Sardegna

I quattro mori alle Olimpiadi di Londra! Perché i tifosi sardi preferiscono la loro bandiera al tricolore. E qualcosa vorrà pur dire…

Li avete visti anche voi? Io credo di sì. Erano lì in forze quando l’Italia ha vinto la medaglia d’oro nel tiro con l’arco. Erano presenti anche nella straordinaria serata delle tre fiorettiste italiane ai primi tre posti. Poi li ho visti pure nella vittoria delle nostre pallavoliste contro il Giappone. Voi li avete visti i quattro mori alle Olimpiadi? Io sì.

Secondo voi, perché i sardi che vanno ad assistere alle gare londinesi si portano dietro la bandiera della loro regione e non quella nazionale? Perché se c’è una competizione in cui la bandiera è tutto, è proprio quella a cinque cerchi. Pongo la questione in maniera semplice e senza avere una risposta da offrirvi. Poi mi chiedo: “Ma io, che bandiera avrei portato?”. Risposta: “I quattro mori”. Perché? Non lo so. Per distinguermi? Per segnare una differenza? Certamente. Ma perché? Non lo so.

Una cosa è certa: nessun altro gruppo di tifosi italiani si sogna di portare la propria bandiera regionale (sempre che tutti ne abbiano una, io una bandiera del Molise o della Basilicata non l’ho mai vista) ad una manifestazione sportiva internazionale in cui la Sardegna non è rappresentata ma l’Italia sì. Moltissimi sardi invece lo fanno, e nessuno di noi percepisce questa esibizione come forzata o senza senso. Almeno, non io.

Poi, un’altra cosa: avete notato altre bandiere “strane” ai bordi dei campi in cui si disputano le gare olimpiche? Cioè noi sardi siamo gli unici al mondo a portare la mostra bandiera regionale al posto di quella nazionale? Una cosa è certa: la nostra non è tra le bandiere ufficiali, eppure è sempre lì. Tifiamo l’Italia, ma con i quattro mori. Siamo gente normale?

Ora, non voglio addentrarmi in territori a me sconosciuti, io non so perché noi sardi andiamo alle Olimpiadi e ci portiamo la nostra bandiera appresso e la sventoliamo anche quando non ci sono nostro corregionali in campo. Capisco che non ha senso ma sento anche che è una scelta normale. Sento anche che questa enorme carica simbolica qualcosa vorrà pur dire, che non è folklore e non è neanche, in senso stretto, politica. Rappresenta invece un fortissimo senso di identità, un valore che dovremmo indagare meglio. E usarlo positivamente per uscire da questa crisi che non è solo economica, ma soprattutto di senso e di valori non più condivisi.

 

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58 Comments

  1. domenico says:

    Non per vantarmi…ma ero io quello con i 4 mori all’Excel Center per vedere trionfare le ragazze del fioretto

  2. Anonimo says:

    nn lo sò ma io abito a finale emilia e seu sardu de sàrdara il 25 di agosto qui si fà una gara su delle zattere costruitte da noi noi abbiamo vinto 8 volte su 10 e sa bandiera sarda cesti sempri asua de sa zattera e asua de s’argini abbiamo il tifo dei nostri sardusu

  3. New Entry says:

    Credo che non sia così strano che il bisogno di appartenenza si espliciti in mezzo ad una folla spersonalizzante. Il gruppo è uno specchio (ho un’immagine di me e il gruppo la rafforza) e i contenuti li mettiamo noi. Se sventolare una bandiera sia un facile modo per esistere e apparire, frutto di un esibizionismo superficiale e di una personalità “da griffe”, o qualcos’altro dipende dallo sbandieratore, in generale però ha scelto un segnale per il quale è sicuro che esista un pubblico capace di riconoscerlo.
    Le mie sono riflessioni in libertà, prendetele come tali.

  4. La Sardegna è una Nazione e non può essere paragonata a regioni, come fa Biolchini. Per questo i Sardi sventolano la loro bandiera vedendo in essa il simbolo della propria Nazione. E in mancanza di una rappresentativa Sarda tifano quello che passa il convento, cioè gli strapagati sbirri o militari italiani. Per quanto riguarda le medaglie, purtroppo per vincerle ci vuole sacrificio e oggi i bambini sardi sono educati da mamme che li usano come bambole e in una scuola dove lo sport (come l’arte e la musica) viene chiamato educazione fisica (che cazzo vuol dire?) e considerata materia di serie b. Ci vorrebbero una scuola, e dei genitori, come quelli cinesi o della ex Germania Est, e vedi come le medaglie Sarde arrivano a mazzi, con inno Sardo e bandiera Sarda. Ah dimenticavo, se escludiamo la scherma, scuola di Jesi che ha una tradizione pluricentenaria ed è l’Oxford della spada a livello mondiale (gli allenamenti sono simili a quelli cinesi), anche l’italia sarebbe alquanto scarsa a medaglie. Io mi sento Sardo, Europeo, cittadino del Mondo, il resto non mi appartiene.

  5. Elisabetta says:

    E’ un bellissimo riconoscibile intenso disegno – l’ha già detto qualcuno: i bambini si esaltano per i 4 mori. E’, soprattutto, orgoglio resistenziale a buon mercato, senza troppe domande e senza troppo sforzo; anzi nessuno sforzo se non quello dello sventolio. Ci fa sentire minoranza che esiste e resiste ma in modo allegro, senza i prevedibili e soliti tormenti. Minoranza indistinta e onnicomprensiva, contro lo Stato, le tasse, le multinazionali (che poi, il birrino…), Monti, lo scirocco, Berlusconi, Lelemora, il sultano, la NATO, i neomelodici napoletani, la Merkel, la Lega e le blatte. Va bene per tutti, anche io gli voglio bene.

  6. nanni falconi says:

    Faghet a pensare chi in chimbanta cummentos bi siat solu su meu in limba sarda. Ma non fiamus unu pòpolu bilingue?

    • Anonimo says:

      Nanni,
      su chi at iscrittu Vito narat de “quattro mori” ……….. “e vorrà pur dire” (no po nudda!).

  7. giancarlo puddu says:

    Signor Biolchini – io sono sardo e sono orgoglioso e fiero di esserlo. Ma non porterei certo la bandiera sarda ai giochi. A meno che ci siano atleti sardi (o sardi emigrati in penisola). Il che é evidente assente: 2 su 376, ben meno del 2.5 % della popolazione sarda sulla italiana (che farebbe circa 8). Il che per me é un motivo di imbarazzo piuttosto che orgoglio. E indica fondamentalmente la ahime terribile povertá sportiva della nostra regione. Ci saranno gli alcolici, i pochi sponsor etc.che puntualmente si additano, ma secondo me piuttosto che piangere costantemente miseria e “governo ladro”, sarebbe piu utile un messaggio piu responsabilizzante. Credo questo perché per me la principale causa é che i nostri giovani sono meno determinati e disposti al sacrificio sportivo di quelli di altre regioni. Tanti sport tra quelli olimpici necessitano ben poche infrastrutture, ma piuttosto forte determinazione e costanza. Insomma, fattori critici di successo in tutte le imprese della vita. Mentre, Come diceva un commento, i bar sono pieni di giovani che bevono. Per me c’e poco da girare attorno a evidenze come queste.

  8. Premesso che il sottoscritto non riconosce la bandiera dei quattro mori ritengo che portare il vessillo della regione è semplicemente un atto di costante sentimento di appartenenza alla terra a parte dei sardi…che amano la sardegna come Terra ma molto meno i propri correggionali!
    I sardi portano anche il tricolore comunque nelle manifestazioni internazionali!

    • Anonimo says:

      …… i sardi, i sardi, i sardi: alcuni Sardi, sì; alcuni Sardi, no.
      Alcuni altri non portano neppure bandiere e men che meno il tricolore italiano (…. proprio alle manifestazioni internazionali, sempre che non ci sia l’obbligo della divisa -militare e/o sportiva-).

  9. Secondo me dipende dal fatto che “I SARDI TEMONO L’ALTRUI INDIFFERENZA” e dal fatto che soffrono di “DISTURBO NARCISISTICO DI NAZIONALITA'” – http://www.cagliarifornia.eu/2011/01/i-sardi-temono-laltrui-indifferenza.html

  10. caro Vito, mio nonno Pietro conduceva sardi all’assalto delle trincee austro-ungariche nella prima guerra mondiale con i “quattro mori” e “forza paris” per finire di fare l’Italia…non c’entra nulla con rivendicazioni fuori dal tempo, è un pezzo della nostra identità.
    E’ altro che dobbiamo e si deve fare per la Sardegna.
    Iniziamo con una profonda e serena pulizia.

    Stefano Deliperi

    • Ruberto Argiolax says:

      non avete cabito niente come al solito.Nella prima guerra mondiale bisognava per forza mettere
      i soldati da sacrificare nelle prime linee e questi erano sempre i sardi.Venivano “usati” sempre e comunque quelli della “brigata sassari” di “forza paris” etc etc. come facevano i russi quando mandavano avanti i cani prima di loro per scovare le mine antiuomo…ecco una cosa del genere
      Avete il prosciutto negli occhi, ma davvero credete che la gente vi pensi e vi sia riconoscente?….poveri illusi

  11. L’anno scorso partecipai con un gruppo di compagni ad una manifestazione politica di Sinistra ecologia e libertà e portammo con noi la bandiera di SEL e la bandiera dei 4 mori. Quando salì sul palco Arturo Parisi alla fine del suo lungo discorso ci guardò e ci disse: Forza Paris. Tempo fa quando ci fu il voto di fiducia sul governo Berlusconi comprai allo stadio la bandiera italiana e i 4 mori. Pensavo che il governo sarebbe stato sfiduciato e volevo festeggiare sventolando le mie bandiere.
    Penso che la Sardegna faccia parte del nostro DNA come l’avere la pelle o gli occhi di un determinato colore. Misteri della natura: impossibile spiegare. E tranne per pochi che scelgono volontariamente di andarsene, si hanno solamente esodi forzati e si inizia a sognare la Sella del diavolo nel momento in cui si arriva a Civitavecchia, per questo desideriamo comunicare che ci sono un gruppo di sardi in giro con la bandiera, grazie a questa fratellanza nascono grandi amicizie tra sardi che si incontrano fuori dalla Sardegna; perchè essere sardi non è essere italiani, è qualcosa di molto di più complesso: una specie di filo invisibile che unisce chi nasce in Sardegna.

  12. GD- centopercento says:

    Eh… è un mistero questa cosa.

  13. Callaghan says:

    Forse è OT ma ho visto che alcuni hanno detto la loro, anche io mi esprimo. A queste Olimpiadi ci sono solo due sardi, se non ricordo male non c’era nessuno ne a Pechino, ne ad Atene. A mio parere occore seriamente chiedersi perchè e non rifugiarsi nella scusa che siamo solo un milione e mezzo perchè il problema non è vincere medaglie, cioè primeggiare a livello mondiale, ma partecipare, cioè essere a un buon livello nazionale/europeo, cosa che in certe discipline abbiamo sempre fatto: pugilato, hockey su prato, atletica leggera per esempio.
    Secondo me i fattori principali sono due:
    1) Le strutture. Non è che manchino, ma ci sono grosse criticità nella loro gestione, sia quando questa è pubblica, che le rare volte in cui un privato ci mette a rischio soldi suoi. Potrei fare decine di esempi ma ne voglio fare uno: la piscina olimpionica di Terramaini, potenzialmente un fiore all’occhiello per il nuoto sardo che è stata chiusa per un anno per lavori di ristrutturazione dopo pochi anni dalla sua inaugurazione.
    2) L’effetto di attrazione dei bar. In Sardegna ci sono tantissimi giovani che praticano sport. Alcuni di questi hanno grande talento e una potenziale carriera davanti. Ma la stragrande maggioranza non riesce a dare continuità a lavoro (perchè praticare uno sport a livello agonistico presuppone un lavoro faticoso). Ad una certa età (diciamo dai 17/18 ma spesso anche prima) nei momento in cui dovrebbero ingranare la marcia, si perdono: cominciano a uscire sempre più spesso, scoprono gli alcolici e spesso ne abusano, bruciano gli allenamenti eccetera. In questo momento lo sport passa in secondo piano e a volte scompare del tutto, e cosa rimane? Un bottiglia vuota. Legittimo, qualcuno dirà. Un gran peccato, dico io. Grazie

  14. Anonimo says:

    ma guardali, non molti mesi proprio su questo blog ‘vi sentivate solo italiano ora viene fuori la vostra sardita’ ? incoerenti fino al midollo e indecisi come la maggior parte dei sardi, biau chini si cumprendiri

  15. Monica says:

    Quando era molto piccolo mio figlio indicava contento la bandiera dei quattro mori ogniqualvolta ne vedeva una. Un giorno in Francia una seignora esibiva lo stemma della Corsica, che contempla un solo moro. E lui indicando la maglietta della signora disse:- Guarda mamma, un quattromoro-.
    Faccio part eanch’io della schiera di persone che al concerto del primo maggio per prima cosa guarda se la bandiera è presente, e mi diverto a cercarla nelle immagini dei concerti e delle manifestazioni sportive. Non so perché lo faccio, io sono Sarda, Italiana ma mi ritengo soprattutto cittadina del mondo. Eppure anche io subisco da sempre il fascino di quella bandiera

  16. Io sono sardo, indipendentista e non mi sento rappresentato dai 4 mori… Belli graficamente ma un bel simbolo della sottomissione della nazione sarda: simbolo dei catalano aragonesi durante la guerra che per oltre 100 anni i Sardi combatterono contro gli invasori stranieri, simbolo del Regno di Sardegna in cui i sardi erano sudditi prima degli stessi iberici poi di austriaci e piemontesi… ed infine simbolo della regione sardegna durante la repubblica italiana e sul rapporto di subordinazione tra queste istituzioni meglio stendere un velo pietoso… Se i sardi saranno contenti in una futura repubblica indipendente di farla diventare bandiera nazionale saranno loro a decidere, la maggioranza decide. Però per me è come se i polacchi oggi sventolassero una bandiera con la croce uncinata. Quoto chi ha scritto che l’italia è uno stato e non una nazione…

  17. e non solo alle olimpiadi! ad esempio tempo fa sono saltato giu’ dalla sedia trovando i 4 mori in un concerto in inghilterra, si vede sin dai primi secondi http://www.youtube.com/watch?v=Iv2SzUSgzXo#t=4s

  18. Anonimo says:

    Le regioni sono nate dopo la guerra a parte la Sardegna e la Sicilia che erano degli stati. Perciò la bandiera della Basilicata sarebbe la gloriosa bandiera del Regno delle due Sicilie e quella del Molise quella dello stato della chiesa credo. Purtroppo i sardi hanno il vizio di credere alle bugie, addirittura pensano di essere italiani . Cittadini italiani lo siamo per forza ma con la nazione italiana non abbiamo nulla a che vedere e a dire che all’estero sanno che i sardi non sono italiani!! :
    PS . Lo stato e la nazione sono due cose diverse (per chi non lo sapesse). Viva i sardi uniti e fuori i pseudo leader che da secoli fanno di tutto per tenerli divisi.

  19. Anonimo says:

    Sono concorde nel dire che dovreste stare attenti a dire che non ci sono sardi alle olimpiadi ….
    ci sono due sardi e uno è in finale nello skeet maschile
    La bandiera sarda è sempre a concerti internazionali (io l’ho vista ) a partite di olimpiadi mondiali e altre. Non c’è nulla di politico o economico….è solo un fatto di amore e appartenenza alla tua terra ! che questa sia l’Abruzzo (mi risulta che anche loro siano alquanto attaccati alla loro terra ) o la Sardegna non cambia

  20. Anonimo says:

    A parte il forte, quasi morboso, attaccamento del sardo alle proprie radici, vi è da ricordare che i 4 mori appaiono un po’ dappertutto, non solo alle Olimpiadi: concerti del primo maggio, finali di Champions League, manifestazioni comunitarie tipo scioperi o giornate di solidarietà.
    A Londra i 4 mori sventolavano per salutare atleti italiani (non mi ricordo se ci sono dei sardi in questa edizione londinese), secondo me senza altri particolari significati e dietrologie. Quindi non sarà forse il caso di stare a pensarci troppo su. La bandiera dei 4 mori è un bel simbolo della propria terra e il sardo quando è fuori della sua isola ci tiene a ricordarlo e a ribadirlo a tutti, in ogni occasione che gli si presenta.
    Il problema, piuttosto, è il sentimento del sardo quando vive nella sua isola, i cui comportamenti appaiono ben lontani da quelli del “mondo libero” in cui va a sventolare il simbolo di una terra che, purtroppo, sembra auto castrante per chi ci vive (i sardi sono capaci di rendere a mille fuori da casa loro).

  21. aldo g. says:

    Questo post parte da una considerazione sbagliata: ok la bandiera dei 4 mori, ma erano lì per assistere alle gare della nazionale italiana. Come ha già evidenziato simplicius. Più che una forzatura, una svista vera e propria.

  22. Siamo gli unici in Italia che non abbiamo bisogno del cartello con scritta la provenienza,ci basta la bandiera,che è anche ,permettetemi ,una bellissima bandiera .

  23. Simplicius says:

    La domanda è: se i sardi non si sentono italiani, cosa ci fanno a Londra a esultare per una vittoria italiana? La risposta è che l’essere sardi non esclude l’essere italiani, come l’essere europei ed appartenere alla razza umana.

  24. sicuramente non ci sentiamo italiani….almeno io noo!!! Anche perchè di soprusi da parte dello stato italiano ne abbiamo sopportato e ne stiamo sopportando parecchi! Per pochi euro ci vendiamo in continuazione. La sardegna di fatto nn è dei sardi! ci vendiamo per due spiccioli perchè non c’ è nessuno che faccia capire il nostro valore! dai politici ai normali cittadini prendiamo quello che ci danno e stiamo zitti pensando di avr fatto l’ affare dela vita! Basti pensare al fotovoltaio, eolico, costruttori immobiliari, i generi alimentari che importiamo ecc. ecc. E’ questione di mentalità il sardi oltre ad essere pochi sono disuniti al massimo! l’ unione si vede magari quando ci ritroviamo all’ estero….allora grandi feste e imbreagheras! Io penso che il sardo si sottovaluti tantissimo e pensa sempre di essere inferiore agli altri! Quando qualcuno invece si mette d’ impegno a realizzare qualcosa ci riesce molto bene…abbiamo tantissimi esempi! saluti a tutti!

    • Il senso d’inferiorità dei sardi, la vergogna, la chiusura, l’autoreferenzialità, l’isolamento, la solitudine, la tenacia, la creatività e il genio…Consiglio di leggere il libro di Nereide Rudas “L’isola dei coralli”, per riscoprire tracce della nostra comune identità, le radici che la modernità ha forse offuscato, ma non ha potuto estirpare.

  25. Anonimo says:

    Siamo una nazione mancata dal punto di vista politico ma siamo sicuramente un popolo e una nazione unica e fiera con la speranza che forse un giorno……………………

  26. Anonimo says:

    Beh gallesi, scozzesi e catalani si comportano come i sardi. Però a me pare un fenomeno secondario rispetto al fatto che non ci sia nessun sardo nelle gare e che non ricordi alcuna medaglia olimpica sarda da secoli. Tutte parole e nessuna sostanza, come al solito.

    • robespierre says:

      Tokio 1964: l’oro arrivò grazie al sardo e giovanissimo Atzori (18 anni), che in finale batté il polacco Artur Olech, ma ricordo il ginnasta Mastromarino e forse qualche altra.

    • alessandroalfonso says:

      Anonimo sesi mali informau… oggi ce ne sono due di sardi e speriamo che uno acchiappi toccando ferro a manetta!

  27. Usano la bandiera dei 4 mori per distinguersi dalla massa, come dire “io c’ero, sono il tizio con la bandiera dei 4 mori”. Quando guardi un evento in tv ad esempio un concerto se hai quella bandiera amici e parenti ti riconoscono subito in mezzo alla folla. Poi ovvio c’e anche l’altra componente legata ad una sorta di patriottismo isolano…..

    • Il tricolore è la bandiera dello Stato italiano. Lo Stato italiano contiene al suo interno diverse nazioni, essendo uno Stato plurinazionale. La Sardegna è una di queste nazioni presenti all’interno dello Stato italiano. La bandiera nazionale sarda è i quattro mori. I sardi sventolano semplicemente la loro bandiera nazionale, esattamente come fanno anche le altre nazioni senza Stato presenti in tutto il mondo.

  28. Quintale says:

    La colpa è dell’Ichnusa che in tempi non sospetti ha approfittato della nostra propensione per i reintegratori di liquidi a base di lievito per inculcarci l’amore per i 4 mori e fidelizzarci. O forse no. Gianmario Demuro ha presentato una ricerca quest’anno sulla percezione da parte dei sardi dell’appartenenza identitaria sarda che può essere una buona base di partenza. La maggioranza si dichiarava prima sardo e poi italiano. Se non ricordo male tra i risultati emergeva anche un dato di “normalità” identitaria sarda: come dappertutto la gente riconosce appartenenze identitarie multiple e diversi livelli di adesione e più di uno si dichiarava d’accordo col fatto che si possa anche diventare sardi, provenendo originariamente da altri territori. Sardizziamo il mondo allora, caz.

  29. maneferru says:

    I quattro mori alle Olimpiadi di Londra! A me fa pensare solo a una cosa e cioè: a dei sardi con tanti soldi! (visti i costi dei biglietti sostenuti x tale visibilità, in questa e in tante altre occasioni)

  30. Giovanni Serreli says:

    Il motivo per cui Molise o Basilicata (p.e.) non esibiscono una bandiera, anche perché non ce l’hanno, e invece i sardi esibiscono con orgoglio la bandiera dei 4 mori e di un’evidenza lampante: bisiognerebbe conoscere la storia dei 4 mori, stemma dell’antico Regno sardo nato nel XIV secolo e, col nome mutato, ancora esistente [n.b.: si parla di Stato e non di Nazione]. Non vado oltre, altrimenti qualche nostro (ahimé) rappresentante in regione si sentirebbe in diritto di parlare di “minchiata” (tipo corazzata Potëmkin di fantozziana memoria)… Sergiovanni69

  31. Anonimo says:

    sicuri sicuri che non ci son sardi alle olimpiadi?

  32. io lo so perchè la portiamo… Perchè la sentiamo nostra e perchè è bella.

  33. Pienamente d’accordo con te Vito. Io non sono indipendentista, ma penso che se dovessi partecipare ad una manifestazione sportiva di questo calibro vorrei con me la bandiera della Sardegna, per una semplice ragione: senso di appartenenza. Sono pienamente consapevole di essere italiano, ma sono altrettanto consapevole di essere sardo.

  34. I sardi hanno con la loro terra e con la loro bandiera, un rapporto di amore sconfinato e odio profondo.
    I sardi si tormentano tutta la vita per la morbosità del loro attaccamento, senza sapere mai, come nei rapporti di estrema dipendenza, come liberarsene.
    Non posso vivere con te, ma più di tutto, non posso vivere senza di te.
    Vivono nell’eterno conflitto dell’orgoglio di volersi distinguere dal resto del mondo, e la ricerca estrema dell’uguaglianza e dell’ omologazione, per non sentirsi diversi isolati, troppo isolani.
    Ma la bandiera dei 4 mori, è il lenzuolino nel quale veniamo avvolti appena nati, senza saperlo e magari senza volerlo.
    E’ un marchio a fuoco che ci portiamo dentro…anche se siamo sardi da mezza generazione.
    Che emozione vederla sventolare!

  35. Anonimo says:

    Ebbene si lo ammetto ……………….anche io mi porto sempre dietro dovunque vada …la mia bandiera della sardegna……………….effettivamente non ho mai capito perche lo faccio…….forse per sentirmi a casa dovunque vada…………oppure perche sono orgoglioso di essere sardo ………ma in fin dei conti penso che la realta sia che noi ci sentiamo abitanti di una nazione …… e come tale abbiamo una nostra bandiera …un nostro inno…..magari ci manca un degno rappresentante politico……………ma vabbene lo stesso …….

    Magari vorrei che succedesse come e in america…..in ogni giardino in ogni balcone o finestra di quasi tutte le case e esposta la loro bandiera………….dovremmo farlo anche noi….!!!!

    E non sto a raccontarvi che sensazione fa trovare un sardo che issa la propria bandiera anche nei posti piu assurdi e lontani..

    Quindi deu seu sardu…………… e voglio che lo sappiano tutti !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

  36. alessandroalfonso says:

    Anche io me lo chiedo sempre… ogni volta che vedo i quattro mori perdo la testa… non c’è spiegazione, perchè tra l’altro non sono uno che esalta le qualità dei sardi o la sardità, non ci ho mai trovato nulla di particolarmente caratterizzante (e il poco che ci ho trovato non è per niente positivo, anzi!) ne sono mai riuscito a marcare veramente le differenze con il resto degli italiani… però la maglia del Cagliari ha i 4mori, l’Ichnusa ha i 4 mori, appena ho visto l’asciugamano da spiaggia con i 4mori mi è partita la ciabatta e me lo sono comprato al volo, quando vedo la bandiera dei 4 mori ai concerti o in giro mi viene subito da mettermi la mano sul petto e canare “procura de moderare” o scimproriusu diaicci e comunque mi viene il buon umore, e tra l’altro vedo che anche mia figlia, che ha 5 anni, comincia ad affezionarsi e già sa che quella bandiera è la sua bandiera. Aressi macchiòri… pori ressi puru… però sto virus non me lo curo, anzi mi sa che me lo coccolo. La verità, credo, è semplicemente che siamo follemente innamorati del posto in cui siamo nati e cresciuti.

  37. Occhio Vito o qualche ignorantone confonderà il tuo discorso per “provincialismo” e “isolazionismo”…

  38. Andrea says:

    Tutti i sardi sanno (inconsciamente) di non essere italiani. Qualcuno lo ha ben metabolizzato e non ha problemi a dichiararsi indipendentista, qualcun altro non ha ancora ben capito quali sono tutti i confini della vicenda e , forse per paura, aspettano per fare il salto! Una cosa è certa questo processo è irreversibile: una volta che si scopre di essere semplicemente e serenamente sardi, non si può più tornare indietro.

  39. Ospitone says:

    Provo a darmi una spiegazione:Forse siamo come orfani,affidati da piccoli ad un’altra famiglia,diversa da quella d’origine,che ci ha cresciuto secondo le sue regole,plasmandoci.Poi una volta grandi,come capita per gli orfani è l’istinto che spinge verso la verità di chi ci ha partorito.IL risultato è una continua contraddizione.E comunque i 4 Mori sono sempre più belli.

    • Andrea says:

      Sono d’accordo quasi su tutto, l’unico dubbio è che i 4 mori siano davvero i nostri “genitori”…

    • Anonimo says:

      Bella come metafora. Anche se non so se condividerla.

    • ……. magari una migliore conoscenza della storia, Ospitone.
      Stanno scomparendo, in tutti noi, molti dei caratteri che, in modo istintivo, ci avrebbero dovuto far sentire poco somiglianti ai nostri “genitori adottivi” (che invece sono proprio i nostri veri genitori -già italiani di Sardegna- e cresciamo del tutto somiglianti a loro).

      In Sardegna non abbiamo avuto molte “abuelas” che trasmettessero conoscenza familiare (e genealogica) ai propri nipoti ………… siamo “desaparecidos” della storia che sentono di essere Sardi poco più di come sentono di essere ‘ferraristi’, iuventini, vespisti: un fan club che necessita di una localizzazione per il Continente; inoga bastat “Juventus club Maracalagonis”, “Cagliari club Bitti”, “Vespa club Tiesi”, ma fentzas “Ligabue fanatiche di Baradili”.

  40. nanni falconi says:

    Pecadu chi però posca custu isbandelamentu identidàriu de sa bandela non si tramudet in amore sìncheru pro sa pàtria sarda. Un’amore pro sa curtura e pro s’istòria de su logu. Un’amore chi nos fatat isperiare cun mentalidade diversa e chi siat furriadu a amparare e afortiare su chi amus eredadu chi nos faghet diversos in su mundu. Sos males de sa Sardigna naschent prus che dae àteru e dae àtere dae su pagu amore pro sa terra, su chelu e su mare nostru. Bidimus s’utilidade de su presente e non bidimus chi cussa, si no est arrumbada a s’amparamentu e annoamentu de su connotu, nos nche giughet in su benidore deretos a una ruina chene memòria. Penso chi a recuberare, impitare e afortiare sa limbas sardas comente sinnu de identidade prus forte de sa bandela matessi, nos potzat agiuare a amare su logu in onni piessìnniu suo.

  41. Curioso, caro Vito. Me lo sono chiesto sempre anch’io. Per lo più durante le dirette o nei servizi televisivi dedicati ai grandi eventi musicali come il concerto del “Primo Maggio”. Chi di noi non si è mai soffermato a dire o a pensare di fronte alla tv: -Ecco…la bandiera dei quattro mori come di consueto non può mai mancare! Accanto ai vessilli politici o a quelli della pace anche durante le manifestazioni politiche fuori dall’isola la bandiera della Sardegna svetta sempre e, nel preciso momento in cui la scorgiamo, siamo sicuri che tra la folla c’è probabilmente più di uno dei nostri conterranei. Personalmente non riesco a comprendere a fondo il perché molti si sentano quasi in dovere di esibirla, per giunta anche in una manifestazione come le Olimpiadi. La carica simbolica contenuta nei quattro mori è forte, densissima, ma non sono sicuro che si possa tradurre sempre e comunque in quello che tu definisci come un “fortissimo senso di identità”. Questo perché sventolare una bandiera non corrisponde sempre ad una vera e propria consapevolezza della “particolarità” che spesso è la garanzia di coerenza identitaria di cui parla un antropologo a me caro. Al contrario sarei più portato a percepirla come una semplice attestazione folclorica dell’essere sardi e doverlo ribadire spesso solo in questo modo.Certo non nego che, seppure a mio avviso di folclore si tratti, in qualche misura mi faccia sempre piacere. In tal senso però, e ragiono per assurdo, mi colpirebbe di più se un Cappai, giusto per fare un esempio, vincesse la medaglia d’oro e durante la prima intervista tentasse in maniera provocatoria di rispondere alle domande in campidanese.
    Una domanda: nella chiosa del post cosa intendi con”…un valore che dovremmo indagare meglio. E usarlo positivamente per uscire da questa crisi che non è solo economica, ma soprattutto di senso e di valori non più condivisi”?

  42. Andrea says:

    Ca semus Sardos, no semus Italianos!!

  43. robespierre says:

    E’ una questione all’apparenza semplice e di poca importanza ma hai colpito nel segno quando affermi di non aver mai visto le bandiere del Molise o della Basilicata, aggiungo che ne ho viste ben poche in giro anche della Sicilia, che al contrario la bandiera ce l’ha. Nonostante il tentativo di lancio dell’albero sradicato giudicale, anche quello tra l’altro noto in Spagna come “el desdichado” e nel mondo templare, i 4 mori restano il vero emblema dietro il quale i sardi si riconoscono, si incontrano e ritengono segno di unità. La stessa sensazione l’ho avuta vedendo il rapporto che hanno i catalani con la loro señera, o i baschi con la Ikurrina che pure è giovanissima rispetto a “sos bator moros”. Il motivo? Qui viene il bello, secondo me è uno di quei misteri che la maggioranza non sa spiegarsi, come un profumo, un brano musicale o una poesia che ti fa venire la pelle d’oca e tu non sai perché. Se devo essere sincero mi capita spesso di provare un’emozione forte vedendo sventolare i 4 mori al concerto del 1° maggio a Roma, sulla moto condotta da un tedesco, sulla barca di un francese, e perché no, nelle bancarelle dei venditori di angurie o di ricci sulle strade isolane.
    La cosa bella è che la maggior parte di queste bandiere vengono esposte in maniera spontanea, senza nessuna spinta di tipo politico, come mi è capitato di vedere in continente col tricolore, il perché, ripeto non me lo so spiegare, che non faccia parte del nostro DNA?

    • Andrea T. says:

      Questo post di Vito mi trova molto d’accordo e ha un bel tono delicato. Mi piace parlare di “scelta normale” o di “bandiere esposte in maniera spontanea”. I motivi all’origine non so dirli neanch’io, penso istintivamente a una componente geografica – visto non è stato facile sentirci a nostro agio e integrati in epoche in cui gli aerei costavano e i traghetti erano quel che erano (e sono quel che sono) – e a una componente storica per via delle nostre specificità. Ma al di là delle analisi che lascio ad altri più esperti, voglio dire anch’io che ritengo la nostra una bandiera naturale, che si espone con gioia, un po’ alla “ci siamo anche noi”. L’ultima volta che l’ho vista dal vivo – vari anni fa – mi trovavo casualmente a Udine all’ultima di campionato e in piazza stavano festeggiando il posto che valeva la Champions League. Risate e cori e una bandiera con i 4 mori fra quelle dell’Udinese calcio e vessilli friulani (mi fu donato un cappellino!), e dire che come identità in Friuli non scherzano per niente. Tutto naturale. Poi sono anche d’accordo sul fatto che se oltre a portare la nostra bandiera facessimo di più per la nostra terra ci metteremmo a posto senza problemi. E questo mi dispiace.

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