Giornalismo

Tutto per voi “Il Tg1 secondo Minzolini”, il libro bianco sul più importante telegiornale italiano. Tra omissioni e distorsioni/1

Il Tg1 diretto dal Augusto Minzolini passerà sicuramente alla storia dell’informazione italiana. Verrà citato nelle università, nelle scuole di giornalismo. Ma tra i comuni mortali, tra pochi anni resterà solo un vago ricordo e nessuno saprà più specificare (se non in maniera vaga) perché il Tg1 di Minzolini ha segnato un’epoca. Un dossier preparato dal comitato di redazione (l’organo sindacale interno) dal titolo “Il Tg1 di Minzolini” ripercorre  giorno per giorno le grandi tappe di questa stagione indimenticabile e che ancora continua. Ve lo propongo a puntate. Per non dimenticare.

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Il TG1 secondo Minzolini

 

Libro bianco sul Tg1 da giugno 2009 a marzo 2011  a cura del comitato di redazione
(Claudio Pistola, Alessandro Gaeta, Alessandra Mancuso in carica dal 30 giugno 2009 al 23 marzo 2011)

 

 

Giugno 2009 – Augusto Minzolini si è appena insediato alla direzione del Tg1

9 giugno – Minzolini si insedia al Tg1. Nel suo primo editoriale afferma che il suo telegiornale “si occuperà della vita reale della gente”.

15 giugno – Il ministro della Pubblica Istruzione Maria Stella Gelmini viene contestata a Milano da docenti e genitori durante la presentazione di un libro sulla scuola. Salta l’incontro, al Tg1 non se ne fa cenno.

17 giugno – Sul Corriere della Sera l’inchiesta di Bari e l’intervista alla D’Addario (pagata – a quanto racconta – per passare la notte a palazzo Grazioli). Il servizio nell’edizione delle 20 parla dell’inchiesta, dopo nove minuti dall’inizio della messa in onda, rivela che il magistrato è di “magistratura democratica”, non cita la D’Addario bensì D’Alema facendo intendere che l’onorevole a questo si riferiva quando pochi giorni prima aveva parlato di “scosse in arrivo”.

18 giugno – La Procura di Bari interroga cinque ragazze. Alle 20 il servizio del Tg1 parla genericamente di “presunto ingaggio di ragazze per avvicinare potenti”.

19 giugno – Nessuna notizia relativa all’inchiesta e alle reazioni suscitate (neanche quella di Avvenire, il quotidiano dei vescovi, che chiede al premier di ‘chiarire’ le voci sul suo conto). Invece si dà la parola a Berlusconi, che da Bruxelles denuncia “trame giudiziarie e attacchi personali”. Difficile per i telespettatori capire la difesa di qualcuno in assenza di notizie che lo riguardano.

22 giugnoSul caso escort, editoriale del direttore Augusto Minzolini: “Perché non vi diamo queste notizie. L’ultimo pettegolezzo del momento, le famose cene o feste nelle residenze private del premier Berlusconi, Palazzo Grazioli e Villa Certosa. Dentro questa storia piena di allusioni, rancori personali, non c’è ancora una notizia certa né un’ipotesi di reato”. Insomma solo gossip.

25 giugno – Si riparla al Tg1 dell’inchiesta di Bari con queste parole “è venuto alla luce un giro vorticoso di telefonate su feste e ragazze, un vero sistema”. In coda la convocazione di Niki Vendola, governatore Puglia, dal giudice. Che sia lui al centro dello scandalo sulle escort?

Luglio 2009 – prima consistente crisi di ascolti del Tg1 superato più volte dal Tg5

2 luglio – Monsignor Marchetto, segretario del Pontificio Consiglio dei Migranti, critica il ddl sicurezza del governo e i respingimenti. Non se ne dà notizia nel Tg1 delle 13.30. Solo una notizia letta dal conduttore alle 20.00. Eppure Monsignor Marchetto aveva commentato così: “la nuova legge porterà molti dolori e difficoltà a persone che si trovano in una situazione di precarietà”. Non solo, per il responsabile immigrazione della Caritas, Oliviero Forti, “il pacchetto non ha organicità ed è stato varato per fini di consenso”.

3 luglio – Il Tg1 delle 20 tace sul superamento della soglia del 9% del rapporto tra deficit e Pil. Alle 13.30 la notizia era stata data così, letta dal conduttore senza servizio: “Il rapporto deficit-Pil nel primo trimestre è salito al 9,3%. Un dato sul quale pesa la crisi finanziaria mondiale che ha ridotto le entrate e l’aumento delle uscite per le pensioni, disoccupazione e ammortizzatori sociali che il governo ha messo in atto per proteggere le fasce più deboli. Sul risultato hanno anche influito i rinnovi contrattuali dei dipendenti pubblici. Da ricordare che tradizionalmente il primo trimestre dell’anno è quello in cui si registra il rapporto più alto tra deficit e Pil che viene poi corretto dalla politica economica”. Si commenta da sola.

5 luglio – Lunga nota di Palazzo Chigi “Dalla stampa estera campagna morbosa, foto manipolate” (Berlusconi). Il Tg1 non ne dà conto.

6 luglio – Riferendosi chiaramente al caso escort a Palazzo Chigi, il Segretario generale della Cei (Conferenza dei vescovi), Monsignor Crociata: “il libertinaggio gaio e irresponsabile è un atto grave non un fatto privato” (praticamente l’identikit di Berlusconi). Il Tg delle 20 gli dedica ancora solo una notizia letta dal conduttore, la seguente: “lo sfoggio di un libertinaggio gaio e irresponsabile a cui oggi si assiste e il disprezzo del pudore non devono far pensare che non ci sia gravità di comportamenti o che si tratti di affari privati, soprattutto quando sono implicati minori: lo ha detto il segretario della Cei, monsignor Crociata, ad una celebrazione in memoria di santa Maria Goretti”.

20 luglio – Nessun accenno alle registrazioni della D’Addario, in cui si raccontano gli incontri a Palazzo Grazioli, pubblicate sul sito de L’Espresso e che fanno il giro del mondo.

Agosto 2009

 

5 agosto – Intervista di Barbara Berlusconi a Vanity Fair (“Un politico non può distinguere tra pubblico e privato”). Al Tg1 solo una breve notizia letta dal conduttore.

28 agosto – Attacco di Vittorio Feltri (direttore del Giornale, quotidiano della famiglia Berlusconi) a Dino Boffo, direttore di Avvenire, su un’inchiesta per molestie che riguarda Boffo e in cui si rivelerebbe la sua omosessualità. Si parla di una “nota” anonima. Salta la cena della Perdonanza a L’Aquila tra Berlusconi e Bagnasco. Il Tg1 apre su Tremonti alla Festa di Comunione e Liberazione. E nella scaletta del telegiornale viene messo prima il servizio sulla Perdonanza, poi l’attacco del Giornale a Boffo. Le due cose non hanno alcun legame?

29 agosto – Interviene il presidente della Cei Bagnasco: “un attacco disgustoso a Boffo”. Il servizio non viene affidato ai vaticanisti ma scivola dopo le notizie sull’influenza, sulla malasanità e sull’intervento di Schifani al meeting di Comunione e Liberazione, a Rimini (parla di banca del Sud e testamento biologico).

30 agosto – Mentre Berlusconi è in Libia per la visita a Gheddafi, viene respinto un barcone con 73 immigrati. Il Tg1 si occupa solo di Berlusconi, non dei migranti.

Settembre 2009

 

2 settembre – L‘Unione Europea chiede spiegazioni all’Italia sui respingimenti. Ma l’Italia è in trepidazione per l’”influenza A” che si guadagna l’apertura. (A fronte di questa notizia il vice ministro Fazio aveva detto che «il picco in Italia è atteso tra il 18 dicembre e il 18 gennaio prossimi», parlando al termine dell’unità di crisi: diffusione del virus più lenta del previsto).

Il presidente della Commissione Ue Barroso replica a Berlusconi, che il giorno prima si era scagliato contro i portavoce dei commissari (ultimo pretesto l’immigrazione) intimando loro di “stare zitti” e minacciando il blocco dei lavori dell’Unione da parte dell’Italia. Su Berlusconi si era fatto un servizio, su Barroso poche righe lette dal conduttore.

 

3 settembreDimissioni di Boffo dall’Avvenire. E’ l’apertura del Giornale radio, del Tg2, e lo sarà il giorno dopo di tutti i quotidiani nazionali e locali. Tutti. Il Tg1 apre sull’influenza, dedicando tre servizi all’argomento. Il giorno dopo, con il primo morto per influenza A, a Napoli, la notizia (più rilevante rispetto a quelle del giorno prima) scivola al sesto posto. Nella gerarchia delle notizie, si introduce un nuovo criterio: quello della “convenienza politica” .

7 settembre – Nuovo furioso attacco di Berlusconi alla stampa. Si apre sugli incidenti in montagna.

 

9 settembreCaso escort: da Bari escono i verbali (30 ragazze 18 incontri con Berlusconi). Il Tg1 sia alle 13.30 sia alle 20.00 ne dà conto con un breve “vivo ampex” (testo letto dal conduttore e con immagini a riporto).

 

10 settembre – Interviene il Procuratore capo di Bari e dice che non si configurano reati a carico di Berlusconi. Il servizio ne parla. I telespettatori non capiranno a cosa si riferisce.

Mafia: Nessuna notizia sulla manifestazione nel comune del bergamasco contro la rimozione della targa a Peppino Impastato nella biblioteca comunale.

Nessuna notizia sulla manifestazione che chiede verità sull’agendina rossa di Borsellino e sulle stragi di mafia.

Il ministro dell’Istruzione, Maria Stella Gelmini:  “Tempo pieno per 50mila ragazzi in più”. Si dà mezza riga a Beppe Fioroni, responsabile Partito Democratico per la scuola: “è un parcheggio”. Ma nessuna notizia né immagine sui precari della scuola che protestano. Una linea tenuta nei giorni precedenti e in quelli successivi.

11 settembre – Nessuna notizia sul gay picchiato a Firenze al termine di una fiaccolata contro l’omofobia.

12 settembre – Tra i titoli: Berlusconi “nessun imbarazzo di Zapatero”. La sera prima la notizia dell’imbarazzo di Zapatero, alla conferenza stampa a Roma con Berlusconi,  si era guadagnata appena una notizia alle 20.

14 settembre – Escono altri veleni sul Giornale contro Gianfranco Fini, presidente della Camera, del Pdl, si parla di un “fascicolo a luci rosse”. Il Tg1 non ne dà notizia.

15 settembre – Berlusconi consegna le prime case a Onna, per il terremoto a L’Aquila. Nei due servizi di apertura del Tg1 si omette la notizia che le case sono costruite con i soldi della Croce Rossa e realizzate dalla Provincia Autonoma di Trento.

 

Gianfranco Fini querela Vittorio Feltri: nel servizio delle 13.30 la querela è “contro un articolo su An”. Alle 20: “querela su un presunto dossier a carico di esponenti di An”….un dossier su cosa? Il Giornale, nell’editoriale, riferiva di un dossier a luci rosse su Fini e altri esponenti. Il Tg1 non cita Fini.

Venezia: “Zitto sporco albanese” e gli sfasciano il locale. In otto dopo un raduno di camice verdi (Lega Nord). Nessuna notizia.

15 settembre – Di Pietro insulta Vespa e Minzolini: “stanno al giornalismo come la sedia elettrica alla verità”. Minzolini richiama i mezzi che erano andati a Vasto per coprire l’Assemblea nazionale dell’Idv. Da quel momento ordine tassativo alla redazione Interni di non dare più notizie, sonori, immagini di Di Pietro e Idv.

19 settembre – Convegno Pdl a Cortina. Brunetta: “elite di merda”  e “vada a morire ammazzata la sinistra che prepara un colpo di stato”. Nel servizio questo sonoro non viene inserito.

 

21 settembre – Due servizi di apertura sui funerali di Stato ai sei parà uccisi a Kabul. Si omette la notizia che fuori alcuni in lacrime chiedono il ritiro (“Portateli a casa”) e che un uomo si avvicina all’altare dicendo “pace subito”.

Ottobre 2009

3 ottobreManifestazione Fnsi per libertà di stampa. Servizi che accreditano l’idea che sia una manifestazione politica contro Berlusconi. Editoriale del direttore Minzolini: una manifestazione incomprensibile. “La manifestazione di oggi per me è incomprensibile visto che negli ultimi tre mesi sono finiti nel tritacarne mediatico Berlusconi, Agnelli, De Benedetti, l’ex direttore di Avvenire. Non è a rischio la libertà di stampa”.

La Cir (De Benedetti, gruppo L’Espresso) vince la causa civile contro Fininvest per l’acquisto della Mondadori. Dopo la condanna penale per Cesare Previti per corruzione dei giudici (con Berlusconi in prescrizione).  Risarcimento record di 750 milioni. Al Tg1 solo una notizia di poche righe.

4 ottobre – Alle 20.00 lettura del comunicato del Comitato di Redazione: il Tg1 è stato schierato. Non deve essere un Tg di parte. E’ il Tg di tutti i cittadini, anche di quelli che manifestavano per la difesa dell’articolo 21 della Costituzione.

9 ottobre – (Già bocciato il Lodo Alfano) si apre il processo di Appello per David Mills, l’avvocato inglese condannato per corruzione per aver ricevuto 600 milioni da conti Fininvest. Processo di primo grado che si aprirà a carico di Berlusconi dopo la bocciatura del lodo Alfano.

Nel servizio del Tg1 si parla di Silvio Berlusconi (parere negativo alla sua testimonianza in aula), della condanna di Mills per il “presunto versamento di 600 milioni, ricompensa a rilasciare false dichiarazioni in due processi in cui era coinvolto il presidente del Consiglio”. Quali processi? Mai accennato che lo stesso processo si riaprirà in primo grado anche per Berlusconi.

11 ottobre – Berlusconi: “la stampa straniera sputtana l’Italia” diventa “denigra l’Italia”.

12 ottobre – Servizio sulla “guerra dei giornali”. Attacco senza replica a Repubblica: parlano De Bortoli, Polito e Belpietro. Nessuno a sostenere la tesi di Repubblica.
“Clima rovente nei mass media, a una settimana dalla manifestazione per la libertà di stampa. Domenica Eugenio Scalfari su Repubblica e Marco Travaglio sul Fatto quotidiano hanno sostanzialmente rimproverato al direttore del Corriere della Sera, Ferruccio De Bortoli, di essere troppo tiepido con il governo. Oggi la replica sulla prima pagina di via Solferino: nel giornalismo nostrano, scrive polemicamente De Bortoli, ‘trionfa la logica dell’attacco personale, della delegittimazione’”. Sicchè “chi non si mette un elemetto e si schiera è un traditore o un venduto”.

28 ottobre – Dopo l’incursione di Berlusconi a Ballarò contro i magistrati comunisti, la protesta dell’Anm viene registrata nel pezzo politico senza il sonoro del presidente Palamara. Chiude il servizio Lupi che commenta le parole di Palamara, non fatte sentire.

Nessuna notizia sui poliziotti che sfilano a Roma contro i tagli. Nessuna sulle famiglie italiane più povere.

29 ottobre – La protesta dell’Anm viene assorbita dal pezzo politico, le assemblee dei magistrati non si vedono. Su Stefano Cucchi solo una notizia con immagini.

Le inchieste sulla trattativa tra mafia e Stato: Massimo Ciancimino consegna ai magistrati l’originale del “papello” di Riina”. Al Tg1 solo una notizia breve.

 

Novembre 2009

9 novembre – I magistrati hanno emesso una misura cautelare per il sottosegretario Cosentino, l’indomani è convocato un vertice di maggioranza sulla giustizia.

In un nuovo editoriale di Minzolini sull’immunità parlamentare attacco alle toghe:
“L’abolizione dell’immunità parlamentare ha provocato un vulnus nella Costituzione, si è rotto un equilibrio tra i poteri e non se ne è creato un altro. Ora c’è da auspicare che quel vulnus, al di là delle dispute, sia sanato”. Torni l’immunità parlamentare.

 

11 novembre – Depositate le motivazioni della sentenza Mills: il Tg1 si limita a una notizia alle 13.30 e alle 20.00.

13 novembre – Palermo è ormai invasa dai rifiuti, i sindaci chiedono lo stato di emergenza, viene aperta un’inchiesta: il Tg1 la ignora.

Dicembre 2009

4 dicembre – Dal vescovo Tettamanzi parole forti su Milano poco solidale. La voce di Tettamanzi non piace al Tg1.

Clamore per le dichiarazioni del pentito Spatuzza sulle stragi e la trattativa tra mafia e Stato che chiama in causa anche il senatore Dell’Utri: nel servizio del Tg1 non si ricorda la condanna di Dell’Utri in primo grado, a lui si dà ampio spazio mentre per Spatuzza  solo una breve dichiarazione. Peggio la sera a TV7: niente sulla dichiarazione di Spatuzza.

Il direttore del Giornale Feltri ammette di avere sbagliato su Boffo. Nulla viene riportato dal Tg1.

 

5 dicembre –  NO B DAY, il neonato Popolo Viola convoca su internet e porta un milione di persone in piazza a Roma. E’ l’apertura di tutta la stampa il giorno dopo. Quella del Tg1 è invece dedicata ad arresti di boss di mafia con ben 5 servizi. Un minuto e trenta alla manifestazione.

 

6 dicembre – Niente sull’attacco della Lega a Tettamanzi. Per la Padania e Calderoni “è l’imam di Milano”.

8 dicembre – Niente sulla morte per freddo di un clochard a Roma.

10 dicembre – Il Tg1 ignora la protesta dei terremotati e sindaci abruzzesi davanti a Palazzo Chigi. La presidente della Provincia, Pezzopane, dice: “Pagheremo le tasse, promesse non mantenute”.

Ignora anche Saviano premiato e insultato dalla Lega.

Una notizia sulla Camera che respinge la richiesta di arresto per Cosentino per concorso esterno. Concorso esterno in che cosa?

11 dicembre – Al processo Dell’Utri, le parole del pentito Gaspare Spatuzza sono smentite da quelle di un mafioso non pentito, Filippo Graviano. Minzolini fa un altro

editoriale: Le parole di Spatuzza? Minchiate! Le “balle” di Spatuzza hanno danneggiato l’immagine dell’Italia e vengono paragonate alla leggenda del bacio di Andreotti a Riina. Si sarebbero potute evitare se si fosse seguita alla lettera la legge sui pentiti.

14 dicembre – Il Capo dello Stato Napolitano, per un appello alla Nazione, sceglie di dare un’intervista al Tg2 di Mario Orfeo. Il Tg1 dedica un servizio al Capo dello Stato dopo dieci minuti di servizi.

E c’è un altro EDITORIALE sull’aggressione subita dal premier la sera prima in piazza del Duomo. Minzolini parla di “clima d’odio”: “è venuto il momento di dire basta. Siamo alla parodia di una guerra civile ma anche la parodia può trasformarsi in una realtà pericolosa.

15 dicembre – Il Consiglio di Stato dà lo stop alla Riforma dei licei. Il Tg1 non lo dice. E Nulla dice del rapporto della Commissione Ue sui disoccupati: “la ripresina non tocca l’Italia”.

18 dicembre – Lo Speciale del Tg1 sull’aggressione al premier da parte di uno squilibrato si trasforma nella caccia ai supposti mandanti morali secondo le tesi più aggressive della maggioranza. Protesta del Cdr.

19 dicembre – E’ boom di pignoramenti, a rischio insolvenza 350 mila famiglie. La notizia, il giorno dopo, è su tutti i giornali. Il Tg1 la ignora.

24 dicembre – Triste vigilia di Natale, un transessuale si impicca al Cie. Il Tg1 queste notizie le ignora sempre.

(fine della prima parte – continua)

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4 Comments

  1. e il nano vince 2 volte.

    se lo guardi ti disinformi a vantaggio di berlusconi

    se non lo guardi se ne avvantaggiano gli ascolti mediaset (e i pubblicitari)

    guardate LA7!!!

  2. Aldino says:

    Il tg3, dalla parte opposta, ha saputo fare anche di peggio. Il problema è che il tg1 non dovrebbe essere così smaccatamente di parte. Dovrebbe essere più autorevole, seppur filo governativo. QUesto tg1 è addirittura filo berlusconiano! Sembra Il Giornale. L’hanno sfasciato! Che schifo!

  3. se lo scopre zuncheddu lo prende a videolina

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