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Vergogna! Il centrodestra sardo vuole sanare gli abusi edilizi sulle coste e fermare le demolizioni in atto in Ogliastra! Mobilitiamoci!

Da qualche giorno, in molti paesi dell’Ogliastra, le ruspe inviate dalla Procura della Repubblica di Lanusei per demolire vergognosi quanto insanabili abusi edilizi si sono rimesse in moto. Il procuratore Domenico Fiordalisi aveva concesso una tregua agli amministratori, che avevano chiesto qualche mese di tempo per cercare di trovare una “soluzione politica”. Lui le inchieste le aveva ritirate fuori dai cassetti dove giacevano da chissà quanto tempo, per arrivare a stabilire che circa duecento abusi non potevano che essere demoliti.

Raramente case di prima abitazione, ma quasi sempre ville o addirittura intere lottizzazioni, sono state costruite negli anni con la complicità di numerose amministrazioni comunali e di istituzioni a vario titolo preposte al controllo che hanno fatto finta di non vedere, e che hanno consentito a molti delinquenti di realizzare guadagni enormi con il mercato nero delle seconde case estive.

Nonostante le intimidazioni, Fiordalisi è andato avanti per la sua strada e ha iniziato a demolire gli abusi. Poi ha concesso una tregua, al termine della quale pochi giorni fa le ruspe (provenienti da Cuneo, poi impressionatevi quando leggete le cronache di Saviano dalle terre di camorra) si sono rimesse in moto.

Oggi il colpo di scena: la Commissione urbanistica della Regione con i soli voti della maggioranza di centrodestra, ha approvato un provvedimento presentato dal consigliere ogliastrino del Pdl Angelo Stochino che permetterà ai Comuni di ordinare lo stop alle demolizioni degli abusi edilizi!

Come scrive Sardinia Post, “la legge prevede infatti la riapertura dei termini per l’elaborazione dei piani di risanamento da parte delle amministrazioni comunali. Gli enti locali avranno la possibilità di aggiornare la perimetrazione delle aree e rivedere alcune pratiche relative ad abusi dichiarati insanabili in base alle norme paesaggistiche”.

Il prossimo passaggio ora è previsto per martedì prossimo, quando la conferenza dei capigruppo dovrà a decidere quando il testo proposto da Stochino approverà in Consiglio regionale per la discussione e l’eventuale approvazione. E sempre per martedì è prevista in via Roma una manifestazione in difesa degli abusi edilizi!

Ma non chiamateli così, che qualcuno si potrebbe offendere: loro, i manifestanti senza pudore, preferiscono parlare di “urbanistica a misura d’uomo”. Contro una vergogna del genere tutti i cittadini onesti si dovrebbero mobilitare. Il tempo per organizzarsi c’è.

 

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29 Comments

  1. Fatto bene ! Si seus tontoso ai custu puntu è su minimu cà deppeusu biere.

  2. io dico che ci sarà un casino di gente a questa manifestazione, segno che il sardo è sempre sempre lo stesso….. non toccate il mio “piccolissimo giardino”. Non si riesce a mobilitarsi per delle serie iniziative popolari che potrebbero veramente cambiare faccia alla nostra vituperata regione e invece siamo prondi a scendere in piazza per una ennesima SANATORIA che creerebbe un precedente, pronto ad essere riproposto nel tempo….. certe volte mi vergogno di me stesso per la mia gente….

  3. Renato says:

    Come sarà questa mobilitazione?

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  5. Io poi sarei curioso di sapere una cosa: ammettiamo che ci sia la sanatoria per queste schiere di baracche di calcestruzzo disposte sulla linea di costa. Casomai un moderato innalzamento del livello del mare dovesse indurre mareggiate che le danneggiano, ci toccherà anche di fornire aiuti ed indennizzi a chi le ha realizzate spendendo soldi pubblici? E’ improbabile, ma ora che ci penso forse non impossibile….

    • stan86 says:

      Sei stupido o cosa?? Le case abusive non sono sulla costa.Quelle più vicine al mare sono RE GO LA RI.. LO CAPIRETE PRIMA O POI???

      • Neo Anderthal says:

        Cosa, non so Fausto, ma io sono cosa.
        E sono per l’abbattimento degli abusi insanabili, che siano sulle coste o sul cocuzzolo della montagna, con la neve alta così.

  6. Adriano says:

    Si riesce a recuperare l’articolo, di Sardegna 24 mi pare, secondo cui il consigliere regionale Stochino aveva un interesse diretto nella vicenda? Fu scritto che la madre ed altri parenti diretti del politico fossero autori degli abusi sulla costa.

  7. Caro Vito (che s’è preso la foto 😛 ), è da un bel po’ che ci provano ed è da troppi anni che non funzionano i controlli amministrativi di Regione e Comuni: lo verifichiamo ogni giorni, si degnano di andare a fare sopralluoghi solo dopo gli esposti.
    Qui due parole in proposito: http://gruppodinterventogiuridicoweb.wordpress.com/2012/11/05/riprendono-le-demolizioni-degli-abusi-edilizi-sulla-costa-ogliastrina-2/ .
    E un forte sostegno al Procuratore di Lanusei Domenico Fiordalisi!

    Stefano Deliperi

  8. Anonimo says:

    Ajò a prendere le ruspe e i forconi e passiamo un attimo in via Roma!

  9. In realtà il problema della scappatoia del risanamento è sorta nel contesto del contenzioso legale riguardante gli insediamenti sul Lido D’Orrì, rispetto ai quali la procura di Lanusei aveva contestato il reato di lottizzazione abusiva. Dal punto di vista giuridico, c’è una sottile differenza ben descritta dalla giurisprudenza della Cassazione: se si tratta di lottizzazione abusiva vera e propria, ossia di un complesso abusivo idoneo a modificare la destinazione d’uso di fatto di un’intera area con la cooperazione cosciente e volontaria di tutti coloro che vi costruiscono, gli abusi che ridondano in violazione dei piani paesistici sono assolutamente insanabili, mentre se invece si dimostra che ciascuna edificazione è sorta spontaneamente e indipendentemente da quelle dei “vicini”, non vi è vera e propria “lottizzazione abusiva” sul piano giuridico, ed esiste, in caso di riqualificazione urbanistica da parte dei Comuni, la possibilità della sanatoria. A grandi linee è così, anche se potrò essere corretto da chi è più specificamente esperto della materia, e mi risulta che uno dei legali che difendevano gli abusivi di Orrì abbia ottenuto un pronunciamento in tal senso. La cosa scandalosa è che siamo dinanzi al secondo caso in poco tempo di interventi “ad personam” (o meglio, scusandomi per il latino maccheronico, “ad immobilem”) per salvare capra e cavoli rispetto a situazioni in contrasto con gli strumenti di pianificazione territoriale e paesistica. Il primo, ricordiamolo, è il vergognoso emendamento “ad palazzinam” fatto apposta per salvare la palazzina di Casa Costruzioni in via Gallinara, che ricadeva nella fascia protetta delle zone umide relativamente a Molentargius-Saline. Sfugge tra l’altro, con riferimento a questa vicenda, il senso dell’astensione del gruppo PD in Consiglio regionale. Il punto fondamentale è che le amministrazioni comunali competenti ben dovevano conoscere la normativa e gli orientamenti della giurisprudenza riguardo all’efficacia sanatoria delle misure di riqualificazione urbanistica, e avrebbero dovuto provvedervi per tempo, senza attendere, come sempre, l’intervento suppletivo della magistratura. Che non vi abbiano provveduto PRIMA sembra essere il portato o di totale inadeguatezza o di indebita tolleranza. L’emendamento Stochino è vergognoso perché fornisce, rispetto all’ordinario iter di una procedura amministrativa e giudiziaria, un incongruo e indebito “aiutino” politico-legislativo, e soprattutto costituisce un pericolosissimo precedente, perché un domani gli abusivi che si dovessero trovare nella medesima situazione potrebbero, a seconda dei casi, invocare positivamente perfino l’intervento della Corte costituzionale. Confido che il Governo nazionale, che ha già dimostrato di saper ben vigilare rispetto alle bislacche tendenze dell’amministrazione Cappellacci in materia edilizia, provveda a impugnare l’eventuale misura legislativa, ma sarebbe decisamente meglio che il Consiglio Regionale si astenesse da una vergognosa figuraccia. I Comuni che non hanno saputo fare il proprio dovere si tengano tutte intere le loro responsabilità, e non ricorrano a queste inaccettabili scappatoie.

    • Maria Giuliana says:

      Non mi sembra proprio il caso di avvicinare o paragonare il caso di Via Gallinara, palazzo costruito con regolare concessione edilizia in cui le famiglie acquirenti hanno fissato la loro prima abitazione, con gli abusi dell’Ogliastra…

      • Concordo.
        Il caso di via Gallinara è un complesso esempio dei rischi che impresa e cittadini corrono in relazione alla semplice interpretazione di norme, urbanistiche e non, in genere molto mal scritte e variamente leggibili.
        In questo caso – sempre ammesso che fosse possibile – la RAS tentava di porre “in chiaro” una delle possibili interpretazioni, introducendo elementi più espliciti di definizione delle fattispecie giuridicamente identificabili.
        Che la cosa abbia estimatori o critici lascia il tempo che trova: il centro del problema è la concreta incertezza del diritto, che affligge drammaticamente il settore e i cittadini.
        Il caso ogliastrino – e non solo – pone invece in luce un altro problema: quello della mancanza di controlli. L’abusivismo è un tumore: se lo lasci fare, genera metastasi.

  10. grazia pintore says:

    “Una manifestazione a favore degli abusi edilizi”,non esiste un minimo di pudore!Non ci sono parole per commentare una simile proposta.Indubbiamente bisogna avere, oltre la disonestà,anche una buona dose di ottusità mentale per non capire che così si distrugge la bellezza della Sardegna.

  11. Anonimo says:

    Pronto ad andare in via roma a fare a cazzotti

  12. Barbara says:

    E te pareva che facessero una, dico UNA, cosa onesta…

  13. E una tragicommedia, abbiamo un consiglio regionale pieno di pagliacci. E’ il caso di farlo sentire anche dalla viva voce, probabilmente i blog, i forum, facebok, non hanno l’effetto desiderato. Anzi, se continuano con questi sconci, sicuramente non hanno l’effetto desiderato.

  14. Vito, ti risulta se il comune di Tortolì abbia provveduto per tempo, o meno, ai progetti di risanamento relativi alle case abusive del Lido D’Orrì? Saperlo sarebbe fondamentale per comprendere meglio la situazione, sul terreno strettamente giuridico intendo.

  15. Andrea says:

    ma non tiriamo in ballo la sardità adesso, ma cosa c’entra?

  16. gentarrubia says:

    l’abusivismo è la versione informale del Piano casa…

  17. efisio erriu says:

    Terribile, il PDL sardo in piena sintonia col PDL nazionale, propone le stesse cose fatte per risolvere l’abusivismo in Campania, a Ischia se non sbaglio.

    Terribile che il TGR Rai abbia commentato che una di queste case “sia stata costruita coi risparmi di una vita” con tono giustificativo.

    Terribile lasciare la piazza a chi usurpa il territorio di tutti.

    Mobilitazione!

  18. muttly says:

    Per la disoccupazione e per tuttii problemi mesi e anni senza cavare un ragno dal buco, per le case abusive pochi giorni, non sarà davvero il caso di aspettarli con le uova (di legno) e i pomodori (de perda) all’ ingresso martedì ?

  19. Lucia Crobu says:

    In Ogliastra lo Stato è un’astrazione…

    • efisio erriu says:

      E’ da quelle parti o su di lì che si ergono a difensori della sardità o sbaglio?

      • Anonimo says:

        E certo e con questo ragionamento “padroni in casa nostra” fanno schifezze. L’ogliastra non é degli ogliastrini, é del mondo, come il colosseo, la valle dei templi o pompei. Loro hanno avuto solo il culo di nascerci e viverci. Dovrebbe governarla la Germania, o l’unesco. Loro potrebbero rimanerci ma non toccare niente

      • Anonimo says:

        Non esageriamo. Io sono Ogliastrino e non condivido assolutamente quello che sta facendo Stochino e non accetto, altrettatanto assolutamente, un commento di questo genere. Non facciamo di tutta un’erba un fascio!!!!!!!

      • stan86 says:

        L’ogliastra non è degli ogliastrini, è di mazzella..

  20. Monica says:

    Non riesco nemmeno a commentare. Dico solo che alle case abusive, tutte, divrebbe essere riservato il trattamento che gli fanno in Corsica. Io sto co Fiordalisi. È per colpa del fatto che si è sempre fatto in modo di sanare tutto che la Sardegna è diventata una merda.

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