Scuola

“Ecco come la scuola italiana tratta i disabili”. La storia vera della mia amica M.

M. è una mia amica. Ogni tanto mi manda una mail e mi lascia senza parole. M. è madre di un ragazzo disabile. Questa è la sua ultima mail. Non ho la capacità di raccontarvi le emozioni che suscitano in me le sue parole, per questo ve le ripropongo quasi integralmente. Un solo commento: è difficile per noi giornalisti raccontare storie come questa. Anche a noi capita di essere travolti dal dolore e dalla sofferenza degli altri e allora per pigrizia o per paura ci mettiamo una maschera di cinismo e appiattiamo tutto. M. ha una forza straordinaria. Quando leggo le sue mail mi vergogno della mia inadeguatezza davanti ai piccoli problemi della quotidianità.

Sul fronte scuola  è un casino gigante… A mio figlio anche quest’anno hanno tagliato il sostegno e gli hanno dato nove ore, nonostante a tutti i disabili che hanno vinto il ricorso l’anno scorso il sostegno sia stato pieno.
A mio figlio hanno assegnato un docente di sostegno con due cattedre, perciò con mio figlo starà solo 6 ORE A SETTIMANA.
La coordinatrice del sostegno è una GENTISSIMA STRONZA. Tu pensa che dal primo settembre l’ho chiamata per sapere del sostegno e NON SAPEVA MAI NIENTE sino al primo giorno di scuola. L’ho inseguita negli anditi per sentire una stronzata colossale: “Suo figlio ha 27 ore… la classe ha 27 ore…”. Ma voglio sapere di mia figlia e lei ostinatamente insisteva: “Sua figlia ha 27 ore”. A fare due più due ci ho messo due secondi vedendo l’altro compagno in sedia a rotelle… perciò IO HO DEDOTTO che lui ha diciotto ore e mio figlio nove.
Ho fatto richiesta alla scuola in base alla 241/91 di tutti gli atti che riguardano il sostegno a mio figlio per fare un ricorso al Tar.
Ho inviato fax alla scuola per sapere quante ore ha mio figlio di sostegno. Lo voglio sapere perchè è un mio diritto!!
La dirigente si nega sempre sia al telefono che di persona.
E’ guerra. Ma se pensano che io desista si sbagliano.
Che stress!!!
Mi sono sfogata
Grazie
M.

M. partecipa anche ad un blog, questo è l’indirizzo:
http://genitoritosti.blogspot.com/

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16 Comments

  1. buon giorno a tutti, sono consapevole di attirarmi gli strali di molte persone del blog, ma vorrei spezzare una lancia per tutti quelli che lavorano con la disabilità a scuola!è vero che ci sono moltissimi tagli del sostegno, che i familiari fanno i salti mortale per fare riconoscere i diritti di chi ha un handicap, ma è pur vero, come ha già citato qualcuno, che esiste la legge 104, e che molti comuni la applicano. Parlo ad esempio di Quartu , dove la mia cooperativa lavora, dove a prescindere dalle varie giunte, da 8 anni, tutte le scuole , elementari e medie, e talvolta anche le superiori, hanno almeno due educatori per scuola, dove si stilano progetti personalizzati per un inserimento del disabile e dove non si sotuisce l’isegnante di sostegno che manca, ma si aggiungono degli inerventi! tutto questo con fondi che sono solo comunali! e con una forte ( quasi sempre) interazione di scuole, famiglie e di tutti coloro che si occupano del ragazzo! Il problema è semmai all’uscita della scuola dell’obbligo, dove il disabile adulto viene “mollato” dalle istituzioni…ma questo è un altro discorso! tutto ciò per dire, che in mezzo a tanto sfascio, c’è che con dedizione e passione, e spesso tanti sacrifici, lavora per il benessere di questi bambini e bambine!

  2. CARTA MARIA ASSUNTA says:

    ma vi rendete conto di ciò che state facendo???????????????????no non avete capito nulla di queste persone……vogliamo tornare ai miei tempi?io sono una disabile ho un emiparesi spastica in età fantile è ho trovato sempre dei disaggi….OGGI SIAMO ARRIVATI A TANTO MA CHE VOGLIONO FARE?????????????METTETEVI LA MANO SULLA COSCIENZA….

  3. MARISA says:

    SI PUò SAPERE PERCHè NELLA NOSTRA NAZIONE I DISABILI SONO TRATTATI COSì MALE A SCUOLA?ANCHE SE NON MI TOCCA DIRETTAMENTE,”LA COSA”MI FERISCE,XCHè SE AVESSI ANCH’IO 1 FIGLIO DISABILE(POTREBBE CAPITARE A CHIUNQUE,DA1MOMENTO ALL’ALTRO),VORREI 1Pò DI SOLIDARIETà,X QUESTO SONO QUI ..Sò CHE ABBIAMO LA MIGLIOR LEGGE IN EUROPA(104/92) CHE PERò PURTROPPO NON VIENE APPLICATA..MA NON SAREBBE MEGLIO FARLO?XCHè I GENITORI DI QUESTI RAGAZZI DEVONO FARE “LA GUERRA TRA POVERI”,GUARDANDO CHI HA PIù ORE DI ALTRI…??…è PROPRIO VERGOGNOSO..NON SAREBBE ORA DI APPLICARE QUESTA LEGGE E VENGANO DATE LE ORE IN DEROGA COME DA FINANZIARIA78/2010?????!!!!

  4. francesco says:

    è veramente incredibile, ogni anno ci si prepara all’impatto con le “istituzioni” e nonostante proclami e dibattiti sull’eccellenza della nostra istruzione ci ritroviamo a discutere sempre delle stesse cose.
    è un mondo che ci accoglie solo a parole……..

  5. Continua il monologo con la scuola di mio figlio.
    Fesserie su fesserie. Sei ore non servono a niente,io ho interpellato VERBALMENTE chi dovrebbe darmi risposte che si trincera dietro: io non so niente .
    Ma allora mi passi chi sa qualcosa.!!!!!!!!!
    Qualche giorno fa QUESTA persona con cui ho parlato …ha detto che si sarebbe informata per la supplenza al sostegno e mi avrebbe chiamato.
    Avrei avuto la muffa ………SE STAVO A CREDERGLI.
    Sapevo che non avrebbe fatto niente COME TUTTI ed allora mi sono messa al pc ed ho fatto una lettera e, poi mi sono fatta un ora e mezzo di fila alle poste per spedire tre raccomandata alla scuola – all’USP E USR….RIBADENDO TUTTO CIO’ CHE C’E’ DA FARE PER MIO FIGLIO E NON E’ STATO FATTO!!!
    Oggi il ragazzo porta l’orario definitivo e vedo le ore coperte dal sostegno.
    Vogliamo stendere un velo pietoso? Stendiamo invece un telone da CIRCO!!
    La scuola è un circo…ed intorno tutti i suoi giullari.
    Pensavo pure di toglierlo…ma NON ESISTE!!!
    Ad ottobre il TAR si pronuncerà sul risarcimento danni per la sentenza dell’anno scolastico passato. Sappiamo già che non daranno NIENTE. Ed è notizia di corridoio che le spese giudiziarie saranno ripartite fra le parti.
    Io ho perso duemila euro ……dietro questo CIRCO ITALIANO!!!!!!!!!
    Sono troppo imbestialita!!!
    Mio figlio quando è a scuola cosa fa??????
    Vorrei capirlo.
    Io la scuola non la intendo come un parcheggio ma come un luogo dove lei si può esprimere e può partecipare a tutto. Ma da sola………penso che soffra molto, perchè non capisce cosa le succede intorno se qualcuno non le sintetizza le lezioni ed i concetti. Non capisce… ed io mi sento in colpa perchè sto mandandolo in questo CIRCO, io che come madre dovrei proteggerla la sto BUTTANDO LI’.
    Dirigenti scolastici che davanti ai giornalisti ……sparano cavolate a più non posso, dicendo che adorano i disabili e per loro sono una ricchezza.
    MA FINITELA DI DIRE CAVOLATE PERCHE’ LA VOSTRA SOLA RICCHEZZA E’ LO STIPENDIO ……….FINO A QUANDO NON VEDRO’ CHE FARETE QUALCOSA DI CONCRETO PER I NOSTRI FIGLI PIU’ DEBOLI …IL MIO PENSIERO SARA’ QUESTO!!!!!!!!

  6. Salve a tutti, volevo esprimere in questo blog (che me lo permette) il mio disappunto e il mio disgusto per la situazione che si stà venendo a creare in questa Italia per quanto concerne i disabili…
    Sono letteralmente schifata dalle nuove riforme, non solo i ragazzi disabili partono svantaggiati per i problemi che quotidianamente devono affrontare ma è incredibile che ora si arrivi a trattarli come emarginati privandoli dei loro diritti.
    La scuola è fondamentale per l’integrazione dei ragazzi nella società, è nella scuola che loro devono trovare un riferimento per poi affrontare il futuro.
    Non è giusto che gli venga negata la possibilità di crearsi un futuro, sono ragazzi come gli altri che hanno solo bisogno di un sostegno in più per apprendere e avere più fiducia.
    La lettera di M. rappresenta lo sfogo di tante famiglie che quotidianamente affrontano una realtà che ai vertici del nostro stato non sanno nemmeno cosa voglia dire, loro tagliano, smontano , giudicano, emarginano senza sapere minimamente nulla, senza sapere quanto siano meravigliosi questi ragazzi, queste persone .
    Ho una cugina di 15 anni disabile che ogni giorno lotta per poter far valere i suoi diritti, per poter avere il diritto allo studio con il sostegno che le spetta.
    Come si fa a ridurre il sostegno che spetta di diritto????
    Deve continuamente lottare insieme alla famiglia per poter sperare di avere un futuro come tutti.
    Mi chiedo ma perchè tagliare i fondi alla scuola, agli insegnanti di sostegno che creano un futuro per i giovani ragazzi (disabili e non) non fanno tagli a cose più futili (ad esempio i loro stipendi inconcepibili)???
    Io appoggio in pieno M. nella sua lotta, e le posso solo dire di non arrendersi mai, di continuare a lottare e ancora lottare perchè tutti hanno diritto a un futuro ancor di più questi ragazzi!

  7. Sono il papà di una bambina disabile. Da qualche anno siam costretti a ricorrere al giudice per ottenere quello che ci spetta. secondo le Leggi, di diritto, e cioè il sostegno pieno a scuola! Da quando si è insediato questo Governo, i tagli hanno falcidiato il personale insegnante,causando non pochi problemi alle categorie piu’ deboli, e cioè i nostri ragazzi con difficoltà motorie e/o
    intellettive. Quello che però spaventa, è la tendenza a isolare sempre di più questi giovani, relegandoli in un angolo, con il malcelato proposito (vedi episodi recenti di cronaca) di sistemarli in classi ad hoc per loro. Questa perla di ministro dell’istruzione (volutamente minuscolo) piovutaci tra capo e collo, dimostra, sia come donna che come mamma, di essere poco sensibile ai problemi di questi sfortunati ragazzi e delle loro Famiglie. La speranza è che al più presta lasci libera la poltrona che sta immeritatamente scaldando, e si dedichi a cose più consone a lei, come andare a pulire le scale (senza nessuna offesa, naturalmente per le oneste lavoratrici di questo settore).

  8. Vanessa says:

    Pura vergogna nei confronti di coloro che hanno ridotto le ore di sostegno alla figlia della mia amica M.
    La mia amica M. non si arrenderà, ne sono più che sicura.
    Queste vicende vanno diffuse cosicchè possano giungere a chi di dovere….che, purtroppo, nella nostra Italia, il suo dovere non fa.

  9. Sono un giornalista di RAITRE e lavoro per il programma ARTICOLO TRE, condotto da Maria Luisa Busi (da metà ottobre venerdì ore 21,10) e mi sto occupando della puntata che si occuperà di scuola e in particolare di disagi dovuti al taglio dei fondi. Una buona parte della puntata parlerà di disabili (tra i più colpiti). Ci piacerebbe avere la disponibilità di una famiglia di un disabile che mi racconti le mille difficoltà che la scuola crea invece di risolverli. Se qualcuno ha questa disponibilità, de qualcuno sta vivendo l’ingiustizia di non veder rispettati i propri diritti (ore di sostegno, assistenza, ecc.) mi contatti pure: 338.7374718. Vorremmo raccontare la sua storia. Grazie mille. Luca Cambi

  10. Sembra quasi di citare il solito luogo comune, ma l’italia è davvero un paese “VERGOGNOSO”.. non consentire diritti ai disabili penso sia come non rispettare i diritti umani che in un paese come il nostro dovrebbero essere scontati. Invece noi tutti, che ci lamentiamo spesso che il nostro governo o politici locali non si impegnano abbastanza per queste situazioni, dovremmo fare qualcosa anche nel nostro piccolo; per esempio garantire in tutte le piccole e medie attività l’accesso anche a coloro che non possono utilizzare le proprie gambe per muoversi. Nel mio paese di 8000 abitanti esistono dei pulsanti rossi, in alcune attività commerciali, che i disabili dovrebbero utilizzare per chiamare il proprietario, per poterli assistere nel momento in cui debbono fare gradini, dato che le rampe non esistono. Lo ritengo un metodo altamente umiliante, dato che un individo possiede la libertà di poter entrare ed uscire a proprio piacimento da un negozio, senza che debba attendere l’arrivo del padrone della attività!

  11. saluti a Vito Biolchini e auguri per il blog nuovo di zecca!Purtroppo la storia di M. è la prassi in tutt'Italia, ma noi genitori cerchiamo di batterci perchè le cose cambino.Vi segnalo la nostra lettera che stiamo diffondendo in questi giorni proprio in merito a questa (sub)cultura dell'allontanare il "diverso" dalla società, il grave è che l'attore principale della vicendaè un assessore all'Istruzione/Cultura di un comune piemontese…. http://speculummaius.wordpress.com/2010/09/29/caso-pellegrino-il-contributo-dei-genitori-tosti/noi al momento ne abiamo trattato qui:http://genitoritosti.blogspot.com/2010/09/lidiota-del-giorno.html

  12. Solo poche parole, per timore di cadere nella banalità e anche per lo sconforto che mi assale quando sento e leggo queste storie di ordinaria inciviltà. Spero solo che M. non desista!

  13. Chi ha mai avuto a che fare con esperienze del genere sa che i più elementari diritti devono essere strappati con i denti dai familiari dei ragazzi disabili o dai disabili stessi, se nelle condizioni di farlo. Solidarietà sempre e grande rispetto per tanta inesauribile forza di volontà.

  14. mia moglie è insegnante di sostegno…conosco molto bene queste cose…purtroppo le scuole hanno troppo spesso le mani legate (alle volte anche bucate) da bilanci, rendiconti, fatturazioni. Non c'è spazio per chi è un 'costo' in questa società, e i disabili sono un costo insostenibile in questo mondo di 'm..'. il concetto di integrazione nella classe di un disabile è arabo, persino gli insegnanti (laurati e spessissimo specializzati nella didattica alle diverse disabilità) sono considerati 'insegnanti di serie b' dai loro stessi colleghi e spesso anche da quei genitori che non accettano l'idea di un figlio 'problematico'.Il concetto di fondo è sempre quello di prendere il disabile e portarlo fuori dalla classe, così non disturba lui e non disturba il colelga insegnante di sostegno.

  15. L'ingiustizia è sempre in agguato, alimentata da pigrizia, ignoranza, egoismo e superficialità. L'ingiustizia è sconfitta solo da chi non si arrende e da chi si sforza di guardare oltre il proprio orticello senza pensare che le cose non possono cambiare. Mai arrendersi. L'insegnamento di papà e mamme come M. è mai arrendersi. Usare il blog per amplificare queste voci è cosa buona e giusta. Grazie a Vito.

  16. Purtroppo la tua amica non è un caso unico. Ho il brutto presentimento che, a furia di tornare indietro, si cercherà di ripristinare le classi differenziali nelle quali venivano ghettizzati i bambini meno fortunati.

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