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Lo scandalo dell’ex Semoleria di Cagliari: l’Ersu paga i terreni 38 milioni di euro e poi non costruisce il Campus universitario!

Questa è una vicenda di cui presto sentirete parlare. Perché la lettera degli studenti dell’Urban Center di Cagliari è una vera bomba pronta ad esplodere. Forse i passaggi non sono tutti chiari ma una cosa è certa: la Regione, attraverso l’Ersu, ha speso la bellezza di 38 milioni di euro (sì, avete letto bene) per comprare le aree dell’ex Semoleria di viale La Plaja. Con quella cifra si sarebbe anche dovuto realizzare il Campus universitario, invece non si è fatto nulla. Scrivono i ragazzi: “Una cosa è certa”, scrivono i ragazzi, “L’Ersu ha acquisito un’area sulla quale verosimilmente non sarà realizzato nessun campus universitario, però ha speso le risorse che gli erano state messe a disposizione”.

Ogni commento è superfluo.  Un sentito grazie ai ragazzi che hanno scritto la lettera. Si attende ovviamente la risposta della presidente dell’Ersu di Cagliari, Daniela Noli. Ma anche del suo predecessore, Christian Solinas.

Lettera aperta alla Presidente Ersu sul Campus ex-Sem

Nel febbraio del 2000, L’ERSU (Ente Regionale per il Diritto allo Studio Universitario) pubblica un bando per l’acquisizione di un immobile da adibire a Casa dello Studente. Un mese dopo, marzo 2000, la società Edilia Costruzioni s.p.a. presenta al Comune di Cagliari una proposta per un  programma integrato di riqualificazione urbanistica che prevede la realizzazione di un complesso immobiliare nell’area denominata ex-Sem per complessivi 95.234 metri cubi da adibire, tra le altre funzioni, a studentato. Nel maggio dello stesso anno l’ERSU esprime parere favorevole al progetto presentato dalla Società Edilia. Nell’ottobre successivo il Consiglio Comunale approva la proposta di Piano Integrato avanzata da Edilia.

Tra il 2001 e il 2002 Edilia, su iniziativa dell’ERSU, ottimizza i progetti al fine di porre lo stesso ente in condizioni di proporre un’offerta per l’acquisto degli immobili. Nel maggio del 2002 l’ERSU delibera di acquistare due fabbricati da Edilia per la somma di circa 20,5 milioni di euro.

Nell’aprile del 2003 il Comune di Cagliari approva la nuova proposta di Piano Integrato e i progetti esecutivi ai sensi della L.R. 16/94 che prevedono le opere di urbanizzazione primaria del tratto di viabilità pubblica in cessione, la sistemazione del Viale La Playa e la ristrutturazione del fabbricato denominato “Silos Vecchio”.

Tra il 2003 ed il 2004 nasce e si sviluppa un contenzioso tra Edilia ed ERSU con impugnative degli atti tra i due nanti il TAR regionale.

Nel settembre 2004 Edilia stipula con il Comune di Cagliari una convenzione per la cessione al Comune del Silos Vecchio e dell’area destinata alla viabilità. In tale concessione si ribadisce che le volumetrie assentite non supereranno i 95.234 metri cubi. Edilia si impegna a concludere i lavori entro i cinque anni successivi.

Nel maggio del 2005 il Comune di Cagliari rilascia le concessioni edilizie per la realizzazione dei fabbricati.

Nel novembre del 2005, al fine di porre fine con una transazione al contenzioso in atto, Edilia propone un’offerta per la vendita dei fabbricati ad ERSU per complessivi 29 Milioni di euro, che nel dicembre successivo adotta lo schema di copertura finanziaria.

Da quel momento lo studentato che ERSU cercava di ottenere nel 2000 può essere immediatamente realizzato. Oggi i lavori, assentiti da ERSU, dal Comune di Cagliari e dallo stesso soggetto realizzatore, sarebbero in fase di conclusione.

Dal febbraio del 2006 la Regione, con una serie di provvedimenti, modifica il quadro consolidato: viene pubblicato il programma quinquennale di dismissione degli immobili regionali, quindi la L.R. n.4 con misure urgenti per il potenziamento delle strutture residenziali dell’ERSU, legge che stravolge i rapporti stessi tra Regione ed ERSU. Tale legge prevede che ERSU acquisti tutta l’area denominata ex-Sem per la realizzazione di un campus per studenti universitari per almeno 1000 posti letto e stanzia una somma complessiva (fondi 2006 e 2007) di ulteriori 35 milioni di euro.

Nel giugno 2006 ERSU tenta di chiudere il contenzioso attraverso l’acquisizione dell’intero comparto da Edilia per complessivi 55 milioni di euro. Nel luglio successivo la transazione si chiude con un accordo che prevede un corrispettivo per Edilia di 55 milioni di euro. Perché la cifra pattuita nel novembre 2005 (29 M€) è lievitata di 26 M€ in soli sette mesi? Qual è il ruolo della Regione?

Nell’agosto del 2006 la Regione, attraverso il Presidente Soru, e il Comune, rappresentato dal Sindaco Floris, stipulano un protocollo di intesa che, tra le altre cose, prevede una diminuzione delle volumetrie assentite nel 2005 (95.234 mc) ed un incremento delle aree destinate a verde.

Nel marzo 2007 compare il progetto, ancora in fase preliminare, elaborato dall’architetto brasiliano Da Rocha. Tale progetto, in spregio del protocollo d’intesa sottoscritto tra Regione e Comune, prevede, secondo l’ERSU, edifici per complessivi 151.225 metri cubi (con un incremento di quasi il 60% delle volumetrie, pari a quasi 56.000 metri in più cubi rispetto a quelli assentiti con la concessione edilizia del 2005).

Peraltro, nell’agosto 2007, l’ERSU comunica che il progetto definitivo (ulteriormente incrementato fino a 166.880 metri cubi) è incompatibile con l’edificio Silos Vecchio (di proprietà del Comune), che dovrebbe quindi essere abbattuto. Solo il mese dopo ERSU comunica al Comune di essere diventato proprietario dell’area ex-Sem e di essere titolare degli obblighi contrattuali in capo ad Edilia nella convenzione stipulata da quest’ultima col Comune nel settembre 2004.

Il progetto Da Rocha, inserito nello schema di accordo di programma del marzo 2008, non realizzabile per difformità urbanistiche non sanabili (è impossibile anche in deroga concedere la realizzazione delle volumetrie previste in un’area di quelle dimensioni), sarebbe costato 110 milioni di euro, 81 milioni in più dello studentato previsto nel 2005.

Il 24 febbraio 2009 il consiglio comunale di Cagliari non  accoglie la  proposta  di  approvazione  in deroga,  ex  art.  32  del Regolamento  Edilizio,  del  progetto  proposto  dall’Ente Regionale  per  il Diritto allo Studio Universitario – ERSU.

Successivamente viene stipulato un accordo transattivo tra Ersu – Regione – Edilia per cui la società incassa 38 milioni di euro (9 in più dei 29 previsti per realizzare il tutto) si impegna a realizzare il Campus De La Rocha per la stessa cifra di 55 m.ni precedentemente pattuita (stessa cifra per 75% in più di cubatura?) , condizionando l’impegno alla conclusione dell’iter amministrativo, da parte dell’amministrazione pubblica)  necessario per l’ottenimento delle autorizzazioni entro 6 mesi dalla data di stipula dell’accordo medesimo.

L’accordo prevedeva altresì che Edilia si sarebbe fatta carico della progettazione De La Rocha (pagando anche la parcella dell’archistar brasiliana).

Naturalmente

Alla scadenza dell’accordo l’iter di approvazione non si concluse e attualmente la situazione é la seguente:

•La città e gli studenti non hanno il Campus.
•La Regione ha speso 38 milioni di euro.

L’Ersu ha acquisito un’area sulla quale verosimilmente non sarà realizzato nessun campus universitario, però ha speso le risorse che gli erano state messe a disposizione.

•TUTTI GLI ATTORI DELLA VICENDA SONO STATI TACITATI E HANNO AVUTO QUALCOSA TRANNE LA COMUNITÀ E GLI STUDENTI.

Per questi motivi il gruppo di studenti dell’Urban Center, firmatario della presente, chiedono alla presidente dell’ERSU di fare chiarezza sulla vicenda e, qualora ritenesse che l’ERSU e, quindi, gli studenti, possano essere stati danneggiati dall’azione maldestra di ignoti e dalla cattiva gestione dei fondi pubblici,

DI PRESENTARE UN ESPOSTO ALLA CORTE DEI CONTI E A TUTTE LE SEDI GIURISDIZIONALMENTE COMPETENTI.

Gli studenti universitari dell’Urban Center:
Stefano Gregorini, Federica Lai, Alessandro Serra, Simone Ogno, Giulia Cambuli, Andrea de Guio, Carlotta Anna Maria Loi, Enrico Mereu, Daniele Cirina, Daniela Simbula

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25 Comments

  1. stampace says:

    Per fare quello che lei, Stefano, sostiene si debba fare, é necessario avere spalle ben grandi. Non si può pretendere che un gruppo di studenti si accollino le responsabilità che sono di un’intera città. L’azione penale nel nostro ordinamento é obbligatoria, almeno per un PM ma, credo, anche per la magistratura erariale. La notizia ha sicuramente fatto il giro della città almeno due volte.
    Vediamo che succede. Vediamo se esiste ancora un Giudice a Cagliari.

    • se pensa che basti che “la notizia faccia il giro della città” perchè un magistrato indaghi…

      • stampace says:

        IO HO FIDUCIA NEL FATO …

      • si può anche credere nell’arrivo del Grande Cocomero, se è per questo 😉
        Per conto di associazioni ecologiste ho sottoscritto personalmente centinaia di denunce in sede penale ed erariale, assumendomi la responsabilità di quello che affermavo e chiedendo quanto previsto dalla legge. Penso che anche “un gruppo di studenti” possa farlo, se è sicuro di quanto afferma ed è in grado di documentarlo. Altrimenti rimane al livello di “chiacchiera”. Pensare, poi, che sia l’attuale Presidente dell’E.R.S.U. a inoltrare denunce ed esposti al posto di chi segnala mi pare che sia velleitario.

      • stampace says:

        Sembra quasi che gli studfenti le abbiano dato retta. Complimenti Signor Deliperi.

  2. ..ripeto, anche in questo caso, materiale per la Procura della Repubblica e la Procura erariale. Semplicemente. Chi afferma queste cose le metta nero su bianco e le indirizzi a chi di dovere. E così che si fà. Dopo si avvisano i mass media, in tutte le forme 😉

  3. Edoardo says:

    Gira voce che al montanelli casteddaio stiano per dare un premio, Pulitzer o sanscemo?

    Indovinate chi l’ha scritta? Si riferirà a questo post? O ancora alla questione dove ha dimostrato d’avere avuto torto marcio? Io penso che a volte si chiedano dimissioni per molto meno! Ma qui sarebbe più divertente chiedere un confronto pubblico!

    • Se mi devono premiare speriamo che ci siano anche soldi! Mi devo cambiare la macchina! Stavo pensando di prendermi una nuova Fiesta. Mi piace bianca. Ne ho vista una parcheggiata proprio affianco alla mia Panda sabato, nel parcheggio vicino alla rotonda di Zuncheddu.

      • Edoardo says:

        Dispiace che la cosa sia andata sul personale. Perché in questo modo passa in secondo piano la valenza politica di questa discussione. Il succo della quale a me sembra questo: può un partito pensare di amministrare la città con questa dirigenza? Fino a prova contraria parliamo del vertice cittadino del Pd, non di un ragazzetto qualsiasi che parla in libertà senza dover motivare o spiegare ciò che dice. Io credo che ci siano gli estremi per una discussione pubblica su questo argomento. Ma non essendo iscritto al Pd non è compito mio organizzarla. Come parte in causa non sarebbe nemmeno il tuo, ma una bella sfida a duello verbale secondo me sarebbe il modo migliore. Se non altro per farlo stare zitto.

      • Stefano reloaded says:

        Però gli va dato atto di essere coraggioso: è come quei pugili che non si reggono più sulle gambe, hanno il volto sfigurato dai colpi, gli occhi talmente gonfi da non riuscire ad aprirli eppure continuano a rialzarsi quando vanno al tappeto.
        E torranta a pigai corpus.

    • un confronto pubblico? ma la ke non si usa più… 😉

  4. Concordo con Fulgenzio. Il documento dei giovani dell’Urban Center va considerato un punto di partenza per fare luce su una vicenda pazzesca, lascerei stare al momento le letture dietrologiche che lasciano il tempo che trovano.
    Io mi concentrerei su due aspetti.
    Il primo: a chi sono andati i soldi? Chi ha fatto la stima dei terreni?
    Il secondo: perché, una volta tramontato il progetto di La Rocha, non si è costruito comunque il Campus secondo il primo progetto che aveva già tutte le autorizzazioni del Comune?
    Perché l’essenza della notizia è questa: la Regione ha speso un sacco di soldi e il Campus al momento non c’è!

  5. matteo murgia says:

    c’è stato un passaggio in cui il commissario straordinario Silvaldo Gadoni dei sardistas (ovvero compagno di maggioranza in comune proprio con i riformatori) che appena insediatosi pensò che l’ordinaria amministrazione che spetta a un commissario fosse quella di strappare un contratto stipulato in precedenza dai legittimi amministratori dell’ersu con la ditta edilia per uno studentato all’ex sem per firmare un contratto (illegittimo dal punto di vista amministrativo, lo dice l’avvocatura dello stato) con la ditta cualbu a tuvixeddu. mi fermo qui, sono tre anni che non mi occupo di queste cose e dovrei “ripassare” un pò. l’argomento è molto delicato e preferisco parlare di certezze e non di ricordi. cmq, spiace dirlo ma se il campus non è stato realizzato le responsabilità (oltre che del comune che blocca tutto per favorire il mercato nero a vantaggio dei propri elettori) è del governo di centrosinistra perchè è stato incapace, dopo aver destinato un sacco di soldi al diritto allo studio, di trasformarli in veri servizi per gli studenti. dare borse di studio e assegni agli studenti è giustissimo ma relativamente facile. per realizzare un campus universitario da 1000 posti letto serve qualcosa in più delle buone intenzioni.. cmq, che si parli di ersu, studenti, diritto allo studio in tutte le sedi è cosa buona è giusta. saludi e trigu.

  6. mario piras says:

    Cosa c’entra Soru? Sembra che i soldi li abbia presi Edilia? Chi é? Una nobildonna romana?
    Alla fine sempre a parlar di donne si finisce.

  7. Fulgenzio says:

    Sorprende che nei precedenti commenti si tenda a far polemiche politiche e si SVII dalla sostanza:
    – Sono stati pagati 38 milioni di euro per un terreno che nel 2005 valeva 1/4 di questa cifra.

    Di quali siano i motivi agli studenti cosa importa? Se anche votassero Fantola?

    Chi é il responsabile di questi sprechi? Sei tu Matteo Murgia (chissa chi é costui e perché mai un magistrato dovrebbe avere interesse a sentirlo?) ?
    Franco Puddu … idem come sopra.

    Se sapete come é potuto accadere che 38 milioni siano stati specati SPIEGATELO al pubblico di questo sito

    • matteo murgia says:

      matteo murgia, nato a cagliari il 18/08/1978. rappresentante degli studenti nel c.d.a dell’ersu dal febbraio 2004 a marzo 2007. e tui fulgenzio chini sesi?

  8. Giovanni says:

    Matteo illuminaci, non è necessario aspettare i magistrati…sono curioso e apprendo solo ora la vicenda.
    Vedo che si sta cadendo sui vittimismi di parte politica e sul fantasma di Fantola che con i ragazzi, per quanto vedo seguendo il loro blog e iniziative non c’entra nulla. Oh Franco aiò!

  9. Franco Puddu says:

    interessante ma sospetta quest’analisi…. sembra un po’ partigiana.
    il taglio è tutta colpa di soru pervade il testo…

    gli studenti dell’urban center – che come sappiamo appoggiano Fantola, da Gregorini in poi – nulla dicono sui motivi che hanno portato il comune di centrodestra – compresi i riformatori – a continuamente bloccare qualunque ipotesi di accordo con la regione nella scorsa legislatura, quando ulteriori risorse per far partire i lavori erano pronti, vedi accordo di programma e annessi e connessi… perchè il consiglio comunale e la giunta si opponevano sempre quando si poteva iniziare finalmente a costruire?

    perche gli studenti di urban center non dicono anche che questa amministrazione comunale – compresi i riformatori purtroppo- preferiscono che cresca il florido mercato degli affitti in nero?

  10. matteo murgia says:

    caro vito, dovrei dedicare diversi giorni a riguardare i documenti ma posso dire fin da ora che la cronologia dei fatti riportata qui sopra dimentica diversi passaggi fondamentali (dimenticanze in buona o cattiva fede?). comunque, qualora un magistrato volesse sapere cosa penso di questa faccenda sarei ben lieto di raccontare ciò che so.. l’unica cosa che mi dispiace è che tra i firmatari ci siano alcuni miei conoscenti che se solo me lo avessero chiesto forse ora avrebbero le idee un pò più chiare sulla vicenda.. a si biri..

  11. Fulgenzio says:

    Non é un problema di chi é la colpa.
    Il problema é capire cosa esattamente é successo e, se c’é stato sperpero di soldi pubblici, individuare i responsabili, i danni e le colpe.
    A meno che non pensiamo che siccome ci sono dentro tutti, destra e sinistra, burocrazia e imprese, non sia meglio tacere se no crolla tutto.

    • la mia era una battuta, e una citazione dell’Assessore Liori che, malgrado la voragine creata alla Sanità sarda continua a gettare le colpe sull’amministrazione anteriore

  12. tutta colpa di Soru, come al solito…

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