Cagliari / Politica

Cagliari-Sassari, fine di una rivalità? Dalle due università un segnale di speranza (e comunque sempre forza Dinamo!)

Non capisco molte cose, ma la rivalità tra Cagliari e Sassari (o tra Sassari e Cagliari, fate come preferite) è tra quelle che ho sempre capito di meno. Certo, non ignoro le ragioni storiche che l’hanno generata né l’eterna tendenza al campanilismo che contraddistingue i nostri centri urbani. D’altra parte, mi facilità l’avere a Sassari degli zii e dei cugini molto cari. Eppoi c’è il basket (ma di questo parleremo dopo).

Io penso anche che, da un certo punto in poi, la rivalità tra Cagliari e Sassari sia stata alimentata dalle nostre classi dirigenti, che hanno preferito dividere ciò che non volevano che fosse unito. Perché con la retorica dei “territori” in tanti ci hanno campato e perché è più facile gestire il consenso in operazioni con un respiro limitato che processi di cambiamento organici e coerenti.

Per questo l’accordo sottoscritto ieri dalle due università ha un’importanza che va oltre gli aspetti relativi all’ottimizzazione delle risorse a disposizione dei nostri atenei. Sta a significare una volontà più ampia delle due città di collaborare in ogni ambito possibile. Perché se i due maggiori centri urbani della Sardegna condividono un progetto comune, è tutta l’isola a beneficiarne.

Cagliari e Sassari da tempo forse non si odiano più come una volta, lasciando questo poco nobile sentimento al sottoproletariato urbano degli ultrà (mischini). Il problema vero è che le due città non si conoscono. Sulla scia dell’accordo dei due atenei, sarebbe opportuno immaginare iniziative in grado di mettere a confronto le migliori esperienze in ambito culturale e sociale ad esempio. Penso che da questo confronto verrebbero fuori dei risultati interessanti, sicuramente capaci di far crescere le due città.

Eppoi a favorire questo nuovo clima c’è il basket. Non ci credete? Da qualche anno i cagliaritani non si vergognano di tifare la Dinamo, anzi. Sarà che qui al sud non abbiamo una squadra ad alti livelli e che la nostra rivalità cestistica è stata incentrata per anni sullo scontro Olimpia-Esperia (io stavo con l’Olimpia, per fortuna), sta di fatto però che le imprese della Dinamo sono celebrate a Cagliari anche da persone che non hanno mai seguito il basket. Insomma, sei i cagliaritani tifano con passione una squadra di Sassari vuol dire che c’è un cambiamento culturale in corso molto importante e che andrebbe assecondato.

E infatti domani iniziano i playoff e quindi forza Dinamo!

 

 

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23 Comments

  1. Pingback: Se la Sardegna prendesse esempio dalla Dinamo Sassari - vitobiolchini

  2. Antonio says:

    La rivalità esiste solo nella testa bacata di pochi stupidi che non osservano. Vado a cagliari spesso per lavoro da quando ero ragazzino e mi sono sempre trovato benissimo: gente stupenda con una educazione civica media molto superiore a quella di noi sassaresi. Chi vive cercando la rivalità la trova a partire dal proprio condominio.

    Saluto

  3. Attilio says:

    Come vedete, a nessuno interessa qualcosa del fatto straordinario del mettersi insieme delle due università. Ne degli effetti che esso avrà per la ricerca e per l’armonizzazione delle strategie. C’e sempre chisi sofferma sul dito che indica la luna. Tuttavia non credo che la vecchia rivalità nord sud sopravviva nelle nuove generazioni! C’e ben altro da pensare…..

  4. arrogutottu says:

    Caro Vito quanto sei ottimista! Il dualismo capo di sopra capo di sotto non va sottovalutato.. Tu ragioni da Cagliaritano.. Ma il sassarese la vive peggio.. E non è solo un sentimento da sottoproletariato urbano degli ultrà, magari! Alberga a tutti i livelli.. In molti non lo ammettono. ma.. cova… altrochè.. e produce conseguenze

  5. Alessandro Mongili says:

    Bisognerebbe conoscere la storia della Sardegna per sapere che questa rivalità è stata centrale nel periodo spagnolo e in parte anche sabaudo. L’Italia dei comuni non c’entra nulla perché non è la nostra storia.
    Tutti i Parlamenti sardi, dal XIV sino al XVIII secolo, nelle loro adunanze decennali, si scontravano su questo punto, che il governo spagnolo rinfocolava, seguendo il principio del “divide et impera”, anche perché Sassari si era ribellata al dominio aragonese eccetera eccetera.
    Nel XVII secolo poi, c’è stata una surreale e barocca “guerra” fra le due Chiese. Ancora oggi è molto un discorso da Circolo sassarese (http://www.circolosassarese.it/news.php) e da establishment (diciamo così) turritano, che si è riflesso in un recente articolo di Mario Segni in termini classici (http://sardigna.jimdo.com/documenti/testi/).
    Il discorso sulla “discriminazione” di Sassari e la “prepotenza” cagliaritana è stato usato anche dalla nobiltà sassarese contro la piega giacobina e democratica della “sarda rivoluzione” del 1794, così come, oggi, contro il carattere “cagliaricentrico” delle politiche della Regione sarda.
    Diciamo che, prigionieri del “divide et impera”, molti sassaresi preferiscono prendersela con Cagliari (che ovviamente non è un luogo di innocenza) che con i meccanismi di dominio della Sardegna, che potremmo utilmente affrontare tutti assieme.

    • Callaghan says:

      Sua Eccellenza Dott. Mongili si rilegga con attenzione quello che ho scritto. Non ho fatto nessun riferimento alla storia della Sardegna che purtroppo non conosco come S. E. Ho parlato di Italia dei comuni, all’Italia del “particulare” tanto cara a Guicciardini.
      A proposito, in vista dell’imminente campagna elettorale per le regionali, Lei e i suoi colleghi soriani di Sardegna Democratica (?) pensano di presentarsi ai sardi con tanta supponenza, tracotanza e fastidiosa altezzosità? Perchè in tal caso, per la prima volta nella mia vita, potrei valutare un voto a destra …
      Le consiglio un bel saggio di un suo collega sociologo: Luca Ricolfi, Perché siamo antipatici. La sinistra e il complesso dei migliori

  6. Stefano reloaded says:

    Stasera guarderò la partita con mio figlio. Spero non si spaventi, pensando a come, prima o poi, dovrebbe cercare di riuscire a giocare.
    ‘TZA DINAMO!

  7. Callaghan says:

    La rivalità tra le città trova origine nell’Italia dei comuni, quell’Italia del “particulare” tanto cara a Guicciardini. Ma oggi queste rivalità sono del tutto tramontate e persistono (per fortuna) nella sano sfottò e (per digrazia) nella idiozia della mentalità ultras. La dimostrazione sono i matrimoni “misti” tra livornesi e pisani, tra palermitani e catanesi, tra baresi e leccesi e tra cagliaritani e sassaresi.
    Piuttosto, da cagliaritano e da sardo, sono preoccupato per come ho trovato Sassari di recente: non andavo da cinque/sei anni e l’ho trovata piuttosto degradata e decadente. Questo mi preoccupa e spero veramente di essermi sbagliato.

  8. Pietro F. says:

    Forza Dinamo? Forza Olimpia????? Ma Forza Esperiaaaaaaaaaaaaa!!!!

  9. Anonimo says:

    caro vito la rivalita’ esiste anche in altre citta’ e regioni livorno pisa, catania palermo, padova venezia , e bologna firenze, lecce bari, e tante altre, non e una specialita’ sarda,e quindi perche’ chiedo io a te, ci dovremmo comportare diversamente da queste altre citta’? p.s. comunque ti ricordo che gli invidiosi sono loro i sassaresi lo dice la storia e forza gnignamo , un ex custode

  10. Anonimo says:

    Questa volta non sono d’accordo con Vito. L’amore per la propria città è qualcosa che va al di la dei risultati sportivi del momento, delle conveniene dettate dall’opportunismo politico. Io mi rallegro se vince la squadra di calcio che porta in giro i colori della mia città. In caso contrario si finisce come quei sardi che tifano Juve o Milan, vergognandosi forse un po delle proprie origini. Per questi motivi mi sento di dire sempre e solo Forza Cagliari

  11. Neo Anderthal says:

    La rivalità Cagliari-Sassari è -principalmente- roba da capesusesi… Mai fregato nulla della (t/c)ontesa iperprovinciale tra le due città.

  12. Anonimo says:

    ma itta sesi maccu ? forza d….o ? ne anche morto, SOLO E SEMPRE FORZA CAGLIARI E FORZA BRILL CAGLIARI. ma si dai anche un po forza loro come si scrive gnignamo!

  13. Ragazzi, potete tifare per chi volete, ma da ex (?) giocatore e dirigente dico (con forza): “forza (e cosa, se no?) Amsicora!”.
    Se avete tempo, cominciate a contarne gli scudetti e i titoli nazionali…; ma, ricordatevi, ci vuole tempo!

  14. Acronotau says:

    Forza Dinamo! Abbasso Cellinese!

    • Anonimo says:

      Ricordatevi sempre che il Cagliari calcio c’era prima e ci sarà dopo Cellino, gli allenatori, i giocatori. Cellino non è nato presidente del Cagliari. Solo noi tifosi ci siamo sempre.
      Altrimenti la Sardegna ora sarebbe la cappellonia, l’Italia la montonia ( ex berlusconia) etc…

    • Pietro F. says:

      Abbasso la Cellinese Quartu!!!

  15. senzasenzo says:

    Forza DInamo e Forza Cagliari, ma soprattutto Forza Nuorese!

  16. Michele Atzori says:

    Vito,sei un indegno traditore,come puoi essere dalla parte dell’Olimpia,dopo aver indossato la mitica canottiera granata per diversi anni.Siamo stati compagni di squadre per ben 2 campionati,81-82 e 82-83(ho le foto),e ora dopo “solo” 30 anni rinneghi il tuo passato esperino.Comunque,da cagliaritano ed ex esperino, forza Dinamo Sassari

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