Politica / Sardegna

“A Quirra animali deformi e allevatori morti di tumore”: ecco le conclusioni del documento ufficiale sul monitoraggio ambientale nella zona della base militare

Sono venuto in possesso della relazione stilata dai medici veterinari delle Asl di Lanusei e Cagliari, Giorgio Mellis e Sandro Lorrai, che documenta come il 65 per cento degli allevatori che lavora intorno al Poligono di Quirra-Perdasdefogu si è ammalato di tumore, e che molti animali in questi anni sono nati con gravi malformazioni.

La relazione è lunga 50 pagine (compresi tre allegati). Nella prima parte si spiega con quale metodo si è proceduto e si propongono le schede anamnestiche dei 21 allevamenti presi in osservazione. Nella seconda parte della relazione si parla invece del campionamento delle matrici biologiche (ovini, formaggi, miele) e anellidi terricoli.

Io vi propongo integralmente (ad eccezione delle immagini) la terza parte, quella che va, nel documento originale, da pagina 36 a pagina 43. Le sottolineature, i corsivi e i grassetti sono nell’originale.

Riunione del Comitato d’Indirizzo Territoriale in data 17/06/2010

Alla riunione del Comitato d’Indirizzo Territoriale, in data 17-06-2010 il dr Mellis ha presentato lo sviluppo delle attività di indagine per quanto riguarda le analisi sulle matrici animali ed ha illustrato i risultati dell’indagine anamnestica sugli allevamenti fino qui esaminati.

Da quanto esposto è emerso un quadro di particolare criticità per cui ha avanzato la richiesta di un approfondimento estendendo l’indagine agli altri allevamenti stanziali di Quirra e soprattutto un confronto con dati i sanitari di un gruppo di allevamenti situati lontano dall’area del poligono possibilmente nel area del Gennargentu..

Per il completamento dell’indagine conoscitiva su matrici ambientali e biologiche del territorio del PISQ ha proposto :

a) Il campionamento degli organi bersaglio di altri quattro ovini ( per un totale di 32 ) provenienti da tre allevamenti ubicati nel territorio di Quirra i cui conduttori (allevatori) sono stati colpiti da gravi malattie .

b) Estendere l’indagine anamnestica a tutti gli allevamenti stanziali di Quirra e del Poligono di Perdasdefogu

c) Individuare 12 allevamenti lontani dall’area del Poligono ( area Gennargentu ) come indicatore di confronto .

Il dr Pintus Francesco commissario della Azienda Sanitaria Locale n. 4 di Lanusei (competente per il territorio del PISQ) presente alla riunione ha espresso parere favorevole alla prosecuzione dell’indagine. A questa proposta ha espresso parere favorevole anche la C.T.E.

L’agenzia Namsa ed il Comitato Territoriale d’Indirizzo hanno accolto la proposta ed autorizzato il completamento dell’indagine. Vedi verbale del 17/06/2010.

TERZA PARTE

a) Indicatore di confronto (Allevamenti situati nelle montagne del Gennargentu.)

Come indicatore di confronto è stato utilizzato un gruppo di allevamenti stanziali nel territorio del Gennargentu, ricadenti nel Comune di Villagrande Strisaili. In collaborazione con il dr Giaccu Salvatore Veterinario della ASL N° 4 di Lanusei sono stati raccolti i dati di sedici (16 ) allevamenti con 2650 capi tra ovini e caprini.

Tali allevamenti sono ubicati al di sopra dei 600 m l.m. e risultano anagrafati alla ASL N° 4 di Lanusei con codici aziendali IT 101 NU …., ecc, ecc,

Gli allevamenti in questi pascoli sono stanziali e paragonabili, sia come specie che come numero di animali a quelli esaminati nel territorio di Quirra.

I dati sanitari Veterinari raccolti dagli allevamenti i cui animali pascolano nelle montagne di Gennargentu, sono di una grande linearità e regolarità

In particolare :

a) I casi di gravi malformazioni sono stati quantificati nell’ordine di circa un caso ogni quattromila capi animali ( ovini, caprini) ogni tre anni.

b) Non sono stati riscontrati allevamenti in cui gli agnelli appena nati abbiano presentato la malformazione riguardante “ linea alba non saldata completamente e visceri con localizzazione ectopica” . Solo in un allevamento di capre è stato segnalato qualche caso sporadico.

c) I casi di ipofecondità sono risultati molto limitati ad eccezione di quelli derivanti da aborti infettivi.

Infine, i casi rilevati di malattie tumorali alle persone, che si occupano degli allevamenti interessati nel Gennargentu sono negativi.

b) Analisi degli elementi raccolti.

L’indagine ha interessato 25 aziende zootecniche residenti nel territorio del PISQ.

Quattro (4) allevamenti i cui animali pascolano nel territorio di Perdasdefogu e ventuno (21) allevamenti stanziali di Quirra.

Per il campione “bianco” è stato scelto un allevamento residente nel territorio del Comune di Talana.

Altri sedici (16) allevamenti ubicati nel territorio del Gennargentu sono stati esaminati come indicatore di confronto.

DATI SULLO STATO SANITARIO DEGLI ANIMALI PASCOLANTI NEL TERRITORIO DI PERDASDEFOGU

L’indagine anamnestica finora ha riguardato solo i quattro allevamenti ( 1105 capi animali) individuati per il prelievo dei campioni. I quattro allevamenti di ovini esaminati del territorio del Poligono di Perdasdefogu, risultano di origine cronologica relativamente “recente” rispetto agli allevamenti di Quirra. L’indagine non è ancora terminata, sta proseguendo con l’ interessamento di tutti gli allevamenti presenti nel territorio del Poligono di Perdasdefogu. Con il dr Pintus Francesco Direttore Generale della ASL n 4 di Lanusei, competente per territorio degli allevamenti del PISQ anagrafati in questa Azienda Sanitaria, è stato programmato il proseguo dell’indagine. A lavoro terminato verrà redatta la relativa relazione e verrà integrata alla presente.

DATI SULLO STATO SANITARIO DEGLI ANIMALI PASCOLANTI NEL TERRITORIO DI QUIRRA .

L’indagine ha interessato complessivamente 21 (ventuno ) allevamenti stanziali di Quirra. Importanti indicazioni epidemiologiche sono emerse dai dati anamnestici di Veterinaria sullo stato sanitario degli animali pascolanti nel territorio adiacente al Poligono di Capo San Lorenzo. Vedi foto n.63.

L’indagine anamnestica è stata condotta in collaborazione con il Medico Veterinario incaricato della ASL che da sedici anni segue lo stato sanitario di questi allevamenti. Profondo conoscitore dello stato di salute degli allevamenti della zona, professionista che riscuote la fiducia degli allevatori e in grado di valutare al meglio l’attendibilità dei dati sanitari anamnestici forniti degli stessi. Inoltre la procedura seguita per la selezione dei dati è stata rigorosa e molto selettiva. Sono stati presi in considerazione solo i dati che hanno trovato un riscontro diretto nelle ASL o riscontrati in almeno tre allevamenti della zona.

Dal punto di vista clinico, ricordiamo che l’eventuale contaminazione degli animali, da radioattività o metalli pesanti essendo molto subdola, difficilmente viene percepita dall’allevatore come caso clinico che implica la chiamata del Medico Veterinario.

Il quadro anatomopatologico quando non presenta lesioni evidenti ( tumori di un certo sviluppo di grandezza o altre lesioni anatomopatologiche evidenti ) non allarma il proprietario degli animali ammalati.

L’allevatore che nota un animale in stato di malessere spesso lo attribuisce a cause eziologiche comuni (alimentazione, parassitosi, ecc, ecc,) macella l’animale senza rivolgersi al Veterinario. Questo comportamento non contribuisce al rilevamento e registrazione dei dati sanitari al Servizio veterinario delle ASL per cui l’ allevatore in questo caso non è stato di aiuto all’indagine. La segnalazione spesso riscontrata durante l’indagine di agnelli nati con malformazione tipo, “camminavano sulle ginocchia” o nascevano con “ collo storto”, non sono state prese in considerazione in quanto potrebbero essere dovute: la prima alla mancanza di selenio nelle madri*, la seconda a problemi verificatesi durante il parto.

*La bibliografia scientifica Veterinaria attribuisce questi casi ad una insufficiente quantità di Selenio(Sl)

– Gli allevamenti del territorio di Quirra, in base alla loro ubicazione sono stati suddivisi in due GRUPPI . Vedi foto n. 63

Come limite naturale è stato individuato il fiume “Rio Quirra” , distante 2,7 km dalla base Militare di Capo San Lorenzo.

IL PRIMO GRUPPO è costituito da dodici (12) allevamenti per un numero complessivo di animali 2038, che pascolano nei terreni vicino alla base militare di Capo San Lorenzo, entro il raggio di 2,7 km ( L’ allevamento con codice aziendale 097CA 223 ubicato entro tale raggio non è stanziale , ma si trasferisce spesso in terreni lontani da questa zona del territorio).

IL SECONDO GRUPPO comprende nove (9) allevamenti per un numero di capi 2179, che pascolano oltre il limite dei 2,7 km dalla base militare e a Nord-Ovest raggiunge il territorio del Poligono di Perdasdefogu. Questo secondo gruppo risulta più lontano dalla base militare e più vicino alla miniera di Baccu Locci.

FOTO N. 63 Tabella A

STATO SANITARIO DEGLI ALLEVAMENTI DEL PRIMO GRUPPO

Allevamenti ubicati entro il raggio di 2,7 km dalla base di Capo San Lorenzo

A ) Periodo degli anni 1980 – 1995.

gli allevatori hanno riferito che gli anni 1984 -1987 sono da considerarsi il peggior periodo per la maggior parte degli allevamenti. Dai dati raccolti la problematica risulta estesa in tutto il territorio ed interessa quasi tutti gli allevamenti. In questo periodo si sono verificati, negli animali, picchi alti di problemi sanitari e malformazioni genetiche. In particolare :

a ) Casi di animali nati con gravi malformazioni( animali nati con testa deformata, con un solo occhio, senza occhi, senza bocca , con numero di zampe inferiore o a volte superiore a quattro ecc.ecc.). Non è stato possibile elaborare la percentuale. Le malformazioni leggere non sono state prese in considerazione.

b ) Agnelli o capretti nati con la linea alba non saldata completamente ed una localizzazione ectopica dei visceri addominali in percentuale del 5% – 7% in numerosi allevamenti. Questa malformazione continua a interessare gli animali .

c ) Ipofertilità elevata in alcuni greggi. Interessa sia greggi di pecore, che di capre. Gli allevatori hanno utilizzato un massiccio “ turn over” per disfarsi degli animali non fecondi . Gli allevamenti colpiti da ipofertilità in percentuale bassa, hanno eliminato spontaneamente il problema e dopo uno, due anni la fertilità di questi animali è rientrata nella norma.

B) Periodo anni 1995 -2010

Durante il secondo quindicennio, dai dati anamnestici raccolti risulta, che i casi di malformazione genetiche negli animali sono diminuiti, ma vengono segnalati casi gravi teratologici con frequenza periodica costante anche durante questi ultimi anni. Gli aborti sono sempre nella media 0,5 % e non si segnalano particolari periodi di ipofertilità o ipofecondità degli animali.

STATO SANITARIO DEGLI ALLEVAMENTI DEL SECONDO GRUPPO

Allevamenti ubicati oltre il limite di 2,7 km dalla Base di Capo San Lorenzo

A) Anche questo gruppo di allevatori ( secondo i dati anamnestici raccolti) indica negli anni che vanno dal 1985 al 1988 il periodo di maggior interessamento degli animali da malformazioni genetiche:

a) casi di animali nati malformati

b) linea alba non chiusa completamente ecc..

B) gli allevamenti che si trovano nelle località “Scala de sa maista” e “Cirronis” con coordinate geografiche 39,562328 – 9,556648 e 39,539433 – 9,552258 sono stati interessati da un intenso fenomeno di malformazioni degli animali anche durante gli anni 2003-2005 e queste riguardavano:

la nascita di capretti ( 10 % – 15 % ) ciechi e con lesioni cerebrali ( dalla descrizione si presume che si trattasse di Idrocefalo) seguita da ipofertilità.

CONSIDERAZIONI

Definito lo stato delle conoscenze emerse dallo studio dei dati anamnestici degli allevamenti di Quirra si ritiene utile qui richiamare alcune considerazioni di stretto profilo epidemiologico.

I dati anamnestici di veterinaria rilevati ( nascite di animali con gravi malformazioni, ipofertilità, aborti, stato di nutrizione scadente, morte ecc, ecc.) non imputabili a cause infettive o infestive, da soli non dovrebbero essere utilizzati come indicatori. Infatti un dato anamnestico preso in esame singolarmente può significare poco o nulla.

Inserito in un contesto di monitoraggio ambientale con altri indicatori di contaminazione ambientale di origine antropica al di sopra della soglia consentita, sicuramente indica una certa criticità del territorio monitorato.

Emblematico il caso del territorio di Quirra in località “Tintinau” ,sede di due allevamenti di circa 200 capi ovini per allevamento, condotti da quattro fratelli . Tre fratelli impegnati con l’allevamento degli animali in quella zona, nell’arco di pochi anni si sono ammalati da malattie tumorali.

Contemporaneamente anche gli animali che pascolano in quei terreni sono stati interessati da problemi sanitari e da problematiche genetiche. E di recente (Dicembre 2009) è stata registrata la nascita di un agnello con una gravissima malformazione. Vedi Foto 20 e 21

In un “sito ambientale potenzialmente contaminato” (definizione, art. 2 comma c del DM 471 /1999) l’insorgenza di tre casi di gravi malattie neoplastiche in altrettante persone in un breve arco cronologico, ed il contemporaneo interessamento degli animali pascolanti in quel territorio con casi di grave malformazione genetiche è indubbiamente indice di una elevatissima criticità dell’ambiente e di quel territorio

Situazioni sanitarie analoghe sono presenti anche ad altri allevamenti di Quirra.

Si può riepilogare che :

-I problemi sanitari degli animali di Quirra per quanto riguarda casi di aborti, moria di animali adulti, moria di animali neonati, scomputati dai dati riferibili ad una probabile origine infettiva ed infestiva, risultano nella media degli animali del gruppo di riferimento del Gennargentu.

-Per quanto riguarda i casi di ipofertilità degli animali ovini e caprini che pascolano nei territori di Quirra risultano in leggero eccesso solo in alcune aree geografiche di quel territorio.

-Esiste invece un chiaro eccesso statisticamente significativo di casi di malformazioni genetiche degli animali nati in quel territorio con picchi alti durante alcuni periodi, la cui incidenza non subisce evidente variazione geografica tra diverse aree del territorio di Quirra.

b) DATI SULLO STATO SANITARIO DEL PERSONALE ADDETTO DELLA CONDUZIONE DEGLI ANIMALI

Sulla scheda di rilevamento dati anamnestici di ogni allevamento sono riportati anche i dati sullo stato di salute del personale, in particolare i casi emersi di malattie tumorali .

La popolazione studiata è esclusivamente quella degli allevatori e loro familiari che in modo diretto si occupano dell’allevamento degli animali nel territorio di Quirra.

Sono stati esaminati tutti gli allevamenti stanziali del territorio di Quirra, dodici allevamenti ubicati entro il raggio di 2,7 km dalla base di Capo San Lorenzo e nove presenti al di fuori di tale limite.

Sotto la definizione di gravi malattie tumorali alle persone sono comprese tutte le neoplasie emerse es. leucemia linfatica acuta, (LLA), linfomi di Hodgkin ( LH) e non Hodgkin (LNH) e tumori solidi.

Le informazioni sui casi di tumore alle persone, sono state fornite inizialmente dalle stesse persone (allevatori) colpite da tale male o dai parenti presenti nell’azienda zootecnica.

Tutti i casi emersi inizialmente, in seguito, sono stati confermati attraverso o l’esibizione di un documento sanitario, la diagnosi o copia delle cartelle cliniche, ecc., in possesso delle persone interessate ed in via informale alcune diagnosi sono state anche confermate dalle Strutture Sanitarie interessate. La maggior parte delle diagnosi sono state eseguite negli Ospedali, oncologico e microcitemico di Cagliari, ad eccezione di due casi diagnosticati all’ Ospedale di Milano, (uno al Fatebenfratelli, l’altro all’istituto neurologico Carlo Besta) ed uno all’Ospedale di Arezzo . Non sono stati inclusi altri due casi di tumori ad altrettanti allevatori di Villaputzu ( deceduti ) ed un caso di tumore alla tiroide in quanto, pur essendo confermati dai familiari, privi di riscontri.

Come è stato evidenziato, nella scheda di descrizione dei singoli allevamenti, alcuni allevatori vivono con le loro famiglie presso le stesse aziende zootecniche e praticano costantemente la coltivazione di orti e di frutteti nei terreni adiacenti all’ovile. ( vedi foto n. 15 e 19) I prodotti vengono consumati dai familiari .

CONSIDERAZIONI

I dati raccolti dall’indagine, sulla salute delle persone impegnate direttamente nella conduzione degli allevamenti, evidenziano la seguente situazione sanitaria:

Il 65 % del personale, impegnato con la conduzione degli animali negli allevamenti ubicati entro il raggio di 2,7 km dalla Base militare di Capo San Lorenzo a Quirra, risulta colpito da gravi malattie tumorali.

Gli allevamenti interessati , il cui personale risulta colpito da malattie neoplastiche, sono sette ( 7 ) su un totale di dodici. Vedi Foto n. 63 Tabella A. indicati con la lettera S.

Nel decennio 2000 – 2010, sono dieci le persone che risultano colpite da neoplasie tumorali su un totale di diciotto, impegnate nei suddetti allevamenti. Si evidenzia una tendenza all’incremento, negli ultimi due anni 2009 – 2010 sono quattro i nuovi casi di neoplasie che hanno colpito altrettanti allevatori della zona.*

Il “grave fenomeno sanitario di neoplasie alle persone” emerso, è paragonabile solo ad una grave “antropo – zoonosi” che colpisce indistintamente giovani, meno giovani, anziani, decimando le persone occupate nell’allevamento degli animali nei territori del Quirra, in particolare nella zona perimetrale dalla base militare di Capo San Lorenzo.

Diversa risulta la situazione sanitaria del personale le cui aziende zootecniche distano oltre 2,7 km dalla base di Capo San Lorenzo.

Dai dati raccolti il tasso d’incidenza di neoplasie nelle persone, è inferiore rispetto al primo gruppo.

Sono tre ( 3 ) gli allevamenti interessati il cui personale risulta colpito da neoplasie, sul totale di nove ( 9 ). Due di questi allevatori risultano colpiti da tumori nello stesso periodo cronologico, svolgendo l’attività in terreni pascolanti geograficamente molto vicini.

* Negli allevamenti ubicati nel Gennargentu ed utilizzati come indicatore di confronto, durante lo stesso periodo 2000 – 2010 non sono stati registrati casi di neoplasie alle persone.

Gli allevamenti inclusi nel I GRUPPO risultano vicini alla Base di Capo San Lorenzo e sono ubicati nel territorio perimetrale della zona.

Gli allevamenti inclusi nel II GRUPPO cioè oltre il limite di 2,7 km dalla base di Capo San Lorenzo, risultano geograficamente più vicini alla Miniera di Baccu Locci, alcuni dei quali pascolano gli animali sui terreni della stessa miniera. Sono tutti allevamenti stanziali.

CONCLUSIONI

Alla luce di quanto esposto in precedenza, si può affermare che questa indagine ha messo in evidenza

l’insorgere contemporaneo di problematiche genetiche ( malformazione) negli animali e gravi malattie tumorali nelle persone che si occupano della conduzione degli allevamenti intorno alla zona perimetrale della base militare di Capo San Lorenzo nei territori di Quirra. É sicuramente da approfondire il fatto che alla nascita di animali con malformazioni genetiche negli allevamenti corrisponda l’insorgenza di malattie tumorali nelle persone che lavorano in quel settore.

A tale proposito questo fenomeno potrebbe essere ritenuto una sentinella d’allarme per l’uomo, quasi si trattasse di “sistemi sentinella animali” ( SSA)

Si ritiene indispensabile un impegno immediato dell’Autorità Sanitaria per arginare il grave fenomeno di neoplasie che colpisce le persone impegnate negli allevamenti della zona ( ultimo caso in ordine di tempo l’allevatore ventiquattrenne deceduto il 10 luglio 2010, codice allevamento IT097CA153 ), mentre ulteriori approfondimenti sono ritenuti essenziali al fine di evidenziare eventuali correlazioni causa – effetto.

Si ringraziano per la collaborazione i medici veterinari:

(seguono nomi)

Lanusei 13 – 11 – 2010

Dr. Giorgio Mellis, Dr. Sandro Lorrai

Tags: , , , , , , ,

34 Comments

  1. Giusto per informare: la sindrome di quirra di fatto NON ESISTE: nesuna traccia di uranio

    impoverito sui bersagli impiegati nelle esercitazioni! …difficilmente sarà possibile trovarne nel territorio, infatti finora nessun rilievo ne ha dimostrato la presenza. Dai rilievi dei veteriani si sa che Il 65% del personale, impegnato con la conduzione degli animali negli allevamenti ubicati entro il raggio di 2,7 km dalla base militare di Capo San Lorenzo a Quirra, risulta colpito da gravi malattie tumorali, ma questo dato va letto con attenzione: si riferisce ad un campione di 18 persone… e le altre 800 della base che stazionano in questo raggio?? Parliamo di “causa-effetto”: effetto-malattie, causa-? …sapete che il territorio è inquinato da una quantità impresionante di metalli pesanti provenienti dalle miniere a monte attraverso il fiume e che Quirra si trova proprio sulla laguna dove sfocia il fiume? In ogni caso vorrei far notare che il tasso di mortalità della zona di Quirra è al di sotto della media nazionale (1.4 contro 1.7), Perdasdefogu poi è una zona caratterizzata dalla longevità della popolazione tanto da inserirla nel progetto GENOS (un campione di 14.000abitanti), …e dalle indagini non è ancora risultato nulla che non sia attività addestrativa e di tiro proprie di un poligono militare. Senza uranio viene poi a decadere la questione legata alla sindrome legata ai balcani. Il territorio è senza dubbio inquinato, da metalli pesanti, che in particolar modo si riversano nella baia di Quirra (dove ci sono gli allevamenti) dove sfocia il fiume che arriva dalle miniere di Baccu Locci, …”causa ed effetto”: io ragiono per nesso di causalità.
    Al riguardo di un ipotetico sistema economico alternativo alla presenza del Poligono militare e arrivare alla dismissione progressiva e definitiva di tutte le servitù militari in Sardegna: non sarà certo la sola interdizione della baia di Capo San Lorenzo a bloccare lo sviluppo turistico della zona… Ne tanto meno la piana del cardiga! Perchè è di queste due piccole aree che si parla…
    Per quanto riguarda poi i campi elettromagnetici: l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (I.A.R.C.) dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (O.M.S.), al riguardo dei potenziali pericoli cancerogeni da esposizione a campi elettromagnetici, ha classificato i campi elettromagnetici come “possibili cancerogeni per l’uomo” – Gruppo 2B – inteso come “sostanze delle quali risulta una ridotta evidenza rispetto alle 2A (probabilmente cancerogeno), quali cloroformio, nickel, caffè, insetticida, sottaceti…

  2. Dimenticavo, l’incidenza dei tumori a Perdasdefogu è pari al 1,4 per mille contro 1,7 per mille nazionale.
    Mariella cao trascorre le sue vacanze al mare laddove dice esserci il massssimo dell’inquinamento, A TORRE MURTAS.
    Nessuna correlazione al momento è stata dimostrata tra attività del poligono e malattie.
    L’accanimento di alcuni organi di stampa è quantomeno sospetto.

  3. A tutti gli accaniti antimilitaristi vorrei ricordare che gli animali che pascolano all’interno del poligono sono risultati sanissimi cosìcome i pastori, che di uranio impoverito non c’è traccia, che i radar verranno dissequestarti al più presto (non appena la magistratura potrà avvalersi di un tecnico capace ).
    Che il vero inquinamento è causato dalla dismassa miniera di Baccu Locci che estraeva arseniopirite e che mai è stata bonificata.
    I militari non saranno simpatici ma non ci inventiamo cose assolutamente false che hanno facile presa sulla gente.
    Adesso i danni ai pastori e a tutto il terrritorio chi li pagherà

  4. Anonimo says:

    se ne sentono tante ma chi di voi realmente conosce il territorio? a volte si parla per avere un ritorno(economico), basta dire bugie io ci abito e sono un grandissimo conoscente del territorio(perchè amo la natura incontaminata essendo un cacciatore mi capitato spesso di trattenermi con pastori e non mi risultano tutte queste morti e malformazioni umane e animali, rispondo anche al signore che dice di essere passato al bar di Quirra il barista non è morto ma gode di ottima salute come tutti gli abitanti di quirra, mi risulta in un raggio di , un kilometro si trovano molte persone che hanno superato i novantanni, non è più giusto dire: io sono un’antimilitarista odio i militari e basta? senza coinvolgere e compromettere sia il territorio sia l’economia basata sul turismo. rispondo al signore che dice: si vende la vita per un piccolo stipendio, mi risulta il contrario , nel sarrabus il poligono è il grosso indotto produttivo impartisce ai residenti di villaptzu, san vito e muravera 650 buste paga che nell’economia del sarrabus composta da circa quindicimila abitanti – contribuento economicamente a circa seicento mila euro al mese quantificato per un anno sarebbe circa ottomilioni di euro. mi domando che motivo c’è di far credere per un tuo ideale che LE PALE EOLICHE(MULINI DON CHISCIOTTE) SIANO MISSILI ALL’URANIO E NANO PARTICELLE DA SCONFIGGERE

  5. Rinaldo says:

    In attesa di una valutazione dal moderatore? Ma come si può essere moderati diffronte a chi uccide i miei figli e non riconosce e concede un aiuto nelle cure?
    Possibile che non si possano denunciare al Tribunale Internazionale per queste straggi?

  6. Rinaldo says:

    Poi quando diciamo che dalla Sardegna andiamo in Italia, i continentali sorrido!
    Perchè noi facciamo parte dell’Italia? Di quale? Di quella isolata, sfruttata e neanche tutelata dai quei rappresentanti politici di alto livello che questa povera terra ha espresso. Hanno VENDUTO i sardi e la loro terra. Maledetti siano !

  7. Stefano B. says:

    A quanto pare – e per rispondere ad alcune critiche forse poco fondate – non si tratta di solo uranio, ma di nanoparticelle di vari elementi sviluppate dalle altissime temperature degli impatti di proiettili speciali (di uranio, tungsteno ed altro) sui loro bersagli.
    Si tratta di particelle troppo piccole perché le difese delle cellule possano bloccarle, e di qui l’effetto mutageno, teratogeno, ecc.

    Non sono in grado di misurare l’inquinamento da arsenico della ex miniera, ma il tutto sa troppo di depistaggio… non credo che l’arsenico causi leucemie e linfomi.

    Ho visitato il territorio di Quirra ed alcuni dei suoi monumenti, e considero SCANDALOSO che lo Stato lucri sulla salute dei suoi cittadini sacrificandola alle sperimentazioni, pubbliche e private, italiane e straniere, di nuove armi da buttare sui bambini afghani o di chissà dove.
    Nel frattempo sul nostro territorio i nostri militari e i nostri civili muoiono di “fuoco amico”.

    E devastiamo un angolo fra i più belli del nostro Paese: nuraghi, templi a pozzo, castelli medievali, sistemi carsici e grotte piene di animali unici al mondo.

    L’Italia ripudia la guerra e tutela la salute e il paesaggio, e chi di sinistra o di destra, generale o politico, continentale o isolano, per colpa o per dolo se lo dimentica viola la nostra Costituzione!

    Sono solidale con i militari e i civili che continuano ad ammalarsi e a morire, e con chi coraggiosamente ha denunciato il disastro, conservando una coscienza specchiata e magari sacrificandovi magari occasioni professionali e di carriera.
    Auspico che la Procura di Lanusei e la Mobile di Nuoro possano lavorare serenamente e senza interferenze.
    Onore a queste persone, che hanno chiamato le cose col loro nome: “omicidio plurimo”.

    La base va chiusa, e si deve procedere alla bonifica.
    Indennizzi e cure per i danneggiati e NO al ricatto occupazionale.
    Che terra lasceranno ai propri figli questi lavoratori?
    Che razza di Stato è uno Stato che ricatta i propri cittadini con l’alternativa tra leucemia e disoccupazione?

    P.S.: per chi non l’avesse visto, guardate la spiegazione dei fatti data dal generale FABIO MOLTENI già comandante del poligono: http://www.youtube.com/watch?v=_WYJLeXunU0
    Spero che ci siano ancora in giro dei Sardi come quelli di una volta…

    Un continentale solidale

  8. Daniella Ambrosino says:

    Ripeto la mia domanda: c’è qualcuno che può farmi avere la relazionintegrale e non solo le conclusioni?

  9. Ho visto Monitor su Videolina dove hanno dibattuto sull’argomento.

    Cosa è venuto fuori?

    Nel poligono non c’è traccia di uranio, mentre abbonda l’arsenico: eredità della miniera.
    L’arsenico è cancerogeno anche se la Cao lo nega.

    L’inquinamento causato dalle esercitazioni viene da esplosivi e propellenti: sarebbe opportuna anzi doverosa la bonifica.

    Le malformazioni del bestiame, oltre che all’arsenico, sono correlate alla vaccinazione per la lingua blu (al commissario della ASL la parola vaccinazione è rimasta incastrata in gola).

    I militari sono vaccinati peggio delle bestie, vogliamo continuare a far finta di niente?

    In Italia, negli ultimi vent’anni l’incidenza di linfomi, nei neonati nel loro primo anno di vita è raddoppiata. http://www.sip.it/?p=3539

    Questo avviene pure per chi vive in montagna, lontano da basi militari e inquinamento, ma purtroppo viene massacrato dai vaccini.

    I neonati hanno in comune con i militari le vaccinazioni multiple.

    Quanti insistono sull’uranio pur non avendolo trovato in nessun malato, vogliono ostacolare l’accertamento delle cause delle malattie che colpiscono militari e civili.

    • Andrea Emme says:

      […Nel poligono non c’è traccia di uranio, mentre abbonda l’arsenico: eredità della miniera…]

      allora che qualcuno spiegasse i fori nelle carcasse dei carri armati più altri mezzi utilizzato come bersaglio.

      Vaccinazioni: credevo che si vaccinassero tutti i neonati del territorio sardo, non solo quelli di zone a ridosso dei poligoni. Ma come li preparano i vaccini?

      Arsenico cancerogeno: va bene. Va un po’ meno bene se consideriamo il lasso temporale di morti per tumore. A meno che non si ipotizzi una moria importante per questa causa antecedente alla installazione del poligono sperimentale, e di cui non si è mai tenuto conto.

      Purtroppo non ho viusto la puntata in questione, farò di tutto per reperirla.

  10. Daniella Ambrosino says:

    Sarebbe possibile avere la relazione integrale?

  11. Giuliana Musso says:

    Ringrazio i Dottori Mellis e Lorrai per l’accurata ricerca svolta. Ringrazio il Sig. Biolchini per averla pubblicata. Queste notizie riguardano tutti. Vivo tra Veneto e Friuli, mi occupo di teatro civile, farò tutto il possibile per dare voce nel mio piccolo a questa storia. La contrapposizione tra possibilità di lavoro e salute non sussiste nella realtà ma viene generata da politiche di investimento sciagurate che sperperano abnormi quantità di denaro in imprese che hanno per finalità altra distruzione…

  12. Cristina Ronzitti says:

    Maggio 2005 Corriere della Sera: Soru «disobbediente» agli Usa: via le basi. Chissà se c’è qualcuno che lo sta rimpiangendo….
    Se si va a guardare i risultati delle regionali (fonte sito della RAS), Villaputzu si è espressa votando Cappellacci in misura del 55,51% contro un 35% di preferenze per Soru. Se si pensa che Cappellacci è ex presidente della Sardinia Gold Mining SpA, un campione dell’ imprenditoria ecologica e a basso impatto ambientale, io direi che i sardi se la sono proprio cercata…Hanno proprio voglia di morire di cancro…

    • docpretta says:

      detto così sembra quasi che se la sono cercata.. chi va a governare dovrebbe pensare che rappresenta tutti, non solo quelli che l hanno eletto.. ed in ogni caso ce sempre un 35% che non l ha votato..

  13. Sconvolgente questa relazione!!! L’ho appena letta!!

  14. Il Governo italiano non lascerà Quirra visto che può rappresentare ” la gallina delle uova d’oro ” la strada è già tracciata da tempo si chianma ” Difesa S.P.A.” legge 191 del 23 Dicembre 2010 articolo 2 comma 27 e seguenti , i Militari non possono parlare anche perchè lo stesso Governo con la scusa del riordino dei codici voluti dal Ministro della Difesa ha inserito una norma che qualsisi cosa detta dal militare può essere cosiderata di servizio e quindi tutelata come segreto militare , motivo per cui il militare può essere posto sotto processo. ( tribunale militare) ….infine le Rapprensentanze Militari Organi elettivi sono stati progogati con il decreto milleprogoghe fino a dicembre 2011 con un semplice decreto del presidente del consiglio senza passare nel passare a perdere tempo in parlamento…..ecco questa è la situazione…..infine un senatore del PD disse durante un convegno che il poligono di salto di Quirra rappresentava per gli ingegneri sardi una grande opportunità di lavoro…..per la sua eccellenza…

  15. Andrea Emme says:

    Ma che problemi e problemi, a Quirra non succede nulla di strano. Nell’altopiano de Sa Maista è vero che esistono le carcasse dei carri armati dismessi utilizzati come bersaglio per testare proiettili in grado di forare le loro corazze, ma nessuno ha dimostrato che si tratti di munizioni all’uranio impoverito: si potrebbe trattare anche di trapani con punta grossa….
    E tanto per far capire che il rischio è nullo l’amministrazione militare alcuni anni orsono si prese la briga di far sostituire i cartellì ormai consunti lungo la recinzione perimetrale, recanti la scritta ‘ATTENZIONE! Residui attivi’ con quelli più rassicuranti recanti ‘ATTENZIONE! Residui inerti’. Solo non ho mai capito come mai i militari hanno ritenuto di dover avvisare di un pericolo inesistente. E peccato che tali cartelli, nuovi di pacca, siano stati posizionati in fretta e furia da squadre di militari di leva, prima che avvenisse una ispezione ufficiale… Di cosa si aveva paura? Della verità? Che non è tale se non lo dicono i media….

  16. salvatore angelo Firinu noto gallan te says:

    Ho sentito l’intervista di RAI 3 regione al sindaco di Villaputzu e per lui non ci sono problemi come problemi.Sarebbe utile chiedergli quando verranno a galla questi gravissimi problemi,forse quando tutti gli allevamenti,pastori e famiglie comprese,saranno nelle verdi e immense praterie del Padre Eterno.Non sono quel centinaio di posti di lavoro che salvano l’economia della sua comunità,posti di lavoro retribuiti,se va bene,,con 800 euro mese.

  17. antonio says:

    Sarebbe interessante sapere che fine ha fatto il progetto di allungamento della pista tattica di perdas, quella osteggiata da soru e sostenuta di gran carriera dal sindaco di perdasdegogu perche’ “avrebbe portato lavoro”. Aggiungo un altro tema collegato: i missili sparati dal poligono di quirra a mare sono seguiti da un radar a capo bellavista di arbatax. Pare che emetta radiazioni ben oltre la norma consentita e irradi tutto il golfo, cittadini compresi!

  18. Dario B. says:

    Vorrei poter far qualcosa, ma penso che se la maggior parte della popolazione di quelle zone continua a vedere la base come unica forma di prosperità, ci sia poco da fare…e anche questa volta piano piano la vicenda sarà dimenticata e continueranno a giocare alla guerra sulla nostra pelle…

  19. Alessandro Valentini says:

    In questi giorni mi domando: ma ricordo male o un paio di anni fa l’allora sottosegretario alla difesa Cicu, incaricato di costituire e guidare un commissione scientifica, con il compito di accertare l’eventuale presenza di agenti cancerogeni (soprattutto l’uranio impoverito) nella zona di Quirra, dichiarò alla stampa (con tanto di servizio televisivo, con lo stesso Cicu, girato in quelle zone) che la commissione non aveva rilevato tassi di inquinanti e cancerogeni tali da costituire un pericolo per le popolazioni e l’ambiente? E se invece ricordo bene, non ci sarebbero gli estremi per accusare lui e la commissione di omicidio colposo plurimo e gravissimo danno ambientale?

  20. ottimo lavoro, Vito. Abbiamo ripreso il tuo articolo anche sul nostro blog.

  21. Daniele Addis says:

    Esistono ancora dei giornalisti in Sardegna, quelli che al di là delle seghe mentali e degli interessi degli editori riportano i fatti.
    Grazie sig. Biolchini, ottimo lavoro.

  22. Giorgia says:

    Continuiamo a sentire questo problema lontano…ma magari qualche agnello che abbiamo mangiato a natale proveniva da Quirra…così come chissà quanti antipasti erano composti con quel formaggio… i pastori sono li per produrre i latticini e macellare gli animali e noi siamo gli acquirenti…. eppure la popolazione sarda non si muove…come al solito chiniamo la testa e lasciamo fare….. non riescono/vogliono interdire le zone contaminate al pascolo degli animali e continuano a negare la contaminazione contro ogni evidenza… e poi vogliono pure aprire le centrali nucleari, con gli interessi che ci saranno in gioco se mai dovessere esserci qualche problema lo insabbieranno sempre e comunque e noi ce ne renderemo conto solo quando saranno i nostri nipoti a nascere deformi…. sono terrorizzata da tutto questo ma mi sento impotente….

  23. matteo murgia says:

    grazie vito per la pubblicazione, e come dice il sig gregorini un grazie di cuore alla profesoressa Mariella Cao che dopo aver visto morire sotto i suoi occhi i suoi scolari impiega la sua pensione in questa lotta per la salvaguardia della nostra salute. Saludi e trigu..

  24. Pierfranco says:

    La Sardegna non può permettersi una cosa del genere. Basta gettare acqua sul fuoco. E’ uno scandalo davanti al quale, cittadini e politica, non possono più far finta di niente. Nel servizio del tg3 reg. i pastori intervistati negavano tutto. Per che cosa?!?!? Per riuscire a vendere un paio di forme di pecorino! Ma per carità!!! Basta!!!

    • Alessandro Valentini says:

      mi associo alla rabbia di Pierfranco, anch’io ho visto quelle interviste e ho provato rabbia, per questa follia che in nome del guadagno porta al suicidio. Lo stesso giorno il TG3 nazionale mandava in onda interviste ad alcuni operai Fiat (spero pochissimi, ma temo di no), che ridacchiando dicevano che il ricatto di Marchionne era accettabile, uno addirittura ha detto che in fondo si trattava di quisquilie e che l’importante era lavorare…stessa rabbia….stessa follia

  25. A. Gregorini says:

    Questa storia del poligono di Quirra é nota da almeno un decennio.
    Chi come me ha anche lavorato sul territorio (costruzione s.s.125) conosce perfettamente i numeri e la realtà dei morti.
    A Quirra mi fermavo a mangiare un panino al bar sulla strada e interrogavo il barista. Mi raccontava dei suoi parenti, e amici, morti di tumore e del fatto che tutti sull’altopiano sapessero delle corazze dei carri armati bersaglio forate dai proiettili “speciali” e dell’inquinamento delle fonti idriche. A questo deve anche aggiungersi l’arsenico lasciato a discarica della miniera a monte che ha inquinato l’alveo del rio e le falde circostanti.
    I responsabili? Tutti quelli che in questo lungo periodo hanno taciuto, pur sapendo, Stato e Ministri, consiglieri e sottosegretari compresi, di dx e di sx (Parisi e Nieddu – Cicu).
    Il barista da cui mi fermavo a chiacchierare amabilmente, nel frattempo, é morto … anche lui di tumore.
    Penso che tutti dobbiamo rendere onore alla Signora Cao e al Comitato “Gettiamo le basi” che da molti anni conduce una battaglia, a volte solitaria, sull’argomento.

  26. Andria says:

    Grande!
    l’ho cercata in qualunque posto in rete, ma NESSUN organo di informazione e ente istituzionale ha reso disponibile questa relazione.
    Neanche google ce l’ha fatta, solo Vito ci riesce.
    Gratzias meda e Deu si tu torridi!

  27. Claudio M. says:

    Non ci sono molte cose da aggiungere, solo una speranza, finire di contaminare prima che sia davvero troppo tardi…per chi è rimasto ancora immune !

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.