Elezioni politiche 2013 / Politica

Il grillismo come fase suprema del berlusconismo. Ecco perché il M5S vincerà le elezioni (per poi crollare miseramente)

Non ho mai avuto molta fiducia in Beppe Grillo, e ancora meno ne ho ora dopo l’ultima sparata fascistoide del comico contro la stampa italiana, esclusa platealmente dalla conferenza stampa che precede il comizio finale di Roma e riammessa solo dopo l’intervento della polizia. Settant’anni fa Mussolini faceva chiudere i giornali scomodi, oggi il Movimento 5 Stelle si accontenta di tenere i giornalisti lontani dalle notizie e adorare il blog del suo fondatore per scatenare lo stesso ribrezzo di chi crede nell’informazione libera come base di ogni democrazia. Oltre a Grillo, c’è un unico politico che in questi anni si è scelto i giornalisti che lo dovevano intervistare: è Silvio Berlusconi.

No, io non ci sto.

E non ho neanche molta voglia di spiegare cosa mi divida da questo modo di concepire la democrazia, non ho voglia di argomentare, non ho voglia di rispondere alla pochezza di chi fa di tutta l’erba un fascio, che mette in un unico calderone una cosa e il suo contrario, di chi appiattisce tutto a proprio uso e consumo.

Non ho più voglia di niente e di nulla se non di dire: resistenza. Così come contro il berlusconismo, bisogna resistere a questa parodia di democrazia rappresentata da Grillo, dalla evidente strumentalità delle sue affermazioni, dalle poderose cazzate che ha immesso in un circuito dell’informazione già debilitato da vent’anni di centrodestra bugiardo e manipolatore.

Cosa dite? Mi state chiedendo se “gli altri” non sono peggio? Qualcuno sì, ma non tutti: è evidente. E non perdo neanche un secondo a spiegarvelo, tanto non lo capireste. Non ho più voglia di perdere tempo.

Tanti anni fa, parafrasando Lenin, Giuseppe Fiori definì il berlusconismo “la fase suprema del craxismo”. Ora siamo oltre: siamo al grillismo come fase suprema del berlusconismo. Perché senza la rivoluzione culturale di Berlusconi, Grillo non sarebbe mai esistito.

Se Berlusconi aveva vinto proponendo agli italiani una perfetta identificazione tra la politica ed economia (perché tutti ovviamente dovevamo diventare ricchi, perché la ricchezza era l’unico obiettivo possibile e tutti gli altri passavano in secondo piano) Grillo ha affinato questo modello ed è andato oltre: adesso per lui democrazia ed economia sono addirittura diventati sinonimi.

Se Berlusconi la stampa la controllava, Grillo ora va oltre: la esclude. Con l’identico obiettivo: evitare qualsiasi controllo da parte dell’opinione pubblica.

E nel frattempo immette nel circuito della comunicazione le sue parole d’ordine. Così, nella fragilissima logica grillina, la democrazia in Italia addirittura da tempo non ci sarebbe più perché “se vai in banca non ti danno un mutuo”. Ecco, io non ho più voglia di ribattere a cazzate del genere: che di questi tempi faranno pure vincere le elezioni, ma io non ho più voglia di confondere temi diversi, piani diversi. Fatelo voi. Come insegna lo scrivano di Melville, c’è un momento in cui si può solo dire “preferirei di no”.

Io a Grillo dico no. Senza cedimenti, senza compromessi, senza aperture di credito. No e basta. Come a Berlusconi, Fini e Bossi nel 1994.

Dico no, e aspetto i cento e passa parlamentari grillini alla prova dei fatti, quando in Italia non si parlerà solo di economia, di euro (sempre che siano in grado di farlo, dubito che dalla Sardegna arriveranno proposte all’altezza della situazione), ma anche di valori e di idee. Li aspetto al varco quando si parlerà di antifascismo (il prossimo 25 aprile ne vedremo delle belle, statene certi), di diritti degli immigrati, dei diritti delle coppie omosessuali, di informazione, di politica estera. I grillini lì crolleranno, miseramente. E crolleranno anche quando si parlerà di lingua sarda e di autonomie speciali, ad esempio.

Grillo vincerà le elezioni, poi crollerà miseramente.

Perché dico questo? Perché l’informazione è un termometro della democrazia. E Grillo che si sottrae alle domande dei giornalisti italiani si manifesta per quello che è: un fascistoide. Con tutto quello che ne consegue.

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189 Comments

  1. Pingback: Caro Grillo, ti ho dato più volte del fascista! Anche io voglio essere “Giornalista del giorno”! Altrimenti… - vitobiolchini

  2. Pingback: Beppe Grillo, un comico miracolato dal web. M5S in caduta libera: di credibilità più che di consensi - vitobiolchini

  3. nicola says:

    Caro Vito, tra due anni, dopo due anni di governo PD-Monti-Sel che avranno approvato tutte le misure imposte dal fiscal compact (le cui conseguenze sono ben sintetizzate qui http://www.megachip.info/tematiche/beni-comuni/9559-il-fiscal-compact-e-da-oggi-il-nostro-moloch.html ), e dopo aver visto il lavoro di denuncia che svolgeranno i parlamentari del M5S, io penso che cambierai opinione.

  4. Dafni Ruscetta says:

    A onor del vero, per chiarire di cosa stiamo parlando (spesso senza ragion veduta…), ecco un link utile a capire meglio la situazione di certa stampa in Italia: http://www.cadoinpiedi.it/2013/02/25/il_sano_giornalismo_di_repubblica.html

  5. Mister coerenza says:

    Domande finte (preconfezionate su indicazione di Bonaiuti)
    “Giornalisti” rigidamente selezionati dallo staff,altrimenti fuori.
    Inquadrature studiate attentamente.
    Il conduttore ridotto a maggiordomo con il microfono.
    Il diluvio di balle e di inganni fatto passare come la Verità, con buona pace di ogni minima forma di deontologia professionale.

    Questo è sempre stato il canovaccio di ogni trasmissione “giornalistica” in cui era presente Berlusconi. E per gli altri “leader” della casta più o meno la stessa cosa.

    Gentile Vito, per coerenza, davanti a questa trasformazione della professione di giornalista a imbonitore mediatico in servizio permanente effettivo, che va avanti da almeno 20 anni, lei, che adesso tanto si scandalizza se grillo non fa salire sul palco i giornalisti (liberissimi ovviamente di fare il proprio lavoro dalla pubblica piazza), dovrebbe immediatamente dimettersi dall’ordine. Come forma minima di protesta. E, appunto, di coerenza.
    E invece….mah…

  6. Antonio says:

    Prima lo ostracizzano per 2 anni poi si strappano le vesti perche’ non hanno il pass per entrare nel camerino del loro “idolo”. Io me lo ricordo alle assemblee degli azionisti delle varie Parmalat Telecom per finire con Mps. lui denunciava la megarapina ai danni dei risparmiatori e i giornaloni nazionali lo dipingevano come un pagliaccio. Forse molti Italiani non lo ritengono un pagliaccio. gliela concediamo la liberta’ di non ritenerlo un pagliaccio ? Antonio.

  7. Biolchini, non ci siamo.
    Marco Travaglio è un giornalista di spessore (che adoro), vice direttore di un giornale senza padroni e -come lei ben sa- per il Senato voterà M5S.
    Come la mettiamo?

    • E chi è Travaglio, il papa? Ognuno poi fa le proprie scelte. Non capisco il senso della domanda.

      • Neo Anderthal says:

        Mi sembra chiaro: Travaglio è una Fonte di Saggezza, e chi non ascolta devoto la sua opinione è un miscredente.
        O non vorremo magari votare con la nostra, di testa?

      • Qui siamo arrivati all’idolatria! Hanno rinunciato a pensare con la propria testa e hanno necessità di un leader… Più o meno quello che accadde nel ’22 in Italia, o nel 2004 in Sardegna…(io sono stato un soriano “talebano” :-).) Mi dispiace solo che una parte della sinistra italiana abbia deciso di allontanarsi da Travaglio e dal Fatto quotidiano solo quando questi hanno iniziato a parteggiare per Grillo. Perché quando erano solo anti-Berlusconiani andavano benissimo. E invece, a mio parere, erano anche allora dei personaggi impresentabili.

      • Adoro Travaglio, ma non ho seguito il suo esempio, poiché ho votato con la MIA testa.

        Il suo assunto, caro Neo Anderthal, risulta quindi piuttosto opinabile.

      • No, no.
        Travaglio non si è ancora dimesso. 😀

        Il senso della domanda è questo: come mai un giornalista normodotato e -a mio parere- lungimirante come Travaglio non demonizza il fenomeno Grillo… anzi, arriva persino a garantirgli pubblicamente il consenso?
        Esistono giornalisti e giornalisti, evidentemente.

      • Neo Anderthal says:

        A parte il fatto che sarebbe opportuno, ogni tanto, riportare le parole al loro senso -perché Grillo non è “demonizzato” ma sottoposto a un vaglio critico, che evidentemente va controcorrente rispetto all’idolatria di cui è oggetto- cosa ci sarebbe di strano o di male nel comportarsi ed avere opinioni pubbliche diverse o distanti da quelle di Travaglio?
        Il fatto che esistano giornalisti e giornalisti non solo è un fatto scontato, ma dal momento che i giornalisti robot fatti con lo stampino forse ci sono solo in Corea del Nord, è anche un fatto positvo e necessario.
        Vito non la pensa come Travaglio? E quindi?

  8. Caro Vito, io ti stimo e penso che la tua voce “libera” sia un bell’antidoto allo schierarsi tappettinico di molti tuoi colleghi. Pensare con la propria testa fa bene alla libertà, e non solo quella della stampa. Nonostante ciò ho votato per M5S, e i motivi sono così tanti e complessi che fa noia elencarli. Dico quello più importante: non voglio fare più da alibi o da capro espiatorio di una sinistra che che ha abbandonato la sua storia per approdare al capitalismo nella sua più perversa accezione, il liberismo. Voglio che queste elezioni spazzino via tutto perchè si possa ricominciare da zero. Anche lontani da Grillo. L’importante è impedire lo statu quo sinistra-centro-destra, e rincominciare da capo. L’alternativa è la barbarie.

  9. robyrubini says:

    vito biolchini??? e chi cazzo sarebbe vito biolchini????
    entro qui dentro solo perché ho letto in giro le solite cazzate contro il MoVimento 5 Stelle che mi hanno portato qui..
    ora, detto tra noi, ma tu chi cazzo saresti che fai proclami di questo genere dal tuo inutilissimo blog? che condizioni la gente con pensieri privi di qualsiasi fondamento e pregni di sole balle??
    che senso hai nel mondo?? cosa significhi nel contesto italico??? di quale film sei il personaggio???
    ma vai a scrivere sulla carta igienica e poi pulisciti il culo..
    non c’è gente più insopportabile in Italia di quella che sale sul pulpito, punta il dito e giudica, o peggio ancora fa previsioni negative fantasiose quanto assurde come le tue, senza nemmeno sapere di cosa stia parlando.
    e tu saresti un giornalista???? ma vergognati !
    non hai altri argomenti su cui scrivere?? tutto quello che ha fatto testadibitume nella tua cazzo di isola non ti interessa?? sui Cacciatori di Sardegna, tutti tuoi co-isolani che fanno la guardia alle tenute del capo, non hai niente da dire??
    e saresti un giornalista??? TU??
    ma cosa vai cercando? visibilità?? così qualche giornaletto ti assume???
    forse anche a te fanno gola i finanziamenti pubblici??
    non ce ne sono più soldi per i giornalisti.
    e non c’è più spazio per chi fa propaganda invece di fare informazione.
    vai a zappare la terra che almeno ti rendi utile all’agricoltura.

    • Semplice elettore o anche tu candidato?

      • O semplice provocatore ad hoc per gettare discredito (ne avremo sempre, sempre di più) a meno che davvero non si inventi una democrazia digitale propaggine di quella reale, non se la prenda e non dia retta a tutto quello che legge

      • senzasenso says:

        Vito, dovresti ringraziare robyrubini, il suo messaggio conferma la tua analisi.
        la chiusa poi è fantastica: “vai a zappare la terra che almeno ti rendi utile all’agricoltura.” L’apoteosi del qualunquismo.

      • così a occhio è un cretino, a prescindere da chi vota:P

      • Guarda che bel linguaggio violento questo robyrubini!!! Biolchini, fascisti grillini ne vuoi?
        E sbagli caro/a Vendemmia a parlare di cretino. Questa è gente pericolosa. E se avessero in mano anche solo un briciolo di potere, stai sicuro/a, lo userebbero.

    • Troppi punti interrogativi, Roby. Per il resto fornisci l’impressione di una persona flemmatica e di un’educazione che viene d’altri tempi. Io voto 5 stelle. Ma non grazie a lei. Non sopporto chi moltiplica punti esclamativi e interrogativi.
      Invece vorrei sapere dal signor Botticini il nome della sua casa editrice e sapere come si mantiene, se con fondi pubblici oppure no. Grazie e buon voto. Predico oltre il 20% per 5 stelle e circa 120 deputati. Notevolissimo. Chiaro che hanno imbarcato anche qualche persona così così. Ma molti di questi restano fuori, compreso quello del matrimonio con gli animali. Leggetelo. È una bella penna.

    • Neo Anderthal says:

      Roby, scusa ma se tanto mi dà tanto, chi sei TU?
      Io Vito lo conosco, lo ascolto e spesso dissento, e infatti non “mi condiziona”.
      Ma fornisce spunti di riflessione e dibattito, e lo ringrazio per questo.
      Tu invece che proponi?
      Un bel coro con la bella canzoncina “1 vale 1”?
      Certo 1 vale moltissimo, specie, come diceva Trilussa, quando a seguirlo sono moltitudini di zeri.

  10. Stamani ho condiviso quest’articolo su fb, ecco uno dei commenti: “bersani? monti? berlusconi? preferisco un benito grillo a queste tre teste di cazzo”
    questo è la cosa più preoccupante del M5S

  11. Caro Vito, mi sorprende alquanto il tuo accanimento verso qualcosa che forse non riesci ANCORA a capire… per comprenderlo basterebbe vedere l’intensità dei commenti che ti arrivano, ben maggiori di un articolo su Is Arenas o sull’attività della Regione Sardegna…

    Quello che non capisco e come possa non vedere quelle che è oramai palese e conclamato (e non te lo dico, ci arriverai da solo, prima o poi). Ognuno è libero di pensarla e di cantarla come vuole, ma alla condizione di metterci sopra l’onestà intellettuale del sue affermazioni, ricordando sempre che il conflitto di interessi non vale solo per qualcuno, e benché riconosca pienamente l’onesta delle tue parole, leggendoti come ti leggo, non riesco ad immaginare una tua posizione non faziosa.
    Posso permettermi queste affermazioni in virtù del mio status che mi coinvolge pienamente: sono come sai editore (quindi un potenziale tuo padrone…) sono giornalista e quindi un tuo collega (pur se solo pubblicista, senza millantare esami non dati alla Giannino) e sono pure candidato al Parlamento col M5Stelle (senza speranza di elezione grazie al Porcellum).
    Consentimi quindi di fare a te alcune domande alle quali, se vorrai e lo riterrai opportuno, potrai rispondere qui sul tuo Blog (che apprezzo e seguo pur senza aver mai commentato prima d’ora):
    -Perché dici che gli unici che si scelgono i giornalisti a cui concedersi sono Grillo e Berlusconi dato che è prassi consolidata di TUTTI I POLITICI (e non solo) concordare le interviste a proprio uso e consumo?
    -Come puoi dire che Grillo vuole evitare ogni controllo da parte dell’opinione pubblica se è esattamente IL CONTRARIO che invoca e propone quotidianamente?
    -Lo sai che NOI parliamo soprattutto di Idee e di Valori e non di Economia? L’economia dobbiamo fronteggiarla solo perché chi ci ha preceduto nel governo dell’Italia l’ha utilizzata solo per il proprio tornaconto, non certo per il bene comune.
    Secondo te Grillo vincerà le elezioni (SPERIAMO PROPRIO) e poi crollerà miseramente, ma secondo te, chi o cosa invece ci dovrebbe salvare dal baratro che ci attende incombente? Dimmelo tu!!!!! Grazie.

    • Caro Ivan, perdonami, forse ti mancano alcuni fondamentali del giornalismo politico. Non è assolutamente vero che sia “prassi consolidata di TUTTI I POLITICI (e non solo) concordare le interviste a proprio uso e consumo”. Ma chi te lo ha detto? Le interviste si chiedono e si concedono, si possono rifiutare o no, e non è assolutamente vero che la norma sia che si “concordano”, ma quando mai! Eppoi cosa vuol dire “concordare”? Che il politico risponde solo alle domande che vuole lui? Ma quando mai? Ma lo hai mai intervistato un politico?
      Peraltro, un conto è rifiutare una intervista (cosa legittima), un conto convocare una conferenza stampa e selezionare i giornalisti all’ingresso. Ed è quello che esattamente ha fatto Grillo a Roma l’altro giorno.

      • ivan botticini says:

        Caro Vito, è possibile che mi manchino molti fondamentali del giornalismo e non solo di quello politico, ma almeno uno l’ho ben chiaro, quello di riportare sempre con onestà e lealtà la realtà delle cose e non di trasformarla ed adeguarla a proprio uso, come invece hai appena fatto tu.
        Ti segnalo infatti che Grillo a Roma non ha convocato nessuna conferenza stampa per poi selezionare i giornalisti all’ingresso (e ciò sarebbe stato deprecabile) ha invece “tentato” di allontanare dal palco la stampa italiana, solo come segno di sfiducia verso il modo tutto italiano di fare quel giornalismo politico di cui parli.
        Personalmente ho intervistato pochissimi politici nell’esercizio palese delle loro funzioni politiche, ma tanti cammuffati e nascosti dietro altre professioni, e una delle più frequenti era quella del giornalista… 🙂
        A quando una tua candidatura?

      • Quindi Grillo ha solo “tentato” di allontanare dal palco la stampa italiana, “solo come segno di sfiducia verso il modo tutto italiano di fare quel giornalismo politico di cui parli”? Inizio a essere d’accordo con l’abolizione dell’Ordine dei Giornalisti.

      • ivan botticini says:

        … “tentato” è esatto, infatti non ci è riuscito…
        L’Ordine sarebbe già stato abolito se quando ci fu il referendum si fosse potuto votare senza l’ostacolo del quorum.
        Il referendum senza quorum è una delle proposte che il M5Stelle porterà avanti con forza in Parlamento.

      • Ma lei è uno stratega della politica! È un piacere leggere le proposte del movimento. Che bella trovata il referendum senza quorum! Complimenti! Mi sa che vi voto! Così 4 coglioni possono decidere per il resto della nazione! Davvero geniale. Ahahahaha

      • Referendum senza quorum non significa lasciar decidere pochi, ma costringere tutti a prendere posizione su un determinato argomento. Evidentemente lei, signor aldo, di solito anzichè leggitimare il lavoro di tanta gente che si è prodigata per raccogliere le firme per i referendum passati, deve essersi fatto un bel bagno a mare!

      • Lei si sta sbagliando: i giornalisti non sono stati selezionati, i giornalisti italiani sono stati invitati a guardarsi la manifestazione nella piazza come tutti gli altri cittadini. Non gli è stato negato nessun diritto di cronaca. Il loro bell’articoletto denigratorio se lo potevano scrivere dalla piazza invece che dal back stage. L’italia è l’unico maledetto paese dove i esiste un ordine dei giornalisti, altra casta. Poi se lo vuole sapere, di invitare gente a casa mia che invece di farmi una foto a tavola mi viene a inquadrare nel cesso, bene…sono d’accordissimo con Grillo.

      • Da quel che ho capito io è andata così:
        gli accrediti stampa erano in numero limitato (non so quanti di preciso) per motivi di spazio e altri motivi. Sono stati dati a chi li chiedeva. I primi a chiederli sono stati molti giornalisti esteri. Quelli delle maggiori testate italiane li hanno chiesti con calma, ma erano già finiti. Quindi non avevano gli accrediti. Si sono presentati comunque alle transenne per entrare. Sono stati bloccati dal servizio d’ordine perché non avevano gli accrediti. Hanno cominciato a fare casino, sono volate parole grosse. Allora gli organizzatori hanno chiamato le forze dell’ordine. La tensione è salita ancora. La stampa estera ha preso le parti di quella italiana. Le forze dell’ordine hanno consigliato agli organizzatori di far entrare anche i giornalisti senza accrediti, per risolvere la situazione di tensione, invece di aggravarla. Gli organizzatori hanno seguito il consiglio e i giornalisti sono entrati. Il titolo comunque era già bello pronto.
        La professionalità di quei giornalisti è riassunta perfettamente in uno scambio mail pubblicato oggi dalla candidata lombarda.
        Eccolo qui
        http://silvanacarcano.wordpress.com/2013/02/24/lettera-aperta-di-silvana-carcano-a-repubblica/

        http://www.beppegrillo.it/listeciviche/liste/lombardia/repubblica%20screenshot%201.jpg

        http://www.beppegrillo.it/listeciviche/liste/lombardia/repubblica%20screenshot%202.jpg

      • my2cent says:

        ohimommia Vito che scivolone….
        una delle regole di base dovrebbe sempre quella di sentire entrambe le parti in causa prima di sputar sentenze…

      • Neo Anderthal says:

        Posso dire che, così a naso, mi sembra una balla colossale?
        Da quando in qua un ufficio stampa minimamente professionale, anche se fatto da volontari, offre una precedenza a organi di stampa con questi criteri?
        Ma state scherzando, chiaramente.
        In ogni caso, dato che di rete sembra che si sia praticissimi, basta dare comunicazione in tempo.

  12. Vito… non ti ho mai detto che lo slogan del tuo Blog è semplicemente perfetto?
    “LA LIBERTA’ DI STAMPA E’ DI CHI POSSIEDE UN ORGANO DI STAMPA”

  13. Io noto una cosa.
    Quando il traffico sul Blog langue, fai ricorso ad una articolo di questo tipo.
    Ci pubblichi i grafici dei traffico per articolo?
    😉

  14. Ciao Vito, dopo aver letto questo tuo post, non posso che porti una domanda: “perchè in Italia quando qualcuno tenta di spezzare il meccanismo perverso che tiene da decenni i cittadini contrapposti a destra e a sinistra come tifoserie ottuse, si cerca di abbatterlo in tutti i modi? In particolare, attraverso la manipolazione dell’informazione?” Sono nel Movimento 5Stelle da anni e ti posso garantire che i media hanno raccontato fino ad oggi, una verità del tutto distorta di questo Movimento e del suo fondatore Beppe Grillo. Offendendo noi attivisti, i simpatizzanti e l’intelligenza degli italiani. Durante lo Tsunami Tour, abbiamo riempito le piazze di tutta Italia. Da quanto tempo in Italia non si vedeva una simile partecipazione PACIFICA nelle piazze, per un comizio politico? In queste settimane, le nostre piazze strapiene, sono state relegate a fondo pagina. I numeri sono stati minimizzati e gli eventi sviliti in tutti i modi. Le persone che hanno partecipato a questi eventi: trattate da imbecilli. Ne ho lette di tutti i colori. In pochi si sono attardati ad interrogarsi sulle radici e sul perchè di questa rivoluzione silenziosa e democratica. Se la sinistra avesse riempito una piazza come quella di San Giovanni, ne avrebbero parlato per un mese (Idem per la destra). Si sarebbero autoincensati per secoli attraverso i loro giornali di partito pagati da noi. INvece il Movimento viene snobbato, occultato colpevolmente dai media o ridotto ai minimi termini. Questo hanno fatto fino ad oggi i media italiani (escluse poche eccezioni). A questo punto ti dico: siamo noi gli antidemocratici o forse meriteremmo un po’ più d’informazione onesta e un briciolo di rispetto? Quando i media rinizieranno in Italia a raccontare la verità, allora forse anche noi rinizieremo a fidarci di loro. Diversamente dai tesserati di partito, noi prima ancora che attivisti del M5Stelle, siamo cittadini italiani. I soldi dei contributi pubblici alle testate giornalistiche arrivano anche dalle nostre tasche. Infatti riteniamo sia giunto il momento di abolirli. Così i giornalisti saranno finalmente liberi di raccontare la verità, senza subire le pressioni delle segreterie di partito ed evitando di prendere in giro gli elettori. PS. Ho molto rispetto per te e per il tuo lavoro. Spesso ti leggo volentieri. Ma oggi, non sono assolutamente d’accordo con ciò che scrivi, perchè il Movimento 5Stelle non è quello che racconti. E’ tutta un’altra cosa. Non mi riconosco in queste tue parole. Stai raccontando una storia ‘vecchia’ senza renderti conto ne è già iniziata una nuova. Buon lavoro.

    • Cara Emanuela, tu dici: “In queste settimane, le nostre piazze strapiene, sono state relegate a fondo pagina”. In Sardegna non è successo così, lo sai bene. La Nuova vi ha dato uno spazio molto rilevante (perché molto era rilevante l’evento), l’Unione non vi ha oscurato (come ha fatto in passato con altre forze politiche).
      Non potete sempre fare i martiri, salvo poi aggrapparvi alle “poche eccezioni” quando vi si fa notare che non è così. Per confutare l’argomentazione “tutti ci censurano” non è necessario dimostrare che nessunovi censura, ma che anche uno solo non vi censura. E così è andata.
      Grillo è stato al centro della campagna elettorale, mediaticamente parlando. L’informazione che hanno dato su di voi non vi è piaciuta? Non ho mai sentito un politico essere soddisfatto di come i giornali hanno raccontato la sua attività: Berlusconi è dal 1994 che si lamenta, con le argomentazioni che ora sono vostre.
      Secondo: basta con questa storia dei “giornali pagati da noi”. Lo stato sostiene tutte le imprese produttive, dunque anche l’editoria. Anzi, dovrebbe sostenerla anche di più e con maggiore intelligenza vista la terribile crisi che sta devastando il settore.
      Inoltre, non c’è nessuna correlazione tra i contributi pubblici alle testate giornalistiche e la libertà dei giornalisti “di raccontare la verità, senza subire le pressioni delle segreterie di partito ed evitando di prendere in giro gli elettori”: nessuna.
      Cara Emanuela, di quanto il rapporto tra politica e informazione sia molto più complesso di quanto non diciate ve ne accorgerete presto.
      Ciao, buon lavoro anche a te
      Vito

      • irma cabano says:

        lo stato non sostiene tutte le imprese produttive. sostiene quelle improduttive a quanto pare. io sono una giornalista o forse è meglio dire ero una giornalista. infastidita, schifata talvolta dalla faziosita delle notizie e dalla mistificazione della realta nonmi sono piu sentita rappresentata da un ordine , infatti ordine o casta o chiamatelo come vi pare che mentre chiedeva denaro da una parte non tutelava i diritti degli indipendenti e permetteva il dilagare di veline e velini che si appropriavano dei salotti televisivi e leccavano questo o quel potente di turno. non è vero che essere finanziati da questo o da quel partito non condizioni la liberta di stampa. sono certa che presto si trovera un modo congruo di comunicare con la stampa ma dovranno essere garantite la verita e l obiettivita dell informazione

      • my2cent says:

        “Lo stato sostiene tutte le imprese produttive, dunque anche l’editoria.” ….voleva essere una provocazione vero???

    • Anonimo0 says:

      Emanuela, tui sarai una rappresentante del popolo italiano alla Camera dei Deputati. Non è un ruolo di poco conto, è evidente a tutti. Il peso delle responsabilità e delle aspettative diffuse è presente in ognuno di noi, ed è presente in capo ad ogni candidato eleggibile (con questa legge elettorale ci si può anche permettere di mischiare la candidatura con l’automatica elezione, almeno se si poggia il sedere su uno dei gradini più alti della gerarchia di scheda).
      Ora, si può anche essere indulgenti e comprensivi nei confronti del vostro fastidio in merito al guazzabuglio di critiche-sospetti-maldicenze-veleni-pochezza che l’opinione pubblica, più o meno strutturata, vi ha dedicato in questi ultimi 15-20 mesi. Una forza politica che sente in se un alito (se non un maestrale) di novità è per forza di cose portato a reagire nel modo e nei contenuti espressi nel tuo post. Detto ciò, quello che a molte persone (io capofila) non riescono a capire è il senso politico della vostra proposta “a questo livello”, cioè a livello statuale. Mica sono tutti idioti, Emanuela: la differenza tra le tensioni e spinte di un buon governo Parma o di un qualsiasi Comune Vattelapesca e la capacità di governo della massa di nodi che non solo solo i nostri, ma che si siedono in altre cancellerie o altri spazi di governo internazionali, .. sono evidenti a tutti.
      Insomma, qui non è in gioco la vostra sincera volontà di metter “buon senso” come pasta che può alimentare la risoluzione dei problemi.. questo a livello comunale o provinciale può anche bastare… Qui è in dubbio la vostra possibilità di mettere in campo capacità utili al governo di un intero paese (che è cosa distinta rispetto alla scala prima richiamata, è evidente..).
      Se poi la risposta, evidentemente, è il riferimento all’incapacità della classe politica che ci ha appena governato (più o meno da 50 anni) a affrontare, gestire e risolvere i problemi del paese.. allora va bene, giochiamo pure al gioco di chi è più disgraziato.. non c’è problema. Ma, in ogni caso, l’assente di turno è la vostra chiara capacità di confrontarvi con l’esterno tramite meccanismi democratici che possano mettere in evidenza – e soprattutto discutere – una chiara e (si auspica) complessa visione del futuro di questo disgraziato paese.
      Ne abbiamo bisogno tutti, purtroppo.. Non siamo più nè un paese per vecchi, nè un paese per bambini.. rischiamo di rimanere solo un paese di minchioni.

  15. Una mia nota di risposta ad un amico che mi contestava il rifiuto dell’ideologia, nel M5S.
    L’ho presa come spunto per spiegare la ragioni del mio voto.

    Se vi va…

    https://www.facebook.com/notes/ale-sestu/io-domani-vado-a-votare-m5s-ecco-perch%C3%A9/10151445659427416

  16. nicola says:

    Il “Movimento Cinque Stelle” rappresenta uno dei fenomeni a rilevanza di massa degli ultimi anni. Presentato come un insieme di legittime aspirazioni derivanti dalla conseguenza del “marciume” della politica, esso si configura come un’assolutà novità nel panorama politico italiano e come un effettivo strumento “liberatore” dai corrotti, dagli schiavi del sistema, dai ladri di stato, dal malaffare vagamente inteso ecc. La professionalità e la grande capacità artistico-comunicativa di Beppe Grillo agiscono da propulsore fondamentale e da catalizzatore mediatico per tutta una serie di istanze a cui ,dal palco, il comico genovese trova (apparentemente) sempre risposte e soluzioni adeguate (“via tutti!”). Il seguito di massa del suo “Tsunami-Tour” è un dato di fatto e coglie ,nel contempo, un elemento ineludibile: la totale assenza dei suoi eventuali interlocutori politici data la scelta di questi di non misurarsi sul suo stesso terreno (eccezion fatta per il centrosinistra a Milano). Beppe Grillo è, dunque, il “Movimento Cinque Stelle” ma nulla di quanto si affermi e si pensi sulla natura continuamente dichiarata di libera e aperta discussione al suo interno esiste realmente. Le contraddizioni di un “movimento” che nasce e si sviluppa “libero” sono evidenti e si tramutano anche nel farraginoso programma ultrapopulista che dovrebbe rappresentare una carta d’identità precisa visti i consensi potenzialmente ricevibili in termini elettorali ma che non va oltre un serio “cimitero di buone intenzioni” dove trova posto tutto ed il contrario di tutto e dove questo “tutto” manca anche dell’approfondimento di temi sociali legati al disastro storico dell’oggi.
    Alcuni punti essenziali su quanto detto.
    Il M5S si fonda sulla semplice adesione al blog. Sulla condivisione del programma succitato e su un’eticità che deve far risaltare il totale disinteresse per la “politica sporca, per la disonestà nell’affare pubblico ecc”. Il blog è di totale proprietà di Beppe Grillo ed il marchio risulta depositato; il milionario genovese può quindi fare il brutto ed il cattivo tempo agendo addirittura su un cosiddetto “non-statuto” (brevissimo tra l’altro proprio perché inutile) in cui viene definita la stessa associazione come un qualcosa di distante e distinto dai partiti “senza organismi direttivi o rappresentativi” e quindi senza alcun reale dibattito interno, congressi, discussioni aperte, votazioni su assi programmatiche ecc. Nulla di tutto questo: il “nuovo” movimento è soggetto solo al volere di un uomo solo. Decide solo lui. Ovviamente non mancano nei territori i soliti forum di discussione anche specifica su temi tra i più disparati ma la base di fondo dell’intervento politico non viene minimamente messa in discussione da tutto questo. Il bastone di comando appartiene solo alla cerchia più ristretta di Grillo e questo alla faccia dell’antipartitocrazia più sfacciata e propagandata degli ultimi anni. Viene da chiedersi, constatando un minimo di analisi sociale ed economica, chi sia in realtà il “gruppo” di Beppe Grillo e cosa ci sia dietro il suo movimento.
    Grillo è guidato da anni dalla Casaleggio Associati una delle più potenti aziende del ramo informatico oggi in circolazione e soggetto gestore di vari siti d’informazione “libera” circolante nella rete (Cado in piedi,Tze-Tze, Chiare lettere ecc..)
    Ma per capire meglio di cosa stiamo parlando è necessario svelare prima chi sono le figure chiave della Casaleggio Associati oggi partendo da Enrico Sassoon, giornalista, dal 1977 al 2003 nel gruppo Il Sole-24 Ore, già direttore responsabile de L’Impresa-Rivista Italiana di Management, della rivista Impresa Ambiente e del settimanale Mondo Economico. Dal suo curriculum pubblico apprendiamo anche che «è stato direttore scientifico del gruppo Il Sole-24 Ore». Dal 1998 al 2006 Sassoon è stato amministratore delegato dell’American Chamber of Commerce in Italy, di fatto una lobby indirizzata a favorire i rapporti commerciali delle corporation americane in Italia. Nella Casaleggio Associati troviamo anche forti legami con l’Aspen Insitute, un “think-tank” di tutto rispetto made in USA. E l’Aspen Institute pesa, ovunque agisca. Luogo di incontro fra intellettuali, economisti, politici, scienziati e imprese. Nell’Aspen transita l’élite finanziaria italiana, che fa riferimento sia al centro-destra che al centro-sinistra. Con quali finalità? «L’internazionalizzazione della leadership imprenditoriale, politica e culturale del paese attraverso un libero confronto tra idee e provenienze diverse per identificare e promuovere valori, conoscenze e interessi comuni», si legge nella “mission” dell’istituto. E in che modo? «Il “metodo Aspen” privilegia il confronto e il dibattito “a porte chiuse”, favorisce le relazioni interpersonali e consente un effettivo aggiornamento dei temi in discussione. Attorno al tavolo Aspen discutono leader del mondo industriale, economico, finanziario, politico, sociale e culturale in condizioni di assoluta riservatezza e di libertà espressiva». Che la stessa Aspen abbia un ruolo più che rilevante nella Casaleggio Associati è fuori discussione ma col movimento di Beppe Grillo cosa potrebbe portare come elemento di tanta decantata novità per il futuro della classe lavoratrice italiana e per le masse popolari del nostro paese accorse ad ascoltare il “verbo innovatore” dell’ennesimo burattino dei poteri forti internazionali?
    Perché quando si allacciano rapporti con tali multinazionali (Casaleggio Associati) che hanno, a loro volta, rapporti con soggetti come Enamics (al cui interno troviamo organismi come JP Morgan), American Chamber of Commerce in Italy, Sole24 ore (quanti membri del passato governo hanno avuto gli stessi rapporti?) di nuovo c’è solo il silenzio con cui viene accolto tutto questo nei salotti che contano dell’alta finanza.
    Date sommariamente queste premesse, ne consegue appunto un “programma” per il M5S estremamente variopinto, interclassista e profondamente retorico sui punti dedicati ai grandi temi del nostro tempo. Grillo non dice assolutamente nulla sul dramma del lavoro se non la sterile affermazione dell’abolizione della legge Biagi (276/03) come se l’ultima riforma stessa dell’ex-ministra Fornero (quella dell’abolizione dell’articolo 18 e dello smantellamento del contratto nazionale) avesse portato solo benefici ai lavoratori italiani, non cita nemmeno una volta gli esiti nefasti della controriforma pensionistica dello stesso precedente governo (i disastri degli “esodati” non lo riguardano a quanto pare), non menziona mai i dettami del “fiscal compact” e gli obblighi di pagamento del debito legati alle grandi speculazioni finanziarie su cui i colossi bancari mondiali hanno responsabilità enormi e non mette nemmeno per un istante in discussione i rapporti di produzione-proprietà a riguardo della necessità di nazionalizzare sotto controllo operaio le più grandi aziende che oggi licenziano ed inquinano( ILVA, ALCOA, FIAT, ELECTROLUX, BENETTON ecc) se non un minimo riferimento alla necessità di acquistare a “prezzo di costo” tutta la dorsale telefonica in mano a Telecom Italia. Nel “programma” si esprime per il contenimento delle tariffe ma anche per porre fine ai monopoli “di fatto” (come sia possibile raggiungere concretamente questo obiettivo resta però un mistero vista la suddetta intangibilità delle loro proprietà), si scaglia (a parole) contro l’invasione della finanza nell’economia ma poi,oltre ad altri “palliativi”, propone la costituzione di “quote di rappresentanza di piccoli azionisti nelle società quotate” ovvero una parvenza di controllo azionario delle stesse società che puntualmente gettano sul lastrico milioni di famiglie dando via libera a licenziamenti di massa. Di più, nelle proposte del M5S è presente non la completa ripubblicizzazione dei vari servizi sociali largamente intesi bensì la tiepida e “pericolosa” offerta di ritornare ai consigli di amministrazione per “limitare l’influenza dei direttori generali delle ASL”. Grottesco!
    Quest’“album di vecchi ricordi”, adattato ai tempi nostri con tanto di retorica falsamente antisistemica, ricorda molto qualcosa di già visto e di estremamente tragico per la storia del nostro paese. Rilevando elementi di rimembranza poco spassosa viene da ricordare quanto poi fu effettivamente applicato del vecchio programma fascista presentato il 23 marzo del 1919 in piazza San Sepolcro a Milano in cui tra l’altro vi trovavano posto punti molto più avanzati di quanto si senta dire dagli show permanenti di Grillo. Egli, nelle sue sceniche esibizioni, non lesina bordate allo stesso strumento sindacale di rappresentanza diretta degli interessi dei lavoratori in quanto tale (non ponendosi contro la linea che ,di questo, i vari dirigenti opportunisti di marca PD hanno pressoché reso inutile), non rifiuta la scelta di capitali compartecipativi dei lavoratori nel pacchetto azionario delle loro imprese (scelta che gli stessi minatori dell’Alaska sul caso Parmalat o i lavoratori della stessa Enron, in passato, hanno dovuto rimpiangere visto il fallimento delle loro aziende), e non cita nemmeno una volta il problema dell’immigrazione su cui ,più volte, ha invece sporto attenzione ma con accenti del tutto lugubri e assolutamente xenofobi.
    Posizioni, quindi, che ricalcano quelle di un soggetto politico chiaro e preciso a tutti gli effetti, da un ancoraggio sociale ben definito e radicato e dagli interessi specifici evidenti seppur limati da un carisma geniale ben plasmato sulla presunta totalità generale: quello della piccola e media impresa alle prese con la crisi più devastante dell’ultima storia recente. Ma non solo. Da una parte la speranza, quindi, di risalire la china abbattendo “i costi della politica, le corruzioni, i drammi sociali tagliando sugli sprechi, i costi, le tasse inutili”, dall’altra la rassicurazione verso il grande capitale che, in verità, nulla sarà realmente messo in discussione e l’affermazione dello stesso Grillo circa la necessità dell’esistenza del suo movimento come “argine” per un malcontento sociale che, senza di lui, avrebbe preso “ben altri sbocchi” è eloquente sulla stessa prospettiva del grillismo in quanto tale: contenere la rabbia operaia e popolare esattamente come fece la lega del primo periodo ed aprire un canale d’interlocuzione verso cui veicolare apparentemente istanze di massa per poi tradirle ed agire per nome e per conto dei soliti noti. Non a caso gli show di Grillo hanno come corollario diversi confronti col ramo imprenditoriale a seconda del territorio in cui opera;l’incontro con la piccola impresa di Treviso addirittura preceduto da una riunione a porte chiuse con un gruppo ristretto di imprenditori, tra cui il presidente della Confartigianato locale Mario Pozza e l’ex patròn Permasteelisa Massimo Colomban, leader di Confapri lo ha visto proferire addirittura l’abolizione dell’Irap come estremo regalo elettorale.
    In conclusione: facendo i dovuti raffronti storici non serve nemmeno ricordare le continue aperture di Grillo ai vari movimenti o partiti di estrema destra oggi presenti in Italia tra cui spiccano le affermazioni di benevolenza per il M5S da parte di Casapound Italia, ma solo leggerne in controluce gli esiti che non tarderanno a presentare quest’ennesima ondata populistica per quello che realmente è: un grande bluff per milioni di lavoratori, pensionati, studenti e disoccupati del nostro paese che con ciò che recita (è proprio il caso di dirlo) Grillo non hanno assolutamente nulla da spartire. Il comico milionario affonda le sue radici nel vuoto più totale di ciò che lasciano decenni passati di governi di centrodestra e centrosinistra (con annesse ali più o meno radicali). L’altermativa è una rivoluzione socialista, per questo motivo milito nel PCL

  17. Marcello says:

    Posso proporvi questa riflessione di una persona che stimo? Rispecifico bene che le parole non sono mie, leggete per favore e buona giornata.

    – – – – – – – – – – – – – –
    Dai, due parole le dico pur’io e sarò lungo, scusate.
    Anche ieri m’è apparso in bacheca un estrapolato di Gramsci, questa volta però, per mano d’uno che in novembre giustificava i razzi d’Israele su Gaza e che, giusto per inquadrare il personaggio, nell’ottobre del 2010 giustificava i pestaggi delle forze dell’ordine ai pastori sardi. Questo per dire che non la critica, ma l’attacco al 5stelle è giustappunto Qualunquista, giacchè lo stesso estrapolato l’ho visto per mano anche di cosiddetti “compagni”, rossi.
    Però si sa, a guardare rosso per troppo tempo…la vista rovina, per questo le divise chirurgiche son verdi, opposte al campo rosso dell’incisione chirurgica.
    L’estrapolato sarebbe questo:
    “Il fascismo si è presentato come l’antipartito, ha aperto le porte a tutti i candidati, ha dato modo a una moltitudine incomposta di coprire con una vernice di idealità politiche vaghe e nebulose lo straripare selvaggio delle passioni, degli odii, dei desideri. Il fascismo è divenuto così un fatto di costume, si è identificato con la psicologia antisociale di alcuni strati del popolo italiano, non modificati ancora da una tradizione nuova, dalla scuola, dalla convivenza in uno Stato bene ordinato e amministrato”.

    Purtroppo però, si è sottovalutato il fatto che qualcuno possa avere l’Ordine Nuovo a casa (ed. Einaudi del ’53) e che lo stesso qualcuno legga Gramsci tutti i giorni, così come tutti i giorni si mangi e si beva e si succhi un caffè. Così salta fuori che l’estrapolato sia monco, siano state omesse parole e siano state omesse persino le spiegazioni precedenti e successive di Gramsci a questo suo scrivere; come dicevamo, si fa del qualunquismo al contrario, in tv si direbbe dema-gogia. Come si dice, quando si tira fuori un coltello bisogna saperlo usare, altrimenti verrà usato contro di voi e se quel coltello non lo usaste per pungere ma per mangiare e riempir pancia e pance, assicuratevi d’aver pure una forchetta, altrimenti risulterete essere grotteschi, non riuscireste nè a tagliar fibra, nè a portarvi il cibo alla bocca, a meno che, come scimmie “barbariche” non usaste le mani.
    Vi prego, ditemi, perchè vi siete savianizzati? Perchè, come avrebbe detto Nino, vi siete “decomposti” a tal punto? Perchè confondete e falsificate gratuitamente fenomeni così opposti? Probabilmente perchè non ne avete mai studiato i prodromi e l’evoluzione, siete fermi a qualche simboletto, a qualche braccetto alzato e via dicendo o persino al solo colore della camicia, o forse, e starei gentilmente attenuando il grave della vostra ignoranza, stareste prendendo le parti del vostro partitino di riferimento, cioè siete dei semplici leccaculo, di cui il leccare non è l’azione peggiore, l’azione peggiore è la disonestà intellettuale, il cinismo intellettuale, [anche se fosse giusto nego che sia giusto], eppure Nino, ci diede una lezione con quel Gobetti e quel Gobetti con Nino.
    Anche oggi, un altro saccente qualunquista rincoglionito dice “il fascismo nacque così, il nazismo nacque così”: pazzesco, vi inviterei a riaprire i libri di storia depositati nelle soffitte ed a non confondere l’immagine di quelle piazze piene con quelle di questi giorni, la vostra è una a dir poco idiota associazione d’immagini, priva di riscontri politici sostanziali; secondo quest’ottica infatti, anche Gesù Cristo, Gandhi, Lenin, anche loro avrebbero dato vita a fenomeni fascisti [nei casi indiretti della chiesa e dello stalinismo, sì, si può dire, ma c’è stato il sovvertimento delle idee delle origini].
    Uno per tutti e che vale da spartiacque è il militarismo: una dittatura, nera o rossa o bianca che sia si appoggia sull’esercito, un regime totalitario nutre e si nutre d’esercito, l’imperialismo coloniale e pre e post coloniale si è ingigantito mostruosamente grazie alle guerre d’eserciti, in quelle interne Franco-Mussoliniane ed in quelle esterne ed internazionalizzate libiche, albanesi e abissiniche. Questi regimi sono la propaggine politica del capitalismo industriale: è quest’ultimo che ha bisogno di distruzione per ricostruire, è quest’ultimo che per primo si faceva proteggere dalle guardie bianche fasciste, che oggi potremmo individuare nei quotidiani, nella stampa, di cui sono a tutti gli effetti proprietari, così com’erano proprietari di quei cittadini-disoccupati al loro soldo, i primi squadristi. Chi sono oggi questi partiti-banca, questi industriali e queste stampe che fan soldi sulla distruzione, nel senso lato e più stretto del termine? Eccoli là, ne son piene le tv ed i giornali, parlamento e confederazioni industriali e salotti intellettuali, quelli, ve lo dico con simpatia, quelli son fascisti secondo definizione gramsciana: finanziano guerre ed armamenti, costruiscono caserme, sperperano soldi pubblici in opere inutili e dissanguano i piccoli risparmiatori. Ora qualcuno coraggioso, ma davvero coraggioso provi a tirar fuori da questa categoria il pd e sua coalizione, ad esempio, così avrò prova certa che respiriate solo per automatismo vegetativo e non per vita attiva. In quegli anni ’20 c’era uno che faceva dichiarazioni di guerra, esortazioni alla virilità Romana, al sacrificare la vita per la patria, al nemico nazionale anarco-comunista, al nemico internazionale di territorio di confine e non.
    Quindi ripeto, non vi fa vergogna paragonare i due fenomeni? Di fatto, l’unica cosa simile sono i ceti che occupano queste piazze, sempre loro, sempre gli stessi, bassi, medio-bassi e medi, perchè dagli anni ’20 ad oggi c’è solo un po’ di tecnologia in più a distrarci. Si è arrivati ad un incarceramento psicologico tale che non si riesce neppure a concepire un mondo, un sistema diverso da questo; e si arriva a giustificare il sistema poichè insieme alla psiche s’hanno l’ali atrofizzate: davanti alla porticina della gabbietta aperta si pensa alla trappola, senza neppur argomentare il perchè dovrebbe essere una trappola o dandone argomentazioni retoriche; e questa è un’incapacità di volere volare, retoricamente parlando.
    Voti di destra? Wow che paura. Ancora si giudica chi vota e non il programma che vota? Se è un programma di sinistra, colui che votava a destra, evidentemente si diseduca e s’educa a sinistra, o probabilmente votava a simpatia, a caso, a stagione, dubito che un votante maturo anche d’età e d’ideologia realmente di destra sia d’accordo con l’anti-militarismo o con le unioni omosessuali, esulando da temi economicistici: [matrimonio ed unione sono cose giudiricamente diverse…(ad esempio il pd è pro unione ma contro il matrimonio, mentre sel è pro matrimonio) fate ciiiisss…click].
    Ah già, il 5stelle è d’omofobi o presunti tali e strumentalizzati tali nemmeno candidati, tutto il 5stelle, tutto tutto.

    [A questo proposito mi piacerebbe sondare quel battiscopa di mondo indipendentista, credo che ci sarebbero belle sorprese riguardo l’omosessualità [unione-matrimonio-adozione] e l’immigrazione, come già successe per 200 o 300 nord-africani esuli delle “Primavere” arabe e sbarcati a Cagliari un paio d’anni fa: si sentivano cose che meglio non ritirar fuori ed in via Roma li stanno ancora cercando, quei ladroni di posti di lavoro.
    Ancora, vorrei sondare quel battiscopa di mondo indipendentista riguardo al motto “l’indipendentismo non è di destra, nè di sinistra”, sbaglio? Non ricordo certo male, era ed è il motto d’una bella formazione indipendentista ormai semi-dissolta e l’ho riletto anche ieri su due post diversi, due persone, questa volta d’un’altra coalizione indipendentista, peraltro candidata a queste elezioni:
    una diceva “non importa che tu sia di destra o di sinistra, sostieni BC e aiutaci a mandare BC in senato”;
    l’altra diceva “visto che il 5stelle non considera l’ideologia destra/sinistra discriminante, vi siete chiesti come si comporteranno dopo?”;
    vedete, come diceva Giorgetto Orwell: “Non c’è crimine
    che non possa essere perdonato
    se compiuto dalla nostra fazione”. Ma lasciamo da parte lo squallido mondo dell’indipendentismo politico, gallinaceo senza testa, senza metodo, senza programma, critica il 5stelle xenofobicamente, così come xenofobico è il suo rapporto con l’elettorato, quello potenzialmente suo, che i problemi evidentemente li capisce, ma non gli da certo le chiavi per governare. Ne riparleremo. ]
    Al di là di questi qualunquismi al contrario, che male ci sarebbe a persuadere persone verso un programma giusto e pesato a sinistra? Consideriamo forse l’individuo marchiato a fuoco e d’ideologia fissa celeste o pensiero politico determinato dalla nascita, dall’educazione e da una formazione senza ritorno? Allora poco o pochissimo ci distingue da Lombroso e dai suoi squallori antropologici. Il giusto educa, attira e persuade, anche per pulsione. Si ringrazi ogni giorno, che questo stato di cose non abbia prodotto veramente dell’altro, ringraziate che c’è uno che facendosi mecenate d’un movimento voglia smilitarizzare e non militarizzare. Ringraziate.
    Il metodo è nuovo, aggira la stampa di regime, aggira le tv di regime, aggira i partiti di regime, piace e trova consensi perchè è pesato a sinistra, a sinistra ripeto, quella del bene comune. Perchè pur non dandosi una categorizzazione, che avrebbe condizionato i deboli di spirito e di preconcetto, parla a tutti, perchè il giusto, sia quello più specificatamente economico, che quello sociale sono evidentemente comprensibili a tutti e piacciono. Quindi la novità è solo di mezzo strumentale e di metodo, il senso è il senso leninista dell’onestà, ripreso ed ammirato ovviamente da Nino, persino nei primi numeri dell’Ordine Nuovo. L’onestà, banale quanto elevato concetto di governo e dei “governati”. Dopo queste elezioni, molti o tutti saranno obbligati a seguire quel percorso. Poi non so se basterà questo per sovvertire il livello di marcio raggiunto e quanto potrà durare, vista la fallibilità della natura umana, ma di certo riesco ancora a distinguere il rosso dal nero.
    A questo stesso proposito, sulle strumentalizzate “aperture” a casapound, ci sarebbero da dire due cose, chè l’acqua si sporca alla fonte.
    Casapound e surrogati sono un prodotto di Togliatti, della sua legge d’Amnistia del ’47, poi rinnovata e rinvigorita da altri due disegni di legge successivi negli anni ’50-’60, che assolsero senza mai processare gerarchi fascisti. Casapound e surrogati son nati in virtù di questa “mollezza” della sinistra, così come permanerono ben trasformati elementi fascisti nelle istituzioni. La stessa apologia di fascismo, fu una legge facciata e lava-coscienza, disattesa in primis dallo stesso Scelba, ministro dell’interno negli anni ’50, che per una decina d’anni massacrò operai, contadini ed ex-partigiani come, dove e quando voleva. Casapound è nata e s’è diffusa in città e regioni con giunte di sinistra, queste sono le “aperture” che avrebbero dovuto far discutere. La tensione anti-fascista ci può pure stare, come un led di sistema immunitario sempre acceso,
    ma siccome non puoi uccidere chi la pensi diversamente da te, nè lo puoi mandare in Siberia (anche se ad alcuni piacerebbe), usando questa mollezza della sinistra di regime, si ringrazi ancora una volta. E si ringrazi che queste casapound, così ben localizzate e conosciute possano essere controllate e infiltrate, e raccolgano tutti quei nostalgici del mussolinismo, più che del fascismo, trattandosi di idolatrie adolescenziali politicizzate, le stesse che impregnano le recrudescenze fognarie staliniste. Si ringrazi che queste casapound facciano da casupole circondariali per questi elementi, i quali, nella migliore delle ipotesi usano coltelli e spranghe, nella peggiore usano bombe. Si ringrazi, vi ripeto, si ringrazi e si speri che questi si riuniscano solo là e non privatamente in qualche garage o perchè no, in qualche salotto dei servizi e dello stato maggiore.
    Detto tutto ciò, io non voterò, questioni personali e non di sella indipendentista, ma mi guardo bene dal gettare gratuita merda sul 5stelle, dovrei rinnegare il socialismo che m’appartiene e credo debba appartenere alla comunità e quel senso civico del proletariato nella storia, quelle classi basse, medio-basse e medie che son state sempre e solo comparse. Già, queste persone non hanno esperienza politica, meglio così, fino ad oggi l’esperienza politica è stata il clientelismo a tutti i livelli. Meglio così, immaginatevi qualcuno che vi dica prima d’essere padri che non sarete in grado di fare i padri, o qualcun’altro che vi chieda esperienza lavorativa appena usciti dall’università o dalle superiori. Del resto ne riparleremo nei prossimi mesi, giudicare senza metter alla prova e conoscere non fa per me.
    Un’ultima cosa e poi andiamo a ciucciarci una birra. Forse nessuno se n’è accorto, ma in quella visione del lavoro e dell’attività umana gridata dal palco, c’è Marx.
    Scusate gli errori ortografici, buonanotte e figlie femmine ♥

  18. Caro Vito, queste non sono elezioni come le altre. Si tratta di una rivoluzione pacifica che utilizza le elezioni come pretesto. Basta vedere quelle piazze gremite e sentire la gente che voterà Grillo. Vincerà e sarà la prima vera opposizione in 50 anni. Si apriranno le porte per il ricambio nella politica nazionale e sarda. Molti vecchi babbioni parassiti se ne andranno a godersi la pensione pagata con i nostri quattrini. E molti (come noi) che hanno da sempre lottato per cambiare, avranno la possibilità di mettere a disposizione la loro esperienza. Se il progetto di Grillo (mi pare in continua evoluzione e assolutamente aperto a tutti) fallirà, sarà anche a causa nostra. E’ una buona occasione. Occasione che non ci è mai stata data dalla “sinistra” che ben conosciamo e che, allontanatasi dalla gente, ha smesso di fare politica ormai da molti, troppi anni. In molti li avevamo avvisati ma non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire. Fai un giretto in quei partiti e senti in quanti voteranno Grillo…Resterai sorpreso! Un ultima considerazione in merito alle stupide reazioni su Grillo provenienti da alcuni movimenti indipendentisti. Scrivo con animo indipendentista e interpreto queste elezioni da un punto di vista geo-politico. Il fenomeno Grillo destabilizzerà l’Italia. Questo non può che giovare alla causa dell’indipendenza. Considerato che abbiamo la possibilità di votare e incidere sulla politica di chi ci “governa” (non a tutte le colonie veniva data questa possibilità), perché non cogliere l’occasione?

  19. Segnalo lo spezzone di un video di Grillo apparso su facebook, col titolo, tratto da una sua frase, “Picchiare i marocchini rompicoglioni si può, si deve”. Alcuni criticano l’operazione dicendo che si tratta di una frase estrapolata e ingannevole, altri confermano il significato vergognoso della frase. Ciascuno potrà verificarne l’autenticità e il senso dando un’occhiata all’intero spettacolo, anch’esso presente su you tube.
    A parte il link al video pubblico anche qualcosa che ai miei occhi dà molto più da riflettere, ovvero i recentissimi commenti di numerosi sostenitori di Grillo, che per toni e contenuti confermano esattamente ciò che Biolchini sostiene in questa pagina: è la pancia oscura dell’Italia che risponde e si identifica in Grillo, così come prima si identificava nel berlusconismo e nel leghismo.
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    video: https://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=sKqvYieU9IM
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    Alcuni dei commenti:
    MMfree4ever 1 giorno fa
    Per tutti i coglioni… Andate in marocco o altri paesi a fare una cosa che a loro non va… Ma loro qui possono fare tutto! X questo il mondo non ci rispetta idioti!!!!

    7Juri6 1 giorno fa
    Penso proprio che intenda gli spacciatori, ladri , stupratori e delinquenti e ha ragione. Tanto è vero ci sono e neanche pochi , come gli zingari e i romeni, romponono il cazzo

    Andrea Serena 1 giorno fa
    Avete ragione, cari xtracomunitari, siamo un Paese di merda. Ma sapete xkè? Xkè quando fate delle cazzate (e ne fate tante..) nn siamo in grado di prendervi a calci in culo come invece fareste voi se noi Italiani ci trovassimo nei vostri Paesi.

    STUFUNCIUNI DIMINCHIA 2 giorni fa
    PAROLE SAGGE DI GRILLO: I MAROCCHINI HANNO ROTTO I SACRI COGLIONI…FANNO I PADRONI A CASA DEGLI ALTRI…NON PAGANO ASSICURAZIONE DELL’AUTO, NON PAGANO AFFITTO DI CASA…PICCHIAMOLI E CACCIAMOLI A CASA LORO!!!!!!

    edition30genova 2 giorni fa
    prova a andare tu a fare una cazzata a casa loro, ti fanno a pezzi e ti danno in pasto ai maiali, a morte i marocchini che picchiano, ammazzano e violentano,e iniziamo a farci rispettare cazzo

    • Fotyanna 2 giorni fa
    A me non fa impazzire Grillo, non sono fascista, non sono comunista, ma in questo caso non mi sento di censurare troppo le sue parole… In primo luogo perché è un comico, un provocatore; e poi perché ha detto cose che in molti approvano, o segretamente pensano. Quanti stranieri vengono nel nostro paese e pensano di fare quello che vogliono? Quanti non rispettano la legge ed anzi ne abusano? Mica sta dicendo di torturarli, ma di dare loro dei sani “buffetti”. E che sarà mai…

    asguardrappataribbo 2 giorni fa
    tanto io lo voto lo stesso grillo,è inutile che mettete questi video diffamatori…CAPITO? SIETE DEI PORCO DIO!

    tiriguardo 2 giorni fa
    no diamogli un premio se sono criminali! in Italia si premiano! ormai il mondo gira al contrario. Gli diamo non solo la possibilità di delinquere ma in alcune zone anche una casa popolare, l’assistenza ospedaliera gratuita e una carezza. anche se l’intervista è vecchia per sfogare la vostra rabbia contro Grillo inventereste ogni porcheria!

    giancarlo75100 1 giorno fa
    comunque se prima avevo intenzione di non andare a votare ora non ho più il minimo dubbio: FORZA BEPPE!!!!!!

    riccardo rossi 2 giorni fa
    gli si danno 2 schiaffetti è estremismo? (si sentono molte volte in tv persone che dicono che dare due schiaffi al figlio quando fa stupidaggini non farebbe male; ma nessuno ci fa caso) io non ho nulla con nessuno ma mi piacerebbe visto che vi accogliamo che accetiate la nostra cultura… o meglio la rispettiate… lui qui dice o vi comportate bene altrimenti fuori.. cosa bosognerebbe fare?? premiarli se no? Magari hitler avesse detto alle ss dategli 2 schiaffette…

    riccardo rossi 2 giorni fa
    troppo tardi??.. sai ho 2 miei amici marocchini..e ne sono molto amico… sai che cosa è capitato una domenica pomeriggio?? eravamo al bar che scherzavamo e c’era questa mia amica marocchina.. passò il padre e vedendola con noi è sceso e l’ha portata via di forza urlando (con la sua lingua non so cosa)… Non può piu uscire con noi perchè glielo ha proibito suo papa perhè non voleva che si occidantelizzava… (il padre risiede qui da 15 anni e

    MrAnonimou 2 giorni fa
    cosa ci stai a fare qua se siamo così degradati?
    immagino che nessuno ti abbia pregato di venire. Rispetta almeno la nazione che ti permette di mangiare, ed evita facili generalizzazioni.

    apittoraghino 3 giorni fa
    dare 2 pizze a uno che va in piazza a sfasciare vetrine? non mi sembra tanto forte come frase. poi qui si strumentalizza il fatto che grillo si riferisse a un episodio di extracomunitari. per me marocchino o italiano, norvegese o filippino, se uno va in piazza a distruggere deve essere fermato. altrimenti finiamo per giustificare i disordini e a dare la medaglia a gente tipo carlo giuliani (pace all’anima sua). basta con questo buonismo che altrimenti la rabbia della gente continua a aumentare

    Hackder55 3 giorni fa
    Schiaffetti a i Marocchini e calci in culo a i politici. Vai grillo siamo con TE!!

    plettrofolle 3 giorni fa
    Diritti umani sono anche quelli di gente che paga le tasse e DEVE poter andare in giro senza la paura che un delinquente(a prescindere da sesso o provenienza)lo derubi o lo picchi! Diritto umano è quello di una persona di difendersi da una rapina a mano armata senza doversi veder accusato di omicidio colposo! Diritto umano è quello di veder giustamente punito chi ha infranto la legge e commesso un crimine.se ci scappa una fraccata di botte a chi ha violentato ed ucciso io non mi scandalizzo!

    riccardo rossi 2 giorni fa
    se uno spacca una vetrina gli si da un premio?? no spiegami? chiami i carabinieri… e se il carabiniere è razzista gli da due schiaffi.. (si sente di peggio di quello che capita in caserma).. e si riferiva proprio a quello lui! in piu questo è uno spettacolo e non un comizio…

    Mirco Cattai 3 giorni fa
    Perchè Marocchini and co. non vanno in Austria, Germania, Svizzera, Australia?
    Perchè solo in Italia possono entrare e fare ciò che vogliono. Poi se a qualcuno gli girano i coglioni, per i continui fatti di cronaca che si sentono al tiggì, beh, allora è un razzista!!!

    apittoraghino 3 giorni fa
    fate penaaaaaaaa
    grillo oramai è uno tsunami e non lo fermerete certo con queste cosucce
    viva la democrazia
    devono andare tutti a casa

    Domenico Carucci 3 giorni fa
    ma lasciate perdere ste merde del passato maskerati dal fututo!!! M5S VI TRAVOLGERA’ E VI PRENDERA’ A CALCI NEI FINTI COGLIONI KE CREDETE DI AVERE BASTARDIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII

    Giorgio Barin 4 giorni fa
    @capodoc vai a cagare te e il tuo partito! Lo spezzone di filmato deriva da un vecchio spettacolo di grillo quando non aveva ancora fondato il movimento e quello che ha detto, riferito al suo contesto aveva anche un senso! Volete far passare il cazzo di messaggio distorto che vi fa comodo a voi! Grillo sarà discutibile quanto si vuole ma che voi facciate disinformazione gratuita no eh!! Vergogna!!!!!

    marco dal maschio 4 giorni fa
    MA VOLETE CAPIRE CHE GRILLO NON è IL MOVIMENTO 5 STELLE??

    Luca Ceccarelli 4 giorni fa
    E’ palese che era un spettacolo e non un comizio…ridicoli..avete paura e non sapete più cosa tirare fuori..perchè sapete anche voi come andranno a finire queste elezioni..finalmente di cambia…

    Alberto Tibiletti 4 giorni fa
    W M5S !!!

    diamond jhones 4 giorni fa
    E INUTILE CHE PUBBLICATE SEMPRE QUESTE COSE PER SCREDITARE A BEPPONE,TANTO QUI LO VOTIAMO LO STESSO. VIVA MOVIMENTO 5 STELLE!!!!

    Lucia Serra 4 giorni fa
    grande grillo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

    tuninglifes 4 giorni fa
    Eh, e allora? che dobbiamo rivotare quei dinosauri del pd Ingroia ecc?!?!?! Sveglia la pacchia è finita, via i soldi dalla politica e leggetevi il provramma del m5s!!!
    cello749 3 giorni fa
    nei 30 secondi di video in questione è stato solo preso il pezzo in cui dice che se uno viene in italia e non rispetta la legge va rispedito a casa, e se proprio gli vuoi dare una lezione gli dai 2 schiaffi,non lo massacri.Ha moglie e suocero Iraniani quindi tutte le stupidaggini su fascismo e razzismo sono campate in aria…

    giobbe carmi 4 giorni fa
    Di marocchini che rompono i coglioni spaccano vetrine non pagano il biglietto sul pullman ce ne sono fin che ne vuoi, ma se li tocchi e no…poi siamo razzisti.
    Hitler!!!…deportazione! adesso comincio a comprenderla sul serio.

    maurobarreto88 5 giorni fa
    Mi sono letto questa sfilza di commenti e anche qui vedo persone che parlano con un ‘falso buonismo’ e fanno riferimento agli anni ’20 ,,, perche’ prima eravamo tutti cattivi… allora facciamo anche il telefono ‘nero’ per proteggerli, cosi abbiamofinito i colori !

    MmmToriblack 5 giorni fa
    Se io stuprassi una ragazza o vendessi eroina a un 13enne o picchiassi una vecchia fino ad ucciderla per rubarle la pensione di 200 euro, giustificherei anche 2 pugni in faccia da parte di uno sbirro. Tu no? La pensiamo in maniera diversa. Ma spero di essermi spiegato.Tra “2 schiaffetti” e massacrare o sparare io ci vedo molta differenza.

    SurpriseMeHD 5 giorni fa
    aspetta fermo… dipende come viene interpretato se si intende uno straniero random che sta per strada.. non è giusto… ma se sta facendo casini o qualcosa del genere “due schiaffetti” ci stanno eccome secondo me 🙂

    SurpriseMeHD 5 giorni fa
    porco dio quanto ha ragione QUANTO HA RAGIONEEEEEE!!! voi continuate ad insultarlo! ma sappiate che ha ragione!

    mauro7716 5 giorni fa
    Io vi voto…. l ultima speranza… sono stufo di far ingrassare questa casta di merda con il sudore e la mia fatica. Vi prego non diventate anche voi marci….

    mariocontrotutto 5 giorni fa
    mettetevi l’animo in pace voteremo 5 stelle anche se ci proverete che Grillo è la reincarnazione di Hitler , non avete capito che il nostro volere come popolo è quello di vedervi nella stessa miseria in cui viviamo noi . solo dopo possiamo ripartire e capire cosa ci è rimasto e cosa possiamo fare .

    Salvo Mamone 6 giorni fa
    io non la penso come voi moralisti del cazzo se un marocchino vi stupra la mamma o la sorella o vi ruba in casa vediamo se la pensate cosi ma smettetela coglioni

    Topomannaro87 5 giorni fa
    infatti poi sn quelli ke vanno a pomeriggio 5 a piagnucolare ke voglio + sicurezza x le strade! il buonismo li fa sentire moderni civili e perfetti,finché nn subiscono il peso della criminalità sulla propria pelle!(ke può venire da uno straniero o da un italiano,solo ke ultimamente gli stranieri ke commettono crimini sn innumerevoli xk hanno capito ke a loro nn possono fare niente!e questo nn è razzismo è la realtà!e lo sentiamo tutti i giorni!)io sono razzista verso i buonisti e gli ipocriti!

    saettamcqueen75 6 giorni fa
    Patetici. Il video e stato girato circa 7 anni fa ,chissa perche’e stato mostrato Ora in piena campagna elettorale

    Nonmispezzonemipiego 6 giorni fa
    Tanto lo voto pure se si tatua la svastica, solo per far dispetto a destra e sinistra ….

    Graziano de luca 6 giorni fa
    criticate queste parole finche i marocchini che rompono i coglioni non vi toccano personalmente e poi gridate allo scandalo contro la polizia che non fa niente

    odaest 6 giorni fa
    be’, non e giusto quello che dice , pero’ ha anche detto che… se rispetta le regole non si deve , veramente i nostri poliziotti picchiano anche gli Italiani ,ragazzi giovani che fanno manifestazione, non e’ solo per i Marocchini la regola che se rompi …… ti mettono a posto , non sono d’accordo, ma succede , e non dovete fare di un moscerino un elefante , allora che dire delle dichiarazioni di alcuni esponenti della lega ? fate una brutta propaganda…cmq sia io voto Grillo!!
    Umibozu Icedramon 6 giorni fa

    Vai a cagare Ingroia e tutto il tuo staff!!!! paura di rimanere col salario minimo, che spiatelli tutti i vostri giri di truffe e di ruberie legalizzate e per questo che screditate Grillo ma andate a morire ammazzati!!!

    raffaele7070 6 giorni fa
    vergognati tu buonista del cazzo

    WhiteCrashGaming 6 giorni fa
    Ma bruciate comunisti di merda va ajajajaj

    enricohxc 6 giorni fa
    IN NORD AFRICA I MAGREBI NON FANNO GLI ARROGANTI PERCHE’ GLI METTONO LO SCROTO IN UNA TREBBIATRICE SE RUBANO

    pino maresca 1 sett. fa
    Perche dovete sempre estrarre solo quello che vi fa comdo dagli spettacoli di beppe? Fate vedere dove denuncia la partito crazia e il dominio delle banche e delle multinazionali che ci schiavizzano ogni giorno sempre di piu poi parlate del vostro rogramma e delle proposte invecedi buttate merda sui vostri simili mi auguro che ingroia sia ministro di giustizia ma voi cercate di ragionare con il cervello e non col culo

    mc0676 1 sett. fa
    E’ il pensiero del 99% degli italiani.
    Fuori dai coglioni, a pedate nel culo, a chi viene in italia a rompere.

  20. grazia pintore says:

    119 commenti sull’articolo,scritto dal signor Vito,su Grillo:tanti pareri discordanti ma interessanti.E’ importante leggere,con attenzione e sopratutto senza prevenzione i commenti diversi da come la penso io.L’unica cosa che mi infastidisce è l’aggressività nei confronti del signor Vito,mi sembra un comportamento poco democratico.

  21. enzo sanna says:

    non capisco!!!!!!!!!!!!! vi mimetizzate tra le pale di fichi d’india per fotografare il culo della belen e poi state a lagnarvi che non potete fare un servizio perchè una persona a detto a voi non vi invito……………………….. è una affermazione a cui non credo. se volevate fare un servizio l’avreste fatto ugualmente ma è meglio piangere e condannare grillo.
    pietosa come sempre cara stampa italiana

  22. mauro lissia says:

    http://fondazioneenricoberlinguer.it/home/la-fondazione

    grillo è fascista e il pd è democratico? seguite questo link, la fondazione enrico berlinguer. serve a gestire il patrimonio immobiliare e mobiliare del pd in sardegna, milioni e milioni di euro (andate al link patrimonio immobiliare). i fondatori sono nominati a vita e se muore uno – di recente è mancato emanuele sanna – sono sempre loro a decidere chi deve prenderne il posto. leggete bene lo statuto, è molto istruttivo.

  23. Pietro. says:

    Vedi Vito, a Roma dovevano fare come i giornalisti dell’Unione Sarda…anzichè andare in Piazza Giovanni per Grillo, tutti sotto Buoncammino per raccontare le tribolazioni del grande Cellino….sono settimane che il grande giornale mette in prima solo le stronzate legate ad uno stadio anziche affrontare i tanti temi e problemi messi in luce da questa campagna elettorale..
    Giornalisti……quelli sarebbero i giornalisti di cui bisognerebbe avere rispetto?
    Servi del potere e lacchè dei potenti.
    Ovviamente non mi riferisco a te Vito. Il problema è che tu sei una mosca bianca. Che sta rischiando di poggiarsi nel posto sbagliato per troppo amore verso la tua categoria.
    Comprensibile ma sbagliato secondo me.
    E non sono grillino.

  24. efisio erriu says:

    Come dice Neo Anderthal più sotto, ma dov’erano questi rivoluzionari questi 20 anni?

    Grillo sicuramente si stava facendo la terrazza di 100 mq abusiva, tanto poi sarebbe arrivato il condono e nel tempo perso portava i soldi in Svizzera tanto poi sarebbe arrivato il condono.

    Ma gli altri? Quelli che con sicumera e una certa dose di arroganza insultano chi non la pensa come loro?
    Chissà dov’erano mentre noi nel ’94 scendevamo in piazza in 3000000 contro la riforma delle pensioni, mandando a casa il primo Berlusconi, chissà dov’erano questi quando facevamo il referendum sulle concessioni TV perdendo 57 a 43.
    Forse stavano facendo il corso di rivoluzionari per poi votare dopo 20 anni uno peggio di Berlusconi

  25. scusa Vito, ma dove che vedi Grillo fascista, visto che non e candidato.

    • Tralasciando il fatto che sia candidato e capolista, che logica ha questa domanda? In che modo il fatto di candidarsi o meno esclude le metodiche politiche di stampo fascista?

  26. Antonio says:

    Per quale strano motivo gli iscritti al partito di Bersani non vengono chiamati “bersanini”, quelli di Sel ” vendolini”, gli aderenti a Rivoluzione Civile “ingroiaini” mentre esistono i “grillini”, questi insettini carini carini? Qualcuno sa rispondere? firmato Antonio Uras

    • Perché non esiste il partito di Bersani ma il PD, gli elettori di vendola sono detti vendoliani, quelli di rivoluzione civile arancioni, quelli del PDL Berlusconiani… prendono il nome del guru solo quelli che pensano con la testa di chi li rappresenta invece che con la loro

  27. Stefania says:

    Sig. Biolchini, non so ancora se e cosa votero’, ma mi tolga una curiosita’. Ho letto il suo articolo e vorrei una seria spiegazione a questa frase che lei ha scritto, nella speranza di aver frainteso. sa, sarei SARDA:
    “Dico no, e aspetto i cento e passa parlamentari grillini alla prova dei fatti, quando in Italia non si parlerà solo di economia, di euro (sempre che siano in grado di farlo, dubito che dalla Sardegna arriveranno proposte all’altezza della situazione), ma anche di valori e di idee”
    .

  28. walter says:

    non ho letto neanche l’articolo,,, già il titolo lo trovo piuttosto eloquente e si intuisce il contenuto in modo inequivocabile. Tuttavia vorrei farti una domanda:
    come può un giornalista italiano essere obiettivo verso un suo nemico dichiarato?… giacché uno dei punti cruciali del programma m5s messo in risalto dalla stampa italiana e togliere i finanziamenti ai giornali, è chiaro che, vuoi o non vuoi, il tuo articolo perde di fondamento… perde l’obiettività che si ricerca in un giornalista. E’ inutile negarlo, i giornali sono nati storicamente, non per informare ma per asservire il potere… ricordi Orson Wells?… data la grande capacità di veicolare l’interesse pubblico sono divenuti un potente strumento in mano alle caste … purtroppo non vi accorgete, voi giornalisti italiani, che dal 1994 si è entrati in un periodo storico nel quale è cambiato il modo di fare informazione… oggi i giornalisti vecchi e asserviti alle caste non servono più, bisogna prenderne atto, se volete continuare ad esistere in questo mondo vi consiglio di fare informazione vera e non strumentalizzata… se capirete questo sarà un bene per voi e per tutti coloro che amano la verità.

    • Neo Anderthal says:

      Walter, il tuo è un -non so quanto consapevole- paradosso.
      Tutto il discorso, e la logica che sottende mi ricorda un tizio (uno famoso, che forse conosci anche tu) che prima insulta tutti i giudici e la magistratura, e poi mentre lo indagano e lo processano per i suoi reati fa il perseguitato: “la magistratura rossa ce l’ha con me”.
      E l’atteggiamento profondamente irrispettoso, tipico di gente che rifiuta per principio qualunque vaglio critico.
      Una versione neanche troppo evoluta dei vari ragazzi che, quando un fatto di cronaca viene riferito e un amico o un parente fa una brutta figura, iniziano la serie “perché-parlate-se-non-sapete-le-cose!” o come fanno certi ultras che si scagliano, da buoni squadristi, contro “la stampa bashtarda” se appena prova a criticare i beniamini.
      La critica è il primo dovere della stampa libera – e c’è chi lo fa bene e chi male, ma davvero non è questo il punto-.
      Se si vuole essere democratici si inizia proprio da lì, nel non impedire alla stampa di fare liberamente il proprio mestiere.

      P.S. le tue nozioni sulla storia della stampa e della libertà di stampa sono parecchio traballanti, e poi: magari fosse la stampa ad “asservire il potere” invece di essere asservita (ma forse volevi dire altro, vero?), come capita spesso e volentieri nei paesi dove comanda uno solo, che fa e disfa, che condanna e assolve, che parla senza contraddittorio radunando le folle osannanti…

      • walter says:

        Ciao Vito,
        vedo che con grande abilità hai non solo immaginato qualcosa che non ho scritto e neanche pensato di scrivere, ma non hai neanche risposto alla domanda principe del mio post; ripeto per l’ultima volta scirvendolo in modo diverso: “il tuo articolo può essere considerato asettico, data l’evidente inimicizia che lega i giornalisti italiani con il soggetto in esame?” sperando, magari, che tu mi rispondessi questa volta in modo sintetico con un laconico “si ” o “no” ed evitassi di tergiversare facendo uso di tutti quei virtuosismi giornalistici(che con me funzionano).
        Walter

      • Scusa, ma che domanda è? Non c’è inimicizia tra i giornalisti e Grillo ma ci sono delle posizioni che riguardano l’editoria che Grillo esprime e che non trovano il consenso di chi è un lavoratore dell’editoria. L’inimicizia è un sentimento che non c’entra con la politica. Io valuto Grillo per quello che dice, non sulla base della mia amicizia con lui! Non c’è una chiusura pregiudiziale a Grillo, ci sono solo le sue proposte (secondo me dannosissime) che riguardano il mondo dell’editoria.

      • Neo Anderthal says:

        “Ciao Vito, vedo che…”
        Scusa Walter, ma vedi cosa? Ti ho risposto -in prima battuta- io, che non sono Vito, non lo sono mai stato.
        Grazie, se con “grande abilità” e “virtuosismi giornalistici” ti riferivi a quanto ho scritto io, che non vivo certo di giornalismo -ma se non hai letto, come dici, neppure il post originario sono autorizzato a pensarlo-
        Posso intuire l’obiezione: “non stavo chiedendo a te”.
        Oltre al fatto -naturale negli spazi di discussione web- che ognuno risponde a chiunque se e come crede, il verbo sottendere (“Tutto il discorso e la logica che sottende”), nel senso di implicare, chiarisce tutto.
        Il paradosso è “se X (in questo caso Grillo) parla male della stampa e si muove contro gli interessi materiali della categoria tutta, potrà mai essere trattato obiettivamente da quelli che ha scelto come avversari?”.
        Questa è la sostanza del paragone: la stessa impostazione, mutatis mutandis, è usata da un noto signore molto ricco che, a fare schermo dialettico per le sue tante malefatte, adopera toni ingiuriosi contro la magistratura, specie quando i suoi nodi giudiziari arrivano al pettine.
        La risposta è nei fatti: c’è chi Grillo lo incensa, chi lo accusa, chi sta a vedere, e chi lo sostiene, anche per calcolo. Perché, è bene dirlo, i giornali e quindi i giornalisti, vivono davanti e per un pubblico, e il 25% degli elettori sono un pubblico. Un vastissimo pubblico.
        Resta il fatto che un leader di partito, di un influentissimo partito, in una democrazia decente non esamina lui la stampa “tutta intera”, ma è invece esaminato dalla stampa, che esercita la funzione del controllo per conto dei lettori.
        Se poi ha da eccepire e contestare su come è trattato lo può fare in mille modi, apertamente e anche nelle aule di giustizia, e anche pubblicando a propria volta.

  29. Sono un tassista, su di noi avete scritto una marea di falsità,articoli con titoli ambigui con lo scopo di far credere tutt’altro,dati farlocchi,articoli che anche se non sembravano attaccarci dierettamente c’era sempre una frase i qualcosa che facesse credere ai lettori quello che noi non siamo e quasi sempre prima che qualche politico incominciasse a puntare il dito contro di noi.
    Ci avete fatto sentire impotenti difronte alla vostra disinformazione mentre ci attaccavano,ci avete rubato il sonno di notte e spero vivamente che il movimento 5 stelle vi renda la cortesia.
    Basta vedere la foto di questo articolo per capire come siete subdoli.
    Con affetto
    Uno dei vostri prossimi incubi. *****

  30. Giorgio G. says:

    Caro Vito, sono totalmente d’accordo con te sull’analisi di Grillo & M5S. Che GRillo fosse un Giano bifronte lo dimostrano due fatti storicamente riscontrabili: il Grillo è sempre stato favorevole alla rete ed ha sempre sostenuto la legalità dell’acquisizione e/o duplicazione di qualsiasi materiale presente sulla rete (e non) senza dover sottostare a qualsiasi pagamento sul diritto d’autore [La cosa è, se non se la sono cancellata, ancora presente sul blog di Grillo pubblicata circa 3 anni orsono]. Cosa lodevolissima e sostenuta, oltre che da Grillo, anche da tanti personaggi di un certo spessore. Sennochè Grillo ha denunciato una ragazzo che duplicava i suoi DVD dei suoi spettacoli mandandogli la Guardia di Finanza e trascinandolo in tribunale per violazione del diritto d’autore e pirateria informatica.
    Questo dà la dimensione dell’affidabilità del personaggio. Mi spiace per i suoi seguaci che si sono fatti lavare il cervello da tale personaggio peraltro molto riservato. Infatti si solo gli affari suoi….
    Giorgio G.

    • efisio erriu says:

      Capisco la fretta ma hai omesso di dire che ha fatto un condono edilizio e uno fiscale (quello tombale con cui Berlusconi prosciuga le casse dello Stato) riportandosi impunemente i soldi dalla Svizzera.
      Lui che urla contro i politici, che propone di restituire i compensi (peraltro non certo da fame) dei parlamentari.
      Ben detto è proprio un Giano bifronte, professionista dello spettacolo (pessima la finta commozione di ieri sul palco di S.Giovanni) che imbonisce folle stordite dai suoi effluvi di parole e di frasi o ragionamenti che mai si completano.
      E’ un business anche questo e lui ci ha fatto l’affare.

  31. Paola Melis says:

    Caro Vito,

    Mi stupisce, e non di poco, questa tua presa di posizione impacchettata a dovere e infiocchettata con un titolo molto provocatorio e, permettimi, altrettanto fuori luogo. Se questa fosse la prima volta che leggessi i tuoi articoli, direi che anche tu sei maledettamente coerente con la filosofia berlusconiana che ci ha guidati negli ultimi 20 anni dove si pensa solo a stupire, a fare audience e ad attirare l’attenzione del pubblico…
    Insomma un articolo che vende, complimenti!

    Da un giornalista, però, io mi aspetto una maggiore obbiettività, mi aspetto che un fenomeno venga analizzato da più angolature. Mi aspetto che dopo essersi calato nei panni dei singoli personaggi sia poi in grado di levarseli questi panni e di assumere una posizione super partes.
    Io non contesto molte delle critiche che sono state fatte a Grillo. Ma mi sembra alquanto esagerato parlare di “fase suprema del berlusconismo”.
    Mi fa anche sorridere la sicurezza con la quale affermi che sarà Grillo a vincere queste elezioni. Io temo invece di no. Perché noi italiani nonostante la delusione, la rabbia e la frustrazione, nonostante avvertiamo molto bene che occorra sradicare il marciume di questo sistema, abbiamo paura del cambiamento. Cambiamento vorrebbe infatti dire “cambiarsi”, impegnarsi, partecipare, investire su noi stessi prima ancora che sugli altri. E siccome siamo da sempre abituati a vedere il politico di turno come il santo a cui votarsi, succederà che anche questa volta verranno scelti i soliti noti per poi puntualmente pentirsene. Spero chiaramente di sbagliarmi!

    Al momento nessuno ha la sfera di cristallo per potersi permettere di dare dei giudizi così perentori. E’ giusto si simpatizzare per l’uno o l’altro partito (eccetto PDL, questo no, non e’ ammissibile) ma senza necessariamente dover condividere o giustificare TUTTE le loro scelte e le loro azioni.
    Il M5S ha fatto “un’analisi di mercato” molto più approfondita di quella svolta dagli altri partiti, e in maniera assolutamente coerente ha dato voce alla rabbia degli italiani. Per questo ha tanti consensi (anche se consenso non sempre vuol dire voto), per questo Grillo e’ andato sempre a colpo sicuro nelle piazze.

    La scelta poi di escludere i giornalisti (italiani) mi pare coerente con la filosofia di Grillo (con questo non voglio dire condivisibile!). Se partiamo dal presupposto che la stampa altera la notizia, la imbellisce o imbruttisce a seconda del proprio tornaconto (e ritorno alla premessa iniziale dei 20 anni di Berlusconi che hanno portato il trionfo dell’apparenza sull’essere, della forma sul contenuto), non mi sembra una scelta così “fascista” quella di volerla escludere, quella di volere che la comunicazione avvenga in maniera diretta senza intermediari che frapponendosi ne alterino la veridicità.

    • Menefischio says:

      Dove posso trovare l’analisi di mercato molto piu’ approfondita degli altri partiti fatta dal M5S?

    • efisio erriu says:

      Scusa ma partendo da “un’analisi di mercato”, mettendo sul palco un imbonitore che sa fare tv e spettacolo, insultando gli altri politici e facendo due o tre proposte ad effetto, accusando i giornalisti (senza distinzioni) di manipolare le sue dichiarazioni, Berlusconi ci ha governato per 20 anni ed è esattamente quello che sta facendo Grillo.
      Gli elettori sono clienti sia per l’uno che per l’altro, che di questa loro ‘discesa in campo’ hanno fatto il core business delle loro imprese che oramai erano arrivate al capolinea.
      Un’altra analogia è che nel privato mostrano un lato completamente incoerente con il loro credo politico ecco perchè odiano tanto i giornalisti

  32. E dire che i quotidiani nazionali espressione dei poteri economici forti di questo paese, Grillo l’hanno coccolato, onorato, quasi mai criticato. Tutto questo pur che la sinistra non torni al governo, e non rivitalizzi gli strumenti delle classi subalterne. Partiti e sindacati. Che non chieda un nuovo patto sociale, che non inverta la gerarchia del binomio su cui si fondano le vite di tutti, prima l’economia e poi la politica.
    Che porti per la prima volta non la sinistra al governo, ma il governo a sinistra. A livello europeo.
    Ma siamo abituati, i grandi giornali prima spinsero Mussolini, per poi ritrarsi impauriti, e poi trovare un accordo con i proprietari cacciati i direttori e i giornalisti ormai dubbiosi.

    • naturalmente “purchè”

    • posso chiedere qualche esempio di “coccole” se non sono troppo offensivo (io il mio avatar VOTATE 5 STELLE l’ho rimosso oggi, così per inciso), a parte La Nuova Sardegna, ovviamente, diciamo un giornale con una tiratura superiore alle 15 copie

      • lex Lai says:

        ma che cazzo coccolato, se manco ne parlavano fino a 2 giorni fa ne nei tg ne nei telegiornali, e quel poco per di più ne parlavano male, Grillo a nome del movimento, dice le cose come stanno ed a voi non va bene PDe pdl soprattutto, andate a defecarvi, dopo le elezioni

  33. Caro Vito, condivido le tue riflessioni in toto. E vedo che stai avendo a che fare con i guardiani della rivoluzione (detto affettuosamente) :D. Ma tanto tu colpi ne tieni, ci sei abituato 😉

  34. sono arrivato a metà articolo ma non riesco a proseguire, un delirio di stronzate…
    Grillo critica la stampa italiana da sempre appecorata alle posizioni dei padroni, che guarda caso poi sono anche i nostri politici. Sul M5S hanno solo tirato fuori la vita privata di Grillo di trent’anni fa, l’incidente mortale, la ferrari, lo yogurt, se questo è fare giornalismo gli do ragione in pieno. A Grillo, ovviamente. Inoltre dove sono i giornali che ci hanno raccontato lo Tsunami tour? Dove sono le foto che raccontano piazze piene di persone che partecipano ad un nuovo movimento come il PD non sa più fare da anni? (il pdl non ha mai avuto questo problema, bastava mettere lo spot con qualche culo ed aveva tutta l’audience che voleva) semplicemente non ci sono e se ci sono hanno conquistato la quinta pagina se non peggio
    cacciare i giornalisti che per un mese ti hanno ignorato e si svegliano davanti a San Giovanni piena è fascismo? mi viene da ridere

    ah vito biolchini… mabaffababdas

    • Dove sono i giornali che ci hanno raccontato lo Tsunami tour? Dove sono le foto? Hai mai sentito parlare de La Nuova Sardegna? Foto in prima pagina, paginate intere. Ma tu ti lamenti di giornali che non compri mai. Non ricambio gli insulti che mi rivolgi solo perché ti sei firmato.

      • pierpaolo melis says:

        Signor Biolchini,non ci fa una bella figura con la sua permalosità da bambino capriccioso. Il signor Emanuele Puddu non l’ha insultata assolutamente, a meno che MABAFFABABDAS non sia per Lei sì grave onta. Quindi mi domando, quali insulti ha evitato di ricambiare? E se la madassero affanculo (parola oramai entrata nel parlare comune) che farebbe? Sfida a duello? Relax,man,relax….

      • efisio erriu says:

        Sì ma anche il lessico ha il suo peso.
        In democrazia la forma è sostanza.
        In 20 anni abbiamo sdoganato ghigni, battute su gay, neri e meridionali, non ci abbiamo guadagnato un granché

      • le critiche di Grillo alla stampa hanno ben altro significato da quelle che utilizzava Berlusconi, questo ammetteva solo i suoi giornalisti allineati mentre quello ha fanculizzato tutti dopo aver ricevuto il bel trattamento che tutti conoscono (tranne da La Nuova, evidentemente)
        continuo a non vedere il fascismo, sarà la mia miopia che aumenta

    • Menefischio says:

      Li leggeste i giornali forse lo avreste pure scoperto, di sicuro con i paraocchi del blog di Grillo non si può raccontare/tutta la realta’ esistente ( anche se a molti grillini questo piacerebbe assai).
      Lo insegnano alle scuole elementari:per farsi un’idea più critica si leggono piu’ giornali.Con internet le risorse sono poi infinite, e non ci sono piu’ scuse: chi non lo fa sceglie con coscienza di avere una visione limitata.La Repubblica o il Fatto quotidiano no ne sono mica responsabili.

  35. Paolo Tremulo says:

    Condivido in toto. Mi spaventa, oltre al comportamento di Beppe Grillo che rifiuta qualsiasi contraddittorio ed esclude sistematicamente gli organi di informazione, il comportamento dei suoi sostenitori. E’ mai possibile che una critica, una segnalazione di contraddizione, debbano essere rifiutate e bollate come complotti della stampa di regime, e seguite da insulti che poco hanno a che vedere con il confronto politico? La semplificazione estrema non aiuta il ragionamento: perchè ci si ostina a dire che non ci sono differenze tra destra e sinistra? Perchè si dice che tutta la classe politica è responsabile in egual misura del disastro italiano? Purtroppo non troverò risposta a questi e a tanti altri interrogativi che mi piacerebbe porre ai sostenitori di M5S, se solo non rispondessero con frasi fatte e insulti.

  36. *****************************************************************************************************************
    SINCERAMENTE non capisco:
    Caro Vito che tu sia giornalista non è sinonimo di superiorità, intelligenza, professionalità. capacità o altri tipi di aggettivi aggiunti. Come in tutte le professioni esiste l’incapace (ne conosco tanti), come tanti laureati in medicina non sono in grado di gestire neanche un influenza.
    Poi l’unica cosa che sento sentire è che il M5S non ha proposte reali; cosa intendete per proposte reali? Forse tutte le proposte che tutti i partiti stanno mal copiazzando dal M5S? Se ha questo grande riscontro nonostante la voluta assenza televisiva e i media contro è proprio perchè hanno a differenza di altri, proposte reali (il popolo non è del tutto scemo, anche se può sembrarlo) informatevi bene prima di scrivere qualcosa, leggete il programma del M5S e confrontatelo agli altri (ma fatelo senza odio indotto).
    Ho 39 anni, lavoro in una fascia medio-alta e personalmente ho dubbi come tanti sul M5S, potrebbe essere fascista, o potrebbe nascondersi una regia occulta, ma ho un unica certezza: è la prima volta in tutta la mia vita che sono fiero di essere ITALIANO, è la prima volta che non mi sento solo, perso nelle burocrazie statali, è la prima volta che sento che chiunque accanto a me può aiutarmi e io sono invogliato ad aiutare… se voi questo lo chiamate fascismo, allora non ho capito il significato del termine.
    IN oltre sarei un incosciente nei confronti dei miei figli a fidarmi di politici che mi hanno appena violentato, gettato a terra e nello stesso istante ancora sanguinante mi guardano, mi tendono la mano e mi dicono: “vieni con me ti curo io”… preferisco chiedere aiuto al primo che capita perchè almeno ho una speranza che mi curi davvero…
    Io non ti scrivo perchè voglio farti cambiare idea, o voglio che altri la cambino, ma ti scrivo perchè ci sono persone che riflettono sulle cose che scrivi e su quelle che scrive il M5S, non siamo pazzi lobotomizzati, ma siamo in tanti ad informarci.
    PS: i media stampa e TV tremano non perchè Grillo è pericoloso alla società, ma perchè tremano le loro poltrone (vedi nel “non programma”, finanziamenti alla stampa).
    *****************************************************************************************************************
    In questo momento per “giornalisti” o “pseudo”, sparlare di Grillo è una buon opportunità per farsi notare perchè siamo in tanti ormai a credere che qualcosa può cambiare…

  37. Paolo Orrù says:

    Premesso che non sono un “grillino” e non voterò 5 stelle.

    Vorrei capire una cosa, in che modo non poter accedere al fantasmagorico, superecittante, doveavvienelamagia, backstage del palco ha limitato il diritto di informazione?
    C’è bisogno di andare nel backstage del palco per poter parlare e scrivere di quello che succede SUL palco, che in teoria era LA notizia?

    L’analisi poi sul merito del 5 stelle non è degna di lei, non tiene in considerazione la totalità del messaggio di quel movimento (soprattutto economico) e non fa che perpetrare le ideologie vigenti. Per carità niente di male in ciò, ma non è una ricostruzione obiettiva, è solamente uno sfogo personale che lascia (parecchio) il tempo che trova e per certi versi è davvero troppo superficiale.

    Ci sarebbero tantissime cose da dire sulla stampa italiana, su quello che fa Repubblica ad esempio, sull’ordine dei giornalisti, sulla Fnsi e su tantissimi sui colleghi più e meno noti di lei che in parte legittimano benissimo il modo di fare di Grillo e che la corporazione fa la corsa a paragonare al fascismo. Tra queste tantissime cose anche il suo modo grossolano di derubricare le idee di Grillo come “poderose cazzate”.

    • Paolo, ti rispondo con questo esempio: ma perché i giornali spendono in sacco di soldi per mandare i giornalisti a vedere dal vivo gli eventi sportivi? Non potrebbero dire loro “mettetevi davanti alla tv e scrivete quello che vedete?”. Cosa è la notizia lo decide il giornalista che sta sul posto. Ma sul posto bisogna esserci.

      • Paolo Orrù says:

        Sono d’accordo, così come chi organizza qualsiasi evento ha libertà di decidere che accrediti dare.
        Scelta criticabile, considerando che è una manifestazione politica, ci mancherebbe; però si possono anche capire le motivazioni di Grillo, e ne ha diverse per non accettare la stampa italiana “di massa”.
        Anche questo lo dobbiamo riconoscere, o almeno, io questo glielo riconosco.

        Facciamo un esempio: com’è stato trattato il programma del Movimento 5 stelle in questi mesi dai media?
        Non è stato trattato.
        Perché non esiste o non venga esposto? No, il programma esiste ed è stato esposto. Negarlo è pura cialtroneria.
        Questo credo sia un dato difficile da smentire.

        Il Movimento è sempre stato inquadrato come antipolitica/populista/di protesta senza proposta. E’ una visione parzialissima e falsata, che fa torto a migliaia di persone per bene e in buona fede che hanno sposato delle idee (molte delle quali nemmeno tanto nuove).

        Non possiamo sempre pensare che chi non ci piace sia per forza un credulone o un imbecille. DI creduloni e imbecilli sono pieni tutti i partiti e ne conosciamo tutti a mazzi.

      • Non è stato trattato?? Paolo, ma cosa stai dicendo? Ma hai visto, ad esempio, quanto spazio ha dato La Nuova Sardegna alla visita di Grillo? Paginate, foto in prima pagina, perfino una pagina intera (molto, molto benevola) sui candidati!
        Basta con questo vittimismo e con le accuse generiche alla stampa.

      • Paolo Orrù says:

        Non faccio nessun vittimismo, visto che non sono un aderente al movimento.

        Ho parlato di “stampa italiana di massa”. Quindi nazionale, e soprattutto televisiva, su cui si informa, ahimè, l’80% delle persone.
        Onestamente mi pare un po’ folle negarlo.

        Per favore, non possiamo citare i paginoni della Nuova Sardegna a questo proposito, suvvia.

        E’ vero che anche i media nazionali hanno seguito la campagna di Grillo, ma non ne hanno riportato praticamente mai le idee, e non in maniera imparziale. Si è sempre sentito parlare delle piazze che riempiva, del populismo anticasta, dell’euro.

      • Dafni Ruscetta says:

        Caro Vito, non voglio addentrarmi troppo nel merito del tuo articolo in quanto parte in causa e poi perché lo trovo quantomeno ‘ingiusto’…però vorrei solo ribattere a questa tua ultima affermazione. La Nuova Sardegna ha dato spazio ad un evento che ha richiamato decine di migliaia di persone in piazza (a Sassari, Carbonia e Cagliari), come non accadeva da molto tempo. Tu eri presente tra il pubblico in piazza dei Centomila, forse non potevi avere il colpo d’occhio dal palco, ma ti assicuro (come hanno riportato alcuni media) che quella piazza così l’avevano riempita solo due Papi precedentemente. E ti scandalizzi che gli sia stato dato tutto quello spazio? Secondo te quell’evento straordinario non andava trattato? Per quanto riguarda la pagina intera sui candidati La Nuova Sardegna ha fatto la stessa cosa anche con altri partiti maggiori. Però riservarlo al M5S non avrebbe dovuto farlo…guai, chissà quanti voti gli avrà fatto guadagnare…Tieni presente, inoltre, che una tale attenzione noi l’abbiamo ricevuta (da pochissimi media a dire il vero) solo nell’ultimo periodo, perché tutti ci hanno ignorato fino a un mese fa…
        Inoltre la tua frase “dubito che dalla Sardegna arriveranno proposte all’altezza della situazione” mi delude, come mi delude che tu dica che non avremo idee e proposte concrete su temi come i diritti LGBT o sull’immigrazione o sull’antifascismo (su quest’ultimo, peraltro, avevamo già preso posizione netta in occasione di un tuo precedente post). Non ti abbiamo purtroppo mai visto prendere parte ad un incontro/dibattito di campagna elettorale in cui eravamo presenti, magari in una di quelle occasioni avresti potuto intervistare anche i candidati Sardi al Parlamento italiano e farti un’idea delle ns/loro proposte. Ad esempio, una settimana fa si è tenuto a Cagliari (organizzato dal M5S) un incontro sui diritti LGBT, in cui sono state presentate tre proposte di legge proprio su quel tema. Come ti ho già detto altre volte, se avessi avuto la volontà di conoscerci personalmente (non ti abbiamo mai visto ad un ns evento) forse ti saresti fatto un’idea più precisa su chi siamo e dove vogliamo andare. Saluti, sperando che prima o poi si possa intraprendere un serio dibattito tra persone che, pur pensandola diversamente, hanno il coraggio di confrontarsi senza delegittimare l’altro…

      • Scusa, ma quando mai ho detto che la Nuova non doveva seguire la visita di Grillo in Sardegna, dando ad essa lo spazio che ha dato?? Ho solo risposto ad un militante del M5S che continuava con la solita solfa che tutti vi oscurano, tutti vi censurano! Ho dimostrato solo che non è così. E bene ha fatto la Nuova a dare tutto quello spazio, figurati.
        E poi scusami, nessuna volontà di delegittimare nessuno, ma semplice diritti di critica. Dovrete abituarvi in fretta ai giornalisti, che vi piaccia o no, e senza fare sempre le vittime.

      • Dafni Ruscetta says:

        Noi abbiamo deciso di abituarci da subito, aprendo un canale tra il ns gruppo e la stampa. Mi occupo di ufficio stampa per il Movimento da diversi mesi, ho sempre inviato i comunicati stampa e le comunicazioni a tutte le testate ed ai giornalisti. In molti (per fortuna, a onor del vero, non tutti) non si sono mai fatti vedere né sentire. Ripeto, sei mai venuto a incontrarci (ricordo, a tal proposito, un mio esplicito invito nei tuoi confronti alcuni mesi fa proprio su questo blog)? Ci hai mai chiamati per un’intervista o una richiesta informazioni? Chi è che si deve abituare allora, noi ai giornalisti o viceversa?

      • Paolo Orrù says:

        Sarei io il “militante”?

        Se sì, è una risposta da ridere, ho già precisato che non lo sono.
        Ripeto, fa anche più ridere che si citi La Nuova Sardegna quando si parla di media nazionali.
        La Nuova ha fatto sicuramente bene, ma è meno influente di D+ Tv

      • Giorgio G. says:

        Riguardo al riempire Piazza dei Centomila, il primo pienone (110.000 persone circa certificate dalla Questura) è stato nel 1982 con “Palasport Tour” dei Pooh. Ma erano solo canzonette…

      • Pierangela Calzone says:

        Ma il programma, leggibile sul blog… può anche non essere condivisibile? e si può esprimere questa non condivisione? lei cosa nel pensa del punto che propone di eliminare i testi scolastici… chi vuole votare consapevolmente legge eccome i programmi e credo che Vito lo abbia letto altrettanto attentamente…

      • Paolo Orrù says:

        Che lei o Biolchini non condividiate il programma di un partito non è affar mio. Non è di questo che si sta discutendo. Mi sembrava evidente.

        Non credo che un organo di stampa debba condividere o meno i programmi di un partito o un movimento. Al limite, visto che il suo dovere è informare il cittadino, dovrebbe quanto meno parlarne e descriverli.
        Io ho fatto notare che ciò nei media nazionali non è avvenuto, ed è un dei principali motivi per cui Grillo rifiuta di trattare con la stampa, l’ha detto tante volte.
        Negarlo è mentire, che ci piaccia il M5S o meno.
        Poi si può dire tutto, per carità, anche citare i paginoni della Nuova Sardegna per dire che si è parlato del programma di Grillo a livello nazionale.

        E ripeto, io non sono un aderente, un militante e nemmeno un elettore. Ho solo espresso il mio parere su un articolo che trovo molto lacunoso e superficiale.

      • Vito, tu non hai mai fatto il giornalista, non quello che scrive dietro un Ipad o su un blog, ma quello che lavora in redazioni sul campo, in cui c’è un capo redattore. Devi sapere che è vero che ti inviano sul posto come tu dici, ma poi quando arrivano con le notizie in redazione (oppure le inviano), succede che il direttore ti obbliga a tagliare e cucire in relazione al suo indirizzo politico, molte parole non si possono usare, alcune si devono obbligatoriamente dire. Per cui il giornalista scrive ciò che gli impongono di scrivere, non vuoi farlo? Allora perdi quei 4 spiccioli che ti danno per mantenerti vivo e per ciò che hai studiato… questo accade da talmente tanto tempo che addirittura i giornalisti spesso non vanno più sul posto, ma inviano gli operatori (cameraman per la TV, e fotografi per la stampa), poi gli inviano il materiale e loro scrivono il pezzo “da casa”, solo per intascarsi i soldi del servizio e i rimborsi di trasferta… il mondo Vito è un altro…

      • Remo, io secondo te non ho mai fatto il giornalista… Ok, va bene… Dieci anni da collaboratore alla Nuova Sardegna, un anno e mezzo a Tiscali notizie (direttore Giovanni Valentini), un anno a Sardegna Uno, dieci anni e passa a Radio Press (di cui cinque da direttore), poi tutti i giornali che ho fatto, ho scritto per l’Espresso, per l’Unità, il Manifesto, Bellitalia…
        Tre anni nell’Ordine dei Giornalisti in qualità di consigliere. Ora ho un contratto con la Rai. No: non sono un giornalista. Grazie per avermi spiegato come funziona il giornalismo in Italia.

      • Bhe, allora stai continuando a scrivere assurdità, il meccanismo dovresti conoscerlo bene, il giornalista può far credere quello che vuole. Tu ne sei la dimostrazione, guarda l’immagine di Grillo che hai pubblicato perchè scegliere questa? Non richiama neanche il titolo, ma induce solo ad altro, a quello che vorresti far credere… Caro Vito, se il mestiere lo “conosci” sai bene a cosa mi riferisco in relazione al fatto che le notizie sono dirottate a proprio piacimento. Il giornale un giorno vivrà solo perchè si comprerà e non perchè è finanziato dalla politica…
        PS: chi si loda…

      • l’immagine col braccio destro teso è funzionale all’articolo, serve a rafforzare la tesi dell’articolo, non c’è bisogno della laurea per capirlo

      • Emanuele con tutta la simpatia del mondo, serve a rafforzare un’accusa non una tesi, ed é subliminale non ci vuole una laurea per capirlo… fatto sta che nel momento in cui si spiega si esprimono opinioni diverse non di è mai pronti a mettersi in discussione, ma si fa solo di tutto per difendere la propria tesi, giusta o sbagliata che sia… io continuo a ripetere che é come se fossi stato violentato per 20’anni, poi i politici metre ti stanno violentando sentono le voci del popolo che incomincia a ribbellarsi, allora il polito ti tende la mano per aiutarti, ma come! se mi hai violentato per 20’anni ora continui a dargli fiducia, NO mi spiace, preferisco essere aiutato dal dal primo che passa, almeno ho un’incognita…

      • pierpaolo melis says:

        Grande Remo! Cantagliela tu a questo fazioso. Che a me mi fa venire la nausea, questo 250enne.

      • Alessandro says:

        Caro Vito, il fatto che abbia un curriculum di tutto rispetto rende ancora più grave la situazione dell’informazione italiana. Mi dispiace, ma al di là di punti di vista politici, il tuo articolo è veramente magro. Inizi dicendo che Grillo non ti è mai piaciuto! Prosegui con una magra (dici di non aver voglia di spiegare) e a dir poco ideologica (per non definirla qualunquista) argomentazione in cui sostieni che la libera informazione è alla base di ogni democrazia, per poi proiettarti nel futuro (affermando che grillo vincerà le elezioni ma che non sarà in grado di governare).Per finire concludi affermando che la libera informazione è il termomentro della democrazia. Le tue opinioni politiche appaiono abbastanza chiare, l’unica cosa che non è chiara è se con questo articolo volessi attaccare grillo, difendere la categoria dei giornalisti, la democrazia, la sinistra, o riempire un foglio bianco.

        Cordialmente
        Alessandro Tola

  38. che articolo povero…..semplicemente ridicolo

    • Pierangela Calzone says:

      Trovo il tuo articolo rassicurante, perché mi fa sentire meno sola. Per questo ti ringrazio. Adoro la politica e ho sempre partecipato alla sua vita. Capisco perfettamente quando parli di “una certa stanchezza” nello spiegare, la capiamo. Dopo l’invasione mediatica televisiva e giornalistica di questi ultimi mesi si sono dette tante cose e di ognuna anche il suo contrario. C’è invece una traccia sicura che va ben più lontano di questi miseri ultimi due mesi ed è il segno, forte, la ferita della nostra storia. L’eco, ma non per me, la voce chiara del pensiero gramsciano, la passione trascinante di Enrico Berlinguer, il piacere di sentire la nostra lingua usata correttamente ed educatamente. Non abbiamo mai governato, ma anche questo io non lo dimentico, ora si vota, eravamo, siamo e saremo sempre liberi di esprimerci. Non voglio fare commenti sull’esclusione dei giornalisti o delle tv da quella sorta di comizio, se se ne vuole parlare se ne parlerà e se se ne vuole scrivere idem, ci sarà materiale sull’amatissimo web di Grillo. La superbia è un bruttissimo difetto facilmente si avvicina all’onnipotenza. Per fare politica ci vuole una discreta lucidità e un elettorato altrettanto lucido. Sento che il mio popolo non ha voglia di credere a nessuno e dunque si ammassa con chi dice le cose più semplici – ma irrealizzabili – e a volume altissimo. Il berlusconismo ci ha volgarizzato? ci ha impigrito? non abbiamo la pazienza di leggere i programmi? Preferiamo votare uno che dice “mandiamoli tutti a casa”? Per gestire una nazione ci vuole ben altro, si un sogno, una passione, ma sopratutto la virtù di non dimenticare il passato, né a breve né a lungo termine. Grazie Vito. E onoriamo i nostri grandi pensatori e politici. Io penserò a loro prima di mettere quella croce su quella scheda e davvero di cuore: evviva il comunismo!

  39. Andrea says:

    Non condivido praticamente nulla del tuo pensiero.I motivi sono presto detti:come tu stesso dici,berlusconi la stampa la controllava,mentre grillo la esclude…!per te queste 2 cose è come se fossero in correlazione tra loro,quando invece in realtà sono in completa antitesi!grillo ed il movimento 5 stelle,pur “escludendo” la stampa e le televisioni italiane non è assolutamente vero che non informano il cittadino,anzi,lo informano attraverso quel mezzo che si chiama internet!definire grillo un fascistoide(o il movimento in generale,cosa che qualcuno dice)mi sembra una forzatura enorme, perchè nel programma del movimento 5 stelle alla voce istruzione si può leggere:”INSEGNAMENTO DELLA COSTITUZIONE ED ESAME ESAME OBBLIGATORIO PER OGNI RAPPRESENTANTE PUBBLICO!”faccio presente che la costituzione,come è stato peraltro ribadito ieri dal palco delmovimento 5 stelle,è antifascista!!poi c’è anche da mettersi d’accordo…”quello” dice che grillo ed i “grillini” sono comunistoni dei centri sociali e no tav pericolosissimi,altri dicono che grillo è un fascistoide!LOL!riguardo all’informazione il programma del movimento 5 stelle dice alcune cose,per esempio:”nessun canale televisivo con copertura nazionale può essere posseduto a maggioranza da alcun soggetto privato, l’azionariato deve essere diffuso con proprietà massima del 10%.le frequenze televisive vanno assegnate attraverso un’asta pubblica ogni cinque anni.nessun quotidiano con copertura nazionale può essere posseduto a maggioranza da alcun soggetto privato, l’azionariato diffuso con proprietà massima del 10%.tetto nazionale massimo del 5% per le società di raccolta pubblicitaria facenti capo a un singolo soggetto economico privato.divieto della partecipazione azionaria da parte delle banche e di enti pubblici o para pubblici a società editoriali.” E qui mi viene in mente il famosissimo(non grazie alle tv o ai giornali) discorso di luciano violante(allora ds)alla camera dei deputati nel 2003 in cui dichiarò:”l’onorevole rerlusconi sa per certo che gli è stata data la garanzia piena, non adesso ma nel 1994, che non sarebbero state roccate le televisioni quando ci fu il cambio di governo. lo sa lui e lo sa anche l’onorevole letta.comunque a parte questo la questione è un altra:voi ci avete accusato di reggime nonostante non avessimo fatto il conflitto di interessi, avessimo dichiarato eleggibile berlusconi nonostante le concessioni, ma durante il governo di centrosinista il fatturato di mediaset è aumentato di 25 volte.”O_o!!!!!!!!!!!!!!!!!!!stato e cittadini,sempre nel programma:”obbligatorietà della discussione parlamentare e del voto nominale per le leggi di iniziativa popolare.divieto di cumulo delle cariche per i parlamentari (esempio: sindaco e deputato).eliminazione di ogni privilegio particolare per i parlamentari, tra questi il diritto alla pensione dopo due anni e mezzo.”.sulla salute:”garantire l’accesso alle prestazioni essenziali del servizio sanitario nazionale universale e gratuito.”
    invito tutti i lettori a leggersi il programma del movimento 5 stelle,si accorgeranno che il programma ha ideali vicini alla sinistra!!!!se poi essere di sinistra oggi significa essere d’accordo con la “flessibilità”(precariato ai massimi livelli),allora il discorso cambia lol! ah altra cosa… “risorse finanziarie dello stato erogate solo alla scuola pubblica”!!!!!!!!!!!!!!!!

  40. Personalmente penso che Grillo è libero di far accedere chi ritiene in conferenza stampa. E non è vero che ha escluso i giornalisti: ha escluso buona parte della stampa italiana, forse la quasi totalità. Numerosi giornalisti, della stampa estera, dalla BBC al FT, alla tv danese, hanno potuto seguire la manifestazione romana di chiusura della campagna elettorale. Questo, per dovere di cronaca e chiarezza.

    • Personalmente penso che tu non conosca il concetto di libertà di stampa (e neanche di dovere di cronaca). Ribadisco: così come un imputato non si può scegliere il magistrato che lo giudicherà, così un politico non può scegliersi il giornalista che racconterà di lui. Cose del genere si fanno nelle dittature, provava a farle Berlusconi, ed oggi Grillo. Questo, per dovere di chiarezza.

  41. francesca says:

    Secondo me hai bevuto, e non poco. Se c’è una rivoluzione da fare contro il potere, come pensi di farla, con le carezze? Ringrazia il cielo che Grillo è l’unico che ha avuto il coraggio di sfidare questo sistema, se no gli italiani se ne stavano tutti con le chiappe belle comode seduti a guardare lo scempio. Non hai ancora capito perchè Grillo non vuole parlare con la stampa? Con questa stampa? Forse per difendere il valore di un’informazione libera e non di parte? In quale altro modo potrebbe farlo, assecondando un modo di fare giornalismo che non condivide? Mi dispiace per te, perchè stavolta vedrai i grillini seduti in parlamento a fare proposte serie, alla faccia di chi ha già giudicato secoli fa il loro solo presunto operato. Si giudica forse qualcuno prima che faccia qualcosa? Non vedi quanto sei sciocco? Saluti.
    Francesca.

    • Sì, sono sciocco, anche io come tutti gli italiani me ne sono stato in questi anni con le chiappe al caldo, seduto a guardare lo scempio. Meno male che Grillo c’è.

      • Neo Anderthal says:

        Vito, chissà dove erano tutti questi rivoluzionari gli anni scorsi: gente come me o te andava magari al 25 aprile e partecipava a scioperi e manifestazioni, ma non li ha incontrati o ne ha incontrati pochi.
        Se ci fossero stati tutti LORO, quelli che ci insegnano come si è DAVVERO contro (contro la casta, il sistema, qualcosa!), forse Berlusconi non avrebbe fatto i suoi comodi per dieci anni e più.
        Ma di certo è una mia impressione, vorrà dire che andrò a prendere lezioni di rivoluzione tra la folla -appropriatamente oceanica- che presenzia entusiasta agli show di Grillo.

      • forse Berlusconi non avrebbe fatto i suoi porci comodi se invece degli zerbini nominati D’Alema, Veltroni e Violante avesse trovato persone con le palle quadre, ma allora il PD non si abbassava ad ascoltare il malessere della base era troppo impegnato a “combattere” Berlusconi sul suo terreno, quello televisivo (guerra persa), non c’era il tempo per ricollegarsi con la base, ora che Grillo la base l’ha portata al vertice improvvisamente tutti si sono ricordati che le piramidi stanno in piedi se la base ti sostiene

    • Menefischio says:

      Perche’ infatti tra i votanti di M5S e’ pieno zeppo di gente che oltre a vedere lo show di Grillo e a cliccare il suo blog andava poi manifestare con i movimenti civili e a lottare come gli indignados ( gli indignados, quelli si che pregavano per comparire in un qualsiasi Tg….)
      Rivoluzione il 25 Febbraio, poi ognuno nuovamente a cliccare su internet e mimetizzarsi nella societa’.

  42. gianluigi concas says:

    escludere i giornalisti da una conferenza stampa è una vera scemata… ma il titolo di questo articolo ( di cui posso anche condividere alcune idee) mi sembra…illogico. Ma dove starebbe la continuità tra Berlusconismo e “grillismo”?? ma che centra? Se il titolo vuole essere provocatorio, ci è riuscito. ma solo perchè mi infastidiscono le cose che non hanno senso, le forzature concettuali strumentali a un qualsiasi obbiettivo.

  43. Bruno Venturi says:

    Bel pezzo, Vito. Condivido completamente! Bruno Venturi

    • Demetrio G. says:

      Bruno, non sono d’accordo, spiegami semplicemente il perchè di Grillo nell’evitare i giornalisti, anzi no, te lo spiego io, è già stato detto che Berlusconi se li era scelti, e Grillo sta facendo qualcosa di simile, perchè? Semplicemente perchè oramai tutti i giornalisti che ci sono in circolazione hanno a che fare con quell’essere ad eccezione di una minima parte.. Spiegami quanti partiti sono disposti ad abbassarsi lo stipendio a 2500 euro al mese? Spiegami chi è che vuole dare la forza al popolo? Spiegami chi diavolo è che vuole prendere i soldi alla gente che ne ha troppi? Spiegami cosa sta facendo di sbagliato! Oltre al fatto di parlare in quella maniera, insultando un po’ la gente, anche se quello fa ed ha sempre fatto parte del suo carattere.. Almeno avete letto il suo programma?

  44. riccardo says:

    a me fa paura il fanatismo dei suoi seguaci ed il copione ( ricco di boiate) che ha urlato nelle piazze di tutta italia, ma se esiste un fenomeno così è perchè in questi anni chi ha amministrato lo stato italiano, le banche (vedi fondazioni es. mps) etc hanno fatto schifo e continuano a negare i loro errori!

  45. Concordo con te in tutto ciò che dici e il tono e i contenuti di diversi commenti confermano che ci troviamo in presenza, per dirla con una espressione letteraria, di un nuovo fenomeno di “suspension of disbelief”, di sospensione dell’incredulità e del dubbio, come più volte è già successo in questo paese.
    Su facebook circola in queste ore una breve citazione di Gramsci che vale la pena ricordare: “Il fascismo si è presentato come l’antipartito, ha aperto le porte a tutti i candidati, ha dato modo a una moltitudine incomposta di coprire con una vernice di idealità politiche vaghe e nebulose lo straripare selvaggio delle passioni, degli odii, dei desideri. Il fascismo è divenuto così un fatto di costume, si è identificato con la psicologia antisociale di alcuni strati del popolo italiano, non modificati ancora da una tradizione nuova, dalla scuola, dalla convivenza in uno Stato bene ordinato e amministrato”.
    In questo senso, nel senso cioè della reale possibilità di manipolare una pasta già di per sé estremamente malleabile, è sicuramente vero che il grillismo rappresenta se non proprio una fase suprema del berlusconismo (che pure si presentò e s’impose come forza antipolitica e antiparlamentare), una nuova fase, una recrudescenza, di un’antica malattia. Che si abbatte però su un corpo già debilitato e in buona parte infetto, i cui anticorpi – in termini di consapevolezza dei dettati minimi della democrazia e della convivenza civile – paiono ancora e più ampiamente ridotti, se non in qualità, almeno in quantità.
    Se in Italia, come avviene nelle facoltà di mezzo mondo, si studiasse ancora Gramsci – in merito alle sue intuizioni sul concetto di egemonia culturale -, forse si avrebbe più consapevolezza del fatto che tutto ciò che sta accadendo è il portato di una sconfitta, quella al berlusconismo che in vent’anni ha avvelenato pozzi e fonti della ragione, e insieme la certificazione di una nuova egemonia, non più di classe ma diffusa, i cui caratteri sono quelli della cialtroneria, della menzogna, della violenza, della manipolazione delle coscienze e della grettitudine.
    Solo in questo modo ci si può spiegare perché le farneticazioni di un Grullo Parlante in delirio di onnipotenza, omofobo e razzista (io non dimentico e non perdono il suo odioso starnazzare contro i rom rumeni che avrebbero invaso i “sacri” confini della patria), nonché socio di un industriale dei media in odore di massoneria, possa avere oggi tanto seguito.

    • Neo Anderthal says:

      Condivido ogni parola, bravo Alberto
      (p.s. sei/eri “Bebo”il fratello di P.P.? Mi ricordo bene…)

  46. Fuori tempo massimo. La libertà di stampa in Italia non esiste già. Per scelta volontaria dei tuoi colleghi giornalisti.

    • Beh, certo: in Italia non esiste da tempo la libera stampa, non esistono i sindacati, i partiti sono associazioni a delinquere, chi ha lavorato nei partiti o nelle istituzioni è un parassita. Meno male che ci siete voi.

      • In particolare dal ’94 in qua la libertà di stampa in Italia è stata stuprata ripetutamente mentre la quasi totalità dei politici e dei giornalisti stava a guardare. E gli esempi sono ahimé infiniti ormai. E poi scusa: voi chi? Io sono Yanez, non “voi”.

  47. Continuo a pensare, per chi se lo ricorda, che profetica fu Veronica Lario quando disse “non e’ di lui che dovete preoccuparvi ,ma di chi verra’ dopo”…( e passatemi la citazione dotta!)

  48. spessotto says:

    Grillismo come fase suprema del berlusconismo? Forse…Però ci sono molte cose che non quadrano…Indubbiamente non sarebbe mai esistito Grillo senza 20 anni di Silvio e il modo di porsi in campagna elettorale lo dimostra: personalizzazione della politica, attacco al nemico senza distinzioni (tra il “sono tutti morti” e il “sono tutti comunisti quindi un pericolo per la nazione” non è che ci sia tanta differenza), semplificazione eccessiva dei temi economici, allergia alla stampa libera ecc..
    Detto questo però non si può non notare che qualcosa di difficile comprensione è avvenuto. Berlusconi e il berlusconismo si sono potuti affermare perchè alle spalle, oltre alla grandi doti comunicative, c’erano (e ci sono) tanti soldi da spendere, c’era un forte clientelismo garantito da migliaia di politici super riciclati provenienti dai vari PSI, DC e ahimè, persino qualche ex PCI…Possiamo poi forse ignorare il ruolo fondamentale avuto dalla criminalità organizzata in alcune regioni (Sicilia, Campania, Calabria, Lombardia…non è poco)?
    Tutto questo nel M5s non c’è. Grillo intercetta il malumore di tanti cittadini onesti e ne fa un movimento, usando alcuni meccanismi che sono tipici del berlusconismo ma le analogie si fermano lì…Il suo merito è quello di aver portato alla politica attiva migliaia di persone e di aver portato alla ribalta certi temi. Qui, purtroppo, iniziano anche i suoi limiti…Il M5s, infatti, è una cosa diversa anche da Grillo…Fascistoide o meno, lui e Casalegno da lunedì conteranno sempre meno…sarà un processo non immediato ma inevitabile…Inevitabile per chi ha creato un movimento di milioni di persone dalle culture politiche estremamente diverse (facendo un sondaggio tra amici e parenti scopro che lo voteranno persone che votavano Rifondazione e persone che votavano Fiamma Tricolore di Romagnoli) che riaffioreranno quando si discuteranno grandi temi…in questo la vedo come Vito,il crollo sarà la logica conseguenza…Cosa resterà dopo? Impossibile da prevedere….
    Ritornando alla questione dei giornalisti allontanati dal palco purtroppo penso che Grillo abbia interpretato il sentimento di tanti italiani…Non è un mistero che il berlusconismo ci ha lasciato decenni di giornalismo spesso asservito…dispiace perchè questo fa torto ai tanti giornalisti con la schiana dritta che comunque in Italia abbiamo avuto e ancora abbiamo…E allora anzichè cacciare via la stampa italiana dal palco forse è il caso che le singole persone rimettano in moto il cervello e imparino a distinguere la stampa cattiva da quella onesta e ben fatta fermo restando che TUTTI hanno il diritto di documentare.

  49. Luigio Guastardo della Radica says:

    Da Grillo ti dividono anche alcuni milioni di lettori, va detto… L’egocentrismo e la deriva “guru” son uguali!

    • Io sono un giornalista, Grillo no. Andrebbe detto anche questo. Ma soprattutto, andrebbe capito.

      • Ma soprattutto, che sei un giornalista non ha importanza, ne hanno molta di più i concetti che esprimi…che trovo veramente poco solidi…

      • daniele says:

        Scrivere ed essere iscritto ad una corporazione come nel medioevo non fa di te un giornalista,sono i lettori che decidono quindi noi!Tu non lo sei.

      • Logica stringente. Anche tu futuro parlamentare grillino o semplice elettore?

      • Neo Anderthal says:

        Daniele, quanta arroganza, quanta sicumera!
        Ma stai a vedere se tocca a te dire chi è o no un giornalista, dare tu la patente sulla base -esile- di quello che tu pensi o “accetti”.
        Se, come affermi, per te quelli che decidono sono i lettori, allora controlla i dati di lettura di questo blog (locale) comparati e in classifica con i dati generali sui blog di attualità politica in Italia.
        Saresti sorpreso, credo.

      • Casu axedu says:

        Mi sembra che Daniele è uno di quelli il cui giornalista di riferimento è Zazzeroni….

  50. verusca says:

    L’informazione la manipolano i giornalisti! Dal momento che ognuno di noi è libero di guardare sul web e controllare ciò che dice o, meglio ancora, andare direttamente nelle piazze a sentire ciò che dice. Non vedo quindi la mancanza di democrazia. Viviamo nel totalitarismo da vent’anni!

  51. In quanto giornalista, dovrei essere incazzato con Grillo ma per quanti sforzi faccia non ci riesco proprio: mi fanno molto più incazzare tutti quei “giornalisti” che Grillo lo hanno ignorato per anni, quando denunciava i casi Cirio e Parmalat o quando la miglior società civile italiana lo candidava al WTO in chiave antiglobalista.
    Mi fanno molto più incazzare tutti quei “giornalisti” e NON ci hanno raccontato il sovvertimento della Costituzione avvenuto in quest’ultimo anno, prima con il “golpe bianco” Napolitano-BCE e poi, soprattutto, con le votazioni bulgare sull’art. 81 Cost., l’ESM (ribattezzato addirittura “salva-Stati”) etc. etc.
    Mi fanno immensamente incazzare tutte quelle autorevoli testate che per anni hanno censurato il dibattito sugli F35, e che continuano a parlare di TAV solo in termini di ordine pubblico senza mai accettare un confronto sul merito.
    Insomma, e tantop per farla breve, mi incazzo moltissimo ogni volta che mi ricordo che l’Italia è al 61mo posto nella calssifica mondiale della libertà di stampa.
    Grillo si permette -magari anche contro il suo interesse, a due giorni dal voto- di dare degli schiaffoni alla mia categoria? Io dico che è fin troppo buono: calci in culo, ci vorrebbero.

  52. Gli italiani hanno la memoria corta. Si dimenticano che per 25 anni le televisioni di stato (tutte e tutte collegate ad organi partitici e politici, per no parlare di mediaset), gli hanno messo il bavaglio senza dargli mai più la possibilità di parlare. Dov’è la censura?

  53. anonimo says:

    Commento riciclato. Gentile Biolchini, sono parzialmente d’accordo con lei, ma inevitabilmente voterò Grillo, come una grande parte degli elettori. Non si tratta, vede, di un innamoramento, né contengo in me i germi del populismo (che è un’altra cosa e non è rappresentato certo da Beppe Grillo) e neppure sono tanto cieco da non vedere le stupidaggini fatte e le cretinerie dette da Grillo. Tanto che potrei allungare di molto l’elenco delle obiezioni che lei fa al leader di 5 stelle. Penso perfino che se la campagna elettorale continuasse altri dieci insopportabili giorni, Grillo inizierebbe una rapida discesa. Il fatto è – semplifico molto perché non voglio annoiare – che non esiste oggi un pulpito più credibile, né una prospettiva più interessante. Immagino sia d’accordo anche lei sulla necessità di scompaginamento di un sistema, quello sì, davvero pericoloso. E il nodo, come avviene puntualmente ad ogni elezione dal 1989, è la sinistra che da quasi venticinque anni insegue la destra e l’ha talmente inseguita da divenire più destra della destra. Un Pd finanziario (lei dice che non è possibile altrimenti?), vicino alle visioni più bieche dell’idea di crescita, che sostiene tutto e poi il contrario di quel tutto, che quando ha governato si è dimostrato ancora più legato all’idea di economia classica in irreversibile caduta, che in Sardegna sostiene le cause peggiori (vuole un elenco?) attraverso uomini che si sono scelti tra di loro e auspicano – sentito con le mie orecchie – non di vincere le elezioni ma che a votare vadano in pochi. In modo da restare là dove sono e sempre gli stessi. Un partito, il Pd, che, come gli altri partiti, fertilizza un sottobosco di piccoli favori, sostiene una politica compromissoria (che è diversa dalla politica della mediazione). Esattamente gli stessi strumenti e modalità degli altri. Insomma il pericolo sono gli altri, non Grillo.Far andare in parlamento 100 persone non allineate che magari (l’ho messo in conto, evidentemente) ci deluderanno, ma che magari non ci deluderanno, mi interessa molto più di un governo di Monti e Bersani con la marezzatura di sinistra di Vendola (su Sel un velo di pietà, anche se non lo merita). E voto Grillo non perché vedo in lui la perfezione di un profeta (tutt’altro), voto Grillo perché vedo con chiarezza tutto l’orrore della medicina che ci hanno propinato sinora. Una politica nella quale se sai fare qualcosa rappresenti un pericolo e vieni allontanato. Sul Pd si è depositata una ruggine che non andrà più via e se il cambiamento è rappresentato da Renzi (la cui sconfitta ha scoperto le tombe e riesumato i cadaveri del Pdl) c’è davvero poco da stare allegri. Lei vuole un governo dei mercati? Vuole un governo delle multinazionali? Vuole i prezzi del suo cibo, dei suoi vestiti, delle sue medicine, delle sue scuole decisi da forze sovranazionali? Crede davvero che uno di questi partiti e partitini possa permetterle una vita migliore? Ho assistito al comizio di Grillo a Cagliari. C’erano ragazzi e belle facce. Perfino i poliziotti mi hanno detto: “Speriamo, speriamo”. Oggi vado a Roma in Piazza San Giovanni. Qualche giorno fa mi hanno detto: “Ma tu voti un comico!” e in quel momento sono apparsi uno dopo l’altro al telegiornale: Giannino, Berlusconi, Monti con un cagnolino e Bersani con un leopardo, poi Ingroia che minacciava come Torquemada, Vendola che descriveva la Puglia come l’eden. Poi ho dato un’occhiata ai santini malinconici locali e che si vedono nelle nostre televisioni etniche, i cosiddetti candidati sardi. Cordiali saluti, gentile Biolchini e non abbia paura potremo tutti continuare a spararle grosse senza roghi e censure.

  54. grazia pintore says:

    Anche io penso che Grillo abbia paura di vincere,è più facile distruggere che costruire.Grillo avrà milioni di voti di protesta da destra e sinistra ma per ricostruire il paese ci vuole serietà,ed impegno.Mi auguro che i vari partiti prendano coscienza che per governare bisogna essere seri ed il popolo italiano non deve solo delegare col voto ma protestare in tempo utile quando i politici sbagliano o pensano solo ai loro interessi.

  55. Aligusta says:

    E poi scusa Vito, gli “-ismi” lasciali a Vendola, non si possono più sentire 🙂

  56. Pasquale says:

    Motivo in più, caro Vito, di sostenere lo sforzo di una persona seria come Bersani e dare forza alla sua coalizione che è l’unica in grado di affrontare con serenità, rigore e determinazione questo brutto momento.

    • gianluigi concas says:

      Bersani? Serenità forse, ma non mi pare il tipo del “rigore e determinazione”. Quello è Monti.

  57. Non credo che Grillo vincerà le elezioni, le piazze le riempiva anche il PCI senza mai vincere. Il primo a gioirne sarà lui stesso. Vuoi mettere mandare tutto e tutti a fanculo senza nessuna responsabilità di dover scegliere? La mia paura è che il grillismo porterà una stagione in cui tutto sarà visto un ottica complottistica. Qualunque scelta politica sarà cassata con litri di olio di ricino mediale.

  58. Neanche i partigiani si facevano intervistare dalla stampa di regime.

    • Vi paragonate? E bai!

      • Lungi da me un tal paragone ma la controparte si la paragono al fascismo dal volto sorridente paventato da Fromm.

      • Vi ricordo che Grillo fu BANDITO da quella stessa tv pubblica per aver detto (nell’86) la verità sui socialisti. Tutto avveniva pochi anni dopo la denuncia di Enrico Berlinguer all’occupazione delle istituzioni da parte dei partiti e qualche anno prima dell’inizio di tangentopoli.

  59. Aligusta says:

    In teatro (teatro!) alla chiusura della campagna elettorale del PD sembrava che ci fossero più cameramen e giornalisti che pubblico, in piazza San Giovanni ho visto persone, migliaia di persone, e sul palco altre persone normalissime che vogliono provarci. Il confronto, per me elettore del PD, è quantomeno imbarazzante.

  60. 🙂 Sei sempre più spramato ! Scommetto che nel titolo hai voluto fare un esorcismo… Quel “M5S vincerà le elezioni” lo hai scritto con una mano sola. E l’altra impegnata in ripetuti gesti apotropaici!
    Comunque puoi stare tranquillo: il M5S prenderà una percentuale inferiore al 20%. Tra il 15 ed il 20. Speriamo tendente al 20…
    Le elezioni le vincerà il PD e sarà tutto più democratico, pacato e british, come piace a noi.

  61. Devo dire che concordo in buona parte.
    Non so se ciò è preoccupante, tuttavia per rendermi utile nella discussione segnalo un articolo interessante http://www.quitthedoner.com/?p=1268

  62. Vito, forse Grillo non vuole generalizzare quando attacca giornali e giornalisti, spero che sia come dico io altrmenti e meeso veramente male,comunque credo che vincera’queste elezioni, perche purtroppo non ci sono alternative, e’ gli altri non sono piu’credibili. ciao e forza cagliari.

  63. ahhh questi “gggggiornalisti”…

  64. Vito, i tempi stanno cambiando, e se non te ne accorgi in tempo rischi che l’acqua cresca intorno a te, lasciandoti di stucco per la sorpresa. Gli storici parlano di fasi, che hanno la durata del mutamento sociale e politico a cui corrrispondono. Questa è la fase della morte della rappresentanza così come la conoscevamo. Grillo non c’entra nulla. E’ solo lo strumento attraverso cui la Storia darà una colossale spallata al regime dei partiti autoreferenziali e partenogenetici. E le armi per combattere la battaglia che tutti ci aspetta saranno l’idea del futuro e l’idea di una nuova società. Con i milioni di problemi che questo comporta, con la paura di non saper inventare nulla di giusto e duraturo. Ma l’alternativa è l’estinzione della libertà, e ad essa io tengo più della mia vita. Meglio l’incerto del probabile astronomico casino che verrà, che il certo dela morte civile.

  65. efisio erriu says:

    In piazza san giovanni cantano “tutti a casa, tutti a casa”, sembrano invasati da questa sottospecie di spettacolo interattivo, è un format che al momento funziona, fa audience, li fa sentire partecipi di un cambiamento ed è per questo che non si rendono conto del pericolo democratico, perché si parla di democrazia diretta però poi recitano: “metteremo 100 persone a controllare cosa faranno gli altri parlamentari”, non c’è molta percezione di cosa serva il parlamento.
    Ancora una volta fa presa negli Italiani il ragionamento più semplice, il giustificazionismo, il dare le responsabilità sempre agli altri. Almeno stavolta se non altro non sono ragionamenti egoisti, per ora.

    Spero di sbagliarmi ma questo sarà il primo partito e ce ne andremo dopo pochi mesi di nuovo in amministrazione controllata.

  66. Tullio says:

    Per tanti ,troppi anni ho aspettato la “Rivoluzione” …non è mai arrivata malgrado il mio impegno ….anzi nel tempo le speranze che arrivasse il cambiamento venivano sempre meno,
    A 15 anni ero disposto anche a sparare e man mano che crescevo mi sono reso conto che non era quella la strada ,Delusioni.” tappature di naso ” speranze ,,,,mi sono rotto ,questo sistema merdoso va demolito , e se la sinistra non è riuscita a demolirlo anzi l’ha abbracciato
    alimentato, e spesso giustificato ,,si deve rassegnare a stare a guardare come si fa ….non ho più voglia di aspettare …non posso più sopportare che qualcuno approfitti della mia pazienza.Vuol dire che anche tappandomi il naso anche stavolta probabilmente …forse vedrò il sistema casta papponi ladroni sgretolarsi ……spero solo che tutto questo porti a una nuova politica ….lo spero proprio

  67. Stefano Fratta says:

    Sono d’accordo con te. E credo che in generale si stia sottovalutando l’aspetto che tu sottolinei, la mancanza di democrazia insita in un movimento (l’ennesimo) proposto e costruito nei fatti, se non nelle premesse sulla base dello schema Berlusconi, che poi è lo stesso dei vari autocrati della storia: un Profeta, i seguaci/apostoli e i fedeli.
    È chiaro che questo schema appartiene ai diversi campi politici, e le personalità cosiddette carismatiche ci sono e in certi termini sono anche necessarie, quello che non è più possibile ammettere è l’estremizzazione settaria, dimostrata dal fatto che “movimenti” di questo genere fingono di essere destrutturati e per questo “nuovi ed estranei alla logica partitica” mentre sono semplicemente verticistici, autocratici.
    Qualsiasi dialettica interna, infatti, è “tradimento” ed è punita con l’esclusione dalla setta per i contravventori pericolosi o abituali. Basta vedere il trattamento riservato a Favia e alla sventurata Salsi, insultata nei modi peggiori dai sostenitori a 5 stelle.
    D’altra parte Grillo si propone come “alternativa totale”, gli altri sono “morti”, non esistono, qualsiasi istituzione è marcia, qualsiasi esponente politico è “casta”.
    Questo modo di porsi nei confronti del resto dei concorrenti/avversari politici è, oltre che irrealistico e ingiusto, profondamente e pericolosamente settario.

    C’è ancora da notare che il tratto comune di quasi tutti i candidati è la loro inconsistenza, la loro precedente estraneità all’agire politico diventa paradossalmente un titolo di merito.
    Grillo è poi sufficientemente vago -per scelta- da raccogliere spinte e persone tra loro estremamente differenti, con pochissimo in comune unificate da un confuso “basta”, ampiamente giustificato nei motivi, non negli approdi concreti.
    Mi sembrano per questo evidenti le analogie del Grillismo (nella fase attuale, che rischia di annullare o ha già annullato la fase dei meet-up che discutono, per trasformarsi in una folla plaudente il “capo”) col sorgente fascismo e con il mileu politico-culturale dell’epoca, in soldoni il sansepolcrismo e il diciannovismo (« Noi ci permettiamo di essere aristocratici e democratici, conservatori e progressisti, reazionari e rivoluzionari, legalisti e illegalisti, a seconda delle circostanze di tempo, di luogo e di ambiente » Mussolini, 23 marzo 1919, discorso “di San Sepolcro”).

    Il che non significa affatto che i grillini siano in massa dei fascisti -ce ne sono, e tanti, tra consapevoli e no, ma non sono in maggioranza neanche lontanamente-, ma che una impostazione radicale, che non mette in gran conto né le questioni dei diritti -su questo le parole di Grillo su/contro immigrati e diritti delle coppie di fatto anche gay parlano chiaro- né le questioni del lavoro, e si pone in una illusoria posizione anti istituzionale, che si dichiara estranea a destra e sinistra senza peraltro chiarire dove bene va a orientarsi, utilizzando inoltre tutta un frasario mortifero e truce (“siete morti! Arrendetevi! Vaffanculooo!”) corre quel pericolo.
    (piccola nota a margine: quando sento Grillo urlare “siete morti” all’indirizzo di TUTTI i cosiddetti “politici” mi viene automatico pensare ad Angelo Vassallo, il sindaco PD di Pollica assassinato dala camorra. Lui è morto davvero, ma sembra che a Grillo, che non menziona la lotta contro criminalità organizzata nel suo programma elettorale – http://www.beppegrillo.it/iniziative/movimentocinquestelle/Programma-Movimento-5-Stelle.pdf – venga in mente che a morire davvero sono stati tanti, negli anni, mentre lui non era certo impegnato in prima linea).
    Sono anche io convinto -e in ogni caso ci spero- che presto o tardi, all’apparire di questioni serie e decisioni importanti e all’alternativa pratica tra realizzare qualcosa “sporcandosi le mani” con le mediazioni politiche -o con i compromessi, anche in senso non negativo- e restare con le mani pulitissime perché tenute in tasca, il movimento entrerà in conflitto con sé stesso, come in parte è già avvenuto.
    Verrà alla luce la contraddizione stridente insita in un movimento che predica ed ha parole d’ordine di tipo egualitario, ma che è strutturato in modo incredibilmente verticistico e autoritario (chi pensa che il movimento non sia democratico… va fuori dai coglioni!”, Grillo dixit), e infine si lacererà, nella migliore delle ipotesi, o riformandosi in modo radicale o implodendo, o anche arrivando a produrre nuovo personale politico che confluirà negli schieramenti -non necessariamente nei partiti- storicamente dati, come è già successo.
    Io aspetto -invano- di sentire qualche argomento serio dai “sostenitori medi” di Grillo e sento e leggo o supercazzole “anticasta” o borbottanti “vaffa”.
    In questo osservo la differenza che esiste tra chi ha partecipato alle discussioni del M5S e ne ha fatto parte -con, per esempio i risultati conseguiti alle comunali di Cagliari, ovvero meno del 2 per cento- e la folla che ORA va ai comizi di Grillo, è sedotta dall’uomo forte, non sa una emerita cippa di nulla e ripete “vaffanculo, tutti via, ci vogliono i nuovi, siamo alla distruzione, quindi non abbiamo nulla da perdere…”
    Sono convinto che occorra puntare alla sola soluzione che porterà a un governo diverso e alla sconfitta di Berlusconi, che può essere archiviato in un solo modo: con un governo che produca qualche risultato in termini di lavoro, diritti, progresso. Per me questa possibilità è solo -con tutti i limiti e le prudenze del caso- con il centro sinistra.

    • efisio erriu says:

      Complimenti per la citazione di Vassallo.
      La memoria di un uomo del genere è una ragione in più (ma starebbe in piedi da sola) per votare PD. Alla faccia di chi dice che Destra e Sinistra sono la stessa cosa

    • gianluigi concas says:

      “…un movimento (l’ennesimo) proposto e costruito nei fatti, se non nelle premesse sulla base dello schema Berlusconi…” ma dove? ma quando?? ma de galli parti??? cioè, siccome grillo è un leader, adesso si può dire che ha costruito un movimento con caratteristiche simili a quello di Berlusconi?? no, scusi, ma io “Non ci sto”; mi sembra una cosa impossibile da dire.

      • Stefano Fratta says:

        “…un movimento (l’ennesimo) proposto e costruito nei fatti, se non nelle premesse sulla base dello schema Berlusconi…”
        È una affermazione necessaria, non solo possibile da dire.
        Mi spiego meglio: al di là delle premesse (ovvero dei meet-up, dei volenterosi etc.etc.) il movimento di Grillo ha preso forma ora, nel momento attuale, sulla scorta di una mutazione avvenuta o esplicitata nel momento in cui il M5S ha vinto il ballottaggio a Parma -che, è bene non dimenticarlo, era una città di centrodestra, una delle poche in Emilia-
        Da quel momento Grillo ha capito o si è trovato nella condizione di gestire un rifiuto -ben motivato- delle pratiche politiche, e insieme un consenso che arriva nei modi e nei metodi che furono quelli del Berlusconi del ’94, e ne raccoglie non solo l’eredità in termini di voti, ma anche come bacino di consenso.
        Non dimentichiamoci che Berlusconi, anche attraverso mezzi come “il Giornale” allora per nulla garantista ma scatenato contro quella che anni dopo è stata chiamata “casta”, appoggiava la magistratura milanese e Mani Pulite, tanto da candidare almeno un magistrato -Tiziana Parenti, l’unica che si prestò mentre gli altri rifiutarono- e addirittura offrendo a Di Pietro -proprio lui- un posto da ministro.
        Berlusconi, ed è sempre stato un punto forte della sua propaganda, si è presentato come un “estraneo” prestato alla politica, uno capace di rompere gli schemi, uno in contatto con la “vita reale”.
        Ma sopratutto Grillo propone -ed è qui la somiglianza più netta- uno schema fideistico se non direttamente settario, l’eterno schema Profeta declamante/ fedele adorante.

        “Megafona” da solo, rifiuta il confronto, si espone solo e lui solo a nome del “movimento” -perché le comparsate sul palco dei candidati sono evidentemente dei proforma- accetta al massimo qualche intervista volante, e mai con più di un giornalista, opera con un schema noi/loro che è tipico delle sette: c’è chi è “dentro”, onesto e incensurato etc.etc., e chi è fuori, ed è “morto”, parassita”, “ladro”, “casta”.
        E ancora: decide lui, grazie al “non statuto” se e chi può stare dentro o fuori dal movimento.
        Un movimento “non partito” in cui non è possibile neanche lontanamente discutere del ruolo del Capo -perché questo è, nei fatti- o del parruccone eminenza grigia, oltre a non poter discutere e nemmeno riunirsi se LUI non dà l’autorizzazione (vedi il “caso Tavolazzi” e l’epurazione relativa).
        Ecco perché evidenziare le similitudini tra Grillo e i movimenti ad impronta carismatica e personalistica è opportuno, possibile e necessario.

  68. Andrea says:

    Vito, il tuo discorso filerebbe se in Italia avessimo una stampa oggettiva, imparziale… o per lo meno onesta! Allora M5S potrebbe parlare a viso aperto. Sfortunatamente invece abbiamo una stampa fortemente condizionata. Sappiamo bene che essa sarebbe in grado di annientare chiunque anche Padre Pio, o madre Teresa di Calcutta se andassero contro certi interessi 😉 E’ abbastanza logico allora che chi non ha mezzi di stampa dalla sua parte, preferisca evitare di parlarci, affidandosi solo al Web o alle TV straniere che non hanno interesse a distruggerti a priori. Infine (concludo anche se ci sarebbe molto da dire ancora) ti invito a riflettere su quanto sia importante e sia meglio per tutti noi che il malcontento che Grillo è riuscito ad intercettare abbia una rappresentanza parlamentare così diretta (questa è democrazia!) Sarebbe un grosso guaio se tutta questa gente ancora una volta pensasse che in parlamento c’è solo gente che fà gli affaracci suoi. Allora sì che tantissimi si sentirebbero autorizzati a rivoltarsi e farsi giustizia da sè (perchè ormai non hanno più modo di farsi sentire e rappresentare)

    • caro andrea, nell’anno del signore 2013 di stampa libera e oggettiva ne hai a mazzi. non siamo più negli anni 80 in cui avevi i canali rai appaltati a dc, psi, pci, i canali mediaset dediti al rincoglionimento e i giornali dei grandi gruppi. oggi puoi leggere e verificare le dichiarazioni di chiunque in tempo reale, puoi conoscere voci e informazioni che solo pochi anni fa ti erano negate o non esistevano, puoi costruirti sull’ipad il tuo giornale su misura.

      giornalisti liberi, in italia, ce ne sono sempre stati tanti. alcuni hanno pagato con la vita o con l’ostracismo la loro schiena dritta. le sparate di grillo sui giornalisti e lo spregio per la vita difficile e ingrata dei tanti precari che letteralmente costruiscono quotidiani e telegiornali ogni giorno fanno venire i brividi.

      dire “sono tutti uguali” è un’ingiustizia verso chi combatte nella propria redazione per fare il proprio lavoro con coscienza. e per tanti ammanicati, imboscati, amighixeddus, puoi stare sicuro che ce ne sono altrettanti che darebbero la mano destra per raccontare una notizia con imparzialità e rigore perché è la cosa che ha fatto avvicinare tanti di noi a questo lavoro. ignorare questo significa o essere cialtroni o essere disonesti. io propendo per la seconda

      • Andrea says:

        Si, si certo… come no… e allora i vari casi (ne cito uno Minzolini) me li stò inventando io. La RAI non è lottizzata, Mediaset non è pilotata politicamente e via discorrendo… La,7 la Repubblica, il Corriere..etc.. Io credo che sia tu che devi rivedere qualcosa. Scegliamo un paramentro oggettivo? Anzicchè il tuo darmi del cialtrone o disonesto? Eccolo servito il dato oggettivo: l’Italia è ben indietro nelle classifiche sulla libertà di stampa questo la dice lunga su come funzioni qui dalle nostre parti l’informazione. (http://www.corriere.it/politica/12_gennaio_25/rsf-classifica-liberta_9b1a1948-474b-11e1-8fa7-b2a5b83c8dfe.shtml)
        Se poi tu sei un bravo giornalista, ben venga! Spero presto di leggerti su una grande testata se vorranno la tua professionalità e onestà!
        CAro Banana benchè oggi effettivamente ci si possa costruire il proprio ‘palinsesto’ informativo (web, tv, radio) i giornalisti rimangono detentori di un potere enorme con cui spesso, per interesse di uno sponsor politico forte, dis-informano ad hoc le masse purtroppo poco acculturate e facilmente condizionabili.

  69. Vito, se tu e i tuoi coleghi avessero fatto il loro dovere e messo a conoscenza in rete o sui giornali degli scandali di cui Grillo parla da 20 anni (e di cui voi ‘esperti della comunicazione’ non solo non ne avete saputo nulla ma avete pure ridacchiato), oggi grillo non avrebbe questo successo. Se i giornlaisti avessero fatto il loro sacrosanto e indipendente dovere di cronaca, nella vicenda Lusi, MPS, Unicredit, invece che girarsi dall’altra parte e guardare solo alle nefandezze di Berlusconi, oggi il paese sarebbe diverso. Invece ha fatto comodo a tutti, anche ai tuoi colleghi demonizzare Berlusconi e raccontarci che il male era lui. Lo era, ma la classe politica , l’INTERA CLASSE POLITICA a tutti i livelli con Berlusconi faceva affari, non solo prendeva il caffè. Siete stati responsabili di averci tenuto all’oscuro di tutto, di non aver fatto il vostro dovere fino in fondo, di esservi trasformati da cronisti a opinionisti, da ‘indagatori’ a scribacchini.
    E oggi il problema è Grillo?
    Lo è perchè vi esclude da SOTTO AL PALCO o DA SOPRA AL PALCO? Reato di lesa maestà non poter accedere ai posti sotto ai riflettori? RIDICOLO!!! andate tra la gente e chiedete alla gente perchè vota Grillo. Andate agli incontri pubblici dei candidati e chiedete a LORO cosa vogliono fare. Grillo non andrà in Parlamento, non comanderà dall’interno o dal’esterno, come non sta comandando in Sicilia o a Parma. Parlate con i candidati, sono persone normali..senza segretaria, senza filtro, senza regalini con cui comprarvi.
    Sono loro i responsabili di ciò che accadrà da lunedì, non avete ancora capito. Pensate che siano tutti ‘manichini’ senza testa, senza idee, senza palle. Alcuni candidati sono così, non c’è dubbio. Perchè è gente normale. Ma tranquillo, il tuo pezzo lo puoi scrivere anche comodamente seduto sulla poltrona di casa tua. A costo zero per te e per la collettività, a differenza di tutti i partiti cui reggi (direttamente e indirettamente) il gioco da anni. Che ci hanno ridotto così.
    Stai sereno, non cercheremo di chiuderti il blog nè verremo a cercarti a casa, personalmente voterò Grillo e continuerò a leggerti e ascoltarti in radio come faccio da anni. Ma è molto semplice dire ‘grillo è un fascistoide perchè non mi fa salire sul palco’. Non ricordo un tuo post contro BARBARESCHI (tuo e mio rappresentante) quando ha menato il giornalista delle iene.
    Chi è il ridicolo?

    • Io il mio dovere l’ho fatto. E come me tanti altri giornalisti in Sardegna e in giro per l’Italia.Non è vero che l’intera classe politica faceva affari con Berlusconi, non è vero. C’è gente che ha pagato duramente l’opposizione a Berlusconi. Non è vero che vi abbiamo tenuto all’oscuro di tutto, non è vero. Il problema è che in Italia c’è gente che non capisce nulla, neanche se le cose gliele spieghi mille volte. C’è gente che non vuole capire. Non dico che Grillo è un fascistoide perché non mi fa salite sul palco, come dici tu, ma perché non mi permette di fare il mio lavoro: rivolgergli domande che voglio.
      E sul palco di Roma Grillo continua a minacciare giornali e giornalisti.
      Chi è ridicolo?

      • E fa bene Grillo a non prestarsi ai vostri giochi,non parlo nello specifico di te, ma in questi anni abbiamo assistito a un’informazione sempre piu’ falsa e di parte, il tuo lavoro lo puoi fare dove vuoi, se tu pretendi di fare il tuo lavoro con le domande che vuoi tu, lui ha lo stesso diritto che tu reclami di negarsi. A quale pro dovrebbe farsi massacrare?
        Se la vostra categoria fosse stata piu’ onesta Grillo non avrebbe avuto nessun motivo per negarsi, te lo conferma il fatto che non si nega alla stampa estera e a Skay.
        Imparate ad essere meno servi e a fare informazione onestamente (naturalmente non e’ rivolto a te personalmente ma alla tua categoria) e Grillo non si neghera’.

      • Marilena, fai un esperimento: al tuo commento togli il nome “Grillo” e metti “Berlusconi”. Benvenuti nel 1994!

      • stefano1961 says:

        come per esempio Travaglo nella famosa intervista in ginocchio che fece a Grillo? sostituivi berlusca a Grillo e Vespa a Travaglio e il risultato non cambiava

      • Stefano Fratta says:

        Scusa, ma è ridicolo: in democrazia i leader politici NON possono- enon devono selezionare a piacimento i giornalisti e le domande.
        Quello succede in Corea del Nord o in Russia, magari.

      • Lino Grill says:

        Dove hai vissuto negli ultimi 20 anni,scusa?

      • efisio erriu says:

        Ecco appunto, pensavo Grillo ne volesse emulare le gesta solo come evasore fiscale (o ladro depenalizzato se preferisci) invece ne imita anche gli atteggiamenti con la stampa

      • Lino Grill says:

        Vito, hai provato a intervistare Grillo, quando e’ sceso a Cagliari? Come ti spieghi che una ‘testata’ come cagliaripad sia riuscita a fare anche delle riprese oltre che delle domande,e tu ora ti inalberi per un diritto di cronaca Non negato? per 20 anni Grillo e’ stato buttato fuori come comico e come ‘personaggio’ da ogni televisione italiana, e non c’e’ stato una campagna seria per dire che cio’ non era democratico. allontanano biagi e santoro e via grandi filippiche. se oggi parli di casta o di setta per i grillini e’ perche’ dimostri di conoscere bene l’argomento! Avrai scaricato anche tu i dvd con gli spettacoli di grillo, quando menzionava gli scandali e le storture del sistema economico eppure nessun giornalista serio si e’ preso la briga di indagare,verificare, denunciare. avete riso,abbiamo riso, perche’ sembrava utopia cambiare la societa’ eela politica. Bene, non e’ utopia, si puo’ fare, ora ce ne siamo accorti tutti ma voi giornalisti state tutti cadendo nell’equivoco di voler smontare grillo per smontare il movimento. siamo oltre questa fase. siamo ormai alla democrazia partecipata e diretta e ripeto che se vuoi fare domande a candidati ed eletti, ovvero i NOSTRI rappresentati, lo puoi fare. se ti prendessi la briga,invece che gridare allo scandalo per non avere un posto al sole, di scorrere la lista dei candidati alla camera e al senato, anche in sardegna, e di contattarli,magari scopriresti DA:VVERO i reali problemi del m5s..cioe’ quelli di persone talmente ‘normali’ da risultare spesso insignificanti e vuote di idee (viva le scie chimiche!). troveresti anche le opposizioni interne,le lacerazioni su chi e’ grillino da piu’ tempo e quindi vuole comandare, le sensazioni di poca democrazia che agitano l’interno del movimento stesso. Gente che scrive da tempo qui sul tuo bolg e ti da pure le imbeccate, ma tu sei troppo impegnato a dimostrare l’equazione grillo=berlusconi per accorgertene. fai il tuo lavoro, Vito, scoprirai cose molto piu’ interessanti.

      • Ma come ragioni? Ma cosa c’entra Cagliaripad con l’esclusione di tutta la stampa italiana al comizio di chiusura della campagna elettorale?? Parli di diritto di cronaca e non sai neanhe cosa sia. Io faccio il mio lavoro e il mio lavoro è questo, non sei certo tu a dirmi come devo lavorare per scoprire cose più interessanti di questa. Rassegnatevi: adesso l’Italia parlerà solo di voi. Non ce lo potrete impedire.

      • Lino Grill says:

        Vito,no r’incazzistiti! E non solo non voglio impedirti di parlare dei e coi ‘grillini’,ma anzi se rileggi la seconda parte,era un chiaro invito a farlo. Se smettessi di aspettare al varco dei diritti civili o del 25 aprile per dimostrare l,indimostrabile, vedresti che ha MOLTA ragione Silvio sui candidati, e quindi evidentemente non e’ questo il problema! Gran parte delle idee e del programma sono sinistrorse, e molti dei candidati e meta’ degli elettori. Ma ormai non si tratta piu’ di destra o di sinistra, si tratta di cose da fare, senza aggettivi, senza ideologie, senza accordi sottobanco o altri interessi dietro. Posso continuare a leggerti e scriverti?

      • Ma certo! 🙂
        Ma avete mai visto un blog più partecipato e aperto a tutte le opinioni di questo?

      • Lino Grill says:

        Sara’ un piacere,allora! hasta la victoria siempre

    • muttly says:

      E’ ridicolo chi ragiona con noi e voi, questo non è difficile da capire.
      Lo hanno votato gli alieni Berlusconi ?

    • Il tuo pezzo lo puoi scrivere da casa? A costo zero per la collettività?!?!? Non cercheremo di chiuderti il blog o cercarti a casa?!?
      Ma che cacchio avete in testa? Che minacce sono? Siete diventati degli estremisti esaltati. Fascisti della peggior specie. Peggio dei fascisti veri. E mi meraviglio di te Biolchini per la risposta che dai qui in basso. Troppo molle. Contro questa gente ci vuole fermezza e durezza.

  70. Casu axedu says:

    Il Vito che mi piace. Io intanto il 25 aprile sarò in piazza Garibaldi, come ogni anno da un bel po’ di anni a questa parte.

    • efisio erriu says:

      io in piazza del carmine, come ogni anno perché non ce la faccio mai ad arrivare presto….
      W il 25 aprile!
      W la Resistenza!!
      Al diavolo i miliardari che se ne fregano!

  71. Francu says:

    Sono d’accordo e l’ho giá scritto. Permettimi però di dissentire da te quando dici

    “Cosa dite?state chiedendo se “gli altri” non sono peggio? Qualcuno sì, ma non tutti: è evidente. E non perdo neanche un secondo a spiegarvelo, tanto non lo capireste. Non ho più voglia di perdere tempo.
    E non credo di doverti spiegare perché. Ti reputo in grado di capire perché dire una cosa del genere é controproducente e presta il fianco a molte critiche

    • Sono in totale accordo con Biolchini: nel mio piccolo ho perso minuti, ore e giorni a discutere con amici e conoscenti ( molti exBerlusconiani, ma non solo…) e oggi mi rendo conto di aver sprecato fiato e tempo. Chi vuole votare Grillo non ascolta e non capisce.

      • Non è esatto.
        Io avevo intenzione di dare il mio voto a Grillo (per il Senato) ed un confronto illuminante mi ha fatto cambiare idea.
        Come vede, non si può ragionare all’ingrosso.

  72. straniera says:

    Concordo con te caro Vito. E’ facile dire che è tutto marcio, ma le contro proposte reali (e realizzabili) del M5S quali sono? E poi mi sembra di vedere la stessa “fede” in Grillo che ho visto in tanti berlusconiani: si bevono tutto. La fede cieca lasciamola ai fanatici religiosi.

    • Si ciao…..Vito, se in ogni risposta che dai ci metti sempre un “tu non lo sai”, non avete capito niente”, non ci fai una bella figura….se tu sei l’unico ad avere poteri da veggente e da illuminato, che da solo ha capito tutto e che conosce perfettamente le soluzioni…beh buon per te….

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