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Clamoroso! In quattro giorni a Cagliari, i 700 tunisini non hanno ancora stuprato né rapinato nessuno!

Se confermata, la notizia ha del clamoroso. I settecento tunisini che da giovedì scorso sono ospiti a Cagliari nell’ex caserma dell’Aeronautica di viale Elmas, al momento non hanno né stuprato né rapinato nessuno. Pare addirittura che non abbiano commesso neppure altri reati, benché da ormai due giorni siano liberi di uscire dalla struttura e scorrazzare senza limiti per la città. In molti sono stati addirittura avvistati alla vicina Città Mercato, dove (ma le testimonianza sono confuse) pare che abbiano pure acquistato regolarmente con soldi veri alcuni generi di prima necessità!

Nel centrodestra cagliaritano regna lo sconforto. Il candidato sindaco Massimo Fantola sul suo sito non riesce ad andare oltre un generico “c’è un problema sicurezza”. Ma è troppo poco per eccitare gli animi degli elettori.

Ieri a sollevare inutilmente la tensione ci ha provato l’Unione Sarda che ha titolato in prima pagina “In arrivo altri 1200 tunisini”, ma era una notizia completamente destituita di ogni fondamento, smentita immediatamente da tutte le autorità competenti (Prefetto in testa).

E inutile era stato perfino l’inatteso aiuto arrivato nelle prime ore dell’emergenza da autorevoli esponenti del Partito Democratico locale, che avevano preferito sbraitare contro il Governo (colpevole di “far calare dall’alto la sua decisione di mandare i tunisini in Sardegna”) piuttosto che richiamare in primo luogo le ragioni della solidarietà.

Dopo la bufala di ieri, oggi l’Unione prova a soffiare sul fuoco. “Donna accusa, aggredita dai tunisini”, titola a pagina 3. Un immigrato, le avrebbe addirittura “toccato il viso con la mano”.  “Sembra che siano esplose risse, ma per fortuna gravi conseguenze”, continua il giornale. Ma è ancora troppo poco.

Tutto il centrodestra cagliaritano è dunque in spasmodica attesa del primo vero reato compiuto da uno dei 700 tunisini. I comunicati stampa con le reazioni dei politici sono già pronti: “Era chiaro che sarebbe finita così”, “La situazione è esplosiva”, “La Sardegna non può farsi carico di tutta questa gente”, “La struttura è inadeguata”, “Ora si rischia il caos”, “Dobbiamo rimandarli indietro”, “Cagliari è una polveriera pronta ad esplodere”, e così via.

“Non sappiamo più cosa fare”, dice un esponente del Pdl che chiede di mantenere l’anonimato. “Abbiamo perfino evitato accuratamente di aiutare questi potenziali criminali, abdicando al nostro ruolo di Capitale della solidaretà. Avete forse notato l’intervento del Comune o della Regione in queste ore? Niente, niente di niente. Ma a Cagliari c’è una rete molto forte di associazioni che si sta mobilitando per dare a questi ragazzi vestiti, scarpe, biancheria. La Cgil sta facendo un gran lavoro e i cagliaritani si stanno mostrando solidali. Chi se lo sarebbe mai aspettato? Noi comunque, continueremo a non fare nulla. Alla lunga è un atteggiamento che pagherà. Perché magari alla fine i tunisini si esasperano e qualche cazzata la fanno. O no?”.

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81 Comments

  1. Dalla Nuova Sardegna di oggi: “Prostituta aggredita, gli immigrati collaborano con le forze dell’ordine. Tunisini-investigatori portano alla polizia il secondo rapinatore”.

  2. la scorsa settimana, come di consueto, ero a Tunisi per lavoro e ho intrapreso una conversazione con alcuni di loro in merito allo stato in cui versa il loro paese e la situazione degli sbarchi in Italia.
    Sena fare ironia ne polemica Vi riporto le loro opinioni.
    Nessuno di loro pensa sia necessario un esodo di massa, ma bensì crede che è un ottimo momento in Tunisia per realizzare qualcosa di concreto.(questo l’ho visto anche io economicamente parlando). Uno di loro ha aggiunto che alcuni stanno approfittando della situazione per raggiungere parenti e amici che già vivono regolarmente in altre città. Ha sottolineato inoltre di come questo esodo stia penalizzando la stessa Tunisia che a breve inizierà la stagione turistica.
    A voi le conclusioni. In particolare a chi stava dipingndo un panorama catastrofico.
    Per essere precisi le persone con cui ho parlato sono stedenti universitari.

    • solidarity says:

      Evidentemente chi teme invasioni di massa e fomenta le paure ha visto solo la Tunisia dei villaggi turistici e non ha parlato con la gente del posto o peggio coltiva solo fantasie qualunquiste che a volte sfociano nel razzismo.

    • Ciao Vito, c’é proprio bisogno di un Paolo Liguori o di quel ciccione nel girello che conduce un programma su raiuno…mi sembra si chiami Ferrara (forse perché il suo grande culo fa provincia li’..) per inventare qualche notizia sui tunisini…uno stupro,un furto,uno scippo…non é possibile che i Tunisini possano essere cosi’ educati…o forse si trovano un po’ a casa loro dato che di cugini Cartaginesi si tratta, e forse si trovano a loro agio. Non é che abbiamo bisogno di loro in sardegna? Cosa sanno fare i tunisini? Tappeti, olio,agricoltura in generale, ceramiche,falegnameria,pane,turismo…eppure non mi sembra che in sardegna facciamo queste cose….turismo non ce n’é…tappeti a villamassargia non ce n’é, olio e agricoltura …niente, artigianato e trasformazione di prodotti tipici niente….eh, mi sa che questi tunisini chiederanno posti di potere al Casic, alla Sogaer,all’Ente Fiera, un’assessorato …e finiranno per mangiarsi tutto il cous cous di Carloforte.
      Basta, ho deciso…metto un annuncio sul baratto del tipo: CERCASI TUNISINO capace di delinquere,spacciare,rubare…stipendio 1000 euro mensili, ma sono sicuro che sarà piu’ facile che mi risponderanno i tanti disoccupati sardi che pur di lavorare sarebbero disposti a spacciarsi per tunisini!

  3. _Manto_ says:

    la Nuova Sardegna 12 aprile

    RAPINA ALLA PROSTITUTA: ARRESTATO UN SECONDO TUNISINO

    ” CAGLIARI. E’ stato arrestato dagli agenti della Squadra Mobile della Questura di Cagliari un secondo tunisino che farebbe parte della banda di tre connazionali che la notte fra domenica e lunedì ha rapinato una prostituta nei pressi del Centro di accoglienza per immigrati di Cagliari.

    In flagranza di reato era stato arrestato Saleh Dokhel, di 21 anni, mentre durante la notte, all’una, gli agenti della Mobile, che indagano sulla rapina alla prostituta romena, sono entrati nel centro che ospita i 700 tunisini, l’ex Magazzino vestiario dell’Aeronautica militare in viale Elmas, ed hanno arrestato Hamrouni Skander, di 20.

    Gli investigatori avrebbero anche individuato il terzo componente della banda. Gli inquirenti indagano, inoltre, su altri episodi di violenza avvenuti nei giorni scorsi sia nel Centro, dove si sarebbero create anche alcune fazioni, sia fuori dalla struttura di accoglienza dove vi sono state aggressioni a cittadini cagliaritani. “

    • “Clamoroso! In quattro giorni a Cagliari, i 700 tunisini non hanno ancora stuprato né rapinato nessuno!”

      • Claudia says:

        scusa, ma che problema hai? io non la penso affatto come te, ma mi sono sempre chiesta perchè in tanti hanno la tua stessa idea? quale è il problema e la paura che ti affligge tanto da arrivare questo modo di vedere le cose? spiegati e spiegaci le tue motivazioni, se puoi.
        dal mio punto di vista mi sembra assurda la tua posizione, ma vorrei capirla.

  4. Alessandro Mongili says:

    Mi stupisce sempre come, in un periodo in cui la xenofobia e la paura di qualsiasi troddio in arrivo da fuori, compreso il maestrale, sono ideologia ufficiale dello Stato, del governo, dei media, di qualsiasi cosa agisca nello spazio pubblico col preciso intento di forgiare le reazioni dei cittadini, soprattutto di quelli meno avvertiti, usando reazioni di pancia, ci sia ancora gente che cerca spiegazioni nell’essere sardi, italiani o quant’altro, senza considerare quello che è avvenuto in Italia (e anche in altri paesi) negli ultimi vent’anni.

  5. Daniela says:

    Abito a Cagliari e mi dispiace dire che non è del tutto vero, infatti è già avvenuta una rapina, è stata aggredita una donna ed è già avvenuta una rissa:
    http://www.unionesarda.it/Articoli/Articolo/219557
    http://www.unionesarda.it/Articoli/Articolo/219614
    http://www.unionesarda.it/Articoli/Articolo/219536
    Sono anche io del parere che non c’entra nulla da dove provieni: o sei delinquente o non lo sei. Però prima di scrivere certi articoli bisogna anche informarsi almeno per non dare false notizie.

  6. Hahaha ma veramente stiamo ancora a vedere se i peggio delinquenti sono tra i tunisini o gli italiani, tra quelli di destra o quelli di sinistra?!!?!?
    Fatemi il piacere.

    Bellissimo articolo (matteo vitiello forse non ha capito nemmeno una virgola) e soprattutto credo che sarebbe da puntare l’attenzione su quella “rete molto forte di associazioni che si sta mobilitando per dare a questi ragazzi vestiti, scarpe, biancheria.” fatta di quelle persone che nel silenzio e senza clamore, mentre tutti gli altri discutono su chi abbia la colpa di cosa…salvano il culo a tutti, perchè una persona non ha bisogno di delinquere se non ha fame ne sete e se può vivere dignitosamente…

  7. francesco says:

    a me personalmende dispiace vedere queste persone chiuse dietro una rete…
    non solo qualcuno si dimentica, o forse non ha la capacità di pensare, che sono esseri umani,
    ma riflettendo sull’impresa che hanno compiuto per scappare dal loro Paese, credo che
    siano persone ancor più degne di rispetto per il coraggio che hanno mostrato e la
    sofferenza che hanno patito…
    C’é un problema sicurezza in Italia, é vero…verissimo, ma é a ben altro livello…
    Vorrei vederci altra gente la…dietro quel filo spinato, altroché tunisini!

  8. Che articolo!

    Pensa se fossi tu o chiunque altro deficiente del Pdl ad essere nelle condizioni immigrato, pensa se dovessi lasciare la tua terra perché o te ne vai o rischi di morire.

    Sai una cosa? Se in Tunisia o in Albania o negli altri Paesi da cui la gente fugge, si stesse bene, nessuno vorrebbe lasciare la propria casa e soprattutto venire in un Paese così bigotto come l’Italia.

    Vedi, questo articolo mi fa schifo per il tono di pregiudizio usato.

    Il giorno che dovrai scappare dall’Italia e andare tu a chiedere aiuto o asilo in un altro Paese, non vorresti incontrare nessuna persona come te o come un politico del Pdl che fa humor sulla tua condizione disperata e aspetta che commetti “qualche cazzata”, quando le uniche cazzate sono le parole pronunciate da questo politico e questo stesso articolo nel suo complesso.

    • Ehi amico, dici a me?

      • Claudia says:

        ma sbaglio o c’è un piccolo errore di interpretazione?

      • Daniele Addis says:

        ahahah, ecco cosa succede quando si fa dell’ironia! Anche a me capita sempre XD

    • ma nessuno capisce la satira? e’ evidente che e’ una presa in giro del pdl e del clima demagogico sugli estracomunitari.

    • Neo Anderthal says:

      Amico Vitiello, dopo -ma anche prima, vedi tu- che hai dato una scorsa ai post sullo stesso argomento postati in questi giorni, solo per introdurti brevemente e facilmente all’argomento, potresti leggere:

      http://it.wikipedia.org/wiki/Ironia
      http://it.wikipedia.org/wiki/Satira

      per poi passare utilmente a qualche classico, non si sa mai che ti illumini:

      Plauto, Miles Gloriosus -voce Wiki- :
      http://it.wikipedia.org/wiki/Miles_gloriosus

      Johnathan Swift, Una modesta proposta -testo- http://www.filosofico.net/Antologia_file/AntologiaS/SWIFT_%20UNA%20MODESTA%20PROPOSTA.htm

      Voltaire, Candide -voce Wiki- :
      http://it.wikipedia.org/wiki/Candido

      Jaroslav Hasek, Il Buon Soldato Sc’vèik:
      http://it.wikipedia.org/wiki/Il_buon_soldato_Sc'vèik

      Franz Kafka, Il processo, voce Wiki:
      http://it.wikipedia.org/wiki/Il_processo_(romanzo)

      Per una prima introduzione all’argomento ironia/satira paradossale/parodia. Quando avrà letto almeno la metà della bibliografia, ripassi per un primo test.

      • Neo Anderthal says:

        Matteo, mi voglio rovinare. Ti dò gratis un ultimo suggerimento, cerca una buona traduzione di
        Pudd’nhead Wilson (Wilson lo Zuccone o Wilson lo svitato, dipende dalla traduzione) di Mark Twain.

        http://en.wikipedia.org/wiki/Pudd%27nhead_Wilson

        http://www.garzantilibri.it/default.php?page=visu_libro&CPID=724

        Oppure procurati una copia de “Il più Grande Uomo Scimmia del Pleistocene” di Roy Lewis

        http://www.bookweb.it/libro/lewis-roy/il-piu-grande-uomo-scimmia-del-pleistocene/9788845915918.html

        ne trarrai giovamento e mi ringrazierai.

      • E tu Neo Anderthal mi ringrazierai per questo:
        “do” > senza accento

      • Neo Anderthal says:

        Manto, sei contento? Sono criminali anche loro, proprio come noi.

        Quanto al do o dò, caro Manto, sappi che è considerato possibile, ancorché desueto, ovvero arcaico, ma non è proprio un errore, anche se l’uso è limitato in genere al caso di omofonia, come per esempio in una frase che comprenda il DO nota musicale (“ti dò un do” è ineccepibile).
        Un uso di arcaismo è comunque concesso ai Neo Anderthal, relitti del pleistocene.

      • Soviet says:

        Regola n. 1: cercare sempre avversari alla propria altezza!

      • Soviet says:

        O Manto, Neo è cintura nera di questo blog, per sfidarlo ne devi fare di monastero shaolin!

      • gentarrubia says:

        CLICCA sull’immagine di Vitiello e vedrai, altro che Kafka!

      • Soviet says:

        E perché, “Istruzioni alla servitù”, sempre di Swift no?

      • Neo Anderthal says:

        Tutti “Libelli”. Nessuno escluso. Sono anche dei pezzi di letteratura decisamente godibili. Ma ho trovato il testo della “Modest Proposal” tradotto integralmente, e ho consigliato quello.
        Letture che renderei obbligatorie per i corsi di rieducazione per leghisti autentici o “tarocchi”.

        Visto che siamo in tema di letture importanti, cosa dici -per esempio- di fare imparare a memoria ai nuclearisti più ottusi “La Ginestra” di Leopardi?
        Mi pare attualissimo in particolare questo passo (98-110):

        Magnanimo animale
        Non credo io già, ma stolto,
        Quel che nato a perir, nutrito in pene,
        Dice, a goder son fatto,
        E di fetido orgoglio
        Empie le carte, eccelsi fati e nove
        Felicità, quali il ciel tutto ignora,
        Non pur quest’orbe, promettendo in terra
        A popoli che un’onda
        Di mar commosso, un fiato
        D’aura maligna, un sotterraneo crollo
        Distrugge sì, che avanza
        A gran pena di lor la rimembranza.

        Un’onda di mar commosso è quella che ha sepolto le magnifiche sorti e progressive del Giappone Nucleare.
        Ma ancora(128- 135) :

        …ed ordinata in pria
        L’umana compagnia,
        Tutti fra sé confederati estima
        Gli uomini, e tutti abbraccia
        Con vero amor, porgendo
        Valida e pronta ed aspettando aita
        Negli alterni perigli e nelle angosce
        Della guerra comune.

      • Soviet says:

        Sulla memorizzazione ho qualche dubbio, ma sul tatuaggio scritto in modo possa esser letto anche allo specchio sono possibilista…

    • Stefano reloaded says:

      Quando ho letto questo commento sono rimasto esterrefatto. Ancora non capisco e resto in bilico tra due possibili spiegazioni.
      È un classico esempio di non riconoscimento delle intenzioni comunicative del parlante, dovuto alla voluta violazione, da parte di Vito, delle massime conversazionali di Grice? O è una lettura del testo fatta dopo un pranzo ricco di abbondanti libagioni?
      Si può aprire il dibattito? ahahahahhah

      • gentarrubia says:

        CLICCA sull’immagine di Vitiello e avrai una risposta

      • Secondo me ha letto il pezzo su Facebook, perché se avesse visto il blog e anche soltanto intravisto gli altri articoli, per la Teoria della Pertinenza avrebbe capito che il tono era ironico.

      • Stefano reloaded says:

        Già ne sai poco! ahahahah

      • Neo Anderthal says:

        Gran Teoria della Pertinenza
        Io Non vorrò mai più far senza

        Considerata l’umana scemenza
        seguirò Vito, virtute e canoscenza.

  9. La testimonianza di Livorno riportata seriamente da coloro che sono tra i più cattivi autori satirici italiani

    http://donzauker.it/2011/04/08/difesa-del-territorio/

  10. Claudia says:

    Fialmente delle parole degne di nota, finalmente una denuncia giusta e un punto di vista che in tanti abbiamo ma che pochi hanno il coraggio di rendere pubblico, soprattutto tra i giornalisti che pensano a quello che non guadagnerebbero più nel dire la verità, piuttosto che al loro dovere d’informazione. Grazie Vito!

    Sardi, non sardi, tunisini, marocchini, libici… ma davvero crediamo ancora di avere il diritto di decidere dove un uomo debba vivere e sperare di realizzare il suo sogno di vita migliore?
    Vorrei vedere io se tutti i nostri conterranei migrati tra l’Italia e l’Europa si vedessero chiudere le frontiere e fossero stipati in centri di accoglienza che cosa farebbero!

    Proprio noi sardi che siamo più all’estero che in Terra Nostra ci facciamo instillare nel cervello la paura dello straniero?
    E oltrettutto noi andiamo via da un posto che non è in guerra, che non ha appena ribaltato il governo (purtroppo) e non ha di che vivere, e non su barconi che possono affondare da un momento all’atro spendendo gli unici soldi rimasti (vabbè… in realtà se prendiamo la Tirrenia…).

    E pensate che tra quelli che partono da qui ci siano solo bravi ragazzi che vanno in cerca di un lavoro legale, o abbiamo anche quella parte di bei personaggi che partono per continuare a rubacchiare o a spacciare perchè qui oramai sono conosciuti dalla polizia e a buon cammino non ci vogliono tornare?

    Apriamo gli occhi e le orecchie, andate a trovarli i “potenziali” delinquenti, penso che guardare negli occhi le persone e ascoltare i loro racconti, sia sempre meglio che avere degli intermediari, e dato che abbiamo questa grande opportunità, sfruttiamola, magari ci arricchiremo un po’ nell’anima e le parole che useremo saranno un po’ più coscienti.

  11. Matteo says:

    Non tutto è oro quel che luccica. Certe segnalazioni son anche vere. Conosco per certo qualche episodio che farebbe piacere sapere ai razzisti di sempre,
    ma in ogni caso il tutto si sta più o meno gestendo all’italiana. Cioè come finirà finirà, bene o male. Non esiste la sicurezza vera e propria, specialmente quando questa è sulle spalle dei cittadini, quotidianamente.
    Capiterà pure qualche episodio peggiore, è inevitabile, come lo è stato che i governi europei si son dimenticati delle questioni nord africane e dei loro dittatori.

  12. o Biolchini le azzecchi proprio tutte eh!
    Sai anche dirmi chi vincerà il campionato? Stasera devo andare in ricevitoria..
    Ma datti al teatro..

    da La Nuova Sardegna

    Tensione tra i tunisini ospitati nell’ex caserma: due accoltellati
    CAGLIARI. Sono continuate anche nella prima domenica di permanenza a Cagliari la manifestazioni di solidarietà dei cagliaritani nei confronti dei 700 tunisini arrivati mercoled?ì scorso da Lampedusa. Ma cominciano ad arrivare ai centralini degli organi di stampa le prime segnalazioni di MOLESTIE e TENTATIVI DI FURTO per i quali, però non sarebbero state presentate denunce alle forze di polizia.

    I problemi più grossi sarebbero all’interno del centro di accoglienza, realizzato in meno di 24 ore, dove la forzata convivenza ha provocato LITIGI conclusi con ACCOLTELLAMENTI, fortunatamente senza gravi conseguenze. Anche stanotte un gruppo di tunisini di sarebbe affrontato per futili motivi e due nordafricani sono stati accompagnati in ospedale per essere medicati.

    Intorno all’ex Magazzino Vestiario dell’Aeronautica Militare che ospita i tunisini oggi, come ogni settimana, è stato organizzato un mercatino ambulante che ha visto tra i principali clienti proprio i nord africani. Tra gli oggetti più ricercati scarpe, capi di abbigliamento e schede telefoniche per sostituire quelle tunisine.

    • Amico, non sei informato! Un tunisino è stato arrestato perché avrebbe rapinato una prostituta! Come mi ha scritto un’ascoltatrice in trasmissione, si vede che non si è ancora integrato perché noi le prostitute le candidiamo in parlamento.
      Detto ciò, queste notizie cambiano i termini del ragionamento? Secondo me no.

      • Veramente questa è una notizia fresca fresca che ancora non conoscevo, grazie!
        Io mi riferivo a quelle riportate sopra.
        Allora? La pensi ancora allo stesso modo?

      • non so voi ma noi del centrodestra lo chiamiamo “negare l’evidenza” e “non riconoscere i propri errori”

      • La percentuale di delinquenti tra quei 700 tunisini è di gran lunga inferiore rispetto a quella di “voi” del centrodestra. Ma non è una questione di quantità, è una questione di qualità. Tra i tunisini c’è sicuramente qualche ladro di polli, tra di voi ci sono mafiosi, corruttori, concussori, riciclatori di denaro sporco, speculatori edilizi, sfruttatori della prostituzione, abusivi di potere, truffatori e chi più ne ha più delinqua. Da far tremare le vene ai polsi, altro che i tunisini.

        E ora prova a darmi del comunista così ci facciamo una risata in coro tutti quanti.

      • ah ah ah!
        e tu prova a dare dell’ONESTO alla tua sponda o del “sicuramente meglio della tua”

        Preciso che non sono razzista, che non ho nulla contro i tunisini, che sono favorevole all’accoglienza sebbene per un minor periodo di tempo e per un minor numero di persone, e che la mia discussione verteva sul far capire a Biolchini che, al contrario di quanto sostiene, esiste un problema sicurezza, come era ovvio che fosse.

        Il fatto è che a qualcuno piace approfittare degli avvenimenti solo per dare contro al centrodestra spesso tirando fuori luoghi comuni, come il razzismo in questo caso, e spesso, come in questo caso, sbagliandosi.

        Non è da razzisti pensare, anzi è da ingenui non farlo, che entro qualche giorno, si verificherà qualche altro evento quali furti, scippi o rapine.

        Si tratta di 700 persone, numero che statisticamente include delinquenti, alcuni dei quali sono già stati identificati e fermati in questura, altri (piccoli delinquenti) sono in giro per la città e considerato il loro comprensibile stato d’animo è da mettere in conto qualche disordine. E per questo si mobilitano Prefetto e Questura.

        Sono proprio ragionamenti da “mafiosi, corruttori, concussori, riciclatori di denaro sporco, speculatori edilizi, sfruttatori della prostituzione, abusivi di potere, truffatori e chi più ne ha più delinqua. Da far tremare le vene ai polsi” vero Mario Garzia?

      • Caschi male caro Manto. A differenza tua io non ho sponde. A meno che tu non ritenga una sponda dichiararsi indipendentisti. Tu invece la tua sponda l’hai dichiarata e mi spiace per te, ma la tua sponda è piena di mafiosi, corruttori, concussori, riciclatori di denaro sporco, speculatori edilizi, sfruttatori della prostituzione, abusivi di potere, truffatori e chi più ne ha più delinqua. Da far tremare le vene ai polsi. Non te ne vergogni nemmeno un po’?

        Certo che si verificheranno altri episodi di microcriminalità compiuti dai tunisini. E allora? Non stai aspettando altro. Per dimostrare cosa? Che Biolchini è comunista? Esticazzi…

        Ma capisco che è difficile abituarsi all’idea che non esiste più soltanto l’Unione Pravda di Zuncheddu….

        Di fronte alla risma di personaggi che ci governano, vuoi che mi preoccupi di due ladri di polli magrebini? Non farmi ridere.

      • Essere indipendentisti non significa essere indipendenti.

        Si verificheranno altri episodi di criminalità (toglierei quel “micro”) e quindi si dimostrerà che c’è un PROBLEMA SICUREZZA.

        Io leggo Unione, Nuova, Radio Press, Biolchini.. non piango se offendi Zuncheddu

        Non ti preoccupi dei ladri di polli magrebini ma solo di Berlusconi.. e vabbè, ho capito, sarai indipendentista ma ragioni da comunista.. quando non riconosci un torto e non hai argomenti tiri fuori Ruby, legittimo impedimento, Lele Mora, tangenti, Mubarak e via..

      • E’ chiaro, chi pensa che il Pdl sia un comitato d’affari è automaticamente un comunista…

        Per me il Pdl è il primo PROBLEMA SICUREZZA in Sardegna. Poi Berlusconi in Italia faccia quello che gli pare.

        Ma perché sto a perdere tempo con te?

      • Soviet says:

        Facciamo un po’ di conti, tanto per gradire, nel parlamento italiano risulta inquisita una percentuale del 6.5% di politici, percentuale che varia tra destra e sinistra (diciamo che l’elettore di destra si mostra più di bocca buona, quello di sinistra perdona un po’ meno). Se questa percentuale dovesse applicarsi ai ragazzi tunisini dovremmo contare 45 inquisiti. I casi registrati sono 3/4 (per altro è possibile che un singolo commetta più reati e che quindi dal punto di vista numerico il fenomeno sia ancor più circoscritto).
        Non so voi, ma noi del centrosinistra chiamiamo tutto questo “negare l’evidenza” e “ignoranza della realtà”.

      • Non so che scuola abbia fatto tu ma io sono abituato a fare i paragoni in maniera diversa.

        I parlamentari inquisiti italiani li confronterei con i parlamentari inquisiti tunisini.

        Un’altra cosa.. prova ad entrare nelle carceri italiane e chiedi agli ospiti che cosa votavano e poi dimmi..

      • Aldino says:

        Ceeeeee!!! Là comunisti scatenati! Gli parli del brutto tempo e tirano fuori Ruby e compagnia cantante….ahahahahahahahahahahahaahahah
        Gli Indipendentisti comunisti poi….chi se li sarebbe mai aspettati?!?!?
        ahahahahaaahaha

      • Neo Anderthal says:

        Aldino, sono bruttissimi tempi infatti.
        Pensa che anziché parlare di politica e di scelte da fare o da non fare, siamo ridotti a interessarci delle squallide storie di un ultrasettantenne che, per fare beneficenza alle ragazzine minorenni e probabilmente ladre scappate di casa, le recluta per festini, con troioni che per gratitudine piazza nei consigli regionali e roba del genere.
        E sai perché? Perché ci sono ancora persone -o furbacchioni o minus habentes- che lo votano, e perché trova delle troie da pagare anche nel parlamento.
        Quanto agli indipendentisti comunisti ci sono da un bel pezzo. Non dico che siano decisivi o che abbiano un gran seguito ma ci sono.
        Chi no du scisi “ponirì a una parti!

        http://www.youtube.com/watch?v=utIwbJH2z-s&feature=related

      • Visto che immagino che quel commento sugli indipendentisti comunisti fosse riferito a me (essendo l’unico ad essermi dichiarato indipendentista), per la cronaca io non sono comunista.

        Però a questo punto sarei veramente curioso di sapere se Manto e Aldino sappiano il reale significato della parola “comunista”. Sarebbe gradita una loro personale definizione.

      • Neo Anderthal says:

        Credo proprio che nelle carceri votino chi ce l’ha con i giudici, chi offre insperate scappatoie e prescrizioni e amnistie “libera tutti” basta che la sfanghi lui, chi si fa apostolo del “faccio quello che voglio in casa mia -per esempio organizzare giri di puttane e ragazzine infelici e troioni vari-“.
        Tu che dici, porir’essi aicci? O magari votano Di Pietro?

      • Neo Anderthal i detenuti NON hanno diritto di voto

      • Neo Anderthal says:

        Manto, come spesso ti capita sei informato MALISSIMO. Tutti i detenuti non interdetti -la grandissima maggioranza- e i detenuti in custodia cautelare votano. I seggi elettorali sono regolarmente istituiti all’interno delle Carceri.

      • Manto, se non capisci l’ironia non ci posso fare nulla.

    • gentarrubia says:

      “cominciano ad arrivare ai centralini degli organi di stampa le prime segnalazioni…PERÒ…però non sarebbero state presentate denunce alle forze di polizia”
      perchè si chiama al centralino di una redazione per denunciare un crimine?
      o il crimine non esiste o non è rilevante. oppure, non è un crimine e si sta mistificando la realtà.

      la mancata denuncia può essere anche dovuta a paura e omertà; ma non mi sembra che i tunisini possano minacciare ritorsioni. quelle sono prerogative che in Italia e Sardegna ci teniamo ben strette (Armandino docet).

      stendiamo quindi un Manto pietoso su questa ricostruzione giornalistica

  13. Jimbo 84 says:

    Vito informati se anche ai centralini dei tuoi organi di stampa sono giunte queste segnalazioni (magari anonime?!)…http://www.unionesarda.it/Articoli/Articolo/219547 non sanno più che scrivere per far nascere allarme sociale tra la gente, come se dalle parti del centro – improvvisato- di “raccoglienza” dal pomeriggio all’alba ci passeggiassero personcine per bene e non balordi e clienti sardi di prostitute d’ogni sorta tra donne locali, rumene, africane, travestiti, transessuali e chi più ne ha più ne metta (in tutti i sensi!) che spesso vengono pestate, derubate e se va bene non economicamente remunerate…! Magari se qualcuno anziché l’Unione leggesse le news di cronaca locale sul sito di un’agenzia di stampa locale si accorgerebbe che il problema criminalità non sono i tunisini stipati come bestie ma la microcriminalità diffusa tra i bassifondi e la “fariscazzuttaggine” dei rispettabili “altifondi” in giacca e cravatta della Sardegna che affossa per mancanza di lavoro…stamani ho bazzicato per tutta la zona dal mercatino a santagilla fino a quello in viale trento e gli scorsi giorni in via del fangario e zone limitrofe ei tunisini sembravano turistini a spasso a cercar qualcosa da mangiare e vestire senza rompere i cosiddetti a nessuno…e di certo con i pochi spiccioli in tasca non hanno preso d’assalto le bancarelle ma solo alcuni (si contavan sulle dita della mano) hanno accattato un paio di scarpe di marca all’incredibile prezzo di pochi spiccioli..sì certo…ma completamente scallate che addirittura eran gli zingaroni rom a vendergliele..certo non saranno tutti e 700 dei santi senza peccato ma da qui a descriverli come gli unni invasori ce ne passa….se non sbaglio fascistoni, nazistoni e kompagni stalinisti giravano vestiti in eleganti uniformi linde e pulite contrariamente alla loro coscienza. Per concludere e scusate la prolissità penso che prossimamente saremo noi a sardi a dover finire a viaggiare sui cassoni di improvvisate apixedde galleggianti e vasche da bagno stile cuba di fidel in qualche altro stato della Ue a farci ingabbiare e ad accoltellarci per più o meno futili motivi…ei manganelli di Sarkozy e le mitraglie del socialissimo Zapatero non saranno certo più accoglienti della caserma di viale Elmas…!

  14. angela says:

    la caritas mi risulta sia presente nell’arco dell’intera giornata ,a sostegno delle persone provvisoriamente ospitate nella struttura, con i suoi operatori ha garantito il supporto psicologico e legale , le attività ricreative ,l’accompagnamento ,tutto ciò che è necessario all’accoglienza dignitosa di persone in difficoltà. forse la stampa non è interessata a dare risalto ,o anche la semplice e doverosa informazione, ad azioni che contrastano con quanto dichiarato dai nostri politici dei diversi schieramenti. quanto è difficile chiamati ad agire dalla necessità riuscire a concretizzare quello che è molto più facile proclamare : accoglienza,solidarietà. parole vuote sulla bocca di molti…

  15. una riflessione :perdete il tempo a chiedere cosa fà la caritas, io credo che la caritas stia facendo e non deve pubblicizzare proprio niente,è la sua missione… nessuno si è preoccupato di commentare una cosa secondo me molto grave, ieri manifestazione dei precari,a padova il pd e la cigl interrompono la manifestazione per solidarietà nei confronti della lega che si è vista il banchetto di insulti razzisti preso a calci ,banchetto sistemato provocatoriamente sotto il palco . ora ditemi non è un comportamento ipocrita ? quando sono annegate le persone ,bambini,donne incinta,si è discusso del loro status ,nazionalità ,non del fatto che fossero esseri umani…quindi io prenderei a calci banchetti e razzisti e non avrei paura di dire abbiamo il dovere di accogliere , non perderei tempo a controllare la caritas che conoscendo il suo direttore sa bene che fare e fà , siamo noi confusi, e simili alla chiagliari chiapitale della solidarietà per barbie,

  16. Stefano reloaded says:

    Venerdì sera, verso le undici, ho visto alcuni di questi ragazzi che, passeggiando in viale Trieste, tornavano mogi mogi verso la caserma in viale Elmas, in una città semideserta.
    Si saranno detti “a chi fiara la Capitale del Mediterraneo!”.
    Ta bregungia.

    • ahahahahhahahaha dici che gli hanno martellato le palle anche a loro con la storia di Cagliari capitale del Mediterraneo? ahahahahaha

  17. Vedrete che fra poco ci sarà un bel gruppetto di fasci e neofasci, che andrà a provocare due o tre sfigati di tunisini, volerà qualche sberla e la città sarà “messa a ferro e fuoco”! Interverrà il Emiglio, Ughetto e Fantolax che dirà: “Ve lo avevo detto che sarebbe successo? Colpa di Zedda e dei comunisti. Votate “a me” che ci penso io…tra una partita di tennis e l’altra”. Scommettiamo che finirà così?

  18. solidarity says:

    Ringrazio Silvia e Aldo Borghesi delle precisazioni. Non avevo considerato un aspetto. Ovvero l’importanza della Testimonianza.
    Se di silenzio si tratta (in quanto per essere sicuri del livello di silenzio andrebbero analizzate le parole pronunciate oggi nelle Omelie delle varie Parrocchie cittadine) allora avete ragione. Specie se paragonato con il livello di attenzione per altri fatti (es. terremoto in Giappone).
    Ma ancor più se vi riferite a silenzio dal livello più alto. E in tal caso il silenzio di un Acivescovo (stavolta anche silenzio mediatico dato che in numerose occasioni Mons. Mani ha proferito verbo su stampa e tv) è grave.
    Mons. T. Bello o Mons. Miglio (compianti Vescovi rispettivamente e Molfetta e a Iglesias) sicuramente non avrebbero taciuto.
    Avete ragione. S’ode un silenzio assordante in Cattedrale…

  19. A Fantola non resta che mandare in missione un gruppetto di quelli che lo salutavano col braccio destro teso
    La tecnica potrebbe essere quella ampiamente collaudata:
    Abbandona per un attimo la fogna,
    Provoca il nemico,
    Subisci la rappresaglia,
    Piangi dal tuo amico dell’Unione,
    Poi arriverà il politico benpensante a dire che l’aveva detto e che rupulirà la città.

    Ma il problema non sono gli immigrati ma quelli che gli aiutano,mostrano che un altro mondo è possibile
    Un mondo di solidarietà senza nord e sud …
    Perché oggi nei lager ci mettono i tunisini domani ci metteranno i disoccupati della vinils…

  20. Giuseppe says:

    Ieri notte, mentre attraversavo la strada per buttare la spazzatura un tunisino si è introdotto nella mia palazzina in viale sant’avendrace. Ovviamente mi sono precipitato per farlo uscire. Vadano in Francia, Germania, Arcore, Tunisia vadano dove vogliono ma fuori da quà.

    • romeo caudan says:

      Ma baccagai! Ma chi ci crede? A me pare si stia cercando di emulare la scuola ‘Lega Nord’ per il procacciamento di voti in vista delle prossime comunali. Fanno prima incazzare gli extra comunitari, quelli reagiscono, e passano automaticamente al torto… quindi, arriva il solito fascistone delirante che con i suoi modi beceri aizza il sentimento popolare.

  21. Buonismo e sarcasmo. Complimenti Biolchini. Noi sardi che ci guardiamo in cagnesco gli uni e gli altri, noi sardi dall’inimicizia atavica, noi sardi prondi a parare le terga per guerre e per far fronte agli interessi altrui, noi sardi tutto orgoglio e folclorismo, noi sardi che ce ne impipiamo dei problemi della nostra isola, dei cassintegrati dell’Asinara, dei pastori pestati e mutilati dallo stato italiano, degli opèerai ALCOA, dei poveri vecchi che se la fanno addosso e a cui viene occupata abusivamente la casa perché lasciata incustodita a causa di un ricovero, noi sardi il cui carattere distintivo di molti è sbattersene le palle di tutto ciò che ci circonda…. ora ci riscopriamo teneri di cuore. Solo perché ci teniamo a distinguerci dai razzisti italiani! Persone in fuga i tunisini, dite? Quelli che si bruciano i polpastrelli per non farsi schedare?… Caspita, anche senza documenti, però vestiti alla moda e non manca neppure il cellulare.
    Bell’atteggiamento collaborativo verso coloro da cui si pretende accoglienza. E il denaro che spendono a favore dei trafficanti? Nessuno risponde su questo? Questa è complicità verso quei criminali che armano i barconi. Non credete ci siano dei principi su cui intransigere prima di esibire tutta la nostra solidarietà?

    • Neo Anderthal says:

      No.
      Io credo che ci sia una priorità di principi, e quello della solidarietà reale (alimentare, per esempio, o di tutela della vita umana in mare) sia il primo, e precede ogni altra considerazione. E se non ti dispiace è da porre in atto, non da esibire.
      Quanto alla gente “che se ne impipa” di tutto quanto hai elencato cercali da altre parti, non certo tra chi offre aiuto per le emergenze.

      (scusa Mario se ti rispondo io, ma il plurale che usi alla fine mi fa sentire autorizzato)

    • Soviet says:

      Noi sardi? C’è sardo e sardo… Tu fai un lungo elenco, ma per ciascuna di quelle situzioni ci sono sardi che si schierano da un lato e sardi che si schierano dall’altro: anche duranta la manifestazione dei pastori a Roma, ci sarà stato qaulche sardo dal lato del manico del manganello ed altri dal lato della punta!
      Credo che Neo abbia ragione, posto che io personalmente tendo a distinguermi anche dai razzisti sardi, quelli del “io non sono razzista ma…”, quelli un po’ come te. E sai perché dico che sei un po’ razzista? Perché quando scrivi fai una distinzione di “razze”: i sardi, i tunisini, gli italiani.
      Quindi secondo te ci sarebbero a Cagliari 700 tunisini, tutti vestiti alla moda, tutti col cellulare (che poi, se parti così all’avventura forse il cellulare è meglio averlo, perché magari ti salva la vita). A me pare che noi siamo molto intransigenti quando si tratta degli altri, più portati alla “fariscazzuttaggine”, come dice Jimbo 84 quando riguarda noi.
      Comunque, ed è strano che te lo dica qualcuno che usa il mio nick, ti devi essere perso qualche lezione di catechismo se ti fai una domanda dove contrapponi solidarietà e principi. Augurati che non ti siano rimessi i debiti come li stai rimettendo tu ai tuoi debitori…

  22. Enrico Pau says:

    Grazie Vito per questo tuo presidio di civiltà ! La favoletta dei sardi che hanno l’ospitalità nel loro dna ha i giorni contati. Ieri ho avuto una conversazione senza speranza con i miei studenti e con le loro “budella” sull’arrivo dei migranti. Ho provato a far breccia, a connettermi con il loro cervello, un tempo fino a qualche anno fa, era più semplice e non tornavi a casa deluso e frustrato. E’ successo qualcosa nel nostro paese, e anche al nostro popolo, ai nostri campidanesi, ai nostri ragazzi delle periferie, dell’hinterland che hanno le facce cartaginesi e maureddine, cotte dal sole, e odiano i loro simili e li invitano a tornare a casa, alla loro miseria. In cosa ci ha trasformato il moloch che ogni giorno non si nutre, ma nutre questa disperata ignoranza che rende tutti spietati o peggio ignavi? Per fortuna ancora esiste una città civile, ma la sua voce è flebile e sommersa dal degrado morale nel quale annegano le “notizie”.

  23. Pasquino says:

    Il comunicato di Paolo Fadda, che non è una nota ufficiale del PD (si attende comunque di conoscere la posizione univoca di questo PD) sul Governo colpevole di “far calare dall’alto la sua decisione di mandare i tunisini in Sardegna” è la solita nota di Fadda che attacca il governo assolvendo la Regione. Forse è distrazione.
    Perché la decisione del governo non è propriamente calata dall’alto.
    E’ stata accettata dalle regioni in Conferenza delle regioni, appunto, con voto unanime.
    Presente e soddisfatta, come le altre regioni, la Sardegna. Con La Spisa in sostituzione (manco a dirlo) di Cappellacci.

  24. “Avete forse notato l’intervento del Comune o della Regione in queste ore? Niente, niente di niente.”
    Ma se Comune e Regione non sono neanche stati interpellati.
    E cosa dovrebbe fare il Comune mandare i vigili? La competenza è del Prefetto

  25. Neo Anderthal says:

    Enzandusu è berusu chi custus morus non teniti gana de fai nudda, ma nudda!
    Comment’aressi, ‘a chi fiara invasioneee, ‘a chi fianta malandrus…, e immoi mancu una passaredd’e corpusu? Unu furtixeddu piticcu?
    E nosu chi apettammus a una cambarara ‘e Mommottisi po’ spramai is becceddas…

    -scherzi a parte, leggo nei pochi commenti sul blog Fantola Sindaco la solita solfa:
    “perchè quando si tratta di clandestini che nessuno vuole si trovano subito i soldi da investire (ristrutturazio ne caserma, vitto, assistenza sanitaria e via dicendo) mentre per le persone e le famiglie povere della nostra città non si trova mai un soldo bucato e si fa solo della piccola elemosina o si demanda tutto alla caritas ? c’è una risposta a tutto ciò ? non è che per caso la “solidarietà tanto al chilo” tacita le coscienze e fa anche un bel po di propaganda, soprattutto a sinistra ? grazie
    P.S. sarebbe il caso di rendere pubblico quanto costa alla collettività questa operazione inutile di finta solidarietà.”
    A me pare che la propaganda, becera e razzista, la facciano proprio i “cattivisti”, che non sono scandalizzati per nessuno dei regali che il governo fa a destra -soprattutto a destra- e a manca, ma si ribellano all’idea di offrire un temporaneo soccorso alle persone in fuga. –

  26. spigolo says:

    Posso dire che mi colpisce l’assenza “mediatica” della Caritas? Non voglio dire che sia assente sul campo, sicuramente i suoi operatori saranno impegnati e mobilitati, come capita sempre in queste occasioni. Però in tante altre occasioni i vertici della Caritas diocesana hanno diffuso appelli, avvisi, numeri di telefono, rivendicato un ruolo e un protagonismo nell’assistenza che in questo caso invece non viene in alcun modo evidenziato. Come mai?

    • solidarity says:

      O Spigolo. Ma per quale ragione chi ha il compito di FARE dovrebbe anche avere bisogno di FAR VEDERE?
      Il ruolo della Caritas non è certo mediatico. Tutt’altro. E la raccolta di vestiti e altri beni segue canali che non compaiono sui giornali finché i numeri lo consentono. Si avvisa mediaticamente solo se vi è bisogno di riempire Tir di roba da mandare in luoghi colpiti da calamità e quindi con numeri molto maggiori. Evidentemente se la Caritas non ha chiesto nulla significa che non ravvisava il bisogno di nulla.

      • spigolo says:

        Sì, è vero. Ma in altre occasioni i responsabili della Caritas la bandierina l’hanno piantata eccome. Perché stavolta no?

      • solidarity says:

        Grazie Spigolo, mi stai facendo riflettere… desumo che dal pulpito alto si levi una coltre di fumo impenetrabile… se non puoi controllare confondi, se non riesci a dominare inonda di silenzio, se non hai modo di impugnare il timone ostacola chi rema…

      • silvia says:

        Solidarity, permettimi di dissentire. Sono cresciuta in una famiglia cattolica e ho frequentato la chiesa ogni sacrosanta domenica da quando son nata. Ogni volta che c’è stata necessità di offrire aiuto bastava un annuncio dal pulpito o un cartello affisso alla porta della chiesa perché chiunque potesse contribuire. Non era pubblicità, ma esigenza di comunicazione. Questa volta c’è stato un silenzio imbarazzante. Fortuna che invece si è mossa la CGIL, che ha dato la possibilità a chi avesse l’esigenza di esprimere la propria solidarietà di poter portare un contributo in modo organizzato ed efficace. Quando ho saputo di questo punto di raccolta ho avvisato mia sorella (2 anni di volntariato in Africa come medico missionario con una ONLUS cattolica) che mi ha chiesto: ” e la chiesa? non fa niente?” “Al momento non si sa niente”… risposta: “meno male che certi cattolici pretendono ancora di avere l’esclusiva della solidarietà”…
        “Fare non significa far vedere”, ma non organizzarsi, non “far sapere” (perché serve anche testimoniarla la solidarietà, l’accoglienza!) ha mandato questo messaggio: “aiutiamoli, ma in segreto, così da non scontentare i molti contrari all’arrivo di questi clandestini”.
        E’ molto facile inviare soldi o abiti o farmaci a chi si trova in difficoltà a migliaia di km di distanza. In questo caso invece si trattava di persone troppo vicine!!! MA: è esattamente quel PROSSIMO che ci è chiesto di amare (servire) come noi stessi, quello STRANIERO che ci è chiesto di accogliere, quell’AFFAMATO che ci è chiesto di saziare …
        Può darsi che la Caritas stia facendo tutto quanto in silenzio (“non faccia la mano destra ciò che fa la sinistra”?), ma credo che sarebbe stato più giusto non solo testimoniare la solidarietà, ma invitare ogni cristiano che si consideri tale a portare il proprio contributo.
        Fortuna che chi ha una visione del mondo “laica” e non ha pretese di salvezza o altro ha visto delle “persone” in difficoltà e ha deciso di essere solidale. Perché per agire e aiutare gli altri forsa basta essere “umani”: “Homo sum, humani nihil a me alienum puto”, diceva Terenzio. Ecco: ad alcuni basta Terenzio, ad altri invece (purtroppo!) sembra che non facciano effetto le parole di Gesù, che pure dicono di seguire.

      • Aldo Borghesi says:

        Il motivo per cui sarebbe positivo che la Caritas per una volta “facesse vedere” non è l’auto promozione, della quale la Caritas non ha alcun bisogno perchè il ruolo che svolge le è pienamente riconosciuto anche dai laici più arrabbiati.
        Però siamo inondati da una caterva di sciocchezze e di falsità, sparsa dalla stampa sarda nella sua quasi totalità e senza distinzione di “riferimenti” politici, che sta creando in modo del tutto artificiale un clima di sospetto e di avversione nei confronti dei migranti a Cagliari e in Sardegna (vedere le affermazioni fantasmagoriche sulla pericolosità dei “clandestini tunisini” in certe interviste raccolte nei paesetti che si sono offerti di dare ospitalità ai “profughi” ma non ai “clandestini”: ma ne hanno mai visto uno in faccia, di clandestino???).

        Quindi, oltre all’assistenza materiale, forse occorre anche questo tipo di assistenza morale: uno sforzo per legittimare la presenza dei migranti presso un’opinione pubblica imbottita di balle, e presso la quale le sciocchezze e le bugie in malafede della stampa pesano più dell’esperienza comunitaria (a volte anche diretta o quanto meno familiare) dell’emigrazione, che in Sardegna dovrebbe essere ancora abbastanza viva e diffusa da funzionare efficacemente da anticorpo. Evidentemente non è così, e forse una parola in più su questo non guasterebbe e non credo affatto esporrebbe il volontariato cattolico, così come quello laico nella misura in cui esiste e funziona, a sospetti di autoincensamento.

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