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Tuvixeddu e l’Unione Sarda, storie di ordinaria disinformazione. C’è qualcuno che può intervenire?

“Tuvixeddu, no all’estensione dei vincoli. Dopo il Tar anche il Consiglio di Stato rigetta il ricorso della Giunta Soru. La decisione non è ancora ufficiale ma, come accade di frequente nel giudizio amministrativo, è già filtrata”.
L’Unione Sarda, giovedì 3 febbraio 2011

“Tuvixeddu, la sentenza. Il Consiglio di Stato accoglie il ricorso: sì ai vincoli del Ppr”.
L’unione Sarda, venerdì 4 marzo 2011

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In Sardegna tutti parlano di informazione, ma nessuno parla di qualità dell’informazione. Le società editoriali sono in crisi e chiedono giustamente di essere sostenute, ma garanzie sulla qualità del loro servizio non ne danno. Anche perché, chi gliele dovrebbe chiedere? La politica? Direi di no. I sindacati? L’Associazione della Stampa (il sindacato unitario dei giornalisti) difende tutti e, come ha spiegato bene il presidente Francesco Birocchi in questo blog, “sulla qualità dell’informazione (e quindi sul lavoro dei colleghi) l’Associazione della stampa ha deciso di non intervenire e anch’io mi attengo a questa regola”.

E l’Ordine? L’Ordine dei Giornalisti della Sardegna interviene sulla qualità dell’informazione? Solo in caso di violazioni deontologiche gravi (e peraltro segnalate da qualcuno, perché sembra che all’Ordine nessuno legga giornali, ascolti radio e guardi i telegiornali).

Quindi che si fa? Chi critica l’informazione? Chi ha titolo per parlare di qualità dell’informazione? E in quali sedi? E la qualità dell’informazione deve essere messa in relazione con le provvidenze pubbliche che le testate chiedono e spesso ottengono? Come costringere le testate ad aumentare la loro qualità?

Un mese fa l’Unione Sarda, il maggiore quotidiano sardo, ha dato con un certo rilievo la notizia che il Consiglio di Stato si apprestava a rigettare il ricorso della Giunta Soru sull’estensione del vincolo paesaggistico a Tuvixeddu. Oggi lo stesso giornale ha dato la notizia “vera”, cioè che il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso della Giunta e ribaltato la sentenza di primo grado.

Una notizia importante ma senza neanche nun richiamo in “prima”, e peraltro nascosta a pagina 27 dove aveva maggiore risalto (titolo a quattro colonne e maxi foto)  “Gratta e vince 100 mila euro con un biglietto Miliardario”.

Ecco: se l’Associazione della Stampa non può intervenire, se l’Ordine non può intervenire, chi invece può intervenire e dire, a giusto titolo, che questa si chiama “disinformazione” e che meriterebbe, in qualche modo, di essere sanzionata?

 

Ps
Per qualche ora ho dato anche il mio buon contributo alla disinformazione, facendovi credere che i due articoli citati su Tuvixeddu fossero usciti a distanza di un giorno l’uno dall’altro anziché di un mese. Errore grave. Me ne scuso con tutti voi e con l’Unione Sarda. Ho preferito però lasciare l’articolo (ovviamente corretto) perché il ragionamento che ho sviluppato mantiene la sua validità nonostante il mio errore. Purtroppo.

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7 Comments

  1. il popolo del web e dei blog farà l’informazione e il controcanto.

    i giornali dovrebbero essere i controllori del potere.

    chi controlla i controllori? il popolo (attraverso il web) e pochi giornalisti

  2. Valleyman says:

    Questo post fs scopa con quello dei contributi all’Ugnone

  3. E’ molto meglio che l’Unione non parli di Tuvixeddu. Oltretutto è utile ricordare che Fabio Manca (quello della falsa notizia fornita dall’autorevole quotidiano sulla vittoria di Coimpresa e Comune) è stato indicato, nelle intercettazioni disposte dal pubblico ministero Daniele Caria, come giornalista “di riferimento” di Cualbu all’Unione.
    E’ meglio, dicevo, che non ne parli perché questo silenzio è davvero segno di mancanza di argomenti, di stupore e rabbia.
    C’è in corso un arbitrato per molte decine di milioni di euro (oltre 60) e questa sentenza che decreta l’impossibilità di costruire a Tuvix inficierà anche l’arbitrato che è rimasta l’unica fonte possibile di reddito per Cualbu il quale non ha nessun diritto a rifusione del danno da parte della regione (forse, ma è da vedersi, può tentare con il Comune).
    Credo che la maggioranza di coloro che comprano l’Unione per un riflesso condizionato, non si formino un’idea del mondo attraverso l’autorevole quotidiano. Personalmente non credo neppure ai necrologi. Molti sono falsi e bisognerebbe verificarli.

  4. l’asino si lega dove vuole il padrone. E a L’Unione Sarda è proprio così, purtroppo.

  5. Marco P says:

    Ancora peggio in tv! Sardegna1 e rai3 hanno dato la notizia, mentre il tg di videolina non ne minimamente accennato

  6. Andrea says:

    Il problema dell’informazione è nazionale caro Vito, ma in Sardegna raggiungiamo dei livelli di censura che non so se trovano paragoni. Per 4 anni si è gettato fango sulla vecchia giunta e sul suo operato, e dal “quotidiano indipendente” non è mai mancata occasione per presentare ai lettori pagine con foto e 4 colonne quando qualche sentenza aveva dato ragione al costruttore Cualbu. Una vicenda che lascerà strascichi e che ha segnato una delle pagine peggiori della politica cagliaritana, facendo emergere una rete di connivenze di cui non tutto immaginavano l’esistenza(ma nessuno si ricorda di Cualbu che dava ordini a Tavolacci??Almeno così emerse nelle intercettazioni). Uno schifo. Come uno schifo è il giornale che ormai ho smesso di comprare da un po’ perché un euro e 20 li spendo volentieri in altro modo.
    Lo sai tu meglio di me Vito; se non sei nei giornali, se non appari o se appari poco è come se non ci fossi, è come se la notizia non “facesse notizia” e non esistesse. Quello che è successo oggi, mi risulta che nemmeno L’Unione on-line abbia riportato la notizia, è di una gravità assoluta, inammissibile. Ma quando l’informazione è strettamente connivente con la politica purtroppo non ci si può aspettare altro. Vedi, mi fa tremare solo il pensiero che un Zuncheddu , col potere mediatico che gli proviene alle sue testate editoriali, possa un giorno candidarsi alla presidenza della regione.
    Per fortuna esiste internet, le notizie girano e si diffondono: ma non basta. Ci sono ancora troppe persone che non leggono non s’informano e molti anziani: mi viene da pensare a mio nonno che 3 anni fa quando ci fu la vicenda di Tuvixeddu additò l’amministrazione regionale come incompetente per aver commesso un gesto – quello del blocco dei lavori- che poi avrebbero pagato cara gli amministratori regionali ancora in carica. Ora mio nonno ha qualche anno in più, non usa il pc,non segue i tg locali e L’unione Sarda è l’unica fonte d’informazione regionale; come molti si ferma solo ai titoli senza leggere neanche gli articoli e devo dire la verità, non so se oggi mio nonno sia arrivato a leggere fino a pag 27…

  7. James Brown says:

    Ne vuoi sapere un’altra? Ti riferisci evidentemente alla edizione di Cagliari dell’Unione Sarda, perché nel giornale in distribuzione nel Medio Campidano la pagina 27 è quella di Carbonia.
    Non c’è la notizia nelle pagine regionali o nazionali, nulla nella cronaca di Cagliari-edizione ridotta.
    La cronaca di Cagliari termina a pag. 25 con le notizie sugli Sconvolts aggressori e sul crac Global Service.
    La Nuova Sardegna aveva il titolo in prima pagina, nelle edizioni dell’Unione fuori dal capoluogo la notizia sulla pronuncia del Consiglio di stato su Tuvixeddu non è neppure relegata nelle pagine interne. Non c’è proprio.

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