Cagliari / Scuola

“Dimensionamento scolastico, perché l’Ufficio regionale non rispetta la sentenza del Tar?”: una lettera alla Regione del Comitato Sant’Alenixedda

Avevo promesso di dare spazio alla protesta delle famiglie cagliaritane che si stanno battendo contro il piano di dimensionamento scolastico ora bocciato dal Tar. A quanto pare però, nonostante il pronunciamento dei giudici, per qualche istituto i problemi non finiscono mai.

***

Onorevole Assessore Milia,
sono una rappresentante del Comitato Genitori Sant’Alenixedda. Le scrivo in merito alla vicenda del Piano di dimensionamento scolastico 2013-2014.

A suo tempo, si ricorderà, Lei ci ha incontrato e, pur dimostrando comprensione per la nostra situazione e mostrandosi critico nei confronti del Piano per la città di Cagliari, non accolse le nostre istanze, sostenendo che la Regione non potesse entrare nel merito delle scelte del Comune. Il suo consulente, prof. Antonello Sassu, ci disse chiaramente che, per ragioni politiche, la Regione avrebbe sostenuto con meno difficoltà un contenzioso con i genitori piuttosto che con il Comune.

E così è stato.

Con grande dispiacere, rabbia e sacrificio economico, pur di avere la scuola che avevamo scelto per i nostri bambini, noi genitori abbiamo fatto ricorso al TAR, e l’abbiamo vinto.

Ora, con stupore e sconcerto, scopriamo che l’Ufficio Scolastico Regionale non ha alcuna intenzione di applicare la sentenza, ma ha scritto una lettera alle scuole invitandole a portare avanti il piano di dimensionamento così come approvato a marzo, aspettando un non meglio precisato intervento della Regione.

A quanto pare il dott. Feliziani non ha alcun rispetto per le sentenze dei giudici amministrativi, che come è noto sono immediatamente esecutive, ferma restando in ogni caso la possibilità per chi soccombe di ricorrere al Consiglio di Stato.

Con altrettanto sconcerto e rammarico apprendiamo dalla stampa che Lei, Assessore, avrebbe dichiarato che non intende ricorrere al Consiglio di Stato per le scuole medie, mentre “starebbe valutando” di ricorrere per la scuola Sant’Alenixedda!!

Non riusciamo a comprendere il motivo di tanto accanimento nei nostri confronti e nei confronti dei nostri bambini, sembra quasi che sia diventata una questione personale.

Le ricordo che, in occasione del nostro incontro, Lei ci aveva promesso che in caso di ricorso non si sarebbe costituito in giudizio. Invece non solo si è costituito, infrangendo la promessa, ma addirittura ricorrerebbe solo contro di noi!!

Le ragioni politiche che starebbero dietro a questo gesto sono totalmente incomprensibili per dei cittadini che hanno il solo torto di avere a cuore il bene dei propri figli.

Ora, Assessore, Le chiediamo se davvero ha intenzione di disattendere completamente la volontà di duecento genitori, duecento cittadini elettori, o se invece non voglia venirci incontro, in un modo che a nostro avviso non comporterebbe né un conflitto politico, né una limitazione della libertà della Regione nell’assumere le proprie decisioni.

Le chiediamo un piccolo gesto di buona volontà. Se proprio ritiene sia necessario, faccia pure il ricorso al Consiglio di Stato, è nel Suo pieno diritto se ritiene di aver ragione, ma nel frattempo si adoperi affinché la sentenza del TAR sia applicata immediatamente.

Le chiediamo, nella riunione di Giunta prevista per il 27 agosto, di prendere atto della sentenza del TAR, di dare disposizioni all’Ufficio Scolastico Regionale perché applichino la sentenza, oppure di scrivere semplicemente una lettera affinché l’USR proceda in tal senso.

Siamo certi che questo semplice gesto non possa compromettere i rapporti con il Comune, né la libertà della Regione di ricorrere, ma consentirebbe ai nostri bambini di avere la scuola che noi genitori abbiamo scelto per loro; sarebbe un modo per dimostrare che qualche volta i cittadini vengono ascoltati dai politici, che qualche volta in Italia la parola “giustizia” ha un significato.

Il Suo intervento è urgentissimo perché entro il 29 si faranno le assegnazioni delle cattedre e si approverà il bilancio delle scuole.

Non vogliamo essere costretti a gesti plateali che finora abbiamo evitato.

Abbiamo convocato una riunione dei genitori per lunedì 26 agosto, se volesse darci una risposta prima, o in tale occasione.

Confidando nella Sua ragionevole comprensione, Le porgiamo i nostri cordiali saluti.

Lucia Deidda
Comitato Genitori Sant’Alenixedda – Cagliari

 

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18 Comments

  1. Lucilla says:

    Sarà contento, signor AA, dato che state andando avanti come trattori a distruggere i diritti altrui, senza ritegno, pensando di rimanere impuniti.
    Siamo stati traditi da tutti, schiacciati dall’arroganza di chi che pensa di essere al di sopra dei giudici (mi ricorda qualcun altro, siamo in Italia…). Siamo stati presi in giro dai politici che hanno dimostrato in questo di essere molto coesi, destra e sinistra: la Puggioni ci ha rovinato col suo piano diabolico , Milia ci ha preso in giro, non facendo nulla di quanto gli è stato chiesto con questa lettera. Larghe intese anche in questa vicenda, e tutto a discapito dei bambini. Non lamentatevi poi se a febbraio arriverà il ciclone Grillo a spazzarvi via tutti!!!

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  3. Professor Zoom says:

    Ma lo sa che Lei è divertente nel suo atteggiamento? Crede di correggere e continua a commettere errori marchiani. E’ chiaro ormai che non ha proprio idea di come funzionino le notifiche del TAR. Lo ripeto, prima di scrivere si informi meglio, magari parli con un avvocato amministrativista, ma uno bravo però. Le date di notifica che Lei spara sono tutte sbagliate (prima ferragosto, poi addirittura il 19 di agosto), ma è evidente che a Lei questo non interessa, quindi non perderò tempo a spiegarglielo, se ha davvero interesse alla cosa studi un pò. Ciò detto, che ai ricorrenti, me compreso, non piaccia il dirigente di via Castiglione è una sua opinione (your opinion) che oltretutto sa anche tanto di calunnia. Non è su questo che abbiamo ricorso, e se Lei avesse letto i ricorsi (ma non li ha letti vero?) lo saprebbe. Ne parla soltanto Lei, il che mi fa pensare che stia sperando che qualcuno confermi una simile cosa. Ha sbagliato bersaglio, siamo persone serie e non ne facciamo certo una questione personale.
    Ah, il sostegno. Ecco, proprio il fatto che Lei ne scriva nel Suo post dimostra che di questo ricorso non sa proprio nulla. Fossimo a scuola prenderebbe un tre come voto. Come simpatia invece propenderei per un due meno meno.
    Peccato, riprovi, ma lo ripeto, prima studi un pò meglio,perché correggere si può fare quando si ha un minimo di competenza, se no si va incontro a figure barbine.
    E riscriva, mi raccomando, che ho bisogno di sorridere un pò.

  4. Per Lucilla.
    Continuo a correggere/precisare: la sentenza è stata notificata il 19.08.2013 (dopo Ferragosto).
    L’unico precedente di annullamento del piano è quello di due anni fa sul ricorso Urzulei – Talana (annullato dal TAR Lazio e non dal TAR Sardegna), anche se poi il Consiglio di Stato ha ricacciato indietro i ricorrenti e stabilito che il piano regionale di dimensionamento era corretto. E’ vero che l’ex direttore dell’USR in questo caso aveva applicato la sentenza del TAR Lazio nelle more del passaggio al Consiglio di Stato, ma essa arrivò ben prima di agosto (si era ancora in tempo ad agire ed era una situazione più semplice dal punto di vista amministrativo).
    Sullo scontento: sappiamo tutti che qualsiasi intervento sulla scuola provoca scontento. Quest’anno ci sono stati solo due ricorsi promossi da Enti Locali (Escalaplano e Unione Comuni del Marghine). Mai così pochi. La novità di quest’anno sono i ricorsi fatti dai genitori.
    Sui problemi veri intendevo i problemi che incidono seriamente sul diritto allo studio: per esempio quando chiudono un plesso scolastico in un paese e i bambini devono raggiungere il paese vicino con mezzi propri, oppure quando tolgono l’insegnante di sostegno oppure quando non finanziano i libri di testo gratuiti ecc. ecc. Il fatto che non vi piaccia il dirigente di Via Castiglione non è un problema serio (in my opinion).

  5. Professor Zoom says:

    Cosa fare dei nostri soldi penso non siano affari Suoi. Malgrado il Suo commento sia in sé pieno di commenti personali che cerca di gabellare (male) come fatti, è quella la parte più sgradevole. Decidiamo noi se un problema è vero o no, e non certo abbiamo bisogno che sia Lei, caro signor/signora AA a spiegarcelo. Le dirò, il Suo commento denota una notevole rabbia, come se la cosa la stesse toccando personalmente. Se ne faccia una ragione, non solo abbiamo vinto al TAR, ma pretendiamo che la sentenza venga rispettata, come deve essere in un Paese normale. Su Escalaplano e Marghine non so, avevano un avvocato meno bravo? La loro situazione era diversa dalla nostra? Ecco, legga tutte le sentenze e ripassi dopo aver studiato

  6. Lucia Deidda says:

    La vicenda del piano di dimensionamento scolastico per l’anno 2013 -2014 ha inizio a febbraio del 2013, quando la Regione, in grave ritardo, ha emanato le linee guida per la predisposizione dello stesso.
    Il piano infatti, secondo la legge e le disposizioni ministeriali, doveva essere approvato dalla regione entro il 7 marzo.
    Si noti che le iscrizioni per l’anno scolastico si chiudono di solito entro il 28 febbraio, per cui queste linee guida sono giunte in un momento in cui quasi tutti i genitori avevano già fatto o confermato le iscrizioni per i propri figli, convinti quindi di trovarsi di fronte ad una situazione consolidata, ed operando di conseguenza le proprie scelte.
    Il Comune di Cagliari, a suo dire, ci stava però già lavorando, e nello stesso mese ha avviato un giro di consultazioni con gli interessati (dirigenti scolastici, consigli di istituto). Nel corso di tali consultazioni, era stato in qualche modo concordata una situazione per cui la scuola di Sant’Alenixedda sarebbe dovuta rimanere presso la direzione didattica Santa Caterina.
    Inaspettatamente, il 21 febbraio 2013 il Comune di Cagliari ha approvato con delibera n.16 un piano di dimensionamento che non rispecchiava quanto emerso nelle varie consultazioni ma se ne discostava in gran parte. La delibera fa tutto un riferimento a studi demografici, a storici di grande fama (è citato tale Paul Kennedy, parrebbe che oltre che storico sia anche noto massone…), ma le decisioni prese non sono state conseguenti alle premesse, e non rispondenti ai principi e criteri contenuti nella stessa delibera, quali la vicinanza tra plessi, coerenza territoriale e soprattutto l’enunciazione che “l’obiettivo del dimensionamento, non deve e non può essere, quello della mera razionalizzazione delle risorse attraverso semplici operazioni algebriche”.
    A titolo di esempio, Sant’Alenixedda è stata scorporata dalla direzione di Santa Caterina, e alla stessa è stata accorpata la scuola del Buon Pastore, con la motivazione, a detta dell’Assessore Puggioni, che “è piu vicina al Riva, scuola che fa parte della stessa direzione”. La scuola Sant’Alenixedda è finita, secondo questo presunto criterio della vicinanza, alla direzione di Via Castiglione. Peccato che lo stesso criterio della vicinanza non sia stato applicato sempre in maniera coerente, per esempio l’Alfieri è stato accorpato al Conservatorio, in quartieri e contesti demografici completamente differenti, il Cima di Piazza Giovanni è finito alla direzione didattica di viale Marconi, e così la scuola di Pirri 2, circondata da direzioni didattiche nel suo quartiere, è finita ugualmente in viale Marconi, con quale coerenza territoriale non è dato sapere. Da rilevare come il criterio della coerenza territoriale non fosse l’unico criterio previsto dalle linee guida regionali, e che soprattutto non siano stati considerati i disagi dei bambini, soprattutto i disabili, per i quali la continuità didattica non è affatto garantita, e che rischiano di perdere le insegnanti. Per effetto del piano, infatti, le insegnanti possono scegliere di seguire la nuova direzione o rimanere nella direzione di appartenenza.

    La regione, con delibera 12/9 del 5 marzo 2013, ha approvato il piano così come proposto dal Comune di Cagliari.
    In tutto questo balletto, i genitori si sono opposti, hanno provato a farsi ascoltare dai politici, ma l’assessore Enrica Puggioni non ha voluto assolutamente tornare indietro o almeno provare a fare qualche miglioramento al suo piano, il sindaco Zedda non ha neanche ricevuto i genitori che hanno chiesto di incontrarlo, l’assessore regionale Milia ha detto che non poteva andare contro la volontà del comune.
    Solo l’VIII commissione consiliare, dopo aver ascoltato una delegazione dei vari istituti, ha espresso il parere di competenza sulla delibera (parere obbligatorio anche se non vincolante), negativo per alcuni casi, ed in particolare nel caso che ci riguarda per la scuola di Sant’Alenixedda.
    Alla fine di estenuanti riunioni tra genitori, discussioni infinite, inseguimenti del politico di turno, i genitori hanno fatto ricorso al TAR.
    Il piano di dimensionamento (regionale) ha ricevuto la bellezza di cinque ricorsi, di cui ben quattro per il piano espresso dal Comune di Cagliari.
    Il TAR ha accolto quasi tutti i ricorsi, e tutti per la stessa motivazione: la delibera del 5 marzo 2013 avrebbe dovuto essere approvato “sentita l’ottava commissione del Consiglio regionale”; ciò significa che la regione avrebbe dovuto chiedere il parere prima di emanare la delibera e non a posteriori, come invece ha fatto, e avrebbe dovuto motivare il perchè intendeva discostarsene. L’assessore regionale avrebbe potuto quindi liberamente scegliere di andare avanti con il piano, ma non senza rendere conto del perchè non intendesse accogliere le osservazioni del consiglio regionale.
    Ora, è vero che il TAR ha accolto i ricorsi per motivi procedurali più che sostanziali, ma la sentenza dice che “tutti gli altri motivi sono assorbiti”; significa che quest’unico vizio era talmente grave che sovrastava tutti gli altri.
    Comunque, in data 9 agosto il vidirettore dell’Ufficio scolastico regionale ha scritto una lettera alle scuole, dicendo di tenersi pronte ad andare avanti con il pianodi dimensionamento approvato in precedenza, senza tener conto della sentenza del TAR. La motivazione è stata la senguente: siccome in data 27 giugno il piano è stato approvato in via definitiva dalla giunta regionale, e quella seconda delibera non risulta né impugnata né annullata (secondo lui), pertanto nelle more di un più approfondito esame giuridico o di un intervento della Regione, ritiene che sia opportuno andare avanti come se nulla fosse.
    In sostanza, anziché adeguarsi ad una sentenza del TAR, immediatamente esecutiva salvo eventuale sospensiva del Consiglio di Stato, l’ufficio scolastico regionale fa il contrario: non mi adeguo finchè qualcuno non me lo dice espressamente.
    Le motivazioni “giuridiche” del dott. Feliziani fanno acqua da tutte le parti: la delibera che cita è un atto del procedimento conseguente all’atto principale (la prima delibera impugnata), per cui se è nullo il primo è nullo anche il secondo, ma forse il leguleio della domenica non ha ben chiaro come funziona la giustizia amministrativa. Inoltre, se anche questa delibera di giugno 2013, di approvazione definitiva, fosse considerata ancora vigente, non ha comunque i requisiti richiesti dalla sentenza del TAR, e cioè : se la regione avesse voluto discostarsi dal parere dell’ottava commissione consiliare ne avrebbe dovuto dare adeguata motivazione.
    Oltre a ciò, il 22 agosto l’Assessore Milia rilascia alla stampa (La Nuova Sardegna) alcune dichiarazioni a proposito delle sentenze del TAR, dicendo che mentre lascerà l’autonomia alle scuole medie, e quindi non ricorrerà al Consiglio di Stato contro la sentenza, per le scuole elementari (che poi sarebbe solo Sant’Alenixedda) e per il Deledda starebbe valutando l’ipotesi di ricorso, dimostrando che è diventata ormai una questione personale.
    Tutto questo a pochissimi giorni dall’inizio dell’anno scolastico, col risultato che le insegnanti non sanno in quale direzione didattica devono prendere servizio il 1 settembre, i genitori si sentono traditi perchè dopo aver speso tanti soldi e aver vinto non possono avere la scuola che hanno scelto per i loro figli, i bambini sono come al solito in tutta questa vicenda quelli meno considerati.

    Il 24 agosto, sull’Unione Sarda, il presidente dell’VIII commissione consiliare Carlo Sanjust ha preso posizione contro l’assessore Milia, sostenendo che “il ricorso al Consiglio di Stato contro la delibera relativa piano di Dimensionamento scolastico paventato dall’assessore regionale alla Pubblica istruzione Sergio Milia aumenterebbe la confusione e risulterebbe una grave prevaricazione nei confronti della Commissione consiliare, che in tutti questi anni ha sempre offerto massima collaborazione all’assessore e ai suoi uffici”.

    IL 26 agosto una delegazione dei genitori si è riunita in Piazza Giovanni XXIII, presente anche il consigliere regionale PD, nonché componente dell’VIII commissione consiliare, Marco Espa, sede della scuola Sant’SAlenixedda, alla presenza della stampa, allo scopo di decidere quali misure intraprendere per portare avanti la lotta.
    L’Assessore Milia, se volesse, potrebbe avere un ruolo determinante in questa vicenda: nella riunione di Giunta del 27 agosto, potrebbe deliberare di prendere atto della sentenza del TAR, pur se volesse ricorrere al consiglio di Stato, oppure scrivere a Feliziani di rispettare, per ora, la sentenza. Il rispetto della stessa oggi consentirebbe di mantenere nell’immediato la scuola così come è stata scelta dai genitori, almeno per quest’anno, nel frattempo si potrebbe iniziare un percorso di partecipazione anche con i genitori per condividere le scelte del piano, e nel caso di non condivisione chi non fosse d’accordo potrebbe comunque cambiare scuola per i propri bambini. La questione più sconcertante di questa vicenda è proprio che tutto è successo a iscrizioni chiuse, limitando la libertà dei genitori di scegliere il meglio per i propri bambini. Soprattutto poi i bambini diversamente abili subiranno le peggiori conseguenza, in quanto non gli viene garantita la continuità delle figure di riferimento nel percorso della scuola primaria. Infine il 28 agosto rientrerà completamente operativo il legale, Avv.Riccardo Caboni, che a seguito il ricorso sia del Sant’Alenixedda sia dell’Istituto Grazia Deledda e valuterà le ulteriori posizioni legali da affrontare alla luce delle decisioni della Giunta Regionale

    • Gentile Lucia, se permetti ti correggo. I ricorsi a livello regionale sono stati 7: Istituto d’Arborea Cagliari, Comune di Escalaplano, Santa Caterina Cagliari, Media Manno Cagliari, Primaria Sacro Cuore Cagliari, IIS Deledda Cagliari, Unione del Margine.
      Tre sono stati accolti: Santa Caterina Cagliari, Media Manno Cagliari, IIS Deledda Cagliari.
      Due rigettati: Comune di Escalaplano, Unione del Margine.
      Uno ritirato: Istituto d’Arborea Cagliari.
      Uno improcedibile: Primaria Sacro Cuore Cagliari.
      Senza entrare nel merito della sentenza faccio notare che nel Marghine e ad Escalaplano evidentemente le leggi sono diverse. Anche per i loro casi manca il preventivo assenso dell’VIII Commissione Consiliare. Eppure sono stati rigettati.
      Senza contare che negli anni passati i ricorsi contro i vari dimensionamenti sono stati tutti rigettati da TAR Sardegna (e anche in quei casi l’VIII commissione non era stata consultata preventivamente).
      Altra questione: le sentenze sono state rese note a ferragosto. Troppo tardi per applicarle. Tornare indietro è impossibile perché l’intervento di dimensionamento del comune di Cagliari è stato complesso e incisivo.
      E comunque anche se si tornasse indietro non si avrebbe la certezza per gli alunni di avere gli stessi insegnanti (se è questo che preme).
      Un pensiero anche per i genitori: avete speso di tasca vostra per fare il ricorso sostanzialmente per impedire che il preside dei vostri ragazzi sia quello seduto nella sede in via Castiglione piuttosto che in via Canelles. Avete lasciato da parte qualche soldo per fare ricorso quando ci saranno problemi veri ?

      • Lucilla says:

        Già che siamo in vena di correggere “imprecisioni”, allora correggiamo. La sentenza é stata resa nota il 5 agosto. La lettera di Feliziani é infatti del 9. Sì fosse applicato subito a mettere in atto la sentenza, anziché sprecare energie, forse non saremo qui.
        Ci sono precedenti di annullamenti del piano, lo saprà sicuramente, è in quei casi l’ufficio scolastico regionale, con un altro direttore, si è adeguato.
        Il fatto che i ricorsi fossero 7 e non 5 é ancora più grave, vuol dire che non è vero, come Feliziani e la Puggioni vorrebbero far credere, che questo piano piace a tutti, ma lo scontento é piuttosto ampio, e non sono pochi quelli che hanno ricorso, come non sono pochi gli scontenti che comunque hanno lasciato perdere.
        Ultima questione: “quando ci saranno i problemi veri”????? Che significa? Allora abbiamo davvero ragione, ci saranno problemi veri in questa situazione, e voi lo sapevate? ……..

  7. Professor Zoom says:

    @Casu Axedu “Intervento abbastanza impreciso.
    Partiamo dall’inizio: non è vero che basta il ricorso al Consiglio di Stato per bloccare l’applicazione della sentenza del TAR. Occorre che su motivata richiesta il Consiglio di Stato sospenda la sentenza “qualora dall’esecuzione della sentenza possa derivare un danno grave e irreparabile”. Quale sia la Legge evito di riportarlo, credo sia un esercizio necessario per lei cercarsela da solo.
    In questo caso manca addirittura il ricorso al Consiglio di Stato, quindi non si capisce perché non si debba dare immediata esecuzione alla sentenza.
    Sul fatto che l’assessore avrebbe potuto fare “carne di porco” del parere della Commissione, mi inchino alla abilità del giurista e alla chiarezza della frase. Peccato che nemmeno questo sia proprio così, ma spiegarlo temo sia inutile.
    Devo dire che questi commenti mi ricordano tanto quelli di un genitore che diceva che non si doveva fare ricorso al TAR perché tanto avremmo perso. Lo diceva perché lui ne era certo in base a chissà quali competenze a noi negate. Poi abbiamo vinto, immagino lo shock. Lo stesso genitore farneticava di una “dittatura della minoranza”, mostrando di sconoscere alcuni principi base della nostra democrazia e del nostro diritto. Ossia il diritto di una minoranza, anche solo di un singolo individuo, di agire per difendersi da quello che ritiene un sopruso. Anzi, il nostro sistema è strutturato proprio per difendere i diritti delle minoranze.
    Passando alla sentenza, ricordo soltanto che si tratta della sentenza n° 201300594. Riporto alcuni passaggi: “Nel merito il ricorso è fondato e deve essere accolto.”…”
    Il vizio è flagrante e l’atto, nella parte in cui prevede l’accorpamento della scuola di S. Alenixedda con il plesso di via Castiglione, deve essere annullato.

    Possono essere assorbite le ulteriori censure dedotte avverso gli atti impugnati.”

    Sui conteggi, volendoli proprio fare, temo poi che lei sia nuovamente in errore. I 170 genitori di cui parla non avrebbero mai potuto fare tutti ricorso nemmeno se avessero voluto. Infatti dovremmo togliere quelli delle quinte, che come è ovvio a chiunque non avevano alcun titolo nel fare ricorso. Faccio inoltre notare che 50 sono i genitori ricorrenti, ma i bambini a cui fanno riferimento sono 57 (alcuni sono fratelli). E poi si sarebbero dovuti levare i genitori di una delle due prime (che pure avevano già deciso di ricorrere, firmando addirittura le deleghe) perché sapevano già che l’anno prossimo non sarebbero rimasti comunque nella scuola. Infine dovremmo fare la tara, levando i genitori che avrebbero voluto e non hanno potuto per ovvi motivi economici. E tutto questo ricordando di nuovo che fossero stati soltanto 10 avevano tutto il diritto di ricorrere.
    Se poi per un genitore una scuola vale l’altra, il limite non è certo di chi vuol ricorrere.
    Infine, tutti vogliamo che l’anno scolastico inizi per tempo. Varrebbe la pena difendere tutti una sentenza che rappresenta l’unico fatto concreto, e che, se applicata, semplificherebbe tutto. D’altronde, pare che l’assessore Milia non voglia ricorrere contro le sentenze che toccavano le scuole medie ma soltanto contro quelle delle elementari. Verrebbe da chiedersi perché. Se uno ama fare qualche domanda naturalmente.
    Ah, il casu acedu proprio non mi piace. Molto meglio il pecorino semistagionato di Tertenia.
    Buon appetito
    Professor Zoom

  8. CASU AXEDU, PRIMA DI TUTTO LA SENTENZA È IMMEDIATAMENTE ESECUTIVA (ABBIAMO PERERI DI DIVERSI LEGALI) . TI RICORDO CHE LA SENTENZA OLTRE CHE LEGGERLA DOVREBBE ESSERE CAPITA … COSA CHE FORSE TU NON HAI FATTO… TI RICORDO CHE SI TRATTA DI BAMBINI E BASTA LEDERE I DIRITTI DI UN SOLO BAMBINO PER POTER PROCEDERE…. LA COSA CHE RITENGO GRAVISSIMA È CHE PER FARE GLI INTERESSI DI UN SINGOLO SI È CREATO UN ENORME DISAGIO A BAMBINI E GENITORI.. ANCORA PIÙ GRAVE È CHE L’EMERITO DOTTOR FELIZIANI CONTINUA IMPRTERRITO CON GRANDE ARROGANZA, PRESUNZIONE E PREPOTENZA A FARE DI TESTA SUA!!! TALE ATTEEGGIAMENTO È VERRÀ CERTAMENTE PUNITO PERCHÉ CREDIMI CHE BASTA UN SOLO GENITORE CHE FACCIA PARTIRE UNA DIFFIDA O DENUNCIA CON OVVIA RICHIESTA DI RISARCIMENTO DANNI AL FINE DI FAR RISPETTARE LA SACROSANTA SENTENZA TAR DEL 5 AGOSTO 2013… E CREDIMI….. SPERO TANTO CHE POSSA PAGARE DI TASCA… PERCHÉ TROPPO FACILE UTILIZZARE SOLDI PUBBLICI 8CHE POI SONO A CNHE I NOSTRI)… NOI LI ABBIAMO SBORSATI DALLE NOSTRE TASCHE.. E SIAMO PRONTI A CONTINUARE NELLA NOSTRA BATTAGLIA AFFINCHÈ I NOSTRI FIGLI ABBIAMO GIUSTIIZIA ….CHIEDIAMO IL RISPETTO DEL DIRITTO ALLO STUDIO IN UNA SCUOLA E DIREZIONE DIDATTICA CHE AMPIAMENTE SODDISFA LE ESIGENZE DEI NOSTRI BAMBINI E CHE FINORA HA SEMPRE DIMOSTRATO DI RISPETTARE L’OFFERTA FORMATIVA PROPOSTA… O ANCHE PER TE I BAMBINI SONO NUMERI????? RICORDATI CHE SONO IL NOSTRO FUTURO , ANCHE IL TUO E DI QUELLI SCELLERATI CHE CONTINUA A GIOCARE ALLA POLITICA E CON LA VITA DEGLI ALTRI!!!!! I BAMBINI SONO SACRI GUAI A CHI LI TOCCA!!!!!MAMMA DI SANT’ALENIXEDDA

  9. Lucilla says:

    Mi dispiace contraddirti, signor Acido, ma se avessi letto davvero bene la sentenza avresti visto che la violazione contestata assorbe tutti gli altri motivi, vuol dire che quella delibera era talmente viziata che uno solo dei motivi é bastato per tutti. Il dott. Feliziani sostiene che la delibera successiva ha sanato tutto, in realtà quella delibera di cui parla non ha i requisiti richiesti dal TAR. Le sentenze del TAR sono immediatamente esecutive, solo un arrogante può pensare di non tenerne conto, e sta pur certo che se non verrà applicata sarà il caos sul serio. E poi, davvero i movimenti di un’ unica scuola sono così sconvolgenti? O non sarà che siamo quelli che vi abbiamo dato più fastidio? Mi sa che é proprio vero, per una ripicca personale vi credete al di sopra della legge e dei giudici. Povera Italia!

    • Casu axedu says:

      Sappiamo tutti, signora Basica, quali erano i veri motivi del ricorso e tutte le considerazioni, apprezzabili o meno, che hanno portato alla presentazione. La sentenza del TAR è immediatamente applicabile se non interviene un ricorso al CdiS o una richiesta di sospensiva, mi sembra ci siano abbondantemente i tempi per tutte e due. Non sono di certo io quello che contesta le sentenze, anzi, mi sembra solo che il dirigente scolastico regionale ff. si sia giustamente parato il sedere con la lettera del 9 agosto. Al suo posto avrei fatto lo stesso.

      • Lucilla says:

        Feliziani deve applicare la sentenza, cosa che non sta facendo. Se continuerà così, riceverà un ordine di esecuzione forzata. Quali che fossero i motivi del ricorso, non rileva in questa discussione perché abbiamo vinto. Punto.

  10. Casu axedu says:

    Veramente è in estate che il casu axedu si produce e offre, a coloro che sanno apprezzarlo, il suo meglio… E, poi, Vito mi conosce e mi ha tra i suoi followers da moltissimo tempo. Sappiamo tutti che altri erano gli obbiettivi del ricorso (la delibera comunale, ma quella era inattaccabile credo ve lo abbia detto anche l’avvocato) e quella che è uscita dal TAR è, ahivoi, una vittoria di Pirro. Se 50 su 170 circa non è una minoranza, allora ditemi quale è. Io le sentenze le rispetto e non le commento, le leggo, però, sino in fondo, come penso abbia fatto il dott. Feliziani. Si vedeva lontano un miglio che quella sentenza era foriera di casini e, quindi, da dirigente avveduto, ha deciso di prevenirli, penso dopo aver preso atto degli intendimenti della Regione. Tutto qui.

    • Caro casu axedu essendo di origini ogliastrine so bene quando si produce e si offre il citato formaggio ! Il punto e’ che se non si sta attenti alla sua freschezza credimi che può essere abbastanza indigesto! Detto questo ti voglio informare che noi non abbiamo impugnato la delibera comunale semplicemente perché il recepimento della stessa era di competenza regionale. La delibera di cui tu parli non era inattaccabile, se ti leggi il parere dell’ottava commissione consiliare mi darai ragione. La sentenza che ci da ragione sarà per te una vittoria di Pirro, anche perché molti non hanno ricorso solo per questioni finanziarie. Voglio infine ricordanti che al TAR ha vinto il ricorso anche la scuola media Manno-Cima-Conservatorio e Deledda, per cui il ligio Feliziani dovrà farse e una ragione…… Esattamente come te, peraltro credo di avere capito anche chi sei e se vuoi possiamo discutere al telefono!

      • Casu axedu says:

        Il parere dell’ottava commissione conta zero. Infatti se l’assessore l’avesse chiesto in tempo ne avrebbe potuto fare carne di porco. Io non me ne faccio una ragione perchè me ne frego di questi litigi fini a se stessi. Mi interessa solo un inizio ordinato dell’anno scolastico. Per me S. Caterina e Via Castiglione pari sono, ho orizzonti limitati….

  11. Forse Casu axedu e proprio axedu il comune di Cagliari a questo punto nessuno lo cerca più….. Il Dott.Feliziani fa malissimo a non applicare la sentenza del TAR credimi, la componente genitori non è una minoranza e se anche lo fosse ha vinto il ricorso qualunque sia la motivazione della sentenza…. o forse casu axedu è di quelli che pensano che le sentenze non si rispettino???? Almeno farsi riconoscere e non postare con un nome che in estate è anche indigesto!

  12. Casu Axedu says:

    Il ricorso presentato è stato accolto dal TAR su profili che non erano quelli rilevati dal Comitato Genitori, bensì su violazioni di legge commesse dalla Regione (non dal Comune di Cagliari) in relazione al procedimento di adozione della delibera che recepiva il dimensionamento. Mi sembra impossibile che, come viene chiesto, si possa ricorrere al Consiglio di Stato ma applicare una sentenza del TAR!!! E il dott. Feliziani fa benissimo a portare avanti la sua azione perché ha capito, a differenza dei genitori che hanno fatto ricorso, che altrimenti ci sarebbe il caos. E’ questo che i genitori vogliono? Non credo, anche perché quelli che hanno ricorso sono una minoranza, seppur consistente, della componente genitori.

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