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Teatro Lirico, la verità dei dissidenti: “Zedda ha inviato a Roma verbali irregolari!”. Ecco la lettera di Cualbu, Porcelli e Follesa al ministro Ornaghi

lirico

Oggi è stata diffusa ai giornali la lettera che tre consiglieri di amministrazione del Teatro Lirico di Cagliari (Gualtiero Cualbu, Maurizio Porcelli e Giovanni Follesa) hanno inviato al ministro Ornaghi, alla direzione generale del Ministero (nelle persone di Salvatore Nastasi ed Enrico Graziano), al presidente della Regione Ugo Cappellacci e all’assessore alla Cultura Sergio Milia.
Nella lettera (che vi propongo integralmente) i tre consiglieri danno la loro versione dei fatti. Cualbu, Porcelli e Follesa denunciano “l’irregolarità assoluta della procedura seguita il 1 ottobre” nel corso della seduta in cui (secondo il sindaco Zedda) sarebbe stata nominata quale nuovo soprintendente Marcella Crivellenti. I consiglieri negano che nel corso della stessa seduta siano stati esaminati i curriculum pervenuti, così come sottolineano altre anomalie procedurali.
In conclusione, per Cualbu, Porcelli e Follesa a questo punto l’unica strada possibile è “quella di una immediata convocazione del Consiglio regolarmente insediato per valutare e sceglier tra i concorrenti alla manifestazione di interesse”. I grassetti sono nell’originale.

***

AL MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA’ CULTURALI
Ministro Prof. Lorenzo Ornaghi
Via del Collegio Romano 27
00186 Roma

Alla Direzione Generale Spettacolo dal Vivo
Dott. Salvatore Nastasi – Dott. Enrico Graziano
Piazza Santa Croce in Gerusalemme, 9/A
00184 Roma

Al Presidente della Regione Autonoma Sardegna
On.le Dott. Ugo Cappellacci

All’On.le Assessore Regionale alla Cultura
On.le Avv. Sergio Milia

Cagliari, 14/1/2013

Oggetto: Teatro Lirico di Cagliari –

I sottoscritti Ing. Gualtiero Cualbu, Dott. Maurizio Porcelli, Dott. Giovanni Follesa, consiglieri in carica del CDA, alla luce della comunicazione del MIBAC trasmessa al Presidente della Fondazione e al Collegio dei Revisori in data 8/1/2013, in cui con chiarezza viene affermato che gli atti inviati dal Presidente della Fondazione Teatro Lirico concernenti la nomina del Sovrintendente, in cui viene detto: “Tanto premesso, si deve rimarcare come i verbali delle sedute del consiglio di amministrazione concernenti la nomina del Sovrintendente appaiono redatti in forma perplessa, contraddittoria, non danno rappresentazione della dovuta linearità dell’agire amministrativo, recano notizia dell’abbandono di seduta da parte dei consiglieri coinvolti nella discussione ma, soprattutto, consistono in atti che questa Amministrazione non può ricevere come tali, essendo privi della firma sia del Segretario sia del Presidente, laddove atti di così conclamata delicatezza devono ottenere l’approvazione di tutti i soggetti partecipanti alle sedute medesime e recarne traccia formale, oltre il normale limite dello scrupolo”, intendono confermare che i soggetti (Cualbu, Serci, Porcelli e Contu) partecipanti alle sedute del 1 ottobre e del 15 ottobre 2012, verbali n. 14 e 15, non hanno mai sottoscritto né potranno mai sottoscrivere detti verbali, in particolare il contenuto del verbale n. 14 del 1 ottobre è stato proposto ai consiglieri in ben 5 differenti versioni, che non rispondevano a quanto detto e verbalizzato nella riunione stessa e le modifiche apportate nelle diverse versioni hanno generato dubbi e perplessità sui suddetti Consiglieri, sino alla versione che il Presidente in data 31/10/2012 ha inviato al Ministero, versione mai approvata e sottoscritta dai 4 consiglieri su citati.

Conseguentemente nella riunione del 15 ottobre i 4 consiglieri (Cualbu, Porcelli, Serci e Contu) chiesero da subito l’annullamento del verbale n. 14, facendo rilevare l’irregolarità assoluta della procedura seguita il 1 ottobre e chiedendo conseguentemente che, annullato il verbale e la delibera, si potesse riprendere la procedura indicata dalla manifestazione di interesse pubblica indetta dalla fondazione.

A nulla sono valse le richieste della maggioranza dei Consiglieri, 4 su 7, perché venisse ripristinata la normale procedura di nomina, a suo tempo approvata dal Consiglio (manifestazione di interesse pubblica per concorrere alla scelta del Sovrintendente), con conseguente annullamento della confusa e imprecisa verbalizzazione del 1 ottobre (appare assolutamente insolito che i Consiglieri abbiano ricevuto 5 versioni differenti di verbale con variazioni sostanziali nelle conclusioni del deliberato); da questo è derivato l’abbandono nella seduta del 15 ottobre della maggioranza dei Consiglieri che avrebbero potuto mettere ai voti e bocciare la delibera n. 14 mettendo quindi il Presidente in grave difficoltà.

Dall’esame dei documenti avuti dal protocollo della Fondazione, con stupore e meraviglia abbiamo potuto verificare che il Presidente ha inviato in data 31/10/2012 protocollo n. 6741, una relazione alla Direzione Generale dello Spettacolo sulla nomina del Sovrintendente, in risposta alla richiesta da parte del MIBAC. Detta relazione contiene dei punti sostanziali non rispondenti al vero, in particolare si dice che nella seduta del 21/9/2012 si è provveduto all’esame delle manifestazione di interesse pervenute per la carica di sovrintendente a seguito di apposito avviso, ciò non è vero perché si è soltanto consegnato un elenco dei partecipanti alla manifestazione di interesse e uno scatolone all’interno del quale erano contenuti i curricula. L’apertura e l’esame di detti curricula è avvenuta solo il 26/9/2012 da parte di uno dei Consiglieri, Gualtiero Cualbu, alla presenza del Segretario del CDA della Fondazione (Gianni Lai), il che vuole dire che al 26/9/2012 nessuno aveva ancora esaminato i curricula. Il 21/9/2012 il Presidente diede 10 giorni di tempo ai consiglieri per esaminarli e l’Ing. Cualbu conferma che alla data del 1 ottobre 2012 solo un altro consigliere aveva esaminato detti curricula il Dott. Porcelli; questo è stato accertato a seguito di richiesta esplicita fatta da parte dell’Ing. Gualtiero Cualbu al Sig. Gianni Lai Segretario del CDA prima che iniziasse il Consiglio.

Non risponde al vero che, come detto nella relazione, il 1 ottobre nel corso della riunione siano state valutate le richieste pervenute e che nessuno dei consiglieri abbia presentato alcuna proposta alternativa per tale incarico (nei fatti le richieste non sono state assolutamente valutate, né ai consiglieri si è consentito di presentare proposte alternative perché il Presidente ha chiesto da subito che l’unico nome possibile fosse quello da lui indicato e che la manifestazione di interesse aveva un mero scopo esplorativo). Pertanto in Consiglio sono state messe a verbale in modo articolato e spesso contraddittorie le dichiarazioni di alcuni consiglieri in un clima di assoluta contrapposizione tra alcuni consiglieri e il Presidente, ritenendo che non si potesse procedere alla nomina del Sovrintendente seguendo le sue indicazioni.

Il CDA non ha mai riconosciuto, e risulterà dal verbale del 15 ottobre almeno per quanto riguarda i 4 consiglieri contrari, che il consiglio avesse approvato all’unanimità la nomina a Sovrintendete della Crivellenti riconoscendone i requisiti previsti dallo Statuto e dichiarando che trattasi di persona che garantisce la competenza e la capacità di ricoprire il ruolo di Sovrintendente. Peraltro il curriculum consegnatoci da parte del Sindaco in sede di riunione del 1 ottobre, come ormai ben noto non firmato, non protocollato e non corredato da alcuna domanda a ruolo di sovrintendente, si è potuto esaminare in modo dettagliato solo dopo la riunione dl 1 ottobre.

I consiglieri, dopo una riunione così incerta, dove si è votata esclusivamente la fiducia al Sindaco facendo ricadere su di lui l’esclusiva responsabilità della scelta perché solo lui ha riconosciuto che i requisiti della Crivellenti fossero idonei per lo Statuto e la Legge Veltroni, hanno approfondito i fatti di questa anomala procedura seguita. Da valutazioni giuridiche e legali, fatte prima e dopo il CDA da alcuni Consiglieri, è emerso che il consiglio aveva e ha una sola legittima possibilità: quella di concludere l’iter della nomina partendo dalla selezione pubblica fatta, scelta che è stata sollecitata, come risulta dai verbali n. 14 e 15 del 15/10/2012, dai 4 consiglieri che abbandonarono il consiglio; questo perché una volta che il CDA ha scelto la strada della manifestazione di interesse pubblica si è automaticamente vincolato e per scegliere un candidato diverso da quelli che hanno regolarmente partecipato a detta manifestazione, avrebbe dovuto esaminare in apposito CDA l’esame di tutti detti curricula e verbalizzare motivatamente che nessuno dei candidati partecipanti alla manifestazione di interesse avesse i requisiti e quindi non riscuotesse la fiducia del Consiglio. Ciò non è stato fatto anche perché numerosi partecipanti sono in possesso dei requisiti richiesti nella manifestazione di interesse.

Dall’esame degli atti ricevuti dal protocollo del Teatro Lirico in data 11/12/2012 avente ad oggetto delibera di nomina a Sovrintendente, estratto del riassunto della delibera del 1 ottobre, il Sindaco con deliberazione n. 19 non disponendo di un verbale sottoscritto dalla maggioranza dei consiglieri del verbale del 1 ottobre, ha inteso inviare questo estratto di cui non ne comprendiamo il valore giuridico. In data 9 gennaio 2013, rispondendo alla nota del MIBAC del 8/1/2013, ha inviato al Ministero i verbali 14 e 15 del 1 e 15 ottobre 2012, approvati nel Consiglio del 20/12/2012, Consiglio convocato irregolarmente e la cui composizione è diversa da quella del 1 ottobre e 15 ottobre e quindi non poteva approvare quei verbali, dove è evidente la non rispondenza del verbale del 1 ottobre alla realtà dei fatti perché, come ampiamente detto, la maggioranza del CDA non ha mai espresso il proprio consenso alla nomina della Sig.ra Crivellenti a Sovrintendente e che la stessa avesse i requisiti previsti dallo Statuto ma, come più volte detto, venne, in modo forse sbagliato, votata la fiducia al Presidente lasciando a lui la totale responsabilità della scelta e delle affermazioni circa il rispetto dei requisiti previsti dalla legge per il Sovrintendente. Ciò è rilevabile facilmente dal verbale n. 15 dove i 4 consiglieri che non hanno firmato e hanno poi abbandonato il CDA, dichiarano di non aver mai pronunciato l’affermazione “trattasi di persona che garantisce la competenza e la capacità di ricopre il ruolo di sovrintendente.

In altri termini il 1 ottobre 2012 non sono stati esaminati nessuno dei curricula pervenuti con il bando ed è stata adottata la seguente delibera “all’unanimità delibera di esprimere la propria fiducia al Presidente considerato che lo stesso ha proposto il nominativo della Sig.ra Marcella Crivellenti alla carica di Sovrintendente dichiarando che trattasi di persona di sua fiducia, garantendo che la stessa possiede la competenza e la capacità di ricoprire il ruolo di Sovrintendente ed assumendosi la piena responsabilità di tale scelta”, nomina fortemente contrastata dalla maggioranza dei Consiglieri.

Pertanto riteniamo che l’unica strada possibile sia quella di una immediata convocazione del Consiglio regolarmente insediato per valutare e sceglier tra i concorrenti alla manifestazione di interesse.

A questo si aggiunga la straordinaria contraddizione tra la lettera inviata dalla Crivellenti in data 20/12/2012, che si allega, con cui la stessa si dichiara in carica dal 1 ottobre avendo precedentemente comunicato che la sua nomina decorreva dal 18/12 e ritenendo questa comunicazione un mero errore materiale! Quando lo stesso Sindaco nella comunicazioni con il Ministero aveva detto a dicembre che stava perfezionando la nomina della Crivellenti e a breve avrebbe completato gli atti conseguenti!

E’ da ritenersi irregolare la convocazione del 18/12/2012, verbale n. 16, perché manca la convocazione dei consiglieri dimissionari e conseguentemente la presa d’atto delle loro dimissioni a seguito di nuove nomine da parte di Regione e Ministero che li aveva indicati con propri atti; appare chiaro che le dimissioni necessitano della presa d’atto da parte del consiglio, così come l’insediamento nel CDA di un nuovo consigliere di nomina di uno dei soci della Fondazione.

Analogamente per il verbale n. 17 del 20/12 dove viene fatto partecipare il nuovo Consigliere indicato dal Comune il Dott. Cabras, senza che il consiglio lo insedi, né lo ha insediato con un deliberato del CDA. Poi vi è l’anomalia incredibile che al consiglio partecipi la Sovrintendente già nel consiglio del 18/12 dove viene fatta partecipare di fatto senza l’approvazione dei verbali del 1 e del 15 ottobre, ma nel consiglio del 20/12 vengono approvati i verbali 14 e 15 da parte di un consiglio diversamente composto e irregolarmente o convocato, lo stesso Sindaco ieri invia, come detto, al Ministero i verbali n. 14 e n. 15 approvati il 20/12/2012 da un diverso Consiglio che appare irregolare nella sua costituzione e nella convocazione che non può approvare i verbali dove erano presenti altri consiglieri.

Altra anomalia, il deliberato è diverso da quello inviato al Ministero con nota del 31/10/2012 ed è diverso da quello citato nella presente nota dove si delibera la fiducia al Presidente.

Riteniamo pertanto che come ha detto il Ministero nella sua ultima lettera dell’8 di gennaio occorra ottenere per detti verbali l’approvazione di tutti i soggetti partecipanti alle sedute medesime e recante traccia formale oltre al normale limite dello scrupolo. Ciò non potrà mai avvenire.

Alla luce di quanto su detto chiediamo al Ministero e alla Regione, maggiori soggetti finanziatori del Teatro, che si individui la migliore soluzione per la salvaguardia e la difesa degli interessi della fondazione e dei lavoratori del Teatro nel rispetto e nella salvaguardia di una istituzione così importante.

Distinti saluti

Giovanni Follesa
Maurizio Porcelli
Gualtiero Cualbu

 

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65 Comments

  1. Paolo Fiori says:

    una semplice domanda: se il consigliere Follesa fa parte del CdA solo da qualche settimana, come cazzo fa a firmare una lettera per confermare che le riunioni e l’operato del Sindaco erano irregolari ?……

  2. anonimo says:

    Da un anno sono felice di avere un sindaco come quello attuale; non l’ho potuto votare perché allora non ero residente a Cagliari, ora sono tornata in patria e sono orgogliosa dei cambiamenti che comincio a vedere nella nostra bella città. Mi sentirei di dire ” Bravo Massimo”, se non fosse per questa vicenda del teatro lirico. Incomprensibile, per me, l’atteggiamento del presidente-sindaco.
    E con grande amarezza penso che si sia fatto un grosso errore, e non riesco a farmene una ragione. Davvero vale la pena mandare all’aria tutto il centro-sinistra per volere, fortemente, contro tutto e tutti, consegnare un centro di potere (ci piaccia o no, quella poltrona lo è!!!) ad una beniamina di Gianni Letta????

    Tu quoque, Massimo…..

  3. Bugone says:

    Massimo Zedda pare non sia l’unico indagato.

  4. stefano says:

    Antonino Arconte, Bengasi e dintorni, pp. 118 e seguenti….lo trovate su google libri….

    • Anonimo says:

      Il gladiatore? Bella fonte davvero … Ma che c’entra gettare fango verso un PM che al momento ha SOLO fatto un’iscrizione nel registro delle notizie di reato, un atto dovuto? Tendenza Boffo …

  5. Franco says:

    Che i magnifici tre si siano svegliati solo ora parrebbe, a dir poco, sospetto. Per non dire di Follesa: non è stato appena nominato ? c’era in quel fatidico ottobre ?

  6. di qualche minuto fa la notizia, tutta da verificare, che Zedda è indagato per falso e abuso d’ufficio nella querelle del Lirico……http://www.cagliaripad.it/news.php?page_id=946

    • Anonimo says:

      E’ una notizia già verificata e battuta dalle agenzie. E aggiungerei un “purtroppo”, visto che tanti di noi abbiamo votato per Zedda. Ma la vicenda del lirico è stata inspiegabilmente condotta. Certo è offensivo in sé il fatto che siamo stati “salvati” da Porcelli. E se anche, come auguro, non ci fosse stato abuso e falso, la nomina della signora Crivellenti è un errore grave, molto grave. Fa passare l’idea che tutti possano fare tutto solo in base a una nomina e che la sola nomina attribuisca a chi la riceve capacità e titoli che non possiede. Sul reato deciderà, ovviamente, la magistratura. Sulla nomina hanno già deciso i fatti.

  7. La PETROLLIIRICA inquina sempre e comunque! Basta con le sovvenzioni: quei soldi spendiamoli per il sardo!

  8. Gianfranco Carboni says:

    La situazione mi pare molto incasinata. E direi accidenti alle manifestazioni d’interesse. Spero, sinceramente, che la vicenda del Lirico, cosi’ come altre vicende del Comune di Cagliari non danneggino elettoralmente SEL, i suoi candidati e la “Coalizione di centro un pò a sinistra”. La politica è ascolto, mediazione e soluzione dei problemi, anche dei ricciai se proprio vogliamo dirne una. Non è più’ tempo di giustificazioni sul cosa hanno fatto i predecessori, sulla presumibile mancanza di fondi. Sul metodo ed il merito abbiamo già detto: avere la fascia tricolore ha vantaggi e svantaggi. Ora Caro Sindaco, Caro Massimo un po’ di umiltà, calma ed ascolto non fa che bene. In molti ci siamo, per non rendere inripetibile questa esperienza di governo, anche fuori da task force o staff. Di certo vogliamo salvare questa esperienza. Come dice un amico e compagno di SEL, sul Ente Lirico Max ha fatto una “cazzara”. Però Salviamo il Soldato Zedda.

    • Bruno Ghiglieri says:

      No, Gianfranco: non direi “accidenti alle manifestazioni di interesse”, ma all’intuitu personae di un totale incompetente.

      • Gianfranco Carboni says:

        Ciao Bruno, mi pare di aver anticipato nella mattinata eventi pomeridiani. Nel merito, certo mi spiego: avendo scelto la strada delle Manifestazioni di Interesse andava portata sino in fondo. Non avendolo fatto è intuitu personae.

  9. Anonimo says:

    Ma smettetela di fare come i pidiellini che danno aria alla bocca senza prima essersi informati di ciò che stanno parlando. Signor Zaccheo, la pianti di fare il troll, non sta dicendo NIENTE!!! Le domande che contano ormai a parte quelle su cui a Roma c’è già una risposta – cosa che dovrebbe spingere al silenzio piuttosto che a continuare a dire sciocchezze in questo modo stucchevole – sono quelle che saranno rivolte agli interessati dal dottor Giangiacomo Pilia, Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Cagliari. Almeno, state sul pezzo, cribbio!!!

  10. Franco says:

    Ha letto la Sentenza TAR n 33/2013?
    Lineare come la matematica: 5×2=10

  11. Anonimo says:

    Perdete tempo. E’ stato deciso tutto a Roma. Probabilmente alla fine vi saranno per la decisione scontenti da una parte e dall’altra, ma non l’ha forse detto qualche sostenitore di Zedda che se una decisione scontenta tutti allora vale? Primo contrappasso dantesco. Il secondo contrappasso dantesco si legge chiaramente tra le righe di recenti prese di posizione di esponenti regionali di Sel di alto livello, per non parlare di quello che confessano in privato. In questa campagna elettorale Zedda, per quanto sia al momento ancora in carica, sta facendo la fine di Bush coi repubblicani, isolato e ignorato per non perdere voti. Si capisce che ci sia chi si ritiene leale continuando a difendere il sindaco, ma quando non si hanno veri argomenti subentra la pura politica nella sua peggior accezione, l’arte della menzogna e del giocare con le parole. Attenti a quel che fate o sarete travolti da Beppe Grillo. Io voto Sel e non voglio che la sinistra continui a confondersi con l’arroganza di stampo berlusconiano mostrata dall’inadeguato sindaco di Cagliari e dall’incompetente ed arrogante “sovrintendente” che si trova a fine corsa prima di aver iniziato.

    • questo non è il post giusto per aprire questo dibattito, ma quando si parla di questa “inadeguatezza” di Zedda al ruolo che ricopre, di “delusione”, di “abbandono” mi viene da chiedere se mi si fa un elenco delle decisioni di Zedda e della sua giunta che sono al di sotto di quelle prese dagli altri Sindaci che l’hanno preceduto (ritenuti invece adeguati al ruolo).

      Forse forse che in Sardegna ci sia la tendenza a credere che l’opinione pubblica la pensi sempre come ci vuol fare credere l’Unione Sarda (che comunque ha una forza incredibile) e i politici di destra e sinistra rilasciano dichiarazioni solo per fare contenta tale opinione pubblica?
      Va beh… questo però è un altro tema… ma non alimentiamo disastri che non ci sono, Meli al Lirico non l’ha messo Zedda ma uno dei tanti Sindaci all’altezza del ruolo…

      • Pravda says:

        Meli al Lirico ce l’ha messo la sinistra. Fu l’ultimo soprintendente ad essere nominato dal consiglio comunale. La maggioranza si spaccò e l’opposizione ebbe la meglio per un voto.
        Non solo: vorrei ricordare a coloro che sbraitano sulla presunta incompatibilità dell’ingegnere Cualbu (consigliere di amministrazione al Lirico e proprietario del T Hotel, con interessi nel Parco della Musica) che Cualbu fu nominato nel Cda da Renato Soru.
        Un saluto ai tutti i compagni.

      • Quindi Zedda è un sindaco incapace ed inadatto perchè 20 anni fa il consiglio comunale nominò Meli e 10 anni fa Soru nominò Cualbu. L’importante è capirsi.

      • Anonimo says:

        Non metto bocca su altre questioni su cui pure ha detto la sua in pubblico e in privato uno dei maggiori esponenti di Sel in Sardegna. Mi limito al Lirico. E sul Lirico devo dire che non sono affatto convinto che la soluzione finale sia quella migliore per gli interessi dei lavoratori, ma Zedda gestendo l’intera vicenda con un misto di arroganza politicante e incompetenza giuridica – i giuristi, quelli davvero bravi, bisogna pagarli – non ha purtroppo lasciato alternative. Dura lex sed lex, quando si dice il giusto come su baretti del Poetto e ricciai, ma anche quando capita di fare cavolate.

      • Peppino says:

        Che i sindaci precedenti al Nostro fossero adeguati al ruolo lo dici solo tu. E’ solo un modo di fraintendere, non so se volutamente o no, la posizione di chi critica questa scelta del sindaco attuale. Critica che riguarda la nomina della Crivellenti e l’idea di utilizzo delle risorse culturali, non certo le piste ciclabili o lo smantellamento della legnaia dell’anfiteatro o il mettere Cellino di fronte alle sue responsabilità. Sembra di sentire le parole di fra Guglielmo, ne Il nome della rosa, che spiega ad Adso, mentre intorno si discute dottamente sulla presunta povertà di cristo: “il problema non è sapere se Gesù fosse povero. Il problema è se la Chiesa debba essere povera”. Da parte mia non ho nessuna intenzione di contrapporre un sindaco targato Sel ad altri sindaci targati Forlani e Craxi prima, An e Pdl dopo. Va da sè. A me interessa sapere se Zedda ha dei sogni “di sinistra” anche per quanto riguarda cultura e musica e se li vuole far volare nel vento. Oppure no. In fondo, come dice la canzone: “…siam comunisti, artisti e valenti, intelligenti e per lavorar…” Mettere, però, a lavorare gli amici, e in posti di responsabilità, dicendo di giudicarli solo dopo averli messi alla prova, è una cosa che i vecchi sindaci sapevano fare benissimo.

  12. Matteo says:

    Qua si continua a discutere di Porcelli, Cualbu, verbali, sì no forse, è vero non è vero chissà etc etc etc.
    Una cosa non capisco, eppure a me sembra così chiara. Chi è il sovraintendente nominato da Zedda? La Sig.ra Crivellenti. Chi sono i consiglieri del Cda? Gli stessi, più o meno, che hanno portato lo sfacelo nei decenni passati. C’è uno scontro in essere? Sì.
    La domanda delle domande, però, è la seguente: la sig.ra Crivellenti rispetta gli articoli dello Statuto riguardanti la nomina del sovraintendente? No. No e ancora no.
    Questo è il punto. Poi ci si può rinfacciare tutto, il passato dei consiglieri, l’intuito personale di Zedda, la regolarità dei verbali, la vicinanza della crivellenti a Sel, ma anche ad Alemanno e Letta, le conferenze stampa piccate del Sindaco e chi più ne ha più ne metta, ma su tutto c’è l’unica grande verità che può accadere solo in Italia e in Sardegna anche di più: la Crivellenti non ha i crismi che lo Statuto richiede al sovraintendente, punto. Non ci sono altre storie. Il resto è fuffa, dove ognuno difende le proprie posizioni senza muovere un passo verso le altre, dove ognuno tira acqua al proprio mulino (lo stesso Vito, ovviamente, e pure io quando ho commentato), dove ognuno cerca di vincere la propria personalissima battaglia dialettica senza aggiungere nulla alla discussione. Il punto, lo ripeto, senza maiuscole, senza urlare, senza polemica, è solo uno: la Crivellenti non rispetta, con il suo cv (non mi interessa se sia stato inviato o meno, aquesto punto conta poco), lo Statuto del Lirico. Questo è quanto, e Zedda lo sa benissimo tanto che fa di tutto per difendere una scelta che sa essere aldilà, oltre, senza fondamenta solide.

    p.s. Dimenticavo le posizioni di chi, incredibilmente, sostiene il classico ”lasciamola lavorare e vediamo”. Posizioni tipiche del centrodestra berlusconiano (ma sì, Renzo Bossi, la Minetti o anche lo stesso Berlusconi, ma sì, lasciamoli lavorare poi giudichiamo) che vengono fatte proprie dai difensori del sindaco senza se e senza ma.

    p.p.s. Che persone con rendite sopra qualsiasi decenza (parlo dei consiglieri) abbiano acquisito credito nel parlare di una vicenda della quale, volenti o nolenti, sono corresponsabili, è comunque ridicolo

    p.p.p.s. Lirico, Alcoa, Euralluminia, Vylnis, Rockwool etc etc, lotta fra poveri, lotta fra generazioni, disoccupazione, parole parole parole, intanto continua la fuga di cervelli e le porcherie a danno di un’unica categoria invisibile e senza alcun diritto: i disoccupati, con la sottoarea dei giovani disoccupati. Questa vicenda del Lirico inizia a stancare anche me, è davvero tutto così chiaro da perderci al massimo una settimana, analisi dei cv, scelta, nomina e presentazione del piano per il 2013: ci voleva tanto? Mah, intanto gli invisibili continuano ad essere invisibili e piano piano diventano emigrati.

    • stefano says:

      “la sig.ra Crivellenti rispetta gli articoli dello Statuto riguardanti la nomina del sovraintendente? No. No e ancora no.” Lo dici tu, tu e ancora tu! Il che non vale molto. Proviamo a rispondere a qualche domandina:
      La signora Crivellenti ha esperienza di teatro? sì. Ha esperienza di management per aziende di spettacolo? sì. Consimili ad una Fondazione lirica per tipologia aziendale? Sì, perchè simili sono le realtà per le quali ha lavorato, tanto pubbliche che private. Ha esperienza di sovrintendenza di teatri lirici? No…e direi meno male dato il 90% della fauna italiana degli ultimi 15 anni. Quindi riassumo: è un manager di spettacolo? sì, inconfutabilmente sì, per studi ed esperienza.
      Ma andiamo oltre. Che profilo avevano altri sovirntendenti italiani alla loro prima nomina? erano manager dello spettacolo? No, non tutti. esempi? Tutino: no, è un compositore. Chiarot? No faceva l’ufficio stampa. Girondini? no, era un politico della lega. Orazi? no, a 40 anni aveva un curriculum molto simile a quello della Crivellenti.
      Qualcuno ha messo in dubbio i loro requisiti? no.
      E’ possibile mettere in dubbio quelli della Crivellenti come unicum in Italia? no, i precedenti attesterebbero comunque la validità giuridica del suo profilo, perchè non si può far valere la norma in un caso e negli altri no.
      Questo per dire una cosa sola: le nomine in Italia si sono sempre fatte per politica. Non si può in un solo caso inficiare una nomina politica sulla base di una legge che è già stata regolarmente infranta. Per di più il curriculum di Crivellenti può essere letto in senso positivo, essendo senza dubbio una professionista nel settore dell’ organizzazione e gestione dello spettacolo.
      Quindi l’unica strada per sfduciarla è quella che stanno percorrendo: l’irregolarità procedurale nella nomina.

      • Matteo says:

        Articolo 9, comma 2, dello Statuto del Lirico:
        ”Il sovraintendente dev’essere scelto tra persone dotate di specifica e comprovata esperienza nel settore dell’organizzazione musicale e della gestione di enti consimili”.

        http://www.radiopress.it/2012/10/teatro-lirico-ecco-il-curriculum-della-neo-sovrintendente-marcella-crivellenti/ qua il curriculum della Crivellenti.

        Poi, se vuole, può trovare anche il cv di chi ha presentato manifestazione d’interesse. Ora, se vogliamo giocare con le parole bene, ma penso che il mio pensiero precedente fosse chiaro. Vabbè, evidentemente non lo era. Comunque, ribadisco ad alta voce il mio p.p.p.s., tutto il resto è noia.

      • Matteo says:

        Forse, ma forse, intendevi dire che sarebbe perfetta per un teatro di prosa, ma qua si parla di un teatro lirico, che è tutt’altra cosa. Il fatto che prima ci fosse uno schifo, non giustifica che lo debba essere anche ora o che il meno schifo sia qualcosa che debba accontentare. Meglio di prima non ci basta, do you remember?

        p.s. Puntualizzo a chiare lettere una cosa: l’amministrazione Zedda sta facendo decisamente meglio delle precedenti su tanti aspetti, anzi tantissimi. Delle volte, però, visto che meglio di prima non ci basta, ci vorrebbe anche un piano b. E, soprattutto, coerenza.

      • Peppino says:

        A giocare con le parole siamo capaci tutti. Però, raramente, mi è capitato di osservare tanta granitica certezza nel dimostrare quanto potrebbe essere sinteticamente tradotto con la parola “fuffa”. Ma vogliamo scherzare? Lo sai che se mi metto io a scrivere un curriculum alla gazzosa come quello che citi mi fanno come minimo presidente della galassia? Dovremmo fare tesoro delle parole di Martin Luther King: nulla al mondo è più pericoloso di un’ignoranza sincera e di una stupidità coscienziosa”.

      • Bruno Ghiglieri says:

        Caro anonimo stefano, quando si parla di “enti consimili” ci si riferisce a istituzioni musicali (lirico-sinfoniche). Non mi pare che Marcella Crivellenti abbia maturato competenze in questo ambito. In italiano l’aggettivo “consimile” equivale ad “analogo”, “affine”, “equiparabile”. E a leggere i curricula dei partecipanti alla manifestazione di interesse (tra i quali ci sono personalità di caratura internazionale), la signora Crivellenti pare il classico pesce fuor d’acqua. Mi chiedo per quale motivo stiate proseguendo testardamente nell’ozioso esercizio di arrampicamento sugli specchi, nella difesa dell’indifendibile. In questo non siete molto diversi dagli ultras di Cellino: parlate senza sapere, distorcete la realtà, pur di difendere le scelte discutibili del vostro beniamino.

      • stefano says:

        no, allora non ci intendiamo. Ho detto che la legge in Italia non può valere solo per la Crivellenti. E che siccome la legge è stata interpretata lassisticamente in moltissimi casi (quasi tutti), giuridicamente vale il principio del precedente. La Purchia prima di fare il sovrintendente al San carlo era direttore organizzativo al Piccolo, teatro di prosa. Tutino non aveva mai gestito un teatro, di nessun tipo. Orazi, anche. Girondini aveva fatto solo il consigliere comunale. Quindi io non sto dicendo altro che quel principio non è applicabile perchè nazionalmente sputtanato! sono stato chiaro?

      • Bruno Ghiglieri says:

        Dunque siccome così fan tutti, anche noi ci dovremmo adeguare all’andazzo? Splendido esempio di ragionamento all’italiana. Viva la mediocrità. Io da Massimo Zedda mi aspettavo ben altro, non il lassismo a cui fai riferimento. Tutino almeno è un musicista e conosce il settore. Anche Denis Krief (tra i bocciati a favore di Crivellenti) non ha mai gestito teatri lirici, ma ci lavora da anni come regista, scenografo e costumista, capace di inventare spettacoli bellissimi facendo le nozze coi fichi secchi. Mica ha scaldato le sedie di una biglietteria e della segreteria di un sovrintendente. Niente paura, adesso è a Berlino, dove ognuno fa il suo mestiere secondo studi specifici (a proposito: quali sarebbero i titoli di Crivellenti?) e comprovate competenze. Se proprio si vogliono infrangere leggi e statuti, si scelgano persone inesperte di gestione ma almeno dotate di spessore ed esperienza in campo musicale (Krief, Stinchelli, giusto per fare due esempi). Sono stato chiaro, stefano?

      • alberto says:

        sardi teste dure! stefano non dice che sia giusto dice che una norma disattesa piu volte GIURIDICAMENTE è inficiata! se poi per esperienza nella gestione di enti musicali o consimili puó anche essere fare il compositore o il regista.. vabbè non c’è dialogo.

      • Peppino says:

        E anche centu concas e centu berrittas. Per non dimenticare sardi molentes, pocos locos y male unidos, sa faula bessit o a tradu o a pressi.

      • Anonimo says:

        Il nuovo che avanza: “Questo per dire una cosa sola: le nomine in Italia si sono sempre fatte per politica. Non si può in un solo caso inficiare una nomina politica sulla base di una legge che è già stata regolarmente infranta.” Quindi siccome lo fanno gli altri… ndiamo bene. Comunque non lo aiuti il Sindaco con queste frasi e soprattutto non aiuti un centrosinistra che intende rinnovarsi davvero e non a slogan.

      • stefano says:

        ma allora proprio siete sordi! in un tribunale l’argomento delle competenze sulla base dell’articolo xy o dello statuto decade perchè REGOLARMENTE DISATTESO! questo dico! non dico che sia giusto, anzi! Dico che il nostro sistema giuridico è schifoso! e quindi che l’unico modo per inficiare la nomina è il non rispetto delle procedure.

      • Matteo says:

        In sostanza quello che sostieni è che giuridicamente l’aver contravvenuto allo Statuto ha, a oggi, valore zero (causa precedenti uguali e non perseguiti), mentre, dal punto di vista politico, ammetti che c’è qualcosa di malfatto, giusto?
        Se così fosse, ok, siamo d’accordo.

      • Pravda says:

        No, il punto non è neanche questo. La Crivellenti (anche con un curriculum modesto) poteva essere nominata sovrintendente. Il guaio è che questo andava fatto seguendo una procedura corretta. Cosa che, forse, non è avvenuta. E’ su questo che indaga la magistratura.

      • Matteo says:

        Scusa Pravda, ma mi riferivo a Stefano e alla sua opinione, non a cosa sia giusto o sbagliato. Si potrebbe rimanere sul pezzo senza inserirsi continuamente in altrui botta e risposta?

      • Matteo says:

        Tra parentesi, Pravda, ma cosa ho scritto io? Scrivi che il punto non è nemmeno questo per poi scrivere la stessa identica cosa che ho scritto io? Ma leggere ed interpretare testi ed opinioni è così difficile? Bisogna semrpe chairire le cose come se si fosse davanti a bambini di seconda elementare? E dai…

      • stefano says:

        esattamente questo sostengo! Per questo non si può usare come argomento giuridico. Dal punto di vista etico siamo d’accordo. Ma purtoppo l’etica non conta nulla in tribunale…purtoppo.

      • Peppino says:

        Visto che dai del voi anche a me che per te sono lei (archivio Ovra), mi trovo giocoforza a risponderti usando il plurale maiestatis. Noi abbiamo per tre mesi e mezzo consigliato Zedda di ripensare seriamente alle azioni che con troppa disinvoltura aveva intrapreso. Voi l’avete strenuamente inzullato perchè continuasse su quella strada. Noi abbiamo intravisto i pericoli a cui si andava incontro e abbiamo sperate fino all’ultimo che ci ascoltasse. Voi, facendovi forza sull’Ainis pensiero, avete continuato a dargli ragione minimizzando la portata politica dell’errore e considerando ininfluenti cose come la trasparenza ed il rispetto delle leggi. Quanto avviene ora è diretta conseguenza di quanto fatto prima. Ma, considerando la barra che ancora ora mostrate, mi sa che non avete capito ancora niente. A voi era chiaro chi fosse lo squalo e chi fosse la sardina. A noi no. Ed infatti…

    • Neo Anderthal says:

      Matteo: scusa, ma qual’è la sostanza del paragone (nel p.s) tra Renzo Bossi, la Minetti e la Crivellenti?
      Anche ammesso o se si preferisce constatato che, come sostiene Bruno Ghiglieri, il suo curriculum non sia specifico e quindi non la abiliti al prestigioso incarico, non ti pare un po’ eccessivo il paragone tra una professionista nel campo dell’organizzazione teatrale -vedi curriculum postato da Matteo-, forse non conosciuta e magari criticabile (come sovrintendente incaricata), e due personaggi farseschi, ma purtroppo reali, la cui posizione e notorietà è stata notoriamente frutto di nepotismo e di chissà cosa altro?
      È difficile prendere sul serio argomenti come questi che citi, ed è triste vedere come la voglia matta di delegittimazione arrivi a questi eccessi polemici -non sono i soli, vedi le piacevolezze di alcuni sindacalisti su maternità e anche infanzia e governanti etc., a dir poco improprie-.
      Per me risulta quindi davvero difficile credere che attendere (magari mantenendo delle consistenti perplessità sul metodo di nomina, e se vuoi anche col “fucile puntato”) un qualche esito concreto del lavoro della Crivellenti sia applicare alla circostanza un qualche metodo “berlusconiano”.
      Mi chiedo e ti chiedo, e se poi la Signora Crivellenti -che non conosco- facesse a tutti una sorpresa, dimostrandosi capace di organizzare, per la parte di sua specifica competenza, la stagione del Lirico in maniera adeguata e magari con qualche successo? Cosa diranno i censori? Si ribelleranno da ora al solo sentir ventilare questa, sia pur remota, possibilità? Censureranno “a prescindere”? In altre parole: siete tutti assolutamente sicuri che le stagioni liriche e concertistiche a “guida Crivellenti” saranno un fiasco totale e inevitabile, sotto ogni profilo, artistico e amministrativo?
      E se sì, perché?

      • matteo says:

        Mi spiego meglio. Ovviamente quella della minetti è una provocazione. Io scrivo solo degli aspetti della nomina, lungi da me giudicare dal punto di vista personale la crivellenti. Io non sono contento anzi credo che per una cazzata imposta da chissà chi si rischia di perdere l’occasione di rinnovare una città incancrenita da massoni e immobiliaristi. Per questo mi incazzo. E siccome tanti troppi avevano sentito puzza di bruciato fin da subito, mi continuo a chiedere perché. È legittimo o no? In più continuo a dire che questa difesa a spada tratta della scelta da parte di massimo non fa male mica a me, ma a massimo stesso. Che ci sia qualcosa di strano in questa faccenda è evidente, se la piantassimo di essere più realisti del re forse forse si è ancora in tempo per recuperare. O si è legalitari solo con i baretti, peraltro giustamente? Tutto qui. Io critico la vicenda lirico non perché sono contro zedda ma proprio per il contrario. E mi sento più dalla sua parte io che lo critico piuttosto che chi continua a far finta di niente e ad osannare le modalità con cui questa scelta è stata portata avanti. Adesso è più chiaro?

      • Bruno Ghiglieri says:

        Caro Neo Anderthal, se Marcella Crivellenti si dimostrasse all’altezza del compito io ne sarei felice. Ma da quanto sono venuto a sapere, le prime decisioni della signora su questioni puramente musicali sfortunatamente avrebbero palesato tutta la sua scarsa conoscenza della materia.

  13. Zaccheo says:

    Vorrei solo sottolineare 4 cose:
    1) l’italiano in cui è scritta la lettera: questi tre firmatari sono/erano consiglieri di un ente che dovrebbe accostarsi alla cultura? Si capisce solo che vogliono colpire Zedda, ma in molti passaggi manca il soggetto, in altri il verbo, in altri il predicato… che pena… andate a scuola (non è un caso che Felicetto non abbia firmato…). Questi sarebbero i difensori della Cultura? I più adatti al ruolo di consiglieri di amministrazione? E loro – per questo delicato ruolo – che selezione hanno superato?
    2) Uno dei firmatari è proprietario del vicino THotel. Che sia in conflitto di interessi, dati i progetti che prevedevano l’integrazione nel vicino Parco della Musica e nello stesso albergo delle attività del Teatro? E perchè nessuno lo dice?
    3) Tutti questi signori perchè non cominciano ad entrare nel merito delle scelte, a parlare un po’ di musica (e magari di arte), a spiegare i loro progetti, le loro idee… e magari qualcuno di questi tre – molto ben informato – ci spiega le vicende della Scuola civica, lasciata proprio da lui con le pezze al culo e con mirabolanti contratti firmati fino al 2025? Quelli sì, già all’attenzione della magistratura!
    4) Trascuriamo, dei tre, il “dadaista”… che è certamente quello più preparato (dalle potenti spinte del nostro Ughetto… perchè non ci racconti delle sorelle Sgarbi?)
    Saluti, e ora rispondetemi pure

    • Anonimo says:

      Dottor Sallusti, da quando in qua scrive sui blog cagliaritani?

    • senzasenso says:

      Be’ se manca il soggetto, questo implica la regolarità dal punto di vista amministrativo di un verbale non firmato.

      • Zaccheo says:

        E di una lettera scritta da tre persone che non sanno scrivere in Italia, ma sono consiglieri di amministrazione di un Teatro Lirico. E le domande fatte?

      • senzasenso says:

        Zaccheo,
        il senso del mio post è che le tue domande sono assolutamente OT poichè la risposta a queste domande non “ha in sè” la risposta sulla regolarità della nomina della Crivellenti (che è l’argomento dell’articolo di Biolchini).
        Paradossalmente i giudizi di valore sui rappresentanti del CDA sottesi nel tuo post probabilmente sono condivisi dal 99,9% dei frequentatori del blog ma con la discussione in oggetto c’entrano poco.

  14. Arianna says:

    Forse, i da lui tanto temuti “poteri occulti di questa città” si sono impossessati del Sindaco?
    Oppure basta dare un pochino di potere ad una persona e scoprirai la sua vera natura.
    La verità è che Massimo Zedda non era all’altezza per fare il sindaco. Aveva un profilo basso anche per fare il consigliere regionale.
    Ma la straordinaria vicenda della possibilità dopp 20 anni di centro destra, di vincere le elezioni a sinistra ci ha messo due intere cosce di prosciutto sugli occhi. La trovata dell’ intuitu personae è una genialata di quelche sua burocrate fidatissima consigliera. Pro caridade…

  15. Questo articolo è uscito il primo ottobre, chissà se le parole riportate virgolettate sono state inventate dal giornalista….

    http://nonzittitelarte.blog.tiscali.it/2012/10/01/crivellenti-sovrintendente/?doing_wp_cron

    “Siamo stati noi a votare a favore della nomina di Marcella Crivellenti al teatro Lirico, altrimenti sarebbe scattata la sfiducia a Massimo Zedda come presidente della Fondazione…”

    e finisce con

    “A quel punto per evitare la sfiducia di Zedda abbiamo deciso di votare a favore sia io che Cualbu, Felicetto Contu, Cincotti, Oscar Serci”

    Anche in questo blog si legge (ma in questo caso non si tratta di un virgolettato):

    http://vitobiolchini.wordpress.com/2012/10/01/al-teatro-lirico-e-subito-guerra-zedda-impone-marcella-crivellenti-ma-il-pd-non-ci-sta-e-una-scelta-inadeguata/

    ” A questo punto, ci sarebbe stato il colpo di scena: Felicetto Contu avrebbe proposto al resto del Cda di votare una “fiducia incondizionata al presidente”, chiamato dunque a scegliere (lui e solo lui) il nuovo Soprintendente.”

    Secondo la Nuova Sardegna invece, Porcelli si era schierato col sindaco ed i “dissidenti” hanno comunque scaricato la responsabilità della nomina al sindaco (come più o meno si è letto negli altri link):

    http://www.regione.sardegna.it/j/v/492?s=208599&v=2&c=1489&t=1

    In pratica il primo ottobre i consiglieri dissidenti dichiarano di aver appoggiato la nomina (ah quindi c’è stata una nomina) ma solo per non sfiduciare il sindaco a cui scaricano tutta la responsabilità.
    Poi dal 14 ottobre dichiarano che la nomina non è regolare e che non è mai avvenuta. Sicuramente questo cambio di rotta non è per nulla legato all’occasione di poter screditare anche politicamente il sindaco, ma è solo dettata dalla necessità di rilanciare il lirico argomento tanto caro ai consiglieri che negli ultimi anni si sono sempre spesi in tal senso con grandissimi risultati sia per il lirico che per le finanze pubbliche.

    • Peppino says:

      Quisquilie e pinzillacchere. Ma vogliamo una volta tanto entrare nel merito POLITICO, e le pure e semplici schermagle procedurali lasciarle ai burocrati? E’ di altro che si deve parlare, e cioè se la nomina della Crivellenti da parte del sindaco sia stata fatta per dare al teatro nuova e democratica vita o per ridurlo al silenzio. Tutto mi fa pensare che la seconda ipotesi sia quella corretta. L’idea (?) che si ha in via Roma è quella di spettacolo da birretta, e il suggerimento temo arrivi dai territori gestiti per decenni dai Palmas. E a questa gente piacciono le esperienze alla Meli.

      • questa stessa risposta dovresti darla non a me, ma a Vito… dato che questo post di Vito parla solo di schermaglie procedurali… ed io ho risposto a quelle…
        da un punto di vista politico è presto fatto. Il PD, o parte del PD, voleva Meli… Zedda No.
        I Consiglieri dissidenti sono politicamente avversi a Zedda e quindi hanno tutto l’interesse a screditarlo (spacciandosi per salvatori della patria… molto credibili) e sarebbero pronti a qualsiasi cosa ora per cavalcare l’onda, anche negare se stessi.
        Zedda ha nominato un sovrintendente con le stesse modalità con cui sono stati nominati i precedenti sovrintendenti, disilludendo le speranze di chi voleva una nuova ninfa democratica dentro il lirico. La differenza è che rispetto a Di Benedetto (e predecessori) alla Crivellenti non si vuole dare la possibilità di dimostra se è valida o meno, al momento comunque Marco Carta non è in cartellone.

      • Peppino says:

        Appunto. Abbiamo aspettato vent’anni perchè il sovrintendente non venisse nominato con le stesse modalità con cui sono stati nominati i precedenti sovrintendenti. E invece è stato nominato con le stesse modalità. Di tutto il resto possiamo discutere, di questo no.

      • Peppino, su quest’ultimo punto non posso che darti ragione (e l’ho sempre scritto).

      • stefano says:

        Come ho spiegato sopra, Peppino, se si vuole cambiare la regola bisogna cambiare il sistema. Le regole seguono il sistema.

      • Peppino says:

        E’ scritto nella Costituzione? O il sistema si cambia anche riscrivendo le regole?

  16. Paolo Curreli says:

    Il potere logora anche chi ce l’ha: il sindaco Zedda

  17. Parlando da profano, non mi sembra che sia una lettera risolutiva: la chiave di tutto è nell’affermazione “I consiglieri, dopo una riunione così incerta, dove si è votata esclusivamente la fiducia al Sindaco facendo ricadere su di lui l’esclusiva responsabilità della scelta”. Gli autori della missiva confermano di aver indirettamente approvato la scelta del sindaco votando la fiducia verso lo stesso. Tutto il resto è espressione di tre consiglieri, dal momento che manca la firma di Serci.

    • Fattostà che nel corso della seduta successiva, quella del 15, la maggioranza dei consiglieri hanno fatto marcia indietro, non convinti nel merito e nel metodo. Si sono rifiutati di firmare i verbali e hanno fatto saltare la seduta. Quando è parso evidente che non esisteva una maggioranza che appoggiasse quella nomina, serve appigliarsi alla procedura? Conta più quello che il sindaco in modo rocambolesco e non senza forzature è riuscito a strappare al consiglio la seduta del 1 ottobre, senza riuscire a farlo sottoscrivere pochi giorni dopo, o piuttosto un consenso vero in seno al CDA sulla nomina del Sovrintendente? Basta questo per farmi ritenere che il sindaco sia in torto.

  18. Nikosimo says:

    E’ chiaro che c’è la volontà politica di far cadere Zedda ed è altrettanto chiaro che Zedda ha fatto le cose a cdc

  19. Neo Anderthal says:

    Con tutto quello che si è detto e scritto e il tempo trascorso nel frattempo, ma è possibile che i Signori Giovanni Follesa,Maurizio Porcelli e Gualtiero Cualbu si accorgano di tutto, e sentano quindi l’insopprimibile esigenza di comunicare col Ministero, il 14 gennaio?
    Non ho capito molto di tutta la questione, e di sicuro non abbastanza per avere una opinione fondata su dati che posso interpretare, ma mi pare che le procedure e le posizioni “discutibili” siano merce diffusa, da quelle parti.

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