Politica / Sardegna

Anche ProgReS si sfascia! Franciscu Sedda, Ornella Demuru e tanti altri abbandonano il partito indipendentista, schiacciati dalle ambizioni di… Michela Murgia!

Bisogna saper leggere tra le righe di certi articoli. Per esempio, quello pubblicato oggi dal La Nuova Sardegna che racconta il vertice tenutosi ieri tra i partiti di centrosinistra ed alcune sigle indipendentiste.

Ad una lettura attenta, cosa emerge dal pezzo? Che ProgReS è una cosa e che Franciscu Sedda un’altra! Una notizia, non credete? E così mi sono messo a fare un paio di verifiche. E cosa ti scopro? Che Franciscu Sedda, tra i fondatori del partito (nato da una scissione con Irs di Gavino Sale), sicuramente l’esponente più in vista e più stimato, non ha rinnovato la tessera per il 2012! E con lui anche l’ex segretario nazionale, Ornella Demuru! E insieme a loro anche Cristiana Velluti, Giulio Cherchi e Martino Dibeltulo, cioè tre dei cinque componenti della segreteria politica di ProgReS eletta al congresso del 7 agosto 2011 ad Arbatax!

Velluti, Cherchi e Dibeltulo si sono dimessi dall’Esecutivo Nazionale a fine novembre 2011, e questo per “gravi motivi politici”. Anche il componente la Direzione Nazionale, Alberto Pintus non ha rinnovato la tessera.

In realtà, pare che questa crisi abbia provocato una vera e propria emorragia di iscritti, portando il numero dei militanti di ProgReS da circa 400 agli attuali 100. E sapete perché?

Ce lo spiega una fonte molto qualificata che preferisce rimanere riservata: “A partire dal congresso di Arbatax, tutto questo è stato spinto, e continua ad essere spinto, da Michela Murgia, che sta formando una coalizione per candidarsi alla presidenza della Regione alle prossime elezioni. Per fare questo ha bisogno (influenzando il Segretario e il Presidente di ProgReS, e finora lo ha fatto con successo), di eliminare dalla scena interna del partito i personaggi indipendentisti che potrebbe trovare sulla sua strada verso la presidenza della Regione”.

Sarà vero? Sarà falso? Di sicuro non è una teoria campata per aria. E, sia come sia, il fatto che Franciscu Sedda (che ora si occupa sopratutto del Fiocco Verde) e Ornella Demuru non rinnovino la tessera di ProgReS mi sembra una notizia. O no? Per non parlare poi della velleità di Michela Murgia di candidarsi alla presidenza della Regione (sulla base di quali competenze non si sa bene, ma questi sono fatti suoi). Una notizia che vi avevo già data qualche tempo fa. Ma su questo La Nuova Sardegna ancora tace (forse non hanno il numero della Murgia, chissà).

Post scriptum
Fino a pochi anni fa c’erano solo i sardisti e Sardigna Natzione.
Dal Psd’az sono nati i Rossomori di Gesuino Muledda e Claudia Zuncheddu. Poi la Zuncheddu ha rotto con i Rossomori e ha fondato Sardegna Libera.
Da Sardigna Natzione è invece nata Irs. Irs poi si è spaccata ed è nata ProgReS. Adesso anche questo partito si sta spaccando. Così, ve lo volevo dire. Per orientarvi.

 

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78 Comments

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  4. Donna Cicoria says:

    O Vito,
    mentre ti dedichi ai pettegolezzi, una scrittrice fa’ il lavoro che dovresti fate te giornalista: si legge i bandi con cui la regione elargisce finanziamenti!
    Ti scrivo questo perche’ ho trovato questo tuo ultimo post una solenne caduta di stile: mi permetto di dirtelo perche’ la mia stima per te rimane invariata. So’ che capirai perche’ sei un grande e i grandi sanno fare autocritica
    che nessuno siamo perfetti!
    http://www.michelamurgia.com/di-cose-sarde/politica/i-conti-del-servo
    Donna Cicoria
    PS vengo martedi’ sera se non facciamo casino fino a tardi che le vecchiette del quartiere anche loro cia hanno diritto di dormire.

  5. Occhialonero says:

    Mi trovo nell’esatta situazione di Sovjet (post del 20 luglio) e condivido in pieno la sua riflessione. Ritengo che l’autodeterminazione del popolo sardo sia giusta, una compiuta autonomia politica sia oramai necessaria. Purtroppo, peró, ritengo che la classe politica sarda NON SIA ALL’ALTEZZA di un passaggio così epocale!!!  Per un cambiamento di questa portata è necessario un “bottom up” che coinvolga principalmente la futura classe dirigente sarda: i giovani. Senza il loro coinvolgimento e il loro diretto intervento le società non cambiano! Credo che il Risorgimento italiano qualcosa l’abbia insegnato!

  6. S’Accabadora esti sempri s’Accabadora! A chi vuole toccare de mazzolu questa volta? Al Pd Sardo? A Soru? Ed il Pd la vuole candidare? Ma candu mai! Scansato (per ora ) il pericolo Udc-Psd’az, ora pensiamo ad una alleanza seria e soprattutto vincolata ad un Programma sul generis “soriano”, che vede Pd-Sel-Idv allargato ad una lista “indipendentista” che racchiuda esponenti di Irs, Progres e quanti si riconoscono in un Processo di Internazionalizzazione della Regione Sardegna. Il Candidato alla guida della Regione? Lo troviamo, lo troviamo!!!

  7. Anonimo says:

    Antiogu: sei un personaggio davvero esilarante. Allora se progress si è contrattata i posti, ci spieghi questo intervento del suo presidente che massacra il centro sinistra?

    http://www.youtube.com/watch?v=SlgLJYBjCPc&list=UU39y4ymta1mou7yuV80egmQ&index=1&feature=plcp

    • Anghelu says:

      Anonimu, boboreddu bussa no esti su presidenti de progres…este istau segretariu tantu pro narrere pro calchi mese…Immoi su presidenti esti unu zertu omar onnis. No ischis mancu chie funti sos dirigentes tuos!!!

  8. antiogu says:

    le voci che corrono sono un tantino diverse: la murgia è una proposta di una frangia del PD per sfaldare il fronte soru con le varie siglettine irs, progress, fiocco verde, etc. si racconta anche che gavino, sedda e progress si sono già contrattati i posti di consigliere regionale etc per le prossime… i giochi sono dunque ancora aperti e tutto dipenderà da chi vincerà la corsa al titolo di candidato a presidente della regione.. perchè il PD non ha ancora sotterato l’ascia di guerra e ancor non sappiamo chi sarà il candidato in opposizione a Soru

  9. Bakis Cadau says:

    Salude, son caduto su quest’articolo, l’ho anche letto, e sinceramente mi ha fatto sorridere.
    Mi fà meno sorridere il fatto che ne sia nata una trama di oltre 60 post. mi pare che qui si stia leggittimando un “pezzo ” di scarso interesse politico, come quelli di cronaca locale: che di solito si usano per indicare la riapertura di una strada o l’innaugurazione di una via. Ora spero che La Maestrale pubblichi un antologia con i suoi articoli cosi come ha fatto per Sergio Atzeni, naturalmente per il bene della cultura.

  10. Gianni Marilotti says:

    Si può discutere serenamente, pacatamente e perfino allegramente su questa riflessione-provocazione di Vito Biolchini sull’indipendentismo? Senza scagliare anatemi o contro anatemi? Io credo di si e ci provo. Vito è un giornalista (ce ne fossero tanti come lui!), ma è anche un uomo di spettacolo che spesso la butta sull’ironia con grandi capacità di autoironia; non è insomma uno che pontifica e se la tira: sa esaltarsi per fatti politici o di costume rilevanti, ma anche richiamare tutti sulla terra con spirito critico, da osservatore distaccato anche se partecipe. Perché, e questa è la terza caratteristica di Vito, egli non è solo un bravo giornalista e uomo di spettacolo, ma un cittadino che partecipa attivamente (prendendo cioè pubbliche posizioni) sui fatti della politica e della società. E vengo al punto. Traspare dal suo articolo tutta l’amarezza di chi aveva sperato che il nuovo indipendentismo potesse portare una ventata nuova sulla stagnante (o forse sarebbe meglio dire putrescente) politica sarda. Ha seguito questi nuovi fermenti, li ha visti crescere, ne ha dato ragione informando i suoi lettori. E ne ha percepito le derive di tipo personalistico. Quelle di sempre in politica, quelle che portano a scissioni, divisioni, lotte fratricide. Il suo articolo-sfogo non è gossip: è la denuncia del fatto che certe pratiche debbono finire se vogliamo costruire qualcosa di importante. E in questo ha interpretato lo stato d’animo dei tanti che avevano guardato con simpatia a questo nuovo progetto politico. Anche il promemoria con cui conclude il suo articolo, impietoso ma sostanzialmente rispondente a verità, è un richiamo ai suoi lettori a non farsi prendere da fittizie esaltazioni per un’idea ma di andare a vedere la biografia e i comportamenti politici di chi se ne fa vessillifero. Su un punto dissento da te Vito: l’indipendentismo non appartiene solo alle persone citate nel tuo articolo. La platea è molto più vasta ed è fatta di tante persone, perlopiù giovani, di ProgRes e no, che lavorano in silenzio, con impegno e che non meritano di essere accomunate in questo giudizio tranchant. Sono persone, lo so per esperienza personale, animate da spirito di servizio, che credono nell’inclusione, nella condivisione, nella necessità di aggregare in forme nuove espressioni della società intorno all’idea dell’impegno responsabile che non deleghi più a nessuno la risoluzione dei problemi, né a Roma, né a Bruxelles e tantomeno a questo Consiglio Regionale. Aggregare su buone pratiche: dall’agricoltura biologica alle fonti energetiche rinnovabili, dalla vertenza entrate al commercio solidale e alla filiera corta, dal riutilizzo sociale e produttivo delle ex servitù militari alla multi etnicità. E si potrebbe continuare. Ce la faranno queste persone, orfane dei leader creati più dalla stampa locale che da effettivi processi naturali, a realizzare il loro progetto? Io non lo so. So però che anche grazie al tuo prezioso articolo, ci proveranno. E io con loro.

  11. campidanesu says:

    un po di Gossip insomma…cmq sia vorrei capire cosa fai tu Vito per la sovranità di questa terra , grazie

  12. Corrado Putzu says:

    A me piacerebbe sapere chi è la “fonte molto qualificata” che preferisce spargere veleno senza qualificarsi, una brutta malattia nell’odierna comunicazione in rete, e che non aiuta di certo un mondo già di suo in continuo fermento dialettico, per usare un’espressione ottimista. Perchè non si rivela? Facile fare il cecchino dietro un giornalista compiacente.

    • Poison says:

      E’ ovvio che la “fonte molto qualificata” potrebbe essere pure farlocca, questo conta ben poco. Però, se bastano due gocce di veleno di Biolchini per farli uscire a tipu pisci alluau vuol dire che di veleno ce n’è già molto, altro che fermento dialettico…

    • Biolchini Vito, giornalista, ha chiamato gli interessati per avere conferme o ha perso i numeri di telefono?

      • Pissenti Concu says:

        E dai, Ehm, è un gioco… D’altra parte son sicuro che S’Acabbadora ci sta leggendo e, se volesse metter fine al gioco, si farebbe viva. Evidentemente Kelly non lo ritiene così importante…

      • Mi scuso, davvero. Avevo capito che questo era il blog di un giornalista.

  13. Il trend del uanagana è up rispetto al tasinanta del Know how del marketing applicato…ma cuaisì …Progest o Regres, che dir si voglia, sta mostrando quello che ho sempre pensato fosse… ( e non solo io) : un gruppetto di esaltati che ha studiato all’università ma si perde nella filosofia politica scontrandosi con la vita, quella vera. Gli indipendentisti da tastiera, insomma; 4 esaltati con una manciata di voti ciascuno ( pietoso Sedda a Carloforte quasi quanto Sanna ad Oristano ) , rappresentatività nelle istituzioni? E’ entrato qualcuno solo perchè non c’era il simbolo affianco … ogni volta che l’hanno messo, vedi Cagliari, la così detta “roccaforte”, il risultato è stato penoso. Simbolo…dall’albero di IRS nascosto , siamo passati al piccione cagatore verde mezzo fascio, mezzo massonico. Ma loro sono esperti in visual systems of contemporary art del menga, loro ne sanno, siamo noi gli stolti.
    Sedda se non sta attento si scinde da se stesso,” Io “da una parte , “Super Io” ( voglio essere di più di Gavino Sale) dall’altra. La Demuru , infondo, non è mai esistita , non credo che il mondo politico ne sentirà la mancanza. Sempre che non facciano anche loro un partito, ma attenzione, potrebbero scindersi tra loro e Sedda sarebbe costretto a passare gli alimenti. Ogu.
    La verità è che a questi signorini sono stati scoperti i tranelli…loro a “rubare” IRS ci tenevano, le hanno provate tutte…sabotaggi, bugie, elezioni fasulle etc…ma non ci sono riusciti. E’ vero, IRS ne è uscita con le ossa rotte ma , ditemi quello che voltete , è una realtà e nell’opinione pubblica del sardo medio questa scissione non è manco mai esistita. Prog? Promes? Prses? Ita è? cosa de pappai? IRS c’è ed è una realtà , piaccia o non piaccia. Io mi tengo alla larga dal mondo indipendentista per il momento, spero in un “reset” totale , passi in dietro e facce nuove. Se dopo tutti questi anni siete ancora allo 0, niente , vorrà dire qualcosa? La Sardegna, non solo io, ne ha bisogno.

  14. Anonimo says:

    Ho un’idea: perché non candidiamo Cicciobello alla presidenza della futura Regione Sovrana e Indipendente Sardegna?

  15. Gianfranco Deriu says:

    Ho letto il post scriptum e sono restato allibito. Pensavo fosse meno ottuso! Come se tutto il panorama politico e le formazioni politiche fossero restate immutate nell’arco degli ultimi 12 anni. Però bisogna sottolineare le evoluzioni dei partiti indipendentisti per orientare il lettore.

    Per non parlare dell’utilizzo a piacere dell’arrotondamento dei numeri.

    • Simone Lisci says:

      Finalmente qualcuno che arriva al punto. L’articolo monta tutto sul post scriptum. Che Sedda Cherchi Demuru e cricca non siano tesserati a ProgReS lo apprenderebbe anche un bambino( nel sito http://progeturepublica.net/ sono presenti tutti i tesserati con anche la foto e non mi sembra che questi siano presenti, anche Michela Murgia non figura, cliccare per credere). Quindi un’articolo fondato sul nulla ma con uno scopo ben preciso delegittimare l’indipendentismo non solo quello di ProgReS ma tutto lo scenario dell’indipendentismo sardo. Forse non siamo simpatici a Vito o molto più probabilmente diamo fastidio a qualcuno che ha notato il minor appeal italiano nei confronti dei sardi, di conseguenza inizia a proclamarsi “sovranista” ,forse ignorando il significato della parola. Cerca di creare poli sovranisti, Castellacci inizia a scrivere in limba, Pili crea Unidos, anche Sel diventa sovranista, anche Grillo è venuto ad informarci che staremo meglio senza l’Italia. Rimane un problema gli indipendentisti noi siamo quello che loro vogliono far credere di essere e non sono nella realtà, facilmente intuibile dato che le sedi dei rispettivi partiti non risiedono neanche in Sardegna e che loro sono e saranno sempre richiamati all’ORDINE quando gli interessi dell’Italia vengono toccati a favore di quelli della Sardegna così come avviene da 60 anni.

      • senzasenzo says:

        “Rimane un problema gli indipendentisti noi siamo quello che loro vogliono far credere di essere e non sono nella realtà” . Non ho capito il passaggio. Comunque sia, credo che il post di Biolchini fosse a favore dell’indipendentismo e per questo auspica unità.
        Per chi invece crede che l’indipendentismo sia solo nazionalismo mascherato ( e per sua essenza xenofobo) andate benissimo così.

  16. Anonimo says:

    Sedda, Demuru, Cherchi, Dibelturlo, Velluti, Pintus: un tesoretto di 150 voti scarsi. Pesa più Michela Murgia da sola che tutti loro messinsieme.

    • Gianni says:

      E stai a vedere che magari è proprio quella la preoccupazione.

    • Essí, pesa parecchio! Una cura dimagrante non le farebbe male!

      • andrew says:

        Che l’ego di Michela Murgia pesasse parecchio e che le sue smisurate ambizioni puntassero alla politica, s’era capito da un pezzo. Puntare però alla Presidenza della Regione sarda mi sembra esagerato e velleitario. Al massimo potrebbe ambire a una poltrona in Consiglio che le garantisca un fisso e per il resto le consenta di continuare a sermonizzare a destra e a manca su tutto e su tutti.

      • muttly says:

        Io pensavo mirasse a conquistare la terra 😀
        Comunque ogni volta che le hanno chiesto pubblicamente questa cosa ha sempre detto che non le interessa minimamente candidarsi, se poi l’interesse per la politica significa avere ambizioni politiche, allora credo che faranno il ticket con Vito Biolchini

      • Sedda puru est uà carradedda, con tutto che a casa sua ha preso 17 voti. Progres (Michela Murgia che incarico ha al suo interno?) è sempre più un ottimo riferimento per gli indipendentisti moderni che non hanno bisogno di parlare in sardo e rivendicare identità, magari stavolta smetteranno di ripetere a pappagallo quello che dice Vito Biolchini. Ooops ma forse questo è il perché di questo articolo all’acid gossip da ziodde de bidda.

  17. Irlandesu says:

    http://www.unionesarda.it/Articoli/Articolo/281574
    Custa est un gherra !!! po una santa borta si podeus ponni impari e difendi sa cosa prus amada ca teneus ? custa notizia est de cummentai a s’incontru ….deu seu apettendi unu partidu ca fetzada de sa chistioni de sa limba su centru de totu . Istimadas personas teneus abbisongiu de unidadi po custu no si faeus pigai po tontus!!!
    Cordialmente

  18. Gianluca says:

    Ciao Vito,
    Ma Michela Murgia non è stata contattata dal PD come la candidata per la presidenza della Regione Sardegna?

    Non capisco un acosa, mi spieghi cosa centra Michela Murgia sui problemi di Sedda ed Ornella con Progres?

  19. Anghelu says:

    Quando si dice che fare il giornalista è sempre meglio che lavorare. L’articolo è divertente, specialmente per chi, sotto l’ombrellone, vuole confermare certi stereotipi sull’indipendentismo. Tuttavia tra un giornalista che lavora sul gossip di seconda mano e uno che documenta i suoi argomenti c’è un abisso. Ovviamente sono belli anche gli articoli suggestivi e fantastici, ma appartengono al campo dell’intrattenimento.

  20. Daniele Addis says:

    Comunque, mi dispiace per la fonte qualificata, ma il nostro candidato alle prossime elezioni non sarà la Murgia, ma François Hollande. Tanto la Francia la sistema entro 6 mesi e poi viene in Sardegna e si tessera a ProgReS.

  21. ZunkBuster says:

    Alcuni dubbi:
    1) Ma a Michela Murgia presidente della Regione, chini cazzu dda votara? Non vedo tutta questa popolarità dell’esperta in acabadorumini al di là di uno stretto giro intellettuale dove tra l’altro le rivalità non mancano. Se il titolo è ciò che ha scritto, allora candidiamo Dolores Turchi, che sulle antiche leggende sarde è più scientifica;
    2) Io la cupio dissolvi indipendentista non l’ho ancora capita. Irs, che pure non voterei mai, arriva a prendere il 7% in provincia di Sassari e un buon 3% in provincia di Cagliari, e subito Demuru e compagnia fanno una scissione, neanche si capisce con che addebiti a Sale. Ho cercato di reperire qualche motivazione seria sui siti sia di Irs che di ProgReS, ho trovato solo supercazzole megagalattiche che celavano chiaramente rivalità personali;
    3) Un serio progetto indipendentista e “sovranista” va riempito di contenuti soprattutto per quanto riguarda l’economia e il sociale, dovrebbe convincere inoppugnabilmente i Sardi che in una Sardegna indipendente o più “sovrana” si starebbe meglio. Altrimenti si trasforma in un altro grillismo. Il fatto che partiti o partitini come ProgReS si buttino a destra a Lanusei e a sinistra a Terralba fa capire che non hanno molto le idee chiare. Per intenderci, mi fiderei molto di più su questo punto di “Su Dotori”, anche se tutti devono comunque capire che per governare bisogna raggranellare una maggioranza e ciò importa qualche compromesso. Il Partito d’Azione fu il miglior partito mai esistito in Italia, ma alle elezioni da solo ebbe percentuali da prefisso telefonico. Quindi “Su Dotori”, il problema non sono “gli indipendentisti” ma “certi indipendentisti”.

    • larentu ospitone says:

      si ma anche doddori che dici , va solo sul suo protagonismo e poco indinpendentismo tutti si vogliono essere solo protagonisti , deve farne ancora di strada basti vedere solo quando è andato da capellacci con i biglietti da moneta sarda con stampata la sua faccia, e questa la dice lunga

      • ZunkBuster says:

        Bel casino ha fatto Banana con la sua epopea di “doddore” … “Su dotori” e’ Dr. Drer, sveglia 🙂

    • Sovjet says:

      Devo dire la verità sul tema dell’indipendentismo non ci ho ancora riflettutto a fondo. Il mio ragionamento inizia da un punto: essere indipendenti è mezzo o fine? Io credo che sia un mezzo per garantire condizioni di vita migliori alla comunità di appartenenza.
      Nel mio (ingenuo) ragionamento prima si immagina un modello di scocietà poi si valuta che non può essere realizzata se non con sovranità propria e possibilità di autogoverno. E potrebbe pure essere una cosa ben pensata.
      Però noi siamo in presenza di un progressivo svuotamento di sovranità anche per gli Stati, primo quello italiano, ben più forti sul panorama europeo della Sardegna. A me invece sembra – ma ripeto, forse frutto del mio scarso approfondimento – che la soluzione indipendentista non sia il coerente punto di arrivo di un ragionamento su un cambiamento di sistema, ma la soluzione “magica” che sblocca una situazione cristallizzata. Cioè che la scelta indipendentista per far andare a posto le cose o incanalarle verso una soluzione.
      Ma, se pure avessimo una camera dei deputati, un congresso o qualsiasi forma di assemblea elettiva avremmo una qualità di rappresentanti migliori di quelli che abbiamo oggi?

      • Gentile Sovjet,
        se davvero dobbiamo parlare seriamente (si fa per dire, naturalmente) aggiungo una considerazione. Da almeno una settimana si parla insistentemente dell’autonomia siciliana. Se qualcuno ha seguito la faccenda, saprà che molti uomini politici siciliani hanno dichiarato l’autonomia un concetto da superare (leggi «abolire»). Nel frattempo, Monti ha scritto a Lombardo chiedendo lumi in merito al possibile default (e poi gli ha dato 400 milioni, iniziativa criticata come «indebita ingerenza» dagli autonomisti… non i 400 ML, la lettera!).
        Da cui: siamo sicuri che stiamo parlando del problema giusto, oppure siamo, non per la prima volta, in ritardo?
        Mi pare stupefacente che tutti gli ambienti «sovranisti» tacciano e nessuno si sia accorto che, mentre noi giochiamo a Risiko in vista delle prossime elezioni, spaccando quark e gluoni fino alle stringhe sottostanti, peggio del CERN, da qualche altra parte si interrogano sulla nostra autonomia (e fra un pochetto ce la levano pure)!
        Cordialmente,
        http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2012-07-19/quellautonomia-senza-limiti-080019.shtml?uuid=Ab7XKBAG

      • Sovjet says:

        Gentile Ainis, ho letto il suo intervento sul blog “nuraGGico” e mi pare che il tema dovrebbe essere affrontato con una certa urgenza, soprattutto perché ci si trova davanti ad un governo coerentemente centralista (e comunque impermeabile a tutte le istanze che non siano un ferreo controllo centrale dei conti), fondamentalmente ademocratico. Ademocratico non perché di fatto non eletto dal popolo, ma frutto di una imposizione esterna (forse pure impossibile da respingere in quel momento), ma perché la democrazia, ovvero il popolo che si autogoverna in qualche forma, è antitetica alla ragione stessa che ha portato i “professori” al governo: ovvero l’illusione che esista una ricetta giusta e i dottori giusti per somministrarla e che tutti i problemi nascano dalla scarsa efficacia di queste due componenti.
        Nel dibattito quotidiano a pochi sfiora il dubbio che il mondo sia lievemente più complesso di come lo si immagina. Soprattutto, un approccio “sistemico ed ecologico” – ovvero che badi agli effetti diretti e di retroazione, di crescita e equilibrio, fra le diverse parti del sistema e a quale equilibrio questa interazione di forze porti – è antitetico a quello ragionieristico e fondato su una logica unilineare che permea l’azione politica di questo governo, ma di cui si trova in qualche modo traccia (magari non tanto nell’abuso della ragioneria, ma nella eccessiva semplificazione dei rapporti causa – effetto sì) anche nelle opposizioni, che dovrebbero esprimere prima di tutto un’alternativa di pensiero.
        Altro punto è un certo solipsimo della nostra classe politica sarda, in tutto impermeabile a quanto accade fuori: il suo ragionamento sull’autonomia siciliana messa in discussione, tenuto conto che la Sicilia è una regione che politicamente è fra le più forti d’Italia ne è indicatore chiaro.
        Ci deve essere qualcosa nel sardo medio (e i nostri politici regionali sono in gran parte “medi”) che risente del fatto di risiedere in un’isola, grande ma pur sempre limitata ai suoi 24mila chilometri quadrati. Ragion per cui, se sei di Cagliari, Sassari e lontana e la pensisola è l’altrove (non a caso “continente”). Malia che colpisce quando si è nell’isola, perché poi – fuori – il sardo non è peggio del tedesco in Germania, del Francese in Francia e via dicendo.
        Questo per dire che le discussioni son fatte troppo spesso dando le spalle al mare, tutte concentrate tra noi e noi, invece che tenendolo bene di fronte per capire cosa succede altrove. In fondo, il fatto che si discuta di impendentismo o sovranismo mentre da altre parti si lavora alacremente per accorciare la corda a cui siamo legati altro non è che la dimostrazione che il male sardo non è tanto nell’essere “pocos, locos y malunidos”, ma pervicacemente autoreferenziali.

      • Gentile Soviet,
        grazie della citazione.
        Non rispondo ai «perché» (ne parlo a stufo!) ma condivido la sua impressione: potrebbe essere urgente. Però credo che ci troveremo a gestire (usare questo termine mi fa sorridere) la scomparsa dell’autonomia da un giorno all’altro, come fanno gli impiegati che ricevono gli ordini del capufficio cui sono state date disposizioni dal management.
        Autoreferenziali? Non saprei se sia l’analisi più corretta, preferirei “culturalmente disadattati” (che include l’autoreferenzialità ma anche altro; diciamola terra-terra: gli intellettuali isolani fanno pietà).
        Tanto per fare un altro esempio, abbiamo fatto finta di decidere di abolire le province e le abolisce qualcun altro! Secondo lei, se ne accorto qualcuno?
        Cordialmente,

      • Gabriele Ainis says:

        Gentile AInis,
        rilegga ciò che scrive, cazzo! “Se ne accorto” dopo aver scritto che gli intellettuali fanno pietà è davvero una perla!
        Cordialmente

        (Biolchini questa la pubblichi, mi raccomando: darmi dell’ignorante mi fa godere come un riccio!)

  22. su dotori says:

    deu creu ca custa chistionis (Murgia si, Murgia no) no siat de grandu interessu. Certu, est curiosu a ci pentzai, ma no creu ca siat una chistioni polìtica de grandu importu imoi.
    Creu invecis ca sa noa siat un’atera: s’arrennescit o nono in Sardigna a pesai unu fronti – no sceti po is eletzionis – ca siat Soberanista (cumenti funt fendi in Latinoamerica, no a sa moda europea) e ca siat puru atesu de is bancas e de Monti? (ca est sempri a nai Soberania) … e duncas unu fronti atesu de su pd? si s’arrennescit, est una novidadi politica, si no s’arrennescit, seus ancora a pentzai chini est mellus tra fantola e torecherchi… ca funt diversus po chini bivit de polìtica, oguallis po chini bivit de atru… o mi seu sballiendi? o feus finta de nudda ca pd e pdl funt (ma no de ariseru) a didus in cool po dònnia chistioni polìtica?

    p.s.: biu ca totus funt tropu prexiaus a pigai po cool is indipendentistas, in su mentri ca sa “manca” italiana est tropu impenniara a donai su cool (iscusamì Vito… no mi pòngiast censura po custu fueddu…) a is bancas e a su FMI e a sa BCE. Bonanoti a totus e inghitzeus a pensai a is chistionis de sa terra nosta

  23. Leonardo Alagon says:

    preferisco un cappellacci bis piuttosto che murgia alla regione.

  24. Anonimo says:

    Eccoli qua, i grandi Demuru Sedda & company, quelli che accusavano Gavino Sale di “leaderismo”, di essere un dittatore! Ora finalmente penso sia chiaro a tutti che questi personaggi hanno sempre e solo avuto ambizioni personali! Penosi! P.S. Ahh la grande letterata nostrana Murgia, quella alla quale non si può fare mai una critica che ti manda a quel paese, grande, grande…po caridadi, gentixedda aici….

  25. Bobore bussa-non anonimo says:

    Tzess e deo cando intendio biolchini pessabo a unu professionista de gabale, imbetzes est su solitu sardu chi faveddat pro buca de atere, atere semper anonimu pro non perdere sas pejus traditziones sardas. E tue biolchi cando ti candidas? O su mere tuo non cheret?

    • Sa Politica est comènte unu cumbidu,
      Fattu pro zente Nòbile e Prèbea :
      b’hat zente sèzzida b’at zente rea,
      segundu sa currente o su partidu.

      Chie no est assessore istat ficcadu,
      chi’est assessore est sèzzidu in cadrei,
      ecco proite est nàschida s’idea
      chi ha su primu “cambiamentu”istituidu.

      Ma lu cumpredet finas unu babbèo
      chi su “Cambiamentu” l’inventat solamente
      chi’est istraccu dèi stare in pè;

      “Cambiamentu” in sensu politicu, pro mè,
      cheret nàrrer, pius esattamente:
      Pesadinde chi como mi sezz’eo.

  26. Pingback: Biolchini apitzu de ProgReS!

  27. non c’entra nulla, o magari sì (potrebbe pure essere uno degli argomenti di coversazione), ma riusciamo ad organizzare per il 24? io verrei, con le mie due o tre personalità scisse ognuna in 3 o 4 correnti…..

    • Gabriele Ainis says:

      Gentile Regina Madry,
      ci sarò nelle vesti di Daniele Addis (che in realtà è l’Area 51 travestita da Michela Murgia).
      Cordialmente,

      • Daniele Addis says:

        Non dimenticare il Bilderberg, che quelli sono permalosi e si incazzano!

  28. Cessu o Vito, immoi ca as scoviau totu ti mandat s’acabbadora! Ge bengu a s’interru.

  29. Anonimo says:

    Bravo Vito, sei riuscito a catalizzare tutti gli scartini di irs e progres, tutti rigorosamente “007”, bella raccolta differenziata!. Ma perchè a questo punto non si riuniscono? Hanno due obiettivi comuni, uno è l’invidia verso Sedda, l’atro è che senza di lui non hanno più prodotto una sola cosa decente. Si rimettano insieme e nascano da soli, senza scopiazzare, forse scopriranno che i motivi stanno dentro … dentro al fiele, cosi si estingueranno da soli. L’indipendentismo è una cosa seria, non da 4 ciappuzzetti.

  30. muttly says:

    Ma non è che preferiscono addossare la colpa dei propri risultati a qualcuno ignaro della “propria candidatura alla regione” piuttosto che cambiare mestiere ?
    Tutte queste scissioni portano in questa direzione.

  31. 12aprile70 says:

    Beh, mica cotiche…davanti a questi dati incredibili mi sembra sciocco minimizzare…

    PS a quanti voti corrisponde l’ormai celebre 20% del PSdAz a Bolotana? No, così per avere un’idea…perchè se solo Maninchedda nella suddetta località supera di numero i sostenitori di ProgReS in tutta l’isola (seppure in aumento, certo) di cosa stiamo parlando?

    A bellu puntu…

    • Davide Corda says:

      354 voti, ad essere precisi. Ma non c’entra nulla…gli elettori non son mica tutti tesserati. E poi, va detto, nonostante ci sia stato un ottimo lavoro sardista, parte dei candidati erano di espressione dell’ IRS dei tempi che furono.

    • larentu ospitone says:

      si certo con la solita politica del clientelismo

  32. panurk says:

    si spaccano e si spaccano e si spaccano e si spaccano …

    Ecco: son sardi (kentu konkas dukentos partidus) …

    ed alla fine saranno i primi di scoprire il nanone di Murgia, la particella elementare con l’interazione politicodebole.

  33. Buonasera, sono il coordinatore cittadino di ProgReS Casteddu.

    Segnalo una serie di inesattezze:

    – All’inizio, in fase costituente, i costituenti erano circa 300, non 400.

    -Oggi, i tesserati totali sono più di 400: 160 attivisti e 250 sostenitori. C’è stato sicuramente ricambio, ma non un’emorragia di iscritti, anzi, il trend è chiaramente in aumento.

    -Le dimissioni o il non volersi tesserare, sono un diritto di chiunque. Anche di uno dei fondatori se ritiene sia una scelta opportuna. Scelta che per altro è stata discussa con il resto del gruppo. E poi è una notizia vecchia.

    -Michela Murgia non ha nessuna di queste ambizioni. Quelle riportate nell’articolo sono tutte invenzioni. Il tempo ci darà ragione e darà torto a chi mette in giro queste balle.

    Rispondo poi alle inesattezze che ho letto fra i commenti.

    @Zunkbuster – ProgReS non si definisce di destra. E’ un tuo parere personale, che personalmente non condivido.

    @Anonimo – ProgReS politicamente esiste: è il partito indipendentista più rappresentato nelle istituzioni nonostante sia il più giovane. Tutti i trend di crescita sono in positivo.

    • Supresidenti says:

      no aspetta alessandro, mi confermi che demuro e sedda non hanno rinnovato la tessera? sarà vecchia la notizia ma io la scopro ora. perchè la notizia è la seguente per il lettore attento (con il contributo del tuo post) :
      considerato che sedda e demuro non si ritirano a vita privata, scissione (ennesima) all’interno di progres.
      michela murgia non ha questa ambizione? se lo affermi significa che lei invece la tessera l’ha fatta.
      e se domani ci fossero le regionali chi sarebbe il candidato di progres?
      io tiro a indovinare (non come biolchini che diffonde notizie false e tendenziose) e dico Michela Murgia.

      • Ciao Matteo, Franciscu e Ornella non hanno rinnovato la tessera che scadeva il 30 marzo 2012, siamo a fine Luglio e la notizia è obbiettivamente vecchiotta. Nessuno dei due ricopriva cariche all’interno del Partito da un pò di tempo e si stavano dedicando alla raccolta firme per la proposta di legge sull’agenzia sarda delle entrate di cui Sedda era il presidente del comitato. ProgReS ha collaborato attivamente alla raccolta firme che come saprai si è conclusa con la consegna delle stesse ad inizio giugno, se ci fosse stato questo “sfascio” descritto da Biolchini non vedo perchè noi attivisti del partito avremmo dovuto collaborare per gli ultimi tre mesi col comitato presieduto da Sedda…

        Tra l’altro sia in provincia di Nugoro che di Aristanis sono passate le mozioni portate in consiglio dai nostri rappresentanti a favore della stessa proposta di legge. E questo proprio nell’ultima settimana!!! Se Sedda e gli altri hanno preferito seguire le attività del comitato e l’iter in regione della proposta di legge senza avere una tessera di partito si a me sembra più un tentativo di non creare cortocircuiti tra una legge per il bene di tutti i Sardi e le beghe politiche di stampo italiano che sarebbero montate se chi doveva rappresentare una legge di iniziativa popolare era troppo legato ad una parte politica.

        ProgReS pur non avendo mai “messo il cappello” sulla raccolta firme penso che su 25000 ne abbia raccolto coi suoi attivisti almeno i 2/3 (e sfido chiunque a dire il contrario) pensi che avremmo fatto tutto questo se ci fosse stata una scissione? 6 persone su 400 che non rinnovano una tessera non mi sembrano una perdita numerica importante specie se come sappiamo bene continueranno a lavorare per l’indipendentismo, magari in una struttura meno rigida di quella del partito, come quella del comitato popolare di cui fanno parte.

        Michela Murgia non è tesserata per ProgReS, sulla scelta del candidato per le regionali si esprimerà l’assemblea nazionale degli attivisti: siamo un partito giovane ma abituato a prendere queste decisioni in maniera democratica, se tutto va bene penso che a scegliere il candidato nel 2013 (sempre se ci sarà un candidato: l’assemblea nazionale degli attivisti potrebbe anche decidere di non fare le regionali) ci saranno 5 o 600 tesserati.

        Tra l’altro prima delle regionali avremo un congresso nazionale a dicembre 2012 e uno nel dicembre 2013 (se non ricordo male la segreteria politica rimane in carica per un anno)… Quindi ci sarà tempo per fare tante cose e tante scelte…

        PS: La storia della Murgia spalleggiata dall’esecutivo vs Sedda & co. è molto vecchia, mi ricordo che a Novembre durante una cena partitista fu la storiella che fece più ridere tutti i commensali… La mia fonte non era certo attendibile e penso che sia la stessa di Biolchini.

        Pro sa Repùblica, Nicola.

    • Campidanesu says:

      Caro Marraccini insomma giuste le tue puntuali osservazioni ma mi sembra un tantino esagerato definire Progress il Partito indipendentista piu’ Giovane, piu’ Brillante , piu’ rappresentato nelle istituzioni sarde. Inutile insomma negare la Grande simpatia della Murgia , simpatia che si traduce anche in sostegno economico e fin qui nulla di male. Io direi che c’è piuttosto molto fumo e poco arrosto, poca sostanza Politica. insomma il Trend come dice lei è positivo, il Brand ancora fresco, lo Stand ancora troppo vuoto. Le idee non mancano ma non mi sembra che anche gli altri Movimenti Organizzati ( voi siete già un Partito..) siano composti solo da Vecchi in Berritta. Siete un po’ affetti da smanie di gradezza, chiamate Summit le vostre assemblee ma la politica da Herbalife non paga, la politica è quella che si fa in strada , dallo tzilleri , la politica deve dare risposte a Tzia Maria tanto quanto allo studente Universitario. Che ci siano divisioni poi, è palese e non ci vuole molto a Capirlo. Aggiungo un frantziscu Sanna e congliere Ex iRs Madau a capo della corrente “republicano’s” che si sono apertamente pronunciati Contro la partecipazione di Progress alla Riunione , dibattito di pericolosi “collaborazionisti” promossa dai RossoMori. Seddiani, Sanniani, Murgiani e quant’altro. Non sono contro progress, io credo nella pluralità di voci ma non facciamo ora i “Fighi” senno’ finisce davvero che in quella famosa scissione iRS ne è uscita bene nonostante una dolorosa sbandata mantenendo il suo Simbolo , il suo assetto politico , le sue battaglie negli anni . Quindi meno Trend caro Marraccini e piu’ politica attiva e bona sorti.

  34. Mammarua says:

    Oh Vito mi ghe l’agente letterario della Murgia si sta risentendo… mai toccare le galline dalle uova d’oro…

  35. ZunkBuster says:

    ProGreS è di destra, e Irs non si è certo distinta per un indipendentismo compatibile coi valori europei. S’andare ‘e su fummu. Michela Murgia? L’ennesimo frutto avvelenato del sorismo morente.

    • Gianni says:

      “frutto avvelenato del sorismo morente”? Accidenti, tutti informatissimi commentatori politici qui.

      • Per unire gli uomini, non basta gettare ponti, bisogna costruire scale. Chi non sale sino alla poltrona non può incontrare il fratello

  36. Anonimo says:

    progress politicamente non è mai esistito. irs quanto meno riesce a raccogliere un po’ di consensi nel nord sardegna grazie anche a Gavino Sale….

  37. Alejandro says:

    Sedda e Demuro sono fighissimi, praticamente in due hanno fatto 11 scissioni Sedda->Sardigna Natzione->IRS->ProgReS->Fiocco Verde-> a questo punto erano in 4 e si sono scissi in 3…dio mio!! Demuro Rifondazione->Progetto Sardegna->IRS->ProgReS->Fiocco Verde->Fiocco Verde per Sedda.

    Questa coppia si è scissa 6 volte in meno di dodici mesi!! Esiste un guiness dei primati a riguardo?

  38. Quindi per le regionali è in pista solo il folklore sardo italiota; e gli indipendentisti dove stanno? Quelli veri dico, quelli che lottano per l’economia, la lingua, la storia sarda, quelli che difendono i ricercatori sardi come gigi sanna e bolognesi? Quelli che non concepiscono l’economicismo e “l’abbiamo altro da fare” senza la lingua la storia e l’archeologia sarde.

  39. Daniele Addis says:

    Cess, io al congresso di Arbatax c’ero, che figo! Mancava la Murgia, ma al segretario e al presidente eletti in quella occasione è stato inserito un microchip (non dico dove, ma la fonte “qualificata” lo sa) controllato direttamente da lei.
    In realtà la Murgia è solo un’emanazione del gruppo Bilderberg che cerca, attraverso di lei, di portare a termine il suo progetto criminoso di impoverimento dell’Europa per affidarla a subdoli speculatori. Ovviamente anche le scie chimiche fanno parte del piano, me lo ha detto una fonte molto qualificata.

    • Gabriele Ainis says:

      Gentile Daniele Addis,
      lei non esiste, vero? Usa un nick per nascondersi, altrimenti non rivelerebbe questi terribili segreti. Però ha dimenticato l’Area 51 e Atlantide (ha avuto paura ,eh, confessi!).
      Cordialmente,

      PS – Non era un microchip, era un microchiop alla peperonata impoverita.

      • Daniele Addis says:

        Gentile Ainis,
        mi ha scoperto! Sono un agente del NWO in incognito. Nell’Area 51 non ci sono alieni, ma solo gli Shardana atlantidei che un tempo dominavano la galassia (ovviamente dalla Sardegna). E ovviamente anche dietro questi misteri c’è Michela Murgia (me lo ha detto una fonte molto qualificata).

      • Patetico.

  40. Gianni says:

    Ma Franciscu Sedda non è quello che alle ultime amministrative ha preso 17 voti nel paese dove è nato? Misania de issu, con numeri simili mi sa che lo batto anche io senza manco arrivare alla regione, mi basta il rinnovo cariche al circolo di bocce. La vera “notizia” sarebbe che Michela Murgia per candidarsi abbia bisogno di far fuori uno che non ha preso nemmeno i voti del suo vicinato. E tutto questo – che gran piano machiavellico – per ottenere il controllo di un partitino che ha ben 100 militanti. Anche questa notiziona l’avrai verificata, Biolchini?

  41. Puntualizzatore says:

    Le persone citate hanno dichiarato di non voler rinnovare la tessera del partito per divergenze con la dirigenza attuale, che essendo elettiva, non è eterna, ma finisce il mandato a dicembre. Tutto il resto sono invenzioni.

  42. Gabriele Ainis says:

    Gentile Biolchini,
    se qualcuno, ironizzando sulle successive divisioni, dovesse ipotizzare l’esistenza di qualche esotica particella elementare, rivendico la scoperta del mitico “Neurino di Sale”!
    http://exxworks.wordpress.com/2010/08/07/il-bosone-di-higgs-e-il-neurino-di-sale/
    Del bosone di Sedda, però, non ho mai sentito parlare.
    Cordialmente,

    PS – Del link si legga solo il titolo, in realtà non parla di particelle né di sale (però la primogenitura la rivendico lo stesso!)

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