Giornalismo

La morte in diretta: l’osceno spettacolo di “Chi l’ha visto”

Non ho il coraggio di guardare “Chi l’ha visto”. La registrazione del momento in cui, in diretta, arriva in studio la notizia della morte della povera ragazza pugliese è disponibile su tutti i siti ma qualcosa mi trattiene dal cliccare. Mi dicono di una conduttrice in pieno panico, incapace di gestire la situazione; ed è strano, visto che la Sciarelli è una giornalista di grande esperienza. Ma se anche così fosse non ci troverei nulla di sbagliato, visto che ai giornalisti non è richiesta la qualità di saper dare in diretta ad una madre la notizia della morte della figlia.
I giornalisti però dovrebbero riconoscere le notizie e secondo me la reazione di una madre in una situazione simile non è una notizia: è solo un fatto privato, intimo, che va difeso da ogni intromissione pubblica.
Lo so a cosa state pensando: “Ma tu cosa avresti fatto?”. Penso semplicemente il collegamento con la madre doveva essere tolto prima che venisse data la notizia del ritrovamento di Sarah Scazzi, che gli italiani non dovevano vedere il volto impietrito della donna, non dovevano sentire le urla disperate della cugina che venivano dall’altra stanza. Bisognava fermarsi prima. Si poteva fare, non c’è scritto da nessuna parte e tantomeno in nessun manuale di giornalismo che non si potesse fare. Vedere tutto e far vedere tutto non è giornalismo, è pornografia.
Ora il critico Aldo Grasso afferma però sul Corriere della Sera (secondo me con enorme ipocrisia) che se la notizia non l’avesse data la trasmissione Rai l’avrebbe data qualcun altro. E’ vero: ma quel qualcun altro a cui si riferisce Grasso non aveva in diretta la madre della povera ragazza. E in ogni caso il servizio pubblico avrebbe evitato di propinarci questo osceno “effetto reality”.
“Chi l’ha visto” non si è limitata dunque a dare la notizia della morte di Sarah Scazzi ma (consapevolmente o no, volutamente o no) ha trasformato il dolore della madre nella notizia più importante della trasmissione. Questo doveva e poteva e doveva essere evitato. E mi sorprende che un programma così non abbia dei protocolli per impedire che queste cose accadano, che i familiari sappiano in diretta della morte di un loro congiunto. Spesso ci si scandalizza quando si viene a sapere che qualcuno ha appreso della morte di un suo familiare dai giornali o dai tg. E in questo caso che cosa si dovrebbe dire? Non certo “Abbiamo cercato di tutelare la madre”, come afferma adesso la Sciarelli.

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13 Comments

  1. Massimo says:

    Io ho appena visto il filmato.
    Mi viene un pensiero su tutto quello che giustamente avete scritto e vi pongo la domanda:
    Perchè non abbiamo spento la televisione ?

    Su questo forse dovremmo riflettere, perchè forse il fatto che noi non abbiamo spento la TV giustifica tutto questo baraccone mediatico. Ci propinano tutto questo in TV perchè noi siamo pronti a vederlo, consciamente o inconsciamente. Noi dovremmo spengere la TV, ma noi ce la facciamo a spengerla ?

    Perchè non abbiamo spento la televisione ?

  2. E aggiungo che mi ritengo fortunato di aver avuto un direttore come te, che mai mi avrebbe costretto a scavare nel dolore personale di un uomo, mai mi ha chiesto di spettacolarizzare una notizia.

  3. Mi sono interrogato su questo fatto tante volte, e i miei dubbi non si sono dissipati finché non ho letto il tuo post. Mi chiedevo: “Cosa può fare in questa situazione un giornalista? Deve andare avanti per spirito di cronaca (e diciamolo pure, per il piacere dello scoop, il profumo dello share, la paura del direttore), o ricordarsi di essere anche, oltre che giornalista, un essere umano?
    Ci ho pensato, poi ho visto i video che tu su internet non hai avuto il coraggio di vedere. La Sciarelli non era nel panico, tutt’altro. Trasudava ipocrisia con quei suoi reiterati “Non diamo la notizia finché non è ufficiale (ma di fatto la diamo)” e “Se vuole stacchiamo il collegamento “ma speriamo che lei non lo voglia)”. Aveva la bava alla bocca, consapevole di essere arrivata per prima, e per giunta in diretta, sulla notizia che tutta l’Italia aspettava da oltre un mese.
    Allora la domanda è: “Esiste una linea di confine oltre la quale l’ambizione di un giornalista non dovrebbe mai spingersi?”. La risposta, per quel che mi riguarda, è sì, e non solo per una questione deontologica. Si tratta di umanità, di rispetto del dolore, del pensiero della vergogna di noi stessi che dovremmo provare per mandare nelle case di milioni di italiani i fatti personalissimi e privatissimi di una famiglia. Il diritto di cronaca consiste nel fornire le notizie, non ne mostrare anche il dolore.
    Hai perfettamente ragione tu, questo non è giornalismo, è pornografia, e del genere più perverso possibile.

  4. e io invece sono stato costretto a vederlo/sentirlo.. ero in ospedale con mamma in una sala s’attesa e mentre leggevo i giornali non potevo non ascoltare il televisore sintinizzato su non so quale canale (e su quale trasmissione) che narrava l’episodio e mostrava immagini e poi commenti… non potevo allontanarmi, non potevo tapparmi le orecchie, sono stato costretto a sentire quello strazio… e con me tutti gli altri… anche questa cosa di mettere qualsiasi cosa nelle tv degli ospedali mi sembra l’ennesima dimostrazione di superficialità…

  5. deolinda says:

    Non è colpa della Sciarelli, io al posto della madre della ragazza uccisa, forse perchè non si sapeva ancora con certezza nulla, sarei andata via via dal collegamento diretto e sarei andataa a nascondere il mio dolore ……………….

  6. Alessandro Zorco says:

    Vito, approfitto del tuo blog per esprimere il mio parere sulle polemiche che hanno investito Federica Sciarelli dopo l’ultima, agghiacciante puntata di Chi l’ha visto. Capisco la reazione della gente, capisco che un maggiore tempismo da parte della conduttrice poteva evitare che la madre apprendesse in diretta l’annuncio dell’assassinio della figlia. Condivido il fatto che l’ingerenza dei media nella vita privata, soprattutto nei momenti più terribili, è un atto di sciacallaggio. Ma francamente non credo che questo sia stato il caso di Chi l’ha Visto, una trasmissione di servizio alla quale proprio la madre di Sarah, presumibilmente, mercoledì sera si era rivolta per avere notizie della figlia scomparsa. Notizie che purtroppo sono arrivate e che forse la Sciarelli non è riuscita a governare al meglio. Ma perchè si parla solo di Chi l’ha visto e non delle altre trasmissioni tv in cui il giorno dopo sono stati invitati il fratello e il padre di Sarah e i conduttori e gli altri ospiti hanno continuato a parlare senza ritegno dei particolari della morte della ragazza. Questo va bene? Credo che serva un ragionamento più approfondito sul diritto e dovere di cronaca e soprattutto regole certe valide per tutti i giornalisti. Senza ipocrisia e falsi moralismi. Con stima. Alessandro Zorco

    • Ciao Alessandro! Io penso che si parli solo di “Chi l’ha visto” perché poche volte una madre ha avuto in diretta la notizia della morte di sua figlia. Ma anche perché era la Sciarelli e perché era Rai Tre. E’ vero poi che i familiari nei giorni seguenti sono stati ospitati dai talk show che hanno fatto delle notizia carne da macello. Sono d’accordo con te, servono regole per tutti, non solo per i giornalisti (Fazio non è un giornalista ma si comporta come se lo fosse, ad esempio). Infatti secondo me servirebbero dei protocolli (“cosa succede se…?”) e a me ha stupito più di tutto questo: che la Sciarelli non avesse messo in conto che potesse arrivare una notizia del genere. Questo è, secondo me, il vero errore che ha fatto. Ciao e a presto.

  7. Ho un bambino di 16 mesi, da quando c’è lui la tv è quasi sempre spenta e in quei pochi momenti che viene accesa è sempre e rigorosamente sintonizzata su Rai YoYo. Sono rinato!!!

  8. nella prossima puntata di Chi l’ha Visto inviteranno Belpietro e gli diranno in diretta che il suo cervello è stato trovato morto dentro un pozzo.

  9. Sfortunatamente ieri sera ho visto la trasmissione in diretta. Ho provato un immediato disagio e mi sono allontanato dalla TV come ci si ritrae da qualcosa che si percepisce istintivamente come pericolosa, orribile, sporca… Leggendo il tuo testo, e a freddo, mi rendo conto di aver assistito a una sorta di squallida televendita, di un macrabo show nel quale si è perso completamente il senso etico della professione. La Sciarelli ha molto sbagliato, ha calpestato la dignità di due famiglie devastate e la sensibilità degli spettatori. Mi chiedo come si possa, dopo anni di esperienza in TV, cedere alla tentazione di andare oltre i propri limiti morali. Quanto alle affermazioni del critico, trovo che siano sbagliate in origine. Non dovrebbe esistere per nessuna televisione la possibilità di andare oltre le regole, è questo il tema su cui discutere…

  10. niente da aggiungere, è stata pornografia pura. anche io non riesco a vedere il filmato: mi vergogno, anche se non so bene perchè.

  11. Silvia says:

    Ho visto una scena stamattina a rainews24. Concordo perfettamente con te quando dici che andava evitato l’effetto reality. E si aggiunge anche anche il fatto che, prima ancora di avere la notizia in diretta (dal carabiniere che l’ha chiamata al telefonino mentre era in collegamento con lo studio) questa mamma abbia ricevuto telefonate da parte di giornalisti che le chiedevano informazioni sul presunto ritrovamento del cadavere della figlia.
    Anche questo fa rabbrividire… e non trovo altre parole

  12. Qualche minuto fa la Sciarelli spiegava a Mentana il suo imbarazzo, spiegava che l’Avv.cercava di portare via la mamma….Ma che vuol dire?
    Potevano interrompere il collegamento, la madre stava già ricevendo le chiamate dai Carabinieri….tante volte per cose meno importanti dallo studio interrompono i collegamenti quando non vogliono far parlare le persone.
    Cattivamente mi viene il dubbio che dare la notizia per primi era un boccone troppo ghiotto.
    Il rispetto per questa mamma era dovuto, era impietrita, non piangeva, sembrava una statua, doveva essere travolta da un mare di emozioni……..che cavolata apprendere le notizie così.
    La televisione sta diventando troppo oscena e volgare. Volgarità per me vuol dire non rispettare come in questo momento un dolore privato SOLO PRIVATO.
    Peccato….magari questa mancanza di classe me la sarei aspettata da qualche altra tv…la tv del dolore, del gossip….ma da rai3 no…..
    NON ME LO ASPETTAVO!!!

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