mila spettatori, e porteranno in città un palco di notevoli dimensioni. Pubblico e strumentazioni che nell’Arena Grandi Eventi incredibilmente non ci stanno.

“Eh, o furbu, ma non l’hai vista la locandina? C’è scritto che il tour si tiene negli stadi!”. Certo è, è così. Ma neanche la Fiera è uno stadio, eppure andrà bene lo stesso. A differenza della follia costruita senza alcun ragionevole motivo.

Lo so, lo so che lo sapete già quello che sto per dirvi, ma ve lo dico lo stesso: che senso aveva costruire una Arena Grandi Eventi a Sant’Elia se poi all’occorrenza non si rivela tale? Non aveva forse ragione chi un anno fa predicava prudenza al Comune, suggerendo di prendere tempo, far tenere i concerti estivi alla Fiera e capire meglio di che tipo di struttura realmente la città avrebbe avuto bisogno?

Nooo, ma qui sono tutti esperti di spettacolo e di arene estive! Al punto tale che Cagliari fra qualche anno di arene grandi eventi potrebbe averne non una, ma addirittura cinque! Cinque, cinque, avete capito bene! Prendete nota, od amici.

La prima arena grandi eventi è quella impropriamente chiamata tale, l’Arena Grandi Eventi di Sant’Elia, quella che quando c’è un grande evento vero non serve appunto ad una mazza.

Ma siccome Cagliari è una città all’avanguardia, perché non avere un’altra arena grandi eventi di fronte all’Arena Grandi Eventi? Geniale, vero? Non l’avete sentito ieri in consiglio comunale il sindigo Zedda dire che lo stadio Sant’Elia, una volta ristrutturato, potrà ospitare anche concerti di livello? Quindi avremo due arene gradi eventi una di fronte all’altra: meraviglioso.

Ma noi vogliamo di più, perché ora tocca a noi. Avete presente lo spazio tra il Teatro Lirico di via Sant’Alenixedda e il Conservatorio di via Bacaredda? Bene: lì, in quella che si chiama piazza Amedeo Nazzari (e chi non beve con me, peste lo colga!) sorgerà un’altra arena grandi eventi! Non lo sapevate? E come mai siete così disinformati? Sì sì, lì ci sarà un grande teatro all’aperto, finanziato con un milione e mezzo di euro, e che “per l’ubicazione all’interno della città potrà accogliere solo generi musicali adeguati al luogo (concerti sinfonico-corali e jazz, opere liriche) ad esclusione di quelli pop/rock”. È tutto scritto, o piccioccusu!

E l’Anfiteatro romano dove me lo lasci? Forse me lo stai dimenticando? Ma noooo! Anche all’Anfiteatro torneranno gli spettacoli, il Comune lo ha promesso! Magari le opere, che così potranno essere rappresentate sia al Parco della Musica che nell’antico monumento! D’altra parte, il Teatro Lirico di Chiagliari sta andando alla grande! Ragazzi, ma una città come la nostra non esiste in nessuna altra parte del mondo! Arene grandi eventi a fuliadura!

E la quinta? Dov’è la quinta arena grandi eventi? La quinta è sempre quella e sta sempre lì: la Fiera di viale Diaz. L’unico spazio vero su cui si sarebbe dovuto puntare subito, invece che sperperare risorse in altre iniziative a dir poco avventurose.

Il comune di Cagliari in cultura investe poco e male, però in un futuro non lontano si troverà a dover gestire direttamente quattro arene grandi eventi: una follia. E questo dopo che per anni (per tutti gli anni del centrodestra) le associazioni culturali cittadine si sono battute contro la politica dei grandi eventi.

Ve lo meritate Beppe Grillo.

 

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26 Comments

  1. Stefano C. says:

    Mi devi solo spiegare cosa c’entra Grillo. Con quel commento finale hai rovinato quanto di buono avevi scritto, come mettere del parmigiano su una torta. Impara a cucinare fino a l’ultimo ingrediente con l’umiltà del provetto cuoco. Quale sei.

    • Cosa c’entra Grillo? In sintesi potrei dirti: è una battuta che fa il verso a quella di Nanni Moretti “Ve lo meritate Alberto Sordi”. Poi Grillo c’entra nella misura in cui la sinistra, che si lamenta di Grillo, non riesce ad essere coerente con le cose che predica. Tra il dire e il fare (politico) della sinistra italiana oggi c’è soprattutto il M5S.

      • Stefano C. says:

        Scusa ma non avevo capito il senso. Da Segni (Mario) passando per Soru fino al Cindaco non si è mai trovato il centesimo per fare un euro. Tutte occasioni buttate al vento. Speriamo non capiti al M5S, sarebbe un punto di non ritorno.

  2. Commento? No comment !Sperperoni!Pasticcioni!

  3. unuchilezze says:

    mi dispiace parecchio ma da un pò di tempo, caro Biolchini, non sei più credibile. Sei troppo avvelenato, cerchi il “sangue” in tutte le cose specie quelle fatte da Zedda come prima da Soru. Non ti arrabbiare se non ti hanno dato qualche incarico, è giusto così, il tuo mestiere è quello di fare il giornalista serio. Non sprecare questa opportunità che tu per qualità intellettuali hai e tanti altri non hanno. Non potrò mai dimenticare la tua “telecronaca in diretta” dell’assalto alla casa privata di Soru. Rimasi inorridito, se hai occasione a mente fredda riascoltala, sembrava che non stavi aspettando altro che il sangue. Tu devi fare il giornalista obiettivo, devi, sei uno dei pochi che può. Fallo ti scongiuro.

    • Sai, dietro i falsi complimenti che mi rivolgi ritrovo un’accusa che da parte di fa largo in parte della sinistra cagliaritana (Sel e dintorni, giusto per capirci): io critico Zedda perché non ho mai ricevuto nessun incarico da parte di questa amministrazione. Peccato che io non ho mai richiesto nessun incarico, come lo stesso Zedda sa bene. La mia storia personale dimostra che niente di quello che ho e faccio dipende dalla politica, niente; a differenza di tante persone che mi rivolgono questa accusa, che invece senza la politica non avrebbero nulla e sarebbero solo delle persone meschine. Esattamente come te, che ti nascondi dietro l’anonimato per rivolgermi accuse così gravi e così false.
      Ma questo modo di gettare fango sulla mia persona è il modo infantile e velenoso di mettermi a tacere: non ci riuscirete. Caro amico anonimo, anche su Soru sbagli di grosso. Usi solo un grossolano espediente per mettermi sotto accusa (se c’è una cosa che non ho mai cercato nella mia professione è il sangue, neanche per sbaglio, e quella radiocronaca me la ricordo benissimo) . Sono “avvelenato” dici: no, sono un giornalista che dice quello che pensa. I politici non ci sono abituati, me ne rendo conto. E credimi, io non mi arrabbio perché non ho incarico, mi dispiace solo che esponenti come te della sinistra cagliaritana si nascondano dietro l’anonimato per attaccarmi in maniera così meschina. Io ho il coraggio delle mie opinioni, tu no. Tu sei un poveraccio, io no.

      • unuchilezze says:

        Mi auguro che tu non taccia mai. se ti offendi per le critiche ….. beh non te ne farò più, e i complimenti non sono falsi credimi, Ti apprezzo per tante cose ma ogni tanto ho l’impressione che esageri. tutto qua. in quanto al “poveraccio” forse lo sono economicamente ma per il resto non mi sento proprio di esserlo.

      • Per fare certe accuse bisogna avere il coraggio di firmarsi. Altrimenti, ribadisco si è solo dei poveracci.

    • unuchilezze, ma anche, unuchinaratontesasa

  4. Ciao Vito che devo dire, accidenti: “l’avevo detto”. Come riportato, in altre occasioni dalle cronache dei media, credo che un volano, della Cagliari Caput Mundi, siano i Grandi Eventi. Facciamoci caso quante volte ci spostiamo per uno spettacolo o un evento anche nella Penisola ed Europa. A Firenze per il concerto di Bruce Springsteen il ritorno economico era valutato in 10 milioni di euro. Per un giorno. Pensiamo alla bellezza della nostra Isola, unita ad eventi culturali di grande richiamo. Non male almeno mi pare come ipotesi di sviluppo.

  5. spessotto says:

    Aiuto, comincio a pensare che in questa giunta ci sia troppa improvvisazione…vorrei tanto sbagliarmi…

  6. paulsc says:

    Non c’è peggior sardo di chi non vuol sentire..

  7. Ci sarebbe l’area di via San Paolo dove creare una straordinaria BIG BIG BIG Arena Grandi Eventi, da qui in poi denominata AGE. Sarebbe la quinta AGE in città. Si potrebbe fare un bel concorso di idee! Tanto non si realizza più niente. Si spende tutto per fare gli stramaledetti concorsi di idee, che brutta espressione, e non rimangono risorse per realizzare l’opera! La giunta dei concorsi di idee. Non potranno accusarla di non aver allargato la partecipazione alle scelte.
    Le decine di associazioni cittadine, piccole piccolissime realtà che fanno cultura per davvero, saranno felici di utilizzare le tante AGE che avranno a disposizione. Ahahahah oh deu!

  8. ita cintrara Grillo immoi

  9. Antonio D.R. says:

    Caro Vito, non c’è molto da aggiungere alle tue osservazioni, se non che questa nuova giunta comunale, che avrebbe dovuto rivoluzionare la città dopo vent’anni di regime fascio-berlusconiano (parole loro), si sta rivelando drammaticamente inadeguata su tutti i fronti. Diamogli un pò di tempo per l’apprendistato, si era detto, ma ora son passati quasi due anni e la situazione è sotto gli occhi di tutti. Piste ciclabili a parte (peraltro fatte malissimo, lo dico da amante delle due ruote), la città è ferma. Delle passate giunte si può dire tutto il male del mondo, però, se proprio non facevano concretamente delle cose, davano almeno l’impressione di farle. Con questi non è rimasta nemmeno l’impressione………..

  10. stefano says:

    Non scomodatevi a parlare di cultura, sia musica letteratura o altro…prima dovete passare per la civilizzazione. Non c’è altro da dire su una terra nella quale vivono barbari che impiccano cani o li seppelliscono vivi….ogni giorno un pezzo su queste inaudite azioni.
    Una terra così merita la deriva…nel mare…lontano.

  11. Adriano says:

    Imoi, ge adessi cosa Sovjet….

  12. paulsc says:

    Articolo senza nè capo nè coda. L’Arena grandi eveni sostituisce come spazio l’Anfiteatro Romano. I concerti rock con pubblico numeroso si son sempre svolti alla Fiera. Ligabue, per esempio. Questo anche quando era disponibile l’Anfiteatro Romano. Quindi, dire che l’Arena non serve a nulla equivale a dire che anche l’Anfiteatro non serviva a nulla. Non si capirebbe, allora, perché tutti gli operatori di spettacolo hanno manifestato preoccupazione in tal senso. Bisogna considerare, inoltre, che le spese di gestione della Fiera non sono sostenibili per tutti gli organizzatori, ma solo da alcuni. Vedi concerto Jovanotti. L’Arena, spero, possa servire a portare anche concerti più di nicchia, ma meritevoli. Come quello dei Killing Joke, gruppo notevolessimo, che ho potuto ascoltare proprio nella suddetta Arena inutile.

    • Cervellini says:

      Risposta solo con la coda ma senza testa.
      Il pezzo pone il problema più generale della confusione che si fa (ma non solo a Cagliari, vedi ad esempio la costruzione di un numero spropositato di teatri in Sardegna) tra Offerta Culturale e Offerta di Spazi per la Cultura. E’ un effetto strabismo che accomuna molti amministratori italiani e sembra che il virus sia arrivato pure qui con un traghetto della Tirrenia. Avere spazi culturali a disposizione non significa avere un’offerta culturale degna, continuativa, varia, intrigante, “acculturante”, Etc Etc… Se spendersi e spendere in edilizia e’ relativamente semplice, spendersi in produzione e gestione di un’offerta culturale per una citta’ come Cagliari sembra molto più difficile. Che Zedda se ne faccia una ragione. I cagliaritani se la sono fatta: Enrica Puggioni dovrebbe riprendere ad occuparsi di poesie e filosofia o di altro, insomma di quello che sa fare. Sarebbe un bel gesto, apprezzato da molti, quello di rimettere l’incarico.

      • paulsc says:

        Nella scorsa stagione estiva si son svolti all’Arena Sant’elia i seguenti concerti: Killing Joke e Teatro degli Orrori, Battiato, Alborosie, Vinicio Capossela, J-Ax, Elio e le storie tese. Rappresentano dei nomi significativi nel panorama musicale italiano? Sicuramente sì. Rappresentano qualcosa di culturale? Sì, visto che la musica è cultura. Quindi, di cosa stiamo discutendo? Che poi ci debbano essere spazi e proposte per tutte le altre forme espressive, siamo tutti d’accordo. Ma qui si discuteva sul fatto che quel luogo per i conceriti sia utile o “non serva ad una mazza”. L’estate scorsa è servito, visto che gli artisti che ho elencato vi ci sono esibiti e il pubblico è andato ad ascoltarli.

      • Cervellini says:

        Ottimo! Più o meno oltre 100mila euro di danari spesi per l’allestimento dell’arena. Ipotizziamo pure che nel 2013 ci sarà lo stesso numero di concerti in quella struttura: più o meno 50mila euro a spettacolo. Con la Fiera a disposizione, e le altre strutture raccontate da Vito Biolchini in questo post,i costi di ammortamento dell’intrapresa sarebbero stati molto ma molto inferiori. Ipotizziamo anche, cosa su cui ho serissimi dubbi, che quei finanziamenti fossero vincolati all’utilizzo per ragioni similari e non utilizzabili per altro. Hai presente quanti altri ambiti sociali di competenza comunale avrebbero bisogno di strutture adeguate? Ristrutturazioni del patrimonio immobiliare popolare, scuole per l’infanzia, nidi, e tanti altri settori avrebbero potuti essere interessati dalla spesa con piena goduria di tante tante persone… O forse nell’art.19 della legge regionale 37, da cui provengono i fondi, l’unica voce su cui si poteva costruire un ragionamento di budget era “arena Puggioni”? Un po’ di onesta’ intellettuale non guasterebbe..

    • Francesco Sechi says:

      E chi vietava di fare uno spazio più grande di quello dell’anfiteatro avendo per giunta in mente i “Grandi Eventi”? C’era qualche limite di spazio? Credo che gli spazi alternativi riccordati da Vito siano ben idonei ad ospitare quel che lei chiama concerti di nicchia. Io credo che la sintesi di Vito debba solo lasciare spazio alle riflessioni e non alle giustificazioni. E meno male che ci ha messo su un po’ di ironia che ci ha fatto sorridere, perlomeno a me.

      • paulsc says:

        Mi scusi, quali spazi alternativi? Sono solo progetti ipotetici futuri che mi sembra Biolchini reputi superflui…

      • Francesco Sechi says:

        Vito cita Fiera, Piazza Nazzari, Stadio Sant’Elia, Anfiteatro, tutti spazi e strutture esistenti prima della realizzazione dell’Arena Grandi Eventi e che lo stesso comune individua come luoghi ove poter tenere dei concerti. Se questo era l’intendimento non era possibile destinare i 700 mila euro ad uno di questi spazi? Si parla tanto di di consumo del suolo e stiamo continuando a consumarlo creando allo stesso tempo dei “vuoti”. Il Sant’Elia oggi è un “vuoto, la Fiera è durante l’anno prevalentemente un “vuoto”, l’anfiteatro è un “vuoto”, Piazza Nazzari è un “vuoto”, rischia di diventare un “vuoto” l’Ospedale Civile, il Poetto. Perché non fare la stessa operazione eccellente di rinuncia al nuovo Palazzetto, che avrebbe “svuotato” l’attuale Palazzetto, e che ha consentito di destinare gli stessi soldi alla riqualificazione delle strutture sportive esistenti?

    • Mattei says:

      Scusi pausc, ma Grandi Eventi allora che c’entra con il nome dell’arena? A sto punto di cambi il nome in “Arena Eventi di Nicchia” così almeno lo sappiamo 😉

      • paulsc says:

        Eventi sino a 10000 spettatori circa. L’Anfiteatro ne ospitava 5000, se non erro. L’Anfiteatro non c’è più e rimane solo la Fiera. Se basta la Fiera, basta dirlo. Così lo sappiamo

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