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Comunali a Cagliari: altro che maggioritario! A maggio gli aspiranti sindaco potrebbero essere addirittura dodici!

Alle elezioni comunali di Cagliari mancano meno di due mesi e mezzo ed è il momento di fare due conti in croce. Quanti saranno i candidati alla carica di sindaco?

Il centrodestra potrebbe esprimere uno, due o tre nomi.
Al momento, l’ipotesi che l’intero schieramento si riconosca nel leader dei Riformatori Massimo Fantola è in bilico. Il Pdl ha già detto di non voler fare un’alleanza con i finiani, che dunque potrebbero andare da soli, candidando l’ex sindaco di Lula, Maddalena Calia. Però attenzione alle pretese del Pdl: venerdì ci sarà il primo vertice del centrodestra al quale parteciperà anche Fantola, e i berlusconiani chiederanno la certezza di avere nella prossima giunta il vicensindaco e ben sette assessori su dodici! E chi ci dice che Fantola a quel punto non scelga di mollarli e di fare veramente il terzo polo? Anche perché oggi Giorgio Oppi (che ha presentato il nuovo gruppo consiliare alla Regione composto proprio da Udc e finiani), indispettito per il veto posto a Fli, ha annunciato che venerdì lui al vertice non ci sarà. Il segnale è chiaro: o il Pdl accetta i finiani, oppure Oppi a Cagliari molla il Pdl, con tutte le conseguenze che ci potrebbero essere anche alla Regione. Per cui, o si ricompatta il centrodestra, o il Pdl resta solo. E in questo caso avrebbe già il suo candidato: il senatore Piergiorgio Massidda.
Previsione mediana: alla fine Fantola per tutto il centrodestra, oppure Fantola per il Terzo Polo e Massidda per il Pdl.

E nel centrosinistra? I candidati potrebbero essere, anche in questo caso, da uno a tre.
Massimo Zedda ha vinto le primarie e dunque rappresenterà il centrosinistra. L’Italia dei Valori è in preda ad una crisi interna e potrebbe presentare un suo candidato (la decisione arriverà lunedì prossimo). Però attenzione alla situazione olbiese: se Sel dovesse realmente appoggiare la candidatura dell’ex sindaco Giovannelli, in uno schieramento comprendente anche i finiani, Rifondazione potrebbe rimettere in discussione la situazione cagliaritana! Previsione ragionevole: Zedda per il centrosinistra e qualcuno per l’Italia dei Valori.

Che dire poi della fantomatica lista dell’Italia dei Veri Valori che ieri sull’Unione Sarda ha annunciato la presentazione di un suo candidato sindaco?

A sinistra inoltre è già stata ufficializzata la candidatura di Michela Melotti per il Partito Comunista dei Lavoratori.

La galassia indipendentista avrà sicuramente due candidati.
La consigliera regionale Claudia Zuncheddu capeggerà una serie di liste in cui spicca l’Irs di Gavino Sale. Poi ci sarà il candidato di Progres.

E i grillini dove li lasciamo? Se riesce a raccogliere le firme, anche il movimento Cinque Stelle avrà il suo bel candidato sindaco di Cagliari.

Anche la Lega Nord potrebbe avere un suo candidato. Il partito di Bossi potrebbe però avere qualche difficoltà a raccogliere le firme, e nel caso in cui Fantola e il Pdl dovessero divorziare, potrebbe limitarsi a presentare una sua lista a sostegno di Massidda (così come peraltro già successo alle recenti Provinciali)

Il 15 maggio l’elettore cagliaritano potrebbe dunque essere chiamato a scegliere tra un minimo di sei ed un massimo di  undici candidati alla poltrona di sindaco. In ogni caso sarebbe un record: nel 1994 i candidati sindaco furono sei (Delogu, Ciotti, Dore, Di Martino, Concas e Pilleri; ma vado a memoria, per cui potrei sbagliarmi per difetto), cinque nel 1998 (Delogu, Carboni Boy, Grauso, Benone e Melis), quattro nel 2001 (Floris, Mistretta, Loy e Randazzo) e sei ne 2006 (Floris, Selis, Sabiu, Sedda, Nioi e Sollai). Che bella la democrazia.

 

Sempre che non succedano altri terremoti o non spuntino altre liste. Che bella la democrazia!

 

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28 Comments

  1. Matteo says:

    http://www.movimento5stellecagliari.it

    Cerchiamo di cambiare qualcosa!!!

  2. Non alcun senso eleggere con il maggioritario il Sindaco, se per il Consiglio Comunale continua ad esserci il proporzionale. Se è vero che ci potranno essere 12 candidati, alla fine solo uno vincerà, ma il problema sarà dentro il Consiglio. Bisognerà vedere come saranno distribuiti i 40 seggi consiliari.

  3. Luca Mori Ubaldini says:

    C’è qualcuno che sa darmi delucidazioni sulla delibera “FURTO” n°30 per il maggiore aggeravio di acquisizione aree espropriate a Mulinu Becciu ???

  4. Antonello says:

    Il centrosinistra e Zedda, secondo me, semplicemente temporeggiano perché tre mesi di campagna elettorale, forte, costano troppo e loro, giustamente, non hanno i soldi, o meglio, non intendono spenderli.
    Gira un sondaggio in cui Zedda é dato sopra Fantola. E’ già accaduto in passato e non mi sorprenderei se l’elettorato alla fine dicesse la sua in maniera diversa dai troppi sondaggisti.

  5. Alfredo says:

    Beh Massimo Fantola continua la sua corsa verso l’elezione a sindaco trascinando un centro destra cittadino alla ricerca di se stesso.
    Massimo Zedda è disperso ed il centro sinistra cittadino è semplicemente INESISTENTE. Ed avranno pure il coraggio di ricandidare consiglieri assenti ingiustificati per tutta la consiliatura, per non parlare di un PD allo sbando e senza guida in città

  6. Secondo me il centrosinistra sta facendo più dell’impossibile per perdere nuovamente e male!

  7. Caro Vito,
    per quanto riguarda le comunali del 1994 la memoria ti ha suggerito soltanto i nomi dei 6 candidati a sindaco che furono comunque eletti (5 come consiglieri comunali). Ci furono almeno altri 6 candidati in rappresentanza di liste civiche o piccolissimi partiti. Tra il primo ed il secondo turno il candidato Delogu mi propose subito un accordo (rappresentavo il PSDAZ) con chiara manifestazione di stima ed una importante contropartita. Ringraziai ma rifiutai. Nell’ultimo giorno utile venne da me un imbarazzatissimo Carlo Ciotti per propormi, a nome dell’allora PDS, un accordo nel quale io dovevo praticamente scusarmi per essermi candidato senza il loro permesso e poi fornire tre nomi di esterni tra i quali avrebbero scelto un assessore. Rifiutai pregando Carlo Ciotti di mandare cortesemente a fan culo per conto mio e del PSDAZ gli autori della proposta. Quel giorno fu posto un importante tassello per far diventare di destra una città che nei venti anni precedenti era governata da una coalizione che si definiva “centrosinistra”.

  8. Giuanni says:

    L’articolo è molto interessante, ma l’idea che Rifondazione possa rimettere in discussione la coalizione di centro-sinistra a Cagliari per le scelte di Sel a Olbia mi sembra un po’ campata per aria…

    Specialmente perchè il Pd ha cercato in tutti i modi di imbarcare in coalizione Udc, Upc, Api, e la sinistra cagliaritana ha responsabilmente lavorato per un centro-sinistra che non fosse “contro natura”. Questo nonostante casi come Sinnai, in cui il Pd ha clamorosamente mollato l’intera sinistra per tentare un “esperimento”, e ricandidare il suo sindaco uscente con Udc e Fli!

    Insomma, mi pare strano che questo lavoro possa saltare perchè dei notabili olbiesi di Sel si accordano con Fli.

    Certo dispiace che un partito come Sel, che si dice “nuovo” e di sinistra, permetta cose del genere, e non richiami all’ordine i suoi dirigenti… Forse qualcuno è rimasto troppo suggestionato quando Vendola ha proposto una alleanza di governo di centro-sinistra-destra con Fini e Casini…

    • Pablito says:

      o giuanni, dici che SEL dovrebbe richiamare all’ordine i suoi dirigenti olbiesi….. ma sei sicuro che questo “ordine” esista? non è che la parola “libertà” nel nome di SEL vuol dire che ogni capocorrente locale fa un pò come gli pare? quindi se SEL a olbia vuole andare con Fini, è solo una scelta sua?
      se questa è la sinistra di oggi, già non ci manca niente!

    • Sono d’accordo con te, la situazione di Olbia conferma l’ondivaga linea di SeL e del suo gruppo dirigente. Sarebbe più utile se SeL lavorasse per un vero centrosinistra invece di dare spago alle spinte centriste del PD e compagnia, ma del resto dopo la proposta di Bindi presidente di una santa alleanza possiamo aspettarci di tutto!

  9. giovanni dore says:

    In Italia non siamo molto abituati alle leggi democratiche in materia elettorale. Nessuno si lamenta che 6 (diconsi sei !) segretari nazionali di partito ci impongano “l’elezione” della totalità dei componenti di camera e senato, includendo lacchè, segretari, amanti, consulenti e portaborse di ciascuno di loro … Invece tutti a disperarci perchè alle comunali, dove esiste il doppio turno, si possa scegliere tra più candidati a sindaco per poi rivotare tra i due più votati (a meno che qualcuno sia tanto forte da prendere più del 50%, ma questo è ovvio). Mah …

    P.S. Qualcuno ha mai pensato che col doppio turno di collegio alle elezioni nazionali Berlusconi non avrebbe MAI vinto una elezione (e infatti ha sempre osteggiato ogni tipo di riforma in tal senso, fino a ritagliarsi la “porcata” a proprio uso e consumo, soprattutto al senato, dove con la maggioranza “blindata” in Sicilia, Veneto e Lombardia, di fatto, vince sempre ) ??

    • Neo Anderthal says:

      Vabbè. Però io non vi voto -ma tranquillo, in ogni caso non avrei votato IDV-.
      Auguri, che dire?
      S’ode a destra uno squillo di tromba;
      A sinistra risponde uno squillo:
      D’ambo i lati calpesto rimbomba
      Da cavalli e da fanti il terren.
      Quinci spunta per l’aria un vessillo;
      Quindi un altro s’avanza spiegato:
      Ecco appare un drappello schierato;
      Ecco un altro che incontro gli vien.
      Già di mezzo sparito è il terreno…

      poveri noi!

    • matteo murgia says:

      Caro giovanni, credo che l’IDV abbia commesso un grave errore a non partecipare alle primarie. Zedda è un candidato debole? magari avreste vinto facilmente anche perché, per vostra fortuna, non mancano nel vostro partito persone serie, sopratutto tra i “giovani”, da candidare. Come pare abbiate deciso di fare, se delle affermazioni di questo tipo vengono fatte da chi ha incarichi di rappresentanza all’interno del partito come nel tuo caso, correndo da soli alle prossime elezioni. Certo tutto questo dovrebbe essere normale se, come nel caso dell’IDV, dal 96 si fa parte della coalizione di centrosinistra a tutti gli effetti con annessi e connessi. A meno che, cosa che ancora non mi risulta, la decisione dell’IDV di rompere con il csx sia una decisione politica su tutti i livelli. in quel caso considererei più che legittima questa scelta. altrimenti, il sospetto che tutto questo sia solo frutto di personalismi, che non conosco e che non mi interessano, è molto forte. ed essendo spesso le persone assai imperfette, lo considero anche un suicidio politico (ma questa è una considerazone personalissima passibile di smentita). vorrei capire, alle prossime elezioni con chi dovrei polemizzare con fantola o con dore e zuncheddu? perche polemizzare con due persone che stimo e rispetto la considero soltanto una perdita di tempo.. saludi e trigu..

      • giovanni dore says:

        Caro Matteo,
        ho solo espresso una considerazione personale (e non in rappresentanza dell’IDV) sull’attuale legge elettorale al Comune, che dà prospettive differenti rispetto alle altre con le quali (ahimè) abbiamo la desolta dimestichezza del (solo) voto “utile” (le regionali, con il listino “porcata”, a turno secco, e le politiche, con la coptazione “porcata”, a mo’ di plebiscito pro o contro berlusconi).
        Dunque, sta a tutti quelli che valutano negativamente il blocco “granitico” che si è creato attorno a Fantola ragionare sulle possibilità offerte da questa (per me ottima) legge elettorale per provare ad opporvisi ed “ampliare” la base elettorale di chi non si riconosce in quest’ultimo.
        Al netto di tali considerazioni (che prego a tutti di fare con la dovuta accortezza), personalmente quindi mai farei una scelta che danneggia il centrosinistra a Cagliari. Ricambio la stima e i saluti !

      • matteo murgia says:

        giovanni, la divergenza sta proprio nella, chiamiamola così, strategia..
        allora, ecco la scelta che dovremo permettere agli elettori di cagliari

        giovanni dore
        laura stochino
        marco argiolu
        michele pipia
        sergio mascia
        enrico lobina
        matteo murgia
        egildo tagliareni
        sabina contu
        francesco agus
        marco murgia

        pensa una maggioranza in consiglio comunale con queste persone

        ed invece nonostante il primo “pezzo grosso” sia stato proprio massimo zedda a du “ponni a una parti” (se mi permettete questa citazione).. ora ci ritroviamo tra le mani dei vari palomba, sale, fadda, loy and company..
        questo è l’errore:
        dei trentenni che non hanno le “palle” per mettere in discussione certe capriole dei vertici dei partiti.
        cmq, spero per massimo che anzichè farsi logorare da questa confusione finalmente dia un calcio fortissimo al pallone (a tipu rombo di tuono, cun su pei de manca) e dopo tutti a correre.. vediamo chi ha più fiato…

      • Bello questo consiglio comunali, però ci sono solo due donne?
        Vuoi vedere che anche tra i giovani non è semplice trovare spazi per una donna?

      • matteo murgia says:

        ho messo solo persone che conosco.. dai ci metto mariella cao che da sola vale per tutti gli uomini della lista qui sopra..

      • un cocktel micidiale di gioventù!

        😉

  10. Stefano reloaded says:

    Ci manca solo l’influsso olbiense a incasinare il posto.
    Gli indipendentisti passeranno altri vent’anni a rallegrarsi di non essere italiani, mentre la città continuerà ad essere in mano ai soliti noti. Tanto i loro leader un posticino qui o lì, o anche qui e lì, lo troveranno lo stesso.
    Quelli dell’IDV non li capisco. Si lamentano della candidatura debole di Massimo Zedda e pensano di presentarsi da soli per poter contrattare in vista del secondo turno. Che non ci sarà se gli elettori indecisi non vedranno unità nel centro sinistra. Rischiano che il loro candidato sindaco non raggiunga neppure il quoziente.
    Non resta che sperare che Artizzu si candidi e ci traghetti verso il ballottaggio.

  11. giovanna cocco says:

    …parafrasando Moretti . continuiamo cosi’, facciamoci del male….

  12. arrubiu says:

    a me mi pare cosa buona, i lettori possono scegliere meglio.
    teniamo presente che il sistema elettorale per le comunali è il migliore possibile, se nessuno raggiunge la maggioranza al primo turno c’è il ballottaggio.
    si dovrebbe fare così anche per scegliere ogni singolo deputato o consigliere regionale.
    Coleggi uninominali, con facoltà di presentarsi chiunque (con adeguato numero di firme) vinca il migliore e se nessuno al primo turno raggiunge il 50% , ballottaggiooo!!

  13. quando c’è l’imbarazzo della scelta è bello potersi imbarazzare a scegliere!! Magari ne giova l’affluenza!!

  14. e sì, il punto è proprio “che bella la democrazia”…ma mettere una bella soglia di sbarramento nooo? o ancora meglio, un vincolo di legge (LEGGE vera) che imponga di rispettare l’esito della primarie nooo?
    ma sì, continuiamo così…..facciamoci del male. Molto.

  15. Massimo says:

    Pitticcu su casinu!

  16. Banana says:

    c’è un numero esorbitante di pagliacci tra questi nomi

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