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L’Anpi di Cagliari scrive di nuovo al Prefetto: “In nome della Costituzione e della legge, vieti il corteo dei fascisti il 25 aprile. Non si può denigrare la Resistenza”.

Fra una settimana celebreremo la Festa della Liberazione. Per noi dell’Anpi sono giorni intensi perché siamo impegnati nelle scuole a parlare di Resistenza, di antifascismo e di Costituzione. La Costituzione è bella anche perché è scritta in maniera semplice e pure i ragazzini ne capiscono il senso e lo spirito senza tanti problemi. Il problema è quando si diventa grandi, e allora ci si attacca alle parole e si perde di vista il significato profondo di un testo nato alla fine della guerra e della Resistenza.

Oggi il Comitato provinciale dell’Anpi di Cagliari ha scritto nuovamente al prefetto, Giovanni Balsamo, chiedendogli di non autorizzare il corteo nazifascista in programma il prossimo 25 Aprile a Cagliari. La lettera la trovate di sotto. Poi chiederemo anche al sindaco di Cagliari Massimo Zedda di prendere una posizione politica riguardo questa vergogna non più tollerabile.

E adesso attendiamo una risposta di Sua Eccellenza.

***

Al Signor Prefetto di Cagliari
Ufficio territoriale del Governo
Area I Ordine e Sicurezza Pubblica
Piazza Palazzo n. 2
09124  CAGLIARI

Oggetto:     25 Aprile Festa della Liberazione Nazionale.

Rif.  Lettera del 22.02.2012 – Prot. 12697/2012.

 

Signor Prefetto,

In data 2 febbraio 2012, l’A.N.P.I. – Comitato Provinciale di Cagliari, Le ha inviato una lettera invitandola, con ampie e  circostanziate motivazioni,  a vietare le piazze ai neofascisti cagliaritani il 25 Aprile del 2012,  Festa della Liberazione nazionale dal nazifascismo.

Lei ci ha risposto, con lettera del 22 febbraio – Protocollo n. 12697/2012 – richiamando l’art. 17 della Costituzione e  affermando che questo articolo non consente divieti preventivi se non per comprovati motivi di sicurezza e d’incolumità pubblica, ossia ove esista un collegamento con accadimenti già accertati (disordini dei giorni precedenti, scontri fra opposte fazioni etc.) che lascino prevedere con un ragionevole tasso di probabilità che la manifestazione possa degenerare.

E siccome le iniziative promosse dai gruppi neo- fascisti a Cagliari il 25 aprile non metterebbero in pericolo la sicurezza e l’incolumità delle persone, Lei conclude nella nota che non c’è spazio per vietarle.
Tuttavia, con il dovuto rispetto, ci permettiamo di dissentire da questa Sua convinzione.

E’ pur vero che l’art. 17 della Costituzione garantisce la libertà di manifestare, ma le disposizioni di legge s’interpretano non singolarmente e isolatamente, ma inquadrandole nel sistema normativo. Accanto all’interpretazione sistematica c’è poi quella teleologica che guarda alle finalità delle norme per svelarne il significato. Ora, nella Costituzione ci sono anche le disposizioni transitorie e  la XII vieta la ricostituzione in qualunque forma del partito fascista.

Più in particolare la legge n. 645 del 1952, nota come “Legge Scelba”, che reca le norme di attuazione della su richiamata XII disposizione transitoria (comma primo) della Costituzione, prevede, all’art. 1, il divieto di ricostituzione del partito fascista configurando il divieto di una serie di fattispecie che possono essere sanzionate, tra le quali “…quando esaltando, minacciando o denigrando la democrazia, le sue istituzioni e i valori della Resistenza o compie manifestazioni esteriori di carattere fascista”.

Questa disposizione può apparire in contrasto con la libertà di associazione, fra le quali spicca quella di formare partiti politici, ma in realtà non lo è.

La nostra  Costituzione afferma con forza che la libertà si ferma davanti a chi la usa per riorganizzare o inneggiare al fascismo, o “denigrare i valori della Resistenza”. Questa preclusione alla libertà di organizzazione dei fascisti vale anche per le manifestazioni che inneggino a quei valori, antidemocratici e di sopraffazione.

Ed allora,  Signor Prefetto, alla luce della lettera e soprattutto dello spirito della Costituzione, che nasce dalla Resistenza al fascismo, emerge che le Autorità Repubblicane – anche i Prefetti – hanno il potere-dovere di impedire ai fascisti di porre in essere una manifestazione che si prefigge di infangare i valori della Resistenza sui quali è stata costruita la Costituzione, manifestazione promossa proprio nel giorno che ricorda la Liberazione del Paese.

Quella Liberazione, frutto della Guerra Partigiana e della Resistenza, che consente a tutti noi di godere delle libertà costituzionali.

Per l’insieme di queste ragioni, l’ANPI, Le rinnova con forza l’invito a vietare a Cagliari, in nome della Costituzione, le provocazioni fasciste previste per il giorno della Festa della Liberazione.

Distinti saluti

Il Presidente
(Marco Sini)

Cagliari, 18 Aprile 2012

 

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19 Comments

  1. ZunkBuster says:

    L’illustre signor Prefetto dovrebbe stare attento alle conseguenze delle proprie azioni. In base al codice penale “non impedire un evento che si ha l’obbligo giuridico di impedire equivale a cagionarlo”. Il signor Prefetto può dire in scienza e coscienza che l’autorizzare una manifestazione blasfema – per la data in cui è fissata – di onoranze a chi tradì la Patria combattendo a fianco dei NAZISTI, sia pure con quattro cautele da questurini, sia sufficiente a impedire che vengano consumati fatti di apologia del fascismo? Il nostro diritto penale prevede anche il “dolo eventuale”, ossia la responsabilità equivalente a quella di chi scientemente vuole commettere un reato a carico di chi, pur immaginando il rischio che per effetto della propria azione questo venga commesso, accetta tale rischio. Ci rifletta per tempo il signor Prefetto, ed eviti di porre sé stesso e lo Stato italiano in una posizione molto problematica.

  2. Oggi ho spietato a mia nonna che il 25 aprile a Cagliari ci sarà una manifestazione di gruppi di estrema destra molto vicini al fascismo e che questa manifestazione è stato autorizzata dal prefetto. Mia nonna, che di certo non è comunista, ha 88 anni ed è più lucida di me e di tante persone che conosco e la guerra l’ha vissuta sulla sua pelle e, purtroppo, su parte della sua famiglia… appena le ho raccontato questa cosa ha mormorato tra se e se “la gente è senza testa”, ha abbassato lo sguardo e gli occhi le sono diventati lucidi…

  3. gentarrubia says:

    “Io il 25 aprile parteciperò alla manifestazione, ma a quella antifascista che difende i valori della Resistenza e i diritti sanciti dalla Costituzione”

  4. enrico sgavo says:

    http://www.youtube.com/watch?v=-sPsxrKdyl4
    ci vorrebbero i blues brothers, altro che democrazia!

  5. francu says:

    pare che il prefetto abbia revocato l’autorizzazione. Vito puoi confermare? Sarebbe un ottima notizia e grazie a Zedda che si è espresso chiaramente

    • Il prefetto non autorizza il corteo ma autorizza comunque un presidio neofascista davanti al Monumento ai Caduti. la notizia è nel link riportato sopra da Stefano.

      • Neo Anderthal says:

        Peggio: il presidio davanti al Monumento ai caduti è tutto meno che una commemorazione dell’inutile sacrificio -per meglio dire: dello spreco- delle loro vite che fecero una parte di giovani illusi e ingannati dall’avventuriero Mussolini.
        Significa rivendicare quella triste pagina, che fu di servizio e vassallaggio allo straniero tedesco e nazista, come fosse stata scritta in favore dell’Italia.
        Vergognoso, tanto più nella data della Festa della Liberazione.
        Se davvero volessero commemorare “quei giovini”, farebbero una qualsiasi iniziativa, magari una messa in suffragio in una data diversa. Il fine di questa manifestazione, che a detta di un tale Caruso, segretario del partito “La Destra”, quella del noto Storace, “non ha una connotazione politica ed è organizzata da Associazioni apartitiche e apolitiche” è interamente politica come può esserlo il lugubre uso di una memoria da rigettare, proposto come esempio di “amor di Patria”.
        Lo stesso Caruso si compiace di specificare che alla manifestazione -a suo dire “apolitica”-“parteciperanno diversi esponenti di centrodestra e destra, dirigenti locali e nazionali, oltre che militanti dei rispettivi Partiti”, dimostrando ancora, se mai ce ne fosse bisogno, che tra i fascisti la logica e il rispetto della intelligenza altrui non sono in nessun modo delle priorità.

      • muttly says:

        I caduti sono quelli che sono andati in guerra come mio nonno paterno che non è tornato e mio nonno materno che è tornato invalido a venti anni, non quelli lindi e pinti se ne sono rimasti in Italia e poi hanno corrotto ragazzini per avere qualcuno a Salò che non facevano parte di nessun esercito regolare, con quale faccia da culo sventolano il tricolore questi idioti vestiti di nero.

  6. ennesima dimostrazione che in Italia le leggi e la legalità sono un opinione e non delle regole… oltre all’incredibile fatto che è lampante che c’è ancora tanta tanta gente che simpatizza per il fascismo e l’estrema destra… lo trovo inverosimile!!!

  7. AUSCHWITZ

    Garrigados subra unu camion chena destinu
    abbandonados finas dae Deus,
    marchiados dae su dolore pro sempere,

    Unu cancellu, un’iscritta iscura,
    sa terra si asciada
    su sole iscumparet,
    una nue lassada falare una moddina,

    Animas peldidas
    s’aggiuana a vicenda,
    sas dies iscurrini
    sas nues torrana
    su entu infuriat
    incapazu de si gighere tottu,
    su chelu hat tancadu sas giannas,

    Biculos de vida
    pojos de sambene
    incapazos de lottare, de disubidire,
    sa timoria, sa fide,
    sos coros d’ amore
    sos coros de pedra,

    Annos cuados
    in d’ unu mundu surdu, impassibile
    sos ammentos los gighet su entu,
    su sambene si siccada,
    sos distimonzos arrivini :
    sas paraulas currini in sos coros de su mundu
    boghes flebiles raccontana sa vida,
    manos rugosas, ojos cuados dae su piantu,
    oe tottus ischini, tottus cheren cumprendere,
    podede suzzedere dae nou ?
    forsis Deus los hat perdonados,
    nois non devimus immentigare,
    NOIS AMMENTAMOS !
    Vincenzo Tatti

  8. ZunkBuster says:

    Il prefetto si deve dimettere!

  9. Anonimo says:

    Mandatela per conoscenza anche al presidente della repubblica, al presidente del consiglio, al ministri degli interni, al ministro di grazia e giustizia. Così, per vedere l’effetto che fa.

  10. Ho l’impressione che Sua Eccellenza non eccelga in quanto a flessibilità e temo che un dietrofront, dopo la optima risposta che dette a suo tempo all ANPI, sia di fatto un’ammissione di errore. E Sua Eccellenza non SBAGLIA, MAI (è un uomo che non deve chiedere, mai). Ergo… festeggeremo il 25 aprile col fascio nel… (secondo voi, dove?)

  11. Acronotau says:

    Vito, cosa è successo tra il 22 febbraio e il 18 aprile? oltre ad essersi costituito il Coordinamento Antifascista. non è stato possibile rispondere prima alla lettera di Sua Eccellenza?

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