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Banana ne fa cento e mi tira dentro! Nostra intervista esclusiva al vignettista che fa incazzare la politica sarda

 

Banana arriva a quota cento! Chi l’avrebbe mai detto? All’inizio sembrava un gioco, invece è diventata una cosa seria. Soprattutto per la politica che, non avendo notoriamente una mazza a cui pensare, si preoccupa di queste strisce più degli editoriali della domenica dell’Unione Sarda. Non tutti si vivono bene questa mancanza di rispetto, questo gioco ad irridere e a raccontare con un altro linguaggio ciò che avviene nelle stanze del potere. Se i sardi sono permalosi, i politici sardi lo sono ancora di più! Certo, se io fossi il direttore di un giornale uno così lo avrei già assoldato. Ma ai giornali sardi non interessa vendere di più quanto non scontentare la politica, e così le strisce di Banana ce le leggiamo tutti su Facebook, ogni giorno a mezzogiorno all’indirizzo http://www.facebook.com/intantoinvialetrento, in una pagina pubblica, accessibile e visibile da chiunque.

Tanti auguri, Banana. Cento è un numero importante. Lo dice anche Dante nella Divina Commedia.
“Ahahah! E’ un numero al quale non avrei mai pensato di arrivare quando tutto questo è iniziato ad ottobre. Mi sembra eccessivo scomodare padre Dante sia per i miei fumetti sia per i politici che sbertuccio. Qui non c’è nessuna Commedia, tantomeno divina. Siamo alla farsa e basta”.

Senti, partiamo dalle incazzature. I politici sardi sono permalosi, vero?
“Credo di sì. Non te lo direbbero mai in faccia, perchè non fa parte dei loro usi e costumi. Ma ogni tanto, trasversalmente e sottotraccia, qualche lampo di malumore mi è arrivato attraverso amici o contatti. E non solo dal centrodestra, che sarebbe quello più bersagliato. La cosa divertente è che i simpatizzanti sono molto più ironici dei politici: sulla pagina Facebook spesso scrivono commenti divertiti alle strisce che prendono in giro Cappellacci e compagnia”.

Dài, raccontami quella volta che la presidente Lombardo… Dài, dài!
“Sarebbe un episodio divertentissimo da raccontare, ma tradirei la fiducia di chi me l’ha svelato. Però l’ho trasfigurato nella striscia in cui appare la presidente e la conferenza dei capigruppo. Mi fa sorridere che, col casino che c’è in Sardegna, qualcuno dei nostri rappresentanti abbia il tempo di pensare che Intanto in viale Trento veicola qualunquismo. Deluso dalla risposta?”.

Certo, perché tanto lo so cosa ha detto la Lombardo: che le tue vignette incitano al disimpegno politico! Ahahaha! Senti un po’, passiamo a Soru…
“Mi stai chiedendo se mi sono giunte reazioni da parte di Soru?”.

Yes.
“E’ difficilissimo rispondere a questa domanda, come qualsiasi domanda riguardi Renato Soru. Io non credo che lui sia un lettore di Intanto in viale Trento. Però quelli del suo “giro” spesso ci buttano un occhio e in un paio di occasioni hanno avuto qualcosa da ridire. Però nessuno è mai venuto a cercarmi, ho sempre saputo per vie traverse. L’impressione che ho ricavato, ma non penso ci volesse questo episodio per capirlo, è che alcuni soriani siano più realisti del re”.

Ebbà?!
“Non capisco tra l’altro l’eventuale malumore: l’ex presidente della Regione è un’apparizione molto saltuaria nelle strisce, visto che in questo momento il suo “peso” politico non è quello di un paio di anni fa. Di sicuro, l’osservazione più frequente che mi arriva da quegli ambienti è che Intanto in viale Trento faccia apparire Cappellacci sotto una luce simpatica. Ma sembra più l’opinione di qualcuno che non ha mai letto quello che faccio”.

E Ugo invece? Mischino, ddus struppiasa d’ognia di’! Reazioni? Malumori? Teste di cavallo mozzate nel letto?
“Ahahah! I beninformati dicono che Ugo non sia una persona molto spiritosa. Però da viale Trento, ufficialmente, mi arriva sempre buonumore. Pensa che a dicembre mi trovavo per caso nel palazzo del Consiglio regionale (tutti prima o poi passiamo di là, no) e c’era Ugo che stava facendo un’intervista con Videolina dopo l’approvazione del provvedimento per i pastori. Un po’ a tradimento alcuni amici me l’hanno portato di fronte e mi hanno presentato. Lui ha capito subito chi ero, si è fatto una risata e mi ha rassicurato che non aveva alcuna intenzione di darmi la caccia. Anzi che apprezzava il mio lavoro. Anche io gli ho sorriso e gli ho risposto: beh presidente, se apprezza quello che faccio, vuol dire che non lo faccio abbastanza bene!”.

Sì, ma perché lo fai, disperato ragazzo mio?
“Ecco, “disperato” è la parola giusta. Sicuramente è nato tutto per il divertimento dei miei amici e poi è cresciuto in maniera inaspettata (e ancora cresce, visto che ogni giorno ho almeno una decina di nuovi iscritti). Disperazione perchè, in Sardegna più che altrove, siamo ostaggio di una classe dirigente giurassica, il cui livello culturale spesso è imbarazzante, che pensa di vivere ancora negli anni Ottanta e che antepone sempre e comunque la poltrona propria e degli amici a qualsiasi interesse comune. Intanto in viale Trento alla fine è una pernacchia verso questi castosauri giovani e vecchi. Cavoli, sembra un comizio politico”.

Ma che fai? Parli come Mongili? Senti, perché nella tua centesima striscia mi hai fatto leggere il tg di Videolina quando sai bene che volevo dirigere l’Unione Sarda?
“Sì, scusa, mi sono riletto e mi sono vergognato di parlare come un qualsiasi pasdaran del popolo viola. Non prendetemi sul serio, ovviamente, sono solo uno invidioso di non essere finito sulle poltrone che contano. Per quanto ti riguarda, nella striscia 100 ho cercato di mettere insieme un mondo parallelo più o meno inverosimile. E cosa c’era di più incredibile, oggigiorno,di Vito Biolchini che va in onda sulla rete televisiva del Signor Zeta?
Per dirigere l’Unione devi aspettare, c’è una lunga fila di pretendenti armati. Ma sai, nei mondi paralleli succedono tante cose, chissà che prima o poi non ti vediamo a Porta a Porta. La verità è che voleva essere sia una stupidaggine sia un ringraziamento perchè mi fai sempre un sacco di (immeritata) pubblicità”.

Qual è la tua vignetta meglio riuscita, secondo te?
“Le stavo scorrendo tutte ieri e riuscivo solo a vedere i tanti errori e le tante imprecisioni che ho disseminato qua e là. Di sicuro, ci sono alcune strisce che trovo davvero riuscite soprattutto perchè sono il primo che si è sorpreso per la piega che prendevano mentre le realizzavo. Personalmente vado pazzo per quelle a puntate come quella di Terminator che va a caccia di Giorgio Oppi, quella di Cappellacci che si finge Banana e quella dell’incredibile Hug. Però sono anche quelle che hanno avuto, forse per l’impegno di seguire una narrazione a puntate, meno fortuna dal punto di vista del pubblico. Poi mi piace molto quella in bianco e nero che scimmiotta la pubblicità sul nucleare, quella che riprende il film 300 e, tra le prime, quella sul piano casa e la ristrutturazione di villa Devoto. Ai lettori invece piacciono moltissimo quelle sul Pd, ma qui forse entra in gioco la “disperazione” politica di cui parlavamo prima. A me piace disseminare le strisce di citazioni, ma spesso quelle che hanno più successo sono le più semplici”.

Ecco, appunto: qual è la vignetta che finora ha avuto più successo?
“Quelle sulle primarie di Cagliari hanno fatto tutte numeroni: la striscia dove Silvio Lai fa nomi e cognomi si aggira sulle 17mila visioni, poco meno hanno fatto quella sulle possibili primarie del centrodestra. Sopra i diecimila contatti sono andate quelle su Ugo e i suoi fan, quella degli scacchi, quella di Obama e quelle su Zedda. Mi preme precisare che, anche se sto lavorando con molta fatica al sito, la pagina Facebook è visibile a tutti, anche ai non iscritti al social network!”. 

Sì, ma a cosa serve la satira? Cosa ci vuoi raccontare che altri già non fanno?
“Di sicuro la satira serve a dissacrare un potere (politico, economico, mediatico) che soprattutto oggi appare arrogante e distante dal mondo reale. Serve a mettere in luce le contraddizioni e le bugie di chi quel potere lo detiene attraverso l’unico, autentico potere e cioè lo sberleffo. Per quanto mi riguarda, io cerco di divertire e divertirmi affrontando argomenti seri sotto una luce giocosa, per far emergere  l’assoluta incompetenza di chi dovrebbe portare questa Regione verso un futuro migliore. La Rete ha aperto praterie per chi era stufo dell’informazione ufficiale che è sempre più omologata e schierata: e queste praterie riguardano soprattutto la satira. Quale giornale locale pubblica più le vignette? Un tempo l’Unione aveva Putzolu, qualche anno fa ci riprovarono con un inserto satira di qualità ma nascosto. Eppure gli autori bravissimi e acuti ci sono (e io, non mi ritengo tra questi, sono solo un dilettante). Ora è sempre tutto così serio e militarizzato, che palle”.

Sarai dilettante, però te la cavi bene. Ci vuole molto tempo a fare una vignetta?
“Dipende dalla striscia e anche dall’ispirazione: da un’oretta a tre-quattro ore, spesso nel cuore della notte. A volte mi metto al computer che ho tutto chiarissimo nei minimi dettagli perchè sono stato colpito dall’ispirazione mentre ero sull’autobus verso casa e devo solo cercare le foto e scrivere bene le battute. Altri giorni invece non ho davvero idea di cosa succederà nelle vignette successive. Man mano che vado avanti, sto prendendo la mano anche coi piccoli fotomontaggi che a volte utilizzo: prima impiegavo un’ora per incollare una faccia, ora me la cavo più rapidamente e con migliori risultati”.



Ok, domani ti chiama Zuncheddu, ti riceve all’ultimo piano delle Zunk Towers, in braccio il gatto bianco e ti dice: “Banana, vuoi lavorare per l’Unione Sarda?”. Tu che fai?
“Ti sei messo a immaginare realtà parallele anche tu, Vito? Ci sto pensando su, un attimo… Ahahahah!”.

Stai attento a come rispondi…
“Accetterei solo se mi intitolasse una via a Santa Gilla e mi regalasse un appartamento vista mare/stagno in quel bellissimo complesso degno di Las Vegas!”.

Bravo!
“Scherzi a parte, è ovvio che un’offerta del genere sarebbe un bel macigno da digerire”.

Sì, ma il mlafrà… Poi la libertà che avresti… Vuoi mettere?
“Appunto. Il discorso non è tanto il milafrà, ma la libertà… Se garantissero totale libertà sui contenuti e avessero voglia di mettere su qualcosa che coinvolga anche i bravi autori che lavorano a Cagliari, invece di usare me o un altro come foglia di fico, se ne potrebbe parlare. Ma una pagina di satira vera sull’Unione Sarda durerebbe tre giorni e poi ci caccerebbero perchè qualche potentino locale se la prende a male alla prima pernacchia e inizierebbe ad attaccarsi al telefono”.

Tu dici? In conclusione, ma un libro con tutte le vignette di Banana lo vedremo mai?
“Me lo chiedono praticamente da quando ho iniziato! A me piacerebbe moltissimo, anche se dovrei chiedere perdono per aver saccheggiato foto a destra e a manca. Ora inizierò a sondare in giro. Ma se qualcuno fosse interessato a pubblicare una raccolta delle prime cento strisce, lo farei di corsa. Ho in mente già tutto, ma ci vuole qualche coraggioso che abbia voglia di aiutarmi in quest’impresa così folle. Così poi alla presentazione invitiamo Ugo a parlare del migliore risultato della sua legislatura (anvedi…). Inoltre , a brevissimo partirà il sito all’indirizzo www.intantoinvialetrento.it“, appena imparerò qualche altra cosetta per renderlo efficace e gradevole”.

L’intervista è finita. Banana ha qualcos’altro da dire alla città e al mondo?
“Beh, mi sembra d’obbligo ringraziare: te per lo spazio che mi stai concedendo e la pubblicità”.

Sei un lecchino.
“Poi le persone che mi assistono quando sono in crisi per le idee che non vengono o perchè non so come scrivere qualcosa in casteddaio: i loro suggerimenti e il loro sostegno sono importantissimi. Un grazie va anche a Anthony Muroni: se si è parlato di Intanto in viale Trento sull’Unione è merito suo”.

Ahahahah! Grazie Unione Sarda!
“Infine il GRAZIE principale e a caratteri maiuscoli va a quelle persone che ogni giorno dalle 12 in poi trovano due minuti per leggere e commentare le mie stupidaggini: senza quell’entusiasmo mi sarei rotto le scatole molto prima. Quindi la colpa di tutto è loro! Ugo non cercare me, quando deciderai che dobbiamo chiudere, ma i lettori!”.

Confermo, sei un lecchino. A questo punto non ti resta che aspettare la telefonata dell’uomo con il gatto bianco un braccio. Comunque grazie Banana, cento di queste strisce!

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20 Comments

  1. Pingback: Banana superstar! In tutte le librerie della Sardegna è arrivato il suo libro “Intanto in viale Trento…”! Ve ne volete privare? Cioè, booooh! « vitobiolchini

  2. Oh Banana, perchè il libro non ce lo autoproduciamo? Ci sono un sacco di siti che fanno libri on demand. Perchè non ci organizziamo? Io lo voglio!

    • banana says:

      perchè un libro con un editore vero ha un’altra “dignità” e maggiori possibilità promozionali

  3. la tua battuta più geniale : “Sorry, my english is not on the table” 🙂 fantastica!

  4. cèèèèèèèèèèèè
    con questa intervista sviolinata, scherzosamente VERA, avete continuato a massacrare i nostri PRODI politici…..e bravi i due goppaisi……….bisogna allargare vicino alle zunc torri i nomi delle strade………ATTENTI A QUEI TRE potrebbe essere il nome della nuova strada (anche se le strade si intitolano ai morti e già UNIONE SARDA è la testimonianza di una testata morta da quel dì) e cioè : VITO – ELIO E BANANA…………I TRE DELL’AVE MARIA..
    Non ce n’è per nessuno!!!!!!!!!
    Anche io ho tirato le mie pietre!!!!!!! A chi colpisce….colpisce!!!

  5. Alessandro Mongili says:

    Sed’ero io il “pasdaran del popolo viola” siòr Banana ha il neurone appannato

    • banana says:

      o mongili, era in generale! o’ permaloso! 🙂

      • “L’impressione che ho ricavato, ma non penso ci volesse questo episodio per capirlo, è che alcuni soriani siano più realisti del re”

      • “L’impressione che ho ricavato, ma non penso ci volesse questo episodio per capirlo, è che alcuni soriani siano più realisti del re”

        …no! est ca tènint furighedda in is manus

        PS: e non ti metto la traduzione anche se non lo sai né leggere né scrivere il sardo, ché ti hanno detto che ti devi mettere a studiare! 😉
        as cumpre’?

  6. W Banana! Bisogna fare satira, polemizzare, parlare: tutte cose che noi Sardi probabilmente facciamo male, ma che servono alla crescita comune. Speriamo faccia il libro.

  7. Neo Anderthal says:

    Troopo togo, o Banana!

  8. Solo Banana è riuscito a infilare in un’unica pagina Vito, Ziu Lai, Cellino, Cappellacci e Nico Bortis tottus in paris…
    Bravo Banana!! 100 mila di queste strisce!! (…ma non nel senso delle strisce di Toni, o frà)

  9. rombodituorlo says:

    Complimenti a Banana, che in questa repubblica delle banane si trova più che bene, suggerirei per la pubblicazione di contattare l’assessorato alla cultura per accedere agli incentivi sull’editoria.
    Que viva Banana, Fantolas, Massidda zeta e per la sinistra… l’Uomo invisibile

  10. Anonimo says:

    Mah! Notavo che sul sito internet, in fondo alla pagina, è accampata una dichiarazione di copyright. Banana stesso però dice di aver rastrellato qua e la immagini da internet, violando egli stesso il copyright o mi sbaglio?

  11. ranaverdina says:

    Voglio la raccolta delle 100 strisce!!!!!!!!!!!!!!!!!!! 😀

  12. Banana says:

    ceh, rileggendola, pitticca la marchetta! ahahaha!

  13. Stefano reloaded says:

    Ma già siete bellini!!!
    Ahahahahaha!

  14. andrea mannu says:

    Oh piccioccusu! Pagu leggiusu puru sviolinandovi a vicenda, parreisi cicci & cocco!-:))

  15. Soviet says:

    In qualità di fauno componente della tribù di Buon giorno Cagliari: que viva Banana!

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