Lavoro / Sardegna

Sardegna Tirocini, il Vietnam dei giovani isolani. Invisibili, anche se sono il triplo dei mitici operai del Sulcis…

Vietnam

Non si parla dell’Imu in Sardegna, e neanche del Sulcis. A Roma non lo sanno di ciò di cui si parla in Sardegna, e allora ve lo dico io che cosa ci preoccupa veramente. In Sardegna in questi giorni c’è stato un solo argomento che ha tenuto banco tra le famiglie: la possibilità data ai giovani di poter lavorare per sei mesi a 400 euro al mese grazie ai tirocini formativi pagati dalla Regione.

Chi di noi non ha ricevuto una telefonata per avere qualche indicazione? Chi di noi non ha partecipato all’ansia di tanti amici, parenti e conoscenti che guardavano a questo strumento come all’unica possibilità non solo per guadagnare due lire (perché di due lire si tratta) ma soprattutto di dare un senso al proprio percorso scolastico e di istruzione universitaria?

Oggi era il giorno, e stamattina erano tutti pronti davanti al computer. Ed è chiaro che se in diecimila concorrono contemporaneamente per soli 1400 il sistema va subito in crash, altro che hacker. Gli hacker (intesi come coloro che sabotano un sistema), sono stati gli assessori al lavoro che in questi anni si sono susseguiti alla Regione senza riuscire a creare uno straccio di alternativa a questa elemosina di Stato.

Non c’è stata nessuna proposta perché il lavoro giovanile in Sardegna non è stato mai una priorità vera della politica. Le priorità sono state altre, tutte legate (legittimamente, per carità) al mantenimento in vita di imprese decotte, alla collocazione in cassa integrazione di legioni e legioni di operai, quasi sempre portatori organizzati di pacchetti di voti e di plateali interessi sindacali.

Fiumi di parole spesi da destra, da sinistra e dai sindacati per gli operai dell’Alcoa, dell’Eurallumina, della Vinyls, della Carbosulcis, in tutto a occhio e croce 2500 persone contando anche l’indotto. I ragazzi esclusi da Sardegna Tirocini sono quasi 7600, il triplo della classe operaia che finisce sui giornali e in tv. Però questi giovani non contano. Perché non esistono, sono esistenze singole, sono invisibili. Nessuno si è mai occupato di loro.

In questa situazione la sconfitta non è rappresentata da un sistema telematico che va in tilt (ma qualcuno pagherà per questa figuraccia?), ma dall’aver portato ben diecimila giovani a scannarsi (virtualmente) per 1400 posti da 400 euro al mese. Di questa vergogna la nostra classe dirigente non ha alcuna consapevolezza. Perché in Sardegna i giovani non esistono. Quando si inizierà a parlare di più di loro? Di parlare dei figli che non trovano lavoro e non solo e soltanto dei padri che lo stanno perdendo?

In pieno raptus elettorale, il presidente Cappellacci e l’assessore Liori ora annunciano che la procedura di stamattina è stata annullata e che la dotazione finanziaria sarà aumentata per venire incontro ad un maggior numero di richieste. Senza ritegno.

Post scriptum
La vicenda dei 1400 fortunati che sono riusciti ad accedere al sistema di Sardegna Tirocini mi ha ricordato quella dei civili vietnamiti evacuati in elicottero dall’ambasciata americana di Saigon. Pochi riuscirono a salvarsi, tutti gli altri chissà che fine hanno fatto.

 

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77 Comments

  1. deuseudeu says:

    scusa vito … ho una curiosita da domandarti……. ho appena letto l elenco ma quel ” STUDIO ASSOCIATO CAPPELLACCI ” che si legge non e per caso il …………………….
    pitticcu su fille de mamma buona ………………..

    altro che hacker ..!!!!!!!!!!

  2. Leggete le graduatorie
    https://www.sardegnatirocini.it/documenti/TFO_V2013_domande_presentate.pdf

    Oltre lo scandalo dei voucher per pizzerie e centri di ricostruzione delle unghie; mi spiegate cosa c’entra l’italia dei valori (codice progetto 6340)

    • Anonimo says:

      Per non parlare poi di chi è riuscito a piazzare ben 4 (dico quattro) domande dentro la lista in 1 ora e 18 minuti.
      Per esperienza personale in 20 minuti potevo aprire solo una pagina riprovando ripetutamente dentro il browser, con il messaggio pagina scaduta che poi mi costringeva a fare il “back” per non ricompilare tutto il “form”.

  3. C. Paulis says:

    Vito, le stranezze del sistema di questo caso specifico mi ricordano quelle del bando Impresa donna (cfr. http://vitobiolchini.wordpress.com/2012/12/12/ci-scrive-carla-idea-donna-e-queste-sarebbero-le-basi-per-la-ripresa-economica-della-sardegna-e-dellitalia/). Come sai, ho sollecitato anche l’assessore Liori ma non mi ha risposto…

    Ormai è una prassi messa in atto dalla classe dirigente e politica a cui ci si deve rassegnare?

    Spero davvero per il bene dell’Italia tutta che avvenga una reale rivoluzione pacifica e culturale dal basso e dai giovani, perché non ci si deve neanche accontentare delle briciole o ricominciare da zero all’estero a trent’anni: una persona può e deve lottare qui o altrove; non fa differenza dal mio punto di vista, dove si combatte per i propri diritti, in un mondo globalizzato, sebbene l’esperienza internazionalizzante sia importantissima anche nella prospettiva di riportare ricchezza in Sardegna e in Italia, in termini economici e umani.

  4. Tziu Pibiri says:

    Non andare a votare non serve a nulla anzi favorisce la politica coloniale italiana e sardignola.
    Occorre ora più che mai andare a votare e votare sardo.

  5. Questo sistema costa 1.400*400 = 560.000 euro al mese. L’amministratore che ha mandato in fallimento la Meridiana ne ha ricevuti 25 milioni come buonuscita. Qualcuno sa fare una divisione?

    • 5000000€ in totale, per 500€/mese lordi per sei mesi. i posti facendo due conti dovrebbero essere 1660 c.ca

  6. Anonimo says:

    purtroppo chi governa la regione sardegna i sardi sono invisibili, e noi alle prossime elezioni le risponderemo allo stesso modo, li tratteremo da invisibili non andando a votare. un ex custode.

  7. Per chi non l’avesse ancora vista, credo che Intanto in Viale Trento abbia riassunto la vicenda in modo esemplare:
    http://www.facebook.com/photo.php?fbid=449397165114925&set=a.123088534412458.23168.123086291079349&type=1&theater

    La perla: “ma virtuale attipo me come presidente?” GENIALE.

  8. Tziu Pibiri says:

    Faccia Maninchedda questa più che mai benedetta lista per la sardegna e smettiamola con la politica sardignola degli operai delle fabbriche decotte; no alla politica coloniale degli operai e operaisti Pirotto del sulcis e nieddu di ottana. La lista andrebbe irrobustita col meglio dell’indipendentismo ( Bustianu Cumpostu ad esempio), con esponenti della società civile
    (Vito Biolchini ad esempio) e anche con figure provenienti indifferentemente dalle altre parti politiche se rispondono alle caratteristiche indicate da Maninchedda.
    Questo è il momento o mai più.
    Poi la lista o il partito andranno migliorati per le regionali.
    Teniamo in piedi questa possibilità, questa speranza, per la sardegna.
    Unidos.

  9. G. Carboni says:

    Tocat a s’incatzare e no a prànghere e bastat!

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  12. se le aziende hanno bisogno di personale basta assumere. In più questa è la conseguenza del votare incapaci, capisco l’istinto di farsi rappresentare da simili ma ogni tanto bisogna puntare più in alto.

  13. Anonimo says:

    non c è che dire…..ho avuto la mia bella possibilità col bando precedente….ho dopo 6 mesi come tirocinante sono riuscita ad avere anche il mio contratto di lavoro all’interno della società ospitante.Ovviamente con la pubblicazione del nuovo bando,trovando conveniente l’esperienza precedente,ora la società fa richiesta di ben 5 tirocinanti!!!!!!!e io al momento a casa……a questo punto posso affermare che questo non è proprio un incentivo ad assumere:piuttosto un modo per le aziende di avere manodopera gratuita.Purtroppo l ho sperimentato,personalmente tutto sommato soddisfatta del mio progetto,ad oggi abbastanza delusa :tra una pacca alla spalla e una stretta di mano…..dal 31/01,di nuovo tra le liste dei senza lavoro

  14. Mi fa rabbia e pena(per lui) chi si ostina a dire che la Sardegna e´il posto migliore per il clima, la gente, il cibo, ecc…, spesso perche´ pigro nell´imparare una lingua straniera, mammone e pieno di pregiudizi verso gli Stati del nord Europa. Ci si culla tra lamentele giornaliere ed i 20 settimanali erogati da genitori e nonni (anche questi responsabili nel bloccare i propri figli e nipoti a casa), si critica la politica e la si addita come male supremo, ma poi si e´subito pronti a votare ed elogiare il primo politico da due soldi che promette un posto di lavoro durante i pranzi pre-elettorali organizzati nei vari paesi.

    Sardo deluso e realizzato all´estero.

    • Anonimo says:

      La propria terra è sempre soggettivamente la migliore per chi ci è nato e cresciuto. Sono in parte concorde con il suo commento, ma non sono invece d’accordo riguardo all’emigrazione. I sardi sono tra i primi popoli italiani a far fagotto e andare all’estero (se lei ha qualche parente anziano qualcuno di questo tipo lo conosce di sicuro), per poi fare ritorno quasi sempre nella loro terra, perché appunto reputano migliore (ovvio che non è migliore ma è semplicemente la loro casa). Il problema secondo me è che chi resta lascia per coloro i quali partono le cose come essi le avevano lasciate, vuoi per incapacità, vuoi perché buona parte dei residenti sono… vecchi. E i vecchi si preoccupano poco del loro futuro. Specie se pensionati. I cambiamenti li portano i giovani. E se i giovani vanno via, in Sardegna resteranno sempre i più vecchi…

      • Per molti giovani restare significa arrancare sperando in qualche lavoretto poco qualificato (e pagato), con la speranza che le cose migliorino. Poi purtroppo ci si ritrova a 30 anni senza arte ne´parte, ancora in casa e senza la prospettiva di un futuro che comprenda la possibilitä di crearsi una famiglia, acquistare una casa, etc…
        I vecchi migranti erano molto meno viziati e paurosi rispetto ai giovani di adesso, tra i quali pongo pure me stesso, in quanto ho 29 anni e sono cresciuto in una famiglia abbastanza agiata e non avrei mai pensato che per realizzarmi avrei dovuto imparare da adulto due lingue straniere ed emigrare. Molti pensano ancora che tutto gli sia dovuto soltanto perche´hanno conseguito una laurea, mentre molte lauree possono giusto fungere da carta straccia, altre vanno valorizzate con lo studio delle lingue straniere ed esperienze all´estero DURANTE il periodo di studi.

      • Anonimo says:

        Caro coetaneo, io non spero in un lavoretto poco qualificato (e pagato), né ho la speranza che le cose migliorino. Sono laureato, e quel che penso mi sia dovuto siano solo delle opportunità, lo stesso numero di opportunità che viene dato a un diplomato con licenza media o superiore e che invece paradossalmente sono molto inferiori. Non vivo in una famiglia agiata e, credo, tentare la fortuna come fa lei mi è economicamente impossibile. Per cui talvolta in tanti sono costretti a stare dove stanno più per impossibilità che per paura, a meno che babbo natale non gli paghi l’avvio di una simile avventura. Piuttosto credo che sia stata una banca!

      • Io non ho tentato la fortuna, ma la fortuna aiuta gli audaci. Forse ho avuto fortuna e magari lungimiranza nello scegliere una laurea tecnica, ma anche nello studiare l´inglese da zero ogni sera dopo cena sino a mezzanotte per molti mesi, e questo mentre andavo ancora all´universitä. Nel frattempo ho lavorato anch´io come schiavo in nero in uno studio di ingegneria, esperienza che mi ha fatto capire che dovevo lasciare l´Italia al piü presto, visto che io non conosco nessun politico o membro di gerarchie ecclesiastiche.
        Non so quale sia la sua storia, magari lei e´stato davvero sfortunato.

    • francu says:

      però è bello stare con la berritta in conca a blaterare che sono i politici che se ne devono andare, che noi vogliamo contribuire al benessere e lo sviluppo della nostra terra ecc. Poi arriva emirates che cerca assistenti di volo e la metà della gente che si presenta non conosce l’inglese e appena scopre che deve avere la residenza a dubai storce il naso perché deve abbandonare la sua bidda di merda. E inzà cravvarinci tui, sa regioni e i 400 euro di elemosina

  15. Anonimo says:

    Finché si continua a votare dei balordi.. capisco la tentazione di farsi rappresentare da un proprio simile ma ogni tanto si dovrebbe votare qualcuno che il lavoro lo sa fare.

  16. Anonimo says:

    d’accordo con Francesca perchè ‘cero anche io stamane….non solo ma mi è arrivata una mail nella mia casella postale elettronica che mi diceva che avevo messo dati sbagliati…ma se sono dall’anno scorso registrata e andava tutto bene e invece l’altro giorno non andava bene…..alle 12 avevano finito i voucher…in più avevo contattato privatamente l’anno scorso alcune aziende che sono presenti nel sito…..bè alcune di loro neanche sapevano di esserci..secondo voi come mai????? ma è normale tutto questo?????? o è il solito broglio per favorire solo alcune imprese???? sempre più perplessa……

  17. arrevexio says:

    il vero problema è che nessun sistema informatico può sostenere un afflusso di dati in quantità così ingente contemporaneamente; esattamente come è successo per il bando del fotovoltaico qualche mese fa e dell’imprenditoria femminile lo scorso anno il sistema è destinato al crash. La cosa assurda è che è assolutamente prevedbile quindi c’è tutto il tempo di studiare altri criteri in sostituzione, ma nessuno lo ha fatto. A parte la ridicolaggine del messaggio di attacco degli hacker che non sta nè in cielo nè in terra è un’altra verità quella che si vuole nascondere: la totale mancanza di competenza nella valutazione delle domande che pervengono. Per questo motivo si affidano al caso: all’orario di ricezione della raccomandata, a quello di registrazione della password. Inutili stronzate che inficiano la qualità e premiano i raccomandati o il c**o di chi arriva prima, a discapito ovviamente di coerenza, curriculum, competenze, formazione, attitudine che invece sono gli unici criteri che andrebbero rispettati.

    • Serenella says:

      Ma secondo voi, può un programma che gestisce un sito web riconoscere l’ indirizzò IP di un flusso in entrata? Dunque: ho voluto provare a mettere l’ inserzione e l’ho messa il trentun dicembre….ora, intorno al dieci gennaio, mi sembra di ricordare fosse quel giorno, la procedura del sito ha subito una manutenzione, hanno archiviato le domande ricevute in un link nella bacheca personale, dopo di che hanno riproposto l’ inserzione attribuendo, tra l’ altro, anche un numero differente dal primo e sono arrivate un altro centinaio di domande e molte delle stesse, le avevo già ricevute. Alle ore dieci del giorno quindici, mi sono cimentata ad entrare nel sito e sono stata bloccata subito, senza mai riuscirci e la scritta che il sito era oggetto di attacchi dagli hakers, è apparsa subito dal primo tentativo di invio. Ora, a me è venuto il dubbio che l’ indirizzo IP del mio computer non fosse “gradito” al sito…. 😉

  18. The Observer says:

    Ma che tirocini d’Egitto, come sempre è “lavoro” sottopagato, che durerà magari fin quando durerà il suo foraggiamento pubblico. La giornalista Francesca Mulas, che ha scritto anche qui, ha tenuto un’esilarante rassegna su Facebook degli improbabili tirocini ricompresi tra quelli offerti: molti lavoretti che impari in due ore a fare. Soldi buttati, assolutamente, sui quali per giunta si scatena un’odiosa guerra tra poveri tra i giovani che dovrebbero stare uniti e LOTTARE per ottenere risposte. Intanto non ci sono soldi per PROGETTI seri con ricadute occupazionali decenti, perché in Sardegna sembra che chi regge la Regione soprattutto in era Cappellacci abbia fatto appositi studi per gettare dalla finestra i fondi comunitari, in larga misura inutilizzati. Sono soldi delle tasse, anche nostri, perché l’Italia nonostante le sue disgrazie rientra ancora tra i Paesi che all’Unione Europea da più di quanto prende, non utilizzare i fondi europei non è un semplice fatto di arretratezza e inefficienza, ma roba da Corte dei Conti. Quanti posti di lavoro duraturi e in campi innovativi si potrebbero creare? Altro che queste fesserie di tirocini. Quei quattro soldi sono meno di quanto prevede la proposta di legge sul reddito minimo garantito per cui Sel e altre forze di sinistra hanno raccolto le firme. Ma si tratta della solita politica corrotta e clientelare che mangia a quattro ganasce, tra indennità e altro di cui si sta occupando in questi giorni la magistratura, e ha buon gioco a lasciare i poveri a farsi guerra tra loro per le briciole, perché su questo si regge il potere clientelare. Qualcuno ricorda i “disoccupati organizzati” di Napoli? Bene, era stata la sinistra a dare vita a quel movimento, poi i voti se li prendevano con le solite promesse Alfredo Vito, Pomicino, Scotti e altri politici democristiani della prima repubblica. Urge classe politica onesta, trasparente e competente … Beppe Grillo afferma che se non si cambia si rischia una “rivoluzione violenta”, e su questo ho i miei dubbi perché conosciamo bene il carattere indolente degli italiani, troppo abituati all’arte di arrangiarsi e a non scommettere mai sul futuro. Stiamo arrivando, comunque, davvero a un livello di guardia.

  19. Paolo Maninchedda says:

    Il vero problema, Vito, è che è sbagliato tenere in vita il bando per i tirocini (500 euro lordi al mese) in presenza di altri incentivi all’occupazione ben più dignitosi. Penso ai bonus previsti per le assunzioni nelle aree di crisi che prevedono un contributo all’impresa di 10.000 euro per due anni. In pratica, la Regione paga gli oneri sociali. Se questa fosse l’unica misura in campo, le aziende la userebbero. Viceversa, se si consente alle aziende di usare l’alibi del tirocinio per far lavorare le persone a 500 euro mese più o meno con lo stesso orario di un operaio regolare, è evidente che esse predilogono questo strumento all’altro. Inoltre: che senso ha pubblicare il bando per i tirocini sotto elezioni? Che senso hanno i tirocini nelle Asl? Ti lascio, altrimenti scivoleremo nella solita amara conclusione delle nostre conversazioni.

    • Anonimo0 says:

      Sbaglio o il sig. Maninchedda fa parte della maggioranza che ha espresso questa Giunta? Il vero problema, Maninchedda, è l’assoluta assenza di qualsiasi politica regionale del lavoro e per il lavoro, strutturata e coerente; così come non esiste una politica regionale industriale o un sia pur timido tentativo di agire per costruire percorsi di accesso al credito bancario più agevoli (o normali, direbbe Keynes) per le imprese imbrigliate nel credit crunch. Potrebbe, cortesemente, portare all’attenzione dei suoi alleati nelle sedi consone le dichiarazioni che posta in un blog? Sarebbe, nonostante i tempi ormai risibili per un cambio di rotta, molto carino da parte sua esporsi in quelle sedi.

  20. Marylin Murroni says:

    ma scusate, ricordo male o l’agenzia del lavoro è un covo di sporchi comunisti ex figliocci di Cogodi? Come leggere allora il comunicato al veleno di Uras & Co?

  21. stefano says:

    Vito giovedì 17 gennaio ad Assemini (CA) dalle 17.30 presso la Sala Servizi Tecnologici, via Marconi 87 presentazione del programma di salvezza ME-MMT sulle cause dell’economicidio e l’uscita pilotata dall’euro per raggiungere la piena occupazione.
    Quello che sta succedendo non è opera del fato ma è la creazione di un area valutaria ottimale dove i nostri giovani devono muoversi come le merci per salari da fame. L’arma delle tecnocrazie finanziare è nascondere come funziona la macroeconomia; la nostra arma è conoscerla. Tutti.

  22. Vitelio says:

    Per spiegare quello che è successo stamattina bisogna, secondo me, tornare indietro di un anno e vedere cosa è accaduto per il bando precedente (Voucher 2011). In quell’occasione vennero stanziati 10 milioni di euro (il doppio di quest’ultimo bando) e l’intento era di finanziare 3200 progetti con 500 euro netti per sei mesi (non lordi come stavolta). La ripartizione allora venne fatta per comune e densità demografica. C’erano inoltre limiti di età che variavano a seconda del titolo di studi e in ogni caso bisognava avere più di 32 anni (mi pare).
    Tutti questi paletti fecero si che ci vollero mesi per riuscire a utilizzare tutti i voucher e mentre alcuni comuni, come Cagliari, li consumarono entro i primi giorni altri comuni non riuscirono a utilizzarli tutti. Ad un certo punto, dopo alcuni mesi, l’agenzia regionale sospese l’erogazione dei voucher e decise di eliminare il vincolo relativo al comune di residenza ma per un motivo o per un altro la distribuzione dei voucher non ripartì mai.
    Nonostante questo Liori si presento in conferenza stampa annunciando il grande successo dell’iniziativa e bla bla bla ……….
    Questa volta, a mio avviso, si voleva utilizzare la cosa a fini elettorali e l’intento era quello di poter sventolare un iniziativa di grande successo che in pochi giorni avrebbe fatto ottenere a tanti giovani la possibilità di sei mesi di tirocinio pagato.
    Da qui l’idea di eliminare tutti i paletti (limiti di età, di residenza, titolo di studio etc) e a differenza della scorsa volta grande campagna pubblicitaria su tv e stampa locali (tra l’altro i soldi spesi in pubblicità avrebbero presumibilmente permesso l’attivazione di qualche altro centinaio di tirocini).
    E questo è stato il grande errore, perché se stanzi la metà dei soldi, elimini tutti i paletti e fai grande pubblicità, solo questo risultato si poteva ottenere: IL CAOS.
    Ora, nel tentativo di recuperare la figuraccia, il nostro Ugo in uno slancio di populismo, si erge a paladino degli sfigati e promette giustizia condannando gli altri sfigati che avevano per un attimo assaporato la speranza di sei mesi di respiro economico (perché per molti, ahinoi, si tratta solo di questo) ma la sostanza è quella che hai sintetizzato tu, caro Vito, i giovani sono costretti ad elemosinare e a scannarsi per questo mentre in altri paesi europei gli studenti prendono 500 euro mensili per vivere mentre si mantengono agli studi in università dove imparano e dopo le quali il lavoro, quello vero, lo trovano sul serio.

    • Supresidenti says:

      Grazie del tuo lucido resoconto…

    • Anonimo says:

      macchè giovani,il bando non dava limite nè di età nè di percorso scolastico, erano compresi in questo bando praticamente tutti i disoccupati sardi..dal salumiere sessantenne al laureato in fisica nucleare!sicuramente c’erano anche i disoccupati del sulcis

  23. Paolo Curreli says:

    Gli operai e i minatori del Sulcis sono solo il terminale demagogico di una complessa macchina mangiasoldi politico-sindacale-imprenditoriale-mediatica che ingoia risorse voracemente per toglierle ai veri settori produttivi della Sardegna. Viva il modello Sulcis che tutto il mondo ci invidia !!!

  24. Bella questa trovata di Cappellazzi & Liori prima tagliano le borse di studio per gli univesitari (meno 2.100.000 euri solo all¨ERSU di Cagliari) e poi con i soldi risparmiati alimentano questa triste riffa tra poveri. In altri tempi qualcuno li avrebbe presi a calci in culo. Oggi invece solo rassegnazione.

  25. Meditate gente…..le prossime elezioni avete un’oppurtunità di cambiamento!

  26. Non posso che dire che sono d’accordo con te su tutta la linea, con l’aggiunta che oramai non parlerei più solo di giovani, ma parlerei genericamente di persone, sole e invisibili che sono un numero enorme ma di cui nessuno si occupa…

    questa “filosofia” dei tanti tirocini a 2 lire è proprio sintomatico della mediocrità della nostra classe politica, della mancanza di programmazione e di idee. L’unica idea che hanno è “l’elemosina” che quasi sfocia nell’assistenzialismo… questo è solo un modo per tamponare un’emergenza rinviando la morte del malato di qualche mese, ma poi? che si fa?
    ci vogliono investimenti strutturali e non soldi regalati a destra e a manca per nulla…

    e non mi sorprenderà sapere che chi guadagna queste due lire con i tirocini, verrà anche fatto sentire “in colpa” o “in debito” con l’azienda dove lavorerà o con questi amministratori… per carità…

  27. Anonimo says:

    Vito, guarda che qualche consulente ha preso anche 300 euro per trovare l’azienda e per fare tutte le pratiche per il tirocinante! Ma se questi CIALTRONI non riescono a mettere su una baracca del genere per questi DISPERATI, cosa dobbiamo ancora sopportare prima che vadano via? Ma con che faccia l’Assessore Liori si candiderà? Avrebbe dovuto dare le dimissioni 1 minuto dopo il casino che lui e la sua banda hanno combinato! Scusami, ma ormai non è più possibile!

  28. E’ incredibile che si continuino a finanziare tirocini avulsi dal mercato del lavoro. Si dovrebbe incentivare il ricorso all’apprendistato o ripristinare il credito d’imposta per le assunzioni che introdusse Prodi.

  29. Il mio primo tirocinio è stato non appena laureata: 6 mesi in un ente pubblico che sono diventati 8 perchè davvero ho creduto a promesse di chi diceva “cerchiamo una borsa di studio per questi ragazzi”. Poi di tirocinio in tirocinio eccomi qui. Ho 36 anni, una laurea e un master. L’ultimo datore di lavoro se così posso chiamarlo, siccome non sono riuscita ad accedere alla “borsa” mi ha chiesto di mettermi una mano sulla coscienza, che tradotto in poche parole vuole dire, devi chiedere meno soldi. Ho resistito 3 mesi.
    La mia esperienza è che nessuno ti assume, perchè vogliono manovalanza gratis, e poi ti danno un bel calcio perchè tanto schiavi affamati ce ne sono tanti.
    Poi anche se teoricamente un’azienda può avere un tirocinante e basta, trovi posti come quelli dove io ho lavorato che vanno avanti solo con tirocinanti.
    Grazie Regione Sardegna

  30. Matteo says:

    Vito, sai che ci sono passato. E a quanto pare quest’anno è anche peggio. Uno schifo. E immaginarmi tutte quelle persone davanti ad un pc e poi all’arroganza dei dirigenti dell’agenzia fa male. Io ora, per colpa anche di quel tirocinio, vivo a 2000 km da casa, ma ora posso dire grazie aì tfo. Senza quella bruttissima esperienza forse quest’anno starei lottando per un secondo tirocinio.

  31. Ci lamentiamo che non c’è un cazzo di lavoro e poi quando si fa qualcosa vi lamentate. Nel mio caso dopo aver gia due dipendenti, prendevo un ragazzo e dovevo per sei mesi insegnargli il mestiere per quattro ore al giorno. poi dopo sei mesi potevo assumerlo a tempo indeterminato. 500 euro li pagava la Regione. E un modo per formare le persone e insegnargli il mestiere. Poi potevano essere assunti a TEMPO PIENO. Che c’è che non va?

    • sta scherzando vero?

    • Alessandro C. says:

      Il problema sta nel fatto che non si tratta di tirocinio, ma di lavoro sottopagato che affossa ulteriormente il mercato del lavoro. I giovani e non più giovani sono ormai disposti ad accettare tutto, senza avere contributi pagati, senza avere la certezza di che cosa si farà tra sei mesi. Per lavare i cessi o i piatti c’è bisogno di un tirocinio? Io sono convinto della tua buona fede Sandro, quando dici che dopo sei mesi tu avresti stabilizzato il tirocinante, ma quanti in tutta sincerità pensi che lo faranno? In tantissimi sostituiranno il tirocinante con un altro tirocinante. Il lavoro non si aiuta introducendo un esercito di sottopagati disperati. Se lo facessero in una fabbrica si parlerebbe di crumiraggio. E’ora che si pensi ad una vera politica del lavoro che parta dalla tutela dei diritti dei lavoratori. Ecco cosa non va caro Sandro.

    • muttly says:

      Non va che non si scelgono i migliori ma solo quelli che per combinazione sono riusciti a inviare la domanda.
      Credo che per il lavoro che fa lei vada bene una persona come un altra se non si accorge che poteva prendere la persona migliore tra quelle disponibili, a parità di spesa per lei e per la regione.

    • Anonimo says:

      Per favore non dire corbellerie Sandro. Non tirare fuori il tuo caso specifico per favore. Non difendere un progetto basato sulla truffa e che favorisce imprenditori senza scrupoli. Comodo avere manovalanza a giro a costo zero vero? Così siamo bravi tutti a fare impresa tanto paga pantalone.

      • Matteo says:

        Mi scuso per l’anonimo, il commento con due per favero in due righe è mio 🙂

    • Anonimo says:

      E’ possibile sapere in cosa avrebbe formato il tirocinante? si tratta di una professione che richiede realmente un tirocinio per essere svolta? realmente poi lo avrebbe assunto? perchè sa, nella vetrina domande/offerte si è visto di tutto. fino allo schifo più totale! cercasi commesse di sexy shop, addette alla pulizia, (che sembra quasi serva una laurea in chimica per essere in grado di svolgerla), barman…e molto altro! ma scherziamo???e poi per le professioni che relamente richiedono una formazione non c’è possibilità di fare domanda! se sei iscritto ad un albo non lo puoi fare, non puoi farlo neppure se DEVI SVOLGERE OBBLIGATORIAMENTE un tirocinio formativo ai fini dell’esame di stato..(perchè PER LEGGE questo tipo di tirocinio NON PUÒ essere retribuito) e per quanto mi riguarda avrei realmente bisogno di essere formata! invece no!!! non mi è concesso!! NON mi è concesso neppure andare gratis per un tirocinio perchè non coperta da nessuna assicurazione…(gratis dico!!!!!!!!!); io non metto in dubbio la sua buona fede, ma purtoppo come lei credo ce ne siano pochi…perchè finiti i sei mesi….SOTTO A CHI TOCCA…CHI SARÀ IL NUOVO TIROCINANTE??e poi ad oggi non ho ancora capito quali fossero i criteri per l’ammissione…CHI TARDI ARRIVA MALE ALLOGGIA?? e se tra tutte le domande presentate, molte non fossero state in regola per i più svariati motivi? troppo losco tutto quanto…sarebbero serviti dei paletti e maggiori informazioni…io non sono riuscita a parlere con nessun dirigente; (causa telefoni occupati e la loro voglia di non rispondere per lo sforzo di dover alzare la cornetta) e, alle mail con le domande inviate non mi hanno mai risposto in modo chiaro. vogliamo parlare inoltre del numero verde che NON HA MAI FUNZIONATO??? le sembra serietà questa? a me sembra solo l’ennesima delusione…

  32. Pingback: Politicologos o pilliticologos? | Bolognesu: in sardu

  33. Pingback: ʍʍʍ.sardegnatirocini.it Cappellacci Liori Tunis complimenti

  34. spessotto says:

    Anche io faccio parte dei 10.000 in preghiera davanti a svariati pc per un posto come tirocinante….e come tanti non sono riuscito ad accedere. Mi sono precipitato all’Agenzia del Lavoro in cerca di spiegazioni (il numero verde era in tilt). Un noto dirigente delle stessa Agenzia mi liquida con un semplice “mi dispiace, vuol dire che sei stato sfortunato”. Vergogna!! Le politiche del lavoro in Sardegna sono affidate ad assessori fuori ruolo e a direttori di nomina politica con ben pochi titoli per quella poltrona….Il silenzio è il nostro nemico più grande….e putroppo so cosa vuol dire perchè di questi tempi, un anno fa, ho perso dopo cinque anni un lavoro e come me altre cento persone nella stessa azienda hanno fatto la stessa fine nei mesi successivi…Il tutto senza una parola della Regione e senza che a Cagliari nessuno sappia nulla di quello che è successo.

  35. Preferisco fare il bracciante agricolo in nero.

  36. E questa è la perla dell’assessore al lavoro di stasera.
    Come abbiamo letto nel post tutti gli assessori avvicendati in questi 4 anni non hanno fatto una politica per i giovani e adesso da oggi e per due mesi avremo anche una nuova figura l'”assessore autosospeso” = prendo i soldi dell’incarico e faccio solo l’attività ordinaria!

    Chissà se i nuovi tirocini sono attività ordinaria o straordinaria????????

    “Il primo degli assessori candidati alle politiche a recepire l’appello di Cappellacci all’autosospensione è Antonello Liori, assessore regionale al Lavoro.
    “Con il Presidente Cappellacci abbiamo concordato come intendere l’autosospensione dalla carica, perciò nel periodo di campagna elettorale mi occuperò prevalentemente dell’attività ordinaria dell’assessorato, così da non ingenerare il sospetto che l’importante carica istituzionale che ricopro possa essere utilizzata in maniera strumentale”. Lo ha detto l’assessore del Lavoro, Antonello Liori, che sarà capolista nelle elezioni per la Camera dei deputati nella lista “Fratelli d’Italia”.”
    Fonte unione sarda

  37. BREGUNGIA!!!!!

    Penso che gli Hacker (quelli veri) abbiamo qualcosa di più serio da fare, altro che mandare in tilt un sistema che si è s..pallato da solo.

    Complimenti per l’organizzazione, ancora una volta gestita da incompetenti.

  38. Bravo Vito. Non intervengo quasi mai sul blog. Lo faccio oggi per affermare una arretratezza culturale e politica che fa paura. Tutti quelli come te, come me, che vivono in mezzo al popolo e sono popolo, nonostante il loro cosiddetto “ruolo”, sono quotidianamente in mezzo a queste situazioni ma, nel bene e nel male, fa molto più rumore Alcoa o qualche altra fabbrica. Questioni sacrosante, ma perchè non diamo la stessa importanza alla storia che hai appena raccontato?

  39. efisio erriu says:

    Il sistema telematico è già andato in crash a novembre quando partì la corsa ai finanziamenti degli impianti fotovoltaici e allora le richieste d’accesso furono circa 48000.

    http://www.regione.sardegna.it/documenti/1_38_20121127150034.pdf

    Stavolta per molto meno stessa fine. Evidentemente da certe figuracce non si impara nulla.

  40. Quindi il reset della procedura è una bolla elettorale? No, fatemi capire.

  41. Tachipirina says:

    Sono una di quei millequattrocento salvati a fronte della mole di sommersi.
    Spesso non concordo con le tue analisi, Vito, ma stavolta hai colto davvero nel segno, fin quasi alle lacrime.
    Non mi spaventa dover ripetere la procedura e non mi spaventa nemmeno l’idea di restare fuori dopo la mattinata d’inferno passata a smanettare sul PC. Questo è il minimo.

    Mi spaventa la fatica fatta per trovare un organismo ospitante all’altezza (detto di pancia, senza presunzione) della mia formazione universitaria e post-universitaria e della mia esperienza lavorativa decennale – sì, decennale, ché qui si parla genericamente di giovani ma, ma nello specifico ci sono persone che ai loro organismi ospitanti potrebbero fare da tutor, e non viceversa, visto che molti sono in possesso di competenze che in un luogo civile sarebbero veramente vendute a caro prezzo alle aziende.

    Mi spaventa pensare che tutto questo non fa che alimentare il disagio, il dolore, la solitudine di persone come me che non vogliono andarsene via perché pensano che siano loro, i politici come questi, a doversene andare. Mi spaventa pensare che ad un certo punto la fatica sarà tanta e la stanchezza prenderà il sopravvento. E che nel nostro sconforto e nella perdita di noi stessi, abbrutiti dalla necessità e dalla rassegnazione a fare qualunque cosa pur di campare, la società che avremmo dovuto contribuire a migliorare non avrà veramente più linfa.

    • serena says:

      Sono d’accordo con te, anche io dopo vari tentativi finalmente ero riuscita a trovare un’azienda disposta ad ospitarmi, avevo trovato una persona che ha perso la sua mattinata di lavoro al pc per riuscire a presentare la domanda per tempo e quando finalmente pensavo di avere una nuova possibilità lavorativa mi sono dovuta ricredere.
      che amarezza.

  42. Francu says:

    Soldi buttati, selezione fatta con modalità da lotteria paesana e regione incapace di gestire un sito. mollate la sardegna, l’italia e andate fuori dove intelligenze, cultura e Merito sono premiate. E non rompete il cazzo con la sardegna é la mia terra, il clima, la qualitá della vita, bla, bla. Quando ti realizzi nei tuoi sogni lavorativi, la periferia di eindhoven o di manchester diventa il posto piú bello del mondo.

    • Pibincu Seu says:

      Quoto..

    • Hai assolutamente ragione

    • un corno.

    • Ho fatto l’ERASMUS in Francia, durante il quale feci un tirocinio di 5 mesi in un piccolo studio di ingegneria elettrica avanzata. In Francia il tirocinio per gli ingegneri è obbligatorio, e ti pagano. In azienda il minimo è 1000 euro al mese (esentasse: soldi che escono dalle tasche dell’azienda ed entrano nelle tue), in laboratorio presso un’università un po’ di meno.
      Molto probabilmente tornerò in quella stessa azienda dopo la laurea: contratto a tempo indeterminato a 2300 lordi con tredicesima, premio di produzione, assicurazione sanitaria, buoni pasto pari a 8 euro per giorno lavorato, 25 giorni di ferie pagate all’anno.
      Insomma, un contratto perfettamente normale in Francia, anche bassino per un neo-ingegnere.
      Bisogna mandarli a farsi friggere, ci vuole molto a capirlo?
      Direi che chi resta è perduto, ma in realtà è pure peggio: chi resta è complice.

    • Pro ite non si ch’andant issos dae sa Sardigna? is politicos de sa regione naro…
      Antzis pro ite non che los catzamus a sas eletziones?
      Chi emigrent issos a si chircare traballu a casinu

  43. stamattina ero tra i settemila incollati davanti a ben tre postazioni pc, sperando che per qualche misterioso motivo una si sbloccasse. Mi sono sentita delusa e presa in giro. La soluzione secondo i responsabili è “aumentiamo le risorse”, ma anche gestire le poche che ci sono in maniera intelligente, corretta e trasparente, frenando la corsa ai tanti imbroglioni che riescono a infilarsi nel sistema, sarebbe già una gran cosa.

  44. Bastiàn says:

    tfo, nient’altro che un’elemosina per chi ha la (s)fortuna di accedervi e un bel favore alle imprese che acquisiscono manovalanza a gratis.

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