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Che senso ha oggi dichiararsi antifascisti? Ce lo spiega il presidente dell’Associazione Partigiani Carlo Smuraglia, giovedì 10 a Cagliari. Non mancate!

“Antifascista”, “partigiano”, “Resistenza” sono quei paroloni che, quando li pronunci, c’è sempre qualcuno che vorrebbe risponderti (e talvolta lo fa) con un solenne “Ehh, ta manera!”. Poi apri i giornali, guardi i tg, e scopri che c’è sempre un deputato che vuole abolire la norma della che vieta la ricostituzione del partito fascista, che chiede il “controllo” dei libri di storia, che vuole abolire il 25 aprile con una scusa qualsiasi e poi celebra i morti del nazifascismo “perché chi cade per un ideale, qualunque esso sia, va rispettato”; e cose così.

C’è da preoccuparsi perché l’esperienza insegna che il passo da dichiarazioni del genere alla restrizione di diritti conquistati in decenni di lotte, è brevissimo.

Per questo oggi ha ancora senso richiamarsi ai valori che hanno animato i partigiani durante la Resistenza, ha senso dichiararsi antifascisti. Sia perché le spinte revisioniste sono sempre in agguato (o vi siete dimenticati che a Cagliari abbiamo piazze e vie dedicate a podestà fascisti e organizzatori di squadracce, Endrich e Sorcinelli?), sia perché quei valori di libertà hanno costituito un sistema politico e sociale che difende le minoranze ed è un baluardo della partecipazione di tutti al sistema democratico.

L’Anpi (l’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia) da qualche anno ha modificato il suo statuto e consente a tutti coloro che si riconoscono nei valori dell’antifascismo di iscriversi. A Cagliari si è ricostituito il Comitato Provinciale (di cui il sottoscritto è umile vice presidente vicario) e si sta organizzando l’attività.

Giovedì 10 novembre sarà a Cagliari il presidente nazionale dell’associazione, Carlo Smuraglia. È stato un partigiano combattente, poi stimatissimo giuslavorista e anche senatore. Alle 10.30 interverrà alla Facoltà di Scienze Politiche sul tema “La Costituzione e il lavoro oggi”, poi di pomeriggio dalle 17 nella Sala Castello dell’Hotel Regina Margherita, interverrà al dibattito “Antifascismo, Resistenza e la Sardegna”. Nell’occasione Smuraglia consegnerà anche la tessera ad honorem al sindaco Massimo Zedda.

Quello con Smuraglia è un incontro da non perdere. A furia di parlare di politica, ci siamo dimenticati di parlare di cultura politica. I valori dell’Anpi sono i valori che stanno alla base della nostra Repubblica democratica e costituzionale. Ricordarselo ogni tanto non fa male. E Smuraglia è un testimone eccezionale.

 

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10 Comments

  1. Casu Axedu says:

    Oggi, e per sempre, dichiararsi antifascisti è necessario. Diffondere una seria cultura antifascista è necessario. Essere con l’ANPI che cerca in tutti i modi di farlo è più che necessario.

  2. Roby59 says:

    Chi si dimentica la propria storia è condannato a riveverla………

  3. Stefano reloaded says:

    “ad honorem”???
    O Zedda, boga i 15 euri!

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