“Io sono un futurista, non bisogna guardare al passato, e bisogna rendersi conto che l’Anfiteatro romano è un rudere. Un bel rudere, ma pur sempre un rudere. In fondo, le tanto contestate assi in legno, che cosa coprono? Solo un burrone”.
Giorgio Pellegrini, assessore alla Cultura del Comune di Cagliari, da Il Sardegna del 28 aprile 2010.
“L’Anfiteatro romano è in rovina. Il soprintendente Minoja mi ha fatto vedere una lunga sequenza di diapositive drammatiche che dimostrano come il monumento sia in gravi condizioni. Anche la copertura lignea è malmessa. Le tribune impediscono la normale circolazione dell’aria, si sono formate muffe che stanno corrodendo la pietra… Abbiamo chiesto all’assessorato ai Lavori Pubblici che dia garanzie sul fatto che il monumento non corre rischi…”.
Giorgio Pellegrini, assessore alla Cultura del Comune di Cagliari, da la Nuova Sardegna di oggi, 2 febbraio 2011.
Non è più una questione di destra o sinistra: ormai è semplicemente una questione di decenza. Con una nonchalance irritante e scandalosa, chi per nove anni è stato complice dello scempio dell’Anfiteatro, adesso lancia addirittura un allarme. Immaginiamo che fra un po’ l’assessore Pellegrini si scaglierà contro gli ambientalisti o gli studiosi per non aver detto o fatto nulla per evitare la distruzione del maggior monumento dell’età romana in Sardegna!
Questa è la classe dirigente che da dieci anni governa la città: inqualificabile e senza pudore.
Sabato e domenica ripercorreremo la vicenda dell’Anfiteatro all’Auditorium. Sarà un modo anche per capire come è stata governata questa città e come è stata informata. Un modo per rinfrescarci le idee, visto che fra qualche mese si voterà per scegliere una nuova amministrazione. Speriamo diversa da quella che finora ha preso in giro i cagliaritani.
Complimenti! Un bellissimo spettacolo, un viaggio lungo di 10 anni misto di ricordi , flashback, lo sapevo etc etc. Bravi congratulazioni! Dovreste farne un libro in memoria di Santoni
Reduce appena dallo spettacolo…
Vado via con un mix di amaro in bocca, rabbia, pietà per piero pelù e tanti, tanti complimenti per voi due.
Aggiornate il copione!
Il Grande Sindaco ha dichiarato che non ci sono soldi sufficienti per smontare “la legnaia”, ma solo quelli per la manutenzione. Ha aggiunto che sarà il suo successore a doversene occupare.
Poi si è allontanato fischiettando noncurante e gesticolando in modo strano.
Un solo dubbio: questo è il gioco del cerino o è la Legge del menga?
Che grande Sindaco! E tanti saluti al fu-monumento.
solo invidiosi perchè l’assessore fa ridere più di Elio e Vito messi assieme!
propongo di invitarlo allo spettacolo di sabato per avere un doppio spettacolo: la vostra rappresentazione e la sua faccia :-))
a sabato e dopo lo spettacolo tutti all’anfiteatro con cacciavite e scalpello :-))
Ma itta c’esti de si spantai!
Ma secundu bosattrus, cummenti si deppi cumportai unu laccaju (serbidori), si su propriu meri e tottu benni agattau cun is bragas calaras ainnanti a una pariga de banastras e no ammitti sa beridadi?
Ghetta……., ghetta………, ghetta ludu a pizza de is atterus!
Non podi fai attru!
Scedau!!
vito, ma fai lo spettacolo durante cagliari-juventus? Non ti 6 accorto della coincidenza? E’ questo lo scandalo, cribbio!
m’è capitato più volte di tagliare i panni addosso all’assessore Pellegrini sulla vicenda dell’Anfiteatro romano di Cagliari. Anche a Radio Press, per la felicità degli ascoltatori, credo 😉
Ma la realtà supera sempre la fantasia e – futuristicamente – riaffiora un po’ di buon senso e di decenza anche nei cervelli assessoriali Kasteddai. Mai troppo tardi. L’assessore Pellegrini, però, dimentica che d’estate verosimilmente non sarà più assessore comunale. Spero, invece, che i cagliaritani non dimentichino davanti alle urne elettorali e non votino manco per sbaglio nessuno che abbia anche lontanamente a che fare con questa amministrazione comunale.
Ho sempre avuto grande stima per il prof. Pellegrini, ho seguito diverse sue conferenze, ne ricordo in particolare una sulla musica nel futurismo, tenuta al Man di Nuoro. Conoscendo il suo valore (innegabile) di esperto e divulgatore d’arte, speravo che la sua nomina potesse essere di grande aiuto per la città. Non vivendo a Cagliari in maniera continuativa da anni, non mi sono reso conto di quanto invece la sua opera nei panni di assessore non abbia soddisfatto le mie speranze, fino a Quella sera. Quella fredda sera d’inizio autunno ho assistito ad uno spettacolo divertente, a tratti esilarante, ho ascoltato ottima musica ma soprattutto sono stato informato. Chi non lo avesse condiviso con me quella sera ha due straordinarie occasioni per fruire di uno spettacolo molto godibile e allo stesso tempo essere informato su un argomento che diventa il paradigma del malgoverno di Cagliari e dell’informazione faziosa.
Grazie Vito, grazie Elio.
è un peccato che lo spettacolo tenuto l’altra volta all’Anfiteatro non si sia concluso con un piccolo gesto simbolico usando la sega elettrica in una parte della legnaia, a mò di protesta civile….Vito, si può sempre rimediare, se la sente ?
Sono un tipo estetico, asmatico, sintetico, simpatico, cosmetico.
Amo la Bibbia, la Libbia, la fibbia delle scarpine delle donnine carine, cretine.
Sono disinvolto, raccolto, assolto “per inesistenza del reato”.
Ho una spiccata passione per il Polo Nord, il Nabuccodonosor,
i lacci delle scarpe, l’osso buco e la carta moschicida.
Sono omerico, isterico, generico, chimerico.
(Cantato)
Ma tutto quel che sono, non ve lo posso dire, a dirlo non son buono,
mi provero’ a cantar.
Sono un uom grazioso e bello, sono Fortunello.
Sono un uom grazioso e sano, sono un aeroplano.
Sono un uom assai terribile, sono un dirigibile.
Sono un uom che vado in culmine, sono un parafulmine.
Sono un uom eccezionale, sono un figlio naturale.
Sono un uom della riserva, sono il figlio della serva.
Sono un uom che vale un gramma sono un radiotelegramma.
Sono un uomo senza boria, son caffe’ con la cicoria.
Sono un uomo ginenegetico, sono un colpoapopletico.
Sono un uomo assai palese, sono un esquimese.
Sono un uomo che poco vale, sono neutrale.
Sono un uomo senza coda, sono una pagoda.
Sono un uomo condiscendente, sono un accidente.
Sono un uomo della lega, del chi se ne stropiccia.
Sono un uomo di Stambul, sono un parasul.
Sono un uom che fo’ di tutto, sono un farabutto.
Sono un uom dei piu’ cretini, sono Petrolini.
Ma tutto quel che sono, non ve lo posso dire,
a dirlo non son buono, mi provero’ a cantar.
Ma poiche’ non sono niente, sono un respingente.
Se avessi assai pretese, sarei un inglese.
Se fossi un gran ministro, sarei un cattivo acquisto.
Se vivessi ognor sperando, morirei cantando.
Se fossi una signora, lo vorrei ancora.
Se fossi una sciantosa, farei veder la cosa.
Se fossi una ciociara, la venderei piu’ cara.
Se avessi un po’ di pane, mi mangerei il salame.
Se ne avete bast, io ve lo metto all’ast.
E quando saro’ duro, saro’ come un tamburo.
E quando saro’ secco, me ne andro’ a Lecco.
E quando saro’ prete, avro’ le mie segrete.
E come le pacchiane, avrei le sottane.
E come tutte le spose, avrei le mie cose.
Se mio nonno avesse la cosa sarebbe mia nonna.
Se mia nonna avesse il coso sarebbe mio nonno.
Ma tutto quel che sono, non ve lo posso dire, a dirlo non son buono, mi provero’ a cantar.
Se ogni giorno mi purgo, sono Pietroburgo.
Se mi purgo di rado, sono Pietrogrado.
Se fossi una cocotte, passeggerei la notte.
Per non avere impiccio, gli brucio il pagliericcio.
Ettore Petrolini. Non so se fosse anche futurista…
sicuramente vedeva il futuro
… rettifico…
Pare che il Bar non sia più RitaBoi…
…ma comunque già mi sono capito…
Pare che Floris stia lanciando un comunicato stampa denunciando lo scempio fatto ad una piazza cittadina che è stata:
1) resa inaccessibile ai cittadini per anni;
2) oggetto di costi spropositati rispetto al presunto beneficio;
3) vergognosamente rovinata da lavori inutili ed esteticamente, a dir poco, discutibili…
Il comunicato pare che termini dichiarando con tono preoccuapato che l’unico beneficiario dei lavori sia un’attività commerciale che si affaccia su tale piazza e che può giovarsi ora di un invitante spiazzo per i propri tavolini.
…
voci di corridoio dicono che il sindaco Floris si riferisca a piazzetta Mascia ed al Bar Rita Boi che vi si affaccia.
giustamente il bar caffetteria adesso si chiama “Piazzetta Maxia”!
…ma castia una bella scena!
Pellegrini di nome e di fatto !
Questa gente crede ancora che non esista una memoria on-line delle loro cavolate!
Ahunn!