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Poligoni sardi, il Comitato “Gettiamo le basi” fa due conti: “Per bonificare Teulada serviranno trent’anni e centinaia di milioni di euro!”

Il comitato “Gettiamo le Basi” ieri ha inviato una mail a tutti i componenti la Commissione parlamentare d’inchiesta sull’uranio impoverito, nella quale propone una riflessione sul tema delle bonifiche dei poligoni sardi. Ecco la lettera.

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COMITATO SARDO GETTIAMO LE BASI

Alla Commissione Parlamentare d’inchiesta sull’esposizione a possibili fattori patogeni, con particolare riferimento all’uso dell’uranio impoverito.

Oggetto: Bonifica del Poligono Interforze Salto di Quirra (PISQ).

Riferimento seduta del 15/05/2012, audizione del Generale di Squadra Aerea Maurizio Lodovisi.

Incipit 1 Considerato che la Commissione a conclusione della seduta n. 70 “prende atto che, allo stato, mancano elementi d’informazione su costi e modalità di attuazione degli interventi” di messa in sicurezza e bonifica del Pisq, affidati al gen. Lodovisi, resi indilazionabili a seguito dei fatti gravissimi esposti dal procuratore Fiordalisi, riteniamo doveroso portare all’attenzione studi ed esperienze di situazioni analoghe da cui si possono ricavare, in tempi brevi, le informazioni richieste dalla Commissione.

Incipit 2 Al fine di delineare un quadro dell’operazione di bonifica, resa indilazionabile dai risultati dell’indagine condotta dal procuratore Fiordalisi, lacunosamente adombrata dal gen. Lodovisi, alcune indicazioni possono essere tratte da studi effettuati in situazioni simili a quella del Pisq e dalle esperienze nelle basi militari statunitensi.

Si porta pertanto all’attenzione:

1) Lo studio del CNR di Ancona del 2005 titolato “Studio per la riduzione dei vincoli permanenti nell’area marina di Teulada”, commissionato dal ministero della Difesa o dalla Marina Militare, (le fonti divergono) offre indicazioni su tempi e modalità d’intervento per la rimozione dei residuati bellici, dell’ esploso e inesploso. Prevede un tempo di circa trenta anni per portare a termine l’operazione, la stima non si discosta da quella standard dei centri studi delle forze armate degli Stati Uniti.

L’indagine non considera la decontaminazione da sostanze radioattive e nano particelle. Se si tiene conto del fatto che l’immensa area marittima annessa al Pisq (kmq 28.400 solo una delle quattro zone di mare militarizzato a fronte dei complessivi kmq 750 di Capo Teulada) è quasi esclusivamente interessata da tiri terra-mare e mare-mare, l’operazione di rimozione dei residuati bellici appare molto più complessa e tecnicamente più difficile di quella indicata per Capo Teulada dove i tiri sono prevalentemente mare-terra, quindi l’esploso e l’inesploso si concentra in un’area ridotta.

Si ha notizia del rapporto del CNR esclusivamente dai media locali (si veda allegato 1 articolo a firma Enrico Fresu) e dalle dichiarazioni di Amministratori, rappresentanti del ministero della Difesa e delle Forze Armate nel corso dell’acceso dibattito pubblico sul tema bonifica negli anni 2005-06.

2) Bonifica in corso del poligono di Vieques, Portorico, da parte degli Stati Uniti.

Il poligono caraibico, dismesso il 1/5/2003, per tipo di attività e dimensioni può considerarsi come il gemello minore di quello di Capo Teulada, per estensione è poco più di un terzo del Pisq. E’ stato ufficialmente ammesso l’utilizzo di “alcune”munizioni all’uranio. La bonifica ha avuto inizio nel 2002, stando al programma terminerà nel 2022, però finora è stato ripulito solo un terzo. Il budget standard degli Usa per la bonifica di siti militari è stato presto sforato, è stato necessario istituire un super found. Finora sono stati investiti $ 486 milioni. Una mole d’informazioni è facilmente reperibile in internet, sia nei siti governativi, sia nei vari siti di organizzazioni di cittadini e ricercatori indipendenti.

3) Bonifica della base Usa nell’isola hawaiana di Kaho’olawe (più piccola di Capo Teulada): investiti $ 400 milioni, bonificato il 10% dell’area.

4) Informazioni preziose sui problemi che pone l’operazione bonifica emergono dalle vertenze pluridecennali versus Usa di Panama, Costa Rica, Giappone, Corea ecc.

5) Contaminazione delle falde acquifere nella base di Camp Lejeune (Nord Carolina), rapporto del 19/1/2012 dell’Agency for Toxic Substances and Disease Registry (ATSDR).

http://pogoblog.typepad.com/pogo/2012/01/navy-pressures-agency-into-redacting-information-fromcamp-lejeune-investigation.html

http://www.washingtonpost.com/national/health-science/documentary-reveals-how-contaminatedwater-at-the-nations-largest-marine-base-damaged-lives/2012/01/10/gIQAfpy4GQ_story.html

Cagliari, 20 maggio 2012

Comitato sardo Gettiamo le Basi

Per il comitato
Mariella Cao

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12 Comments

  1. Pingback: Dal nostro inviato al poligono di Teulada! Sbarchi, mitra, elicotteri, navi, sabbia bianca e mare cristallino! Ecco le immagini! « vitobiolchini

  2. Egregio Ainis,
    preso atto che, a parte gli insulti gratuiti per chi non la pensa come lei, non rimane nient’altro, la lascio alle sue dotte elucubrazioni.
    Buona confusione

    • Gentile Mah,
      temo che sbagli bersaglio (traduco: non ha capito una beata fava). Ma che vuole che me ne freghi se una persona priva degli strumenti critici per leggere un articolo (lei) dice un sacco di sciocchezze? Sfruttavo l’ignoranza di Mah per riflettere sul fatto che si forma l’opinione pubblica facendo leva proprio su questo, sull’ignoranza di chi a scuola non impara come si legge e come ci si informa. Per questo ho citato il bizzarro Pintore (come sineddoche di Mistero, Kazzenger&C) e Gabanelli (tanto per dire il variopinto Giannino&C).
      Pertanto non ho insultato nessuno: né Mah, né sua cugina Bah, né il nipotino Chissà.
      Se lei non sa leggere un articolo saranno ben fatti suoi, no? (E in ogni caso fa parte di un club numeroso: quelli che pagano il biologico il doppio, credendo di essere furbi come volpi e la lattuga a chilometri zerò così si risparmia sulla generazione di CO2; Iannacci ci ha anche scritto una canzone: ne sia giustamente orgoglioso)
      Cordialmente,

      PS – Per chi fosse interessato ai meccanismi per la creazione di una “nuova rivoluzionaria scoperta”, ad esempio il celeberrimo E-CAT, basato sulal fusione fredda, legga questo http://exxworks.wordpress.com/2012/02/02/sherdanu-e-fusione-fredda-ssdd/

  3. Gentile Ainis,
    perdeva meno tempo linkando una qualsiasi delle innumerevoli fonti che smentiscono le “cazzate” di Del Giudice (che poi si basano sulla teoria della “fusione fredda” di Fleishmann e Pons che, guarda caso, è stata sperimentata a Frascati dall’ENEA quando c’era ancora Rubbia, non proprio l’ultimo dei babbei).
    Le faccio soltanto notare che l’argomentazione di Del Giudice, che sono sicuro Lei smentirà incontrovertibilmente, spiega proprio come mai le armi all’uranio impoverito non lascino tracce di “uranio impoverito” (come dice qualcuno, l’uranio impoverito è solo il “mandante”), che infatti, come era ovvio, non sono state trovate nemmeno a Quirra.
    Quanto al resto, con tutto il rispetto per la Gabanelli, Pintore e Atlantide, purtroppo ho altro da fare.
    Cordialmente

    • Gentile Mah,
      esatto, la fusione fredda è una bufala (e lei non è in grado di leggere i lavori originali del gruppo di Frascati che per l’appunto lo dimostra né di capire come funziona il munizionamento ad uranio impoverito). Come le dicevo ci vuole la voglia di studiare ed impegnarsi (oltre alla capacità). Dipenderà dai suoi numerosi impegni, certo, un ottimo motivo per restare ignoranti.
      Cordialmente,

  4. Molto Deluso says:

    Risultati delle indagini del procuratore….ancora non provate…perchè nello stesso territorio i Miltari non si ammalano e i pastori si ?!! e il caso di approfondire le indagini prima di parlare di chiusura e Bonifica da cosa poi uranio ….torio ..arsenico……tutto ancora da provare …onde eletromagntiche..di tutto un po’ forse…

    • Gentile Mah,
      a parte l’enorme (e rimarchevole!) concentrazione di fesserie, faccende del genere dovrebbero far riflettere in modo serio, perché capita che persone convinte di far del bene si comportino in modo simile, facendo sì che la causa per la quale si battono (o affermano di battersi) ne abbia un danno. Poiché smontare cretinerie come queste è agevole, si finisce per perdere di vista le cose serie, come quelli che pretendono di “bonificare” Quirra dall’uranio impoverito senza prima chiedere che venga attuata una campagna di indagine per vedere se ce ne sia o meno (e soprattutto «cosa» ci sia)!
      Accade lo stesso per gran parte del mondo indipendentista isolano. Prenda ad esempio quel genio politico e giornalistico di Gianfranco Pintore. Ha fatto della cazzata storica la principale categoria politica della propria idea indipendentista, così, se cerca di leggere ciò che scrive (talvolta espresso in un italiano dignitoso) lo trova mimetizzato da articoli di bizzarri personaggi che leggono la scrittura nuraGGica del secondo millennio a.C. in un reperto del primo millennio D.C. (scambiando un fregio per un’epigrafe!) oppure degli epigoni di Atlantide (per non citare gli altri, forse ancora più stravaganti). Il risultato? Che Pintore (e ciò che vorrebbe esprimere come idea politica) finisce per confondersi con Atlantide e le altre cazzate!
      Sfortunatamente, in questo errore cadono spesso personaggi di alto spessore mediatico (una per tutti, Milena Gabanelli) provocando danni di non poco conto. Ricordo ad esempio una puntata di Report, che parlava di grano duro OGM, costruita senza la minima cognizione scientifica del problema.
      La soluzione?
      Cercare di informarsi entrando nel problema (spesso è possibile, anche se talvolta è necessario un certo impegno). Ad esempio, tornando alla sua citazione (e avendo una certa dimestichezza con l’inglese) non è difficile smontare gran parte delle cazzate con una piccola indagine in rete. Però bisogna dedicarci del tempo e non pretendere di trovare un articolo di cui fidarsi ciecamente.
      Cordialmente,

  5. Renato says:

    Nelle zone militari di Quirra, Teulada e Santo Stefano hanno inquinato, ma è anche vero che molte zone costiere sono state preservate dal cemento selvaggio. Vedi a Cagliari la Sella del Diavolo e il Colle di S. Elia.
    Renato

    • University says:

      Inquinamento da esercitazioni o presenza militare e cementificazione possono stare, secondo me, sulla stessa faccia della medaglia.

  6. University says:

    Prima di bonificare sarebbe il caso di chiudere le basi ed i poligoni! Speriamo presto!

  7. Gentile Biolchini,
    ha fatto benissimo a pubblicare la lettera (suscitando, si spera, una discussione, dunque attenzione). Mi permetto di aggiungere alcune considerazioni sullo studio epidemiologico che verrà eseguito sulle popolazioni insediate nelle vicinanze dei poligoni, di cui, a mio avviso, non si parla abbastanza (ne ho scritto qui http://exxworks.wordpress.com/2012/05/16/capo-frasca-la-sindrome-di-quirra/).
    Nel merito della lettera di Mariella Cao (e premesso che sarei felicissimo di mandar via i militari, sperando però che le aree non vengano coperte di mattoni e villette) devo purtroppo segnalare quanto ho già espresso in commenti precedenti riguardo l’operato di Fiordalisi. Cao rimanda a dichiarazioni di Fiordalisi prive di validità scientifica (purtroppo) ma soprattutto commette un errore imperdonabile, quello di paventare la possibilità di interventi di bonifica privi del necessario supporto fornito da indagini che devono «necessariamente» essere effettuate preliminarmente.
    Non esistono casi «campione» cui riferirsi: è necessario invece studiare caso per caso e farlo quanto prima, senza dare avvio a interventi che, pur in buona fede, rischiano di essere controproducenti e non portare al risultato che tutti auspichiamo (il ripristino di una situazione di dignitosa sicurezza per la salute). Lo studio citato da Cao (quello del CNR su Teulada) riguarda semplicemente la rimozione dei rottami e dell’esplosivo ancora presente a causa di inneschi difettosi. Quindi «non è» rappresentativo dell’effettivo inquinamento del PISQ (o di Teulada, ancora sconosciuti poiché non sono stati studiati!).
    Pur apprezzando la testaccia dura di Cao (averne…) è necessario sia chiaro che bisogna chiedere prima di tutto uno studio indipendente sull’effettivo stato ambientale nei poligoni. Se per farlo si vuole sfruttare il clamore provocato da Fiordalisi, va benissimo, ma guai a dare inizio ad una pretesa «bonifica» senza prima sapere con ragionevole precisione cosa si deve bonificare (errore pazzesco già fatto da Fiordalisi!). In caso contrario si correrebbe il rischio di adottare procedure errate e non efficaci (cioè di lasciare un territorio inquinato pensando che non lo sia, magari spendendo meno!).
    Quanto ai costi, sono tutti sottostimati (soprattutto quello di Teulada)!! Anche in questo caso, attenzione a non chiedere una generica «bonifica da xyz milioni di euro», quanto l’eliminazione dei contaminanti determinati da uno studio serio, affidato ad un ente indipendente. Può sembrare banale ma c’è una differenza fondamentale: nel primo caso un uomo politico si vanterà di aver destinato xyz milioni alla bonifica, nel secondo dovrà invece vantarsi (se lo potrà) di aver rimosso la situazione di inquinamento secondo lo studio preventivo. Evidentemente non è lo stesso.
    Infine: attenzione alle sciocchezze sull’uranio impoverito. A Quirra non ne è stato trovato, quindi non bisogna chiedere che venga rimosso (perché, se poi non si trova, arriva qualcuno che ci dice che non ce n’è bisogno e così tutto il resto rimane dov’è!). Chiediamo invece un’indagine meticolosa e chiediamo che venga effettuata quanto prima. Per l’indagine epidemiologica la politica si è mossa, adesso pretendiamo il resto!
    Cordialmente,

    PS – Per cortesia, non lasci passare sotto silenzio che il tempo passa e la commissione insediata all’ISS ancora non ha reso pubblici i dettagli per gli studi epidemiologici su Frasca, PISQ e Teulada. Non dico di mettere fretta, ma di stare attenti sì.

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