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Al di la del bene e del male: l’Unione Sarda censura un necrologio in cui si dice “Non necrologi ma opere di bene”. Ciao Zarmu, martedì 27 faremo una festa per te e Los Quinchos

Ricevo e pubblico. Detto questo: che l’Unione Sarda censurasse le notizie ne avevo sentore, ma che censurasse anche i necrologi proprio no. Ormai siamo al di la del bene e del male e di ogni forma riconosciuta di ridicolo, di arroganza e di indecenza. Per quanto potete, fate girare quest’annuncio. Buon Natale a tutti.

***

Il 22 dicembre, una settimana dopo il suo 44esimo compleanno, Zarmu ci ha salutati con l’Amore e l’umanità che solo le grandi persone sanno trasmettere. Forti dei suoi insegnamenti e della sua saggezza, dopo averlo accompagnato in cimitero, abbiamo deciso di fargli una grande festa e salutarlo in allegria, contraccambiando il sorriso che ci ha sempre regalato. Come ha espressamente richiesto, vi chiediamo di non fare necrologi né di inviare fiori ma, se lo desiderate, utilizzate quella stessa somma per aiutare qualcuno.

Queste sono le poche ma importanti parole che il giorno dopo la sua scomparsa avremo voluto pubblicare sul giornale noi della sua famiglia come unico annuncio, per avvisare i pochi amici che ancora non fossero venuti a conoscenza della sua morte e delle sue volontà.

Purtroppo non abbiamo potuto, perché ci è stato negato il diritto di farlo dalla PBM, concessionaria per la pubblicità sull’Unione Sarda. In questo mondo assurdo contro il quale Zarmu ha investito la sua vita lottando sempre contro qualsiasi tipo d’ingiustizia, può capitare che le volontà dettate da un Uomo in punto di morte vengano calpestate e negate da un’agenzia di pubblicità che (non avendo ovviamente nessun concorrente nel settore), può permettersi di rifiutarsi di pubblicare un annuncio come il nostro, negando di fatto un servizio che in un paese libero dovrebbe essere garantito a chiunque perché, invitando a non spendere soldi in necrologi ma in opere di bene, poteva minare le loro possibilità di profitto.

Disgustati da una simile bassezza, è nostra intenzione, oltrechè nostro dovere, denunciare a più persone possibile lo squallore di queste persone che antepongono il vile profitto anche di fronte alle ultime richieste di un Uomo che muore, e per questo vi preghiamo di diffondere il più possibile questa informazione attraverso qualsiasi mezzo abbiate a disposizione.

Detto questo, vi diamo l’appuntamento per la festa di saluto a Zarmu e di raccolta fondi per i suoi amati bambini de Los Quinchos a martedì 27 dicembre 2011, dalle ore 18.00 in poi, presso la Fiera della Sardegna, Padiglione H.

Alla festa ognuno sarà libero di portare chi vuole e ciò che vuole, e durante tutta la durata della festa sarà possibile fare una donazione a favore dell’associazione Los Quinchos, della quale qui sotto forniamo una breve descrizione.

Vi aspettiamo, ringraziandovi dell’immenso affetto e dell’immenso calore che ci avete dimostrato in tutti questi giorni.

LOS QUINCHOS – MAI PIU’ BAMBINI DI STRADA!
Il Progetto Los Quinchos, fondato nel 1991 in Nicaragua dalla sarda Zelinda Roccia, accoglie bambini e bambine abbandonati e maltrattati. E’ una struttura articolata e dinamica che si avvale dell’opera appassionata di circa quaranta tra educatori ed educatrici, psicologi, maestri artigiani, assistenti, amministrativi, tutti nicaraguensi. Si sostiene con la contribuzione della solidarietà di base, per mezzo dei Comitati e Associazioni italiane dell’Adda, di Bolzano, Brescia, Cagliari e Firenze, i cui i volontari sono impegnati a diffondere la conoscenza del Progetto e la cultura della Pace e della Solidarietà tra i popoli. I contributi appassionati di volontari e gruppi internazionalisti di molti Paesi contribuisce al progresso del Progetto nella piena condivisione della lotta contro l’ingiustizia. L’obiettivo è il reinserimento dei bambini nella loro società offrendo loro le opportunità finora negate sul piano dei diritti umani: il diritto di vivere serenamente la loro infanzia e la conoscenza dei loro diritti e doveri di futuri cittadini.

Si può contribuire al sostegno del Progetto attraverso le Associazioni in Italia:

– Con un contributo di qualsiasi importo tramite cc bancario e/o postale

– Destinando il 5xmille nella dichiarazione dei redditi, con l’indicazione del Codice Fiscale dell’Associazione

– Ogni contributo è deducibile/detraibile nella denuncia dei redditi conservando le ricevute dei versamenti.

– Con 50 euro al mese si può adottare a distanza un bambino del quale si riceveranno foto e informazioni.

– Ogni contributo è deducibile/detraibile nella denuncia dei redditi conservando le ricevute dei versamenti.

losquinchos.cagliari@gmail.com

340 3964581 (Franco)

070 301237 (Susanna)

Conto corrente postale n. 10603090
IBAN: IT2810760104800000010603090
intestato a: Associazione Los Quinchos Cagliari onlus
Conto corrente bancario n. 701707-36
Unicredit Banca di Roma Cagliari Ag.Sonnino 31401
IBAN: IT 15 Y 03002 04801 000070170736
intestato a: Associazione Los Quinchos Cagliari onlus
Codice Fiscale:92073650928

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37 Comments

  1. Anonimo says:

    Caro Vito
    Ciò che rende interessante questo argomento è la sua reale consistenza in rapporto al contesto nel quale viene inserito; immaginiamo di mettere da parte per un attimo l’aspetto umano e di estrapolare la sola notizia slegandola dal contesto nel quale ci è stata presentata: “La PBM rifiuta di pubblicare un necrologio nel quale si invita a non pubblicare ulteriori necrologi per partecipare la scomparsa di Zarmu ma ad utilizzare la cifra ad essi destinata per aiutare qualcuno”. Tutto sommato sembrerebbe perdere la sua valenza originaria, anzi sembrerebbe un notizia come tante, una di quelle che probabilmente passano quotidianamente nella redazione di un quotidiano o in un concessionario come la PBM. Però tu, da scafato professionista della comunicazione sai benissimo che il valore di una notizia risiede anche nei modi e nei contesti nei quali viene presentata; come una fotografia che può apparire banale se vista in un raccoglitore di plastica e apparire un’opera d’arte se inserita in una rivista o in un museo. Come più volte ho avuto modo di scriverti, seguo Radio Press dagli esordi e nutro per te la massima stima però in questa occasione, avrei qualcosa da eccepire; concordo sicuramente con la grande valenza umana di questa vicenda e con la critica a Ma.Mi riguardo la spettacolarizzazione della morte da parte degli amici di Zarmu e non voglio certo atteggiarmi a critico o a semiologo della comunicazione ambito che, ammetto, mi affascina parecchio; conosco (o penso di conoscere…) però anche l’umore di molti ascoltatori di Radio Press e dei frequentatori di questo Blog per una percentuale dei quali bastano le parole “Unione Sarda” o “Chiesa” per scatenare commenti che in molti casi non brillano per obiettività o denotano scarso ragionamento sui fatti presentati quando non rasentano il populismo. Una notizia come questa colpisce per l’enfasi con la quale viene presentata e poiché strettamente legata alla vicenda umana ma sinceramente non mi sembra avere la dignità di scoop, stride inoltre quell’ IBAN a mio avviso fuori luogo; ci sarebbero altre sedi per diffondere gli scopi dell’associazione. Tutto ciò genera spesso delle risposte così articolate:
    1) Presa d’atto della notizia
    2) Fraintendimento del suo significato (la PBM ha agito contro l’associazione non secondo una logica aziendale anche se criticabile e per alcuni ciò sarà sufficiente; non gli interesserà il resto, gli basterà essersi fatta quest’idea e replicheranno usando l’arma dell’insensibilità o cercando di generare sensi di colpa )
    3) Replica conseguente con tentativo di generare senso di colpa (il commento di Federico in questo senso è perfetto).

    Sinceramente sono stato indeciso fino all’ultimo se postarlo o meno conscio delle antipatie che mi attirerò data la delicatezza dell’argomento; spero solo di essermi spiegato.
    Ti saluto

  2. checco says:

    AD OGNI NOSTRA MANIFESTAZIONE mi apparivano i suoi occhi e il suo sorriso, e udivo il suo profondo “ciao”. Mi chiedo quale motivazione malefica possa spingere a scrivere insinuazioni su chi viveva vicino a Zarmu e l’ha perso, ma sono felice di essere tanto tonto da non sapermelo spiegare. Mi sento personalmente leso dalla mancata pubblicazione. Ho saputo solo ieri. Sarei andato alla festa. Vorrei una foto di Zarmu. La porterei con me AD OGNI NOSTRA MANIFESTAZIONE.

  3. Fiducioso di una pubblicazione non troppo esitante…

    Nessuna polemica caro Biolchini. Il degrado morale di cui parla, personalmente lo vivo in prima persona ogni giorno e per svariate ragioni: occupazionali, come operatore (in terra sarda e in terra africana), di progetti di cooperazione e solidarietà. Il profilo del buon Zarmu, è il profilo di molte persone che spesso passano inosservate e vivono in silenzio e con umilità l’impegno civile e umanitario per cause sociali degne di essere prese in spalla, con responsabilità e passione, tra l’indifferenza del quotidiano e le tante storie che si raccolgono nella vita di strada. Da Cagliari a Nairobi, da Is Mirrionis alle Baraccopoli della savana. La sua indignazione per il mio commento mi fa sorridere. La trovo per certi aspetti figlia di uno sguardo umano (e giornalistico) tutto rivolto al cortiletto di casa propria. Dove si levano scudi e crociate solo per le cause che interessano qualche amico di infanzia, qualche circolo culturale vicino al proprio credo, qualche simbolo o giornale (amico o nemico), qualche sindaco da portare in processione come un santo intoccabile. Mi perdoni Direttore, provi a ricercarlo dentro di sé il degrado morale di cui parla, esplorandosi meglio nelle tante sue insinuazioni (molte volte ottime e ben riuscite), portateci come scoop nel suo Blog. E perché no, cerchi anche di non stizzirsi per così poco. Lo sa meglio di me: il mondo che le sta fuori è quanto mai superiore ai suoi giudizi o al polso della sua notizia. Il malessere della società non ruota tutto intorno al cattivo servizio dell’Unione Sarda che lei continuamente ci propina insieme gli altri quattro, e ripetitivi, temi cardine del suo blog (e badi, sono d’accordissimo con lei, su questo punto e su molti altri temi che ben descrive). C’è infatti ben altro. Ed è un ben altro che non sfiora minimamente la sua offesa. Vede, per me e per tanti altri, Zarmu non è stato e né sarà un santo al cui ricordo inchinarsi. Ma piuttosto, solo un uomo che ha vissuto con dignità e con coraggio tutti i progetti che con le sue mani e la sua testa ha costruito giorno dopo giorno. Imparare da lui, dal suo esempio, sarebbe un ottimo inizio per tutti. Anche per lei Direttore. Non si erga quindi a moralista di una legge morale tutta sua (la morale casteddaia biolchinese). Credo che il buon Zarmu, di fronte alle mie “offensive” insinuazioni avrebbe usato ben altra dialettica, che non la sua.
    Perdoni il mio essere prolisso. Ma concludo con un doveroso appunto: nel comunicato che in tanti, come me, si sono ritrovati nella propria casella mail (da non conoscenti di Zarmu), non v’era affatto spiegato quello che lei precisa. Le riporto, come doverosamente un cronista onesto dovrebbe fare, il testo di cui parlo. Lo ribadisco: viene stilato un comunicato di indignazione contro la Pbm, ma non si spiega né il perché né il percome di quello che nel dettaglio è accaduto. Sarebbe stata interessante, invece, una bella e approfondita descrizione dei fatti. Al pari delle tanti frasi di denuncia. Diversamente, dalle mie parti, resta un discorso etereo e un pizzico polemico. E lei sa, Direttore, cosa significhi essere polemici. Non se la prenda per le mie parole. Le sue, talvolta, sono sassi molto più spietati e gratuiti. Un saluto.

    TESTO MAIL:
    Anche per chi non è di Cagliari e anche per chi non lo conosceva: un grande Amico, una guida, un fratello ci ha lasciato. Vi prego di farla girare.

    Il 22 dicembre, una settimana dopo il suo 44esimo compleanno, Zarmu ci ha salutati con l’Amore e l’umanità che solo le grandi persone sanno trasmettere. Forti dei suoi insegnamenti e della sua saggezza, dopo averlo accompagnato in cimitero, abbiamo deciso di fargli una grande festa e salutarlo in allegria, contraccambiando il sorriso che ci ha sempre regalato. Come ha espressamente richiesto, vi chiediamo di non fare necrologi ne di inviare fiori ma, se lo desiderate, utilizzate quella stessa somma per aiutare qualcuno.
    Queste sono le poche ma importanti parole che il giorno dopo la sua scomparsa avremo voluto pubblicare sul giornale noi della sua famiglia come unico annuncio, per avvisare i pochi amici che ancora non fossero venuti a conoscenza della sua morte e delle sue volontà.
    Purtroppo non abbiamo potuto, perché ci è stato negato il diritto di farlo dalla PBM, concessionaria per la pubblicità sull’Unione Sarda. In questo mondo assurdo contro il quale Zarmu ha investito la sua vita lottando sempre contro qualsiasi tipo d’ingiustizia, può capitare che le volontà dettate da un Uomo in punto di morte vengano calpestate e negate da un’agenzia di pubblicità che (non avendo ovviamente nessun concorrente nel settore), può permettersi di rifiutarsi di pubblicare un annuncio come il nostro, negando di fatto un servizio che in un paese libero dovrebbe essere garantito a chiunque perché, invitando a non spendere soldi in necrologi ma in opere di bene, poteva minare le loro possibilità di profitto. Disgustati da una simile bassezza, è nostra intenzione, oltrechè nostro dovere, denunciare a più persone possibile lo squallore di queste persone che antepongono il vile profitto anche di fronte alle ultime richieste di un Uomo che muore, e per questo vi preghiamo di diffondere il più possibile questa informazione attraverso qualsiasi mezzo abbiate a disposizione.

  4. Scusate.. un piccolo particolare… Al di là di tutto, del bene e del male come scrive Biolchini, ma il comunicato diffuso da chi sa quale gruppo di amici o parenti del defunto Zarmu, non spiega affatto le motivazioni del rifiuto. Anzi, proprio le ignora, se non tralascia. Non ci dice proprio niente al riguardo. Nè il perchè, nè il percome… Insomma, io non voglio essere di parte (anche se lo sono in moltissimi casi, e soprattutto contro il tipo di informazione che l’Unione Sarda spaccia e produce), ma in questo caso, mi puzza davvero di polemica ‘sbilenca’, messa su ad arte ( e anche male direi), da chi, amico o parente dello stesso Zarmu, forse gli sta a cuore più una certa spettacolarizzazione della morte, per non dire politicizzazione che altro… Se ci spiegassero meglio la vicenda, invece di buttarla lì in modo offuscato e banale (per la serie, ci hanno buttato fuori, non ci hanno aperto la porta) forse saremo in grado di costruirci un’oppinione più onesta. Diversamente, si va solo per partito preso o per bandiera. Se dobbiamo indignarci, ci indigniamo per una causa, non per un raccontino che non dice nulla. Grazie.

    • Ho esitato molto prima di approvare il commento di Ma.mi. Perché lo trovo offensivo e osceno. Non certo quando chiede di sapere esattamente cos’è successo veramente, perché la Pbm ha rifiutato il necrologio (e la risposta a questa domanda, caro Ma.mi. l’ha data lo zelante cronista aziendalista in maniera chiara e netta: “E’ come se da un macellaio qualcuno dicesse di non comprare carne”. E infatti esiste l’Ordine dei Macellai, e si sa che Berlusconi ha in questi anni esercitato una pressione enorme sulle macellerie). Il tuo commento è osceno perché ipotizza la volontà dei familiari di Zarmu di buttarla in politica, di spettacolarizzare la morte. Affermazioni di questo tipo lasciano senza parole. Ma la leggerezza con la quale fai questa affermazioni è segno di un degrado morale che non si può non vedere. Dovresti vergognarti di quello che hai scritto.

  5. Stefano Lai di Escalaplano says:

    Zarmu?..un rompicoglioni..sempre in mezzo a qualche protesta, sempre in mezzo a qualche festa di gente disadattata, mezzo drogata, di quelli che non contano un cazzo, che tra l’altro non vogliono neanche contare, un tipo fissato con quei bambini sudamericani.. poi tra le ultime cose il comitato dei “no radar”..che palle, in fondo è per la nostra sicurezza, non si è ancora capito di chi sia quella sicurezza..ma sempre di sicurezza nazionale si parla! Zarmu e i suei amici anarco-insurrezionalisti-semi comunisti?..ne vogliamo parlare? sempre li ad essere contro, che poi, lui, era sempre così serafico, non urlava mai..ma comunque “pericoloso” per l’ordine costituito!
    Beh, esce di scena …e riesce a fare casino lo stesso, a me piace immaginarlo che con il suo ghigno si legge i vari post su faccialibro e sui vari “brog”, felice di aver irritato e posto in imbarazzo addirittura Lugnone Sarda..la sua risatina maliziosa.. magari con una canna tra le dita.. mentre con l’altra mano sposta la sua chioma per osservare meglio con i suoi occhi azzurri come il cielo di sardegna..sussurra, pacatamente: oh..ascù ..ma si dda potzu nai una cosa…ma vedete di andare…!?
    ..vai quieto guerriero..buon viaggio.

    Un abbraccio a Ferruccio, Esmeralda ma soprattutto a Francesco…lo so, anche se uno è un grandissimo testa di cazzo, spesso è impossibile non volergli bene.. soprattutto se ti è fratello.
    Ci vediamo dopo alla festa..

  6. qualcuno può dare una risposta a questo quesito?Un prelato che realizza un’azienda utilizzando il locale oratorio come sede sociale,e non solo,dedicandosi a più attività a scopo di lucro, deve pagare l’IMU ?Ha costui agevolazioni di diversa natura(esenzione tasse,diritto di precedenza nelle gare d’appalto,nei rapporti con la pubblica amministrazione e altro ancora)?,le sue entrate devono essere sottoposte a controlli severi?Io ho la mia risposta,non tecnica,ma vorrei averne una in base al Diritto e al Codice Penale.Insomma la Chiesa con i suoi ministri,quando non fa “religione”,può ritenersi al di sopra della Legge Italiana?

  7. Lady Luffa says:

    Nauseata dallo sterile carteggio…neppure un briciolo di compassione per un corpo appena sepolto, per il dolore della famiglia e degli amici, per testamento morale che poteva essere trasmesso solo attraverso le parole, l’affetto e le azioni di chi ha conosciuto Alessandro…La PBM, che ci piaccia o meno non può non essere direttamente collegata all’Unione Sarda e in questa circostanza ha fatto una miserevole figura, punto. Che il quotidiano si sia dissociato è un segnale, di cosa non saprei, per fortuna la festa ci sarà e sarà così come Zarmu l’avrebbe voluta perchè organizzata dai suoi cari. Che altro aggiungere? Nulla. Sono fermamente convinta che in momenti come questo e per un sentimento di profondo rispetto per chi non c’è più e per chi ha condiviso con lui tante battaglie civili il silenzio dovrebbe essere l’unica voce assordante concessa.

    Georgia Randazzo

  8. antonello says:

    fare di questo caso un caso dove alla fine di tutto vi è comunque un numero IBAN penso non sia poi tanto diverso dal presunto rifiuto della PBM.
    Protestate se lo ritenete necessario contro la PBM (nonostante comunque questo trafiletto esista e sia ben chiaro il desiderio di Zarmu; vedi US del 24 a pagina 27 dove si parla di Zarmu e del fatto che non volesse necrologi) ma non trovo corretto utilizzare tale pseudo-protesta inserendo numeri di Banche che altro non sono che ciò che dovremo realmente combattere.
    Come sempre le solite piccole provinciali lotte cagliaritane tra rossi e neri di 40 anni fà.

  9. Gent.mo Sig. Vito

    ho pubblicato suo articolo (tralasciando polemica su Unione)
    su astilelibero.it per pubblicizzare festa della Fiera e
    sperando di fare cosa utile e gradita a Zarmu e famiglia…persone rare

    Per qualsiasi problema sarei pronto a toglierlo.
    Saluti.
    Giuseppe

  10. scusate ma allora cosa dovrebbero dire i fiorai quando sui necrolgi dell’unione qualcuno scrive “non fiori ma opere di bene”? Insomma nn scherziamo, se la pbm avesse pubblicato quel necrologio avrebbe contribuito a diffondere un messaggio positivo, non sarebbe in ogni caso andata in perdita e avrebbe risparmiato una figura un po’ misera. Criticare una concessionaria di annunci pubblcitari non e’ reato di lesa maesta’

  11. Mi chiedo cosa ne penserebbe Alessandro (Zarmu) di questo fatto…Sarebbe forse contento che la festa si farà e sarà una festa importante, soprattutto per le cose che gli stavano più a cuore..E magari non sarebbe male istituirla come appuntamento annuale…Il resto forse è tristemente normale amministrazione; non trovo strano che la PBM si sia , come si dice a Casteddu, nibbata, vista la quantità di gente che conosce e stima Alessandro, di ogni estrazione sociale,età e sesso… I necrologi sarebbero stati un bell’introito si…ma non ce ne sono stati tanti…direi proprio pochini…quasi tutti sapevano, ed ai pochi a cui è sfuggito, sicuramente farà un grande piacere donare lo stesso qualcosa per los Quinchos…

    Magari questa specie di polemica potrebbe pure servire per far arrivare più gente martedì 27, chissà…

    Ragazzi della PBM, ci avete tentato ma vi è andata male, ed avete pure perso un occasione di fare una splendida figura…

    Non pensate però di potere recuperare in seguito, non ci sono molte persone come Alessandro nel mondo…

    Come?Che dite? Che vi va sempre bene, tanto di necrologi ce ne sono ogni giorno?
    Bè questo è vero, niente da dire….Arriverà anche il vostro, anche se aimè, allora non potrete incassare più di tanto…

    Ma non voglio polemiche,scusate PBM, mi sono lasciato andare, è uno sporco lavoro è vero, ma qualcuno,come voi, lo deve pur fare…

    Ci ha lasciato una grande persona, un grande amico, una persona che ha fatto del bene, nella semplicità e con l’mpegno personale, senza clamori, con l’impegno personale..cerchiamo, se siamo in grado, di fare anche noi qualcosa di bene….

    Tutti insieme per ricordare Alessandro ed il suo impegno, ci vediamo Martedì 27 alla Fiera…

    ah, dimenticavo…Naturalmente voi della PBM siete più che benvenuti,tutti nessuno escluso…non dimenticate qualche soldino per i bambini di Los Quinchos però…..

  12. Anonimo says:

    senza parole x tutti i commenti

  13. preso dall’empatia del caso ho iniziato ad inveire come tutti contro il giornale ma … in realtà andando a controllare il giornale del 24 a pagina 27 si può trovare un trafiletto evidenziato dove si parla di Zarmu e del fatto che non volesse necrologi.
    Può verificare chiunque, in effetti non è nella sezione necrologi ma comunque molto visibile.

  14. Bastiàn says:

    Leggiamo il tutto in un altro modo: la Pbm ha realizzato il desiderio di Zarmu non facendo sprecare soldi ai suoi amici con la pubblicazione del necrologio. E vissero tutti felici e contenti….
    Scherzi a parte la concessionaria di pubblicità dell’Unione ritengo che abbia privato familiari e amici di un cittadino di un servizio pubblico, avendo essa il monopolio della necrologia sui quotidiani nell’area del Cagliaritano. Dunque credo che l’Unione Sarda (inteso come prodotto editoriale costituito da articoli giornalistici e pubblicità + necrologi) abbia arrecato un danno morale agli amici di Zarmu. Che si sono visti negare il diritto (secondo me lo è) alla pubblicazione di un necrologio a pagamento. Concordo in tutto con Vito: il quale, alla fine, ha reso un servizio di diffusione maggiore di quello che ci sarebbe stato senza gli strascichi lasciati da questa polemica.
    Auguri a tutti

  15. Ines Mascia says:

    La logica del profitto arriva fino a tanto: è disgustoso.

  16. Copio incollo da Facebook.

    “Credo che non si faccia un buon servizio alla memoria di una persona alla quale si è voluto bene quando si montano polemiche pretestuose, livide, inesatte e puramente strumentali.
    Mi riferisco al link che viene fatto circolare da ieri a proposito di un necrologio che sarebbe stato rifiutato da L’Unione sarda.
    Prima precisazione: L’Unione Sarda non può rifiutare necrologi, semplicemente perché non gestisce in prima persona la loro raccolta, che è invece affidata a una concessionaria per la pubblicità.
    Seconda precisazione: L’Unione sarda, con sensibilità, accogliendo istanze che arrivavano anche dal corpo redazionale, ha pubblicato a pagina 21 la notizia della morte di Zarmu e l’intendimento dei suoi amici: niente necrologi e niente fiori.
    Significa che le polemiche strumentali di queste ore contro L’Unione sarda qualificano da sole la statura morale delle persone che le hanno innescate.
    Anthony Muroni”

    L’Unione Sarda si dissocia da PBM: è come se Mediaset si dissociasse da Publitalia.

    Questa mi pare una notizia degna di nota.

    • Il collega si erge a solerte difensore d’ufficio del suo giornale ma dimentica il cuore del problema. L’atteggiamento della Pbm è vergognoso mentre lui lo giustifica. La Pbm doveva capire (e non lo ha fatto) che Zarmu era una persona speciale, fortemente impegnata in un’azione sociale che ne ha connotato l’esistenza. L’invito a non fare necrologi impegnava dunque gli eventuali interessati a sostenere l’azione de Los Quinchos. Diverso sarebbe stato il caso di un invito generico a non fare necrologi, solo con l’obiettivo di non spendere o di danneggiare la società che gestisce il servizio (la Pbm). In questo caso il rifiuto sarebbe stato comprensibile. Ma è inutile presentare queste distinzioni a chi dice che “l’Unione Sarda non può rifiutare necrologi”. Certo che l’Unione Sarda non è la Pbm! Formalmente sono due strutture distinte e chi ha la responsabilità giornalistica non può (formalmente) sapere cosa va nelle pagine di pubblicità o nei necrologi. Ma Pbm e struttura giornalistica concorrono a fare assieme il prodotto Unione Sarda, che è la somma di queste due componenti (informazione redatta dai giornalisti e informazione a pagamento, ovvero pubblicità e necrologi). Per questo il mio titolo è corretto (“L’Unione Sarda censura un necrologio”). Ma mi rendo conto che questo è un ragionamento complesso, non tutti ci possono arrivare a capirlo.
      Se poi qualcuno si è offeso perché nelle mie poche righe iniziali ho fatto intendere ironicamente che l’Unione Sarda censura le notizie, è libero di farlo. Il giornale ha dato la notizia della scomparsa di Zarmu e l’invito a non fare necrologi? Non era certo quella la censura di cui parlavo e chi ha messo in relazione le due cose dimostra una coda di paglia gigantesca. In ogni caso, la pubblicazione della notizia nelle pagine di cronaca non toglie che la concessionaria di pubblicità abbia reso, secondo me, un pessimo servizio al giornale nel suo complesso.
      La polemica non l’ho innescata io ma chi ha scritto il comunicato (che io ho pubblicato integralmente e a cui ho dato evidentemente rilievo: forse qualcuno preferiva che rimanesse una semplice mail inviata a centinaia di persone?). Sulla mia statura morale no ho niente da dire. Prendo atto che i difensori d’ufficio, a furia di passare comunicati stampa dei politici, ne hanno appreso linguaggio e argomentazioni. Capita.

  17. Francesca says:

    Io penso che “Pecoroni” siano invece tutti quelli che pensano che nella vita sia normale non avere un minimo di umanità e guardano sempre solo il proprio profitto e interesse.Per foruna ci sono anche persone diverse.

    • Fabrizio says:

      facile per te Francesca parlare dal di fuori soprattutto fare calcoli coi soldi e il lavoro degli altri. Belle parole le tue…che condividerei anche io…dall’altra parte ci sta invece una società che di necrologi a pagamento ci vive e ci fa vivere persone che ci lavorano (spesso l’avrai utilizzato anche tu il servizio, immagino…) Il risultato di un annuncio di questo tipo sarebbe andare contro il loro interesse. Immagina chi dovesse leggere un necrologio di questo tipo…sarebbe influenzato indirettamente a non fare necrologi in quanto presumibilmente inutili. Tutto qui….e comunque perdonami per “pecoroni”…in realtà intendevo dire che spesso chi scrive certi articoli su certi blog influenza col suo modo di pensare, e chi risponde si lascia spesso facilmente trasportare senza valutare a 360 gradi le diverse motivazioni e i diversi punti di vista.

  18. lo specialista says:

    E se invece chi voleva pubblicare l’annuncio, in presenza di persone che possano testimoniare l’accaduto, proceda civilmente contro sti’ inetti. La somma ricavata a titolo di offerta per l’associazione..

  19. Fabrizio says:

    eccoli la…i soliti pecoroni che quando qualcuno grida allo scandalo accorrono in massa. Ma se i parenti di Zarmu avessero deciso di non far spendere in giocattoli i soldi per Natale e investire in libri e avessero deciso di comunicare tutto ciò con un messaggio a pagamento da apporre nele negozio di giocattoli stesso, e voi foste stati i proprietari di quel negozio, lo avreste permesso??? In realtà se voglio che le persone non mettano i necrologi sul giornale non mi sembra normale avvisare tutti utilizzando il giornale stesso…Magari utilizzo un altro canale come la tv. Quanta demagoogia per incrementare la propria popolarità, vero Vito? e sicuramente vediamo se per questo post fai la stessa cosa che dici aver fatto l’Unione, ossia lo censuri….

    • Non ti dico quello che penso di te perché il gestore di questo blog sicuramente mi censurerebbe.

    • enrico says:

      ma cosa stai dicendo? ma mettiti da una parte e almeno per rispetto non scrivere fesserie, non ti mancheranno altre occasioni per farlo.

      • enrico says:

        mi riferivo al commento di fabrizio…

      • Anonimo says:

        Caro Enrico…potrei dire che le fesserie son le tue….Prima di parlare di fesserie dette da me o da chi comunque non da ragione a chi ha scritto il blog, accertati del vero motivo per cui non son stati accettati necrologi di quel tipo…tutto qui. Ma vedo che come al solito se qualcuno prova ad andare contro la vostra opinione gli si dice che è un fesso….e questa è la libertà di stampa? Direi libertà al 50%…la vostra!!!!!! 🙂

      • mi riferivo al commento di fabrizio… 🙂

    • Fabrizio, non so se è corretto ciò che ha fatto la PBM, se è un servizio pubblico credo sia anche passibile di denuncia, altrimenti no. Ma certo è meschino. Anche perché non diceva di spendere in puttanate ma in opere di bene…Sai, alle volte il ritorno pubblicitario è maggiore a pubblicare queste cose che a non farlo. Hanno sbagliato moralmente e hanno sbagliato come marketing… In poche parole hanno fatto una merdosissima puttanata…

  20. Anonimo says:

    NON CI SONO PAROLE PER QUELLO CHE HA FATTO L’UNIONE SARDA VERGOGNA ………

  21. Anonimo says:

    L’unione sarda non è un giornale…l’ho capito a mie spese. è un quotidiano che arriva a pubblicare un articolo su una buca immaginaria che si è creata in una strada cosicché il sig. Rossi non possa inciampare… o parcheggiarsi sopra e tralasciare articoli di maggiore importanza che hanno a che fare col sociale, coi bambini, con gli anziani con tutti i quei fatti che ogni cittadino dovrebbe conoscere.

  22. giovanni says:

    Che vergogna l’unione sarda

  23. Los Quinchos accetta anche donazione materiali?
    nello specifico, vestiti usati per bambini?
    ne ho aluni bustoni che stavo gusto cercando un’associazione laica a cui darli.

    • supresidenti says:

      credo che la cosa più semplice da portare in nicaragua siano i soldi, non credo che possano caricarsi di roba da qui. ti faccio sapere felice. per i vestiti, magari potrei chiedere nel quartiere se c’è qualcuno che ha bisogno. buone feste a tottus..

  24. Aspide says:

    Grazie, anche io farò di tutto. Sia perchè quello che ha fatto l’unione SORDA è stata un’azione meschina, sia perchè conosco l’associazione Los Quinchos e mi sento in dovere di dare il mio piccolo contributo.
    Aspide

  25. gentarrubia says:

    grazie Vito.
    ma soprattutto grazie a Zarmu per ciò che ha fatto per los niños de la calle e per quello che continua a fare anche se non è più tra noi!

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