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Teatro Lirico, ecco come Zedda vuole uscire dai pasticci: “Convincere il cda ribelle o nominare un nuovo consigliere e avere così la maggioranza!”

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Dai che ci siamo! Dai che forse ce la facciamo a dare finalmente un sovrintendente al Teatro Lirico di Cagliari! Eh già, perché checché ne dica il sindigo Zedda, la signora Marcella Crivellenti sarà anche stata nominata lo scorso 1° ottobre (cioè 74 giorni fa) alla guida del teatro cagliaritano, ma in via Sant’Alenixedda non l’hanno mai vista. Mai un giorno di lavoro, mai un saluto ai lavoratori riuniti e festanti, niente di niente. Ergo, checché ne dica il sindigo Zedda a Videolina, all’Unione Sarda e al mondo intero, la signora Crivellenti non è mai stata nominata.

E infatti il verbale di nomina non lo ha visto nessuno, nemmeno i lavoratori del Lirico che hanno fatto un accesso agli atti. Neanche gli stessi consiglieri di amministrazione che lo hanno richiesto! Strano, no? Quel verbale non è stato dato loro non perché qualcuno se lo è incungiato, ma proprio perché non esiste. Proprio come la nomina della signora Crivellenti.

Però forse adesso ci siamo, forse il sindigo riesce a cacciarsi fuori dal pasticcio nel quale è finito da solo, e tutto per difendere una oscura organizzatrice teatrale con la tessera di Sel in tasca e tante ottime conoscenze nel centrodestra romano (Letta su becciu in primis).

Una strategia al sindigo è necessaria, anche perché il ministero non si è accontentato del semplice decreto di nomina scritto dagli uffici di via Roma e protocollato due giorni fa in via Sant’Alenixedda, nel quale il sindigo diceva “La Crivellenti è il nuovo sovrintendente, punto e basta”. No no: a Roma vogliono quei famosi verbali dello scorso 1° ottobre. Che però, appunto, non esistono.

E dunque che si fa? Semplice: un’altra riunione del consiglio di amministrazione! Nel quale alla fine nel verbale si scriverà nero su bianco: “Marcella Crivellenti è il nuovo sovrintendente del Teatro Lirico di Cagliari”.

Cooosa? Di nuovo? E con quali voti la signora dovrebbe essere finalmente nominata?

Zedda ha due possibilità: la prima è quella di convincere uno dei quattro ribelli a passare dalla sua parte. Escludiamo a naso Gualtiero Cualbu, Oscar Serci e Felicetto Contu: troppo dure le loro prese di posizione contro il sindigo per la gestione di questa vicenda. L’unico su cui si potrebbe provare ad operare un qual certo convincimento è l’esponente del Pdl Maurizio Porcelli. D’altronde, non aveva forse proprio lui sostenuto inizialmente la scelta della Crivellenti per poi rimangiarsi tutto? Ajò o Maurizio, ma cosa stai aspettando? Ma non lo vedi che il Pdl è allo sfascio? Ritorna sui tuoi passi, che la battaglia per la stabilizzazione dei lavoratori (e delle lavoratrici) del Lirico passa anche da un tuo “sì” convinto alla nomina dell’oscura tesserata!

E se Porcelli resiste? Mmm… Allora c’è il piano due.

Ricordate Giorgio Baggiani? Ma sì, quello della Scuola civica di musica! Il sindaco Floris lo aveva nominato consigliere di amministrazione del Lirico proprio pochi giorni prima del ballottaggio che avrebbe premiato Zedda. Una discreta porcheria, evidentemente. Ebbene, in un anno e mezzo Baggiani non è mai stato insediato. Strano, no? E la cosa bella è che forse mai lo sarà. Perché il sindigo, conoscendo l’orientamento politico del Baggiani, supportato dai suoi infallibili consiglieri giuridici potrebbe dichiaralo “persona non gradita” e bogarcelo direttamente senza passare dal via. Al posto di Baggiani entrerebbe al Lirico un fedelissimo che non vedrebbe l’ora di alzare la mano per favorire l’innalzamento al soglio petrolirico (Bolognesi docet) dell’oscura tesserata.

Certo, in questo modo si aprirebbero casini legali inenarrabili, Baggiani farebbe ricorso al Tar (vincendolo, come lo vinse a suo tempo Cualbu che Soru cercò di spesare con la scusa di Tuvixeddu dopo averlo nominato lui stesso…), ma la signora Crivellenti in ogni caso potrebbe godere di una nomina formalmente regolare.

Dai che ci siamo, dai che ce la facciamo! Lunedì potrebbe essere il giorno giusto. Anche perché, come scrive su Sardegna Democratica l’esponente di Sel (avete capito bene: Sel) Pietro Maurandi, “quella del Teatro Lirico di Cagliari è una lunga agonia”, mentre i parlamentari del Pdl Murgia e Delogu infieriscono con una lettera al ministro Ornaghi, ricordandoci che ora tocca al centrosinistra cagliaritano lasciare tutti senza parole.

Come e perché Massimo Zedda si sia infilato in un pasticcio simile lo sa solo lui.

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37 Comments

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  3. Ken Sciru says:

    … secondo me baggiani si è già bruciato la sua occasione di ricorso….

  4. Non riesco proprio a capire perchè e come Zedda si sia voluto infilare in questo cul de sac, che, a prescindere dagli aspetti aspetti tecnici, si è trasformato in un banco di prova paradigmatico della forza politica della giunta comunale. Se è vero che alle sue posizioni concorrono elementi i più disparati, dalla visione “giovanilistica” della cultura alle idee operaistiche sul lavoro, da un sotterraneo e malcelato fastidio antisindacale alla mancanza di letture attente della realtà cittadina, è vero anche che il punto fondamentale, che lo rende così insensibile al buon senso, consiste nel suo atteggiamento dirigistico, frutto probabilmente di una “sindrome” da assedio, che lo porta a circondarsi di fedelissimi e a non ascoltare nessun’altra voce. E non vorrei che questa della Crivellenti (a causa della quale Il sindigo sta rischiando tantissimo anche sul versante della magistratura, che so essersi mossa) fosse solo un’altra delle amene pensate dell’assessora Puggioni, a cui Zedda ha dato illimitata delega per tutto ciò che riguarda la politica culturale. Ma a vedere solo nemici da una parte e solo amici fedeli e disposti a tutto dall’altra non si fa buona politica. Anzi non si fa proprio politica. Dopo tanti anni di sciagurato governo della destra ci si aspettava di ricominciare proprio dalle cose più elementari, quelle che nutrono la democrazia. E la cosa più semplice, e al contempo la più rivoluzionaria, era fare quello che la destra non aveva mai fatto: RISPETTARE LE REGOLE. E invece eccoci qui, in una prova di immaturità e debolezza che ottiene due risultati, ostinatamente ricercati da Zedda anche se a sua totale insaputa: esaltare i veri nemici di Cagliari e della cultuta e deprimere chi, forse ingenuamente, aveva creduto in un cambiamento. Ma sappiano tutti che quelli che all’interno del teatro lirico fanno fronda a favore delle scelte del sindaco sono gli stessi che per anni e anni hanno “ciurlato nel manico” del sottobosco politico, artefici loro stessi del marciume dei tempi andati, e che ora , odorando l’inadeguatezza della nominata sovrintendente, son pronti a saltare da vincitori sul nuovo carrozzone, e godersi così e ancora il loro dolce far niente (a parte i loro affari):

    • Veramente qui la giunta Zedda non c’entra assolutamente niente. Le responsabilità di questa situazione sono solo personali di Massimo Zedda, dei membri del CDA e del Collegio dei Revisori che tutti ci chiediamo che cosa hanno fatto in questi anni e che cosa facciano oggi per riportare la legalità in questa vicenda. Mi auguro solo che i membri del collegio dei revisori non ricevano dei compensi per il nulla che fanno.

  5. Alberto says:

    e intanto mancano 17 giorni al 31. Che non sarà la fine del mondo secondo i maya, ma la data limite entro cui presentare programma e, soprattutto, conti. Con i Fondi ministeriali che, nell’immobilismo totale, rischiano di rimanere a Roma…

  6. Alberto says:

    Zedda si è infilato in un casino unico, e non sa come uscirne…
    Ma i suoi sostenitori stiano tranquilli: nessuno lo farà cadere, perchè da destra a sinistra, passando per il centro, nessuno vuol mollare la poltroncina conquistata un anno e mezzo fa…

  7. Barbara says:

    “Come e perché Massimo Zedda si sia infilato in un pasticcio simile lo sa solo lui.” E sa solo lui il motivo per cui questo pasticcio debba coinvolgere anche i lavoratori… Continua a blaterare di occupazione e poi fa questi numeri. Boh…

    • serena says:

      La questione del lirico è veramente complessa, tante cose sono state dette e altrettante sono state degnamente nascoste. Soprattutto a proposito dell’occupazione mi piacerebbe sapere come mai, con buona pace generale, una cospicua parte dei precari “storici” si è trovata messa alla porta da un giorno all’altro, senza che nessuno muovesse un dito in loro aiuto….. Sarebbe il caso che si svelasse qualche mistero.

      • Vuoi sapere perché ?
        I rappresentanti sindacali vedendosi mancare alcune voci in busta paga, tipo premio di produzione,futuri miglioramenti,straordinario forfettario per i capo reparto e vari direttori, capi ufficio e funzionari,hanno barattato con la vecchia dirigenza(Dibenedetto) i contratti dei precari non tutti,con vari decentramenti tra coro e orchestra.
        Ti va bene o devo continuare?

      • serena says:

        Chiaro, quindi a pagare sono sempre i più deboli..

      • Le Volpi finiscono in pellicceria says:

        Si si continua pure a fare demagogia grillina, la sola cosa che riesce agli amici del sindaco che non sa fare una sola cosa “di sinistra” (come ad esempio privilegiare la competenza) e infatti fa cose da Movimento 5 Stelle. I precari devono fare le selezioni e dare i concorsi. E’ la Costituzione, baby, che dice cose un po’ diverse da quelle che stanno nella testolina di qualche signore comunista che conosciamo tutti e che da tempi non sospetti lottizzava il lottizzabile insieme ai forzitalioti e ai fascisti.

      • Certo quando si scrive qualcosa di scomodo e’ subito demagogia!!
        È vai a lisciarti il pelo che è meglio!!!

      • Barbara says:

        Serena credo dipenda dalle mansioni. I precari di coro e orchestra sono in una graduatoria, per cui le loro chiamate dipendono da lì, per cui non possono essere messi alla porta in base allo Statuto della Fondazione. Per gli amministrativi invece non so cosa dirti.

      • serena di preciso, a quali precari ti riferisci?
        quelli di coro e orchestra sono rimasti a casa nel 2011, perchè di benedetto pensava si potesse produrre qualsiasi spettacolo con la sola forza lavoro stabile.
        poi però si è reso conto della cazzata e in qualche opera sono stati chiamati tecnici, coristi e orchestrali.
        nel 2012, con una situazione economica migliore (anche se di poco) gli organici sono stati rimpinzati meglio, non a livelli precedenti il 2010 ma abbastanza per una produzione dignitosa.
        serena dimmi quali sono i settori in cui pensi ci siano state ingiustizie e scrivo una mail privata a biolchini dove ti dò tutti i chiarimenti.

        il commento di MIAO qui sotto dice il falso: non è stato barattato nulla e i decentramenti il teatro è obbligato a farli, in ragione del finanziamento regionale.
        il capo dei MIAO è sicuramente un dipendente che non aspetta altro che la nomina crivellenti, alla quale sta sicuramente già passando informazioni, per meglio agevolarla nel suo insediamento.

      • serena says:

        Ciao Paolo, è mia abitudine leggere con attenzione i programmi di sala, i titoli finali dei film e qualsiasi altro contribuito che mi permetta di sapere quali maestranze abbiano partecipato alla realizzazione dello spettacolo, film o cd che ho acquistato.
        Per quanto riguarda la situazione del Teatro ho notato che molte persone non compaiono più dal 2010 ed è a questi lavoratori che faccio riferimento. Non è necessario che tu mi dia dei chiarimenti in privato tramite Biolchini!

      • ok, allora è diverso! scusa, pensavo che tu sapessi di persone che ingiustamente non fossero state riconfermate e siccome non ne ero a conoscenza mi sarei occupato di verificare.
        difficile però valutare solo dai programmi di sala, purtroppo; negli ultimi anni ci sono stati licenziamenti volontari, pensionamenti, decessi. inoltre alcuni precari hanno accettato lavori in teatri diversi e quindi non hanno lavorato a cagliari. giustamente un precario accetta un incarico in base alla lunghezza e cagliari negi ultimi anni chiama il personale aggiunto con molto ritardo e spesso per brevi periodi, quindi molti rinunciano alla chiamata.

        comunque leggere i titoli di coda fino alla fine e i libretti di sala (a cui lavorano spesso anche precari), è una buona abitudine e un modo per rendere giustizia a chi ha partecipato alla realizzazione, lo faccio anche io!

  8. tziu pibiri says:

    Là chi soe brullende! Soe poberu in canna e tottu carrigu de tappulos, atteru che pelliccia. Ma a mi diant fagher bintrare a custu petrolliricu contzadu comente soe?

  9. tziu pibiri says:

    Nooo! Diamo al petrollirico quei milioni di soldi pubblici. Se no , ditemelo voi, io la mia pelliccia quando la metto. Non scherziamo. Sa limba sarda, s’istoria sarda e sa curtura sarda podent aisettare za non morint.

  10. Francu says:

    Cito dal tuo post “Maurizio, ma cosa stai aspettando? Ma non lo vedi che il Pdl è allo sfascio? Ritorna sui tuoi passi, che la battaglia per la stabilizzazione dei lavoratori (e delle lavoratrici) del Lirico passa anche da un tuo “sì” convinto alla nomina dell’oscura tesserata!”

    Vorresti dire che i lavoratori precari con i sindicati alla loro guida, pur di essere stabilizzati si bevono questo bel bicchiere di merda fumante?

  11. Alberto says:

    Se c’è uno che sta riconsegnando la città alla destra non è certo Biolchini, che ha la sola “colpa” di essere obiettivo.
    Il vero responsabile di un’eventuale ritorno della destra alla guida della città è il sindigo stesso, con il suo immobilismo e la sua manifesta inadeguatezza al compito per cui è stato votato.

  12. Noooo! O il sindigo, continua a fare tontese che così la Petrollirica si può dare all’ippica! Una bella m…di cavallo si pighint! Altro che 8 milioni!

  13. Le Volpi finiscono in pellicceria says:

    Non servono commenti. Davvero, basta il nickname.

  14. Realista piu' del Re says:

    No Vito, piantala con queste cazzo di critiche!! Bisogna essere autonomi, intelligenti, attenti e critici SOLO quando e’ la destra che governa.. Vito, vai in letargo, ti prego!! Rinuncia e fai lavorare il ragazzino..

  15. Anonimo says:

    Continuate così e riconsegnamo la Città alla DESTRA !!!!! E’ quello che volete ed è quello che vogliono i sindacati per avere finalmente un nemico sul quale sparare visto che negli ultimi anni hanno perso forza e credibilità, difendendo i difendibili e saltando sul carro dei vincitori. Ma come è possibile che uomini intelligenti cadano in simili trappole????

  16. Anonimo says:

    Caro Vito stamattina a Buongiorno Cagliari ti ho inviato un SMS che voleva essere , perdonami le virgolette , ” spiritoso” , di sicuro non volevo farti incavolare, come in realtà è successo, ma nello spirito della trasmissione è giusto che accada, anzi è fondamentale e anche divertente. Ti stimo molto, dapprima come giornalista e poi come uomo appartenente alla realtà cagliaritana. Ciò che non condivido è l’accanimento contro la giunta Zedda, non ho le conoscenze necessarie per giudicare quanto sta avvenenendo nella vicenda del teatro lirico, quello che ti posso dire è che se sono state fatte certe scelte ci sarà pure una ragione. In tutta la vicenda ci sono i Sindacati ai quali va la mia personale e incondizionata disistima , capaci solo di difendere i difendibili, incapaci di adeguarsi ad una realtà mutata alla quale rispondono con un lessico e una strategia obsoleta e inadeguata. Non appartengo a SEL e non ho nessuna tessera politica ma sono di sinistra, moderata ma di sinistra, forse come te. Quello che mi chiedo è se tutta questa polemica serva al bene della città. Con rinnovata stima !!! Pruppugiudeu

    • Caro amico Pruppu, grazie per le belle parole e scusa se stamattina ho ecceduto nei toni. Detto questo (e scusami ancora) veniamo però a noi. Questa del teatro lirico non è una polemica ma un pasticcio. Prima lo si capirà, meglio sarà per tutti. Le polemiche si fanno strumentalmente su questioni marginali. Al Lirico invece ci sono 300 lavoratori e un budget da oltre 20 milioni di euro all’anno. Il lirico è senza sovrintendente, senza direttore artistico e senza direttore amministrativo, ci sono solo dei facenti funzione. Questa secondo te è una polemica o un disastro politico e amministrativo?
      Ciao, w la birra Cane!

      • Anonimo says:

        Vito sei un gentiluomo , nell’accezione piu`nobile del termine e con te sara`sempre un piacere dissentire e polemizzare. Ciao Pruppu.

  17. Adbuster says:

    Riassumo il post:
    – Zedda è nella merda.
    – Zedda deve trovare un voto in CDA a si nunca al ministero si du fainti a palloncinu. La conferenza stampa nella quale aveva presentato la Crivellenti era a teatro, ma era anche “teatro”.
    – Maurizio Porcelli è noto che è come l’acqua: va dove c’è spazio per lui e prende la forma del recipiente che lo contiene. Quindi si poti fai.
    – Baggiani ha un fucile da caccia grossa caricato a elica sulle palle di Zedda che se spara d’acattanta arriendi.
    – Tra poco nemmeno Ninni Depau e Davide Carta avranno la faccia di continuare a fare da materassino al sindigo.

  18. Ne vedremo delle belle!!!

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