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Mauro Pili, un marziano della politica. Perché ci vuole del talento per fare una cosa giusta e poi coprirsi di ridicolo


Ci vuole del talento per fare una cosa giusta e poi coprirsi di ridicolo. Un talento speciale, e Mauro Pili ce l’ha tutto. Mezza Sardegna (e anche qualcosa di più) gli ride dietro per questa storia delle case su Marte realizzate con mattoni speciali studiati da ricercatori sardi. Il deputato del Pdl è stato messo subito alla berlina e ha reagito malissimo. A farne le spese (si fa per dire) è stata Michela Murgia, una che non si fa certo spaventare dall’ex presidente della Regione e che in queste situazioni ci sguazza che è una meraviglia.

L’aspetto paradossale della vicenda è che l’iniziativa di Pili è stata veramente meritoria. Degli studi dei ricercatori sardi già si sapeva, la notizia era già uscita sui giornali. Il merito di Pili è stato quello di aver portato all’attenzione del governo Monti questa ricerca straordinaria.

Poi però cos’è successo? È successo che Pili ha fatto quello che tutti i politici berlusconiani generalmente fanno, cioè l’ha sparata grossa e si è venduto la pelle dell’orso prima di averlo ucciso. Dunque ha mandato un comunicato stampa in cui già dichiarava che la ricerca scientifica in questione avrebbe aiutato la Sardegna a uscire dalle crisi.

Una casa su Marte con il marchio della nostra isola può rappresentare per l’Italia e per la regione una grande occasione di sviluppo”. E ancora: “Il progetto dell’Università di Cagliari, che ha già ottenuto riconoscimenti mondiali, può essere una base fondamentale per la ripresa economica del paese”.

Sì, certo: ma fra quanto tempo? E per quante persone? La crisi attuale ha bisogno di risposte immediate da dare ai giovani disoccupati, ai cassintegrati dell’industria e ai pastori in difficoltà, non di case su Marte con il marchio della Sardegna! Pili avrebbe dovuto fare precedere agli squilli di tromba i tamburi a lutto della Settimana Santa. Se non si affronta il tema con le necessarie precauzioni e si parla con leggerezza di “Sardegna su Marte” forse si ottiene un titolone sui giornali amici, ma la gente normale non può che pensare: “Ma come? Con tutto quello che sta succedendo, Mauro Pili pensa a una casa su Marte?”.

E infatti l’onorevole è stato impallinato subito, come un dilettante qualunque della comunicazione politica. Pili su Marte sta facendo il giro del web, e per uno che ancora non si è scrollato di dosso la pessima fama di presidente “copione”, questa vicenda rischia di restargli appiccicata a lungo.

La reazione scomposta dell’ex presidente è proporzionale alla sua consapevolezza di avere fatto una cosa buona e giusta. Ma evidentemente questi berlusconiani con la satira hanno un conto aperto. Nel suo cieco furore, Pili è riuscito perfino ad attribuire a Michela Murgia la vignetta di Banana pubblicata oggi su Sardegna Quotidiano!

Però, come non capirlo? Come vi sentireste voi se dopo aver fatto una cosa giusta, tutti vi prendessero per il culo?

Una cosa è certa: se Pili voleva testare le sue capacità di comunicatore e la sua credibilità presso l’opinione pubblica, questa occasione gli ha dato delle risposte inequivocabili.

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34 Comments

  1. Anonimo says:

    MOLTI DIQUESTI COMMENTI MANIFESTANO UNO STUPIDO E FORZATO UMORISMO CHE FA PENSARE ALLA PUERILE SUPERFICALITA DI CHI LI SCRIVE. PILI E’ L’UNICO POLITICO CHE SI OCCUPA DEI PROBLEMI DELLA SARDEGNA DA ALMENO VENTI ANNI,IL PRIMO APARLARE DI CONTINUITA’ TERRITORIALE,DI TURISMO MINERARIO DOPO LA CHIUSURA DELLE MINIERE ,IL PRIMO ARISOLVERE I PROBLEMI DELL’ACQUA PER CAGLIARI E IGLESIAS,IL PARLAMENTARE SARDO COL MAGGIOR NUMERO DI INTERVENTI IMPORTANTI IN PARLAMENTO ……..VOI PENSATE DI POTER ESSERE ALL’ALTEZZA DI POTER GIUDICARE PILI? …………MA NON PENSATE CAZZATE!!!!!!!

  2. Ma quanto sei avvelenato per scrivere in continuazione generalizzazioni ridicole? “Pili ha fatto quello che tutti i politici berlusconiani generalmente fanno”, “questi berlusconiani”… Ma sciallatela e tromba un po’ di più, che forse nelle vene torna a scorrerti il sangue e non veleno!
    Post davvero ridicolo visto il suo qualunquismo dilagante e le generalizzazioni.
    Chiudo con un aforisma di William Blake (forse è bene tenerlo a mente): “Generalizzare vuol dire essere idioti”. Altro che Pili!

    • Companero, ma il consiglio di trombare di più vale anche per Pili? Ah perchè se è così si configurerebbe il reato di trombo, da tradursi in colmo! Oh ma più trombato e qualunquista di Forrest Pili chi c’è? Nell’ordine l’hanno trombato Berlusconi, Masala poi Cappellacci ed infine tutto il Popolo Sardo. Altro che marziani, innoi e’ tottu terra- terra!

      • Stefano reloaded says:

        Anche Mario Floris che, quatto quatto, formò la giunta dopo il fiasco di Pili seguito al disastroso discorso delle 11 province.

  3. Radio Londra (nonostante Er Ciccio) says:

    Direi però che, quando è il caso di farlo, bisogna dare atto anche degli indubbi meriti.
    Perché, per esempio, non dare atto a Pili di essere stato un precursore quando, in tempi non sospetti, pronosticò la moltiplicazione dei pani e delle Province Sarde?
    E poi qualche paragone non guasta.
    Sempre per esempio, è noto a tutti il fatto che Cicciolina, quando fu eletta in Parlamento (e si professava appartenente al Partito dell’Amore… quello vero) non fece mai un intervento che è uno forse perché consapevole di qualche suo limite dialettico.
    Secondo voi comunque, visto che riconoscere i propri limiti è spesso e volentieri un pregio esattamente come il ritiro spirituale, la preghiera, la concentrazione e il silenzio, l’azione di Cicciolina era da ritenersi poi così sbagliata, sconveniente e improduttiva?
    PS
    Pili s’iddus’adai arrangiausu is crazzoni firmausu che indossava quando si fece trascinare di peso dai carabuneros al porto per la monnezza di Napule?
    Faesusu una colletta?

    • Soviet says:

      Non è esatto…

      PRESIDENTE: E’ iscritto a parlare l’onorevole Staller. Ne ha facoltà .

      ELENA ANNA STALLER: Signor Presidente del Consiglio, onorevoli colleghi, vedo con piacere che dopo due mesi di crisi, risse e litigi, avete trovato il modo di dividervi le poltrone. Spero che adesso ve ne starete un po’ tranquilli, almeno fino al 1992. Spero che adesso per un po’ lascerete in pace la gente; quella gente che è sempre più delusa, ha sempre meno speranze e sta comprendendo sempre di più che tutti questi inutili litigi in famiglia servono solo a chi cerca il potere e vuole usarlo senza essere controllato.

      Il nostro è il paese europeo in cui i governi e le legislature durano di meno, i cui elettori sono chiamati più spesso a votare, in media una volta ogni tre anni, ma in questo caso abbiamo rischiato di interromperla dopo neanche due anni dal suo inizio: un record dei record. Credo che denunciare tutto ciò sia molto importante per tutti. Il nostro rischia di diventare l’ultimo paese in Europa e questo non certo a causa mia, cioè della strega Cicciolina, ma per queste crisi continue che servono solo a chi vuole trovare nuovi equilibri di potere, ignorando completamente i contenuti, le proposte, le cose da fare. Le formule di Governo cambiano, ma le vostre facce rimangono sempre le stesse. C’è sempre Gava, c’è sempre Mammì, c’è sempre Misasi, c’è sempre cicciolino Andreotti. Siete sempre gli stessi, e la cosa più grave è che anche i problemi sono sempre gli stessi, ma voi fate finta di niente e continuate a chiedere voti, a far cadere i vostri stessi governi e a farli resuscitare. Gli anni passano e le vostre facce restano. Le facce di chi avrebbe potuto fare e non ha mai dato, di chi è sempre stato sospettato ma non è mai stato condannato, di chi si fa schiaffeggiare con finta tolleranza, di chi ha sempre promesso e non ha mai mantenuto.

      A proposito di promesse non mantenute: quando era Presidente del Consiglio, Ciriaco De Mita promise che avrebbe cacciato le pornostar dal Parlamento. È passato qualche mese, lui se ne è andato ed io sono rimasta.[Ilona Staller parla di violenza sulle donne, di aborto, di Aids, di pari opportunità, di libertà di opinione, d’espressione, della libertà della cultura, del diritto dei detenuti alla sessualità, poi conclude…]
      Cari colleghi, abbiamo un nuovo Governo: è un Governo vecchio, vecchio negli uomini, vecchio nei programmi, vecchio nelle parole; è un Governo vecchio, composto dagli stessi uomini che sono colpevoli di avere permesso che le periferie delle nostre grandi, grandi città diventassero simili a villaggi messicani e i nostri mari a insalate di alghe. Governi vecchi come questo ne abbiamo avuti tanti che votare la sfiducia a tutti alla lunga è anche faticoso. Cosi, giuro che mi era venuta la tentazione di votargli la fiducia, giusto per regalargli il voto della pornostar di cui tutti quanti avete molta paura. Sarebbe un regalo che imbarazzerebbe un po’ tutti i bigotti che ci sono tra voi; sarebbe un brutto regalo sicuramente, però ve lo sareste meritato. Poi ci ho ripensato: la fiducia è meglio darla solo al governo ombra di Achille Occhetto, il vostro è solo un’ombra di Governo e nulla merita.

      Ma io spero che cicciolino Andreotti mi smentisca prima della fine della legislatura.

      • Soviet says:

        Ed era pure brava!

      • Radio Londra (nonostante Er Ciccio) says:

        A nai sa beridadi…. era un discorso bellissimo e che non stonerebbe neanche adesso.
        Anche perchè chi è che può attaccare, nella situazione attuale di volemose tutti bene, gli embrioni uni e trini e divini di Buttiglione?
        I celoduri?

      • Soviet says:

        Questo fu il discorso che Ilona Staller (nota con lo pseudonimo di Cicciolina), tenne alla Camera, il 29 luglio 1989, durante la X Legislatura. Era proprio lei, non era Beppe Grillo con la parrucca.
        ILONA STALLER (nome completo: Elena Anna Staller)

    • Anonimo says:

      pero’ come giornalista mauro pili, non era male anzi……!

  4. Anonimo says:

    mauro pili, ridicolo ? quando l’ho visto tirare la fune al porto canale era molto serio !

  5. paolo secci says:

    Complimenti al vignettista. Trascorrerò un bel fine settimana, presumo di ridere sino a domenica sera. Grazie, On. Pili!!!!

  6. non so se essere felice perchè Pili pensa che le mie strisce le faccia la Murgia o risentirmi perchè in un anno e passa di onorato servizio satirico quest’uomo non si era accorto della mia esistenza. ma stava pensando a marte, mischino…

  7. io e il mio vicinato ci siamo già prenotati, vorremmo ricreare un ambiente familiare lassù. sarò il primo caopcondomino interplanetario..”ghettandedda, m’anti fattu capocondomminu”cit fraseologia kalaritana 1… su Marte!

  8. Che la situazione sia surreale è indubbio (la battuta di Deliperi mi pare la più adatta) però mi fanno piacere alcuni commenti (ad esempio Soviet e Umberto, ma anche Zunkbuster) che vanno un po’ di più “dentro la notizia” (mi pare che in gergo si dica così).
    Quella di Pili non è solo una cazzata marziana ma un indice del distacco (spaziale, per l’appunto) tra la realtà e la nostra classe politica.
    La notizia si riassume in breve: c’è uno scienziato (valido) che promuove la propria attività e fa benissimo. Gli scienziati di alto livello fanno parte di un circuito virtuoso (e vizioso) in cui i bravi ramazzano più soldi e più son bravi più soldi ramazzano (…sì ci sono le storture, ma siamo tutti esseri umani). Quindi non mi scandalizza né Cao che si autopromuove, né Pili che cerca soldi.
    Poi c’è il circuito dell’informazione, notoriamente (e necessariamente) approssimativo, che pone in risalto l’eccellenza di Cao (che sarebbe da discutere, non perché non ci sia, ma è un altro film). Il giornalista si fida dello scienziato che però ha tutto l’interesse a vendere bene la propria merce, quindi a volte è malizioso e tende a mettere in buona luce ciò che fa (“Trovata la nuova cura contro il cancro”; “Trovato il gene dell’omosessualità”). In genere è un gioco della parti in cui uno sa di esagerare e l’altro sa che sta esagerando ma fanno finta di nulla. In definitiva compare la notizia che Cao è un genio (magari è pure vero) e sta studiando i materiali per Marte.
    A questo punto ci sono i politici (ad esempio Pili). A parte coloro che hanno vissuto all’interno del mondo della ricerca scientifica (e ce ne sono) non hanno la più pallida idea né di cosa sia, né della connessone tra ricerca e industria (cioè di come la ricerca si trasformi in produzione). Nel caso specifico, Cao ha solo sottolineato di essere in grado di svolgere un programma di ricerca ed in effetti è ciò che il circuito dell’informazione riporta (a leggere bene). Da qui a far ricadere la ricerca su un prodotto industrializzabile, ma soprattutto impiantare in Sardegna una produzione capace di incidere sull’economia c’è una distanza che supera anche la battuta di Deliperi e i “Fascisti su Marte”. Cao non ha detto che farà le case su Marte e Pili si è solo dimostrato incapace (come la gran parte dei suoi colleghi) di informarsi sulla realtà delle cose. Dunque niente di nuovo.
    In tutto questo però, a parte le battute, doverose, c’è un aspetto particolarmente grave che nessuno pare notare (dai giornalisti a Murgia, che per me è simile a Barbara Palombelli o Alba Parietti, spazia dall’ermafroditismo dei lombrichi alla Critica della ragion pura, sempre capace delle sciocchezze più inverosimili). Nessuno si è accorto della vera cazzata di Pili.
    Poniamo anche che Cao si inventi il mattone marziano. Se andate a leggere il comunicato del pregiato professore, c’è scritto che lo scopo della ricerca è quello di elaborare tecnologie che evitino la necessità di portarsi tutto da casa. Cioè Cao, al massimo, scoprirà come fare a realizzare il mattone marziano “su Marte” e non come produrre i mattoni in Sardegna per poi portarli lassù (o laggiù? Boh). Il che è ovvio. I bRocchetti di cemento si fanno in loco, non penserete mica che ci mettiamo a fare i bRocchetti a Pompu e poi li portiamo su Marte con Star Trek, no? Questa è davvero grossa, ma non solo per Pili, perché non se n’è accorto nessuno né Murgia (e devo dire neppure Biolchini) né tutti coloro che ne parlano.
    In definitiva la notizia sarebbe che un uomo politico pensa che si possano fare i mattoni in Sardegna per poi portarli su Marte, che è poi quello che è successo negli ultimi trent’anni a proposito di programmazione industriale dalle nostre parti, quando sono state finanziate iniziative simili alla produzione di bRocchetti marziani: ci accorgiamo solo ora che i Pili non capiscono una mazza di industria? Ci voleva Marte? I nostri uomini politici non capiscono un cazzo di industria, ecco il tema vero: benvenuti su Marte!
    Cordialmente

    PS – Tanto per essere chiari, ho semplificato moltissimo il discorso tecnico e non mi sono occupato dei dettagli su ciò che fa Cao, volevo parlare in generale del rapporto perverso tra ricerca e informazione, con ovvio sconfinamento sull’incompetenza dei politici.

    • Daniele Addis says:

      “Se andate a leggere il comunicato del pregiato professore, c’è scritto che lo scopo della ricerca è quello di elaborare tecnologie che evitino la necessità di portarsi tutto da casa. Cioè Cao, al massimo, scoprirà come fare a realizzare il mattone marziano “su Marte” e non come produrre i mattoni in Sardegna per poi portarli lassù (o laggiù? Boh). Il che è ovvio.”

      Con tutta la disistima che posso avere per Mauro Pili, non mi sembra che abbia lasciato intendere che i mattoni per Marte sarebbero stati prodotti in Sardegna, ma che sarebbero stati fatti su Marte con tecnologia “Made in Sardegna”. Almeno così ho capito io fin dall’inizio.

      Per il resto, su diversi punti, concordo con Lei.

  9. Gianni says:

    Mauro Pili il copione si merita tutto e di più. Però (non c’entra ma c’entra) ti sei reso conto caro Vito che in quindici giorni hai scritto 5 post in cui nomini Michela Murgia, in uno dei quali ti lamenti proprio del fatto che i giornalisti sardi non fanno altro che nominare la Murgia??? O il tag ti tira su i contatti oppure ci hai una fissa mica da ridere.

  10. Bastiano Contro says:

    Non sempre la penna di Pili è lo stesso Pili. A volte l’ispiratore di certe idiozie ha un nome che con la comunicazione politica ha molto a che fare (la Murgia ne sa forse qualcosa)…
    Basta un colpo di telefono, semplice semplice… Tipo: ” Senti, come la vedi questa (…)?” … “Ma… Secondo me te la puoi giocare… ma sì, inviala pure, che poi domani ci divertiamo. Però fammi sapere che io fino a domani sono a Venezia…”
    Eh già. Solo che stavolta non è andata benissimo.
    Il “mega consulente” ha toppato. L’accondiscendenza non sempre paga. L’ingenuo Pili aveva bisogno di un secco “No, è una cazzata!”.
    A proposito: ma quando scade il contratto del deputato sardo con l’Unione Sarda? Ogni soffio d’alito gli viene pubblicato… L’esibizionismo delle volte può costare caro. E Pili ne sa qualcosa: dalle manette nel Porto Canale per lo sbarco dei rifiuti campani, al Cammino di Santiago Elettorale nelle regionali del 2004. Che brutti ricordi. Che brutta persona.

  11. Mauro “Copiaeincolla” Pili Vs Michela “Banana” Murgia,vicenda grottesca.

  12. Daniele Addis says:

    Francamente io rabbrividisco di fronte al fatto che si consideri normale e meritorio che un politico chieda al governo di finanziare una ricerca scientifica (soprattutto con i modi da saltimbanco di Pili).

    Queste sono cose che vanno stabilite dagli scienziati e dalle commissioni (non politiche, ma formate da esperti sulla base della loro competenza) apposite che gestiscono la distribuzione dei fondi della ricerca. I politici possono al massimo decidere l’entità di quei fondi, ma non la loro distribuzione.

    Ci dobbiamo aspettare che i ricercatori chiedano l’intercessione di un qualche politico per vedere finanziato il loro progetto?

    • Neo Anderthal says:

      Detto che D. Addis ha ragione nel metodo e nel merito, visto l’andazzo e la penuria di fondi per la ricerca qui sorge un problema.Ovvero: dal momento che le cose vanno -anche- così, un politico attento si interessa alla questione, e promuove le ricerche dei gruppi “del territorio” fa bene -e però è partecipe del malcostume- oppure non si interessa e/o rifiuta e quindi, con mani pulitissime, lascia che altri promuovano “i loro” al suo posto?
      Questione difficilissima, e io non ho risposte. Sta di fatto che la “mediazione politica” è in sostanza un abuso, ma che spesso è utile se non strettamente necessaria anche rispetto ad Enti -come le fondazioni bancarie- che dovrebbero attuare le procedure citate da Addis.
      Queste sono possibili dove si fa sul serio, però. Non mi sembra che qui in Italiga…

      • Neo Anderthal says:

        P.S. Pili ne fa un’altra delle sue -e mi riferisco alla polemica su stampa-.
        Perseverare è la sua specialità, quindi ci dobbiamo aspettare altre trovate ingegnose, in cui il già bambino prodigio della Sardegna farà sfoggio delle sue rare, non comuni capacità.
        Una volta si diceva “sky is the limit”, ma il Prode Iglesiente valica d’impulso il limite del cielo e quello del ridicolo, (in)capace di tutto e certamente di questo e d’altro.

        Triste nota: perdiamo tempo a considerare queste quisquilie, e io per primo. Anche queste sono distrazioni, quelle concesse a chi può solo pasquinare quì e là.
        Il Molto Onorevole Pili, dall’alto delle posizioni già ampiamente immeritate -è parlamentare, è stato sindaco di Iglesias e Governatore delle Sardegna, questo elemento!- può ben ridere alla faccia mia e vostra.

      • Daniele Addis says:

        Secondo me un politico degno di questo nome dovrebbe fare una battaglia per avere un sistema di ricerca in linea con quello dei paesi civili. Far passere la mentalità secondo cui per valorizzare la ricerca serve la buona parola di un politico secondo me produce, alla lunga, molti più danni.
        Poi, nella sua battaglia, la ricerca del gruppo del Prof. Cao la potrebbe portare come esempio, ma è cosa ben diversa da quello che ha fatto lui.

        “Il Molto Onorevole Pili, dall’alto delle posizioni già ampiamente immeritate -è parlamentare, è stato sindaco di Iglesias e Governatore delle Sardegna, questo elemento!- può ben ridere alla faccia mia e vostra.”

        Come non darti ragione?

  13. umberto says:

    Che un politico faccia pressione sul governo per far finanziare una ricerca è già una cosa discutibile. Non funziona così e sarebbe grave se anche la ricerca scientifica andasse avanti per le spinte di questo o quel politico.
    Che poi il governo italiano a un passo dal tracollo finanziario finanzi uno studio per costruire case su Marte è una cosa come minimo paradossale e tutt’altro che scontata.
    Infine, che il politico impegnato in questa cosa venga dalla provincia più povera d’Italia e con problemi gravissimi di occupazione e di emigrazione in una regione che non riesce a investire le risorse economiche che l’UE le mette a disposizione è ancora più paradossale.
    Prima di dire che si tratta di “una cosa buona e giusta” ci penserei un cicinino.

  14. ZunkBuster says:

    Mauro Pili deputato sembrava (in parte) poter riscattare Mauro Pili presidente della Regione … ha fatto anche cose non del tutto disprezzabili … poi però ti incasina tutto con le fiaccolate a sostegno dell’indifendibile legnaia dell’Anfiteatro o con la conquista di Marte (chissà, prima o poi il noto studioso Leonardo Melis affermerà che il famoso “volto” di Marte fu in realtà opera dei Shardana, e così Mauro tanto per cambiare non avrà fatto niente di nuovo …). Se ci aggiungi che Michela Murgia, quando si scorda delle traversie di Soru e di Sardegna 24, sa essere di una causticità commovente (“statista da pecorino”) la figuradimmerda è totale.

  15. efisio erriu says:

    Abbiamo il Gelmino de noiartri.
    Certo che ad utilizzare la ricerca scientifica per farsi propaganda o a propagandare degli studi accademici come se si stesse parlando degli esiti di un vertice di partito a palazzo grazioli, si fanno degli scivoloni mica da poco.
    Il signor ctrl-c ctrl-v appena esce dal seminato ovvero dal cancello di villa certosa trova sempre qualcuno che ne sa più di lui e le figure che fa non sanno certo ‘di dentifricio’

  16. Soviet says:

    Comunque, anche se in Sardegna si facessero i blocchetti oltre che i mattoni marziani, dubito che l’impatto sarebbe tale da innescare lo sviluppo dell’isola…a parte che un conto è il lavoro dei ricercatori, un altro la messa in produzione e altro ancora lo sfruttamento commerciale del prodotto. In Europa un cambio di marcia nell’economia l’ha avuto la Norvegia…ma hanno trovato il petrolio! E l’hanno pure sfruttato con grandissima intelligenza!

  17. e dopo l’indimenticabile “Fascisti su Marte” (http://www.youtube.com/watch?v=SxGIqjlW0G0&feature=related) avremo “Sardi su Marte”. Mitico e ineguagliabile.

  18. Stefano reloaded says:

    Questa storia è surreale. Sto ridendo fortissimo.

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