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Sergio l’Insaziabile! Zuncheddu bastona in pubblico Floris e Cappellacci: “Mi avete fatto aspettare 17 anni!”. Il testo integrale del suo incredibile sfogo in piazza Unione Sarda

Oggi, sabato 12 febbraio 2011, alle ore 11.35 circa, in piazza L’Unione Sarda sita in Cagliari, l’immobiliarista ed editore del gruppo L’Unione Sarda ZUNCHEDDU Sergio, nato a Burcei nel 1952, alla presenza della stampa, dei cittadini, delle maggiori autorità civili e militari, e segnatamente davanti al sindaco del capoluogo FLORIS Emilio, e al Presidente della Regione Autonoma della Sardegna, CAPPELLACCI Ugo

PREMESSO

che il suo progetto immobiliare ha subito nel corso degli anni una serie di modifiche avallate dalle amministrazioni comunali di centrodestra, modifiche che hanno sempre incrementato le cubature a disposizione del privato

PRESO ATTO

che le quattro torri distruggono il panorama di una parte della città tra le più interessanti dal punto di vista paesaggistico

CONSIDERATO

di aver potuto costruire tutto quello che ha voluto senza dotare alla città, al momento, nemmeno un metro quadro di verde pubblico

NON PAGO

del fatto che una sua fedelissima giornalista sia stata piazzata nel listino del centrodestra ed ora siede in Consiglio regionale

NON PAGO

del fatto che la sua ex socia è stata a lungo assessore regionale agli Affari Generali e che l’ex direttore del Centro Studi Unione Sarda è attualmente assessore regionale al Lavoro

PRESO ATTO

della recente assunzione al quotidiano di Cagliari (redazione di Roma) della figlia del sindaco di Cagliari

INDISPETTITO

per il mancato acquisto da parte della Regione Autonoma della Sardegna di uffici e locali realizzati nel complesso di via Santa Gilla per effetto di una campagna orchestrata dalla stampa libera e indipendente

INFASTIDITO

dalla mobilitazione di cittadini, giornalisti liberi e sovrintendenze che, con la loro mobilitazione, hanno impedito la realizzazione di una rotatoria che avrebbe favorito gli abitanti dei suoi appartamenti ma anche avrebbe eroso una zona verde davanti al Liceo Siotto in cui è situato un monumento archeologico

IMMEMORE

dei 140 mila euro che però la suddetta campagna di mobilitazione gli ha fatto risparmiare per non aver potuto costruire la suddetta rotatoria

CONSAPEVOLE

di essere editore di un quotidiano e di una televisione che, con una condotta giornalistica discutibile, da anni favoriscono in ogni occasione lo schieramento e i candidati di centrodestra di tutte le amministrazioni dell’isola

IMMEMORE

del fiume di danaro pubblico che, sotto forma di pubblicità istituzionale concessa dalle amministrazioni di centrodestra,  da anni arricchisce le casse delle sue imprese editoriali a scapito delle altre testate

ZUNCHEDDU Sergio, in maniera chiara, clamorosa, spudorata e pubblica, oggi dunque

HA SFANCULATO

il sindaco di Cagliari FLORIS Emilio e il presidente della Regione Autonoma della Sardegna CAPPELLACCI Ugo, nonché tutta la classe politica sarda, con le seguenti parole:

Grazie a tutti per essere presenti. E’ un dovere, è un dovere mantenere… Si sente bene? E’ un dovere mantenere l’Unione Sarda a Cagliari ed è per questa ragione che noi abbiamo deciso di realizzare la sede del gruppo editoriale L’Unione Sarda, Videolina, Radiolina, eccetera…
Ci ho messo diciassette anni a realizzare la viabilità che oggi consegnamo al Comune di Cagliari, e pur non potendo attribuire a nessuno la responsabilità del tempo trascorso, devo dire comunque i tempi della mia azienda e i tempi imprenditoriali sono certo inferiori a diciassette anni.
Credo che noi, qui vedo il presidente di Confindustria, vedo imprenditori… Credo che noi imprenditori sappiamo bene cosa significhi avere a che fare con una burocrazia che, indipendentemente dalla qualità delle persone, dei dirigenti e dei funzionari che sono comunque apprezzabili per la competenza e anche per la correttezza, tuttavia questa burocrazia impedisce, ostacola, limita, ritarda… E’ una selva… Siamo prigionieri tutti, politici e imprenditori, e anche funzionari pubblici, siamo prigionieri di un mostro che ha mille teste e che in qualche modo inibisce lo spirito imprenditoriale, limita lo spirito imprenditoriale.
Oggi se abbiamo problemi di disoccupazione in Sardegna, più grandi di quelli che sono presenti nel paese, ciò è dovuto non solo alla mancanza di risorse, ma anche al peso di una macchina burocratica che ha potere e non ha responsabilità. Ha potere e non ha responsabilità (applausi).
Quindi, io faccio, come dire, un appello, se posso permettermi, al Presidente della Regione, al Comune di Cagliari, e a tutta la pubblica amministrazione e tutta la classe politica sarda: fate qualcosa per alleggerire il peso che grava sulla metà delle imprese e sui veri imprenditori. Fate!
Non c’è famiglia in Sardegna che non abbia il problema della disoccupazione: o è la mamma o è il babbo o è la sorella o è il figlio o è il nipote o è il cugino o è lo zio: tutte le famiglie vivono questo dramma.
E gli unici soggetti che possono garantire la possibilità di creare occupazione sono le imprese: se le strangoliamo, tra virgolette, con una burocrazia pesante noi non creeremo occupazione, continueremo a raccontarcelo ma alla fine…
Per favore, io ci ho messo 17 anni, son stato perseverante, forse testardo: fate in modo che altri non c mettano tanto tempo, fate in modo che ci sia un sistema che funziona (applausi).

Si dichiara inoltre che, alla fine del  succitato intervento, né FLORIS Emilio né CAPPELLACCI Ugo hanno sentito la necessità di rispondere alle severe critiche avanzate dal ZUNCHEDDU.

In fede
Biolchini Vito
Giornalista in Cagliari


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58 Comments

  1. sabrina says:

    non è modo di afre una rticolo..iltitolo nasce per informare dell accaduto. qua non si capisce su cosa qs zuncheddu protesti…17 anni X COSA? boh

  2. sabrina says:

    IN PAROEL POVERE COS è SUCCESSO? NON SI CAPISCE NIENTE.

  3. Il discorso di Mr.Z mi ha fatto commuovere, alla fine ho capito che anche lui fa tutto per noi!
    Grazie Mr.Z

  4. Gianluca Serra says:

    Neanche stavolta, neanche qui.
    Nessuna corsia per disabili o carrozzini con bimbi. Sta qui la cifra della civiltà del Comune di Cagliari e dei “suoi” imprenditori.
    Un altro Accordo di programma, che in teoria dovrebbe servire anche alla parte pubblica per interessi generali, che diventa solo metri cubi e affari privati.
    Non che ci fossero molti dubbi.
    In Viale Trento, angolo via De Magistris, palazzoni costosi che fagocitano il marciapiede: non si passa quasi nemmeno a piedi, figurarsi in carrozzina. Eppure la concessione prevedeva cessioni e permute reciproche, il verde pubblico ( forse chiuso dentro la recinzione del condominio?). Costava tanto nell’Accordo far rientrare il munifico impresario di un metro per far passare un disabile o un genitore col passeggino?
    E in via della Santa Unione è accaduta la stessa cosa. Recinzione sul marciapiede e pazienza per chi non cammina, tra alberi e pali segnaletici. Un marciapiede nuovo, una strada nuova.
    Sono stato a Boston l’anno scorso e ho visto che predispogono le corsie in legno e i sali-scendi per le carrozzine anche solo per un cantiere in strada che duri 3 giorni.
    Cagliari però è felice.
    Auguri.

  5. Pierfranco says:

    Sono appena passato nella nuova rotatoria e poi nel nuovo ponte di zuncheddu. Sia da una parte e sia dall’altra ci sono delle guardie giurate di un’azienda privata che dirigono e cercano di velocizzare il traffico! Ma non è compito dello stato, dei vigili urbani? Come è possibile consentire tutto ciò? Ma soprattutto…è legale?

  6. acadesusa says:

    Zuncheddu dispensa dosi di Cintox e Scramentol in occasioni pubbliche a cariche importanti di città e Regione.

  7. Franco says:

    Leggo sull’Unione Sarda: “Un riconoscimento a centoventidue anni di storia. Cagliari ha intitolato sabato mattina una piazza al quotidiano L’Unione Sarda”. Ora mi chiedo sarà stato un irrefrenabile desiderio della cittadinaza cagliaritana di dare un giusto riconoscimento ad un organo di stampa da sempre schierato con il potere di destra, fascismo compreso, o più semplicemente la solita imposizione dell’ editore Zoncheddu ai suoi subalterni (purtroppo per noi amministratori della città e della regione)?. Io un’idea ma la sono fatta e mi ripeto: “la seconda che hai detto!”. Per concludere la piazza è proprio brutta, quasi quanto il quotidiano a cui è dedicata.

  8. alecani says:

    Il set fotografico sull’inaugurazione è completo.
    Buona visione…
    http://www.flickr.com/photos/vorticeassurdo/sets/72157625906952583/show/

  9. andrea mannu says:

    Vito, semplicemente grazie per questo pezzo. Ogni tanto è bello vedere che ci sono ancora giornalisti con la schiena dritta.

    • Grazie Andrea, però la metafora dei giornalisti con la schiena dritta ormai è consunta. Sai quante di quelle volte l’ho sentita usare da colleghi senza schiena proprio? La verità è che è proprio la metafora sbagliata. La schiera deve essere dritta quando serve e piegata quando serve. I le persone con la schiena sempre e solo dritta chi sono? Censori? Bacchettoni? Non lo so. Però ho capito cosa mi volevi dire e ti ringrazio.

  10. docpretta says:

    a cagliari ci vorrebbe un Calatrava o un altro architetto geniale.. non questi casermoni organizzati da imprenditori intrallazzoni.. siamo fermi agli anni 70..

  11. Elisabetta says:

    Applausi Vito…. e non solo per il pezzo, bellino davvero, ma anche per il commento «se ci fosse stata una burocrazia realmente funzionante e non succube della politica come lui fa intendere, forse le sue torri non le avrebbe mai potute costruire», che è dannatamente vero, e fa molta rabbia.
    Ho sentito le interviste di Radio Press ai curiosi – gente comune del quartiere, la cosiddetta “società civile” – che gironzolavano intorno alle torri e ai loro immondi giardinetti. Sconcertanti: la gente davvero infogata per la “modernità”, l’ordine, la pulizia, il “bello”. Ecco come si finisce quando si vive senza poter viaggiare, sapere, vedere, capire. E poichè qui si aprirebbe una parentesi gigantesca sulle colpe di questa deriva culturale del nostro paese (colpe sì dei media privati, Ugnone e Mediaset in prima fila, ma ancor più gravi della politica, e ancor più tristemente colpe della politica di sinistra che ha dimenticato il valore dell’educazione e della scuola…), passo e chiudo.

    PS: Ma lo non si può invertire l’ordine degli interventi nel blog? Solo io sono tediata da questo scorrimento al contrario, che gli ultimi sono i primi? E’ complicato seguire i botta e risposta!!

  12. Torri di guardia says:

    Quando le buttano giù?

  13. Marco P says:

    E’ vero putroppo, burocrazia e politica sono un freno allo sviluppo anche per l’incapacità di dare risposte chiare e certe in tempi utili. Mantenere le garanzie migliorando l’efficienza è obiettivo imprescindibile. E le opere pubbliche? Quanti finanziamenti perdiamo dopo lunghe trafile burocratiche, per inconcludenza in tempi utlili, per inefficienza e melina politica e burocratica, per interessi di parte, per mancanza di sinergia tra istituzioni?
    I Zuncheddu, i Cualbu, i Cellino hanno diritto a risposte chiare e certe, in tempi ragionevoli. Questo puoi fare, questo levatelo dalla testa e arrangiati di conseguenza! L’incertezza, in definitiva, è dannosa anche per l’imprenditore che si trova a confidare nel lasciapassare di chi gli promette la scappatoia, l’escamotage politico giuridico, l’uscita di emergenza. “ora ci siamo noi e vedrai che una soluzione la troviamo”.. Un sistema e una prassi in cui convivono regole nebulose, burocrazia farraginosa e inefficiente, interpretazioni discrezionali, accondiscendenze politiche e carenza di etica pubblica, produce mostruosità e dilata i tempi.

  14. Mossad says:

    Datemi retta, si deve andare nei quartieri difficili di Cagliari e regalare abbonamenti Sky e Mediaset Premium, ricariche di cellulari e roba da mangiare. Altrimenti non si vincerà MAI e ripeto, PROPRIO MAI.
    So che il mo è un discorso squallido e classista ma se ci pensate è sempre andata così, inutule pensare che, specialmente da noi, possa andare in modo diverso.
    Guardate che dopo è brutto perdere dopo essersi fatti tante illusioni sul popolo che diventa più consapevole…
    Al popolo interessa solo avere la pancia piena. Per gli ideali ci devono (purtroppo) pensare quel 5-10% di persone che sono abituate a vivere un’altra vita, quella, appunto, di cittadini.

  15. Massimo M. says:

    Belle foto quelle di Cani. Aggiungo i miei, gentile omaggio. Correvano i primi del 2009. Il mostro cresceva nel silenzio pressocchè assoluto. Solo Cualbu, così pareva, attentava a Tuvixeddu. Bah…

    http://digilander.libero.it//ad_metalla/Fenicotteri_4ter.jpg

    http://digilander.libero.it//ad_metalla/Fenicotteri_2ter.jpg

  16. Andrea says:

    Z. ha ragione, che palle questa burocrazia che non ci lascia fare palazzi dove e come ci pare, e quando ce li lascia fare vuole il suo tornaconto… chissà, forse è proprio per questo motivo che la burocrazia ha sempre il freno a mano tirato.
    E che dire di questi politici che vanno a inaugurare “piazza Unione Sarda” così come Fantozzi andava al cineforum aziendale (solo che qui nessuno ha il coraggio di urlare “è una cagata pazzesca!”). Z. dovrebbe scrivere i loro nomi sugli zerbini del nuovo megacentro direzionale!

  17. Fabrizio says:

    Scusi, pur apprezzando la prima parte del documento in cui evidenzia delle cose ineccepibili, mi spieghi, che cosa c’è di tanto clamoroso nel discorso di zuncheddu? Da imprenditore lo trovo corretto, qual’è la colpa di costruire quello che ad altri impresari di Cagliari, non viene eccepito, mentre a zunchddu si? Dovrebbero esserci più imprenditori cn questa forza che distribuiscono ricchezza in sardegna..
    Saluti
    Fabrizio c

    • Muttly says:

      @Fabrizio ma di quale ricchezza parli ?
      Guarda che un imprenditore non è mica un benefattore, lui costruisce e lui vende gli appartamenti, o stai parlando dei muratori (si dice non sardi) che hanno lavorato per quattro anni ?
      O stiamo parlando dei commessi precari che lavoreranno nel centro commerciale ?
      Intanto altri commercianti chiuderanno come sempre quando si apre un centro commerciale dove si spende pure di più di una piccola bottega cagliaritana.
      Come distribuisce richezza una tv e un giornale oltre a pagare i giornalisti è ancora un mistero.

  18. Stefano reloaded says:

    E cosa avrebbero potuto dire i due rappresentanti degli interessi della comunità?
    Che loro, in questi ultimi anni, e quelli della loro greffa, negli anni precedenti, hanno consentito che un’area a destinazione industriale diventasse dapprima a destinazione commerciale e per uffici e poi, non senza un adeguato aumento della cubatura realizzabile, anche residenziale?
    Che, una volta sfumata la vendita degli uffici alla Regione, hanno approvato in tempi record una variante al progetto per l’inserimento di un multisala?
    Che la viabilità oggi consegnata è al servizio esclusivo del nuovo complesso immobiliare e ai comuni mortali romperà solo le palle?
    Ha ragione l’imprenditore: con questi politici dalle ginocchia consumate, c’è da stupirsi che abbia impiegato diciassette anni per farsi gli affari propri. (c’è da dire che quattro anni e mezzo li ha persi lui, facendo melina in attesa di poter riprendere il discorso interrotto con la Regione a causa di Soru)
    Nella Palermo di Vito Ciancimino avrebbe impiegato meno tempo. Forse.
    Ma i nostri politici sono un gradino sopra.
    Che culo che abbiamo!

  19. Marco P says:

    quando e se un giorno avranno accesso al parco di Tuvixeddu, i Cagliaritani apprezzeranno meglio il danno arrecato da questo schifo di torri. Non una torre di vetro, slanciata, sottile, ad impreziosire, quella forse si, chissà, lo skyline. Ma 4 tozze torri residenziali, brutte, dozzinali, con i verandoni ad esporre i mutandoni degli inquilini. Torri che con pretervia si stagliano tra il colle, con la sua area funeraria, e la laguna, a spezzare l’unità simbolica, oltre che paesaggistica, che connetteva i due ambiti.

  20. Zunk ha semplicemente cominciato la propria campagna elettorale per le prossime regionali

  21. banana says:

    vito, chapeau!

    • O Banana, datti all’ippica! e portati pure Vito ed Elio (ché giá li hanno invitati…)
      ti segas sa conca totu sa dí: “faccio una vignetta troppo toga!!”, e poi…nd’arribat il Signor Z.
      inaugura uno scempio, battezza le vie con i nomi delle sue creazioni, murrungia per la burocrazia e pígat a tzugadas i suoi tappettini politici.
      Ma tu saresti riuscito a fare una vignetta così? lassa perdi!!!

      PS: il gatto non c’era perchè se l’è mangiato. e ben noto che i gatti, come i ficus, fanno ombra e sporcizia…

      • banana says:

        ma io lo dico da tempo che la realtà ormai è ben al di là delle mie più scatenate fantasie…
        potrei semplicemente riportare i discorsi veri di certe persone..

  22. Bis bis bissinci a forasa o Mister ……..
    Il sermone per i disoccupati detto da lui……fa solo ridere.
    Tu Vito con questa DELIBERA……ti sei giocato a vita un posto a Videolina (e pensare che Banana ti stava curando) o all’Ugnone Sarda.
    Non ti vedremo mai con un grembiulino….Vito…Vito….

  23. Silvia says:

    E a sendire sindago di Gagliari e vari azzezzori noi abidandi di S. tennera dovremmo dire grazie Badrone berghé nuove dorri portare givildà anche in bruddo guardiere di beriveria…
    e allora noi diregrande augurio: mabaccagà

    PS
    E a proposito del lavoro dato ai sardi… lasciamo perdere, perché gli operai che hanno costruito le torri gemelle erano marocchini, tunisini, rumeni… ma sardi no. Ha incrementato l’economia del B&B che li ospitava…

  24. Daniele says:

    Ma, il discorso di Zuncheddu non è neanche tanto campato in aria, È che proprio lui non si potrebbe permettere di farlo visto che nei paesi civili non gli sarebbe stato permesso di fare quello che ha fatto nella Sardegna italiana.
    Si è però dimenticato la parte in cui, accanto ad una minore burocrazia castrante per le imprese e i semplici cittadini, si lamenta della scarsa trasparenza e dell’assenza di norme chiare per sanzionare e mandare in galera gli imprenditori corrotti che danneggiano l’Economia di un paese ed il suo paesaggio.

  25. ..Cala Giunco, Croce di S. Avendrace..la legge va rispettata. Questo signore qualche anno fa voleva due miliardi di vecchie lire da me perchè ho sottoscritto azioni in sede legale per difendere Cala Giunco. Gli è andata male. E’ però sintomo di qualcosa di sbagliato nel voler “fare impresa” in questo modo. Dovrebbero essere i semplici cittadini a lamentarsi di certi “metodi”, no? 😉

  26. Muttly says:

    Se questo è quello che può produrre la Mattoneria, bisogna rivedere il livello qualitativo che leggende metropolitane le attribuiscono.
    Costruzioni troppo alte, ombra su oltre metà delle esposizioni oltre all’ ombra sulle altre abitazioni e colore indefinibile.
    In diciassette anni si possono provare su carta tutte le possibili combinazioni di design e di colore prima
    di partorire una porcheria simile, Hiram Abif si rivolterebbe nella tomba davanti a questi scalzacani.

  27. Io ho come l’impressione che LUI stia per fare il grande passo….tenendo presente che alla scadenza ufficiale di Ugo mancano 3 anni e 2 giorni e tenendo conto che l’aria non è buonissima…anzi mefitica….!

  28. Ho visto le foto: ma…allora…LUI…esiste veramente! :-O Io pensavo fosse virtuale…!
    E ho visto che la GREFFA che c’era: tutti in ginocchio: muti, zitti e puniti!
    Che gente..che gente!

  29. spettatore pagante says:

    Fatte salve tutte le premesse e considerazioni che Ella fa, amico carissimo,

    Non volendo entrare nel merito di tutte le vicende legate all’impreditore politico S.Z. per ragioni di spazio e di opportunità.

    Trovando immonda la sky line generata dall’inerimento delle quattro torri nello stagno e nella retrostante collina.
    Ritenendo scandaloso il procedimento urbanistico seguito e i privilegi che questi ha subdolamento ottenuto.
    Essendo certo che non vi siano pari opportunità garantite dalle varie amministrazioni (non solo di cds ma anche di csn).
    Ricordando, al tuo nobile pubblico, che anche il politico dai capelli rossi ritenne giusto parlare pubblicamente a favore della cessione delle cubature in menzione alla Regione.
    Avendo altresì compreso che l’imprenditore S.Z. sia ben riuscito a fare il culo, all’altro imprenditore immobiliare G.C. che ha come concorrente nella vendita di appartementi, grazie al suo strapotere politico e mediatico.

    Omissis

    Voglio qui evidenziare un aspetto positivo nella reprimenda del suddetto:

    L’inefficienza, l’arroganza, la supponenza, spesso l’ignoranza, l’invidia, e quant’altro in negativo, questa classe burocratica italiana e sarda dimostra ed esercita,
    non solo per gli imprenditori ma per tutti gli utenti é effettivamente causa di grave nocumento economico, fonte di grandi incazzi, conseguenti gastriti e rilevanti depressioni o tracolli.

    In questo, però, il nostro, per quanto non presentabile e stimabile, per le ragioni suddette ma anche innumerevoli altre vicende (per esempio é notoriamente avido e ha fatto fallire un sacco di gente applicando prezzi capestro con penali assurde ai piccoli subappaltatori , un pò ovunque – che il Signore lo punisca) ,

    HA RAGIONE DA VENDERE

    Purtroppo, però, non é certo da lui che può e dovrebbe venire l’input di rinnovamento della burocrazia, ma dovrebbe partire da tutti noi, comuni cittadini.

    • Sì, ma di quale burocrazia sta parlando Zuncheddu? Di quella comunale che in quattro e quattr’otto e senza nessuna autorizzazione gli voleva far costruire in una rotatoria stradale in una zona archeologica? Caro amico, quando io e te (che siamo comuni mortali) diciamo “burocrazia”, parliamo realmente di procedure e norme che vessano il cittadino. Ma per gli imprenditori “burocrazia” significa invece “rispetto delle leggi”. Tutto qui.

      • spettatore pagante says:

        No Vito.
        Fai un fascio di tante erbe. Dimostri , scusami ma tanto lo sai che ti voglio bene, la tua avversione per la categoria degli imprenditori.
        Rileggi la tua frase finale e vedrai.
        Conosco una quantità incredibile di imprenditori che vorrebbero una buocrazia funzionante, leggi chiare, non interpretabili e interpretate da chiunque.
        Questi vorrebbero, appunto, poter lavorare su un tavolo di regole certe e uguali per tutti.

      • No, hai ragione. Tutti gli imprenditori vorrebbero una burocrazia funzionante. Ma Zuncheddu non è “tutti gli imprenditori”: è Zuncheddu. E secondo me se ci fosse stata una burocrazia realmente funzionante e non succube della politica come lui fa intendere, forse le sue torri non le avrebbe mai potute costruire.

      • spettatore pagante says:

        Così mi piace, é giusto: una burocrazia e una politica

  30. Ma era Zunk o Cetto Laqualunque? Oh Vito….lah ke è solo loffio trovarsi una conch’e cuaddu nel letto 😉

  31. Ninfarabutta says:

    Hanno la faccia come il 3/4

  32. Un tempo la si chiamava “arroganza del potere”…

    • ma gli operai che hanno lavorato per costruire le torri erano tutti sardi?
      o erano albanesi, rumeni, marocchini, egiziani, tunisini… come risulta a me?

  33. FANTASTICO!
    A quest’uomo è assolutamente necessario dargli carta bianca, potere assoluto.
    Abbiamo un Berlusca autoctono.

  34. Marieclaire says:

    Semplicemente geniale!

  35. Toh, un nuovo Berlusca… ce l’avrà la villa ad Antigua o pensa sia questa Antigua?

  36. Claudio M. says:

    Più hanno e più vogliono ! INGORDIGIA !

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