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Teatro Lirico, tutto come previsto: Zedda ci boga Baggiani, al suo posto nel cda entra Corrado Cabras! Chi era costui?

Lirico

Raga, tutto come previsto. Così come preannunciato da zietto quattro giorni fa nel post Teatro Lirico, ecco come Zedda vuole uscire dai pasticci: “Convincere il cda ribelle o nominare un nuovo consigliere e avere così la maggioranza!” il sindigo Zedda stamattina ci ha bogato dal consiglio di amministrazione di via Sant’Alenixedda il musicista Giorgio Baggiani (improvvidamente nominato quale rappresentante del Comune dall’allora sindigo Floris, pochi giorni prima del ballottaggio che vide trionfare il mangiatore di crackers), e ci ha cravato al suo posto nientemeno che Corrado Cabras. Ah, piccolina la scelta?

Come “chi è Corrado Cabras?”. Ma Corradocabras-Corradocabras? Eja, proprio lui, l’amico dell’assessore alla cultura Enrica Puggioni, Corrado Cabras il fotografo. Che così si presenta alla città e al mondo nel suo sito:

Corrado Cabras è nato a Cagliari in una famiglia di artisti.
Il contesto in cui è cresciuto ha certamente stimolato la sua sensibilità artistica sin dai primi anni di vita.
 Nipote di Anna Cabras Brundo, una delle maggiori artiste (scultrice e pittrice) sarde del 900, si interessa subito alla figura umana.
 Successivamente, complice una compatta a pellicola ricevuta in regalo durante le scuole elementari, si appassiona alla fotografia sin dai piccolo e dedica buona parte del suo tempo alle foto di paesaggi, animali e persone, perfezionando le tecniche di composizione.
Senza nessuna guida affina, secondo il proprio gusto estetico, le sue capacità artistiche e tecniche. 
All’età di 13 anni già utilizza 2 reflex professionali Minolta (in particolare una 7000 ed una 9000maxxum) con ottiche fisse (non zoom) da ritratto e paesaggio, oltre che uno zoom tele. 
A 19 anni inizia ad effettuare delle elaborazioni del colore mediante esperimenti sulle pellicole (in particolare sui viraggi ottenibili con alcune Fuji e con le Ilford XP 400).
 A 25 anni ha già viaggiato in quasi tutta l’Europa, il Nord Africa, il Venezuela, alcune isole caraibiche, le isole Canarie, la Thailandia, la Malesia, Singapore e New York, realizzando dei reportage su pellicola e diapositiva che contengono quindi la sua visione sul mondo.
 La sua attività fotografica subisce un rallentamento per alcuni anni per ragioni di studio (ultimo anno di laurea in Economia ed anni di studio postuniversitario). 
Proprio durante il conseguimento del secondo Master in Economia, durante uno stage in Giappone, decide di affiancare il digitale alla tanto amata pellicola, infatti, nella patria indiscussa della tecnologia rimane affascinato dalle prime reflex digitali Canon APS-C (Eos 10D e 20D), non tanto per la qualità d’immagine (comunque buona per i tempi ma non ancora paragonabile alla pellicola) quanto per la fruibilità del supporto.
 Decide quindi di passare a Canon in quanto in quel momento gli appare il sistema più solido, completo e dalla migliore resa.
 La scelta fu facile anche perché sfortunatamente, Minolta, era stata incorporata prima da Konica e poi come si vedrà successivamente da Sony .
Al momento usa principalmente il formato full frame digitale della Canon (possiede ancora una Eos3 analogica che usa sporadicamente) con ottiche fisse serie L.
Per la postproduzione si avvale di computer Apple.
Visto il suo background artistico/tecnico si cimenta in tutti i generi fotografici.
I suoi ultimi lavori:
Nel 2011 è stato fotografo nella trasmissione per la TV finlandese “Saimin Enkelit”, praticamente uno spin-off del noto format “Suomen huippumalli haussa”, versione finlandese di “America’s Next Top Model”.
 Il lavoro si è svolto nel quartier generale di “DIESEL” in Italia, dove ha diretto e fotografato 6 top models finlandesi che indossavano l’ultima collezione primavera/estate.
La sua ultima mostra:
Nel mese di novembre 2011, una decina delle sue opere sono state esposte a Palau Robert, il museo della Generalitat della Catalogna (Ministero della Cultura), a Barcellona in Spagna.
La sua “Ricetta segreta” è la continua voglia di sperimentare. 
La fantasia e la creatività sono alla base di tutto.

Cabras il fotografo aveva regolarmente inviato il suo curriculum quando a fine 2011 il sindaco Zedda chiese ai chiagliaritani che volessero entrare nel cda del Lirico di mettere un dito sotto qui. E comunque questo è l’elenco completo degli aspiranti (pieno di musicisti, peraltro).

Cabras verrà insiediato nel corso del cda di domani, nel quale dovrebbe debuttare quale rappresentante della Regione (al posto del dimissionario Felicetto Contu) il fedelissimo di Ugo Cappellacci, Giovanni Follesa (ma questo ve lo abbiamo raccontato nel post Teatro Lirico, Felicetto Contu abbandona il cda! Al suo posto la Regione nomina Giovanni Follesa! E il commissariamento è sempre più vicino…).

Detto questo, nei giorni scorsi dal ministero l’esimio Nastasi ha chiamato il sindigo Zedda per suggerirgli di tornare indietro sulla nomina della Crivellenti (sedicente nuovo soprintendente del Teatro Lirico di Chiagliari), perché a Roma ritengono che la signora non abbia i requisiti di legge previsti per ambire al soglio petrolirico. Ma questi sono soltanto rumors di bloggers senz’arte né parte.

Post scriptum
Anche in questo caso, mi trovo costretto a chiedere ai colleghi che volessero utilizzare la notizia di citare la fonte. Scusate il disturbo.

 

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44 Comments

  1. Anonimo says:

    Ho un piccolo debito con il tenutario del blog che ringrazio per avermi fatto leggere il curriculum del nuovo componente del CdA, il fotografo delle ragazze finlandesi. È una pietra miliare della comicità locale. Bene, il fotografo oggi ha votato a favore della scelta del Sindaco e a favore della signora Crivellenti che, come il fotografo, non possiede alcuna competenza. La commedia muterà a breve in tragedia.

  2. il neurone solitario says:

    Ciò una proposta toga. Facciamo a gara a chi ne trova più marche e modelli di macchine fotografiche, vanno benissimo quelle ex unione sovietica o ex ddr, poi le mettiamo tutte assieme, ce le craviamo in un curriculum e lo mandiamo a tutti i cda della sardegna che già vedete che ci prendono. Ajò.

  3. Arrogalleminkescimmia says:

    Massi – Ciao Cinco, Sempre in forma eh? Dove stai andando?
    Cincotti – Stavo andando a farmi un birrino. Anche tu sei togo. Ma è vero che sei diventato sindigo?
    Massi – Ceh, troppo togo, posso fare su chi ollu e tutti mi fermano per strada. Perché non vieni con me? Sto andando al Lirico.
    Cinco – Cheppalle, non mi piace la Lirica… roba da vecchi e poi non c’ho la pelliccia…
    Massi – Ma accabbadda! e mica andiamo a teatro! Manco a me mi praxiri lallirica. No ci cumprendiu nudda e non li posso a tutti quelli. Ti porto al CDA invece che mi serve un altro voto per una cosa.
    Cinco – E cosa devo fare? Non ne capisco nulla…
    Massi – E ita c’intrara? Nemmeno io, ma non c’è problema. Tu vota sempre si a tutto quello che dico io. Sono il capo.
    Cinco – Vabbé o Massi, tranquo. Tanto non avevo niente da fare.
    Massi – Ah, asco’ o Cinco… mi serve un altro da portare dentro al CDA. Ce l’hai uno?
    Cinco – Boh… Aspe’ che ora che mi ci fai pensare… ci sarebbe mio cugino Corrado.
    Massi – Buono! Mandagli un messaggino e digli di raggiungerci lì. Aspe’ che chiamo in Comune e licenzio Baggiani così gli do il posto. Cosa fa di mestiere?
    Cinco – Boh? mi pare il fotografo.
    Massi – Occhèi, cosa di arte. Va benissimo, è quello che ci serve. Aiò che andiamo in fretta che ho lasciato Serci e Cualbu sul fuoco.
    Cinco – Aspe’ che mando il messaggino a Corra.

  4. Anonimo says:

    Consiglio di Amministrazione del Teatro alla Scala

    Presidente
    Giuliano Pisapia (Sindaco di Milano)

    Vice Presidente
    Bruno Ermolli

    Consiglieri
    Stéphane Lissner
    Giovanni Bazoli
    Guido Podestà
    Aldo Poli
    Paolo Scaroni
    Fiorenzo Tagliabue
    Alessandro Tuzzi
    Margherita Zambon

  5. Anonimo says:

    Corrado Cabras “all’età di 13 anni già utilizza 2 reflex professionali Minolta (in particolare una 7000 ed una 9000maxxum) con ottiche fisse (non zoom) da ritratto e paesaggio”. Be’ non c’è un passo di questo straordinario curriculum che mostri pause o flessioni e durante la lettura non si smette mai di ridere. Caro Biolchini, questa vicenda è appassionante e vorrei che titoli come fotografare belle ragazze per “Suomen huippumalli haussa”, versione finlandese di “America’s Next Top Model”, non venissero mai dimenticati.
 Magnifico curriculum, insomma. E batte di molte spanne quello, pure di grande valore umoristico, dell’altro componente del CdA, Giovanni Follesa. Così si oscura perfino la figura fondante di Maurizio Porcelli. E’ una bellissima storia e vorrei vedere – farò una richiesta di accesso agli atti – i verbali del prossimo CdA che promettono di essere indimenticabili. Grazie, caro Biolchini, per l’allegria natalizia che riesce a infondere.

    • Roberto Milia says:

      Ma un cda non è un organo tecnico, è politico. Lo volete capire o no? Che c’entra il curriculum

      • Der Kommissar says:

        Anche il falso in bilancio “non era reato” prima che i magistrati di Mani Pulite iniziassero, finalmente, a pensarla diversamente.

      • Anonimo says:

        Gentile Milia, lo so che un direttore di Asl non è necessariamente un tecnico e che la sua scelta è di natura politica. Lo sanno anche i ciucci. Però il CdA di un teatro non di giova di uno che sceglie una reflex digitale. Sennò, scusi, a che cavolo serve il curriculum? Non forzi gli argomenti. Non fa bene alla discussione.

  6. Anonimo says:

    Che il rapporto numerico sia a favore del Sindaco, che approvino il bilancio e che presentino il programma del 2013 entro il 31 dicembre per accedere ai milioni di euro del fondo per lo spettacolo può essere. Ma c’è un punto inaggirabile che consiste nella mancanza di titoli della Signora Crivellenti la quale ha dimostrato in questa vicenda di saper esercitare la dote del silenzio. Questo, però, la rende apprezzabile. Ma non idonea a rivestire la carica di Sovrintendente. Possono far parte del CdA anche un fotografo che usa la Canon, un addetto stampa zen, un impresario edile, un dipendente della Asl eccetera, ma non si può nominare una persona priva di titoli. C’è inoltre un clima talmente scaduto, per responsabilità del Sindaco, che di per sé è un fallimento. Un teatro (ma questo vale per qualsiasi raggruppamento umano) ha necessità di un ambiente che permetta il lavoro. Da che mondo è mondo il palcoscenico innesca pettegolezzi, muove interessi e accende animi. Ma occorre un collante che tenga tutto in piedi. E il Sindaco ha di fatto creato un nodo difficilmente scioglibile. Il fotografo, poi, è una scelta sciagurata che rende ancora meno respirabile l’aria.

    • stefano says:

      fatevi un giro a vedere le competenze di altri sovrintendenti d’Italia… ad esempio… che so …Venezia ex ufficio stampa interno o.. Verona perito agrario amico fidatissimo del sindaco Tosi. Su Dai!!!

      • Anonimo says:

        A noi i raffronti col peggio non interessano, e finché non lo aboliscono il principio della legge Veltroni sancito dall’art. 9 dello statuto della Fondazione Teatro Lirico di Cagliari è e resta legge. Cosa hanno combinato a Verona o a Venezia vada cortesemente a raccontarlo alle rispettive Procure in sede, onde verificare se per caso non si sia incorsi nella violazione dell’articolo 323 del codice penale, prescrizione permettendo. Noi non ci rassegniamo a mandare Beppe Grillo o Ingroia al potere per vedere un po’ di pulizia nella pubblica amministrazione ed enti assimilati, e i politici fuori dai coglioni da ciò che non compete loro. Ma la nostra pazienza comincia ad essere messa a dura prova.

      • alberto says:

        come lei sa, se altrove nel medesimo settore un sovrintendente che non ha precise competenze gestionali in realtà musicali o enti consimili ma solo generiche competenze di gestione della cultura viene nominato, il fatto costituisce un precedente. ora in Italia è pieno di precedenti. E con il precedenti in tribunale si vincono le cause

  7. Anonimo says:

    da casteddu online:il sindaco Massimo Zedda all’uscita della seduta ha dichiarato: “Ci sarà un’altra riunione entro la settimana nella quale daremo il via libera sia alla nomina che all’approvazione del bilancio. Posso infatti annunciare che da parte del Ministero è arrivata una nota che certifica che la procedura per la scelta di Marcella Crvellenti è del tutto regolare”. Il sindaco dunque mostra ottimismo e scaccia con decisione lo spettro del commissariamento.

    • Der Kommissar says:

      Mishkino Zedda, mi sa che è convinto pure che la sera del 24 i doni gli verranno consegnati da Babbo Natale in persona. Ma è più probabile che debba attendere la Befana per vedersi consegnare un bel carico di carbone, magari non di zucchero, ma carbone autentico di Nuraxi Figus.

  8. alberto says:

    beh…prossimo cda giovedi come dichiara zedda. ora i componenti sono 5. il numero legale è 3. quindi si insedia il nuovo componente del comune e se si presenta quello della regione . la maggioranza l’ha Zedda. passa il sovrintendente. Requiem a te Der Kommissar!

    • Der Kommissar says:

      Articolo 6.5 dello Statuto della Fondazione: Il Consiglio è validamente costituito quando siano in carica cinque componenti, compreso il presidente.
      Qui i casi sono due: o le dimissioni, come avviene in ogni organo collegiale, per essere efficaci necessitano di una presa d’atto, e quindi ad oggi il quorum è ancora di quattro, anche perché, ai sensi dell’articolo 6.6., il Consiglio successivamente alla nomina deve verificare che i neoconsiglieri, se nominati, possiedano i titoli. Zedda, Cincotti e Arru restano tre.
      Oppure, ammesso che i componenti dimissionari decadano ipso fatto senza presa d’atto, ma questo sembrerebbe giuridicamente lunare, il quorum sarebbe di tre, ma basterebbe che si dimettesse anche Cualbu per determinare, secondo questa accezione, l’impossibilità di funzionamento del CdA.
      Hai perso un’ottima occasione per tacere, la prossima volta prima di sparare la prima sciocchezza che ti passa per la testa, studia. REQUIEM PER LA CRIVELLENTI. Der Kommissar geht um oh oh oh …. avremmo tutti preferito un sovrintendente, ma Zedda se l’è cercata a fustigheddu.

      • alberto says:

        studia tu! pirla! 5 sono in carica quindi il cda è valido. il quorum è 3. si accetta l’insedismento del nuovo membro si è a 6. zedda ha la maggioranza. Vorrei ricordarti la fine che ha fatto il cantante del brano che tanto citi… non te lo ricordi? ecco… è la tua fine: l’oblio!

      • Der Kommissar says:

        Ma che fai, mi shfidi? 😀 Tocca, bai e croccarì ….

  9. Anonimo says:

    Al momento Corrado Cabras usa principalmente il formato full frame digitale della Canon. E’ un curriculum eccezionalmente comico quello del nuovo componente del CdA Devo dire, gentile Biolchini, che non ridevo così da tanto. E di questo la ringrazio.

    • Roberto Milia says:

      Le nomine in un cda sono politiche, po-li-ti-che….non serve un curriculum

      • Der Kommissar says:

        Non ripetere ovunque questa sciocchezza illegale. Basta una volta. Grazie.

      • Anonimo says:

        Lo so, lo so che sono politiche, caro Milia. Non ce lo ripeta, la prego. Ma c’è un limite che è stabilito dalla decenza e quel limite è stato ampiamente superato. Questo curriculum resta un capolavoro di comicità, lo ammetta. Anche di comicità politica. Dicono che i comici non devono far politica, ma, come vede, non è vero.

  10. Anonimo says:

    Che la nomina della Crivellenti fosse illegittima perché priva di titoli lo avrebbe potuto immaginare anche un bimbo. Tutto nasce da qui. Il perché della scelta è oggi ovvio. Faccende baresi dalle quali dovevamo tenerci lontani. Altro che clientele locali, altro che moralizzazione. Anche i difensori d’ufficio devono essere retribuiti dal cliente, sarà per questo che ora scarseggiano da questo blog.

  11. Gianluca says:

    Ultima ora:
    CdA saltato e dimissioni di Serci.
    La saga continua.

  12. Der Kommissar says:

    REQUIEM PER LA CRIVELLENTI. Eis biu? Il CdA e’ saltato come diceva chi le cose le sa e non chi se le inventa tanto per zaulare alla luna. Zedda non puo’ nominare un cazzo di nessuno, e’ evidente che il nome del sovrintendente dovra’ concordarlo, altrimenti lui coi fedelissimi Cincotti e Arru potrebbero restare a giocare a tressette con la morta fino a capodanno. Corrado Cossu potra’ ingannare il tempo facendo fotografie. Ma a questo punto mi sa che l’esito piu’ probabile e’ l’arrivo del commissario, e sara’ un centrista gradito al PD. Ciao su sindigu, rilassati e porta passienzia, ci sono tanti problemi urgenti per la citta’ …

  13. Philip Marlowe says:

    Si può dire che è anche il cugino dell’altro membro del cda nominato dal Comune?

  14. non strumentalizzare il malore vero…poi anche io non sono d’accordo su tante scelte…

  15. Simona says:

    Bè, forse si e forse no, ma guardando il sito che hai linkato ho visto master in economia a Pisa ed un MBA in Francia, magari non sarà un musicista ma forse neanche un danno per il CDA.

    • serena says:

      Simona dovresti avere capito che ogni persona che entra nell’ambito del Lirico deve essere giudicata pubblicamente. Del resto, capitava così anche negli anni passati, ed è così che sono sempre stati scelti i “brillanti” professionisti che hanno occupato o continuano ad occupare le poltrone più importanti del teatro, e che grazie alle loro capacità manageriali-gestionali hanno contribuito a creare la situazione attuale.

  16. non zittite l'arte says:

    dai, noi del Lirico di citiamo sempre! E’ incredibile, sei sempre un passo avanti a tutti! Grazie comunque

  17. Anonimo says:

    Insomma anche a sto giro di nomine neanche un consigliere con competenze musicali, contrariamente a quanto previsto dalla legge Veltroni e dallo statuto della fondazione del Lirico che tanto sono carta straccia, e non certo per opera di Zedda, giacché lui ci sta mettendo del suo, ma il notaio Contu, il palazzinaro Cualbu, il manager pubblico Serci e l’avvocato Arru, tutti privi di competenze musicali eccetto quelle che ci si possono formare andando ogni tanto al teatro o ascoltando su CD Mozart anziché Verdi, mica li aveva nominati Zedda quelli (la prima nomina di Cualbu fu fatta addirittura dal “puro” Soru).
    Comunque il finale è già scritto.
    Ipotesi 1: Cualbu, Serci e Porcelli non si presentano e fanno mancare il numero legale, senza il quale non si può prendere atto delle nomine dei nuovi consiglieri (del resto Baggiani doveva entrare da un anno e mezzo, e la presa d’atto non ci fu mai). Resta ferma l’impasse. Nessuno sarà in grado di predisporre tempestivamente bilancio e soprattutto – ma qui siamo forse fuori tempo massimo, a meno che, come si dice, la Crivellenti non ci stesse lavorando segretamente a casa – piano industriale indispensabile per ottenere i fondi FUS, il Comune continuerà a lesinare i soldi dato che Zedda, anche se in senso virtuoso, confonde le finanze del Comune con le sue personali ed è molto restio a sganciare, continuerà a metterci i soldi solo la Regione che a questo punto avrà un potere invincibile di condizionamento: vi do i soldi se Zedda ci mette il sovrintendente che dico io, verosimilmente Mauro Meli che è quello che si fa sempre benvolere trasversalmente tra centrodestra e sinistra “per modo di dire” incarnata da alcune correnti del PD. Se Zedda finalmente piegherà la testa, il vero padrone del Lirico sarà Cappellacci, facendola in barba a chi sta strumentalizzando da mesi, mentre se Zedda resisterà ad oltranza – cosa non improbabile dato il suo carattere – non potrà che arrivare il commissario, ma dato che a nominarlo potrebbe essere il ministro della cultura di Bersani – magari in persona dell’Avv. Salvatore Nastasi, politicamente molto duttile tra centrodestra e centrosinistra – questa non è una soluzione gradita a Cappellacci. E’ molto probabile quindi che Zedda alla fine sarà convinto a cedere in cambio di rassicurazioni sull’astensione del sovrintendente Meli da politiche eccessivamente sprecone e della nomina esclusiva del direttore artistico, magari da trarre dal giro vendoliano.
    Ipotesi 2: Domani ci sarà il numero legale, la nomina della Crivellenti verrà formalizzata. A questo punto potrebbe pesare l’annunciato parere negativo del Ministero, ma questo è secondario, perché peserà soprattutto la minaccia di Cappellacci: la Regione ritirerà i fondi, e coi soli fondi FUS, ammesso che la Crivellenti nel frattempo si sia fatta a casa il piano industriale per ottenere i fondi e riesca a presentarlo a tempo di record, non c’è trippa per gatti e probabilmente neanche i soldi per pagare tutti gli stipendi. Il Teatro potrà comunque produrre poco o nulla, e qualche abile giurista saprà impapocchiare il modo in cui il Ministero potrà far rilevare l’impossibilità di funzionamento e inviare il commissario. Ma ricordiamoci che questo esito non sarebbe gradito a Cappellacci, perché il controllo rischia di finire totalmente, direttamente o indirettamente, nelle mani del PD.
    Tutto sembra cospirare verso l’ipotesi 1: se non si tiene conto di Contu, dimissionario, il numero legale è di cinque, se non se ne tiene conto è di quattro. Zedda, Arru e Cincotti, in assenza della ratifica delle nomine di Cabras e di quell’altro, sono solo in tre. Può darsi che Zedda tenti il colpo di mano dando per già insediati i nuovi consiglieri per effetto della nomina, arrivando a quattro a quattro con prevalenza del voto del presidente. Ma avrebbe difficoltà a giustificare il motivo per cui Baggiani non abbia potuto votare per un anno e mezzo senza incorrere in conseguenze forse anche penali. L’ago della bilancia resta Porcelli, che sicuramente avrà buon rendere dal voto espresso, ma nella situazione attuale la forza sta dalla parte di chi mette i soldi. Sta dalla parte di Cappellacci, che casualmente è dello stesso partito di Porcelli.
    Forse, non domani ma tra qualche giorno, forse prima di Natale, Mauro Meli sarà il nuovo sovrintendente del Lirico. Un sovrintendente che presidierà un Lirico momentaneamente svuotato e con le maestranze spedite a Sassari e altrove per guadagnarsi lo stipendio, ma intanto a uscirne con le ossa rotte potrebbero essere in due: da una parte Zedda, dall’altra i lavoratori e i loro supporter politici. A meno che non sia vero che Meli, in fondo, fa comodo ai sindacati …

    • tziu pibiri says:

      sai che se un consigliere non partecipa a due sedute decade?
      visto che una l’hanno già bruciata, secondo me hai cannato la previsione
      prova a scommettere su cagliari – juve, quella è facile (chissà se accettano scommesse su dove si gioca, quella sarebbe divertente !)

      • Anonimo says:

        Per verificare la castroneria che ha scritto mi son dovuto rivedere lo statuto della Fondazione, comunque stia tranquillo. Le sedute che devono andare a vuoto ai fini della decadenza sono tre, non due, e in ogni caso poiché la decadenza è accertata dallo stesso CdA della Fondazione, vorrei vedere come cacchio verrebbe accertata se continuasse a mancare il numero legale per la valida costituzione dell’adunanza. Senza considerare che la seduta del 15 ottobre non è stata “cannata”, dato che i quattro consiglieri si sono allontanati quando era già costituita. Lei ha letto il non-statuto del Movimento 5 Stelle evidentemente, Vedremo come andrà a finire oggi, ma comunque vada non sarà un successo. Per il sindaco che ci avrà fatto comunque una pessima figura e forse, quando avrà incassato il (momentaneo) risultato o la definitiva sconfitta, potrà finalmente, forse, riflettere maggiormente sull’efficacia di certi consigli, e purtroppo per il Teatro Lirico e per i suoi lavoratori. Comunque, il problema non è solo di Cagliari, E’ già venuta giù Palermo e forse presto, nonostante la testardaggine del sindaco Renzi, verrà giù anche il Maggio Musicale Fiorentino. Il governo Monti è fortunatamente dimissionario per cui non potrà, come avrebbe certamente fatto, approfittato della situazione per assestare un colpo di mano all’intera disciplina delle Fondazioni. Ma questa in un modo o nell’altro andrà profondamente rivista, e ci penserà Bersani.

  18. Paolo Curreli says:

    E Zedda doveva rivoluzionare Cagliari? Ecco che cosa significava “E adesso tocca a noi”….tocca a loro, il loro quartodora di celebrità, la loro quota di danni…

  19. Bruno Ghiglieri says:

    Oh Vito, taddannu, non ti ci mettere anche tu con il “soglio petrollirico”! 🙂

    • Vito Biolchini says:

      Mi fa ridere! Poi su questa vicenda non sono d’accordo con l’amico Bolognesi, però “petrolirico” (io metto una sola elle) mi diverte.

  20. E la denuncia alla Procura della Repubblica di oggi? Secondo me il sindico non se lo aspettava che il Lirico gli desse tante rogne….. valutazione poco previdente….

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