Cagliari / Sardegna

Soru: “Non vendo Tiscali, ed ecco come la rilancerò”. I sindacati: “Bene i conti, ma lo spin off non ci piace e il contratto di solidarietà non va snaturato”

Vi propongo il comunicato stampa congiunto che i sindacati nazionali di categoria hanno diffuso dopo l’incontro avvenuto martedì scorso con l’amministratore delegato di Tiscali, Renato Soru. La nota è interessante soprattutto perché svela i progetti per il rilancio dell’azienda e dice a chiare lettere che Soru non ha alcuna intenzione di vendere la sua quota azionaria di Tiscali Italia. La nota arriva al termine di un periodo abbastanza travagliato per i dipendenti di Sa Illetta: vi ricordo che su questo blog è stata pubblicata la lettera di un lavoratore, poi la risposta di un manager, poi ancora una nota della Rsu di Tiscali. Ora da questo documento congiunto emerge una volontà nuova di superare la crisi, soprattutto creando un clima di fiducia tra i lavoratori. Per chi fosse interessato, questo è il documento in Pdf.

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COMUNICATO

Il giorno 8 maggio si è svolto l’incontro fra le Segreterie Nazionali, Territoriali di SLC/FISTEL/UILCOM, di concerto con le RSU e l’amministratore delegato di Tiscali, dott. Renato Soru. Oggetto dell’incontro è stato l’andamento aziendale, la gestione dei contratti di solidarietà e le linee di intervento aziendali per i prossimi mesi .

Dopo un 2011 chiuso in negativo i dati della prima trimestrale 2012 segneranno, secondo quanto dichiarato dall’Amministratore Delegato, una inversione di tendenza, facendo registrare, dopo otto anni, un utile netto. Un risultato al quale si affianca quello della generazione di cassa per circa 25 milioni, che permette a Tiscali di operare senza il rischio di accumulare passività. Sempre sul piano di risanamento, l’azienda ha dichiarato che a giugno verrà pagata una ulteriore tranche, circa 10 milioni, con la quale l’ammontare complessivo del debito di Tiscali scenderà a 127 milioni di euro. Risultati importanti ma che impongono ancora, sempre a detta dell’AD, una attenta politica di gestione delle risorse economiche (sia in termini di spese pubblicitarie che di investimenti in attività promozionali) che deve essere compensata da una forte attenzione all’innovazione ed all’efficienza.

Per quanto attiene le strategie di Tiscali, l’AD ha confermato la strategicità del mercato ADSL, annunciando nuovi contratti (comune di Pisa, Dexia, un bando da 3,5 milioni di euro con la Regione Sardegna, il contratto di cablatura della riviera di Rimini con l’accensione di punti di collegamento Wi-Fi) e confermando l’impegno ad unificare le piattaforme operative per migliorare i servizi offerti e il sistema di gestione dei crediti per ridurre al minimo le passività. A queste operazioni l’azienda sta affiancando nuovi progetti per offrire servizi di accesso alla rete più innovativi che possano portare ulteriore valore aggiunto ed aprire, in prospettiva, nuovi segmenti di mercato legati allo sviluppo della Rete Internet e dei servizi ad essa collegati, creando così le condizioni per assorbire gli esuberi registrati soprattutto fra i lavoratori dell’informatica.

In particolare l’AD ha dichiarato come Tiscali continui a puntare sullo sviluppo di Indoona al quale verrà affiancato il lancio di Streamago, un sistema che permette di creare servizi di web tv attraverso applicazioni di semplice istallazione ed esecuzione. Altro progetto sul quale l’azienda punta molto è la realizzazione di un motore di ricerca con il quale poter incentivare le quote di mercato legate alla pubblicità via web (a questo progetto l’azienda sta lavorando in collaborazione con l’Istituto Italiano di informatica e la facoltà di informatica dell’Università di Pisa).

Al fine di focalizzare le attività a valore aggiunto legate ai servizi internet, l’azienda ha confermato la volontà a voler procedere a “spin off” di attività che dovrebbero portare alla nascita di società, interamente controllate da Tiscali, che possano, da un lato, continuare a svolgere le attività attuali aprendosi, dall’altro lato, al mercato. In particolare Tiscali ADV, la divisione che si occupa di pubblicità via web, dovrebbe essere la prima divisione ad essere “societarizzata” dando vita ad una società della quale Tiscali deterrà l’intero pacchetto azionario. Dal punto di vista della proprietà della nuova azienda, l’AD nel ribadire la volontà di detenerne il controllo, ha dichiarato che la possibilità di coinvolgimento di altri soggetti nella proprietà potrebbe riguardare al massimo una percentuale del 20% le cui risorse servirebbero a finanziare gli investimenti. Il personale impattato in questo progetto sarà quello attualmente impiegato nella rete di vendita.

L’AD ha escluso che ci siano progetti di vendita di questa nuova società, ed ha inoltre escluso la cessione della propria quota azionaria in Tiscali Italia.

Per quanto attiene al portale, l’amministratore delegato ha, invece, confermato che la proprietà, lo sviluppo e la gestione rimarranno sotto il controllo di Tiscali. Sin qui quanto dichiarato dall’amministratore delegato.

Le OO.SS. dal canto proprio hanno registrato positivamente la notizia del risultato della prossima trimestrale di cassa. In un contesto di mercato oggettivamente difficile, questa inversione di tendenza conferma la giustezza della ostinazione del sindacato nel convincere il management a superare la crisi partendo dalla tutela del perimetro aziendale e delle attività di business tradizionali. Così come il riallocamento delle unità in esubero sulle attività legate ai nuovi progetti è la conferma della validità delle professionalità presenti in Tiscali.

Le OO.SS. hanno inoltre accolto positivamente la dichiarazione dell’AD sulla volontà di continuare a considerare l’offerta e lo sviluppo dei servizi ADSL come parte fondamentale del Core Business aziendale. Aprire nuove frontiere nel business aziendale è una sfida da raccogliere a patto che questo avvenga nel primario obbiettivo di salvaguardare l’intero perimetro occupazionale e che rappresentano le linee guida dell’accordo del 3 Novembre 2011. Questo processo dovrà necessariamente avvenire attraverso un percorso mirato e condiviso di formazione e riconversione che parte dallo sviluppo delle attività esistenti e provi a ricercane di nuove. A riguardo la parte sindacale ha appreso positivamente la notizia dell’attivazione prossima di percorsi formativi attraverso finanziamenti regionali.

Per quanto attiene il progetto di Spin Off di alcune attività aziendali, le OO.SS. hanno espresso forti perplessità. Il primo fattore di perplessità è di natura giuridica ed è legato all’accordo sui contratti di solidarietà. L’accordo è stato pensato e ratificato a perimetro ben delineato e costante, uno spin off potrebbe alterarne i contenuti.

Il secondo fattore di preoccupazione è di natura industriale. Focalizzare le attività di alcune divisioni su settori con un potenziale di sviluppo molto elevato potrebbe essere una scelta condivisibile a patto che non sia l’inizio di un processo di svuotamento dell’attuale perimetro Tiscali. La dichiarazione dell’Amministratore Delegato di voler mantenere l’assoluto controllo delle nuove società è un elemento positivo ma andrà sostanziato nel modo più preciso e vincolante possibile. A riguardo le OO.SS. si attiveranno già nei prossimi giorni col Ministero del Lavoro al fine di sollecitare un incontro di verifica dell’accordo alla luce di questi nuovi progetti societari.

Per quanto attiene la verifica tecnica dell’accordo sui contratti di solidarietà, ulteriore oggetto dell’incontro, si è condiviso lo svolgimento, nei prossimi giorni, di ulteriori momenti relazionali nei quali l’azienda si è impegnata a fornire l’esatta fotografia, divisione per divisione, di quanto avvenuto sino ad oggi. Nel ribadire come i Contratti di Solidarietà non siano uno strumento di flessibilizzazione dell’organizzazione del lavoro, le OO.SS. hanno invitato l’azienda ad un confronto preventivo con le RSU su eventuali variazioni dello svolgimento di quanto pattuito. Un confronto che non può e non deve essere una mera comunicazione di ciò che è avvenuto o sta per avvenire di lì a breve, ma una effettiva condivisione delle eventuali variazioni delle ore di solidarietà pianificate nelle varie divisioni aziendali.

Le OO.SS. ritengono fondamentale continuare a lavorare per ricreare un clima di fiducia fra i lavoratori di Tiscali. Questa operazione potrà essere realizzata solo attraverso l’impegno costante della proprietà con il coinvolgimento di tutti gli attori in gioco e, soprattutto, a dare continuità agli investimenti (impegno che sta alla base dell’accordo sui contratti di solidarietà e sul quale poggia il patto sottoscritto per il risanamento ed il rilancio di Tiscali).

Il clima di grande preoccupazione che, obbiettivamente, serpeggia fra i dipendenti trova spesso la sua linfa in un difetto di comunicazione da parte del management. L’inversione di tendenza positiva dell’ultima trimestrale, il rinnovato e convinto impegno a fare del mercato ADSL la base imprescindibile per lo sviluppo di nuovi ed innovativi servizi di accesso alla rete sono fatti che vanno opportunamente condivisi con quelle stesse persone con le quali si sono raggiunti: le lavoratrici ed i lavoratori di Tiscali.

Roma, 11 Maggio 2012

LE SEGRETERIE NAZIONALI

SLC/CGIL
FISTEL/CISL
UILCOM/UIL

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27 Comments

  1. BORR-DAND says:

    SIGNOR SORU “RILANCIA TISCALI” FACCI SOGNARE COME I “TEMPI” D’ORO” TUTTI PARLAVANO DI LEI,. E’ GIUNTA L’ORA???!!!

  2. Soru e Melis sono gli unici governatori che la Sardegna abbia mai avuto: per il resto, padrini e servi, servi e padrini…..Se si presenterà alle elezioni (senza PD), non ho dubbi : meglio, molto meglio Soru.

  3. Pierino la peste says:

    Bah! Io direi che la questione è talmente elementare che come sempre le cose banali passano inosservate. Tiscali è 10 anni che non fa utili e di solito una società che non fa utili non dura 10 anni. Forse sono i suoi bilanci a non essere in utile e forse i soldini sono altrove… In secondo, luogo inizia a fare utili proprio nel momento in cui il suo AD non smentisce (anzi rafforza) l’idea di volersene liberare? Ebè certo chi la comprerebbe mai una società che non fa utili? Soru sta solo preparando il campo a cedere la società, lo dimostra il fatto che per la prma volta ha dichiarato utili e lo dimostra il fatto che sta facendo spin off su alcuni rami d’azienda come l’ADV che ovviamente non venderà insieme al borrone adsl… meditate gente, meditate…

  4. Pingback: Ma Soru smentisce i sindacati: “Non ho mai detto che non intendo vendere la mia quota di Tiscali! Per il bene della società, potrei valutare una eventuale cessione” « vitobiolchini

  5. Occhialonero says:

    Concordo con Anonimo. Los Aficionados del blog continuano a non sentirsi…….

  6. Occhialonero says:

    Certo che a Adbuster la fantasia non manca! L’accanimento contro Soru è talmente elevato che fa proprio fatica a ‘pensare normale’. Possibile che si metta così tanto impegno per depotenziare ogni notizia positiva che riguarda Renato Soru? Bisogna ammetterlo……..Soru candidato a futuro governatore della Sardegna fa tremare i polsi! A sinistra più che a destra!!!
    ps. mancano diversi commenti di aficionasos che hanno scritto tantissimo in occasione della lettera del lavoratore anonimo di Tiscali. Saranno tutti al mare!!!!!

  7. Anonimo says:

    E che cosa dovrebbe fare Soru??? Assumere qualche figlio di sindacalista o di qualche politico??? Come sempre tutti a sparargli addosso, perchè non si sa mai potrebbe venirgli l’idea di ricandidarsi alla Regione. Ripeto se lo farà lo sosterrò! Ma dubito che in mancanza di un programma serio e soprattutto di una coalizione di centrosinistra compatta e coesa, lo farà. Non esistono allo stato attuale le condizioni. Esiste solo un rigurgito della Castixedda che non vuole mollare nemmeno una poltrona, che ancora non ha sistemato tutti i parenti (a causa della crisi!), che considera diritti i privilegi acquisiti. Esiste una Casta la cui parola Meritocrazia è come la kriptonite per Superman e che anche in Sardegna fa rima con Albania! Ma guardate negli enti, in regione, in provincia, kantu koncas de burrinku ci funti. Tottusu accozzausu! Sempre meglio Soru e tutti coloro che sono in grado di portare avanti un Programma serio per la Sardegna!

  8. Un risultato al quale si affianca quello della generazione di cassa per circa 25 milioni, che permette a Tiscali di operare senza il rischio di accumulare passività. Sempre sul piano di risanamento, l’azienda ha dichiarato che a giugno verrà pagata una ulteriore tranche, circa 10 milioni, con la quale l’ammontare complessivo del debito di Tiscali scenderà a 127 milioni di euro. Risultati importanti ma che impongono ancora, sempre a detta dell’AD, una attenta politica di gestione delle risorse economiche (sia in termini di spese pubblicitarie che di investimenti in attività promozionali) che deve essere compensata da una forte attenzione all’innovazione ed all’efficienza.

  9. Adbuster says:

    Traduzione delle comunicazioni di Soru.

    Se mi voterete alle regionali, non venderò l’azienda. Anzi: rilancerò e sarà prosperità per tutti.
    Se mi voterete.

    • Aramis says:

      Invece piacciono di più gli altri che dicono: se mi voterete vi faccio entrare in un ente o alla Asl, poi vi stabilizzo con legge e tanti saluti a tutti. A cont’e guvernu.

      • University says:

        Intendi come ha fatto lo stesso Soru con la stabilizzazione dei precari dell’Ente Foreste oppure con l’assunzione dei 104 agenti del CFVA magicamente lievitati ad oltre 300?

      • Aramis says:

        I 104 agenti hanno fatto un concorso. You know?

      • University says:

        Si si, certo. Ma il concorso era per 104 agenti, non per 300 e più! O le regole valgono solo quando conviene! Non c’è peggior cieco di chi non vuole vedere!

      • Ascò ma perchè non guardi cosa sta succedendo oggi con Oppi??? Molto meglio vero???

      • University says:

        No, certo che non va meglio! Assolutamente! Ma questo non significa che andasse bene prima! Sto solo dicendo che Soru non è migliore di chi lo ha preceduto ne di chi gli è succeduto! Ma tu tifi a prescindere, così come fanno i supporter di Berlusconi! Vota per Soru, nessuno te lo vieta, ma non cercare di impedire agli altri di avere un proprio punto di vista, specialmente quando si tratta di argomenti facilmente dimostrabili! La faccenda dell’Ente Foreste ed il concorso al CFVA sono casualmente tra questi!

      • Ascò n’antra borta, Soru migliore o no, lascialo giudicare ai Sardi! Ed a sentirli ( evidentemente non lo fai) per ora è stato il miglior governatore che abbiamo mai avuto! Bye Bye

      • University says:

        E tu chi saresti? I Sardi? e che orecchi hai, visto che li hai sentiti tutti tu? I Sardi, mi pare, l’hanno già giudicato, tant’è vero che ora in Regione c’è uno che è indubbiamente peggio di lui ma questo non vuol dire che lui sia il meglio in assoluto. Fattene una ragione, rassegnati al fatto che esistono persone che non la pensano come te e apri gli occhi, oltre che la mente, per vedere in modo acritico tutte le cose,non solo quelle che ti fanno comodo.

      • Io mi rassegno soltanto al fatto che milito in un Partito che si chiama Democratico e che credo nella Democrazia e nella gente! Mi basta.

      • Neo Anderthal says:

        Acritico?

      • University says:

        Visto che credi nella democrazia non avrai problemi nell’accettare l’esistenza di punti di vista diversi dal tuo.

      • University says:

        In effetti avrei potuto usare un altro vocabolo…

    • Gentile Adbuster,
      per una volta non condivido la sua arguzia. Direi che si potrebbe invece tradurre così: “Una dimostrazione che quando si annega ci si aggrappa anche ad una cacca di cane, basta che galleggi!”.
      Però senza esagerare, perché questa storia degli spin off non piace troppo (chissà perché!). Bisognerebbe tradurre dal sindacalese, ma io non sono bravo come lei. Qualcosa come: “Lo spezzatino non ci piace, quindi cambia menù!”
      Cordialmente,

      • Adbuster says:

        In effetti le traduzioni possibili sono sempre più d’una, come diceva il mio prof di latino e greco.

        Provo con questa:
        Soru: “Vedete che sono una brava persona?”

    • Io non mi avventuro a tradurre discorsi relativi a realtà importanti che la mia condizione intellettiva non comprende; ripropongo qui il commento di Occhialonero alla lettera del lavoratore Tiscali:
      Cari ragazzi, Tiscali è l’unica azienda sarda, che vi ricordo ha più dipendenti dell’Alcoa e Euroalluminia messe insieme, che ha cercato di risolvere il problema occupazione senza ricorrere a manifestazioni in piazza Colonna e senza ricorrere ad aiuti pubblici. Facile inviare una lettera e dire che manca un piano industriale. La crisi è planetaria e Tiscali, piú di altre aziende, è soggetta alle dinamiche negative dei mercati internazionali. Cercate invece di fare quadrato, analizzate i problemi nel concreto, siate realisti e non fate demagogia. Tiscali oggi ha bisogno al massimo di 300 dipendenti. Le competenze che l’azienda non può più assorbire, si mettano in gioco e creino piccole aziende di servizi ad alto valore tecnologico che aiutino il mondo imprenditoriale sardo a sviluppare cultura di impresa 2.0. C’è fame di queste cose. Come a suo tempo, Tiscali vi ha trasmesso conoscenza e ne ha da voi ricevuto, ora è il momento di rischiare qualcosa direttamente , mettendo a disposizione le proprie conoscenze. Dovete capire che non vi salverà nessun piano industriale, nessun buon acquirente. Vi salverete da voi stessi se avete buone idee da mettere sul mercato e passione per realizzare buone idee nell’ottica del bene comune. Tiscali è in una parabola discendente, ma non per questo va stigmatizzata e accusata da tutti. A far questo ci pensano già altri…..
      Il posto fisso è finito. Vedrete che anche lo Stato, la Regione, le asl, a breve ricorreranno a formule simili alla CIG.
      Portate rispetto per la vostra azienda e pretendetene altrettando, ma abbiate intuito nel capire quando è arrivato il momento di imboccare altre strade. Si possono fare tante cose buone e nuove. Chiedetelo ai quei ragazzi di Sardex……

      Detto questo a Renato Soru si possono muovere tutte le critiche che vogliamo a patto di aver chiaro che parliamo di persona (politico, imprenditore)due spanne più in alto di tutti noi commentatori “di pancia”.
      Non voglio dover rivotare Renato Soru alle regionali e per evitare questo non c’è che trovare un candidato che mi rappresenti con altrettanta dignità di Soru.

    • E che cosa dovrebbe fare Soru??? Assumere qualche figlio di sindacalista o di qualche politico??? Come sempre tutti a sparargli addosso, perchè non si sa mai potrebbe venirgli l’idea di ricandidarsi alla Regione. Ripeto se lo farà lo sosterrò! Ma dubito che in mancanza di un programma serio e soprattutto di una coalizione di centrosinistra compatta e coesa, lo farà. Non esistono allo stato attuale le condizioni. Esiste solo un rigurgito della Castixedda che non vuole mollare nemmeno una poltrona, che ancora non ha sistemato tutti i parenti (a causa della crisi!), che considera diritti i privilegi acquisiti. Esiste una Casta la cui parola Meritocrazia è come la kriptonite per Superman e che anche in Sardegna fa rima con Albania! Ma guardate negli enti, in regione, in provincia, kantu koncas de burrinku ci funti. Ua surra de akkozzausu, destra e sinistra che convergono al centro, a seconda della convenienza! Sempre meglio 10, 100, 1000 Soru insieme a chi è in grado di portare avanti un serio programma di riforme per la Sardegna! Tutto il resto è aria fritta preventiva.

  10. Occhialonero says:

    Finalmente una notizia positiva. Ho sempre pensato che Renato Soru stesse facendo il massimo per garantire la continuità aziendale. Ora ci si aspetta che la stampa locale riporti bene quest’importante notizia. In giro pero’ ci sono troppi gufi, troppe kugurre….. !! In bocca al lupo all’AD, ai lavoratori, a Tiscali.

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