Politica

Ruby, Berlusconi e Ben Ali: italiani servi fino alla fine, senza nemmeno un briciolo di dignità dei tunisini. E il Vaticano copre tutto col suo ignobile silenzio

La mia città è più vicina a Tunisi che a Roma. Ed io oggi mi sento, anche moralmente, più vicino a quel popolo che, dopo 26 anni di dittatura, ha il coraggio di rischiare la propria vita per la libertà, mentre noi italiani davanti alla porcherie di un capo politico impresentabile e moralmente corrotto, continuiamo a chinare la testa senza nemmeno avere un moto di ribellione, senza nemmeno scendere in piazza, senza fare niente di niente, assuefatti come siamo ormai alla menzogna e a questo schifo ributtante.

Avessimo avuto solo un briciolo di quel coraggio e di quella dignità che stanno dimostrando i nostri vicini africani, Berlusconi sarebbe già scappato o finito in galera da un pezzo, e i suoi servi spariti dalla circolazione. Servi ridicoli e osceni, che sanno tutto da anni e che per convenienza mentono sempre e comunque, anche davanti all’evidenza più sconcertante e scandalosa.

E che dire dei giornalisti coinvolti in queste vicende? Pietose macchiette, burattini ignobili che fanno sfigurare anche i colleghi che durante il fascismo osannavano il Duce. Almeno nel Ventennio chi si opponeva rischiava realmente qualcosa. Non riesco a trovare le parole adatte per rappresentare lo schifo che provo.

E poi non parlatemi dell’Islam, e degli attacchi che arrivano ogni tanto a questa religione dai benpensanti dell’Occidente. A noi il Vaticano ci ha regalato sedici anni di questo vecchio malato che sta facendo del nostro paese lo zimbello del mondo, chiudendo gli occhi sulle sue “feste” in nome di trenta denari in più sulle scuole cattoliche, sull’otto per mille e sull’Ici, trenta denari per imporci regole assurde sulla fecondazione assistita o sul fine vita. Con le sue gerarchie corrotte e impresentabili quanto e più di Berlusconi, il Vaticano ha scristianizzato l’Italia e ha consentito che il paese cadesse in questa crisi di valori e di moralità che sembra non avere fine.

Che vergogna e che schifo.

Ecco il link per scaricare la richiesta di autorizzazione ad eseguire perquisizioni nel domicilio del deputato Berlusconi, inviata dal Procuratore Bruti Liberati al Presidente della Camera:

http://www.corriere.it/politica/11_gennaio_17/intero171111.pdf

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21 Comments

  1. Stefano reloaded says:

    Ti segnalo questo articolo di Vito Mancuso che fa il paio con quello di Paolo Maninchedda.

    http://www.repubblica.it/politica/2011/01/25/news/la_difesa_del_bene_comune-11618308/?ref=HRER3-1

  2. Gregorini Gregorini, il tuo è strabismo politico, la fiera delle vanità…. Ma come caspita fai a dirti contro le scelleratezze di B. ed appoggiare per le comunali un personaggio che, pur più presentabile dell’attuale sindaco, rappresenta l’essenza della destra cittadina, della cultura del familiarismo trasversale ma con scapellamento a destra, e che è sempre sempre sempre stato dalla parte di B. Tutto ha un limite, anche il cerchiobottismo narcisista. Poi nessuno può ne vuole affermare che don Marco Lai abbia compiuto solo nefandezze, ma usa il grandangolo, non trascurare nessun particolare.

  3. riccardo says:

    molte persone oggi in italia sono mantenute dalle pensioni dei genitori, il sostegno economico viene dalla famiglia stessa, ma tra 15 o 20 anni se le cose non cambiano saranno c….i

  4. Non per niente abbiamo come Vescovo un elemento come Mani, che ha avuto l’arroganza di sospendere un parroco come Mario Cugusi, non attribuirgli alcun incarico e sotto gli auspici dei servizi siciali del Comune trasferire a S.Eulalia l’artefice di quella collaborazione che ha portato a Sant’Elia percentuali bulgare a favore del partito di Berlusconi,, il Presidente della Caritas don Marco Lai. Non senza responsabilità della sinistra (nelle percentuali di voto) totalmente scomparsa da quelle latitudini, e non senza responsabilità di quei residui di società civile cittadina, che non hanno supportato a sufficienza gli insorti di “Cresia”. Un tempo i personaggi come Mani, nei paesi dei nostri avi, venivano accompagnati fuori dalla canonica a cavallo di un asino. Ovviamente montato al contrario. Propongo una colletta popolare per raccogliere i soldi per comprare “Un Asino per Mani”, che sia di buon auspicio anche per B.

  5. Bravo vito, mi metto anch’io tra quelli che non protestano e che non vanno in piazza, ma che posso fare?

    Siamo soli, i partiti non guidano più la società civile.

    ORGANIZZIAMOCI, SONO PRONTO A SCENDERE IN PIAZZA

  6. Andrea Emme says:

    Indignarsi? Protestare? A luogo e momento debito, prego. Il problema deve investirci in pieno, mica solo sfiorarci, se no tanto vale scomodarci. Gli inglesi sintetizzano questa tattica attendista con il loro motto: “We’ll cross the bridge when we’ll be there”. Ce lo ha ricordato il più sassone dei nostri ex ministri/ex premier (tale Dini Lambertow). Ma noi forse abbiamo perso coscienza che sul ponte ci stiamo marciando (o marcendo?) già da tempo. Dittatorelli che trovano una sponda negli esponenti del CDX italiano ne conosciamo di sicuro, inutile far nomi. Ognuno di noi coccola il proprio particulare perchè queando piove me….. ehm, quando piovono rane è meglio tenere la testa in trincea. Credo e temo che ci siamo autoconvinti di vivere sotto ricatto, per cui aspettiamo che passi miracolosamente la nottata. Il Ventennio, Giacomo Matteotti, i fratelli Cervi ( a proposito, papà Cervi avrà poi ricevuto i saluti del nostro attuale premier?) li sento troppo distanti perchè oggi possa riproporsi una risposta netta allo sconcio attuale. La Chiesa…. altro argomento scottante…. è proprio vero che un bel tacer non fu mai scritto: magari la Chiesa tacesse davvero. Invece leggo di contestualizzazioni di situazioni al limite estremo della vergogna, quando non pure pubblici elogi. Dittatura: Vito hai ragione, si tratta di dittatura. Telecratica, soft, chiamatela un po’ copme vi pare, però ci ha imbolsito nel modo peggiore: rendendoci assuefatti. Come quando ti praticano una colonscopia dopo averti imburrato col Luan®, o Luan™ se vi sentite cittadini del mondo. Il risultato è stato descritto da Luca Mori Ubaldini: “in Italia c’è ancora molto da perdere …
    Ma non metterei la mano sul fuocoe … su un probabilistico susseguirsi di eventi che ci porteranno a non avere più nulla da perdere …
    Ci leveranno il lavoro … poi ci leveranno ogni agio … poi ci leveranno il cibo e i beni di prima necessità … poi ci leveranno le speranze del futuro nostro e dei nostri figli …
    Allora chiunque sarà colpito e solo allora il senso patriottico ci rendere tutti uniti sotto la stessa bandiera :. … ma prima bisogna tutti perdere ciò cui teniamo per alimentare la nostra vita …”
    Prima o poi verranno a prendere anche noi, ma non ci sarà più nessuno aprotestare perchè avremo permesso che tutte le voci libere siano già state messe a tacere.
    Ma prima o poi riusciremo a organizzare e far vincere u n mondiale di calcio alla Tunisia, rendeno ancor più simpatica quella dittatura che organizza dei lussuosi viaggi vacanza a politici italiani in decadenza.
    E chissà che non si scopra un talento come Mario Kempes da trasferire nel nostro campionato di calcio.

  7. claudia crabuzza says:

    MA qui non c’è nessuna dittatura. Poco tempo fa la maggioranza degli italiani l’ha votato. Nella mia città il PdL ha preso più del 60 per cento dei voti. Contro chi la facciamo la rivolta? Contro i minatori del Sulcis che hanno eletto Cappellacci? Contro gli operai della Vinyls che hanno eletto Cappellacci? Contro i genitori ( migliaia) che accompagnano i figli ai casting dei programmi di Mediaset? Contro i nostri bravi migliori artisti nazionali che si prendono qualche carrettata di euro (di diritti d’autore oltre che di mero gettone di presenza) cantando le loro canzoni in prima serata nei programmi che insegnano come NON si diventa artisti? Il povero Berlusconi non vivrà per sempre, grazie alle sagge leggi della Natura, ma gli italiani saranno ancora lì a battezzare i figli perché se no che vergogna, facendone numeri utili per una Chiesa imbarazzante, ad aspettare il programma del dopopranzo, a mangiare merda in scatola (e neanche d’artista), bere cocacola che fa bene ai bambini e riempirsi di debiti per comprare cose inutili. Che ognuno si ribelli con se stesso, e si impegni a cambiare. Per il resto preghiamo la Natura che si dia una mossa.

  8. antonio says:

    indignez-vous dice qualcuno . organizziamo una protesta . una veglia davanti palazzo di giustizia

  9. Mossad says:

    Un post così forte non te l’avevo mai letto, segno che il livello del tuo disgusto è salito veramente a livelli che impregnano anche il mestiere del giornalista, che dovrebbe essere oggettivo e il meno possibile soggettivo. Che dire? Che purtroppo è tutto vero.
    Mi viene da pensare che Ruby ora dovrebbe guardarsi bene le spalle e occhio alla pelle! Mi aspetto che il Drago commissioni un bell’omicidio a finti scopi “religiosi” a qualche musulmano integralista, in modo da eliminare una testimone scomoda senza che si dica che lui è il responsabile della sua morte. Un bravo musulmano integralista che “vendichi” la sua religione di fronte a questa prostituta occidentalizzata. E magari rifacciamo partire tutto il discorso sugli extra comunitari.
    Occhio alla pelle Ruby!

  10. antonio says:

    caro vito concordo, gli studenti da soli a protestare, gli operai ricattati da marchionne , chi aderirà allo sciopero generale del 28 gennaio ? non lo so… nel nostro piccolo che succede? ho visto un trafiletto sul quotidiano metro a firma di ennio neri su una segnalazione riguardante il malcostume al comune di cagliari chi protesta ? chi si indigna? chi approfondisce ? a chi interessa ? soliti discorsi caratterizzati da qualunquismo e malafede tanto sono tutti uguali. tutti corrotti ecc… invece siamo tutti corresponsabili

  11. Stefano reloaded says:

    Il Vaticano?
    Quello che per convenienza politica ha lasciato solo Mons. Romero? Quello di Mons Pio Laghi e del suo appoggio al regime di Videla? O quello del Card. Sodano connivente col regime di Pinochet?
    Non hanno avuto schifo di quello, figuriamoci di questo.
    Il prezzo del tradimento non sono trenta denari, sono molti di più. E allora tutto può essere contestualizzato.
    Gli italiani?
    Abbiamo anche manifestato civilmente in varie circostanze.
    Dovremmo arrivare alla Tunisia?
    Prima di leggere il tuo articolo, ripensavo al fatto che uno dei ricordi più vividi che mi era rimasto di tangentopoli, era il lancio delle monetine a Craxi all’uscita dall’hotel Raphael.
    Oggi cosa lanceremmo? Dei perizoma? A causa del degrado di questo vecchio malato anche il gesto di disprezzo sarebbe degradato.

  12. graziella says:

    duro e crudo ma terribilmente realistico.
    tante volte mi chiedo quanto ancora ci debbono schiacciare perchè riusciamo ad uscire da questo torpore? quanto debbono ancora ridere di noi all’estero perchè abbiamo il coraggio di dirlo a gran voce che non ci sentiamo rappresentati da questa classe politica?
    invoco anch’io un moto d’orgoglio, una smorfia di disgusto, un senso di nausea, un piccolo segnale di dissenso da parte di ciascuno di noi…tanti sospiri che in contemporanea fanno traballare quella scomoda poltrona :-))
    suvvia, cosa si dice a proposito di un battito d’ali di farfalla dall’altra parte del continente che provoca…

  13. Claudio M. says:

    Vaticano ? Troppo impegnati a contar i loro soldini, frutto di umili donazioni e generose offerte !

  14. Banana says:

    e che dire della Craxi che sperava ci fosse ben ali sull’aereo fermo a cagliari per accoglierlo?

    • Luca Mori Ubaldini says:

      Direi che la Craxi è una superaccozzata senza cervello senza ritengno senza dignità che ha ancora oggi il coraggio di professare a favore del padre adducendo come scusa che al tempo tutti i politici erano abituati a farsi finanziare da privati …. anche oggi …non è diverso ….che schifo fa Lei e tutta la categoria …

  15. Luca Mori Ubaldini says:

    Gent.mo Sig. Vito Biolchini,
    Concordo solo in parte in merito alla sua posizione
    Lei prenderebbe in mano un’arma per togliere la vita ad una persona ?
    In quel paese si arriva a far questo senza tanti ripensamenti …
    Noi siamo un popolo civile … assopito da uno status fatto di malaffare corruzione e tanti altri atteggiamenti meno violenti ma non meno incivili …
    Il fatto è che quella gente è oltremodo schiacciata da una dittatura che poco spazio lascia alla voce non concorde … quella gente non ha nulla da perdere …
    Mentre in Italia c’è ancora molto da perdere …
    Ma non metterei la mano sul fuocoe … su un probabilistico susseguirsi di eventi che ci porteranno a non avere più nulla da perdere …
    Ci leveranno il lavoro … poi ci leveranno ogni agio … poi ci leveranno il cibo e i beni di prima necessità … poi ci leveranno le speranze del futuro nostro e dei nostri figli …
    Allora chiunque sarà colpito e solo allora il senso patriottico ci rendere tutti uniti sotto la stessa bandiera :. … ma prima bisogna tutti perdere ciò cui teniamo per alimentare la nostra vita …
    Spero che il corso inevitabile di questa visione non si concretizzi … che qualcosa o qualcuno blocchi questo processo … ma son ben conscio che solo coloro che fanno parte delle alte sfere decisionali hanno in mano il loro ed il nostro destino.
    Buona Serata
    Luca Mori Ubaldini

    • Mossad says:

      E’ vero, è proprio così: se prima non perdiamo tutto, non si arriverà a una vera rivolta in nome della giustizia e della verità. Quelle vere.

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