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Comunali a Cagliari: il Corriere della Sera e Linkiesta.it parlano di noi! E concordano: “Due candidati anomali per una città in crisi”

A pochi giorni dalle elezioni comunali a Cagliari, la grande stampa nazionale scopre la città e fa il punto sulla competizione che designerà il successore di Emilio Floris. Oggi il Corriere della Sera pubblica un articolo di dal titolo: “Cagliari, due “irregolari” per rilanciare una città in crisi”.

Dopo l’ubriacante prosa di Alberto Statera su Repubblica (che, quando parla della nostra isola, conosce solo lo schema interpretativo “Renato Soru contro il resto del mondo”) il pezzo di Marco Imarisio analizza punti di forza e di debolezza di Massimo Fantola e Massimo Zedda e ci riporta a più concrete argomentazioni:

“Oggi Cagliari è così, uno strano impasto di cose fatte e altre lasciate per aria o concluse alla meno peggio. La città delle incompiute, vista da sinistra, oppure la citta in trasformazione, secondo un centrodestra chiamato a conservare una delle sue roccheforti, governata dal lontano 1992”.

Anche il sito Linkiesta.it si occupa di Cagliari. Nel pezzo “A Cagliari il Pdl ha un candidato che non piace al Cav.” Gianni De Gomera dà un po’ troppo credito alla presunta “differenza” dei Riformatori dal Pdl e attribuisce al sindaco Floris lo slogan (mischino, lo avranno informato male) “Cagliari, città di bellezza”. Il quadro è però assolutamente oggettivo:

“Chi vince? «Il meno peggio», secondo la vulgata kalaritana. Il quadro, per chi conosce la politica di questa città, è chiaro. Le undici liste che sostengono Fantola (Pdl, Udc, Riformatori, Centro giovani su tutte) sono fortissime, infarcite di candidati acchiappa-preferenze, mentre quelle dell’attuale opposizione sono state definite «debolissime»”.

Buona lettura.

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12 Comments

  1. Marco P says:

    o piccioccus, no fait a crei troppu a sa genti in s’arruga e nimmancu a is sondaggius!!
    Gli elettori di destra, tendenzialmente, e soprattutto con questa destra di oggi di cui c’è poco di cui andare fieri, anche in città- sono lontani i tempi di Delogu in cui te lo dicevano con spavalderia che votavano Delogu e non Ritarella Carboni Boy o il suo successore e non Mistretta – è certo che nascondono di più le loro intenzioni di voto.. per compiacere l’interlocutore ti dicono che votano un giovane, che sono per il cambiamento… poi però in gabbina..: e spesarì! glielo faccio a sfreggio di votare a fantola…

    comuque per me Zedda ha sul serio reali possibilità. io ho il sentore di uno scarso sostegno da parte del pdl che fa il lavoro per il voto di lista, ma si sta impegnando poco per il sindaco. Viito ripete di continuo che vince fantola, ma lo fa per scaramanzia, facc’è porcu.. 🙂

  2. ciaramella says:

    a me pare invece che la somiglianza con Cruise ci stia, naturalmente da un punto di vista puramente cinematografico: entrambi protagonisti di una mission impossible, però con esiti diversi.
    Non per fare il pindaccio, ma come fa a vincere un vendoliano con un centrosinistra come quello che c’è oggi, e per di più con il fuoco amico di Cabras? Se Dalema remò contro Soru per fargli perdere delle semplici elezioni regionali, figuriamoci cosa non faranno i piccoli capi del Pd sardo, già invidiosi l’uno dell’altro, per far perdere di un giovincello come Zedda, che li farebbe sentire generazionalmente superati.

    • Felice Castelli says:

      vedremo …
      però mi permetto di osservare che una visione di questo genere è “vecchia” almeno quanto D’Alema:
      etichettare Massimo Zedda come “giovincello vendoliano” significa proprio non capire assolutamente cosa sta succedendo in città, l’incredibile risposta della gente, l’entusiasmo che sta suscitando nelle persone (e soprattutto negli elettori del PD) questa candidatura.
      mi sa che stavolta i “piccoli capi del Pd sardo” poco potranno fare contro un’onda che travolgerebbe anche loro, oltre ai vecchi rottami del centrodestra …
      e se non sono degli stupidi suicidi, l’onda dovranno imparare invece a calvalcarla e a farcisi trasportare.
      vedremo …

      p.s.:
      la frase corretta è “mission IS possible”! 😉

      • ciaramella says:

        Felice, io mi augurerei che tu avessi ragione, ma anche io credo di conoscere Cagliari. Non sono i venticinque lettori di questo blog (scusa Vito, spero siano molti di più) o i giovani elettori del PD che tu frequenti che cambieranno le cose nella città del sole.
        Di Zedda mi permetto di continuare a credere che sia un po’ sprovveduto e per di più mal consigliato. Basti dire che sono mesi che è stato segnalato che nella sua pagina personale nel sito della RAS, il primo che trovi se fai una ricerca su di lui, alla voce Professione non ha indicato nulla, bel biglietto di presentazione! Di lui ho letto finora che ha fatto il cameriere e dei lavoretti precari: niente male per un CV da candidato sindaco di Cagliari, ajò.

      • Neo Anderthal says:

        Ciaramella, ma tu quanti giovani -under 35- conosci che invece hanno un curriculum pieno di lavori importanti? Massimo Zedda negli ultimi cinque anni ha fatto -molto seriamente- il consigliere comunale.
        Non mi pare che essersi occupato principalmente della cosa pubblica sia un demerito, per un candidato Sindaco.
        Vogliamo invece andare a vedere il curriculum -per esempio scientifico, con le pubblicazioni, visto che si tratta di un docente universitario- del Fantola?

      • Felice Castelli says:

        “giovani elettori del PD che tu frequenti ” …
        non è di aicci.
        per pure questioni anagrafiche non sono quelli gli elettori del PD che frequento e non era a loro che mi riferivo, ma alla risposta delle gente in strada, volantinando, alle persone adulte e anche anziane che ti accolgono con un sorriso, un augurio e una promessa di voto quando gli offri una speranza nuova, una bella occasione di cambiare finalmente le cose per il meglio in città.
        contenti di avere finalmente un candidato credibile da votare, al di là dei tuoi dubbi e perplessità, al di là delle facili e sterili polemiche su un percorso di vità che ha visto l’impegno politico fare premio sul curriculum accademico o professionale, senza però avere la compromissione con i poteri antichi che hanno certi altri 60 enni candidati … 😉
        vedremo …
        poi magari mi prenderò la sbruncata più brutta della mia vita, ma almeno sarà stata una battaglia degna di essere combattuta!

  3. Felice Castelli says:

    “… peggio degli ultimi cinque anni non può andare.”
    bah, speriamo.
    purtroppo abbiamo visto che al peggio non c’è mai fine e se dovessero vincere ancora gli stessi, mi sa che questo peggio lo vedremo … 🙁
    mi è piaciuto il passaggio sull’ “auspicio” di Fantola che i Riformatori riescano finalmente e riformare qualcosa: se sono 20 anni che non ci riescono, perché dovrebbero riuscirci adesso? 😀 😀 😀

    • Neo Anderthal says:

      I Riformatori, candu femmu pippiu, fianta galeras po piccioccheddus malus: “Nara, o Massimiliano, chi da sighis aicci furendi Vespinusu, Caballerus e Motorellasa d’accabasa aintru a su riformatoriu!!!”

      Ogni volta che sento il nome di questa “formazione politica” mi’nci scappa ‘sarrisu. Ma poi, dico, se c’è sempre da riformare quando è che le riforme entrano in funzione? Magari ci vorranno le riforme delle riforme e poi le riforme delle riforme delle riforme e dopo le riforme delle riforme delle riforme delle riforme… un gioco di specchi.
      Come proposito generale mi sembra analogo alla carota messa davanti al muso dell’asino messo a girare la mola, appesa in modo che il molente non possa arrivarci ma la insegua senza sosta.
      Auguri ai Riformatori di ogni specie, comunque.

  4. Ismaele says:

    Veramente bello il pezzo del Corsera… Non è facile fotografare dall’esterno una situazione complicata come quella di Cagliari. Ottima descrizione e ottima analisi (il peso del fuoco amico)

  5. Soviet says:

    Entrambi gli articoli concordano sul fatto che la campagna elettorale “non decolli”. Mi piacerebbe sapere com’è una campagna elettorale “decollata” (in senso aeronautico). Certo, c’è la crisi della politica ed il cittadino sempre più diffidente, ma anche una sproporzione di mezzi gigantesca tra centrodestra e tutti gli altri.
    Massimo Zedda, al momento, sta tenendo botta con le sole sue risorse e quelle scarse di SEL, che non conta tre soli consiglieri regionali e nessun parlamentare. Lo sta facendo con entusiasmo e inventiva, come le varie manifestazioni in giro per la città possono dimostrare (basta avere un amico di SEL su FB o accedere a You Tube per accertarsene coi propri occhi).
    C’è un altro elemento interessante che forse avrebbe necessità di essere portato all’attenzione: i supporters di Massimo Zedda sono tutti volontari, quelli di Fantola (a meno a quanto dicono loro) pagati.
    Qualcosa vorrà dire…

    • Se devo dire la verità non mi è piaciuto per niente. Mi è parso un articolo derivativo e poco vicino alla realtà. Un classico esempio di “detournement” giornalistico. Estremizzando la mia percezione: un po’ come quelli di alcuni reporter di guerra che se la scrivono comodi comodi in qualche albergo distorcendo e appiattendo le prospettive con un paio binoccoli. Magari utilizzando qualche dispaccio di chi sta in trincea e rimodellandolo a proprio piacimento. E poi basta con questa storia della somiglianza con Tom Cruise che mi paridi una pigara po’ culu. Quello che asserisce con forza Soviet (uno tra i più acuti dei commentatori di questo blog) è verissimo: SEL a Cagliari sopperisce alla grande disparità in termini di numero di militanti con la creatività. Acerba, certo, destrutturata, anche, Sel mi pare però una neonata realtà a suo modo già combattiva, un coacervo di voci giovani, con tanto entusiasmo e impegno civico/politico ( non retribuito peraltro) che fa ben sperare. Non so voi ma io, nel mio piccolo, a vedere le immagini su youtube del flash-mob sulle note di The Passenger di sua maestà Iggy mi sono pacatamente emozionato. Io ci spero in questa vittoria perchè sarebbe veramente un miracolo.

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