Cagliari / Sardegna

“Quella volta che Falcone venne a Cagliari. E poi la droga, Andreotti, i sequestri di persona, i poveri diavoli di Is Mirrionis”. Gli straordinari libri del commissario Gianni Pesce

Ci sono scrittori mediocri che cercano a lungo di inventare un personaggio credibile per i loro noir da quattro soldi e spacciano per vere vicende inverosimili. Poi ci sono uomini straordinari che hanno fatto della giustizia la loro missione di vita e che hanno deciso di mettere nero su bianco i ricordi delle loro imprese più straordinarie, incredibili e dolorose, nascondendole appena dietro il velo di una scrittura letteraria. I nomi dei primi sono tristemente noti alle cronache letterarie, della esigua schiera dei secondi io ho avuto la fortuna di incontrare Gianni Pesce, il leggendario poliziotto a capo del commissariato cagliaritano di San Michele e Sant’Avendrace dal 1969 al 1988.

Siete stupiti? Anch’io. Incontri del genere non possono che essere casuali. E così, dopo aver ricevuto una mail dal figlio Carlo ed essere riuscito a scambiare quattro chiacchiere con il nostro autore (un uomo grande e grosso, come si conviene ad un ex nazionale di baseball quale è stato), mi sono ritrovato in mano quattro libri, uno più incredibile dell’altro, nei quali il commissario (nato a Roma e ora in pensione, dopo aver chiuso la sua carriera ad Alghero nel 1994) racconta le sue memorie, appena travisate dietro un alter ego che di diverso ha solo il cognome: Gianni Mari.

Forse solo Sergio Atzeni (ma con altro intento, e dunque con altro linguaggio) aveva finora raccontato con tanta nitidezza la vita nelle periferie cagliaritane negli anni ’70. Storie di miseria che diventa delinquenza, di disperazione, storie di droga. Quale flagello fosse l’eroina in quegli anni in molti forse se lo sono già dimenticato: Gianni Pesce no.

Ma il commissario ci mette anche del suo, e cioè racconta con una scrittura asciutta e coinvolgente (i libri me li sono letti in pochi giorni uno dopo l’atro), i retroscena clamorosi di alcuni dei più importanti fatti di cronaca giudiziaria cagliaritana che gli over 50 non avranno difficoltà a ricordare, nonostante l’autore cerchi di sviare le indagini (sarebbe il caso di dire) mutando nomi e piccole circostanze.

Accorgimenti inutili: per chi sa leggere gli indizi che Gianni Pesce lascia disseminati qua e là nella sua scrittura, l’esito è devastante. E non so in quanti in piazza Repubblica e dintorni saranno contenti di questi libri di memorie. Che infatti circolano da qualche anno e di cui però nessuno ha mai parlato. Perché fanno male, proprio come la verità.

Volete sapere che fine facevano i soldi dei sequestri di persona? Volete conoscere le logiche tutte interne sia alla polizia che alla magistratura cittadine? Volete ritornare in quel clima duro degli anni ’70 a Cagliari? Leggetevi allora “Giusto ed ingiusto”, storie di un commissariato di periferia osteggiato perché efficiente, ed efficiente perché composto da uomini fuori dal comune guidati con passione e senso della giustizia. Perché Pesce ancora oggi è ricordato in città come un poliziotto coraggioso, capace di resistere alla pressioni e con un grande senso di umanità nei confronti dei più deboli.

Poi c’è la droga. Un fiume che invase la città e che fece ancor più ricchi i ricchi, esponenti del mondo delle professioni (dei veri e propri insospettabili), che si quotavano per far arrivare in città partite di eroina purissima. In “Thai connection” il commissario Mari è così impegnato in una incredibile missione in Thailandia, dove solo la sua formazione militare gli consentirà di evitare l’incontro con la “comare secca”.

Ma il libro regala anche ulteriori squarci della criminalità cittadina degli anni ’70: omicidi, piccoli furti, ragazze costrette a prostituirsi, e l’emergere della violenza politica, con l’impressionante racconto della serata di fronte al Teatro Massimo, quando, in concomitanza con il concerto della Pfm, organizzatissimi gruppi dell’estrema sinistra scatenarono una vera e propria guerriglia urbana (alla fine furono 72 i lacrimogeni lanciati dalle forze dell’ordine, e 42 i feriti, equamente ripartiti tra le due parti).

Mettiamola così: i soliti scrittori di noir inventano una storia traballante e la alimentano di episodi veri. Nei libri di Pesce, invece, tutto è terribilmente vero.

Perché un uomo che ha rischiato la vita tante volte ora si mette nuovamente in gioco, raccontando semplicemente la verità? Perché forse non tutto è stato detto, e Gianni Pesce vuole chiudere i conti col passato.

In “Radici e potere” da una banale indagine su di una patente concessa dalla Motorizzazione di Cagliari ad una non vedente, il commissario Mari arriva a Roma e tocca con mano il potente sistema di potere andreottiano. Sì, avete capito bene. Pesce non ha paura di svelare le segrete trame che per decenni hanno tenuto insieme il paese, in un intrico di corruzione, opportunismi politici, miserie umane e atti di coraggio.

E poi c’è la mafia. Il libro “Radici e sangue” è sicuramente il più sconcertante e commovente dei quattro, e racconta come da una banale inchiesta nata a Cagliari nel 1983 il commissario Mari si trovi nel gruppo che a Palermo combatte Cosa Nostra senza esclusione di colpi. A parte quello del protagonista, in questo libro tutti i nomi e le circostanze sono vere. E lasciano senza parole.

Tutto parte per caso. Il nostro commissario capisce che un mafioso arrestato a Cagliari potrebbe iniziare a parlare. Prima ancora di Tommaso Buscetta, e prima ancora della nascita di una legislazione in grado di proteggere i collaboratori di giustizia, il mafioso racconta come è organizzata Cosa Nostra, quali sono i suoi capi e i suoi riferimenti politici nazionali. Notizie impressionanti, all’epoca sconosciute agli stessi inquirenti, che lasciano sgomento Mari.

Grazie all’intermediazione del procuratore Villasanta, il nostro commissario arriva a Palermo per mettersi in contatto con Giovanni Falcone. La casa del giudice è praticamente un bunker stracolmo di carte e faldoni. In Sicilia Mari lavora insieme al fidatissimo collaboratore di Falcone, Ninni Cassarà: un uomo straordinario, che subito capirà i rischi dell’inchiesta. Perché dal filone sardo arriveranno preziosissime indicazioni che, grazie anche all’azione del capo dell’Ufficio Istruzione Rocco Chinnici, incastreranno nel famoso maxiprocesso a Cosa Nostra Nino e Ignazio Salvo, gli uomini di Andreotti in Sicilia.

Pesce ci rivela un episodio incredibile e fino ad oggi ancora sconosciuto: Giovanni Falcone arrivò effettivamente a Cagliari ad interrogare quello che fu di fatto il primo collaboratore di giustizia nella storia della mafia. E di quell’incontro nella sala riservata di un famosissimo ristorante il libro descrive particolari che ben restituiscono la straordinaria personalità del giudice, il suo modo di lavorare, la sua logica spesso incomprensibile anche agli stessi colleghi ma sempre guidata dalla necessità di difendersi sia da Cosa Nostra che dalla politica che proteggeva Cosa Nostra.

“Radici e sangue” è qualcosa di più di un racconto ben scritto: è una testimonianza civile, una fotografia nitidissima di un periodo storico drammatico per il nostro paese che Pesce ha vissuto da protagonista a fianco di uomini che hanno pagato con la vita il loro attaccamento alle istituzioni e alla legge.

I nomi riportati nel libro sono tutti veri. Come quello del procuratore arrivato in Sardegna e colluso con Cosa Nostra, o del maresciallo che ha tradito Cassarà. Il giovane vicequestore di Palermo morì ucciso in un agguato, e la stessa fine fecero Giovanni Falcone, Rocco Chinnici, Beppe Montana, Emanuele Basile e Mario D’Aleo. Solo Mari si è salvato dalla vendetta di Cosa Nostra. E ora il suo alter ego ci racconta quella storia. Imperdibile.

Vi ho incuriosito? I libri di Gianni Pesce li trovate a Cagliari alla libreria “Piazza Repubblica Libri”. E dove sennò?

 

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41 Comments

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  3. Supresidenti says:

    L’associazione Don Chisciotte è lieta di presentarvi

    Cagliari criminale
    la malavita, la giustizia, i poliziotti e i mafiosi all’ombra della Torre dell’Elefante nei romanzi di Gianni Pesce

    Venerdì 28 settembre ore 18 sede Don Chisciotte
    Via San Giacomo 117, quartiere di Villanova – Cagliari

    Vito Biolchini intervista Gianni Pesce

    Interviene

    Pino Cabras, di megachip.info

    Letture di Elio Turno Arthemalle

    Si ringrazia per la collaborazione Piazza Repubblica Libri

    L’iniziativa è realizzata con il contributo del Comune di Cagliari per le attività culturali dell’associazione Don Chisciotte per l’anno 2012.
    L’elenco dei beneficiari è consultabile sul sito http://www.comune.cagliari.it

    • Quintale says:

      Presidè, perché non fare delle riprese dell’evento da mettere poi su youtube a vantaggio di chi come me sarà assente ? L’evento lo meriterebbe !

      • Supresidenti says:

        ci proviamo, e se non me l’avessi suggerito come al solito me ne sarei scordato.. gratziasa..

  4. massimiliano says:

    grazie a Vito per la segnalazione li ho letti tutti i 1 mese , bellissimi.
    potresti farci sapere quando c’è qualche incontro con l’autore?

  5. quintale says:

    Appena finito Radici e Sangue. In anni in cui è facilissimo tatuarsi una scritta ACAB sul braccio questo libro aiuta a porsi opportune domande sulla vita di queste persone spesa nel confine labile tra giustizia, servizio allo stato, etica individuale, vita familiare, interesse privato, Legge, politica cialtrona, abuso… Molto bello. Meriterebbe una vetrina nazionale che difficilmente potrà avere. Bella mossa, Vito…

  6. Patrizio says:

    E poi oggi è venuto Gianni Pesce che autografava i libri con l’impronta digitale…
    Gradita sorpresa per chi l’ha incontrato in Libreria

  7. Claudia Anatroccola says:

    Ho appena finito di leggere i quattro libri di Gianni Pesce e li ho trovati interessantissimi e appassionanti . Vorrei ringraziare l’autore per questa preziosa testimonianza su vicende terribili
    di cui svela inquietanti retroscena , trapelati solo in parte in passato , e anche per le piccole storie di personaggi sconosciuti che ha saputo raccontare con delicatezza e poesia . Ma soprattutto vorrei ringraziarlo di essere stato così coraggioso , onesto e umano nel’adempimento del proprio dovere , e sono molto felice che non abbia pagato con la vita la sua integrità morale , come purtroppo è capitato ad altri suoi altrettanto eroici colleghi . Spero
    che questi racconti vengano diffusi come meritano , finalmente ! Grazie ancora a Vito per averceli segnalati.
    P.S. Se mio padre fosse ancora vivo , oggi avrebbe la stessa età di Gianni Pesce e son sicura che avrebbe apprezzato tantissimo le sue opere . E poi anche lui , e questo è un particolare che mi ha intenerito , costruiva velieri e galeoni per hobby !

  8. Sergio says:

    Ho letto tutti i libri di Gianni Pesce, che ho avuto la fortuna di conoscere di persona.
    Li ho letti tutti d’un fiato, e non si capisce perchè (o forse lo si capisce sin troppo bene) non ne traggano dei film o una serie televisiva.
    Tra l’altro l’autore ha pure un’ottima conversazione, e sa raccontare le sue storie con grande efficacia.
    Ha pure una notevole presenza scenica, sarebbe -a parer mio- un ottimo attore nella parte di sè stesso.
    Se penso a quali cag*****te si vendono in libreria, quasi quasi mi arrabbio seriamente, al solo pensare che Pesce abbia dovuto auto-pubblicare i propri libri!

  9. Carlo Pesce says:

    da oggi i libri sono di nuovo anche nella libreria di piazza Repubblica.

    Carlo

  10. Carlo Pesce says:

    Per Muttly, Monica e tutti coloro che fossero interessati: ho portato le copie dei libri alla libreria di via Tiziano.

    Carlo

  11. Ho appena concluso di leggere “giusto ed ingiusto”, Carlo da tantissimo tempo mi parlava dei libri del padre e delle mille vicissitudini vissute. Devo dire che, oltre a scorrere davvero bene, il libro è assolutamente da non perdere perché apre uno spaccato con visuale completamente diversa su certi ambienti e fatti della vita cagliaritana. Assolutamente da leggere.

  12. Giorgia Usai says:

    Ho conosciuto Gianni Pesce quando ero una ragazzina, e ho un bellissimo ricordo di lui era una persona che mi incantava. L’ho conosciuto perchè mia mamma lavorava all’ufficio istruzione proprio in quegli anni… mi piacerebbe incontrarlo e fare una carrambata, mia mamma ne sarebbe felicissima!! Non sapevo nulla dei suoi libri…intanto oggi vado a cercarli e faccio un regalo a mamma….

  13. Monica says:

    Ho trovato i libri solo su internet, tre su quattro. Mi piacerebbe sapere se verranno distribuiti in qualche libreria o comunque come fare eventualmente per acquistarli. Grazie!

  14. Irlandesu says:

    in molte librerie in Sardegna non hanno libri in sardo….per inciso (mistero della fede =O ……so gia’ cosa mi risponderete ….lo so …sono piu’ importanti i libri di Gianni Pesce :-)( non me ne voglia l’autore ) …

  15. Abdul Jafar says:

    Grazie per i consigli, l’ultimo lo acquisterò sicuramente.

  16. Luca Olla says:

    bene! pensavo di leggere libri di economia, leggerò altro grazie ai tuoi consigli. Ciao

  17. nessuna biblioteca sarda ha i libri di Gianni Pesce, per inciso..

    • radici e sangue di Gianni Pesce si trovano solo nella biblioteca comunale di Porto torres ed anche nella libreira Koinè di porto torres

  18. Pierpaolo Nurchis says:

    Ottimo! non mancherò di acquistarli, ho voglia di approfondire quel periodo, proprio come dici tu Vito, sono un cinquantenne che quegli anni li ha vissuti in prima persona ed ha visto molti (amici e non) perdersi o morire. Una rilettura di quel periodo fatta da un personaggio come Pesce, che non ho conosciuto ma di cui sentivo parlare, non puo’ essere che salutare.

  19. Anonimo says:

    Ho avuto il privilegio di poter leggere i libri del Commissario Pesce fin dal principio delle sue fatiche letterarie.
    Condivido punto per punto l’opinione di Vito.
    Sono eccezionali, semplicemente.

  20. Claudia Anatroccola says:

    Grazie , Vito , per questa interessantissima segnalazione , penso che andrò in libreria oggi stesso ! Questo blog si dimostra ogni giorno più prezioso !

  21. Infatti ci hai incuriosito caro Vito: il panorama letterario è talmente ampio che certi libri hanno bisogno della segnalazione giusta come in questo blog.

  22. Amsicora70 says:

    Ma il villasanta che citi è il magistrato che insieme a due colleghi fece fare 2 anni di carcerazione preventiva ad un paio di avvocati per una storia che non stava nè in cielo nè in terra?

    • Se parli del caso Manuella, non è nei libri di Pesce. Lui non se ne occupò.

      • Amsicora70 says:

        Si mi riferivo proprio al caso Manuella. È una vicenda di cui, purtroppo, si parla troppo troppo poco, nonostante peraltro un libro di Ottavio Olita che ne parli in modo esaustivo…

      • carlo pesce says:

        Sono Carlo Pesce, il figlio dell’autore. Devo ringraziare di cuore Vito Biolchini per il suo interessamento: da tempo infatti mi sto adoperando affinchè le vicende vissute da mio padre vengano rese note, ma finora ho trovato quasi esclusivamente porte chiuse (nessuna casa editrice ha voluto pubblicare questi libri).. Il commento di Vito inquadra perfettamente la vicenda professionale nonche’ umana dello scrittore, e purtroppo determinati avvenimenti, pur riferiti ad anni passati, credo siano terribilmente attuali. Ho avuto il piacere di conoscere Vito pochi giorni or sono dopo avergli inviato una mail: sono lieto che esistano giornalisti come lui, che interpretano nel modo migliore lo svolgimento della propria professione. Grazie ancora Vito.

        Carlo

      • muttly says:

        Ne ho letto uno in un solo giorno, mi è piaciuto molto, comprerò anche gli altri tre appena riesco a trovarli.
        Oltre che avvincenti sono molto scorrevoli.
        Faccia i complimenti a suo padre per il lavoro che faceva e per il lavoro di scrittore.

      • Anonimo says:

        Grazie Muttly, è molto importante e gradita la solidarieta’ in quella che considero una vera e propria “battaglia” per rendere note vicende a mio parere significative. Sono sei anni che mi sto impegnando, con qualche momento di scoraggiamento. Ringrazio ancora Vito per il suo fattivo interessamento. Per quanto riguarda i libri che non ha trovato, portero’ altre copie alla libreria di piazza Repubblica quando riaprira’ dopo la pausa estiva; forse qualche copia si puo’ trovare presso la libreria “il Bastione”. Sarebbe bello in futuro organizzare un incontro pubblico con l’autore, come è gia’ avvenuto in Liguria, dove è la mia sede di lavoro. Quale dei quattro libri ha letto?

        Carlo Pesce

      • muttly says:

        Non si scoraggi mai, milioni di Italiani vorrebbero i rappresentanti della legge come Mari invece si ritrovano degli sceriffi nel migliore dei casi e dei corrotti nel peggiore, se esiste anche un solo Mari abbiamo ancora speranza di avere uno stato migliore.
        Ho iniziato per caso con “Radici e Potere” devo ancora trovare “Giusto ed ingiusto”,
        quando saranno disponibili acquisterò delle altre copie per regalarle.
        Se Vito vuole organizzare un incontro con l’autore in una libreria o in qualsiasi altro posto io verrò molto volentieri.

      • Carlo Pesce says:

        Grazie di cuore Muttly, anche a nome di mio padre.

        Carlo

      • Carlo Pesce says:

        Grazie di cuore Muttly, anche a nome di mio padre.

        Carlo

      • massimiliano says:

        oggi con internet si può fare tantissimo, ho trovato i libri e passato parola ad altri amici.
        è previsto qualche incontro a cagliari?
        saluti

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