Politica / Sardegna

Napolitano torna di sinistra! Anzi, comunista! Un discorso di fine anno memorabile, dove c’è spazio anche per il disagio della Sardegna

napolitano

“Nooo, ma questo è molto meglio di quello dell’anno scorso! Ma chi glielo ha scritto il discorso quest’anno?”. Perfino Adorabile, scaricando la lavastoviglie, si è resa conto che stasera Giorgio Napolitano ha dato il meglio di sé. Il presidente della Repubblica è stato sintetico ed efficace, la fotografia che ha fatto dell’Italia impietosa ma allo stesso tempo carica di speranza. Perché non bisogna nascondersi i problemi, e lui stasera non ha dimenticato praticamente niente (qui trovate il testo completo del messaggio presidenziale).

La povertà in aumento, una “questione sociale” da mettere al centro dell’azione politica (e non è stato difficile cogliere in questo passaggio un sottile richiamo a Monti), le disuguaglianze da combattere, i migranti da accogliere, gli extracomunitari a cui è negata la cittadinanza, l’allargamento dei diritti civili, la corruzione nella pubblica amministrazione, la vergognosa situazione nelle carceri, gli incidenti sul lavoro, la criminalità organizzata, i giovani senza lavoro, l’Europa, la difesa della cultura, l’elogio della buona politica.

Insomma, alla fine è riemerso il Napolitano di sinistra. Anzi, quello proprio comunista, di quel comunismo bello, sano e civile che ha scritto alcune delle pagine migliori della storia della nostra Repubblica.

Il presidente ha avuto una parola particolare per la crisi della Sardegna. È la certificazione che la nostra regione vive una situazione fuori dall’ordinario. Alla Sardegna non servono forse più risorse ma soprattutto un progetto diverso. Speciale, come la nostra autonomia.

 

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17 Comments

  1. stefano says:

    Grazie fp40 del documento; ho avuto modo di leggerlo e trovare delle drammatiche conferme sull’indolenza dei nostri molti politici e sulla preparazione eccezionale di pochi.
    Tra i primi il signor napolitano tra i secondi il Prof Spaventa che viene citato negli interventi.

  2. Vito questo è un discorso drammatico non solo per i contenuti ma anche per il personaggio che l’ha fatto. Utilizzando in maniera criminale la menzogna del debito pubblico invoca ulteriori sacrifici a cui una popolazione stremata dalle politiche neoliberiste ( sono le politiche dei reagan e della teacher per intenderci) dovrebbe ancora sottostare.
    Ricordatevi. Uno stato a moneta sovrana spende a deficit senza indebitarsi con alcun soggetto se non con se stesso. Un paese con l’euro si indebita perchè deve prendere i soldi in prestito dalla banche private a tassi da strozzino. Ed allora il problema non è nei tassi di interesse ma nel sistema euro, cha ha privato l’italia, complice il coccodrillo napolitano della sua sovranità monetaria. Fuori dal sistema monetario dell’euro l’italia sarebbe in grado di riaccendere la propria economia e ridare dignità e lavoro ai suoi disoccupati smettendola di usarli come argomento strappalacrime in discorsi.

    Vito ti auguro un 2013 di coraggio

    PS il sito è il discorso di roosevelt alla nazione americana confrontali anche nei risultati.

  3. Anonimo says:

    Scusami Vito ma il tuo articolo è di satira spinta vero? Perchè al più lo definirei nazi-stalinista nei contenuti e nelle omissioni.

  4. Buon anno Vito.
    Però ‘ste fregnacce sul presidente Napolitano non le posso proprio leggere…

  5. Anonimo says:

    NON BASTA FARE L’ELENCO DI QUELLO CHE NON VA: CI DICA COSA HA FATTO LUI IN QUESTI 60 ANNI OLTRE A GODERSI I PRIVILEGI DELLO STATO “CAPITALISTA”…..ASPETTANDO CHE NASCESSE QUELLO “COMUNISTA”……….

    • Anonimo says:

      il compagno napolitano, si e solo preso un piccolo aumento, si dice di circa ventimilaeuro, mischino, fara’ una grande fatica per arrivare a fine mese

  6. Anonimo says:

    Napolitano, nominando la sardegna nel suo discorso di fine anno si e solo pulito la coscienza, si fa per dire,ma non fatto un cazzo per tutto il resto dell’anno . un ex custode

  7. pietro says:

    Non sarà l’ultimo “discorso di fine anno” a salvare il pessimo giudizio sul peggiore Presidente della Repubblica di sempre.
    Ha firmato, quasi prima che gliele presentassero, tutte le scandalose leggi di B. e poi Monti …

    Auguri Vito, un buon 2013 a te e a tutti i lettori.

    • «Sarebbe come credere che il presidente della Camera, Giorgio Napolitano, che è stato per molti anni ministro degli Esteri del Pci, non si fosse mai accorto del genere di traffico che avveniva sotto di lui, tra i vari rappresentanti e amministratori del Pci con i Paesi dell’Est».
      Bettino Craxi, 17 dicembre 1993

  8. Nulla da segnalare sul discorso di Napolitano che è perfetto, come un prodotto di laboratorio.
    Ma, per favore, teniamo lontano il suo nome dal termine “comunismo”.
    Napolitano era un MIGLIORISTA, vicino a Craxi,
    “La cappa migliorista – che arrivò, nel 1980, a non condannare l’invasione sovietica dell’Afghanistan – impedì al Pci di realizzare davvero la sua democratizzazione, che probabilmente Berlinguer avrebbe voluto. E di trovarsi del tutto impreparato di fronte alla caduta del muro e alla svolta di Occhetto. Il Pci morì per questo: perché non poteva più vivere in un mondo democratico. E purtroppo con il Pci scomparve non solo la sua pulsione antidemocratica ma l’enorme ricchezza delle sue idee politiche e della sua carsica forza rivoluzionaria”.
    http://www.consulenza-finanziaria.it/il-colpo-di-stato-del-presidente-migliorista-napolitano/

    • Cara Asia, rileggiti la storia del PCI dato che non la conosci . Non basta fare un copia e incolla di qualche commento interessato, fazioso e fasullo. di qualche rivista on-line che già dal titolo la dice lunga……..

      • Caro Marco, per quanto mi riguarda… ho solo affermato che Napolitano era un migliorista, poco vicino al comunismo vero.
        Qualcosa da obiettare?
        La mia citazione voleva essere provocatoria, per ribaltare qualche luogo comune e stantìo sul nostro Presidente, più vicino alla Fininvest che alla bandiera rossa.
        Vedasi il filmato (ovviamente non si tratta degli anni ’90, ma degli anni ’70-’80)

        [youtube http://www.youtube.com/watch?v=2StAKAlrU5k&w=420&h=315%5D

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