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25 aprile a Cagliari, mai così tanta gente in piazza dal 1994. Le cinque cose che ricorderemo di questa bella giornata di festa

Era dal 1994 che a Cagliari per il 25 aprile non scendeva in piazza tanta gente. Quello di oggi è stato un corteo bello, colorato, gioioso. In piazza del Carmine alla fine c’erano almeno 4000 persone e il colpo d’occhio era bellissimo.

Ricorderemo questa edizione 2012 della festa della Liberazione per molte cose. La prima: una partecipazione giovanile forte, unita alla presenza di tante rappresentanze politiche. A Cagliari qualcosa sta cambiando. La città non vuole più subire passivamente, vuole tornare ad essere protagonista. Questo 25 aprile lo ha dimostrato. L’anno scorso in piazza per il 25 aprile c’erano solo 500 persone. È vero che pioveva ed era il giorno di Pasquetta. Ma la tanta gente in piazza del Carmine oggi non si spiega solo con il bel tempo.

Secondo elemento: l’emozione di rivedere tra di noi il sindaco di Cagliari. Per troppo tempo il nostro primo cittadino è stato assente. Massimo Zedda ha colmato un vuoto politico gravissimo. Con il loro comportamento, Mariano Delogu prima ed Emilio Floris dopo hanno umiliato il sentimento democratico dei cagliaritani. Oggi finalmente la città si è ritrovata e ha onorato se stessa.

Terzo: il prefetto Giovanni Balsamo. Che alla fine, nonostante tutti gli appelli e i richiami non ha voluto annullare la manifestazione neofascista organizzata a Cagliari. Balsamo ha scritto una pagina nera (è proprio il caso di dirlo) di questa città. Nel momento in cui in tutta Italia si registra un sentimento nuovo nei confronti del 25 aprile (e basta leggere gli articoli di Miguel Gotor e di Aldo Cazzullo, comparsi oggi rispettivamente su Repubblica e il Corriere per rendersene conto) Balsamo ha invece assunto una posizione profondamente sbagliata e ipocrita nel suo voler trovare giustificazione nella Carta costituzionale. Gli scontri che ci sono stati questo pomeriggio nei pressi di piazza Gramsci sono la prova provata che la manifestazione neofascista doveva essere annullata e che l’interpellanza presentata da tredici deputati (e sollecitata dall’Anpi) aveva un solido fondamento. Ma Balsamo, invece che ammettere il suo errore, ha preferito commetterne un altro. Quelle cariche degli agenti in tenuta antisommossa sono la dimostrazione che l’ordine pubblico era a rischio. E di questo deve rispondere politicamente anche il ministro Cancellieri, che ha consentito che in un capoluogo di regione la Festa della Liberazione venisse macchiata da questa vergogna.

Quarto: la reazione dei cagliaritani alla manifestazione neofascista. È stata netta e chiara, e si è manifestata in tanti modi. Il più eclatante è stato quello del Coordinamento Antifascista, che ha occupato piazza Gramsci con l’obiettivo di far saltare l’iniziativa in camicia nera. Tentativo in sostanza fallito, ma soltanto un ingenuo poteva credere che lo scontro frontale non avrebbe visto prevalere i neofascisti. La gazzarra in piazza doveva e poteva essere evitata. Anche perché solo di questa parleranno domani i giornali. Il movimento antifascista cagliaritano quest’anno ha mostrato coesione e solidità, ma certe ingenuità andavano evitate.

E poi cosa resta? Ma sì, resta il vice coordinatore provinciale del Pdl in allegra combutta con i neofascisti. Chissà se anche di questo parleranno domani i nostri giornali, con il risalto che una vergogna del genere meriterebbe. Voi cosa dite?

 

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75 Comments

  1. guelfi&ghibellini says:

    LA COSA CHE MI FA SPECIE è L’IGNORANZA DILAGANTE SUI REALI ACCADIMENTI STORICI FORTUNATAMENTE NON SIETE IN GRADO DI INIZIARE UNA GUERRA CIVILE – ANCHE SE A SENTIRVI SARESTE PRONTI A BRUTALIZZARE VOSTRO FRATELLO – ALLA FACCIA DELL’EGUAGLIANZA CHE ANDATE PROFESSANDO.
    MI VERGOGNO CHE DOPO OLTRE 60 ANDIATE ANCORA A GRIDARE AL LUPO IL FASCISMO è MORTO E VOI STATE SOLO BLATERANDO SU COSE CHE FORTUNATAMENTE NON DIPENDONO DA VOI……
    ATTENTI PRIMA DI SCAGLIARE LA PRIMA PIETRA PERCHè RISCHIATE CHE AD ESSERE LAPIDATI POTRESTE ESSERE VOI….

    • i guelfi e i ghibellini, nel quattordicesimo secolo, scrivevano un italiano migliore del tuo

      • guelfi&ghibellini says:

        perdona probabilmente non ho il suo stesso grado di erudizione…….. ma anche se scorretto come vuol far trasparire “LEI” il significato lo si evince comunque…… l’ITALIA ha ben più gravi problemi che non quelli sollevati da “VOI ITALIOTTI” pensare che proprio grazie a questi accadimenti che il mondo ci deride…..
        MEDITATE GENTE,MEDITATE
        se è il caso di perseguitare il vostro connazionale mentre “buonisticamente” fate rimostranze per tentare di tenere liberi gli assassini…………

  2. Gianna says:

    c’è un gruppo su facebook che chiede le dimissioni del prefetto… più di duemila persone
    http://www.facebook.com/groups/296049547143112/

  3. Pingback: 25 APRILE, 28 APRILE: RAZZISMO E SARDITA’ | ArcheoloGGia NuraGGica

  4. Anonimo says:

    ricordo che 2 annni fa’ i pseudu leghisti sardi manifestavano in piazza costituzione a cagliari , alle nostre spalle ci stava la polizia, e i carabinieri, e quest’ultimi ricordo abbastanza bene ridevano di gusto per le cazzate che dicevano i leghisti sardi, in qeul momento c’era una contro manifestazione di chi la pensa diversamente dai leghisti e non ci hanno preso a manganellate come si e visto il 25 aprile, IL PREFETTO BALSAMO 2 ANNI FA’ ERA DA UN’ALTRA PARTE, OGGI PURTROPPO STA CAGLIARI. UN EX CUSTODE

  5. Quoto Giorgia: Dimissioni del Prefetto ADESSO!

  6. carlo 76 says:

    Quello che dite è giusto il fascismo non può essere celebrato il 25 aprile. Però ditemi se qualcuno si presenta al vostro corteo del 25 aprile con le bandiere del pdl come verrebbe accolto?

    • tre punti says:

      Il 25 aprile 2012 a Cagliari, c’è stata una gravissima aggressione “a freddo” da parte delle forze dell’ordine (capitanate dal primo dirigente Alfonso Polverino) contro un gruppo di manifestanti pacifici e disarmati, proprio mentre questi si apprestavano, indietreggiando, a lasciare la piazza come richiesto dalla questura. Stiamo raccogliendo filmati e immagini per inoltrare una denuncia alla Procura della Repubblica contro Polverino e i suoi agenti.
      Chiediamo a tutte le persone che hanno realizzato fotografie e filmati di inviarcele all’indirizzo mail temafuori@yahoo.it.
      Morte al fascismo (con o senza divisa) e viva la libertà !

      Per chiudere è opportuno segnalare alcuni suggerimenti per il futuro…

      1) Pretendere sin da ora che l’antisomossa di ps cc e gdf abbia su casco e pettorina un numero identificativo, come avviene in molti dei paesi detti democratici, in modo da identificare gli autori di gratuiti pestaggi di piazza.

      2) Pretendere per i predetti agenti un narco test così da evitare, la presenza di tossici in divisa (o in borgese) esagitati e incattiviti da speed e cocaina. Il ruolo dell’antisomossa è, per definizione, quello di contenere le tensioni sociali e non quello di alimentarle o generarle.

      3) Pretendere l’espulsione degli agenti e dei militari aderenti ai gruppi nazi-fascisti. Basta farsi un giro su facebook per individuarne almeno una cinquantina tra quelli che lavorano a Cagliari e dintorni. Alcun di questi erano tra i nostagici della RSI, altri in divisa a pestare gli antifascisti. Quando vedi uno più esagitato degli altri nel manganellare persone disarmate, quasi sicuramente fa parte delle categorie al punto 2 o al punto 3.

      4) Infine, ma probabilmente la questione più importante di tutte, sarebbe opportuno già dal primo gennaio dell’anno prossimo che ogni associazione o gruppo politico, con sensibilità antifascista, chieda per il 25 aprile una diversa Piazza della città per una iniziativa a tema.
      Se ne parla ormai da un ventennio (!) e ci ricordiamo sempre quando è troppo tardi. Bastano 20 sigle per prenderci tutta la città e non lasciare ai fascisti nessuno spazio di visibilità. Alla sera possiamo anche ritrovarci, come ogni anno in piazza del Carmine a bere e a ballare tutti insieme, coscienti di avere partecipato a un vero momento di liberazione dai fascisti in città. Sarà una piccola grande vittoria nella guerra contro il fascismo, per una liberazione che deve ancora arrivare. Il fascismo non è morto nel 1945. Il terrore squadrista ha preso nuove forme e ha fatto molte vittime in questi anni. Sono neri i tentativi di colpo di stato come quello di Junio Valerio Borghese, sono nere le stragi alle banche e ai treni fatte col contributo dei servizi segreti italiani e americani e se ne potrebbero citare centinaia di episodi di matrice fascista o neo-fascista che hanno insanguinato il nostro paese in questi quasi settantanni. Fasciste sono le leggi razziali e i campi di prigionia contro i migranti (fatte da quel centro sinistra che in parte sfila in bella mostra il 25 aprile!) Fascista è la lega di Borghezio che va in Francia a insegnare ai camerati come arrivare al potere col fascismo senza citarlo mai. Parlate di Dio e patria diceva…. Fascista è il sessismo contro le donne, i gay, le lesbiche e i transessuali, tutti vittime di continue aggressioni fisiche e verbali (anche alcuni commenti di compagni letti in queste ore scadevano in questa direzione) Come dimenticare, infine, che Gianfranco Fini, “figlio d’arte” e discepolo del fucilatore di partigiani Giorgio Almirante, era al comando delle “operazioni” nelle maledette giornate del g8 di Genova dove venne assassinato il compagno Carlo Giuliani e dove ai manifestanti sotto tortura veniva imposto di urlare “viva il duce”, di fare il saluto romano e di cantare le stesse squallide canzonette del ventennio tanto care a questore e prefetto da volerle a tutti i costi sentire all’altare della patria il 25 aprile, di fronte alla piazza dedicata ad Antonio Gramsci nel 75° anniversario della sua morte per mano fascista?
      Di quale liberazione stiamo parlando? Il fascismo è un tumore che va estirpato in ogni sua metastasi comprese quelle apparentemente meno pericolose.
      Dedico queste parole alle vittime delle stragi e ai loro parenti che, oltre a non avere avuto giustizia hanno dovuto pagare le spese processuali!!!
      Dedico queste parole a Giuseppe Pinelli, Giorgiana Masi e Franco Serantini, a Carlo Giuliani, a Dax e a tutte le persone morte per mano di un fascismo per alcuni/e morto nel 1945. E’ grazie alla dignità e al coraggio vostro e di tutte le partigiane e i partigiani che combatterono il fascismo a costo della propria vita, che oggi mi pesano meno i tre punti che ho sulla testa. Ora e sempre resistenza!

    • Sovjet says:

      Con attonito stupore…

      • Neo Anderthal says:

        Come il figliol prodigo, e come il bimbo prodigio -o come un burlone che si è appropriato di una bandiera e ne fa “preda di guerra”…-

    • Emiliu says:

      Comunque il problema che pone Carlo 76 è serio: da sinistra si è capaci ad ammettere che anche la destra può legittimamente festeggiare il 25 aprile, perchè nella Resistenza c’erano monarchici, c’erano conservatori, c’era gente che lottava contro il fascismo ma non voleva nessuna rivoluzione nè democratica nè sociale?
      Alla cui domanda ne aggiungo un’altra: è mai possibile che in tutta Europa la destra non si sogni affatto di esaltare il fascismo e faccia invece propria in modo più o meno esplicito la memoria della Resistenza, tranne che in Italia, dove l’anti-antifascismo (per usare una categoria dell’editoriale di Repubblica di ieri) deborda da destra fino ad investire tutto il campo moderato e a lambire persino le forze che si dicono di sinistra?
      Personalmente auspicherei che – così come nel campo dell’associazionismo partigiano si trovano anche sigle abbastanza marcatamente anticomuniste, e ciò che non impedisce di andare insieme in piazza il 25 aprile come non impediva a suo tempo di alimentare una Resistenza sostanzialmente unitaria – anche la destra si schierasse esplicitamente col campo resistenziale, lasciando isolati all’estrema gli Storace, i/le Le Pen e tutti quelli che esplicitamente o fra selve di distinguo e clausule ampullose in definitiva esaltano il fascismo. Fini ha già fatto il salto, per quanto fosse il delfino di Almirante…
      Certo, viene difficile pensare che possa essere ben accolto il 25 aprile chi governa da quasi 20 anni con la Lega, chi intitola vie e piazze a podestà e squadristi, chi carezza Casa Pound e sfratta le sezioni dell’ANPI… La destra deve scegliere, finora questa scelta non l’ha compiuta e permane in una condizione di ambiguità che la scredita come forza democratica. Il sindaco Delogu si definiva liberale coccortiano ma – è stato ricordato da Vito – in piazza il 25 aprile non si è mai visto. Ed invece il vicecoordinatore provinciale (o quel che è) del PDL, si è visto bene dove era. I giovani di SEL hanno sfilato con la foto di Piero Borrotzu, comandante partigiano sardo fucilato in Liguria il cui ultimo grido è stato Viva il Re! Non so se lo sapessero, magari se lo avessero saputo quella foto l’avrebbero portata lo stesso… Aspetto che i ragazzi dei partiti di destra, anzichè cianciare di rasature e di foibe (che poco c’entrano, in questo contesto), sfilino con la foto di Walter Fillak o dei fratelli Cervi… Non perdiamo la fede nel futuro, caro Carlo 76, anche se non sembra un futuro troppo vicino 🙂

  7. Irlandesu says:

    a tottus arregordu ca cras est sa die de sa Sardigna ….
    a tutti ricordo che domani e’ la festa del giorno della Sardegna
    a todos acuerdo que mañana es el dia de la Cerdeña …..

    Concentrarsi e riflettere sulla nostra identita’ questa e’ la priorita, ricordarci di avere una lingua usarla , amarla e sopratutto valorizzarla

    A rifletti e pensai asuba de sa nostra identidadi custa est su bisoggiu mannu e ugenti , arregordai de tenni una lingua , dda amai e d’ avalorai .

  8. Laura stochino says:

    Comunicato stampa

    Ora, uniamoci! Il prossimo anno dovrà esserci un unico racconto del 25 Aprile.

    “Il 25 Aprile non è una ricorrenza, ora e sempre Resistenza”; così hanno urlato i giovani che nel pomeriggio di ieri hanno indetto un corteo spontaneo da via Iglesias a piazza del Carmine. Un corteo pacifico il cui unico obiettivo era quello di informare la città su ciò che stava avvenendo. Per l’ennesimo anno la Destra sociale e FN, con la copertura della Polizia di Stato e del prefetto, hanno deposto la corona di fiori in memoria dei loro caduti, proprio affianco a quella che poche ore prima era stata deposta in ricordo dei partigiani e dei valori della Resistenza. A differenza degli altri anni però, quest’atto illegittimo non è avvenuto con l’opposizione di pochi e il silenzio di molti, ma con una crescente opposizione, eterogenea politicamente, che nel corso delle ore pomeridiane ha animato le strade laterali di Piazza Gramsci. Antifascisti di diversa provenienza, anarchici, comunisti e democratici, accumunati dalla ferma convinzione che questo dovrà essere l’ultimo anno in cui si concede questa pessima rappresentazione della nostra città, divenuta emblema di una pacificazione storica inaccettabile. Chi preferisce ricordare questa giornata per l’unico episodio di tensione, vuole evidentemente evitare il confronto sui contenuti di quel presidio. Contenuti che non si contrappongono al corteo tradizione del 25 Aprile, ma li rafforzano, perché, nella mente di chi era presente al presidio nel pomeriggio, c’era lo scopo di renderli gli unici possibili in una giornata che da quasi settant’anni è festa nazionale di Liberazione dall’occupazione nazifascista. A distanza di 24 ore, ci aspettiamo e chiediamo un chiarimento da parte di chi nelle istituzioni avrebbe potuto evitare questo vulnus alla città e alla democrazia, le sollecitazioni non sono mancante, basti ricordare l’interpellanza di PD, IdV e UDC, i continui appelli dello stesso sindaco Zedda, a questo punto è opportuno che le responsabilità si palesino con le dimissione del Prefetto Balsamo, l’unico ad avere la piena responsabilità degli eventi di ieri.
    Il partito della Rifondazione Comunista ha sostenuto il Coordinamento Antifascista, consapevole che un movimento nato dal basso può portare contraddizioni e disorganizzazione; nonostante ciò il Coordinamento è riuscito a fare sintesi dando peso alla volontà di chi voleva rivendicare il diritto al dissenso e alla legittima applicazione del principio costituzionale antifascista. Siamo convinti che il lavoro di questi giorni porterà alla definizione di un sentimento antifascista più coeso ed esteso, in grado di mettere da parte le polemiche di chi sta dalla stessa parte, e avviare un nuovo percorso in attesa del prossimo 25 Aprile.
    In questa direzione agiremo come partito, per evitare contrapposizioni sterili tra antifascisti, chiedendo al Coordinamento di farsi promotore di un’assemblea a cui vengano invitati ANPI, partiti e sindacati democratici, per la costruzione di un nuova alleanza antifascista in città.

    Laura Stochino
    (segreteria regionale PRC)
    Michela Caria
    (segreteria Circolo A. Gramsci Cagliari)
    Giovannino Deriu
    (segretario Circolo P. Togliatti Cagliari)

    • Stefano reloaded says:

      “basti ricordare l’interpellanza di PD, IdV e UDC, i continui appelli dello stesso sindaco Zedda”
      E perché dovrebbe bastare? Io voglio anche ricordare la lettera del 2 febbraio dell’A.N.P.I. con la richiesta al Prefetto di non autorizzare la manifestazione, reiterata il 18 aprile con alcuni appunti di diritto costituzionale.

    • Anonimo says:

      Cara Laura, in amicizia, forse il punto è anche nell’approccio. Chiederete al “Coordinamento di farsi promotore di un assemblea a cui vengano invitati ANPI, partiti e sindacati”. Ecco,magari, piuttosto che invitare sarebbe più utile per tutti rendersi disponibili a promuovere insieme le iniziative discutendo obiettivi, piattaforme, modalità, sedi, iniziative. La larga partecipazione alla manifestazione del 25 aprile dice a tutti che di questo c’è bisogno: promuovere e fare assieme. La relazione tra contenuti e iniziativa che deve essere di massa è fondamentale. Non invitati ma promotori con eguali dignità e responsabilità. Per unificare il movimento e per costruire il prossimo 25 aprile della città si parte da qua.
      Nicola Marongiu

    • Nicola Marongiu says:

      Cara Laura, in amicizia, penso che il punto dal quale si parte è importante. Chiederete al “Coordinamento di farsi promotore di un’assemblea a cui vengano invitati ANPI, partiti e sindacati”. La questione non è invitare ma farsi promotori assieme delle iniziative discutendo obiettivi, finalità, piattaforma, modalità, sedi, iniziative. La larga manifestazione dell’altra mattina, anche e soprattutto per il clima con il quale si è partecipato, ci dice che di questo c’è bisogno: promuovere assieme. Per la relazione fondamentale tra contenuti e partecipazione di massa: sappiamo bene che contenuti senza partecipazione e partecipazione senza contenuti non arrivano lontano. Non invitati ma promotori con uguale dignità e uguale responsabilità. La strada per il prossimo 25 aprile della città di cagliari passa anche per questa modalità di lavoro e di reciproco riconoscimento. So bene che passare dalle parole ai fatti è complicato e molti commenti in questo blog (lunga vita a Vito) dimostrano che non è semplice ma se si vuole costruire partecipazione l’unico modo è mettersi in gioco e provarci. Evitando considerazioni caricaturali del lavoro di tante associazioni e di tante compagne e compagni. Nel rifiutare l’idea totalitaria è bene che ciascuno assuma su di se il concetto che non c’è solo il proprio modo per essere antifascisti e per festeggiare, festeggiare, il 25 aprile.
      Insistere come molti fanno sul corteo tradizionale e istituzionale, quasi nel volerlo contrapporre a una modalità diversa, è concettualmente sbagliato e inutile, anche dal punto di vista pedagogico. L’anno scorso abbiamo festeggiato Cagliari come città liberata, Alberto Sanna ha scritto un testo su questo, e penso che proprio il tema della liberazione e della libertà sono elementi capaci di aggregare un movimento largo e partecipato che faccia del 25 aprile uno snodo dell’agire politico nel nostro territorio. Per fare questo occorrono spiriti liberi e ognuno di noi ha la capacità per esserlo e dimostrarlo. Perché è a noi che spetta il compito di organizzare per mettere gli altri, quanti più possibile, nella condizione di partecipare.

  9. Gianluca Meloni says:

    Non credo che si tratti di ingenuità, ma di scelte. Mentre la mattina seguivo il corteo fino a piazza del Carmine sentivo tanti che dicevano che l’iniziativa era sacrosanta, che occorreva andare lì. Poi magari hanno scelto di non andare. Legittimo, magari non condivisibile per quanto mi riguarda, tuttavia rispettabile. Io ero lì perchè altri hanno lanciato un’idea e creato un’azione politica, quell’azione che ha permesso alla cittadinanza di prendere atto che il 25 aprile, di pomeriggio, i fascisti sono legittimati e giustificati dalle istituzioni nella loro diversa azione politica. La prima azione dunque di chiara ispirazione antifascista si è opposta alla seconda di evidente matrice fascista e neo-fascista. Quella scelta, affatto ingenua secondo me, di presidiare piazza Gramsci ha paradossalmente fregato la stessa stampa che parlava addirittura di azioni di guerriglia: quelle penne spesso servili a certi poteri e logiche politiche, hanno a loro insaputa raccontato che a Cagliari, unica città d’Italia, i fascisti sfilano nel giorno della Liberazione dal nazi-fascismo con l’avvallo delle istituzioni che oggi in maniera goffa provano a recuperare la faccia. Pertanto quell’azione politica ha raggiunto uno scopo a mio avviso importantissimo: denunciare un fatto e mettere a nudo le imbarazzanti scelte di Prefetto, Questore e dirigenti di piazza delle forze dell’ordine. Ora mi piacerebbe, e mi pare che stia già avvenendo, che chi nelle ore immediatamente successive, forse per la tensione, forse per errori tuttavia umani, ha polemizzato con i propri compagni e amici antifascisti, recuperasse lo spirito comune che decenni fa riunì tanti, anche molto diversi, in un’azione di resistenza e lotta partigiana, dai quali abbiamo raccolto e diffuso i valori antifascisti… come avvenuto ieri mattina in piazza del Carmine e di sera in piazza Gramsci. Saluti gianluca meloni

  10. davidetola says:

    avete dato importanza a una cricca di cretini che altrimenti avrebbero fatto una figura “folcloristica”, il fascismo non esiste più, fatevene una ragione, i nemici sono altri molto meno chiari e più difficili da combattere.

    • muttly says:

      La figura folcloristica la possono fare a casa propria non con la polizia e i carabinieri pagati con soldi pubblici

      • davidetola says:

        tutti quei carabinieri li hanno messi per evitare la guerriglia dei nostalgici, ripeto se non ce li si fosse cagati la cosa sarebbe stata semplicemente ridicola, cosi invece ha avuto senso di esistere.

      • la guerriglia dei nostalgici? ma itta? no, no… senza pula e caramba i fasci manco si sarebbero presentati, dai retta a uno che conosce bene come funzionano queste dinamiche…

      • muttly says:

        Purtroppo devo informarti che ogni anno questi hanno l’accompagnamento delle forze dell’ ordine

      • pisenti says:

        La nostra repubblica, invece, nonostante instabilità, crisi, incertezze politiche e giuridiche, rimane nella sua struttura e istituzioni grazie a una Costituzione che fù pensata per l’Italia del futuro e non soltanto per risolvere i lasciati dal fascismo ma anche per calmare l’arroganza dei comunisti mischiatesi ai veri partigiani per saccheggiare case delle persone possidenti.- Detto questo auspico che il Capo dello Stato proponga una ricompensa per questi varorosi tuttori dell’ordine che non si sono fatti iintimidire di quattro scagnozzi urlanti. VIVA L’ITALIA LIBERA UGUALI E INDIPENDENTI!!!

  11. Supresidenti says:

    caro vito, ti scrivo giusto due parole su una questione ben precisa. come si ottiene la patente di antifascista? da parte mia non ho nessuna critica da muovere a chi ha deciso di non partecipare al sit in in piazza gramsci (come ho scelto di fare io) rispetto a chi non lo ha fatto. l’antifascismo di ciascuno di noi io lo misuro con il tempo e la passione che ha dedicato, togliendolo ad altre cose altrettanto importanti, alla riuscita della festa di liberazione. da parte mia non ho fatto molto di più che partecipare al sit in, mentre so che ci sono tante persone che ci hanno dedicato giornate intere. i ragazzi che hanno tirato su il coordinamento antifascista hanno speso tante energie in questo mese. e se non sbaglio anche tu girando nelle scuole hai fatto tanto. ed allora, il dibattito tra “veri” o “presunti” antifascisti lasciamolo ad altri. sono sicuro che se cinquant’anni fa fossi stato catturato dai nazisti ti saresti fatto torturare piuttosto che tradire i tuoi compagni. ed io avrei fatto lo stesso. questo a me basta e avanza. e non sarà un articolo infelice (a volte le emozioni tradiscono anche i più lucidi commentatori) che mi fara smettere di pensare a te come una persona onesta, con la schiena dritta, che la dignità antifascista la porta con se tutti i giorni senza abbassare il capo. ora l’invito che rivolgo a tutti e di guardare avanti. da quello che ho letto sui giornali ci saranno alcuni di noi che nei prossimi mesi avranno qualche bega legale per manifestazione non autorizzata (stavolta il reato di resistenza a pubblico ufficiale gli viene un po in salita). ecco, per loro ci dovremo mobilitare nei prossimi mesi.
    io sono un comunista, tu sei un cattolico. entrambi siamo antifascisti.
    nelle stesse condizioni dei ragazzi molto più giovani di noi sessant’anni fa hanno cacciato via gli invasori.
    saludi e trigu a tottus.

  12. Anonimo says:

    mi stupisce che la maggior parte dei fascisti che ieri manifestavano si fa per dire,sono della provincia di cagliari.

  13. Giacomo Spanu says:

    Mi sembra Che stiamo un po esagerando adesso,scrivere che il sit-in era organizzato all’ultimo,continuare a gettare fango sul coordinamento e cercare di rappresentare le varie generazioni presenti in piazza gramsci e che hanno subito una carica assurda come gazzarra di piazza. Quella piazza era piena di contenuti,piena di stimoli e di voglia di fare, piena di realtà che si sono avvicinate in nome dell’antifascismo rinunciando spesso ai loro modi di fare per trovarne uno unico e non si puo dire che quest’anno il clima sarebbe stato diverso rispetto agli scorsi senza il coordinamento.
    Domani all’assemblea di istituto del siotto racconterò cosa è accaduto nella giornata di ieri ma non mi permetterò di accusarti V.B. di aver fatto una scelta diversa dalla mia,non getterò fango sull’anpi (di cui tra l’altro sono un ex iscritto) come tu fai sul coordinamento,non mi metterò a dire che la manifestazione istituzionale ha fatto un favore ai fascisti e non mi metterò a usare luoghi comuni su chi è ha fatto una scelta diversa dalla mia solo per andargli contro! perchè io credo che ieri l’antifascismo a cagliari abbia fatto passi avanti sia con una manifestazione partecipata la mattina,sia con la tenuta e poi l’uscita da piazza gramsci fatta in quel modo,sia con gli applausi dei turisti e dei passanti al corteo che ha percorso cagliari di sera!Serve coesione anche in questi momenti e non gettarsi fango e fare paternali! spero che non ci siano persone che vadano contro l’unità,ma in questi ultimi giorni mi stanno venendo tanti dubbi

    Un giovanissimo,presente ieri in piazza gramsci che per la prima volta dopo anni ha scelto di non finire la manifestazione istituzionale perchè ha visto una realtà nuova nascere e crescere!

    SENZA TREGUA!

    • Caro Giacomo,
      rispondo a te perché ci conosciamo. Ma rispondo anche a tutti gli altri che non conosco e che più o meno in queste ore mi stanno scrivendo la stessa identica cosa: cioè che sto “gettando fango” sul Coordinamento Antifascista.
      Penso che l’uso corretto delle parole sia il primo obbligo per chi voglia seriamente fare politica. Il linguaggio tuo e di qualche altro qui intervenuto contro di me è imbevuto di inutile retorica: tenetevela. Ma state attenti che a giocare con le parole si rischia di combinare qualche guaio. Una maggiore prudenza non guasterebbe, soprattutto tra persone che combattono per la stessa causa.
      E adesso caro Giacomo riprenditi il mio post tanto contestato. Ci troverai frasi come queste:
      “Poi c’è stato un sit in del Coordinamento Antifascista Cagliaritano (promotore di una validissima serie di iniziative)”.
      E ancora, in riferimento all’iniziativa di piazza Gramsci:
      “I compagni del Coordinamento Antifascista sanno sicuramente a ciò che vanno incontro. Capisco la loro posizione, apprezzo e ammiro la loro idealità (che condivido)”.
      Penso che basti. Se questo è gettare fango, o non hai mai visto il fango o non sai usare la lingua italiana.
      Se poi vi danno fastidio le critiche, questo è un problema vostro. Qualcuno tra di voi ha ancora qualche problema a saper distinguere gli amici dai nemici, i compagni dagli avversari. State perdendo tempo a polemizzare con me; io invece voglio contrappormi ai neofascisti e a chi li appoggia, non a voi.
      Ancora: non si può negare il il sit in in piazza Gramsci sia stato organizzato all’ultimo momento. Della sua esistenza abbiamo appreso dalla stampa solo il giorno prima. Tempo sufficiente o no per consentire alla manifestazione di riuscire? Ne ho già parlato. Ma se preferisci scagliarmi addosso i tuoi slogan piuttosto che interloquire, non ci posso fare niente.
      Nessuno getta fango, nessuno fa paternali: cerchiamo di non essere ridicoli. Io lavoro per l’unità del movimento antifascista cagliaritano, che vi piaccia o no. Datemi dell’ “antifascista presunto”, ditemi quello che volete perché tanto non cambio idea. Chiedetemi anche provocatoriamente “da che parte sto”, come se l’unica parte buona fosse la vostra: tanto (che vi piaccia o no) stiamo dalla stessa parte. Io non cambio idea. Chiedetemi anche dove fossi mentre voi eravate in piazza Gramsci a fare i “veri antifascisti”: ero nella sala di Monte Claro a parlare del libro sulle resistenze europee al nazifascismo con l’autore Pino Pelloni (giornalista e importante esponente della comunità ebraica romana).
      Quello che è successo è successo. Ora si entra in una fase nuova. Io appoggio la causa del Coordinamento e mi spenderò perché la mia associazione sostenga in tutti i modi coloro che verranno denunciati per manifestazione non autorizzata. La battaglia entra nel vivo ora. Non disperdiamo le energie, non perdiamo la lucidità necessaria.
      Ognuno porti il suo granello di sabbia e non disperda quello altrui.
      Un abbraccio
      Vito

      • Giacomo Spanu says:

        Mi sembra Vito che stai parlando per sentito dire,io ti criticavo questo articolo in cui è stato detto che noi abbiamo fatto “gazzarra in piazza” e siamo stati accusati di aver cercato lo scontro frontale(dove l’hai visto poi puoi spiegarmelo).Per quanto riguarda i “veri antifascisti”,”l’antifascista presunto” sono cose che mi stai mettendo in bocca tu e forse sei proprio tu che nell’articolo in cui stai commentando ti sei messo a dare giudizi sul nostro modo di essere antifascisti cosa che io non ho mai fatto con te.Ma forse parli senza sapere o ripeto per sentito dire, tutti hanno contribuito a un 25 aprile diverso e forse andare a sentire l’umore della gente sarebbe meglio,visto che tante persone dopo quello che è successo sono venute a dirmi che sarebbero dovute venire in piazza gramsci e avrebbero dovuto cercare di convincere anche il sindaco visto come ci siamo mossi bene!
        Giacomo

    • Se vuoi fare contrapposizione fisica devi avere il fisico…

  14. Solidarietà alle compagne e ai compagni che hanno subito la carica della polizia in Piazza Gramsci.
    Ma si smetta ora di accusare chi non c’era e si provi a ragionare sulle modalità di un reale coinvolgimento per far si che l’anno prossimo molte più persone abbiano voglia di stare lì a liberare la piazza dai fascisti.

  15. silvana mulas says:

    come ogni anno, anche ieri ho partecipato alla manifestazione del 25 ma, ieri per la prima volta, non sono arrivata in Piazza del Carmine.
    Visto che gli altri anni mi sono SOLO arrabbiata nel vedere i fascisti che, al mattino, inneggiano ai caduti della R.S.I. lungo la scalinata di Bonaria e, al pomeriggio, mettono in scena la loro lugubre cerimonia di nostalgici di una delle pagine più vergognose della storia d’Italia- quale è quella della repubblica COLLABORAZIONISTA di Salò- ieri ho deciso di dare il mio piccolo contributo di cittadina e di antifascista a difendere una piazza che(ricordiamolo) è intitolata ad ANTONIO GRAMSCI e che, proprio nel giorno della Festa della Liberazione dal NAZI-FASCISMO, da anni subisce l’insulto di diventare scenario di una cerimonia fascista.
    Se i simboli hanno un significato, se la memoria va coltivata, se la Storia siamo noi,
    allora essere presenti ieri in piazza Gramsci voleva essere un gesto di RESISTENZA all’indifferenza, al “tanto non possiamo farci niente”, al “ma tutti hanno diritto di manifestare le proprie idee…” ( anche i fascisti???)
    Da più parti si esprime preoccupazione e critica contro l’anti-politica: non è anti-politico questo appiattimento delle differenze che la storia invece ci segnala, questo voler spargere l’oblio sul ventennio e sul nazi-fascismo, questo voler ridurre il 25 Aprile a una parata e non a un’occasione per coltivare e tener vivi i valori dell’antifascismo su cui la nostra Repubblica è fondata?
    Chi ieri era in piazza Gramsci non cercava lo scontro ( al momento in cui la polizia ha fatto irruzione nella piazza , i più erano seduti per terra o sulle panchine, a mangiare cous-cous e panini), cercava solo di affermare un diritto : quello di festeggiare il 25 aprile per quello che rappresenta e cioè il giorno della liberazione.
    Penso che i tanti che hanno tirato dritto, che hanno preferito rispettare il programma tradizionale ( anche davanti ad un fatto considerato da tutti provocatorio, incompatibiile con lo spirito del 25 aprile ecc quale la manifestazione fascista del pomeriggio) dovrebbero cominciare a chiedersi se non sia il caso di pensare ( da adesso, per evitare che sia una DECISIONE DEGLI ULTIMI GIORNI) a liberare piazza Gramsci e ogni altro luogo della città dalle manifestazioni fasciste.
    Qualcuno ha detto che al presidio c’erano poche persone e che quindi per questo sarebbe fallito. La responsabilità del fatto che non fossimo in tanti quanti avremmo dovuto essere non è però di chi c’era.
    Concordo con Agnese che se ci fossero state 1000 persone ( magari anche dirigenti di partiti antifascisti presenti al mattino ), Cagliari avrebbe potuto scrivere una bella pagina.
    Qualche volta RIBELLARSI E’ GIUSTO.
    Lavoriamo perché dal prossimo anno il 25 Aprile torni ad essere SOLO la Festa della liberazione.

  16. stefano pinna says:

    ho deciso di partecipare all iniziativa di piazza gramsci assolutamente consapevole di cio che poteva scaturire da una manifestazione non autorizzata.
    Sono un non-violento convinto e ANCORA credo nella politica, nella legge, nel giornalismo.
    Il fatto che qlche consigliere comunale abbia aderito( via web) a qs iniziativa, che rifondazione ufficialmente ha comunicato la sua presenza ( io non li ho visti e tu? ah neanche tu c’eri), mi ha dato fiducia : il pensiero che potessero confluire in pzza gramsci una moltitudine di persone come me mi ha convinto della bonta di qs iniziativa……”piu siamo meno problemi potranno succedere….con tutto il clamore che quest anno il coordinamento antifascista ha creato, ci saranno giornalisti”….. questo e’ stato il mio pensiero preoccupandomi di portare con me i documenti!
    Non sono d’accordo, infatti, quando parli di fallimento del coordinamento e non capisco che ingenuita siano state commesse.
    Tutti i ragazzi, compresi quelli che giornalisticamente e per le forze di polizia, fanno parte della frangia anarchica (mah?), si sono comportati alla grande indietreggiando, non opponendo resistenza, non cadendo nelle provocazioni fatte….manganelli gratuiti sono stati scagliati su teste e mani non violente….e assicuro che sentire poi un agente vantarsi tronfio della sua manganellata andata a buon fine cosi da riuscire a prendere lo striscione non e’ un bello spettacolo.
    Io, e non me ne vergogno pittosto me ne dispiacio, essendo stato identificato e soffrendo di attacchi di panico, nel percepire l’arrivo di uno, quando la situazione si stava complicando, mi sono messo al sicuro…..
    Il fallimento e’ stato delle persone che ci hanno lasciato soli.
    Il fallimento e’ semmai il fatto che si scrivono articoli e si emettono giudizi senza essere stati neanche 1 minuto in pzza gramsci per capire l’atmosfera assolutamente pacifica che c’era.
    Si sapeva in anticipo cosa sarebbe successo e anche cosa sarebbe stato scritto e detto dai giornali, si sapeva pure che foto sarebbero state pubblicate.
    Il fallimento e’ che, come 3 anni fa, in una situazione surreale, che ahime’ e’ la schifosissima realta’, come quella che hanno creato le forze dell’ordine, i giornalisti arrivano sempre dopo.
    Non e’ un caso che l’unico video che mostra abbastanza chiaramente cosa sia successo e’ stato fatto da un cittadino da una finestra (http://www.youtube.com/watch?v=Wv-PvAub0RM) chiaramente fotografatissimo e ripreso dalla digos.
    Io stesso, 1 minuto prima di essere identificato (ore 13:24), ho spedito un messaggio per richiedere l’invio di qualche giornalista perche stupito del rapporto polizia-manifestanti.
    Perche’ invece non si inizia un discorso, per me piu’ serio e produttivo partendo da una “semplice” domanda :
    che cosa e’ il fascismo oggi? cosa vuol dire essere antifascisti oggi?

    Per me cio’ che e’ successo ieri in piazza Gramsci e’ fascismo. I vari articoli pubblicati dai giornali sono, a loro modo, fascismo.
    Il fatto che io voglia non solo commemorare, ma cercare di difendere i valori della Resistenza e della festa della Liberazione dal nazi-fascismo e dunque difendere la Costituzione Italiana che ne e’ scaturita, sono stato messo nella condizione di ILLEGALITA’ mentre le forze dell’ordine hanno di fatto scortato i nazi-fascisti chiudendo alla cittadinanza una parte del centro di cagliari identificando chiunque passasse da li’…….per me questo e’ fascismo.
    Merito dunque al coordinamento antifascista perche’ la festa della Liberazione non diventi folclore, perche piano piano con il folclore si perdono le tradizioni, si perde la memoria, si perde la coscienza anti fascista!
    La giornata tuttavia e’ andata………ora piu’ che mai pero’ si deve parteggiare. Essere Partigiani. Tu da che parte sei?
    Saluti di stima
    Stefano

    • Una precisazione. Io c’ero e siccome li conosco personalmente (e io sono uno di loro), in piazza c’erano diverse persone aderenti ai circoli cittadini del PRC.
      La descrizione che hai dato della piazza è simile a come anche io l’ho percepita. Arrivare da via Sonnino intorno alle 13:30 e vedere i movimenti dei mezzi blindati non è stato tranquillizzante, per niente.
      Nemmeno sentire persone vicino a me dire “ho un po’ di paura”, e nemmeno sentire un po’ di quella paura in certi momenti.

      • stefano pinna says:

        si sicuramente si….intendevo una presenza che potesse essere percepita anche da chi non conosce personalmente le varie anime, diciamo una presenza istituzionale…..alcune persone che passavano da li’ non capivano bene che stava succedendo…..avrebbe avuto sicuramente un altro effetto soprattutto per chi si trovava li per caso.

    • michela caria says:

      stefano concordo pienamente con te!
      Rifondazione in piazza c’era con tanto di bambini al seguito, giovani/giovanissimi e anche un pancione di 7 mesi!
      l’anno venturo ci organizzaremo meglio e prima!

      odio gli indifferenti!
      Saluti Michela

  17. Rosaria says:

    è stata veramente una bella giornata eravamo in tanti, però mi rimprovero di non essere tornata in piazza Gramsci con i giovani. La piazza andava presidiata anche perchè era prevedibile che sarebbe finita così.Però che bella giornata …….

  18. quintale says:

    http://www.flickr.com/photos/federicoverani/6959647172/in/set-72157629516987976/lightbox/

    Visto che qualcuno richiamo il ruolo della memoria vi segnalo un bel posto visitato con l’amico fotografo Federico, parmense in salsa casteddaia…e visto che la memoria poi va calata nel presente guardatevi anche gli scatti di Atene !
    peace

  19. Nicola Marongiu says:

    Intervengo sui fatti accaduti ieri.
    Premetto che non sono fra quanti, ne abbiamo discusso negli anni scorsi, che pensano che si possa chiedere alle autorità di vietare questa o quella manifestazione a prescindere dai motivi e dai contenuti.
    Però, con tutta evidenza, si pone anche per le autorità istituzionali una questione di contenuti se questi sono utilizzati in termini propagandistici, per provocazione o se sconfinano in una vera e propria apologia del fascismo che come tutti sappiamo è reato e come era facilmente immaginabile che ciò avvenisse.
    Pensare di contrastare una manifestazione come quella di ieri con una manifestazione in piazza non autorizzata e messa su in poche ore non è certo la soluzione migliore ma di certo il problema c’è e ce lo ritroveremo davanti anche nei prossimi anni.
    Quest’anno aver concesso l’uso del parco delle rimembranze lo considero uno sfregio e dispiace che sia stata proprio l’autorità pubblica a concedere quello spazio visto il carattere di solennità che attribuisce all’iniziativa che al mattino si tiene in memoria dei caduti.
    E’ il momento istituzionale della giornata del 25 aprile, tra l’altro con la presenza di tutte le autorità civili e anche militari.
    Con tutte le proporzioni del caso è come se a Roma si concedesse a chi inneggia alla Repubblica Sociale Italiana l’Altare della Patria.
    Sapendo che storia ha quel monumento, quale è la sua collocazione anche fisica ma oggi è il luogo dove la Presidenza della Repubblica depone la corona nella giornata del 25 aprile e nella festa della repubblica.
    E per noi, che non siamo patrioti come gli altri intendono ma siamo figli della resistenza, la Repubblica costituzionale e democratica nasce dalla resistenza e quindi anche i luoghi hanno la loro importanza.
    Per l’insieme di queste ragioni sono per intervenire pubblicamente sul tema e penso che si debba scrivere al Ministro dell’Interno e al Presidente della Repubblica per raccontare la profanazione che il luogo della memoria, quello che le autorità hanno scelto (per noi lo sono anche la piazza, il corteo, il concerto e le tante iniziative che facciamo) ha subito.
    Che la Prefettura si assuma le sue responsabilità, il fatto va denunciato ai più alti livelli.
    Non sono perché davanti a questo fatto si stia zitti.
    Nicola Marongiu

    • Caro Nicola,
      sottoscrivo ogni tua parola. Bisogna immediatamente scrivere sia alla Cancellieri che a Napolitano, a maggior ragione dopo le insultanti dichiarazioni rese stamattina sia da Balsamo che dal questore Savina.
      Sapevano perfettamente qual era la natura della manifestazione organizzata dai neofascisti, ed è ridicolo che adesso annuncino di voler fare delle indagini per capire se c’è stata apologia di fascismo.
      E in ogni caso, bisogna fortemente respingere questa simmetria proposta (manifestazione non autorizzata da una parte e apologia di fascismo dall’altra).
      http://www.unionesarda.it/Articoli/Articolo/268733

      • Nicola Marongiu says:

        Caro Vito, vedo che non ci si sottrae – neanche in questa occasione – a considerare quello che ti sta accanto come il nemico da combattere. Evitiamo – tu lo fai saggiamente ma non tutti ti ascoltano – che il problema ora sia tra le diverse angolazioni dell’essere antifascisti, perché nonostante quanto molti pensano se si ammette che c’è solo un modo per esserlo si finisce dritti dritti dentro l’imbuto. La città ieri ha dato una grande risposta con una larga e consapevole partecipazione alla manifestazione e la città rifiuta la squallida messa in scena avvenuta nel pomeriggio nel luogo che le autorità hanno scelto come luogo della memoria. Per Calamandrei i luoghi erano tanti, tutti i luoghi dove sono caduti i partigiani. Per le autorità civili e militari il luogo era il Parco delle Rimembranze e loro hanno contribuito a sporcarlo, a sfregiarlo. Questo è oggi il punto debole, di chi ha concesso quello spazio. Tatticamente e politicamente questo punto debole lo useremo. Da antifascisti, come siamo.
        Nicola Marongiu

      • Anonimo says:

        Caro Vito, ho commentato un paio di giorni fa suggerendo di mandare la famosa lettera di anpi anche al ministro degli interni e a monti. Li avreste messi in mora e piuttosto che lasciare che organizzassero i cordoni di polizia avrebbero fatto qualche cosa in piu. ora la cancellieri potrà fare ben poco, non ultimo subire l’insabbiamento cagliaritano. Sulla manifestazione non autorizzata del coordimento: giusta sul piano politico sbagliata sul piano tattico. Avrei chiesto l’autorizzazione formale e lasciato a chi di dovere la responsabilità di rispondere negativamente

  20. Apri gli occhi,
    il tuo ruolo di giornalista/blogger antifascista (o presunto tale) non dovrebbe portarti a ragionare su eventuali gazzarre e manipolazioni fatte dai giornali, ma difendere l’iniziativa avvenuta ieri in piazza Gramsci spiegando precisamente come si sono svolti i fatti.

    Avresti dovuto quindi essere li piuttosto che essere in un’altra piazza, fatto che purtroppo non ti ha permesso di avere le idee chiare sulla situazione.
    Avresti toccato con mano la volontà da parte delle forze dell’ordine di garantire a quei quattro sfigati la possibilità di esibirsi nella loro farsa ma sopratutto la loro voglia di provocare una piazza che manifestava tranquillamente.

    Questi sono i temi di cui dovresti occuparti come giornalista/blogger antifascista, non pensare a chi ne parlerà male e quando, come se un analisi politica non fosse stata fatta a monte. E’ una questione di responsabilità che evidentemente non ti vuoi prendere ne come giornalista/blogger ne come militante.

    Se dall’anno prossimo saremo più forti il merito è di quello che è successo ieri in piazza Gramsci, non della solita festa che dal 94 ad oggi è servita solo a non far confrontare la gente con un problema reale, ad autoghettizzarsi e sopratutto a non comunicare NIENTE ad una cittadinanza che è tutt’altro che sorda (avessi visto gli applausi in via Garibaldi che scialo).

    Da ieri sembra sia cambiata la direzione. A pagu a pagu…..

    Saluti Antifascisti

  21. Addetto says:

    Rapidi ed invisibili partono i sommergibili, dritto e sicuro corre il siluro…

  22. Addetto says:

    Su, compagni in forti schiere,
    marciam verso l’avvenire
    Siam falangi audaci e fiere,
    pronte a osare, pronte a ardire.

    Trionfi alfine l’ideale
    per cui tanto combattemmo:
    Fratellanza nazionale
    d’italiana civiltà.

    Giovinezza, giovinezza
    primavera di bellezza,
    nel fascismo è la salvezza
    della nostra libertà.

    E poi continua così per altre tredici strofe. Ma la Giovinezza, dal 1922, anno della canzone, si è spostata da altre parti e quelli che erano giovani nel ’22 oggi sono defunti.

  23. Matteo Murgia says:

    che ci fosse un problema di ordine pubblico lo dimostrano i trecento poliziotti e carabinieri che hanno bloccato una fetta di città per diverse ore. c’è stata una piccola carica che, considerato chi è stato manganellato, dimostra, se ce ne fosse ancora bisogno, quanto inadeguato sia il responsabile di pubblica sicurezza in piazza che evidentemente aveva dei conti in sospeso con alcuni compagni (si proprio cosi, conti in sospeso). il coordinamento antifascista ha preso questa decisione? vedi, il coordinamento antifascista si è sempre riunito pubblicamente dando diritto di parola a tutti (me compreso). Come facciamo a non capire che il problema è l’autoreferenzialità del comitato 25 aprile che da raggruppamento di diversi si è trasformato in raggruppamento di diverse sigle ma con il pensiero unico? ancora dobbiamo proporre agli antifascisti la sfilata mattutina (alle nove, io ho finito di lavorare il giorno prima alle 4 del mattino, ed ero in piazza alle 8 e trenta) per poi avere il pomeriggio libero di farci i cazzi nostri? e con la musica e la birra per attirare i ggiovani?. i giornali che oggi parlano di scontri (e chi vuole andare oltre e cercare su youtube puo vedere che ci sono stati scontri tra maganelli e teste pacifiche) sono gli stessi che da anni sbeffeggi nel tuo bellissimo programma. sai quando ho capito di aver fatto la cosa giusta a presidiare piazza gramsci ieri? quando da via garibaldi i passanti dello shopping hanno applaudito col cuore gli antifascisti.
    un errore presidiare piazza gramsci? quando i cittadini potranno dire la loro anche nel comitato 25 aprile allora avremo davvero raggiunto la maturità democratica.
    un ultima considerazione: hai idea di quanti giovani c’erano ieri in piazza gramsci? veramente tanti. e non possiamo trattarli con paternalismo o, peggio ancora, da professori.
    se ero li con loro è perche con loro condivido lo schifo quotidiano di questa società, e dei pensionati profeti ne ho piene le palle.
    a si biri
    matteo murgia
    associazione don chisciotte

  24. Frakis says:

    Vito, ti sei dimenticato un’altra cosa. Ieri a Cagliari nel pomeriggio centinaia di antifascisti hanno bloccato il centro per più di un’ora, e spesso son stati applauditi dai cittadini presenti.

  25. se non ci fossero state le lotte partigiane e antifasciste quei poveri cento trogloditi neri, probabilmente manco ci sarebbero.. e sicuramente non avrebbero potuto mai manifestare liberamente come hanno, vergognosamente fatto ieri. qualcuno di loro, esprimendo una contraddizione in termini, parla di democrazia e diritto all’espressione delle proprie idee.. è raccapricciante.qualcuno si ripassi la storia, per capire cosa sia o sia stato il fascismo, e che, loro magari sarebbero, idioti come sono, le prime vittime di un regime come quello del quale sono tanto nostalgici..certo, quello che fa specie è trovare tra le loro file esponenti di spicco della vita culturale della nostracittà, come buttafuori delle discoteche e manovalanza varia arruolata per afre..non colore! bisogna a qiesto punto istituire una giornata cittadina ufficiale, che comprensa iniziative in ogni angolo della città per tutta la giornata, condivisa e partecipata da tutti, in modo che il roro triste e oltraggioso corteino lo vadano a fare a Capoterra nei monti dove già gli è permesso afre quel felicissimo concerto estivo. stiano là..coi cinghiali, visto che parlanop la stessa lingua.

  26. Riccardo says:

    Però Vito, non è che abbiamo lasciato gli antifascisti troppo soli? Immagina la piazza Gramsci piena come piazza del carmine, partiti, associazioni e istituzioni in prima fila a urlare il loro sdegno in modo pacifico e non violento. E allora li voglio vedere i poliziotto caricare sindco, partigiani, donne e bambini

    • Caro Riccardo, senza entrare direttamente nel merito politico della tua domanda, ti dico solo che una cosa del genere va organizzata bene, con settimane di anticipo, coinvolgendo tutti, e non semplicemente dicendo “Ci vediamo domani in piazza Gramsci!”. In politica si raccoglie ciò che si riesce a seminare. E io penso che quest’anno, seppur con qualche contraddizione, si è raccolto molto. E l’anno prossimo si raccoglierà molto di più.

      • Riccardo says:

        Spereusu!. comunque io sono rimasto un po’ in piazza gramsci e ho chiesto chiaramente quali erano le intenzioni. Mi hanno risposto che sarebbero rimasti fono a quando glielo avrebbero permesso e il che la dice lunga sul fatto che nessuno lì cercava lo scontro. Io ti ho fatto la domanda perchè mi è sembrato che ci sia stata molta mobilitazione istituzionale, e di questo ti ringrazio perchè hai fatto molto, ma poca determinazione nel momento in cui cmq l’occupazione spontanea di piazza gramsci si èverificata.

      • Anonimo says:

        ci puoi contare io ci saro’ anche il prossimo anno

    • Chicco says:

      Ecco il punto. E’ stato fatto molto antifascismo a parole, ma quando si è trattato di agire concretamente, e cioè presidiare in modo pacifico piazza Gramsci, molti si sono defilati (forse perchè ora di pranzo…). Dove erano i famosi 13 parlamentari? Dove erano il sindaco Zedda e tutti coloro che la mattina in piazza del Carmine hanno speso belle parole sul 25 Aprile? Dove erano i dirigenti cittadini di Sel, Federazione della sinistra…ma si anche Pd e Idv? Hanno dimostrato molta più solidarietà i numerosi cittadini che hanno applaudito il corteo antifascista che, giustamente, defluiva dai luoghi “proibiti” per evitare utleriori scontri e si avviava verso piazza del Carmine.

      • I compagni di Rifondazione Comunista c’erano, il fatto che non si mettano una spilla per farsi riconoscere non significa che non ci siano. Il compagno con il megafono, l’avvocato Canessa e la compagna con il pancione (giusto per citarne alcuni). Erano presenti, ed erano presenti i compagni del togliatti e del gramsci. Scusa ma la precisazione è d’obbligo.

  27. Condivo Agnese e J. G. ieri è stata un’importante giornata per la costruzione di una coscienza antifascista a Cagliari. Voler premere la mano sulle manganellate è un modo di fare informazione strumentale e mistificatorio. Un modo per non ammettere che si è sbagliata la valutazione, cosa legittima, e che per il prossimo anno ci impegneremo tutti per liberare piazza Gramsci dai neofascisti. A chi diceva che il PRC avrebbe avuto una responsabilità politica degli scontri, ricorderei che l’unico responsabile è il prefetto Balsamo, incapace di gestire la situzione. A lui andrebbero chieste immediatemente le dimissioni, spero che il consiglio comunale di Cagliari, silente e assente nella giornata di ieri, esprima presto la sua opinione. La presenza dei consiglieri sarebbe servita a far passare la giusta narrazione di quella giornata e ad evitare le mangenellate gratuite. Speriamo nel futuro di dimenticarci di quest’assenza!
    Tania

  28. E su Democrazia Oggi si chiede la rimozione del prefetto Balsamo.
    http://www.democraziaoggi.it/?p=2454

  29. Ailura says:

    Sulla Costituzione italiana C’è scritto che l’apologia del fascismo è un reato.
    Cosa fa la polizia ?
    Carica sugli antifascisti, ovvio!
    e questi sarebbero le “forze dell’ordine”?
    ma l’ordine di chi?!

  30. Ieri Cagliari ha vissuto due giornate,una bellissima con un corteo partecipe come non si vedeva da anni e una tristissima oltrechè indecente con la manifestazione fascista autorizzata dal prefetto.E stato fatto un affronto alla città,alla costituzione e alla storia.Non bisogna stancarsi di condannarla.

  31. Giocano sporco, si infiltrano nelle istituzioni dove dovrebbero rispettare e far rispettare la legge, ma sono i primi a sentirsi al di sopra di essa. Amplifico una frase celebre: “HANNO LA FACCIA COME IL CULO!!!”

  32. Balsamo e il ministero che lo dirige dovrebbero rispondere di quanto é successo.
    Si possono raccogliere le firme per la sua rimozione? O per fare un’interrogazione parlamentare al ministro dell’interno?

    La legge é antifascista.
    Perché i suoi tutori fanno il contrario e allontanano dalle piazze gli antifascisti e non i fascisti?

  33. Giorgia says:

    dimissioni del prefetto balsamo! subito!

  34. Ecco una bella galleria di immagini dal profilo del grande Dietrich Steinmetz:
    http://www.facebook.com/media/set/?set=a.3908690915244.65685438.1218455400&type=1

  35. Quartu SE says:

    la polizia il 25 aprile manda via dalla piazza gli antifascisti e poi li manganella con rabbia feroce (una cosa relativamente veloce si, ma schiumando molta rabbia), senza aver avuto nessuna provocazione; anzi è stata una giornata pacifica da parte degli antifascisti e pure allegra e goliardica, anche quando la polizia ha fatto la sua prova di “forza” (ad armi impari ed impunito ci riesce chiunque a far male alla gente)
    Perchè ti indigni solo con le scelte (sbagliate? chissà come andrà la storia) del Coordinamento Antifascista? Io credo che, data la tua autorevolezza all’interno della Cagliari democratica ed antifascista, dovresti ancora a maggior forza, dopo i fatti di oggi (carica della polizia a dei cittadini inermi), richiedere la rimozione del prefetto. Il Coordinamento ha fatto il suo dovere civico e l’ha fatto senza cadere nelle provocazioni. Sarebbe stato umano rispondere alla violenza poliziesca, e invece non l’han fatto. Ne dovresti prendere atto, io son rimasto sorpreso dalla loro lucidità, ero lì in mezzo a loro.
    Mi attendo una forte presa di posizione da parte tua.

    • Mi sembra di avere già espresso un’opinione molto chiara sul prefetto in questo post, basta volerla leggere. Ed è chiaro che ora valuteremo ulteriori azioni perché quanto successo oggi è intollerabile.

    • Non è vero che non ci sono state provocazioni alla polizia: dal momento in cui è stato chiesto lo sgombero di Piazza Gramsci, è partita una sequela di slogan contro i poliziotti (per capirci, lo stesso tipo di insulti che si sentono negli stadi, urlati dalle tifoserie di destra). Se si alza la tensione e poi nel momento del contatto parte qualche manganellata, non mi pare niente di sorprendente… io, per lo meno, sarei piuttosto nervoso se mi ritrovassi a fare a spintoni con una piccola folla che mi insulta rabbiosamente.
      La situazione in Piazza Gramsci, comunque, è stata gestita abbastanza bene dalle forze dell’ordine e dal coordinamento antifascista, e il tutto si è risolto in modo abbastanza tranquillo. Chi parla di “cariche della polizia” non era presente, o non sa cos’è una carica, o ha bisogno di ingigantire la notizia.
      È tuttavia scandaloso che siano stati schierati centinaia di uomini, una dozzina di mezzi, e spesi migliaia di euro pubblici per consentire una celebrazione fascista il 25 aprile. Qualcuno deve risponderne.

      • Quartu SE says:

        non è partita qualche manganellata come dici tu, ma due brevi ma rabbiose cariche contro i manifestanti. Carica che viene ordinata da chi dirige la polizia in piazza, non una reazione nervosa come vuoi raccontare tu. (La situazione in Piazza Gramsci, comunque, è stata gestita abbastanza bene dalle forze dell’ordine) ma che dici????

        E poi se per te è normale che ai legittimi cori di insulti (vergogna, servi, etc) uniti ad altri ironici (O carrogna carrogna carrogna, sei tu quello che mi ha taggato, ma se vengo assolto graziato di sicuro commento farò), in risposta all’assurdo schieramento di fotografi della digos, manco fossimo chissà quali criminali, è normale, dicevo, che la pula risponda con manganellate sulla testa?
        forse c’eri in Piazza Gramsci, ma non in via Iglesias dove si è svolta la carica. Forse non sei andato all’ospedale ad accompagnare un compagno con la testa rotta. Forse non riconosci uno che smascella in preda chiaramente a qualcosa di eccitante che non trovi in erboristeria.
        p.s. ma le tifoserie di sinistra secondo te non cantano cori contro la pula?

        per Vito, scrivo più chiaramente di stamattina
        per posizione chiara intendo: far partire una richiesta di rimozione del prefetto. Chi può farla, i ragazzi caricati in via Iglesias?

      • Ribadisco tutto ciò che ho scritto, ed ero presente anche in via Iglesias. Se si guarda il video delle “cariche” pubblicato su youtube, si vede benissimo che il cordone di polizia resta compatto e agisce solo per far arretrare il blocco dei manifestanti. Il cordone non parte all’inseguimento dei manifestanti, non infierisce su persone isolate, e soprattutto i manifestanti non vengono dispersi (tanto che il presidio resterà là a pochi metri per tutto il pomeriggio). Quando qualche agente sovraeccitato prova a staccarsi viene respinto nei ranghi dai suoi stessi superiori della prima fila.
        Capisco la rabbia per chi si è preso una manganellata, capisco l’incazzo per non essere riusciti a tenere Piazza Gramsci con poche decine di manifestanti. Capisco anche che parlare di “cariche” aiuti a nobilitare qualche piccolo tafferuglio, e fa sempre un certo effetto quando lo si racconta in giro. Ma ingigantendo l’entità dei problemi in Piazza Gramsci si fa solo il gioco di chi vuole mettere sullo stesso piano fascisti e antifascisti, e si spacca il movimento antifascista tra i “duri e puri che si sono presi le manganellate”, e la “sinistra istituzionale” che non ha partecipato al sit-in. Cui prodest?

  36. Come scrivevo nei commenti di ieri, ci possono essere tanti e diversi modi di vivere un 25 aprile che ha proposto un bellissimo corteo mattutino, un presidio sacrosanto in piazza Gramsci e qualcosa che non avremmo voluto vedere: le manganellate “gratis” delle forze dell’ordine.
    Una cosa ci tengo a dirla, in piazza Gramsci non ci sono stati disordini. Ci hanno fatto abbandonare la piazza, spinti via via via verso via Iglesias. C’è stato confronto frontale, e poi sono partiti i colpi. Video in rete mostrano chiaramente cosa sia successo.
    Le forze dell’ordine hanno sgomberato la piazza per consentire uno sfregio che, personalmente, spero di non dover vedere mai più. A chi diceva che i fasci erano pochi, guardate le immagini.
    Se domani i giornali parleranno solo degli scontri, bene allora bisogna iniziare a raccontare le cose così come sono effettivamente andate. Bisogna che sia la nostra narrazione a prevalere, e bisogna lavorare perché il prossimo anno non ci sia nulla di fascista il 25 a Cagliari.

  37. Agnese S. says:

    non c’è stata gazzarra in piazza, tutto si è svolto pacificamente. I manifestanti hanno lasciato piazza gramsci quando gli è stato chiesto e l’unico momento di tensione è durato 30 secondi, perchè le forze dell’ordine hanno deciso di mostrare i muscoli. Nessuno voleva arrivare allo scontro con i neofascisti o con la polizia!
    Fa senz altro più notizia parlare di scontri e tafferugli da strada, ma così non è stato. Il coordinamento ha saputo gestire bene la situazione senza rinunciare ad esprimere la propria contrarietà alla commemorazione dei fascisti. Se in piazza Gramsci ci fossero state 1000 persone il prefetto sarebbe stato costretto ad annullare l’autorizzazione ed evitare l’ennesimo affronto alla festa della Liberazione.

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