Ambiente / Cagliari / Sardegna

Benvenuti a Cagliari, città di parchi e parcheggi. Perché il cemento sotto le mura piace anche al centrosinistra!

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La Giunta Zedda pensa ad un parcheggio sotto le mura di Castello. Ma prima non sarebbe meglio capire quale futuro si vuole per il quartiere? È il titolo di un post che ho pubblicato lo scorso 6 marzo, a dimostrazione che quelle che venivano spacciate per “suggestioni” in realtà erano (e restano) volontà molto, molto precise. Progetti evidentemente tenuti nascosti e poi tirati fuori al momento opportuno. Leggetevi l’articolo, ma leggetevi (col senno di poi) soprattutto i commenti, alcuni dei quali politicamente rilevanti ed assai qualificati.

Ora il sindaco Zedda è partito ufficialmente alla carica, ma l’idea di costruire un nuovo parcheggio multipiano a Cagliari, e per giunta in pieno centro storico, non sembra suscitare grandi entusiasmi. Le maggiori associazioni ambientaliste (Wwf, Gruppo di Intervento Giuridico e Italia Nostra) sono nettamente contrarie ad una proposta avanzata da un sindaco il cui partito dice di difendere l’ecologia. E scusate se, en passan, faccio notare questa curiosità.

È evidente che siamo di fronte al progetto (riveduto e corretto) già proposto dalla precedente amministrazione di centrodestra.

Certo, Zedda ha operato correzioni corpose ed evidenti, ma pur sempre laterali rispetto al cuore del progetto: la costruzione di un parcheggio sotterraneo. È questo il punto, non diciamoci bugie.

Ora, io non ho mai ritenuto (e tanto meno lo ritengo ora, dopo un anno e mezzo di giunta di centrosinistra a Cagliari) che tutto quello che pensa e fa il centrodestra sia da buttare a prescindere. E quindi capisco che l’attuale amministrazione, che si trova un progetto importante per il quale sono già a disposizione la bellezza di quattordici milioni di euro, stia facendo un pensierino all’opportunità di “mettere a correre” tutte queste risorse. Sono un sacco di soldi in un momento di grave crisi. È giusto pensarci, politicamente non c’è niente di male.

Quello che non si può accettare però è la mistificazione.

Perché la giunta Zedda sta spacciando un parco per un parcheggio. E questo è intollerabile.

Io avrei preferito che l’amministrazione avesse detto molto chiaramente: “Cari cagliaritani, abbiamo rivisto drasticamente il progetto del parcheggio sotto le mura del bastione di Santa Croce, lo abbiamo modificato, abbiamo pensato anche di riqualificare l’area sotto le mura ed ecco qua: che ne pensate?”. Invece no: si è preferito usare strumentalmente l’idea della creazione di un nuovo parco che non esiste per indorare la pillola. Perché al massimo quella proposta potrebbe essere un’area verde, ma niente di più.

Perché dunque la Giunta Zedda e l’intera amministrazione di centrosinistra che guida Cagliari pensano di poter prendere buggerare cittadini in questo modo? (Vi piace il verbo, buggerare, nevvero?) Pensano forse lorsignori che non sappiamo distinguere un parco da un parcheggio?

Sapete come il centrodestra chiamava il progetto edilizio di Tuvixeddu? “Piano di risanamento ambientale dei colli di Sant’Avendrace”, o una cosa del genere. Ecco: se anche il centrosinistra si affida ai giochetti di parole, dobbiamo amaramente constatare che quella discontinuità tanto attesa ogni tanto si perde tra le pieghe del fare politica quotidiano.

Personalmente, ciò che mi disturba non è l’idea del parcheggio in sé, ma che venga infilato all’interno di un progetto di un nuovo fantomatico quanto inesistente parco. Il centrosinistra ha il dovere della verità, e questa volta lo ha tradito.

Venendo poi al merito del progetto, le contraddizioni saltano agli occhi. I conti della serva li ha fatti il presidente del Gruppo di Intervento Giuridico, Stefano Deliperi:

Secondo gli intendimenti, il parcheggio dovrebbe servire – insieme all’acquisizione da parte del Comune di circa 100 posti dal parcheggio interrato Apcoa di Viale Regina Elena, sull’altro lato di Castello – a liberare dalle auto in sosta Castello e Stampace Alto. Facciamo un paio di conti: attualmente vi sono circa 200 posti auto nel presente parcheggio a raso in Via del Cammino Nuovo e altri 200 circa fra Via S. Margherita e Via S. Giorgio (tutti a pagamento): se venissero eliminati, vi sarebbero complessivamente circa 70 posti auto in meno in zona.  Inoltre, non bisogna dimenticare che la presenza di un parcheggio aperto a tutti (anche a pagamento) è un formidabile “attrattore” di traffico veicolare.

Dunque, se l’obiettivo è quello di costruire questo nuovo multipiano con l’obiettivo di liberare Stampace e Castello dalle auto (comprese quello che ora sostano nei parcheggi a raso del Cammino Nuovo, di via Santa Margherita e di via San Giorgio) dobbiamo constatare che il parcheggio che si intende costruire è paradossalmente troppo piccolo! Con i suoi 330 posti, non riuscirebbe infatti a sostituire gli attuali posti auto a disposizione nella zona.

Questo, a dire il vero, nel breve periodo, perché la chiusura dell’Ospedale Civile libererà la zona da moltissime auto. Ma quando chiuderà l’ospedale? In ogni caso, se veramente si volesse costruire il nuovo multipiano con l’obiettivo di liberare il centro storico dalle auto, bisognerebbe comune lasciare gli attuali parcheggi sotto le mura. Questa sarebbe una cosa onesta da dire, ad esempio., altro che parco.

Il secondo problema lo pone sempre Deliperi:

Il nuovo parcheggio multipiano potrebbe – forse – avere senso se venissero eliminati solo i posti auto a raso di Via del Cammino Nuovo e venissero riservati ai residenti di Castello e Stampace Alto i posti auto del nuovo parcheggio interrato.  E qui sorgono altri dubbi: i posti auto riservati ai residenti sarebbero gratuiti? L’impossibilità di avere anche una quota minima di parcheggi riservati ai residenti a Castello non comporterà un ulteriore spopolamento del quartiere, già al minimo storico di residenti (meno di mille)? 

E qui casca l’asino. Cosa significa che i residenti avranno un posto auto a disposizione? Che lo avranno gratis? Che lo pagheranno a prezzo scontato? Che lo pagheranno e basta?

So bene che in tutto il mondo i centro storici si stanno trasformando da quartieri popolari a quartieri residenziali, con una modificazione radicale della loro composizione sociale. La realizzazione di questo parcheggio accelererebbe la trasformazione del quartiere Castello, favorendo l’espulsione della componente più popolare. È questo che vuole l’amministrazione di centrosinistra che guida la città? Perché a me piacerebbe che Castello restasse un quartiere per tutti, non solo per i ricchi.

La verità è che questa giunta non ha ancora capito bene cosa fare del centro storico. Sapremo qualcosa con l’approvazione del Piano particolareggiato, ma è chiaro che si sta modellando il futuro intorno al progetto del multipiano e a poche quanto generiche idee-guida, spesso fumose e ideologiche.

Cosa vuol dire liberare completamente Castello dalle auto? Nulla. Anzi, al momento potrebbe anche essere una scelta dannosa. Sarebbe più giusto iniziare gradualmente, magari iniziare a liberare (e questa è la mia proposta, che poi non si dica che si critica e basta) dalle auto l’ultima parte di via Santa Croce e la parte di piazza Indipendenza sotto la torre di San Pancrazio. Tra il tutto e il niente c’è una sterminata prateria fatta di provvedimenti graduali e concertati, di democrazia partecipata.

Sia come sia, ora l’amministrazione dovrà confrontarsi con le associazioni ambientaliste e con la città. Avendo il coraggio delle proprie idee e mettendo da parte atteggiamenti troppo rigidi.

Piuttosto, mentre tutti guardavano a ovest, io ho guardato ad est. Vi siete accorti dell’ecomostro che in queste settimane sta nascendo sempre sotto le mura di Castello, ma nel versante di viale Regina Elena? Il cantiere di non so che cosa, aperto anni fa dalla giunta Floris, si era misteriosamente fermato, ed ora il centrosinistra lo ha rimesso in moto.

Perché queste cubature orrende proprio sotto le mura? Perché nuove volumetrie in una delle zone più sensibili della città? A cosa serviranno questi casermoni? Perché la Giunta Zedda ha rilanciato un progetto nefasto voluto dai suoi predecessori di centrodestra? Spiegatemelo voi.

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25 Comments

  1. Anonimo says:

    Gentile Pietro, sarebbe bene che nessuno si arrogasse il diritto di cambiare un luogo storico e bello della città che lei definisce bella perché, sennò, perde 14 milioni di euro. Ci è gia accaduto e ce ne siamo pentiti. Non invidio la sua sicumera e la ritengo dannosa. Va bene togliere le auto dal centro, va bene l’autobus elettrico, va bene andare a piedi, va bene andare in bicicletta. Ma un’immensa colata di cemento che poi viene chiamata parco perché sulla superficie c’è qualche essenza farebbe ridere se non fosse una violenza. Esprimere un dissenso è per lei essere bastian contrari? Ricordare il fallimento dei parcheggi e del calce struzzo dal lato del terrapieno è essere bastian contrari? Ricordare le promesse fatte in campagna elettorale è essere bastian contrari? Ricordare che questa Giunta vuole togliere la auto dal centro ma pianifica cemento nei vuoti urbani, anch’essi al centro, che attireranno altre auto, ricordare che tra dieci anni, finite le auto, ci troveremo scheletri che il sindaco di turno destinerà a “centri polivalenti” sotterranei è essere bastian contrari? Nessuno crede alla balla che quei parcheggi sono per i residenti, proprio nessuno. Tant’è che non c’è stato nessun segno di entusiasmo per il progetto presentato dal Sindaco al Palazzo di città e che le uniche voci che hanno pronunciato un discorso compiuto erano contrarie. Nessuno crede che quel parcheggio sia per il bene di Cagliari e che in Castello e a Stampace circoleranno persone felici e spensierate che passeggiano nel parco senza ombra o saliranno in bicicletta dentro il parcheggio interrato. La realtà non è in un rendering d’architetto e tanto meno negli annunci. Così come era un assurdo il parcheggio di via Roma, abbiamo l’onestà di ammetetre che questo è un assurdo ancora peggiore.
    Inoltre le chiedo,da dove ricava la certezza che non ci siano rischi a causa della scarsa conoscenza del nostro sottosuolo. Stampace è a rischio, Castello è a rischio.E lei si permette di ironizzare e definire bastian contrari quelli che si pongono problemi e domande?

  2. Bianchi & Neri, Rattus & Porcus, Carboni ardenti, o tutti voi che amate il dialogo democratico….a me pare che un ‘parco’ in superficie, con aiuole di macchia mediterranea e piste ciclabili, sia più bello e utile di un parcheggio in superfice con distesa di lamiere sotto le mura (come è l’attuale situazione). A me pare che un parcheggio multipiano interrato che aiuti i residenti di Castello e Stampace a togliere la propria macchina dalle strade del proprio quartiere sia meglio della attuale situazione. A me sembra (ma deu se istrangiu) che poter salire su a piedi o in bicicletta a Castello, prendendo o no l’ascensore nascosto o sa tracca elettrica, sia più piacevole della attuale situazione e valorizzi la vocazione turistica di Casteddu bella. Eppure sono ambientalista….eccome se sono ambientalista. Eppure sono segament’eculu, eccome se sono segament’eculu e se devo dire una cosa non la mando a dire. Però non è necessario essere sempre bastian contrari difronte a un progetto che può solo migliorare l’attuale situazione prima che spariscano i finanziamenti. Ha detto Zedda in un incontro pubblico che c’è un anno di tempo per ritoccare e puntualizare il progetto. Un progetto bbuono in linea di Massimo. Sforziamoci a farlo coi giusti toni. Io consiglio ‘su bremmi’ rosso-blu elettrico che passa laterale a su sonu ‘e corru e nell’ultima fermata della circolare Porto-Castello….e qualche panchina vista-mare per sorridere o sognare guardando i riflessi sul porto al tramonto.

  3. Gianfranco Carboni says:

    Parco? Le piante non crescono sul cemento, magari un Parco Monumentale sarebbe più opportuno. Il dimensionamento dei parcheggi, residenti o meno non può prescindere dal servizio Pubblico di trasporti. L’impressione è che non si stiano mettendo le priorittà nel giusto ordine. La conseguenza logica che dovrebbe prevedere: aggiornamento del P.U.C. al Piano Paesaggistico Regionale, P.P.C.S. P.U.M. Ancora. Al di la della “Pianificazione” si deve decidere che indirizzo sociale, urbanistico ed economico, si ritiene sia consono per Castello ed il centro storico: cittadina di piccola grandezza o un centro di movida. Un luogo di residenza o una Cagliari da bere O Casteddu de Buffai. L’intensificazione della vita notturna o il giorno sono determinanti per indirizzare le scelte. Tornando al Parking Car – Park – Parco: il progetto attuale, con minime modifiche, è l’ultimo proposto dalla giunta Floris. Per quanto riguardava la nostra proposta(Circoscrizione centro storico) mancano: una visione d’insieme con Via Fra, una zona sportiva, un’asse viario che colleghi via Università’ a Via Santa Chiara (evitare l’isolamento dei residenti in Via Cammino Nuovo. Pedonalizzazioni di strade e vie in via Sperimentale. Chiudo non volendo esagerare sarei Parco di parole e di parolacce ma tiradiiiiiiiiiiiiiii…..

    • Le Volpi finiscono in pellicceria says:

      Siamo assolutamente certi che il sindaco Zedda saprà valutare le informate osservazioni dell’ex presidente della disciolta circoscrizione Centro Storico e farne tesoro. Infatti notoriamente Massimo Zedda ha una gran visione d’insieme della città e non gli passerebbe mai per la testa di prediligere iniziative demagogiche di cui conta soprattutto l’impatto mediatico, ben cammellato da personaggi compiacenti, piuttosto che l’effettiva utilità per i bisogni di Cagliari e dei cagliaritani …..

      ….. Oppps … mi stavo dimenticando di aggiungere “di legno” ….

      • Gianfranco Carboni says:

        Umile servo. io non sono all’altezza di giudicare le idee del Sig. Sindaco Zedda. Per non impegnare ulteriore spazio: dell’A.P.C.O.A. che ne fa’ Sig. Sindaco? Come ricorda siamo andati insieme a protestare, contro la demagogia dell’Amministrazione Floris, A.P.C.O.A. – Campi Apcoa. Anche per Lei rovinano lo sky LIne. Due anni son tanti.

  4. Anonimo says:

    Sembra evidente che il piano del centro storico lo sta facendo Grauso. Lui quanto meno ha idee, Zedda no sciri mancu aundi portara is peis.

  5. Francesco Sechi says:

    Quando destra e sinistra condividevano lo stesso progetto per Castello… ……

    Articolo tratto dall’Unione Sarda del 19 febbraio 2002

    COMUNE. Si salirà in Castello sulle scale mobili.
    Unanimità dell’assemblea, il piano costerà 20 miliardi .
    Scale mobili, tapis roulant, ascensori e parcheggi. Il Comune vuole avvicinare Castello al resto della città e ieri sera il Consiglio di via Roma ha approvato – all’unanimità – il piano «di parcheggi di scambio e di trasporto meccanizzato» chiamato a riaccendere le stradine del centro storico.L’intervento andrà a completare la strada già tracciata con i quattro ascensori aperti due anni fa. Un tapis roulant collegherà la due cabine del Terrapieno, mentre un sistema di tappeti e scale mobili garantirà l’accesso dal parcheggio del Cammino nuovo a via Fiume e al bastione di Santa Croce. A proposito, il parcheggio sopra via Santa Margherita diventerà sotterraneo e multipiano. Scale elettriche anche tra via Manno e piazza Dettori. Il costo di tutta l’operazione – illustrata dall’assessore all’Urbanistica Giampaolo Marchi – è di 20 miliardi di lire. Ma il finanziamento non è ancora disponibile: i soldi dovranno arrivare dalla Regione nell’ambito delle risorse del Por.

  6. caro Vito, la questione è piuttosto complessa e il progetto potrebbe anche funzionare, creando risvolti positivi, a patto che venga inserito in un contesto più ampio di risanamento del centro storico e in una politica di mobilità sostenibile cittadina.
    Qualche considerazione: http://gruppodinterventogiuridicoweb.wordpress.com/2012/12/04/il-cammino-nuovo-il-progetto-del-percorso-verde-e-del-parcheggio-cagliari/

    • Anonimo says:

      La questione è complessa, scrive Deliperi. Quando non si vuole esprimere un parere su una questione si dice che è complessa.

      • il parere è espresso: c’è scritto in questo articolo e c’è scritto nel blog del GrIG, basta avere la pazienza di leggere.
        Essere e qualificarsi “anonimi” è il miglior biglietto da visita per dire fesserie senza pagare pegno.

        Stefano Deliperi

    • efisio erriu says:

      La questione è complessa perché non si può pensare di gestire la mobilità in Castello senza definire un piano della mobilità cittadino e dell’area vasta.

  7. Anonimo says:

    Quello che spiace è la mancanza di una visione complessiva della città. Anzi, una visione che è uguale a quella della gunta precedente. In perfetta continuità. Parcheggi e non parchi per i nostri figli. Oltretutto toccare Castello è pericoloso perché si possono provocare guai all’assetto geologico di un sottosuolo ancora poco conosciuto.

    • Le Volpi finiscono in pellicceria says:

      Le betoniere di Floris erano di destra, quelle di Zedda sono di sinistra. Business as usual. Avanti così, compagni, che vedrete la batosta alle elezioni. Dai Forza Italia, che siamo tantissimi ….

  8. Anonimo says:

    Caro Vito, Castello è una enorme colata di calcestruzzo lungo terrapieno. Quanto verde ci sia rimasto è evidente. Una bella passeggiata sopra il parcheggio dell’unione serve per respirare aria buona e essenze profumate. Un servizio analogo è programmato per Castello dal lato di Santa Croce. Incoronato dal cemento, il rione di Cagliari più rappresentativo sarà un ritrovo perfetto per chi lo usa come luna park. Lascerà la macchina intasando Stampace per qualche ora. Poi prenderà gli ascensori invisibili, così sono stati definiti e, ammesso che trovi qualcosa di invisibile, andrà direttamente nel luna park senza muovere un passo. Gli abitanti scompariranno e il quartiere fantasma diventerà come tutti i luoghi di divertimento sardi che vivono per qualche settimana e poi saranno un deserto per il resto del tempo. Un modello perfetto. E c’è perfino qualcuno che discute di questo parcheggio e ne parla in termini di trasporti, di costi, di vantaggi, di utilità. L’obiettivo non è pedonalizzare. L’obiettivo è spendere 14 milioni di euro e trasformare in un inferno notturno un quartiere che si svuoterà sempre di più perché mancano le cose elementari che rendono vivo un rione e si moltiplicano quelle che lo rendono difficile da vivere.

  9. Francesco Sechi says:

    Premesso che sono favorevole ai parcheggi in struttura finalizzati all’eliminazione della sosta su strada e premesso che anche il parcheggio sotto le mura di Castello, se ben progettato, non lo vedo impattante e neanche attrattore di chissà quali flussi spaventosi di auto, osservo tuttavia che la politica dei parcheggi è lo strumento più potente per indirizzare la mobilità verso un modello sostenibile o insostenibile, verso l’auto privata o verso il trasporto pubblico. Se rendo facile e conveniente il parcheggio l’auto risulterà sempre il mezzo più idoneo per muoversi. Ma la politica dei parcheggi finalizzata alla promozione dell’uso e dell’integrazione modale con il Trasporto Pubblico si definisce attraverso un dettagliato piano dei parcheggi di Cagliari e dell’Area Vasta (i parcheggi di scambio si devono fare fuori dal comune di Cagliari). Senza un piano dei parcheggi che deve definire politiche, offerta di sosta, parcheggi di scambio, tariffe e integrazione con il trasporto pubblico, qualsiasi intervento è “ingiudicabile” dal punto di vista trasportistico e come tale, non dovrebbe essere realizzato o dovrebbe essere “congelato”. Le risorse già a disposizione? Ma è così difficile dirottarle su altri interventi? Non si può fare un’operazione tipo quella, sacrosanta, che ha previsto il dirottamento di 6 milioni di euro da un’opera faraonica, quale il palazzetto da 7 mila posti, alla ristrutturazione delle strutture sportive già esistenti?
    Sul discorso del Parco sono d’accordo con Vito ma poiché tutti si sono accorti della mistificazione, passiamoci sopra….peggio è quando non ci si accorge.

  10. Anonimo says:

    29 gennaio 2010 – Una quota di parcheggi di Castello destinata ai residenti. Lo ha annunciato l’assessore al Traffico Maurizio Onorato nel corso del convengo dei Riformatori sull’accessibilità a Castello. Dopo aver snocciolato i dati sugli accessi, l’assessore ha chiarito come nel quartiere insistano 570 parcheggi, per soddisfare una domanda di 1.008 pass auto. E la soluzione alla quale si sta lavorando è quella di riservare, tracciandoli con strisce gialle, ai residenti una parte (si parla del 50 o del 30 %), dei parcheggi del rione. Il tema dell’accesso a Castello richiama, quasi obbligatoriamente, il progetto dei trasporti meccanizzati. Il piano, contestato, ha perso il finanziamento da 15 milioni di euro per una valutazione di impatto ambientale mai arrivata. Il progettista Gianfranco Sequi ha rilanciato: «Stralciamo pure scale mobili e tapis roulant, ma salviamo parcheggio e ascensori interrati».

  11. Realista says:

    Mi rendo conto che a parlare di tutto si perda in precisione e… in dimensione. Fai un parallelo assurdo tra la modalità con la quale Zedda & Co chiamano questo progetto (Parco del cammino nuovo) e quello che tu chiami, erroneamente (mi sa non a caso…) “Piano di risanamento ambientale dei colli di Sant’Avendrace”, dimostrando una tua inconsueta imprecisione, dal momento che il suo vero nome è “Progetto di riqualificazione urbana ed ambientale dei colli di Sant’Avendrace”. Una differenza da poco dirà qualcuno, una differenza fondamentale, se intendi che anche quel progetto pretendesse cammuffare scopi di basso livello con un nome altisonante.
    Per ulteriori dettagli, visto che il tema è un’altro, puoi seguire l’attività dell’Urban Center, che ultimamente sta provvedendo a comunicare all’opinione pubblica un punto di vista finalmente obiettivo e ripulito dalle incredibili falsità delle quali una certa sinistra ha voluto dipingere quel progetto.

  12. Le Volpi finiscono in pellicceria says:

    La doppia morale di certa sinistra rossa di fuori e bianca nel cervello è ciò che ha contribuito maggiormente al successo elettorale di Silvio Berlusconi. Meditate gente, meditate. L’infiltrato grillino Massimo Zedda, agente del Movimento 5 Stelle nel centrosinistra, incorre coerentemente in un infortunio degno di un grillino, i cui tratti distintivi sono tanta demagogia e poca buona amministrazione e soprattutto preparazione a ben amministrare, scivolando, pur di persistere nella sua fissazione di rendere la vita infernale per gli automobilisti cagliaritani tra ZTL, divieti e parcheggi a pagamento, su uno degli ecomostri peggiori che erano nei progetti da incubo dello schieramento fascioclericale al potere fino al giugno 2011. Le auto in Castello sono brutte, è vero, ma se l’alternativa è ricorrere a simili progetti idioti che avranno un inevitabile impatto sulle nostre mura e sui disagi provocati ai residenti e a chiunque si ostini a usare l’auto tanto odiata da Zedda non perché gli piaccia inquinare, ma perché quando devi muoverti per lavoro o per esigenze primarie non è che puoi fare affidamento su mezzi pubblici inefficienti o inesistenti, meglio lasciar stare. L’apparente sinistrismo di certi progetti sostenibili (tranne per i cittadini) che si collocano sul solco tracciato dai demenziali programmi del comico genovese, si ritraduce, inevitabilmente, in esiti fascisti, nel senso di volere a tutti i costi portare avanti con fervore ideologico progetti lunari in spregio alla volontà dei cittadini e soprattutto ai loro bisogni. Lo si è già visto con l’incubo della ZTL di Villanova. E comunque, fondamentalmente, se si vuole svuotare il centro storico dai suoi residenti bisogna dirlo apertamente, e non girarci intorno.

    • Anonimo0 says:

      E’ vero.. Anche a me sembra esagerato chiamarlo Ecomostro. Dalle foto che hai postato si potrebbe chiamare Ecocagata..

  13. Bravo, oh Vito, “dillelo”!
    Shempiate a parte, scrivo da cagliaritano emigrato, ma non è che questo progetto ha a che fare con tutto il macello della ZTL di Villanova…? Non aveva creato particolari problemi proprio per i parcheggi? Così risolve tutto! Il problema dei parcheggi e il problema dei soldi nelle casse del Comune che non sono mai abbastanza… o no? 🙂

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