Politica / Sardegna

“Ci sono due condannati nelle mie liste”! Kelledda confessa ma non fa i nomi! Uno è Antonello Steri di Comunidades, ma l’altro chi è?

Brava Michela Murgia! Hai fatto bene a dare tu la notizia (ieri a Videolina) che nelle liste che ti sostengono ci sono due condannati! E sei stata molto abile anche a collegare la richiesta da te avanzata agli ignoti candidati di non fare campagna elettorale (“Ho detto loro di non stampare santini”) con la presenza di tre indagati (indagati però, e non condannati) nelle liste del Pd.

Evidentemente avevi capito che i giornalisti stavano lavorando sulla notizia (clamorosa) e hai voluto spiazzarli. Ci hai dato mezza notizia però, perché hai dimenticato di dirci la cosa più importante: chi sono i due candidati in questione? E per quali reati sono stati condannati?

Provo a venirti incontro, con le informazioni che in queste ore sono riuscito a recuperare.

Uno dei due condannati è Antonello Steri, candidato di Comunidades (e non di Gentes come ho precedentemente scritto) nel collegio di Carbonia e Iglesias. Già sindaco di Domusnovas, il 23 febbraio del 1994 è stato condannato per omissioni di atti d’ufficio, sentenza poi confermata in appello il 27 ottobre del 1997 e dalla Cassazione (che ha rigettato il ricorso) il 2 giugno 1998.

Non sono giurista quindi non mi chiedere cosa sia il “reato ex 328 codice penale, commesso a Domusnovas il 7-11-1991, circostanza: art. 62 bis c.p.”.

Steri venne condannato a sei mesi di reclusione, con la sospensione condizionale della pena e la non menzione. Avesse avuto un giorno di condanna in più, per la legge Severino sarebbe stato incandidabile. Vi ha nascosto la condanna e tu adesso la stai nascondendo a noi, così come ci stai nascondendo il nome dell’altro condannato a vostra insaputa. Sarebbe bene saperlo, per non rischiare di farlo diventare consigliere regionale.

Coraggio Kelledda: chi sono i tuoi candidati condannati? E per cosa? Fuori i nomi.

In questa campagna elettorale si è parlato troppo poco di questione morale, e tu stessa ieri hai strumentalizzato il passo indietro della vincitrice delle primarie Francesca Barracciu facendo credere che sia stato determinato più dalla volontà dei maschi cattivi i far fuori una donna impegnata in politica che non da una situazione oggettiva che metteva in estrema difficoltà il centrosinistra.

Continuo a credere che il Pd abbia fatto malissimo a consentire a tre suoi esponenti sotto inchiesta per peculato di candidarsi ma almeno di questi tre sappiamo nomi, vita morte e miracoli (sono Marco Espa, Franco Sabatini e Gavino Manca). I candidati condannati a tua insaputa invece chi sono?

Detto questo, sono d’accordo con l’idea di Giovanni Dore (candidato con i Rossomori) il quale ha promesso che la sua prima proposta di legge riguarderà “la costituzione a parte civile della Regione in tutti i procedimenti penali riguardanti accuse di peculato a carico di consiglieri regionali o componenti della giunta, al fine di recuperare le somme in favore del bilancio regionale”.

E magari su questa proposta sei d‘accordo anche tu.

 

 

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60 Comments

  1. Ah, sempre attualissima la metafora della TRAVE e della pagliuzza

  2. Deu Seu Deu says:

    Parafrasando il suo amico Renzi (visto che lei sostiene il renziano Pigliaru), #biolchinistiasereno, avrà notizie ben più interessanti di cui occuparsi prossimamente.

  3. Carlo elettore says:

    Dott. Biolchini, dopo aver visto la trasmissione televisiva su sua segnalazione, mi sembra che a voler essere imparziali la notizia sia: la Murgia afferma di non essersi accorta, nei tempi necessari per ritirarli (ossia prima del deposito in tribunale della lista), che 2-3 candidati delle proprie file hanno delle condanne in via definitiva, in televisione fa mea culpa e se ne dissocia pur non potendo per legge più ritirarli. Da questo fatto oggettivo poi nascono i commenti: ironici e sarcastici o bonari e assolutori

    Nelle polemiche di questi ultimi mesi si è fatta strada un’idea semplicistica: per garantire lotta alla corruzione è sufficiente fare “pulizia” nelle liste dei diversi schieramenti non candidando condannati od indagati!!!
    A me sembra che strumentalmente non si voglia considerare che la vera corruzione spesso non arriva in tribunale: in questi decenni i vari referenti dei partiti, non solo a livello regionale, hanno coltivato i loro feudi territoriali con sistemi clientelari: assicurando posti di lavoro ed incarichi in barba a procedure di selezione o pilotando concorsi, dirottando fondi della programmazione a favore di progetti non meritevoli dei loro grandi elettori, paralizzando l’azione amministrativa saturandola di compiacenti impiegati incompetenti, pronti per altro ad accelerare solo le pratiche segnalate dei raccomandati. Questa è la corruzione (certo assolutamente difficile da dimostrare caso per caso) che affrontiamo quotidianamente e che ha minato completamente la nostra fiducia nella classe politica attuale.

    Il sistema è attualmente un circolo vizioso di relazioni e intrecci che nessun partito vuole o ha interesse a spezzare e tanto meno PD e PDL. Se poi, non avendo decenni di barbarie da giudicare, vogliamo credere da quest’ultimo episodio, che anche le giovani formazioni come Sardegna Possibile non siano degni di fiducia, le alternative possibile sono solo: non votare o sviluppare nuove forme di impegno e resistenza civile alternative all’elettorato passivo

    Saluti

  4. Paolo Bozzetti says:

    È ripartito il Clan dei Giacobini.
    Se ne sentiva la mancanza. Il “VitoGiustizialismo a comando” è nuovamente on-line.
    Anche in questo caso ripeterò ciò che pensavo (e scrivevo) ai tempi della Barracciu (quelli si che erano giorni, cara Francesca): la legge italiana permette a questi signori di candidarsi?
    Se la risposta é sì, allora non capisco dov’é il problema.
    Se ho ben capito, sono fatti lontani nel tempo, con condanne già scontate, quindi presumo che i termini di interdizione siano già scaduti.
    Si parla tanto di recupero, del valore educativo della pena giudiziaria … e poi stiamo lì a starnazzare come anatre impaurite se delle persone che hanno “pagato il loro debito nei confronti della società”, vogliono candidarsi come amministratori.
    Se per voi la strada maestra per salvare la Sardegna e l’Italia è questa, continuate pure, ma sappiate che, per me, oltre al tempo perduto per fare certe battaglie, avete perso anche il buon senso.
    Per me, vale la legge, se questi signori e la Murgia hanno fatto qualcosa contro la legge, non li voterò, ma se tutto è nei limiti della legalità, allora voterò la Murgia.
    Del resto rimango coerente con le motivazioni per cui ho deciso di votare Sardegna Possibile e con le motivazioni per cui ho deciso di non votare Pigliaru..
    Come dice il nostro filosofo nichilista Giorgio Aresu (noto “PuntodiG”): basta avere un po’ di pazienza, domani finirà e lunedì avremo i risultati (la citazione è fatta a memoria e può essere riportata in termini non totalmente aderenti all’originale, ma il senso era sicuramente corretto).
    Buon voto a tutti.

    • @Paolo Bozzetti
      Ma possibile che a parte cercare di mandarla in rissa abbiate così poco da dire?
      Il punto non è se sia giusto o meno candidare condannati, il punto è che li avete candidati dopo aver detto che non è giusto. E che Murgia si è guardata bene dal fare nomi e cognomi invitando a non votarli dopo aver fatto tutta la campagna contro destra e sinistra presentandosi come paladina della legalità. E che le liste sono infarcite di personaggi riciclati.
      Come al solito, argomenti pochi, ma aggressività tanta.
      E, quanto a citazioni, questa, “Per me, vale la legge, se questi signori e la Murgia hanno fatto qualcosa contro la legge, non li voterò, ma se tutto è nei limiti della legalità, allora voterò la Murgia.” è degna del miglior Berlusconi…
      … a proposito di voto dato a Murgia che favorisce la destra!

    • Paolo Bozzetti says:

      Caro Giorgio,
      la tua risposta è la prova provata che non ha senso discutere di politica con te, perchè vedi il mondo con “filtri” pregiudiziali troppo forti.
      Mi spiego:
      – non faccio risse, al massimo utilizzo (cerco di utilizzare) l’arma dell’ironia;
      – non faccio parte di Sardegna Possibile, faccio solo ragionamenti da interessato alla politica e da elettore. Il mio obiettivo è dare il miglior voto possibile.
      Essendo indipendente nelle mie valutazioni, della Murgia apprezzo solo quello che realmente mi interessa e sento importante, (sulla questione indagati/condannati penso che il mio pensiero sia chiaro);
      – quando affermi che la mia citazione è degna di Berlusconi, dimostri i tuoi limiti, perché, storicamente, Berlusconi non ha mai accettato la legge, ha sempre cercato di sovvertirla a suo favore e di deleggittimare la magistratura.
      Tirando le somme, il tuo commento non è riferibile alla mia persona, ma ad uno stereotipo costruito dentro di te.
      Buona domenica

      • Caro Bozzetti,
        io, al contrario, non adopero armi: le detesto. E non esistono armi ironiche: le armi sono armi e basta. Anche quando si discute amabilmente.
        Quanto alla tua risposta, ti cito volentieri: “…il tuo commento non è riferibile alla mia persona, ma ad uno stereotipo costruito dentro di te.” e… “quando affermi che la mia citazione è degna di Berlusconi, dimostri i tuoi limiti, perché, storicamente, Berlusconi non ha mai accettato la legge”.
        E infatti non ho detto che Berlusconi rispetta la legge, ma che dice le stesse cose che dici tu. (= E’ proibito dalla legge? No? Allora viva i condannati in lista che portano voti!) Purtroppo tu tendi a leggere ciò che ti pare dei commenti altrui, ma non è impedito dalla legge: è “legale”, come prendersi i voti dei condannati dopo aver sbandierato di essere migliori di FI&PD.
        Ti faccio notare però che, come in precedenza, tendi a scivolare su altro quando non hai argomenti. In questo post si parlava dell’atteggiamento di Murgia e Sardegna Possibile in occasione della “scoperta” dei condannati. Siccome non hai argomenti per rispondere alle ovvie critiche, cerchi di sviare il discorso.
        Non è proibito, certo… neppure mettersi le dita nelle narici.
        Però si nota.
        Buona domenica anche a te… e soprattutto buon lunedì.

      • Paolo Bozzetti says:

        Amabile Giorgio,
        anche oggi sei riuscito a guadagnarti la tua “querelle” quotidiana, mi sacrifico volentieri a questo ruolo di tuo “sparring partner”.
        1) non è vero che tu non usi le armi: le tue dita, collegate al tuo cervello (rassicurati, anche tu ne sei dotato), sono le cosi dette armi di scassamento di massa.
        Comunque la visione che hai sulle “armi ironiche” nelle discussioni, evidenzia esplicitamente il tuo atteggiamento patologicamente manicheo, nei confronti della vita*;
        2) sono sicuro che, estrapolando quà e là, anche tu dirai alcune cose che ha detto il buon Silvio. Ti ripeto che il problema che tu vedi, non sta nelle mie affermazioni ma in una legge che tu vorresti diversa, ma, purtroppo, non è. Uno dei miei valori primari è il rispetto della legge (per educazione e cultura personale, quindi ti prego di non continuare ad offendermi con comparazioni fuori luogo e, per me, insultanti);
        3) Se permetti, sono ancora libero di rispondere come voglio ai post di Vito (nei limiti dell’educazione e assumendone la responsabilità). Se tu ti ostini a non capire che non rientra nei miei valori questa forma di giustizialismo aprioristico sulle persone (sia che facciano politica o meno, sia che siano indagate o condannate da vent’anni), te ne devi fare una ragione e non puoi accusarmi che “tendi a scivolare su altro quando non hai argomenti”, dato che ti ho dato chiaramente le “mie” ragioni e i “miei” argomenti.

        *
        “manichèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. tardo Manichaeus, che si rifà al nome del fondatore di questa dottrina, Mani (216-277 d. C.) o, come fu chiamato in Occidente, Manicheo (prob. dal siriaco Mānī ḥayyā «Mani il vivente»)]. –
        2. Per estens., di persona che nel giudicare atteggiamenti, opinioni, situazioni ritiene di poter formulare giudizî secondo un’opposizione radicale di vero e falso, bene e male, senza offrire alternative né ammettere sfumature, e ritenendo di essere dalla parte del giusto e del vero: è un m., per lui esiste soltanto il bene o il male; analogam., giudizî m., concezione m., distinzione m. tra giusto e ingiusto, tra buoni e cattivi.”
        Saluti

      • Caro Bozzetti,
        .
        cosa non si fa pur di non parlare dei condannati&riciclati nelle liste di Sardegna Possibile, eh?

      • Paolo Bozzetti says:

        Aresu stimato,

        ho come l’impressione che tu voglia fare il “finto tonto”*.

        *
        tónto agg. [voce di etimo incerto, con corrispondenti in altre lingue romanze]. –
        …. “l’espressione fare il finto t., fingere di non capire quando questa finzione può giovare ai proprî interessi.”
        Saluti

      • Caro Bozzetti,
        per nulla.
        Faccio solo notare che tendi a parlare d’altro… quando non hai argomenti.
        E comunque, alla fine, come abbiamo convenuto entrambi, il lunedì è arrivato.
        Murgia ha vinto… e quelli che hanno votato per Sardegna Possibile invece no.
        Contento, eh?
        🙂

  5. L’unico voto utile è per il Partito Gaggio d’Azione.
    http://apollo3dc.wordpress.com/2014/02/15/partito-gaggio-dazione/

  6. Renatino says:

    Se sono questi gli argomenti del blog più anti-Murgiano ha ragione lei quando dice davanti ai 10.000 di piazza del Carmine che Sardegna Possibile ha già vinto.

    Perchè paragonare interi partiti indagati per peculato, ovvero per aver usato soldi pubblici per i loro scopi privati, con persone che più o meno lontanamente nel tempo, svolgendo il loro ruolo di amministratori pubblici o legali, hanno mancato in qualche adempimento formale.

    Sulla proposta di Giovanni Dore, cui amabilmente stai facendo campagna elettorale, diciamo pure che non è un’idea così originale… http://progeturepublica.net/comunicati/una-republica-moralmente-degna/

  7. Deu Seu Deu says:

    Ringrazio “Il Fatto Quotidiano” di oggi per aver ricordato un altro inquisito illustre del PD che mi era sfuggito. Valter Piscedda, sindaco di Elmas, indagato dalla Procura di Cagliari con riferimento alla nota vicenda dei terreni di Santa Caterina, ove Cellino intendeva costruire lo stadio prima dello stop dell’ENAC. Non ricordo tutte le imputazioni, ma mi pare ci fossero abuso d’ufficio, falso, forse anche truffa.
    Aggiorni il pallottoliere, Biolchini, aggiorni … .6 a 3!

  8. Benigno Moi says:

    Mi presento subito: sono un avanzo di galera. Metto le mani avanti (come le dovetti mettere quando mi misero le manette 35 anni fa…) chiarendo che sono pregiudicato, ho avuto condanne gravi e, non mi fosse bastato, quando ero in carcere ho avuto da ridire su come ci trattavano, tanto da essermi “meritato”, in seguito e quando ero già fuori, un’altra condanna. Ho avuto, dopo la scarcerazione, 5 anni di interdizione dai diritti politici. Non potevo votare, ed ovviamente non potevo candidarmi. Ma i miei “diritti politici” ho continuato ad esercitarli lavorando per anni nel sociale, sono stato anche presidente di un’associazione che ha portato avanti progetti finanziati da Enti pubblici (l’ASCE, a proposito, anche un altro dei suoi presidenti, Pabis, è un pregiudicato che non nasconde di esserlo stato. Vi risparmio esempi illustri –da Pertini a Nenni, da Berliguer a, perché no, Toni Negri, Tortora, Sergio D’Elia).
    Da avanzo di galera mi sono indignato e amareggiato mille volte nel constatare come il mio status (solo il mio status, non quello che ero e facevo), avesse troppo spesso un peso che non capivo e non capisco nel giudizio delle persone, anche quelle che consideravo più vicine alle mie idee. Dovermi sentire “disonesto” perché pregiudicato davanti a chi mi proponeva di non fatturare il mio lavoro per fargli uno sconto. Davanti a chi costruiva abusivamente o davanti a chi quell’abuso permetteva o giustificava. O davanti alla troppa gente che continua a buttare alliga, amianto e veleni (dall’industriale alleato col camorrista al furbetto che butta una lastra di eternit, l’atteggiamento è quello, anche se riesco a distinguere). Io che bisticcio coi genitori che permettono ai loro figli di buttare le cartacce quando sono in auto.

    Nel dibattito, anche di questo blog, si parla di “condannati”, di pregiudicati, di inquisiti. Non si entra in merito al perché si è stati condannati. Le stesse persone pronte, in altro contesto, a criticare la malagiustizia, l’esistenza di reati assurdi, le lungaggini e gli errori giudiziari, diventano acritici, quando si parla di “candidabilità”. Negli ultimi 30 anni, in Italia, hanno continuato ad attribuire alla categoria del pregiudicato o dell’inquisito, e non a quella del corruttore, sia stato o meno”beccato”, il giudizio di valore prioritario. Coi danni e l’imbarbarimento che vediamo. Io non sono candidato, ma mostrerei tutto il mio disprezzo a chi mi dicesse che non potrei farlo perché pregiudicato. Io voterei molto volentieri uno dei tanti NoTav pregiudicati o il pregiudicato Massimo Carlotto. Convinto che siano molto più ”onesti” di tante persone con la pedina candida e tante benemerenze e riconoscenze. Scusate lo sfogo, ma vedere questo blog trasformato nella vulgata di un travaglio qualunque è proprio triste.
    Benigno Moi

    • Caro Benigno, ti sbagli di grosso. Il dibattito su questo tema in questo blog va avanti da mesi e io stesso scrissi che ci sono reati e reati sui quali devono essere date valutazioni diverse. Non è questo il sito del giustizialismo, non per me. Prendo solo atto che Michela Murgia ha attaccato politicamente il centrosinistra perché ha candidato tre politici accusati di peculato e non si è accorta di avere nelle sue liste ben tre condannati. Tutto qui.

      • Francu says:

        Benigno non si tratta di fare i giustizialisti. Per me pregiudicati e inquisiti non devono semplicemente gestire la cosa pubblica e rappresentarmi in parlamento o regione. Il punto è questo. Vederli candidati o addirittura capolista con liste del centrosinistra mi fa ancora piú incazzare

    • @Benigno Moi
      Il tuo ragionamento può essere o meno condivisibile (se ne può parlare) ma è del tutto fuori luogo. Il problema è ben un altro: che Murgia e Sardegna Possibile si sono presentate come alfieri della legalità, criticando in proposito sia destra che sinistra. Anzi, presentandosi come una “sinistra pulita”!
      Il risultato è che adesso i sostenitori di Sardegna Possibile giocano al Subbuteo vantando meno condannati: voi ne avete sei, noi ne abbiamo “solo” tre… una roba penosa. Peggio del peggior berlusconismo. E nel frattempo Murgia non ripudia i voti che questi le porteranno, altro che “raccomandate” (una puerilità).
      Inoltre, se permetti, Tortora fu assolto; e nominare Pertini, cacciato in galera dai fascisti, mi pare davvero fuori luogo. In ogni caso, il problema vero è la consistenza politica di Murgia: infima!

  9. @Deu seu Deu
    Hai ragione. Però tira le conclusioni: che Murgia non è migliore di Pigliaru. E’, al massimo, “meno peggiore”. Ma soprattutto “non diversa”, ecco il punto: è la stessa roba con una buccia propagandistica differente, altro che “novità”! Con l’aggravante, però, che il PD non ha nascosto i propri indagati mentre Sardegna Possibile sì, anche quando sono saltati fuori! E ha deciso di tenersi i voti. E se, per caso, Sardegna Possibile passasse lo sbarramento per un pugno di voti e questi fossero proprio quelli dei condannati? E se in consiglio ci andassero proprio loro?

  10. Deu Seu Deu says:

    Dato che c’è tanta diligenza nello scoprire condannati, vogliamo parlare anche di Claudio Cugusi?
    Nel 2003 o nel 2004 ha riportato condanna definitiva per il reato di possesso di strumenti atti a intercettare, un anno di reclusione con condizionale e non menzione.
    Nell’ambito dello stesso procedimento fu condannato anche un tecnico, tale Busia, mentre Nicola Grauso, giudicato nell’ambito di uno stralcio, se la cavò con la prescrizione (la Procura aveva chiesto due anni).
    Quindi, se proprio vogliamo proseguire la “partita” appena ipotizzata da Pubusa nel suo blog, siamo tra indagati, imputati e condannati almeno 5 a 3 per il centrosinistra, dato che Pubusa si è dimenticato probabilmente del sindaco di Sassari, imputato per abuso d’ufficio e falso ideologico.

  11. Prima di tutto concordo con un commento di Vito: “Anche a volerle dare tutte le attenuanti del caso, trattasi di clamoroso caso di dilettantismo politico”. Probabilmente Vito intende una cosa un po’ diversa da quella che intendo io, ma formalmente è giusto: Murgia e il suo team non sono fulmini di guerra.
    Però vorrei mettere l’accento su ciò che ripeto da tempo: il punto non è tanto la presenza (“furtiva”) di due condannati, bensì la qualità delle persone coinvolte nel progetto Sardegna Possibile. Ci sono personaggi appetibili, pochi, ma anche (e non pochi, soprattutto pesanti) impresentabili “avanzi” di altre formazioni politiche. Da cui la domanda: come mai, assai semplicemente, Murgia non dice apertamente: “Non voglio i voti dei due condannati: non votateli!”?Perché non li nomina neppure?
    Perché i voti, come la pecunia, non puzzano e di voti Murgia ha un gran bisogno per superare lo sbarramento. E gente come questa porta proprio voti clientelari maturati in anni di gestione del potere locale, proprio ciò che Murgia dice di voler superare.
    Quindi bando alle palle come la “legalità” e avanti così, ché va bene.
    Da cui, come ho scritto in altri commenti (puntualmente insultato dai supporters di Murgia) la conclusione che Sardegna Possibile è principalmente un progetto di propaganda politica, privo di contenuti, costruito per portare in consiglio regionale personaggi “avanzati” (a proposito del nuovo che “avanza”).
    Sarà pur vero che Murgia si sarà trovata d fronte al “Che fare?” quando ha saputo la novella che un ex UDC aveva una condanna sulla groppa, ma il problema che si è posta è stato subito: “Prendo meno voti se lo sputtano o meno voti se sto zitta?”
    E’ stata zitta e i nomi non li ha fatti: non ha detto “Non votateli, perché i voti dei condannati non li voglio!”. I voti li vuole e come, soprattutto quelli (tanti) che possono essere portati da personaggi che sanno raccoglierli anche se condannati, chissà come mai!
    In conclusione, constato che finalmente i simpatizzanti “storici” che hanno costantemente frequentato questo blog difendendo Murgia a spada tratta ed insultato a destra e manca, hanno il buon gusto di astenersi.
    Restano i simpatizzanti veri (quelli che “ci credono”) sui commenti dei quali bisognerebbe riflettere con attenzione.

  12. Nicola Olla says:

    L’altro condannato è Cesare Augusto Lecca. Il personaggio in questione è stato giudicato colpevole di falso in atto pubblico dai giudici della Corte d’Appello e il processo si trova attualmente all’esame della Corte di Cassazione. Cesare Augusto Lecca è candidato nella lista “Gentes” che sostiene Michela Murgia Presidente.
    Nicola Olla

  13. Pingback: Democrazia Oggi - Lo sport a sinistra? Chi ha più indagati, PD o SP?

  14. bachis cadau says:

    Per quanto riguarda , il caso di un candidato , invito Vito Biolchini a spendere un po del suo tempo ed addentrarsi nella questione. Si tratta di un autentico caso di attacco unilaterale di un sindaco che spodesta il suo segretario comunale ( candidato) . La vicenda si conclude con la condanna definitiva della Sindaca,( candidata anche lei), ed il reintegro del segretario con congruo rimborso, la vicenda avra anche delle conseguenze sullo stato di salute del segretario in oggetto. in ogni caso resto a disposizione per evenutali chiariementi.

    • Nicola Olla says:

      Allora caro mio, resta a disposizione anche per eventuali querele. Il segretario spodestato è stato anche oggetto di provvedimento disciplinare da parte degli organi di controllo della della sua professione (segretario comunale) che l’ha sospeso per un mese. La sindaca, lesa nella sua onorabilità ha già querelato una volta il segretario per diffamazione, non credo avrà problemi a farlo nuovamente e aggiungerci anche te.
      Nicola Olla

  15. pepi para says:

    O piccioccus, secondo me la cosa grave che la Murgia dovrebbe chiarire è perché si presenta come una coalizione di sinistra, di rinnovamento e trinta e baranta e poi candida un oppiano (o ex oppiano) da 1200 preferenze nel sulcis. Che non sapesse che fosse condannato ci sta. Se non sapeva che era un UDC doc vuol dire che non ha un numero di cell di domusnovas o del sulcis da chiamare per fare la seguente domanda: ‘ciao, sta venendo agli ost un tipo anzianotto, ex sindaco di domusnovas, non è che mi sai dire chi è?’. Sinceramente non so cosa sia peggio delle due.

  16. Giulio Lobina says:

    Ma…dal 1998 al 2014 quanti anni sono passati? Questo cristiano ha scontato o no la pena per la quale è stato condannato? Voglio capire questo: in una bilancia pesa di più un condannato nel 98 che ha scontato la pena…o un indagato di oggi? O ancora, pesa di più una candidata presidente che non sapeva di queste due candidature con condanna (perchè come dite c’è anche l’altro tizio) ai quali ha mandato lettera raccomandata po ci dus bogai…o un candidato presidente che sapeva eccome che tre dei suoi invece sono indagati oggi ma non ha certo inviato lettera raccomandata per cacciarli?

    Liste PULITE proprio nessuna eh!

    Perchè, “pesami che ti peso” vince Franco, quello della barzelletta!!!

  17. Leonardo says:

    Il Movimento 5 Stelle doveva mandare a casa i partiti, invece a livello nazionale, con le loro chiusure, li hanno mandati al governo e in Sardegna sono stati a casa loro, permettendo così a Forza Italia o al PD di andare al governo della Regione. Murgia doveva prendere questo bacino di voti e doveva rappresentare la parte pulita della Sardegna, invece ha questi due in lista. E se vengono eletti e poi non se ne vogliono andare? Mi spiace per tutti quelli che in buona fede la vogliono votare, perchè sperano che con lei ci sarebbe un’altra regione, un’altra politica.

  18. Insider says:

    L’altro è Atzori Marco (a Carloforte capolista – nella circoscrizione di Iglesias è quarto in elenco). Atzori è stato condannato il 17 settembre 2013 dal tribunale di Cagliari, con sentenza passata in giudicato, per falso materiale “in atto di citazione in giudizio” e ha processo in corso presso il tribunale di Cagliari per “incendio colposo” in agro di Carloforte , in zona protetta e di proprietà di terzi. Pertanto la sig.ra Murgia non può sostenere che le liste che la sostengono in coalizione siano tutte pulite. Maggiori informazioni in merito può averle presso le sedi giudiziarie competenti
    Distinti saluti

  19. Quoto: Non sono giurista quindi non mi chiedere cosa sia il “reato ex 328 codice penale, commesso a Domusnovas il 7-11-1991, circostanza: art. 62 bis c.p.”

    Il reato ex art 328 c.p. è appunto l’omissione di atti d’ufficio, poi (naturalmente oltre data e luogo di commissione) c’è un riferimento che fa intendere siano state concesse le attenuanti generiche.

    Mi giunge voce che tra i condannati nelle file dei kelleddiani ci sia una persona “di legge”. Ed è tutto dire.

  20. Grazie Vito. Ho mandato questo comunicato a tutte le testate ma nessuno me lo ha pubblicato.
    http://www.giovannidore.it/index.php/?p=3016

    COMUNICATO STAMPA

    In Consiglio regionale le recenti inchieste hanno svelato che i fondi pubblici messi a disposizione per l’attività istituzionale delle ultime due legislature sono stati spesi, spesso, in modo scorretto (c.ca 8 milioni di euro).

    Soltanto prima dello scioglimento del Consiglio questi fondi sono stati soppressi con la L.R. n. 2/2014. L’art. 10 però ha sancito un ulteriore spreco, consentendo ai gruppi di “elargire” i fondi non spesi (c.ca 2 milioni di euro) ad una qualsiasi onlus o associazione a propria scelta (comprese quindi quelle che, notoriamente, fungono da comitati elettorali !).

    Nulla si dice invece sulle somme scorrettamente spese dai consiglieri.

    La mia prima proposta di legge, in caso di elezione, sarà pertanto quella di:

    a) prevedere un nuovo articolo in base al quale “l’amministrazione regionale si costituisca parte civile in tutti i procedimenti penali riguardanti accuse di peculato a carico di consiglieri regionali o componenti della giunta, al fine di recuperare le somme in favore del bilancio regionale”

    b) modificare l’art. 10, prevedendo che “i fondi non spesi o recuperati vengano resituiti al bilancio regionale, nei capitoli destinare alle politiche per il lavoro”

    Con questo primo atto non cambieremo le sorti economiche dell’isola, ma intendiamo dare un esempio, per oggi ed il futuro, al popolo sardo sul fatto che il nuovo Consiglio Regionale, intenda invertire la rotta rispetto al passato sul corretto utilizzo delle risorse pubbliche.
    Giovanni Dore

  21. Sandalion says:

    Silenzio di tomba… Rimarrà tutto sottotraccia. Questo signore 2 anni fa ha preso 1200 voti alle comunali del suo paese. Alla gente non gliene frega nulla dell’onestà come virtù, interessa piuttosto il lato strumentale, come nel caso di barracciu ad esempio. A Foras totus de sa Sardigna !

  22. Roberto (il primo) says:

    Perchè non hai nemmeno citato la raccomandata che chiedeva ai condannati di ritirarsi?

    • Le raccomandate sono irrilevanti ai fini pratici in quanto i due condannati (di cui la Murgia si è guardata bene dal fare i nomi) sono comunque candidati. Quelle raccomandate non spostano di una virgola la questione, dando ovviamente per buono che i due abbiano nascosto la condanna ai responsabili delle loro liste.

      • io credo che non sappiate più dove attaccarvi e mi dispiace tanto per voi

      • Neo Anderthal says:

        Ma “sappiate” CHI? Una notizia è una notizia, e si può commentare, o è lesa “intoccabilità”?
        Io vedo che le strumentalizzazioni sulle candidature “degli indagati” sono state fatte -forse è giusto così, non so- senza particolare riguardo per le garanzie e le presunzioni di innocenza, nel caso dei candidati PD.
        Tra cui uno che conosco personalmente, Marco Espa, della cui correttezza sono ragionevolmente sicuro, conoscendolo come un galantuomo.
        Ma non può bastare, ecco quindi la solita arroganza di quelli che hanno raggiunto la pace della certezza, e lo stupore se qualcuno non è d’accordo, l’accusa sempre pronta (o fessi o corrotti, o magari “italianos”, nel caso l’accusa provenga da qualche frangia nazisardista).
        Auguri.

  23. Francu says:

    Vabbè nella base il capolista è cugusi figurarì se ci scandalizziamo per così poco!

  24. caterina says:

    tranquilli che se saranno votati saranno cacciati…noi non siamo il PD….

    • Neo Anderthal says:

      Ma cacciati da CHI? Quale struttura, quali probiviri, quali commissioni di controllo? Se verranno eletti, al più li si potrà estromettere dal gruppo, e saranno in carica senza neanche i vincoli morali con la lista o la coalizione, pronti a fare i razzi e gli scilipoti della situazione.

  25. Votate DELINQUENTES, la nuova lista di Sardegna Condannabile!
    #sischerza #manontroppo

  26. damasco says:

    Veramente era la Barracciu stessa ad aver parlato di attacco dai capibastone che l’hanno costretta alle dimissioni.

    La proposta di costituzione della Regione come parte civile è stata fatta prima da Sardegna Possibile, quindi sicuramente concorderà.

    Su indagati o condannati la differenza è che il PD li ha ricandidati sapendo a cosa andava incontro, Sardegna Possibile invece li ha scoperti dopo che avevano già firmato. Chiamala ingenuità o fretta dovuta ai tempi stretti e alla raccolta firme, ma non di sicuro malafede.

    Se non sbaglio inoltre Steri è nella lista Comunidades non Gentes.

  27. Davvero non capisco questa acredine.
    Mi sembra che, nella stessa trasmissione, la Murgia abbia detto che i due “elementi” in questione hanno ricevuto una raccomandata che li obbligava a ritirarsi.
    In questa occasione è stata la prima a dirlo: più scaltra o solo più onesta?
    Ognuno può dare la propria interpretazione in merito.

    Purtroppo a nascondino il primo che arriva dice “chiesa”, il secondo che lo dice è solo in un frustrante ritardo sullo scoop.

    Vito, seguo da molto tempo il tuo blog molto volentieri.
    A volte sembra che voglia accendere la miccia a tutti i costi, anche quando non sarebbe necessario.
    Questa ovviamente è una modestissima opinione.
    Per fortuna la campagna elettorale sta finendo.
    Saluti

    • No amico, le cose non stanno così. La Murgia avrà pure chiesto ai due condannati di “ritirarsi”, ma sta di fatto che i due sono comunque candidati e dunque possono essere votati. I due non si sono per niente ritirati, è questo il punto!

      • Ivan Dessy Di Stefano says:

        Biolchini, l’onestà paga, quindi si onesto nelle tue conclusioni. La Murgia ieri ha chiarito e questi sono errori che possono capitare per chi non ha quella scaltrezza che tu pensi tutti debbano avere.
        Detto questo, fai meglio il tuo lavoro, Antonello Steri non era nella lista di Gentes.

      • Scusami, ma questi condannati sono candidati oppure no?

      • Ivan Dessy Di Stefano says:

        .. secondo te le raccomandate a che sono servite? Sono stati eliminati anche dal sito, a me pare che le posizioni di S.P. siano palesi.

      • Ivan Dessy Di Stefano says:

        Bada bene, tutte cose dette in maniera chiara in trasmissione. A questo punto ci sarebbe da chiedersi che senso ha quanto hai scritto.

      • Scusa Ivan, mi sembri una persona ragionevole e quindi provo ad interloquire.
        Le raccomandate sono un atto politico che fa onore alla candidata ma che non spostano di una virgola il problema. I due signori in questione ormai sono candidati, la frittata è fatta. Chiunque nei loro collegi li può votare. Questo è il punto. Diverso sarebbe stato se i due, una volta scoperta la loro condanna, fossero stati “invitati” a ritirare la loro candidatura prima della presentazione ufficiale delle liste in tribunale. Non è andata così.
        Quindi, al di là delle buone intenzioni, la frittata politica c’è tutta.

      • muttly says:

        Vito ma cosa altro potrebbe fare ?

      • Beh, è difficile dirlo ora, doveva accorgersene prima che si stava caricando due condannati! Peraltro è stata lei ad aver dato ieri la notizia in diretta tv, a me è venuta solo la curiosità di sapere chi erano questi qui. Anche a volerle dare tutte le attenuanti del caso, trattasi di clamoroso caso di dilettantismo politico.

      • Supresidenti says:

        e quindi vito, sesi giornalista no? as biu ca unu d’asi cassau senza chi du deppada sputtanai michela murgia in mondovisione? e poi una condanna di vent’anni fa di cui avrà anche scontato la pena? il tutto con il fatto che il candidato in questione io lo avrei preso a puntas de pei a culu altro che capolista, se vuoi possiamo parlare di questo.
        Sai cosa penso vito, non so chi vincerà ma voi, perche ci sei anche tu e questo lo sai bene, meritate di perdere.
        per fortuna la campagna elettorale sta finendo. e dusu.
        S’intendeus lunisi.

        Ps. fai in fretta a trovarlo e fammi anche sapere che cosa hanno fatto, è un mio diritto saperlo e se anziché fare politica ti fossi impegnato un po di più a fare il giornalista avresti fatto lo scoop dell’anno già da qualche settimana.

      • Caro amico, già da qualche giorno avevo la notizia dei due condannati. L’ho ritenuta però irrilevante e non l’ho voluta pubblicare finché ieri non l’ha data (strumentalmente) la tua candidata. Non si può affermare candidamente di avere due candidati condannati (può capitare, ma non deve capitare di questi tempi) e poi accusare chi si è battuto perché nel centrosinistra ci fossero candidature “pulite” di avere agito per questioni non politiche, legate a discriminazioni di genere. Questo non lo posso accettare.
        Poi sì, anche il centrosinistra merita di perdere: alla fine vincerà il meno peggio, purtroppo.
        Quanto al mio essere giornalista purtroppo non mi trovo nelle migliori condizioni per fare il mio lavoro. Ma quando mi capita, lo faccio.

      • Leonardo says:

        La verità è che oggi basta presentarsi al di fuoir dai partiti o dagli schieramenti per essere considerati i migliori e anche se si sbaglia, l’errore non lo si condanna come si condannerebbe se fosse stato fatto da un partito. Mi sembra di rivedere il caso della laurea di Giannino, io ho provato in tutti i modi a non farlo votare a qualcuno, anche alla luce di quello che aveva detto sulla sua laurea. Ma niente da fare!! non era Bersani, Vendola o un altro del PD, quindi non andava punito e lo hanno votato lo stesso.

  28. Kelledda fa le pulci al PD, ma lei ha le zecche in casa!
    Il suo silenzio omertoso e vergognoso, ha tenuto tutto a tacere fino alla fine della campagna elettorale!

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