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La spiaggia del Poetto ogni giorno trasformata in discarica! Sindaco Zedda, è il momento di scramentare gente: per segnare il cambiamento con il passato

Il Poetto fa schifo. Di mattina, di sera, di notte. Quest’anno, come ogni anno. Cartacce, rifiuti di ogni tipo sparsi per la spiaggia, lasciati dai bagnanti come se niente fosse. Oggi Sardegna Quotidiano ha impietosamente raccontato quale spettacolo indecoroso ci tocchi vedere ogni giorno nella spiaggia dei cagliaritani. “Una vergogna”, ha scritto un ascoltatore a Radio Press, in un post pubblicato dal sito dell’emittente (da cui ho tratto la foto qui sopra). Anch’io mi vergogno, ma sto anche perdendo la pazienza. Perché non è possibile che ogni anno sia sempre la solita storia.

Ovviamente non è colpa del Comune se branchi di incivili sporcano il Poetto. Ma all’inizio della stagione la Giunta Zedda aveva preannunciato che avrebbe sguinzagliato squadre di vigili urbani per punire chi sarebbe stato colto in flagrante mentre abbandonava i rifiuti in spiaggia: finora quante multe sono state fatte? Perché la differenza con il passato finora non si è colta.

E i cestini sono stati sistemati in numero sufficiente? E ogni quanto vengono svuotati? Anche in questo caso, la differenza non si coglie.

Insomma, il problema Poetto c’è: esattamente come c’era negli anni in cui a Cagliari amministrava il centrodestra. Ma questa amministrazione deve segnare un cambiamento. Per cui il sindaco Zedda agisca come meglio crede, ma agisca. Con gli strumenti finora messi in campo, non si è risolto nulla, è necessario provare con qualcos’altro. Io, a questo punto sono anche per la giustizia sommaria: multe a raffica, pene corporali, retate, arresti indiscriminati. Anche finte fucilazioni, se serve. Ma il Poetto non può continuare ad essere ogni giorno una discarica a cielo aperto. E’ il momento di scramentare gente, ma malamente però. In maniera da poter vedere la differenza tra il prima e l’adesso.

Altrimenti tutti i progetti di valorizzazione del litorale sono carta straccia. E anche la campagna pubblicitaria che il Comune ha pagato per far conoscere la città e che vede protagonista proprio il Poetto è quanto meno un boomerang.

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47 Comments

  1. Pingback: Zedda e i caddozzi al Poetto: quattro estati di annunci e nulla più - vitobiolchini

  2. ZunkBuster says:

    Messaggio recepito. In base a quanto ha scritto su Facebook, la via prescelta dal sindaco è proprio quella di “scrammentare” gli incivili, anche facendo ricorso ai vigili in borghese (qualcuno ha chiesto se dovranno stare in costume da bagno, ma è un dettaglio). E’ la soluzione migliore. Se chi in spiaggia vuole fare il cazzo che vuole ha paura dei “pulimma” imboscati, la sola cosa che può fare è portare la sua inciviltà fuori dal Poetto e dal territorio cagliaritano.
    Comunque, quanto all’esigenza di vietare i bivacchi in spiaggia, ove manchino aree attrezzate, Legambiente sta portando avanti in altre parti d’Italia iniziative intese a suggerire ai sindaci di adottare apposite ordinanze. Si potrebbero adottare analoghe misure anche a Cagliari, e magari individuare un’area attrezzata per i pasti al sacco nella zona del Cavalluccio Marino.

  3. La Sardegna è quasi tutta una discarica, e non solo le spiagge, basta osservare le cunette di qualsiasi strada, litoranea o interna. Al Poetto si nota solo di più solo perchè ci va più gente. C’è una tale mancanza di senso del decoro ad affliggere la mentalità di chi popola quest’isola (si può essere poveri ma mantenere dignità e rispetto per il posto in cui si vive) che a volte c’è proprio da vergognarsi di essere sardi. Qui funziona che esci di casa e fai come se fossi nella terra di nessuno. E se invece sei una persona civile, nessuno tutela il tuo diritto a vivere in un posto decente.

  4. Anonimo says:

    Oh Vito bogane questo follow vitobiolchini che sul tablet da solo fastidio, grazie.

  5. i bidoni per i rifiuti ci sono e sono molti, mentre la cafonaggine è ancora maggiore.
    Polizia municipale (anche agenti stagionali) e multe a tappeto.
    I cafoni, quasi per miracolo, potrebbero diminuire.

    Stefano Deliperi

  6. Simplicius says:

    La spiaggia in concessione è sempre pulita, quella libera è una merda. Bisogna far pagare anche l’accesso in spiaggia libera. Non c’è altra soluzione.
    Non è possibile avere abbastanza agenti per controllare duecentomila persone in spiaggia.
    Non c’è alternativa. Contingentare gli ingressi e far pagare un euro a ingresso.

    • Anonimo says:

      Eeeesssagerato! A xhi fiara sa Spiaggia dei centomila immoi funti 200000 e io dico unmilione!!!! Va be chi seusu s capitali del mediterraneo…

    • ilgiullare says:

      facciamo pagare dove? un casello alla bussola e uno a marina piccola? ma solo per prendere il sole o anche di notte se bevo un birra al baretto? e se vado a correre in bici devo pagare oppure no? e se ci passeggio e basta (sul bagnasciuga o sulla strada) quanto mi viene? per cortesia, siamo seri!!!

  7. Davide says:

    Ragazzi, quando andate in spiaggia e trovate l’aliga, chinatevi, prendetela e portatela via. Anche se non è vostra, soprattutto se non è vostra. Fatelo almeno per qualche metro di arenile. Questi sono fatti non parole. Qualcuno vi vedrà, qualcuno vi prenderà per coglioni, qualcuno capirà e farà come voi, qualcuno semplicemente si vergognerà.

  8. andrew says:

    Un sindaco che ha fatto dell’ambientalismo e dell’ecologia la propria bandiera in campagna elettorale dovrebbe mostrare maggiore sensibilità al problema e pur magari non avendone colpa (ma ne dubito), è comunque RESPONSABILE in quanto sindaco.
    Io comunque il Poetto in queste condizioni e così sporco non l’avevo mai visto prima. Ma quelli di SEL (Piras tra i primi) sarebbero capacissimi di dire è tutto un complotto della destra, di Berlusconi, dell’ex sindaco Floris e di Fantola e dei vecchi dinosauri che vogliono delegittimare il “nuovo”. Anzi quelle foto sono opera di photoshop.

    • Monica says:

      Io invece è anni che lo vedo sporco, tutte le sere d’estate. La colpa non è dei sindaci, che bene o male si sono dati da fare per fare in modo che venisse pulito quotidianamente almeno d’estate, la colpa è degli avventori maleducati, ed è su di loro che ci si dovrebbe rivalere in maniera scientifica e pesantissima.

      • andrew says:

        Non so cosa tu intenda per punizione pesantissima e soprattutto “scientifica” e non lo voglio nemmeno sapere. Le soluzioni al problema, che nulla hanno a che vedere con la scienza, sono: multare pesantemente i trasgressori, dotare le spiagge di maggiore sorveglianza, più cassonetti per la spazzatura e servizi di pulizia giornalieri (il che non avviene e te lo dico perché abito nella zona). Leggo con soddisfazione il comunicato dell’assessore Leo, peccato che sia arrivata solo dopo che Sardegna quotidiano ha metto in risalto il degrado.

      • Monica says:

        Scientifica nel senso che chi trasgredisce va multato, o punito che dir si voglia, ogni volta che trasgredisce, senza fargliene passare una nemmeno per sbaglio. Altrimenti si corre il rischio che se la multa arriva una volta ogni tanto e nemmeno troppo spesso i maleducati “se la tentino”. 🙂

  9. Lo Garitmo says:

    In un posto dove vanno 100.000 persone cosa volete trovare la sera, gladioli e petali di rosa? Come pensate che sia la spiaggia di Rio de Janeiro la sera? e quella di Alassio (che pure ha quasi 100 stabilimenti balneari)?
    Per essere una spiaggia libera di quasi 8 km di lunghezza il Poetto è da considerarsi pure troppo pulito! Certo si puo’ migliorare ma non esageriamo con queste rivendicazioni da talebani dell’ultima ora zeddiana. Le fucilazioni ci vorrebbero, certo, ma per chi frequenta e cazzeggia e “chiasseggia” al Libarium, non per i gaggi delle famiglie sottoproletarie del Poetto, con le loro sindrie a mare..

  10. Il giullare says:

    candu femmu piccioccheddu alla 4^ e 5^ fermata si organizzavano improbabili partite di calcio 20-contro-20-e-ultimo-in-porta. si giocava nel retrospiaggia e spesso ci cravavamo la rissa….ma bastava vedere da lontano i due pulotti a gavallo con le loro sacche piene di palloni requisiti per scappare in acqua (non senza portarsi via il pallone)….a ripensarci oggi mi pare strano che due agenti della municipale avessero acchiappato così tanti palloni in poche fermate…bastava la loro presenza a far finire la vituperata partita abusiva….magari anche oggi la vista di qualche agente ogni tanto (di mattina di sera e di notte) indurrebbe gli imbecilli a inghiottire la buccia della sindria, invce che scavuarla in mare…

  11. Mì il Poetto, poveretto, retto da una masnada di gaggi, saggi dispensatori oscuri di plastiche, svastiche tatuate su avambracci ubertosi, pelosi culi olezzanti Lime dei Caraibi lontani, cervelli nani, piccoli, minuscoli neuroni, poveri coglioni!
    http://giosuecardulinu.wordpress.com/2012/07/10/mi-il-poetto-poveretto/

  12. ZunkBuster says:

    Ok pero’ purtroppo le regole si modellano sempre sui comportamenti medi, non su quelli virtuosi. Altrimenti non sarebbero necessarie. Molti tuoi “colleghi” che amano fare il pranzo al sacco al mare l’aliga la lasciano li’ perche’, mischini, mica possono ammazzarsi di fatica a portarla al cassonetto prima di ritirare ombrelloni, sdraio, materassini e quant’altro. E se non ci sono vigili, non sempre ci possono essere quelli come te a rimediare all’incivilta’ altrui. Lasciamo stare il Poetto che bene o male viene poi ripulito, ma se fosse cosi’ facile un posto gia’ splendido come Mari Pintau sarebbe il ributtante muntronaxio che e’? Lo so che i chioschi e i bar presso il mare hanno spesso prezzi da ladri, ma le spiagge almeno dalle nostre parti sono sprovviste di aree attrezzate per i picnic, dove almeno il muntronaxio da ripulire non allorderebbe l’arenile. Non vedo perche’ se vado in un’oasi ecologica montana o forestale e piazzo bivacchi fuori dalle aree autorizzate la Forestale giustamente mi scrammenta, e per le spiagge debbano valere regole diverse.

  13. Neo Anderthal says:

    Personalmente credo che i bidoni o i cestini non ci debbano essere, almeno non in mezzo all’arenile. Andrebbero sostituiti da cartelli con scritto: NON SI RITIRANO I RIFIUTI: PORTATE VIA OGNI RESIDUO (segue indicazione dell’ammontare della multa per i trasgressori).
    Perché sino a che ci saranno i cestini il fruitore imbecille può pensare di avere diritto (inesistente) ad avere a disposizione una rimozione “comoda”, e in mancanza di una rimozione organizzata, per esempio in una caletta isolata, si sentirà autorizzato a poggiare la propria busta -se pure l’avrà raccolta, l’immondizia- dove capita.
    L’effetto è quello di abituare quindi i cretini a pretendere che l’immondizia prodotta -e spesso le quantità di immondizia prodotta e di imbecillità personale vanno di pari passo- sia ritirata ad opera “degli altri”, comune o volontari o quello che ti pare, e che il problema non sia il dovere che ha ciascuno di noi, quello di non sporcare e di non lasciare traccia, ma la inottemperanza al “dovere” del ritiro commessa dagli “altri”.

    • ZunkBuster says:

      Sarebbe una buona idea, peccato che se poi invece il tutto si trasforma in una discarica a cielo aperto, specie nei tratti di spaggia maggiormente frequentati da certa umanità, il sindaco rischierebbe di risponderne penalmente. Più controlli ci vogliono, e non si vadano poi a dire fesserie del tipo che la spiaggia è “militarizzata” (cazzata sentita a proposito della presenza delle guardie giurate sugli autobus notturni), che controllare che elementari norme di civiltà vengano rispettate mica è rifare la scuola Diaz.

  14. Anonimo says:

    ok. su tutto , ma anche scramentare chi ha la macchina in seconda fila in piazza yenne come sabato scorso alle 20 o la ferrari parcheggiata sotto il libarium e guarda caso ocuppa il parcheggio dei disabili , chiamo per ben 3 volte il 17/ 06/ 2012 i vigili urbani mi rispondono stiamo arrivando , e vi giuro che mai si sono presentati, bisogna scramentare tutti e non solo quelli del poetto. , p.s. forse quello della ferrari esti unu amixisceddu di loro altri.un ex custode

  15. Monica says:

    I contenitori ci sono, ma per rendere le cose difficili qualche buontempone ogni volta scambia i coperchi, così qualcuno legge il coperchio, qualcun altro legge il contenitore e il risultato è che la differenziata non esiste. Più che le multe, delle quali comunque sono strenua sostenitrice, io condannerei gli incivili a pulire gratuitamente, con la supervisione dei vigili, tutto l’arenile di mattina prestissimo, per diverse giornate nel corso di tutta l’estate. Si otterrebbero diversi risultati: spiaggia pulita gratuitamente tutte le mattine, incivili a lavoro anzichè in battigia a produrre aliga, e se venise trovata immondezza nel pezzo di spiaggia da pulire perché il lavoro viene fatto alla manca del testo, condanna triplicata. Calincunu ada scrammentai! A me i rifiuti in spiaggia danno fastidio, e ogni volta mi faccio aiutare da miei figli a raccogliere dalla sabbia e dal mare e buttare nei bidoni quelli più evidenti, commentando a voce molto alta l’idiozia delle persone che li buttano sulla sabbia o in acqua alle quali auguro ogni volta, sempre a voce alta tanto da essere sentita bene, che le mani gli si cancarino davvero, in modo tale da avere una scusa valida per non usarle.

  16. i contenitori ci sono, il problema è farsi quei faticosissimi 10 metri per raggiungerli.. è questione di educazione e rispetto: io non ho mai comprato un panino al bar, non per questo lascio la carta o le bottigliette in spiaggia! al limite sbriciolo il panino per darlo agli uccelli 😀 L’ultima volta che ho fatto notare a un caddozzo che si stava “dimenticando” la busta della spazzatura in spiaggia, i vicini di ombrellone si sono coalizzati, ma contro di me che non mi facevo i fatti miei O_o giusto per evidenziare qual è il livello…

  17. Quintale says:

    Io vedo un problema generale che a cascata determina molti inconvenienti. I fatti mostrano che pochi cagliaritani considerano la spiaggia un ecosistema vivente ma forse più un luogo di ritrovo artificiale tipo una piazza. Rifiuto a priori le generalizzazioni tipo “i gaggi” etc. che mi sembrano fuori luogo. In primo luogo la politica (ma tutti noi dietro a loro quando ci faceva comodo vedere la festa del Cagliari Calcio e della Ichnusa in spiaggia) abbiamo ceduto alla BUGIA che tanto le cose si sarebbero sistemate con la pausa invernale rinaturalizzante. Cagate. Forse si potrebbe iniziare dalla individuazione di un pezzo di spiaggia da conservare e rinaturalizzare veramente, anche se la strada dietro le dune pone grossi problemi. La comunicazione e l’educazione ambientale servono. La gente può essere invitata a cambiare sguardo e a sentire il dovere di tutelare una cosa bella e, in fin dei conti, sua. Occorre volontà politica ed un progetto con un obbiettivo, diciamo, a dieci anni.

  18. ZunkBuster says:

    Bisognerebbe proibire di pasteggiare in spiaggia. Chi incaddozza di più sono i gaggi che si portano dietro il pranzo anziché comprarsi il panino in un bar, che non li manderebbe certo in bolletta. Oltre tutto anche per ragioni igienico-sanitarie la spiaggia dovrebbe essere incompatibile con attività che assomiglino anche da lontano alla ristorazione, compresa l’autoristorazione. Discorso diverso per gli incivili dei mozziconi delle sigarette: perché il Comune non organizza la distribuzione dei “portacenere” da spiaggia come gli anni scorsi? Finché si è fatta in molti li usavano e il fenomeno dei mozziconi si era ridotto (a parte il fatto che alle otto di mattina gli addetti del servizio raccolta rifiuti avevano già ripulito tutto anche dai mozziconi, e non so cosa sia cambiato perché ora non si fa più). Io continuo a usare quelli distribuiti gli anni scorsi, spesso raccogliendo anche le cicche lasciate dagli incivili. Consideriamo però anche che molte zone del Poetto sono oggetto di frequentazione notturna, al di fuori dei baretti, e che spesso le cicche e la monnezza sono loro. L’anno scorso, quando non c’erano i lavori a Marina Piccola, sulla spiaggia la mattina si notavano sempre tracce di pneumatici fuoristrada, il che rende l’idea sul livello di civiltà di tali frequentatori. La mia soluzione comunque è: 2000 euro di multa a chiunque getti rifiuti di ogni tipo, comprese le cicche, e colpirne uno per educarne cento, anche se i vigili non possono essere sempre presenti (ma adesso sembrano proprio scomparsi).

    • MammaTigre says:

      Non sono d’accordo sul punto autoristorazione. Primo perchè non puoi fare i conti in tasca a nessuno e può darsi invece che comprare il panino al bar (magari per una famiglia intera ) possa voler dire un sacrificio notevole; secondo perchè potrei anche preferire preparare da me i pasti per via della qualità e della scelta del cibo che se permetti mi scelgo io per tutta una serie di motivi; terzo, noi non sporchiamo quando mangiamo in spiaggia i nostri ortaggi, la frutta ed eventuali panini/tramezzini fatti in casa. Abbiamo acqua del rubinetto depurata nelle nostre borracce. Produciamo rifiuti il meno possibile rispetto alle cose acquistate al bar, cosa di non poco conto per chi tiene a uno stile di vita per quanto possibile ecologico. Gettiamo i nostri pochi rifiuti nei cassonetti appositi e abbiamo sempre con noi una busta per raccoglierli in caso non fosse prevista la raccolta: portiamo a casa per differenziare adeguatamente. E ai bambini non c’è bisogno di spiegare troppo, vanno per imitazione e danno per scontato che si faccia così. Quando vedono le persone incivili che gettano i rifiuti spieghiamo loro che anche questo fa parte del mondo e che ci sono persone che non conoscono il rispetto per se stesse e di conseguenza per gli altri e l’ambiente che li circonda. E che andrebbero puniti adeguatamente anche se questo non avviene quasi mai. Nel frattempo raccogliamo noi e teniamo pulito. Certo, non ce lo fa fare nessuno ma nel frattempo abbiamo reso un pezzetto del nostro mondo più pulito. E leggendo il commento di Gianni Campus vedo con piacere che non siamo i soli…

  19. francu says:

    Va bene ci incazziamo tutti e poi? Quando vediamo la tipa che butta la cicca nella sabbia, su ziu con la fetta di sindria in acqua che poi ci da fuliara a mari e il gaggio che lascia l’ichinusa sotto la sabbia quanti di noi si alzano e protestano, chiamano i vigili?
    Lo scramento comincia con sa brigungia che devono sentire.

  20. Sono ormai molti anni che non faccio il bagno al Poetto.
    Frequento d’estate una spiaggia, piccola e discreta, di Villasimius, vicina a casa mia.
    Quando scendo in acqua, passo in genere qualche minuto, fra la curiosità generale, a dare la caccia a tutti i rifiuti, galleggianti o meno, che si trovano nel mio raggio d’azione. Una volta catturati, li trasporto a un bidone per la spazzatura, che la lottizzazione ha predisposto – bontà sua – per chiunque ne abbia bisogno.
    Nella caletta arriva di tutto: ci sono porcherie stanziali, ormai visibilmente frullate dal mare, e ci sono porcherie fresche di giornata: si potrebbe dire – nel vero senso della parola – “da bere”.
    Cicche, involucri di merendine, piatti e bicchieri di plastica e infine – tronfio – l’assorbente, vero indiscusso sovrano del disgusto balneare.
    Perchè faccio la mia raccolta?
    Se non lo capite, meritate che non ve lo dica.
    Comunque, solo per orientarvi: perchè dopo faccio il bagno nel pulito, invece che nello sporco.

  21. MammaTigre says:

    Multe, multe e multe. E pure per i fumatori che abbandonano i mozziconi sulla sabbia. Toccare il portafogli, dato che certa gente ha come unità di misura la materia e non i valori più profondi… Su scrammentu ci oliri…

  22. nicola says:

    Dopo la guerra in Libia tanti cecchini di Gheddafi sono rimasti disoccupati. Assumiamoli e mettiamoli sulla sella del diavolo a fare la guardia.

  23. efisio erriu says:

    basterebbe che qualche quotidiano diffondesse la notizia che vigili urbani in costume si aggirano per la spiaggia sanzionando i bagnanti sporcaccioni… vedi come si darebbero una regolata… non è necessario la notizia sia vera.. ah ma allora l’unione non la pubblicherebbe… oh peccato un giornale così serio non farebbe eccezione neanche per una così giusta causa…..

  24. ZunkBuster says:

    Anche il comune pero’ non fa più’ le pulizie come un tempo, e non solo in spiaggia. Si puo’ dire senza essere bollati come oppositori di Zedda?

    • attento!!! adesso qualcuno di Sel ti risponderà dicendoti “ah… preferivi Floris? preferivi Fantola?”… guai a criticare Solo Tronco…
      comunque hai ragione 🙂

  25. Io sospenderei il servizio di pulizia della spiaggia. Le persone dovrebbero, per forza, tenere pulita la spiaggia. A meno che non piaccia andare a prendere il sole all’immondezzaio.

    • Neo Anderthal says:

      Sono d’accordo, e credo che abbiano fatto da qualche parte un esperimento simile.
      Si dovrebbe iniziare con una campagna di informazione.

  26. …ha ragione ARMANDINO: “multeee? ma cali multeee, dasi fuliada e moi tin ci da pappasa s’aliga! …conto fino a dieci e dopu partinti is croppusu e su scrammentu!!!” :o)

  27. vittorio says:

    Si potrebbe introdurre il Daspo contro gli incivili. Divieto di presentarsi in spiaggia per tot anni

  28. credo poco nelle multe (troppo improbabile beccare la gente “in flagrante”), molto di più in più cestini e servizio ritiro rifiuti più efficiente.
    e in campagne informative ed educative mirate, con spiegati i costi della pulizia e il danno di immagine e quindi di ricadute economiche per la città.
    alla fine il buon esempio e l’educazione DEVONO funzionare …

    • robespierre says:

      Questo andrebbe bene in un paese civile, in una città civile, purtroppo qui hai a che fare spesso con dei selvaggi a cui delle ricadute economiche e del danno all’immagine proprio non ndi d’affutti nudda.!

  29. robespierre says:

    Tutto condivisibile, eccetto le finte fucilazioni: devono essere reali!

  30. Sarebbe opportuno pure proibire il fumo, dato che la spiaggia si riempie di cicche.

    • no, questo è eccessivo:
      sarebbe come vietare di bere e mangiare in spiaggia perché la spiaggia si riempe di cartacce e bottiglie …
      è anche questo un problema di educazione e di civiltà:
      le cicche si sigaretta non si devono buttare neanche per strada, non solo in spiaggia.

      • Il fumatore ammorba l’aria di quanti si trovano sottovento, è molto difficile coglierlo mentre getta la cicca mentre è facile mentre fuma.
        L’anno scorso ho calpestato una cicca accesa facendomi male: questo non dovrebbe avvenire.

  31. squadre di vigili urbani al tramonto, quando i bagnanti lasciano la spiaggia, d’accordo, ma anche molti più contenitori per l’aliga, così da non fornire le solite, banali scuse ai caddozzi di turno!

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